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Federpesca a Barcellona per il futuro delle OP
Un futuro sostenibile del settore della pesca passa anche dalle Organizzazioni di Produttori (OP), ovvero realtà costituite da pescatori o acquacoltori che si associano liberamente per adottare misure atte a garantire le migliori condizioni di commercializzazione per i loro prodotti. Questo l’argomento di discussione del convegno organizzato da FEDERPESCA (federpesca.it) e FEDEROP il 25 aprile a Barcellona in occasione del salone. L’incontro, dal titolo “Quale futuro per le Organizzazioni di Produttori?”, è stato ospitato presso il padiglione del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF). Moderati da VALENTINA TEPEDINO di Eurofish Market, sono intervenuti al convegno FRANCESCA BIONDO, direttrice di Federpesca, BASSO CANNARSA, presidente di FederOP, FRANCESCO SAVERIO ABATE, direttore Pesca e Acquacoltura del MASAF, FEDERICO BIGONI, vicepresidente di Federpesca. Sono state poi condivise testimonianze dirette da alcuni operatori come LUIGINO PELÀ, BARBARA ZAMBUCHINI e ROBERTO MANAI. Gli oratori hanno discusso le potenzialità delle OP e le opportunità che possono offrire, mettendone in luce il valore aggiunto che portano oggi al comparto ittico italiano.
«Le imprese che in questi anni hanno scommesso sulle organizzazioni di produttori hanno risultati visibili e sono state in grado di intercettare meglio le risorse europee» ha dichiarato Francesca Biondo. «Per questo oggi vogliamo testimoniare che la strada intrapresa è quella giusta e siamo convinti che sia fondamentale fare rete per replicare in altre realtà le migliori esperienze di valorizzazione dei nostri prodotti» (fonte: Federpesca).
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Uno scatto allo spazio del Gruppo francese Delanchy, specializzato in logistica e trasporti di prodotti freschi, presso l’area dedicata al Seafood Expo Processing.
AECOC, l’associazione dei produttori e distributori spagnola (aecoc.es), ha presentato al Seafood Expo Global il rapporto “Seafood Consumer & Retail Trends 23” — realizzato per la fiera — che analizza le migliori pratiche di produttori e distributori dei mercati internazionali per promuovere il consumo di pesce. Secondo le stime, le vendite di prodotti ittici in Spagna sono diminuite del 20% nei primi mesi del 2023, il che dimostra come l’inflazione stia incidendo sul calo del consumo di pesce registrato negli ultimi anni. «Il contesto di inflazione sta portando i consumatori a cambiare le proprie abitudini, dove il prezzo è fondamentale, e ciò influisce sul consumo di prodotti freschi. Questo si aggiunge a una tendenza alla diminuzione degli acquisti di pesce, causata in parte dalla scarsa conoscenza della categoria da parte dei consumatori», ha spiegato ÀNGELS SEGURA di AECOC. Per affrontare questa sfida, il rapporto dell’AECOC passa in rassegna le soluzioni adottate da diversi rivenditori internazionali che si basano sulla convenienza, sull’educazione e su prezzi adeguati. Il rapporto si concentra ad esempio su casi come quello dell’australiano JOSH NILAND, che guida “The Fish Butchery”, ispirandosi al modello della macelleria per raggiungere un pubblico più giovane. Lo chef portoghese VASCO COELHO SANTOs ha aggiunto l’educazione alla proposta della sua “Peixaría by Euskalduna” a Porto, dove insegna ai clienti come preparare il pesce. In Spagna, campagne informative come “Llévate Pescado” di PESCA ESPAÑA comprendono un “Diccionario de Pesca”, che fornisce informazioni ai consumatori sui diversi prodotti ittici e risponde alle domande più diffuse. Inoltre, a livello globale si moltiplicano gli sforzi per diffondere il consumo dei prodotti stagionali.
