io so no, no i siam o… a scuo la Una storia per riflettere
Nel paese delle pulcette Le pulcette ci abitano da tanti anni. Ogni pulcetta nel suo buchino. Oggi è il compleanno della pulcetta grassa e tutte le altre pulcette del paese sono invitate a fare festa nel buco al centro del materasso. Sarà la prima volta che si incontrano tutte. La pulcetta grassa ha preparato deliziose torte alla polvere di materasso, ha appeso piccole lanterne e ha messo la musica: le pulci adorano ballare e saltellare dappertutto. Suonano alla porta. – Yuhuu! Sono i miei ospiti. Apre la porta e osserva le altre pulcette. È sorpresa perché si aspettava che fossero bianche e grasse come lei. Fissando una pulcetta, chiede con voce contrariata: – Perché tu sei magra come un grissino? La pulcetta guarda la sua vicina e le chiede: – E tu, perché sei gialla come una banana? Offesissima, la pulcetta si gira verso la sua vicina: – Perché hai gli occhi grandi da gufo? La pulcetta con gli occhi grandi dice alla sua vicina: – Sembra che tu abbia i trampoli al posto delle gambe! La pulcetta chiede allora alla sua vicina: – E tu che cosa fai con tutti questi colori da pappagallo? La pulcetta-pappagallo si gira verso la pulcetta grassa e chiede: – Dimmi tu, perché sei come un ippopotamo? – Io sono nata così: un po’ grassottella. – Anch’ io sono nata così, un po’ magretta. – Anch’io sono sempre stata gialla dalla testa ai piedi! 12