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cap. 3 • Euripide Quaglia

Capitolo 3

Euripide Quaglia

Vicino alla porta ci sono degli stivali di cuoio. Sotto la suola c’è una crosta di fango e il marrone è più scuro, dove sono bagnati. C’è un ospite a pranzo, Lilla cerca di riconoscerne la voce. È bassa e un po’ roca. Chi sarà? Lilla entra in cucina e lo vede seduto al tavolo che trangugia la minestra. Oh! No! – Saluta il cugino Euripide! – la invita la nonna. Perché proprio oggi il cugino Euripide Quaglia? Si chiede fra sé Lilla. La giornata stava andando così bene… Riesce però a mostrare un sorriso forzato.

Lui alza il cucchiaio in segno di saluto. Euripide è parente di suo padre, anche lui ha i capelli crespi e porta gli occhiali, ma per il resto non potrebbe essere più diverso. Ha il naso pronunciato e le guance pienotte, punteggiate da spuntoni di barba, mentre il collo, quasi inesistente, affiora da un colletto a quadretti unto e liso per l’uso. Nonna Camelia porge un piatto a Lilla. Mmm… che profumino delizioso! Peccato solo che si confonda con la puzza di fuliggine che emana Euripide Quaglia. La sua camicia è macchiata di nero e bruciacchiata qua e là. – Hai fatto qualche esperimento? – chiede Lilla. Lui risponde con la bocca piena. – Sì, come sempre, gnam, gnam. – Di che cosa si tratta? – domanda nonna Camelia che sta condendo l’insalata di valeriana. – Top secret! – risponde lui.

– Spero non sia niente di pericoloso… – aggiunge la nonna. Euripide ridacchia. – No, no, è solo per il bene di… – Dell’umanità? – domanda Lilla, curiosa. – No, no, l’umanità non c’entra, è per rendere felici certi miei nuovi amici… – Quindi non dobbiamo preoccuparci – riprende Camelia.

– No, perché mai? Perché? Ma lo sanno tutti che Euripide Quaglia è una calamità nazionale! Avrà anche buone intenzioni talvolta, ma i suoi esperimenti si trasformano sempre in… tragedie. Come quella volta che, per sperimentare un nuovo tipo di insalata, ha fatto saltare in aria la sua casa. Nessun ferito, per fortuna! L’unico abitante era lui… Alla fine, Euripide ha riconosciuto che avere il laboratorio in garage è un grave errore. I laboratori devono essere sempre in luoghi sicuri e isolati. – Dov’è che fai gli esperimenti ora? – chiede Lilla, sperando sia abbastanza lontano dalla casa sull’albero. Ma lui risponde di nuovo: – Top Secret! La nonna aggrotta la fronte. – Tranquilla nonna, indagherò io… – sussurra Lilla. Invece di rasserenarla, però, ottiene l’effetto contrario.

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