Il rapporto mostra anche l’aumento nell’offerta di formati convenience, pesce pretagliato, marinato e pronto da mangiare, e di confezioni contenenti tutti gli ingredienti e le istruzioni necessarie per cucinare una data ricetta. È il caso del “Lobster Roll Kit” della statunitense LUKE’S LOBSTER, una box contenente pane, pesce pretagliato e tutte le salse necessarie per prepararsi il famoso panino con l’astice made in USA. Il prezzo è un elemento prioritario nelle decisioni di acquisto dei consumatori, oggi più che mai. Per questo motivo, sempre più distributori mettono in evidenza le loro offerte, adeguano i prezzi e lanciando nuovi formati economici per promuovere il consumo di pesce. Nel Regno Unito, ad esempio, MORRISONS vende box di tutti i tipi di pesce a cinque sterline, mentre il mercato ittico norvegese MENY ha optato per i “Martedì del pesce”, che prevedono uno sconto del 30% sull’acquisto del fresco. Il mercato asiatico offre un’interessante proposta di adeguamento dei prezzi, con scaffali dedicati alla vendita di bento ittici o spazi con crostacei vivi per attirare i consumatori. «I prodotti ittici sono essenziali per una dieta sana ed equilibrata e i produttori e i distributori di tutto il mondo hanno la sfida di rinvigorire il loro consumo rispondendo ad un consumatore che cerca convenienza, salute, sostenibilità e buoni prezzi», ha spiegato Segura (fonte: AECOC).
e sono disposti a pagare di più. In materia di innovazione e nuovi sapori, i produttori riconoscono che i consumatori cercano anche valore e varietà . Per soddisfare questa domanda, vengono sviluppati nuovi sapori e combinazioni di flavour innovativi. Ad esempio, prodotti a base di salmone affumicato e stagionato con processi di affumicatura più intensi e l’aggiunta di aromi più forti come liquirizia, formaggio duro e pinoli e gin.
I sapori caratteristici della cucina asiatica sono anch’essi un trend: i sapori di Thailandia, Vietnam, Singapore, Malesia e Giappone sono stati decisamente prevalenti tra i prodotti presentati al concorso, continuando la lunga tradizione di prodotti ispirati a queste culture e cucine.
Per quanto concerne gli amanti dei gusti piccanti e speziati , la domanda di spezie è sempre più crescente da parte dei consumatori. Tra i prodotti adocchiati in fiera ricordiamo il granchio al peperoncino in Singapore style, il Katsu fish con condimento al curry, il tris di calamari piccanti e il Jolly fish al peperoncino. Infine, lo street food domestico, con prodotti facili da preparare a casa. Qualche esempio? Il kebab di salmone, i fagottini di gamberi xiao long bao e il kit per hamburger di salmone che include tutti gli ingredienti in una box.
Conferenze e tavole rotonde
La fiera ha promosso anche un ricco programma di conferenze, con oltre 20 sessioni didattiche presentate da un’ottantina di esperti internazionali, tra cui rappresentanti
Vivere il mare come un pescatore, sulle barche da pesca o e nelle case
Vivere in mare l’emozione di un’esperienza simile a quella provata tra le colline della Toscana o le montagne del Trentino. Su una barca da pesca o in una casa dei pescatori come in un agriturismo. La multifunzionalità dell’impresa ittica come pescaturismo e ittiturismo è una declinazione dell’attività marinara che coinvolge sempre più pescatori. Turismo e pesca formano un binomio per offrire esperienze e provare in prima persona le attività legate al mare, come svegliarsi all’alba per andare a ritirare le reti, per conoscerlo sempre più da vicino e apprezzarne tradizione e lavoro. O come condividere cultura e tradizioni gastronomiche nelle case e nelle cucine dei pescatori. Per far conoscere le possibilità legate alla multifunzionalità della pesca, LEGACOOP AGROALIMENTARE (legacoopagroalimentare.coop) ha organizzato al Seafood Expo Global una tavola rotonda dal titolo “Turismo e pesca, una multifunzionalità sostenibile”, moderata dal giornalista RAI GIANLUCA SEMPRINI, e alla quale hanno preso parte ELENA GHEZZI, responsabile pesca e acquacoltura LEGACOOP AGROALIMENTARE e vicepresidente del gruppo Fish del COPA-COGECA, PATRIZIA CAMPANILE, comandante della motobarca La Lisca di Sanremo, e MICHELE BOSCOLO MARCHI, presidente del Consorzio per la Gestione e la Tutela della Pesca dei Molluschi Bivalvi (COGEVO) di Chioggia. All’incontro è intervenuto da remoto la ministra del Turismo DANIELA SANTANCHÈ.
