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3. Il participio congiunto
In teoria 3. Il participio congiunto
Il participio può essere riferito a qualsiasi elemento della proposizione, per esprimere proposizioni subordinate, di solito temporali, causali o, meno spesso, concessive. In particolare:
• il presente esprime azione contemporanea a quella della frase principale: Cervo in rivo bibenti imago sua apparuit, “A un cervo che beveva (lett. bevente) in un ruscello apparve la sua immagine”. Cum Caesare Romam proficiscente amici et propinqui profecti sunt, “Insieme a Cesare che stava partendo (lett.: partente) per Roma partirono amici e parenti”. Caesar proficiscens Romam ultima iussa dedit, “Cesare, partendo per Roma, (quando partiva, mentre partiva), diede gli ultimi ordini”.
• il perfetto, con significato passivo nei verbi attivi, attivo nei verbi deponenti, esprime azione anteriore al verbo della principale, e si può tradurre con il participio passato per i verbi transitivi attivi: laudatus, “lodato”; monitus, “ammonito; con il gerundio composto per i verbi deponenti: hortatus, “avendo esortato”, adortus, “avendo aggredito”: Hostes, ab imperatore conspecti, circumdati sunt, “I nemici, avvistati dal comandante, furono circondati”. Miles, vulneratus ab hoste, a pugna recedit, “Il soldato, ferito dal nemico, si ritira dalla battaglia”. Consul, diu moratus, contra hostes movit, “Il console, dopo aver esitato a lungo, muove contro i nemici”.
nota bene
■ Il participio perfetto è più spesso equivalente a una proposizione causale o temporale; tuttavia talvolta può essere reso con due proposizioni coordinate: Dux Romam misit hostes vinctos, “Il comandante mandò a Roma i nemici presi prigionieri” il comandante catturò i nemici e li mandò a Roma.
■ Osserva inoltre le espressioni: post, ante urbem conditam, captam ecc., “dopo, prima della fondazione, della conquista della città” (lett.: “dopo la città fondata” ecc.). Il participio passato di verbo transitivo attivo ha lo stesso significato in latino e in italiano, perciò può essere mantenuto implicito; ciò vale anche per il participio passato di verbo deponente intransitivo: pulsus, “cacciato”; profectus, “partito”; però: hortatus, “avendo esortato”, aggressus, “avendo aggredito” ecc. Non esiste in latino il participio passato dei verbi intransitivi attivi, se non nella forma impersonale, in espressioni in cui è di solito sottinteso il verbo esse: Ventum (est) ad manus, “Si venne alle mani”.
• il futuro, con significato attivo, esprime un’azione futura o intenzionale rispetto al verbo della principale; esso si trova sia da solo che in unione con la coniugazione del verbo “essere”. Imperator pugnaturus contra hostes milites parat ad bellum, “Il comandante, per combattere contro i nemici, prepara i soldati alla guerra”. Caesar profecturus Romam de rei publicae statu ex amicis quaerebat, “Cesare, sul punto di partire per Roma, si informava dagli amici sulla situazione dello Stato”. Cives quoque pugnaturi erant contra Hannibalem, “Anche i cittadini erano sul punto di combattere contro Annibale”.