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GEOGRAFIA 4/5 2
Italia fisica
34 Abruzzo
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4 Le regioni climatiche in Italia
38 Molise
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Il settore primario
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Il settore secondario
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Il settore terziario
9
L’Italia dei tesori
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Lingue e dialetti
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La popolazione italiana
12
Valle d’Aosta
14
Piemonte
16
Lombardia
18
Veneto
20 Trentino - Alto Adige 22
Friuli - Venezia Giulia
24 Liguria 26 Emilia - Romagna 28 Toscana 30 Umbria
40 Campania 42 Puglia 44 Basilicata 46 Calabria 48 Sicilia 50 Sardegna 52
Europa fisica
54 Europa fisica muta 56 Planisfero fisico 58 Planisfero fisico muto 60
America
61
Africa
62 Asia 63 Oceania 64 Artide e Antartide
32 Marche
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ITALIA FISICA
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ITALIA FISICA XXX MUTA
3
AMBIENTE
LE REGIONI CLIMATICHE IN ITALIA L’Italia gode ovunque di un clima temperato, né troppo freddo né troppo caldo, ma non mancano le differenze da luogo a luogo, per effetto di fattori quali l’altitudine, la latitudine (il Sud è più caldo e asciutto del Nord) e la distanza dal mare. Per questo motivo si è soliti suddividerla in sei regioni climatiche: alpina, padana, appenninica, ligure-tirrenica, adriatica, mediterranea.
4
AMBIENTE Le precipitazioni La carta mostra la distribuzione delle precipitazioni, espresse in millimetri di acqua caduti in un anno, nelle diverse zone della penisola. Come puoi osservare, quelle maggiori si verificano sulle Alpi e lungo la catena degli Appennini.
Le temperature La carta mostra la distribuzione delle temperature medie sul territorio italiano. Esse si ottengono facendo la media delle temperature registrate in ciascun mese dell’anno. Come puoi osservare, quelle più alte sono a sud e nelle isole.
5
ECONOMIA
IL SETTORE PRIMARIO L’uso del suolo
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Nei secoli, i popoli che hanno vissuto sul territorio italiano lo hanno modificato secondo le proprie esigenze. Le trasformazioni più profonde riguardano le aree artificiali, ricoperte da abitazioni, fabbriche, centri commerciali e vie di comunicazione, che occupano circa il 5% del Paese. Dieci volte maggiori sono le superfici agricole, dove la vegetazione naturale è stata sostituita da campi coltivati. Meno della metà della superficie totale è rimasta allo stato naturale, quindi ricoperta di rocce, ghiacciai, paludi, spiagge, boschi e pascoli.
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L’agricoltura e l’allevamento L’agricoltura italiana è un’attività molto produttiva, che usa tecniche moderne. Le pianure del Nord, fredde e piovose, consentono la produzione di cereali (grano tenero, riso e mais), foraggi e barbabietole da zucchero. Le vallate alpine e le colline forniscono grandi quantità di frutta e di uva da vino. Al Sud, più caldo e asciutto, si producono cereali (grano duro), ortaggi, agrumi, olio d’oliva e uva da vino. Al Nord prevale l’allevamento di bovini, suini e pollame, mentre al Sud è diffuso quello di pecore e capre.
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ECONOMIA
IL SETTORE SECONDARIO L’industria
I distretti industriali e l’artigianato
L’Italia è un paese fortemente industrializzato. Le industrie, tuttavia, sono più concentrate nel Nord, dove nacquero le prime fabbriche, mentre al Sud ci sono meno stabilimenti e in aree circoscritte. Le industrie italiane sono varie: un tempo dominavano quelle siderurgiche, chimiche e meccaniche, molte delle quali però hanno risentito della concorrenza dei paesi asiatici, che producono a costi inferiori. Forti rimangono le industrie automobilistiche, i cantieri navali, le industrie alimentari e gli stabilimenti tessili, dell’abbigliamento, dei mobili e delle ceramiche. Non mancano i settori ad alta tecnologia: elettronico, aerospaziale, farmaceutico, delle biotecnologie.
Le industrie di maggior successo sono in gran parte di piccole e medie dimensioni. In molti casi esse si concentrano in distretti industriali, dove più stabilimenti collaborano per realizzare un medesimo prodotto, o lavorano nello stesso settore. Sulla carta puoi osservare i più importanti distretti principali aree industriali industrali sviluppati nel settore dell’industria distretti industriali leggera (tessile, meccanico, alimentare, dell’abbigliamento...). Un punto di forza abbigliamento dell’economia italiana sono le produzioni legate alla moda. In questo campo operano lanifici laboratori artigiani, che realizzano prodotti seta di alta qualità. elettrodomestici ricicl. tessuti principali aree industriali distretti industriali
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7 abbigliamento lanifici
ECONOMIA
IL SETTORE TERZIARIO Strade Fra le vie di comunicazione terrestri, dominano le strade e le autostrade. Le prime, molto fitte, servono agli spostamenti locali, mentre le autostrade favoriscono il movimento di persone e merci sulle lunghe distanze. La rete autostradale, che sfiora i 7000 km, è più fitta nelle regioni del Nord e diventa carente in alcune parti del Mezzogiorno.