«Legacoop Agroalimentare è da sempre in prima linea sui temi legati alla multifunzionalità dell’impresa ittica che non vuol dire cambiare mestiere, ma potenziare e valorizzare in chiave di reddito quanto già esiste», ha spiegato Elena Ghezzi. «Si tratta di far vivere un turismo esperienziale di tipo responsabile, coniugato con l’esigenza di riconoscere ruoli e antiche tradizioni della pesca, del sapere del lavoro dei pescatori e dei sapori dei piatti della tradizione marinara». Per Ghezzi, la multifunzionalità ittica vuol dire «offrire al turista di vivere in maniera armonica il mare e i luoghi a esso legati e tutto ciò che caratterizza le marinerie italiane». In sostanza è un modo per «valorizzare l’attività di pesca ad avere una fonte di reddito e al tempo fare rete e avere ricadute sociali». Il pescaturismo è imbarcare turisti per svolgere attività ed esperienze di pesca, mentre l’ittiturismo è l’ospitalità e la ristorazione nelle case dei pescatori. «Ovviamente — ha sottolineato Elena Ghezzi — per fare tutto questo occorre essere imprenditori ittici, con licenza di pesca. I vantaggi sono di natura socio-economica per il mantenimento dell’attività di pescatore che in quest’ottica viene rivalutato». A Barcellona è stata presentata anche Turismo con i pescatori, la prima guida, realizzata in italiano e inglese, sul settore del pescaturismo con quanto già viene proposto in Italia, dal Veneto alla Sardegna (fonte: Legacoop Agroalimentare).
dell’industria della pesca, autorità di regolamentazione, economisti, ONG ed esperti di biodiversità e sostenibilità. Tra le più seguite ricordiamo MEGAN GREENE, economista, editorialista del F INANCIAL T IMES e Senior Fellow presso il WATSON
I NSTITUTE FOR I NTERNATIONAL AND PUBLIC AFFAIRS della Brown University. Greene ha sottolineato che «la probabilità che l’inflazione rimanga persistentemente alta è elevata», una tendenza che sarà accompagnata da altri rischi plausibili come una recessione imminente o la rottura dei mercati da parte delle banche centrali. Tuttavia, l’economista sottolinea che «le aspettative delle imprese e la fiducia dei consumatori stanno migliorando» in modo esponenziale in un’era post pandemia e «i salari rimangono robusti», fatti che ci permettono di rimanere ottimisti su un futuro di incertezza economica. Le conferenze hanno affrontato le principali sfide dell’industria ittica in termini di sostenibilità e di econo- mia globale. Altri argomenti trattati sono stati gli ingredienti per mangimi derivati dal mare, l’acquacoltura e la logistica nell’industria dei frutti di mare. La presentazione “Responsabilità sociale e allineamento con l’SDG14b: come possono le aziende affrontare le sfide dei diritti umani garantendo al contempo l’equità sociale per la pesca su piccola scala?”, ha approfondito gli aspetti della responsabilità sociale nelle catene di approvvigionamento del tonno, dei diritti umani nella pesca su piccola scala e di come le aziende possono assumersi una maggiore responsabilità nell’eliminare le violazioni dei diritti umani.
Altro tema molto dibattuto è stato quello della sostenibilità, delle nuove tendenze e soluzioni innovative per l’industria. Tra i relatori di questi approfondimenti ricordiamo JAVIER GARAT, segretario generale di CEPESCA, presidente di EUROPÊCHE e della Coalizione internazionale delle associazioni della pesca; AR-
TURO CLEMENT, COB di SalmonChile; BØRGE GRONBECH, del Norwegian Seafood Council; e MAURICIO ORELLANA, CEO del Consiglio messicano per la promozione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura (COMEPESCA).
Nella sessione “Costruire i futuri consumatori di prodotti ittici”, Garat, Clement, Gronbech e Orellana hanno condiviso gli strumenti e le strategie utilizzate per aumentare il consumo di prodotti ittici dei rispettivi Paesi. «Il nostro principale obiettivo è quello di promuovere il consumo di pesce selvatico e di combattere le fake news che infastidiscono e indeboliscono l’industria ittica», ha dichiarato Garat nel suo intervento. I quattro relatori hanno condiviso l’idea che solo con una “buona educazione” e “l’unione delle forze tra i concorrenti” sarà possibile convincere i consumatori a integrare sempre più prodotti ittici nel loro consumo abituale.
