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Le arie che fanno bene

I bambini hanno bisogno di aria pura, di spaziare in mezzo alla natura, e la salute tanto ci guadagna se si respira aria buona in montagna.

(Primavera, L’aria buona, pag. 60)

Ecco Marcovaldo tuffarsi in una nuova avventura, alla ricerca dell’aria pura per i suoi amati figli. Aria di mare, di monti e di campagna… ma chissà che cosa avrebbe combinato se si fosse ricordato che di “aria” ne esiste anche un’altra, che per goderne basta ascoltarla!

Che cos’è un’“aria”? In musica, è un motivo melodico!

L’aria rappresenta l’andamento di una cantilena come può essere il nostro Inno Nazionale o una barcarola veneziana, una villanella napoletana, un song scozzese o irlandese e tanti altri. DISCUTI in classe

Con l’aiuto dell’insegnante, cercate e ascoltate queste melodie in Internet. Provate insieme a descriverne le differenze.

Nell’opera lirica le cose cambiano. L’“aria” è un brano cantato da una sola voce, ha più strofe e sezioni che si ripetono. La parte musicale prevale e si contrappone alla parte del dialogo recitato. Ecco alcuni esempi famosi!

Con l’aiuto dell’insegnante, cerca e ascolta queste arie in Internet. Poi segna con una quale ti piace di più.

L’Aria “Regina della Notte”, dall’opera “Il flauto magico” scritta da Wolfgang Amadeus Mozart.

L’Aria “Toreador”, dall’opera “Carmen” scritta da Georges Bizet.

L’Aria “Di quella Pira”, dall’opera “Il Trovatore” scritta da Giuseppe Verdi.

L’Aria “Nessun Dorma”, dall’opera “Turandot” scritta da Giacomo Puccini.

L’Aria “Va Pensiero”, dall’opera “Nabucco” scritta da Giuseppe Verdi.

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