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Il sacco termoretraibile, adapa risponde con forti investimenti

Da diversi decenni i sacchi termoretraibili sono un imballaggio standard nel settore alimentare, con grandi potenzialità in termini di risparmio di risorse. Il Gruppo adapa, tra i principali produttori di soluzioni di imballaggio flessibili in Europa, annovera tra le sue competenze principali proprio la produzione di sacchi termoretraibili e circa 40 anni di esperienza!

Il sacco termoretraibile: un vero e proprio tuttofare I sacchi termoretraibili sono una soluzione di imballaggio collaudata da decenni e, allo stesso tempo, rappresentano un vero e proprio prodotto high-tech: i moderni materiali termoretraibili sono infatti estremamente sottili e composti da diversi strati che conferiscono all’imballaggio le sue speciali proprietà. L’imballaggio termoretraibi- le è estremamente efficiente e offre ai prodotti confezionati la migliore protezione e conservazione della qualità durante l’intero ciclo di vita, dallo stoccaggio al trasporto, fino alla distribuzione o alla vendita.

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Nel portafoglio del Gruppo austriaco adapa, il sacco termoretraibile è un importante pilastro strategico, di grande attualità grazie al suo enorme potenziale di risparmio di risorse. Una ragione sufficiente per adapa per espandere ulteriormente le proprie capacità di produzione con forti investimenti. In foto, il nuovo stabilimento di Kempten, in Germania, produce sacchi termoretraibili perfettamente adattati alle esigenze dei clienti.

In alto: la produzione di materiali termoretraibili è un processo molto impegnativo. Si inizia con l’accurata selezione delle materie prime e si prosegue con l’estrusione, la finitura e la produzione di sacchi: tutte fasi del processo svolte internamente da adapa. In basso: grazie ai suoi circa 40 anni di esperienza, lo specialista dell'imballaggio flessibile fornisce soluzioni di termoprotezione perfette, con film di tutti i tipi, le forme e gli spessori.

I sacchi termoretraibili sono utilizzati anche per la stagionatura di alcuni prodotti e, dal punto di vista estetico, la confezione termoretraibile è “onesta”: presenta cioè il contenuto in modo chiaramente visibile e tangibile da tutti i lati. Inoltre, la sua buona stampabilità offre diverse possibilità per una presentazione accattivante del marchio, sia al banco che sugli scaffali self-service nella Grande Distribuzione.

Aumento dell’automazione, modifica dei requisiti

Le sequenze del processo di confezionamento dei sacchi termoretraibili sono oggi ampiamente automatizzate. I sacchi vengono aperti nelle macchine, riempiti col prodotto, messi sottovuoto, sigillati e infine ristretti. La tecnologia robotica è sempre più impiegata per il riempimento delle buste. Questo elevato grado di automazione ha aumentato in modo massiccio il tasso (confezioni/minuto) di ciascun ciclo e, negli ultimi anni, ha consentito di raddoppiare la velocità di confezionamento. L’alta velocità, unita a cicli più brevi, lascia meno tempo per la sigillatura, quindi i materiali sono stati adattati a finestre di lavorazione sempre più limitate. Inoltre, per questi processi di confezionamento altamente automatizzati, i sacchi termoretraibili richiedono un’adeguata resistenza meccanica e giunture particolarmente solide, poiché sono esposte a carichi elevati nel processo di riempimento. In generale, il grado di automazione e, quindi, la velocità di confezionamento dipendono fortemente dal prodotto da riempire: mentre i prodotti uniformi e solidi possono essere confezionati in modo relativamente automatico, ciò non è sempre possibile, e non lo è nella stessa misura, per i prodotti morbidi con dimensioni variabili, come la carne fresca.

Sorprendentemente sostenibile grazie al risparmio di materiale Nello spirito della conservazione delle risorse e della difesa del clima, adapa si impegna, con il suo intero portafoglio di soluzioni di imballaggio flessibili, a combinare le migliori prestazioni di imballaggio e l’utilizzo di quantità minime di materiale. Nel segmento dei sacchi termoretraibili questo risultato è stato raggiunto grazie a molti anni di lavoro di sviluppo, che ha portato a realizzare film sempre più sottili, i quali hanno reso questo tipo di imballaggio una soluzione estremamente sostenibile. I sacchi termoretraibili uniscono una protezione affidabile del prodotto — che contrasta al contempo lo spreco di cibo — e un utilizzo minimo di materiale.

Prestazioni di sviluppo premiate – VACUshrink(re) MEX 55, progettato per il riciclo Nell’ambito dell’impegno del settore a sviluppare soluzioni più sostenibili, il classico sacco termoretraibile può sfruttare appieno le sue vantaggiose proprietà. Nella sua iniziativa di ristrutturazione aziendale, il Gruppo adapa collabora con i propri clienti per promuovere la sostituzione degli imballaggi convenzionali con alternative più sostenibili. Un esem- pio lampante è il VACUshrink(re)

I sacchi termoretraibili di adapa combinano una protezione affidabile del prodotto – che contrasta al contempo lo spreco di cibo – con un utilizzo minimo di materiale.

