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L'aglio rosso di Proceno

Un prodotto di nicchia della nostra Tuscia

di Elena Castiglione

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Proceno è un ameno paesino agricolo in provincia di Viterbo. Siamo nei Monti Volsini vicino Acquapendente, nella Tuscia Settentrionale, verso la Toscana. Ed è qui che fin dai tempi antichi si coltiva l'aglio rosso che prende il nome dal territorio che lo coltiva da sempre!

CARATTERISTICHE DELL'AGLIO ROSSO DI PROCENO

Il caratteristico terreno argilloso sul quale viene coltivato, il clima temperato e la posizione collinare a 400-450 m sul livello del mare, conferiscono all’aglio rosso di Proceno un profumo intenso e un gusto forte e spiccato, il tutto racchiuso in bulbi corti e tozzi con le tuniche rosso scuro. La testa è di medie dimensioni. Si raccoglie tra fine giugno e i primi di luglio e si conserva per circa un anno, giusto il tempo del nuovo raccolto! Una volta raccolte, le teste di aglio vengono messe a essiccare e poi si mettono in vendita raccolte nelle caratteristiche trecce e dal 2020 accompagnate dal cartellino con il logo che ne garantisce l'autenticità. Anche il tallo dell’aglio rosso di Proceno è pregiato e tradizionale e viene consumato fresco, nelle preparazioni di alcuni piatti tipici, come per esempio la vignarola (o Tallo), un piatto a base di verdure varie, una volta quelle spontanee, cotte in padella insieme a molto tallo. Viene anche conservato sott’olio. L’aglio rosso di Proceno entra nella preparazione di molti piatti tipici tradizionali, come l’agnello all’aglio, i lombrichelli all’aglione e il pane con il burro all’aglio. E provate a strofinarne un po’ su una bruschetta e poi conditela con l’ottimo olio locale. Un’esperienza indimenticabile! È iscritto come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT) della Regione Lazio.

E come per tutti i prodotti tipici che caratterizzano un territorio, anche l'aglio rosso di Proceno ha la sua festa! Infatti la prima domenica di agosto ogni anno a Proceno si svolge la Fiera dell'aglio rosso!

Che la patria dell’aglio (Allium sativum L.) sia la Sicilia, l'Egitto o l’Asia centrale, quel che è certo che la coltivazione di questa bulbosa è ormai radicata in tutti e 5 i continenti ed è nota fin dall’antichità, migliaia di anni prima della nascita di Cristo!

L’origine del nome sembra provenga dal celtico “all” che significa bruciante, piccante. In Italia negli anni si è assistito a un crescente interesse per il rilancio della sua coltura puntando molto sulla qualità tanto che le aree di tradizionale coltivazione oggi portano sul mercato un prodotto di qualità nettamente superiore a quello importato.

L’aglio rosso è più aromatico del bianco e ha un sapore più marcato e piccante oltre a una buona conservabilità.

Le proprietà antibatteriche e antimicotiche dell’aglio, sono note fin dall’antichità. I bulbi di aglio contengono anche altre sostanze con proprietà antiossidanti, immunostimolanti, chemioprotettive, antitumorali e epatoprotettive. Il suo consumo giornaliero, inoltre, riduce il rischio di malattie cardiovascolari e abbassa il livello del colesterolo nel sangue.

Nell’inverno 2019, i produttori del territorio procenese hanno creato una rete d’imprese denominata: ”tradizione e appartenenza”, uniti nello scopo comune di “tutela dell’aglio rosso in tutte le sue fasi, dalla coltivazione alla commercializzazione”, pur rimanndo distinte nelle loro identità aziendali. Inoltre dalla produzioNe del 2020 su ogni treccia di aglio viene apposto un cartellino con il logo e altre informazioni ad hoc a garanzia dell'autenticità del “vero aglio rosso di proceno”.

l'aglio rosso di proceno

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