Da citare la sessione “Pianificare
MASAF, a Barcellona cultura, gastronomia e turismo con i riflettori puntati sul patrimonio della pesca italiana
Sono state 68 le realtà italiane del settore pesca e acquacoltura che hanno preso parte a Seafood Expo Global 2023 in uno spazio di circa 1.000 m2 dedicato, sotto l’egida del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF); spazio che ha ospitato inoltre 8 regioni: Abruzzo, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Sardegna e Veneto. Ogni regione ha avuto l’occasione di presentare i propri progetti di sviluppo, tutela e valorizzazione della risorsa ittica, alternando momenti di intrattenimento, showcooking e degustazioni di prodotti tipici. “Oltre a rappresentare un’importante opportunità di confronto e di approfondimento sui temi d’attualità legati alla pesca e all’acquacoltura, Seafood Expo Global è un appuntamento annuale cruciale per puntare i riflettori sul comparto ittico, che negli ultimi anni ha registrato una forte espansione, soprattutto in termini di consumo. Secondo la FAO, infatti, la domanda mondiale di pesce è in aumento del 20% annuo, un fenomeno che è stato accolto dall’Italia con un impulso all’innovazione e con l’incremento di investimenti, da parte di piccole e medie imprese, nell’acquacoltura. L’Italia si trova attualmente al quarto posto in Europa per produzione attraverso sistemi di allevamento, registrando dei livelli che ormai hanno raggiunto quelli del pescato, con circa 145.000 tonnellate tra pesci, crostacei e molluschi” riporta il comunicato stampa del MASAF al lancio dell’evento fieristico. “La centralità strategica dell’Italia a livello europeo è testimoniata anche dal suo impegno nel perseguimento degli obiettivi designati dal FEAMP 2014-2020 (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca), strumento finanziario essenziale per garantire attività di pesca e acquacoltura sostenibili, la conservazione delle risorse biologiche marine, la sicurezza alimentare grazie all'approvvigionamento di prodotti ittici, la crescita di un'economia blu sostenibile e mari e oceani sani, sicuri, protetti, puliti e gestiti in modo sostenibile”. A Seafood Expo Global 2023 il MASAF ha presentato gli obiettivi del FEAMPA, il nuovo strumento finanziario di sostegno del settore pesca e acquacoltura per il periodo 2021-2027. A Barcellona si è parlato anche del patrimonio identitario, culturale e gastronomico rappresentato dalla pesca e dai suoi prodotti e c’è stata la presentazione del BrodettoFest (Fano, 1-4 giugno). Non sono mancati momenti di intrattenimento e animazione con balli, canti e sapori della tradizione popolare (fonte: MASAF).
di
Padiglione Italia. La loro azienda aiuta gli operatori del comparto ittico a districarsi nel labirinto dei bandi e finanziamenti ottenendo opportunità di crescita e sviluppo per la propria attività.
A Barcellona la tecnologia innovativa di SAIREM
SAIREM, leader mondiale specializzato nelle tecnologie industriali a microonde (MO) ed ad alte frequenze (AF), ha scelto Seafood Expo Global 2023 per presentare agli operatori le sue soluzioni innovative per il trattamento dei prodotti di mare. Abbiamo incontrato Mathieu Dechamps, export manager dell’azienda francese con sede a Lione. «SAIREM offre une ampia gamma di soluzioni per il settore della sicurezza alimentare, dal temperaggio allo scongelamento passando per la pastorizzazione di piatti pronti, garantendo prodotti di ottima qualità e con maggiore durata di conservazione. Grazie alla velocità dei processi di microonde e radio frequenza, le tecnologie SAIREM consentono di massimizzare la sicurezza alimentare, un parametro fondamentale per i frutti di mare». Lo scongelamento a microonde è simile ad un processo termico ed è autorizzato dalla maggior parte delle certificazioni e delle normative in essere a livello mondiale. «Il temperaggio e lo scongelamento con MO e HF presentano numerosi vantaggi rispetto ai processi convenzionali» mi conferma Dechamps. «La tecnologia SAIREM consente in tempi davvero rapidissimi (dai 3 ai 20 minuti) di scongelare il prodotto mantenendo quest’ultimo omogeneo e senza calo peso». Eliminando le perdite e il rischio di sviluppo batteriologico, la resa del prodotto grezzo è più alta. Inoltre, l’omogeneità della temperatura all’interno del prodotto consente un migliore trattamento successivo, sia in batch che in continuo, in base alle esigenze del cliente.
