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Trevignano romano. Il suggestivo borgo sul lago di Bracciano

A circa 40 km a nord dal centro della capitale, sulla riva nord del lago di Bracciano – l'antico lacus Sabatinus – con i Monti Sabatini alle spalle, sorge Trevignano Romano, il più piccolo e probabilmente il più antico dei tre borghi che si affacciano sul lago.

La cittadina si pone nel cuore di un paesaggio stupendo, formato dalle acque limpide del Lago, dal bosco retrostante di Rocca Romana e dal monumento naturale delle “Pantane e Lagusiello”, rifugio per molte specie di uccelli acquatici.

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I primi insediamenti di Trevignano risalgono all'età paleolitica. Fu poi un importante insediamento etrusco. Nel 387 a.C. passò sotto Roma. Tra le opere più rilevanti di questo periodo le terme di Vicarello l'acquedotto Traiano. Trevignano è una località a misura d’uomo, dove ambiente naturale e vita quotidiana sono in perfetta armonia tra loro.

Lo stemma comunale è composto da tre vigne, simbolo di uno dei prodotti locali del territorio, da bande araldiche rosse e bianche appartenenti agli Orsini, famiglia romana proprietaria del territorio e dalle onde di un lago azzurro.

La Porta dell'Orologio e il borgo medievale

La Torre della Porta dell'Orologio svetta verso un cielo di un azzurro intenso. Sulla sommità spicca un antico orologio del XVIII sec. Attraversiamo l'arco della porta cittadina per entrare nel cuore del vecchio borgo di origine medievale. Sotto l'arco un pavimento con lo stemma della cittadina.

Percorriamo Via Umberto I, la via centrale del borgo. In un intreccio armonico di pietre, ciottoli e mattoni si snodano e si incontrano vicoli e viuzze con i nomi che ricordano i luoghi simboli del paese per aprirsi improvvisamente su deliziose piazzette ornate di fiori. Via Umberto I è la via degli antichi mestieri, dove incontri le botteghe storiche: scultori, rigattieri con cui parlare delle loro opere, della storia e delle tradizioni del paese o dei tanti segreti degli strumenti indispensabili dei tempi passati.

Mmm... sembra che qualcuno sia rimasto fuori casa...

Proseguendo dritti ti trovi immerso in un'atmosfera ferma all'epoca medievale: i portoni delle case rialzati per evitare l'entrata in casa di fango e pioggia.

Più giù la piazzetta dedicata all'abate Tommaso Silvestri, il primo educatore italiano dei sordomuti, nato e morto a Trevignano nel XVIII sec. Una statua bronzea a sua memoria si trova nella piazza principale del paese. Dalla Piazzetta al centro del borgo inizia la seconda parte della nostra passeggiata. Da qui saliamo verso la chiesa dell'Assunta e poi... ancora più su, verso le rovine del Castello degli Orsini!

Chiesa dell'Assunta

Di origine cinquecentesca, la chiesa fu completamente rifatta in stile barocco nel tardo Settecento. Ha una storia molto più antica, però: il campanile probabilmente è stato costruito sui resti di una delle torri della rocca. La Chiesa è un elemento di gran spicco nel panorama del centro storico dominando il paese dall'alto. L'abside è decorato con un affresco raffigurante la “Dormizione della vergine" attribuito al pittore Pellegrino da Modena, allievo di Raffaello. All’interno è conservato anche il prezioso trittico del Salvatore benedicente, opera bizantina del XII secolo. La chiesa è collocata nella parte più alta del centro storico e da qui si ammira uno splendido panorama sui tetti delle case del borgo e sul lago. È aperta solo la domenica mattina durante le funzioni religiose. Il 15 agosto sul Lago si svolge una suggestiva processione notturna sul lago nata da una iniziativa devozionale dei pescatori.

Rocca dei Vico o Castello Orsini

Dal piazzale della Chiesa dell'Assunta risaliamo la scalinata fino alla Rocca eretta nel 1200 per volere del papa Innocenzo III. Era a forma quadrata con due porte di accesso difese da torri. Passò di proprietà agli Orsini nel 1380. La fortezza venne distrutta nel 1496 dall’esercito agli ordini di Papa Alessandro VI, durante la guerra dei Borgia contro gli Orsini. Nel corso dei secoli incurie e terremoti provvidero al suo rovinoso destino. Una delle Torri sopravvisse vino agli anni Venti. Poi il colpo decisivo durante la II guerra Mondiale! Oggi possiamo ammirarne le rovine e da qui godere di un panorama mozzafiato

Piazza Vittorio Emanuele III

È la piazza centrale del paese dove è situato l'elegante Palazzo Comunale di epoca rinascimentale, davanti il monumento ai caduti e sulla destra la porta dell'Orologio che ci porta al borgo medievale. È un punto di incontro degli abitanti e una tappa obbligata dei visitatori. Un bar tavola calda con tavolini all'aperto vi invitano per una pausa. Tutto scorre con serenità. Un vero pomeriggio rilassante!