MEX 55: il sacco termoretraibile ad alta barriera che non richiede alcuna polimerizzazione. È privo di strati di PA o barriere PVDC ed è certificato come riciclabile. Il sacco in PE è certificato come riciclabile e può essere facilmente lavorato con attrezzature convenzionali. Per questo, il VACUshrink(re) MEX 55 ha ricevuto l’ambito WorldStar Award 2023 nella categoria Materiali e componenti per l’imballaggio. Ha inoltre vinto il German Packaging Award 2022 nella categoria Sostenibilità e il PackTheFuture Award 2023 nella categoria Design per il riciclo.

Recentemente, è stato inserito nella lista dei candidati all’Environmental Packaging Award

Sacchi termoretraibili in tutte le varianti immaginabili e ora con capacità maggiori I materiali termoretraibili del Gruppo adapa sono disponibili sia come sacchi preconfezionati che come film piatti. Per i sacchi termoretraibili sono disponibili diverse forme di giunzione, ad esempio sul fondo o laterali e in diversi design, oltre a configurazioni speciali. I sacchi termoretraibili, forniti sfusi, impilati, nastrati o in rotoli perforati, possono adapa Group, con sede a Wiener Neudorf, in Austria, è specializzato in soluzioni di imballaggio innovative, di alta qualità e personalizzate ad alta barriera per i settori alimentare, del tabacco, dell’igiene e farmaceutico. Con la sua catena del valore integrata che va dall’approvvigionamento delle materie prime, all’estrusione, alla stampa e alla trasformazione, l’azienda, nata come SCHUR FLEXIBLES nel 2012 e rinominata nel 2022, genera un fatturato annuo di circa 700 milioni di euro, che la rende una delle aziende leader del settore in Europa. adapa impiega circa 2.200 persone in 22 siti in tutta Europa, che sono centri di eccellenza altamente specializzati e godono dello status di leader tecnologico nel loro settore. La sostenibilità è al centro delle attività dell’azienda.

>> Link: www.adapa-group.com essere lavorati in modo ottimale su tutte le comuni macchine confezionatrici, in quanto presentano eccellenti proprietà meccaniche e un’ottima saldabilità. Questa soluzione di imballaggio, collaudata ma molto moderna, ha davanti a sé un grande futuro, grazie all’ottima protezione del prodotto che garantisce e al risparmio di risorse che determina. Questo ha motivato il Gruppo a effettuare investimenti sostanziali in due sedi: innanzitutto, è stato effettuato un significativo aggiornamento del centro di eccellenza adapa per i materiali termoretraibili a Kempten, nel sud della Germania, che consente di aumentare la capacità produttiva; inoltre, il sito di UK St Helens Limited, nel nord dell’Inghilterra, è in fase di ampliamento per includere due linee di produzione di sacchi termoretraibili all’avanguardia, destinate ad offrire ai clienti britannici una disponibilità ancora più rapida e il miglior servizio locale. Il primo impianto è già in funzione, mentre il secondo dovrebbe diventare operativo a fine maggio. adapa continuerà quindi a garantire ai propri clienti la fornitura di soluzioni di imballaggio moderne e di alta qualità.

Rafforzare attività sul territorio per evitare che cibo contraffatto finisca sugli scaffali di negozi e supermercati

Frodi alimentare, contraffazione e violazioni del sistema di tracciabilità dei prodotti hanno un peso enorme sull’economia pubblica, ledono gli interessi di produttori, aziende e consumatori, e mettono a rischio la salute collettiva. Lo afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), intervenuta lo scorso fine maggio al convegno “Food Security: strategia difensiva e tutela della tracciabilità nella filiera agroalimentare” organizzato a Milano. «Tra le varie condotte fraudolente, particolare attenzione va prestata al crescente fenomeno delle contraffazioni di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, purtroppo sempre più frequenti nel nostro Paese» spiega l’avvocato Antonio Bana, responsabile SIMA Lombardia. «Illeciti che non solo danneggiano economicamente il made in Italy e migliaia di aziende del settore, ma rappresentano anche un inganno per i consumatori, alterandone le scelte e i consumi. È necessario rafforzare sempre di più l’attività investigativa, che oggi più che mai deve viaggiare su diversi livelli di efficienza, attraverso una forte individuazione della merce falsa da porre sotto sequestro e delle filiere illecite da un punto di vista organizzativo e strutturale, individuando i canali di finanziamento e riciclaggio e di reinvestimento dei prodotti derivanti dalle condotte criminose, nonché studiando un adeguato recupero e tassazione dei proventi illeciti. Una filiera garantita, infatti, è la migliore protezione contro la contraffazione, e in tal senso una novità estremamente importante è la recente approvazione al Parlamento europeo del nuovo regolamento UE che prevede l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi prodotto DOP e IGP il nome del produttore e l’origine della materia prima principale, anche beneficiando di protezione ex officio on-line» (fonte: SIMA – Società Italiana di Medicina Ambientale).

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