«Questa è una tecnologia — sottolinea Mathieu Dechamps — che fa risparmiare perché abbassa sensibilmente i tempi di scongelamento e gli annessi costi energetici senza alterare in alcun modo il prodotto». Ma qual è la capacità di un microonde industriale? «SAIREM produce 9 modelli con una capacità di prodotto che va dai 100 kg alle 10 tonnellate».
Lo scongelamento ed il temperaggio permettono di ottenere un prodotto semi finito perfetto. SAIREM è l’unica azienda ad offrire entrambe le tecnologie, MO e HF, per garantire il miglior processo possibile per una potenza da 5 kW a 300 kW. Oltre ad offrire tempi brevi di trattamento, le tecnologie MO permettono un riscaldamento uniforme all’interno del prodotto eliminando punti caldi. Il controllo preciso della temperatura impedisce ai batteri di svilupparsi, contribuendo alla sicurezza alimentare del prodotto finale. Le caratteristiche chimiche, fisiche, sensoriali e nutritive dei prodotti sono perfettamente conservate, senza l’uso di additivi. Un altro vantaggio significativo: le tecnologie SAIREM sono efficienti e 100% elettriche, non ci sono costi aggiuntivi di gas o emissioni. Le macchine SAIREM utilizzano il 50% in meno di energia rispetto alle macchine a gas.
>> Link: sairem.com specializzata nella depurazione, lavorazione, confezionamento e commercializzazione di prodotti ittici da oltre vent’anni.
Giacomo e Danilo Cocci insieme a tutto lo staff e ai collaboratori della Cocci Luciano di Coriano (RN), azienda leader nei sistemi e nelle tecnologie innovative per l'industria alimentare e della lavorazione e trasformazione dei prodotti ittici.
Tea Matulic e Gloria Battocchio di Cromaris, leader nella produzione e lavorazione di pesce mediterraneo di qualità premium. 3) spazio della Erede Rossi Silvio, Gruppo leader in Europa nell’acquacoltura e nell’industria ittica, Roberto Rossi, Giacomo Candi, Silvio Rossi, Pietro Talarico e Francesca Talarico, Ufficio Pesca Regione Marche, il titolare Niccola Rossi, Andrea Maria Antonini, assessore Agricoltura e Pesca Regione Marche. leader del comparto, il Gruppo Del Pesce è proprietario di sei siti produttivi a mare e a terra dislocati in quattro regioni: Lazio, Sicilia, Toscana e Liguria. A Barcellona il Gruppo ha portato i propri valori, quelli di una maricoltura che oggi è l’unica alternativa sostenibile alla pesca e all’impoverimento dei mari. In foto il gruppo che ha accolto clienti e visitatori nello spazio espositivo: da destra, Federica Giuliano, Emiliano Ragno, Ludovica Lococo, Domenico Lococo, Niccolò Collati, Pietro Lococo, Titti D’Onghia, Libero Dipaola, Michele Lococo e Andrea Astorino.
In alto: foto di gruppo per la croata Orada Adriatic d.o.o. Da sinistra, Siniša Lencović, direttore sviluppo aziendale, Ognjen Smiljanić, direttore vendite, Doris Škalamera, direttore operativo ufficio vendite, Giovanna Bertoldo, consulente per Orada Adriatic Italia, Marija Markovska, addetta alle vendite, e Momir Kovč, responsabile vendite Germania e Austria. Orada Adriatic opera in quattro segmenti principali: maricoltura, acquisto di pesce azzurro piccolo e fresco, lavorazione e commercio. In basso: foto di gruppo per Dituri al Padiglione Italia. Da sinistra, Annamaria Losacco, Giovanni Dituri, Mariella Masotti, Nicola Dituri, titolare dell’azienda barese, Alina Monti e Paola Dituri.