Dietro l'angolo, nascosta dal Palazzo comunale, la piccola chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, di epoca medievale, ma ispirata a tradizione antica, recuperando i cubilia di pietra lavica delle ville romane del territorio circostante.

Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria

Su via degli Asinelli, adiacente il molo, l'entrata di un parco ben curato e ricco di panchine e di giochi per i bambini. Nei giardini la statua bronzea della famiglia danzante dono dello scultore di arte contemporanea Milton Hebald. Tutta la muscolatura in tensione e la posizione delle teste girate dà un grande senso di movimento reale.

La "famiglia danzante"

Un'altra statua bronzea che troviamo in Piazza è quella dedicata al concittadino Tommaso Silvestri.

Statua dedicata a Tommaso Silvestri

Museo etrusco romano Gregorio Bianchini Fiore all'occhiello di tutto il comprensorio sabatino

Al piano terra del Palazzo comunale, disposto a ferro di cavallo, troviamo questo piccolo gioiello. È suddiviso in tre aeree in cui in un viaggio nel tempo troviamo esposti i reperti archeologici provenienti dall'estesa necropoli alle spalle del centro abitato. Ben 230 reperti funerari rinvenuti nella tomba Annesi Piacentini, una delle più importanti della necropoli dell'Olivetello, tra cui vasi di bucchero e di bronzo, borchie, fibule e ornamenti d'oro e ambra, due flabelli in lamina di bronzo istoriati e decorati, dei quali il più grande è divenuto il simbolo del museo, e due anforoni elegantemente dipinti di tradizione orientalizzante.

Una vera rarità di grande valore è costituita dalla sepoltura intatta di un guerriero dell'VIII secolo a.C., con il suo corredo di armi.

Inoltre resti di due carri uno di battaglia e uno cerimoniale che possiamo anche ammirare su una grossa anfora orientalizzante raffigurante una cerimonia nuziale.

La terza area ospita decorazioni architettoniche e epigrafi di epoca romana.

Uscendo dal museo e attraversando l'area verde davanti, verso il molo troverete altre testimonianze di questa epoca, arrivando fino alle coste una volta costellate di ville romane.

Passeggiata sul Lungolago

Usciti dal Museo etrusco, attraversiamo Piazza Vittorio Emanuele III e raggiungiamo il molo. Ci godiamo una lunga passeggiata lungo il lago, con le sue onde silenziose e i toni azzurri delle sue acque limpide.

Puoi scendere e continuare la passeggiata sulla spiaggia, incontrare e godere la bellezza dei cigni che scorrono armonicamente sull'acqua e talvolta escono a passeggiare sull'arenile.

La limpidezza delle acque, la pulizia delle spiagge, la gentile e competente accoglienza turistica, ha fatto sì che Trevignano Romano abbia ricevuto per il quinto anno consecutivo la bandiera blu.

A Trevignano si possono seguire diversi percorsi naturalistici per visitare gli angoli più nascosti del territorio come la passeggiata nel bosco della Calandrina appena sotto il monte Rocca Romana. Va ricordata inoltre Il monumento naturale delle Pantane e Lagusiello che si estende per circa 104 ha nel Comune di Trevignano e comprende l’area paludosa delle Pantane e il piccolo cratere del Lagusiello, prezioso habitat per diverse specie di uccelli zona perfetta per il birdwaching.

Ogni prima e terza domenica del mese, sul lungolago si svolge il mercatino dell’artigianato e dell’alimentazione naturale. Assolutamente da non perdere!

I Dintorni di Trevignano nascondono sapori che vale la pena gustare e dopo questa passeggiata andiamo alla scoperta di un formaggio dal sapore intenso, un pecorino poco salato unico nel suo genere: il Caciofiore. Una specialità che si può gustare intorno al Lago di Bracciano. Una storia singolare, un sapore vincente!

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