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Consorzio Tonno Rosso d’Italia
Il tonno rosso è la specie di tonno più diffusa nel Mediterraneo, dove giunge dall’oceano nel periodo tra maggio e giugno. Si può infatti definire un pesce “epipelagico”, poiché si tratta a tutti gli effetti di un pesce oceanico che, per fini riproduttivi, si sposta verso acque costiere più temperate.
Il comparto dell’allevamento del tonno rosso era andato perso in Italia da parecchi anni ma per riproporlo e valorizzarlo è stato fondato nel 2022 il Consorzio Tonno Rosso d’Italia, il cui nome nonché i colori usati per il marchio richiamano una forte identità nazionale che fa eco alle attuali politiche del Governo italiano.
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Il Consorzio, in un contesto di sviluppo sostenibile, copre l’intera filiera del tonno rosso dalla pesca fino alla commercializzazione, passando attraverso l’allevamento. Infatti al Consorzio aderiscono sia società che provvedono alla cattura dei tonni adulti tramite il metodo della circuizione, che società che si occupano delle successive fasi di allevamento e commercializzazione.
Al momento sono stati definiti due siti: uno di questi è stato recentemente realizzato con gabbie a mare dinanzi ad Ercolano, in provincia di Napoli, dove già quest’anno inizierà l’allevamento del tonno rosso. Nell’altro sito, sempre situato in Italia, l’attività sarà avviata nel 2024. Si tratta di siti complementari: infatti in uno verrà allevato il tonno catturato nel Mar Tirreno e nell’altro quello catturato nel canale di Sicilia e nel Mediterraneo orientale.
L’intero ciclo si svolge sotto la sorveglianza stringente dell’ICCAT, l’International Commission for the Conservation of Atlantic Tunas Nel corso della Seafood Expo Global di Barcellona c’è stata l’occasione per scambiare qualche parola con il suo presidente, oltre che con i rappresentanti delle aziende consorziate già operative da quest’anno tra le quali EUROFISH SRL, LA FAVORITA SRL, ADRIAFISH SRL e LONGLINE FISHING SRL.
Nello stand del Consorzio non sono mancate le visite di rappresentanti del Governo italiano, delle istituzioni regionali e del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
Il Consorzio sarà presto una società benefit ed aspira a divenire una OP, attraendo così altri operatori che intendono aderire ai propri disciplinari di qualità.