In alto: a sinistra, la Boni Roberto Srl di Ripalta Cremasca (CR), realtà innovativa nel commercio ittico, specializzata nell’importazione e distribuzione all’ingrosso, operante in Italia e nel mondo. In foto Andrea Boni, Itsasne Arkotxa Marrodán e Sophie Lagulle. A destra, lo spazio dedicato alle tantissime aziende scozzesi che operano nel comparto ittico, tra eventi, presentazioni stampa e showcooking. In basso: Nuno Medina, direttore commerciale di Aquasoja, e colleghi nello spazio del Gruppo Soja de Portugal.
1) Lo stand di Multivac, tra i produttori leader a livello mondiale di soluzioni di confezionamento per alimenti. 2) Grasselli Spa di Albinea (RE) ha presentato soluzioni tecnologicamente avanzate per la lavorazione dei prodotti ittici. Tra queste una linea per il taglio di tonno cotto, una porzionatrice intelligente per taglio verticale a peso e una scotennatrice per il salmone. 3) La nuova sfilettatrice MS 2750 di Marel, progettata per ottenere le massime prestazioni nella lavorazione di salmoni e trote con un peso compreso tra 1,5 e 10 kg.
La spagnola Frime, azienda di tradizione familiare, è leader nella distribuzione e commercializzazione in Europa di tonno pinna gialla trasformato. Sostenibilità, ricerca e sviluppo e qualità superiore sono i principi su cui si basano l’operatività e la crescita dell’azienda.
1) Gianni Lepore, amministratore della Lepore Mare, con Selly Lepore, buyer dell’azienda di Fasano (BR). Nel contesto internazionale del Seafood Expo Global di Barcellona la società pugliese ha presentato, oltre al prodotto di punta Bontonno – tonno pescato con il metodo “ami e palangari” e poi stoccato e lavorato con la tecnologia Ultrafrozen, una catena del freddo in speciali celle a –50 °C –, anche nuovi prodotti confezionati in skin e un packaging innovativo totalmente riciclabile. 2) Foto di gruppo per il COPEGO – Consorzio Pescatori di Goro: da sinistra, il presidente Massimo Genari, il vicepresidente Luca Mangolini, Paola Gianella, responsabile amministrativa, Marcella Mangolini, biologa Controllo Qualità, e Davide Crepaldi, commerciale estero. Il Consorzio si occupa di tutte le fasi della filiera, dalla produzione alla commercializzazione. 3) Anche l’Ittica Caldoli di Poggio Imperiale (FG) ha partecipato all’edizione 2023 del Seafood Expo Global di Barcellona. Nello stand: da sinistra, Filomena Minno, Leonardo Bagnardi Leonardo, consulente, e Arianna Bagnardi, amministratrice della società.
1) Un angolo del Padiglione Italia. Gli eventi organizzati al suo interno sono stati un’occasione per puntare i riflettori sul patrimonio identitario, culturale e gastronomico della pesca italiana e dai suoi prodotti. Essendo in lingua italiana erano indirizzati ai soli visitatori ed espositori del Belpaese perdendo potenza ed efficacia nel contesto fortemente internazionale della fiera. 2) Elio Brutti, public relations officer e Andrea Antognini, quality manager di CO.PE.MO. Soc. Coop., che si occupa della vendita dei molluschi raccolti dai propri soci e tratta in particolare vongole, mitili e lumachine. Provvede, inoltre, alla commercializzazione del pescato delle draghe e di alcuni operatori della piccola pesca. 3) Francesco Ceravolo, CEO di Marpesca Group Srl, e Piergiorgio Ceravolo, direttore generale di Pepito Pesca Srl. Professionisti del comparto ittico e leader nella pesca e commercializzazione di tonno rosso e pesce spada a Vibo Valentia Marina e Fano (PU). Fotografatissimo il loro tonno rosso del Mediterraneo Ikejime®, tagliato dal ministro Lollobrigida nel corso della sua visita agli espositori italiani.
In alto: Luigi Savino, titolare della SDV Srl Specialisti Del Vivo, azienda specializzata nell’importazione e commercializzazione di crostacei vivi e prodotti ittici di qualità, con Mario Cioria, reponsabile produzione e vivaio, e Simone Spina, commerciale. In basso: Vincenzo Ciullo, CEO di Marevivo, con Marika Maschio, Arianna Melone e Maria Ada Marzano. L’azienda da oltre 30 anni opera con professionalità, passione e know-how nelle varie aree del comparto ittico, dalla trasformazione del pescato all’accoglienza turistica fino alla ristorazione.
In alto: Aloia Srl rappresenta per il mercato italiano del seafood una serie di produttori ed esportatori europei ed extraeuropei tra i più rappresentativi dei rispettivi settori di appartenenza. Produttori ed esportatori affidabili, selezionati nel tempo per la precisione e serietà nel mantenere gli impegni. Qui in foto il suo CEO, Giandomenico Aloia, con Roberta Romano e Maria Francesca Sabatino, responsabili vendite. In basso: foto di gruppo dei rappresentanti di EurofishNapoli Srl, IRSVEM Srl, OP Mytilus Campaniae, La Favorita Srl e Consorzio Tonno Rosso.
Togie Distribution, non solo ostriche
Al Seafood Expo Global non poteva mancare Antonio Leone (in foto), titolare della Togie Distribution di Saint Malo. Dal 1990 l’azienda seleziona i migliori produttori per soddisfare le richieste dei suoi clienti posizionandosi come leader del mercato europeo. Ma la vera novità di Barcellona 2023 è stata una linea di cocktail da degustare esclusivamente con le ostriche Divine. Allevate nei migliori parchi della costa francese, di aspetto rotondo, con una polpa bianca e soda e un gusto unico, sono considerate uno dei migliori prodotti sul mercato delle ostriche di lusso. «Questi cocktail sono stati ideati insieme a Patrick Pistolesi, mixologist numero 1 in Italia e numero 16 al mondo, bartender e proprietario del mitico locale romano Drink Kong. Patrick ha ideato per noi 3 cocktail, uno a base di Cointreau, uno a base di gin con rosa, litchi e cocco e uno con gin e mela verde. Sono cocktail monoporzione perfetti come aperitivo, già pronti». Basta infatti preparare un bicchiere con del ghiaccio, strappare la confezione, versare il contenuto e gustare la bevanda insieme alle ostriche Divine di Togie Distribution (togie.fr).
l’incertezza: strategia aziendale per tempi economici difficili”. CLIFF WHITE, executive editor di SeafoodSource.com, ha moderato una discussione con i CEO di TRIDENT SEAFOODS, BAKKAFROST, AQUACULTURE STEWARDSHIP COUNCIL e SEA HARVEST GROUP LIMITED. I partecipanti hanno potuto apprendere come questi leader hanno gestito le loro aziende durante la pandemia e come stanno pianificando il successo futuro. Nella conferenza “I mangimi alternativi non sono più una novità o una discrezione”, i rappresentanti di BIOMAR GROUP, ENTHOS CIRCULAR FEED TECHNOLOGIES, S2G VENTURES e BENSON HILL hanno affrontato le opzioni e i vantaggi delle proteine dei mangimi alternativi, accessibili e resistenti, e di una soluzione efficace per affrontare le conseguenze ambientali delle pratiche di allevamento intensivo.
Nel corso dell’ultima giornata di si è svolta la tavola rotonda “Come possono gli ingredienti marini sostenere la crescita del settore dell’acquacoltura in un mondo di maggiore sovranità alimentare?” , che ha fornito una panoramica delle diverse azioni per aumentare la disponibilità di ingredienti marini sostenibili, come i progetti di miglioramento della pesca in India, l’esplorazione della valutazione del ciclo di vita degli ingredienti marini e il sostegno agli sforzi per garantire la sicurezza alimentare in Africa occidentale.
Nel campo della logistica, la sessione “Global Logistics Outlook” si è invece concentrata sull’offerta e la domanda globale di trasporto e logistica da Est a Ovest e viceversa via mare e via aerea.
Collaborazione con Barcelona
Food Bank www.seafoodexpo.com/global
Seafood Expo Global / Seafood Processing Global ha collaborato con la Barcelona Food Bank per raccogliere i prodotti ittici donati dagli espositori. Nel corso dell’ultima giornata di fiera oltre 50 volontari hanno fatto il giro dei padiglioni espositivi per raccogliere i prodotti ittici in veicoli refrigerati. Banc dels Aliments ha stimato un recupero di circa 14.000 kg di prodotti.
Appuntamento al 2024!
La prossima edizione di Seafood Expo Global / Seafood Processing Global si terrà a Barcellona, dal 23 al 25 aprile 2024, presso la sede della Fira de Barcelona sulla Gran Vía.