Tarvisio Sondrio Chiasso
Porti Il trasporto navale è fondamentale per il trasporto delle merci. Importanti sono anche i traghetti, che collegano Sicilia, Sardegna e alcune città del Mediterraneo. I porti sono ben distribuiti lungo le coste, sia al Nord (Genova, Trieste) sia al Centro (Ancona, Civitavecchia) e al Sud (Napoli, Palermo, Brindisi).
Aeroporti Il traffico aereo è in espansione e gli aeroporti sono numerosi e ben distribuiti: i più importanti sono quelli internazionali di Roma Fiumicino e di Milano Malpensa. Un forte traffico è presente anche su scali minori, come Bergamo, Catania, Bologna, frequentati dalle compagnie low-cost (a basso costo).
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Ferrovie Molto estesa è anche la rete ferroviaria, parte della quale è però antiquata, poiché non elettrificata o a binario unico. In rapida crescita è la rete ad alta velocità, che oggi sfiora i 1500 km. Avendo treni che superano i 300 km/h, essa fa ormai concorrenza al trasporto aereo su molti tragitti interni.
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ECONOMIA
L’ITALIA DEI TESORI Il turismo IL PATRIMONIO DELL’UMANITÀ
L’Italia ha un clima mite, chilometri di splendide coste, isole, laghi, montagne, siti archeologici, città d’arte… Nel suo piccolo territorio sono concentrate bellezze uniche al mondo: basti pensare a Venezia, costruita sull’acqua; a Firenze con le sue opere d’arte; a Roma, capitale dell’antica civiltà romana; ai templi greci di Paestum e di Agrigento; ai tanti siti archeologici che ci conducono fino alla Preistoria, con le incisioni rupestri dei Camuni e i nuraghi della Sardegna. Tutto ciò alimenta un fiorente turismo.
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L’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura), che fa capo all’Onu, riconosce e protegge i siti considerati “Patrimonio dell’Umanità”. L’Italia è il Paese che ne detiene il maggior numero: ben 58 sugli oltre mille identificati finora nel mondo. Fra essi sono comprese città d’arte, come Venezia e Ferrara, siti archeologici, come le necropoli etrusche, e ambienti naturali di particolare suggestione, come le Dolomiti e l’Etna.
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POPOLAZIONE
LINGUE E DIALETTI L’Italia era anticamente abitata da popoli diversi. Conquistati dai Romani, tutti adottarono la lingua latina, da cui deriva la moderna lingua italiana, anche se si ritrovano ancora differenze nei dialetti. Lungo le zone di confine ci sono minoranze di lingua tedesca, francese e slovena, mentre nel Sud sopravvivono piccole comunità greche e albanesi.
10
POPOLAZIONE
LA POPOLAZIONE ITALIANA In Italia vivono circa 60 milioni di persone: dividendo questo numero per la superficie territoriale, pari a 300 mila km2, si ottiene una densità media di circa 200 abitanti per ogni km2. La popolazione non è però distribuita in modo uniforme: le aree metropolitane della Pianura Padana, alcune fasce costiere e le ampie vallate alpine sono maggiormente popolate, mentre le aree collinari e montane, insieme alle zone di campagna, sono quasi disabitate.
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FORTE DI BARD Sorge in una posizione strategica, su un promontorio all’ingresso della Valle d’Aosta, controllato già in epoca romana. Il forte di Bard risale al XIX secolo: è stato prima una fortezza militare, poi un carcere e un deposito di munizioni. Oggi ospita mostre d’arte e di fotografia e il museo delle Alpi.
CASTELLO DI FÉNIS A Fénis si trova uno dei più bei castelli medievali della regione, che risale al XIV secolo. Ha una caratteristica doppia cinta muraria merlata, intervallata da torrette collegate tra loro da un camminamento rialzato.
MONTE BIANCO Il Monte Bianco si trova sul confine tra Italia e Francia. Per collegare i due Paesi, è stato realizzato un tunnel autostradale che in circa 12 km collega Courmayer (Italia) a Chamonix (Francia): il traforo del Monte Bianco è stato aperto al traffico nel 1965.
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JAMBON DE BOSSES A 1600 m, nell’area del comune di Saint-Rhémy-en-Bosses, si produce uno speciale prosciutto crudo insaporito dalle erbe di montagna.
TERRITORIO
Superficie: 3 261 km²
GRAN PARADISO Nel massiccio del Gran Paradiso, tra la Valle d’Aosta e il Piemonte, è stato istituito, nel 1922, il primo Parco Nazionale italiano. L’animale simbolo è lo stambecco: dopo periodi in cui il numero dei capi è diminuito notevolmente, oggi se ne contano numerosi esemplari.
montagna 100% 35,2%
collina 0% 41,6%
pianura 0% 23,2%
FONTINA La fontina è un formaggio dal sapore dolce e dalla pasta morbida; è prodotta con il latte di mucche di razza valdostana che, in estate, pascolano in alpeggio e, in inverno, mangiano il fieno dei prati nei fondovalle. Per realizzare una forma di fontina (7,5-12 kg) servono ben 100 litri di latte!
POPOLAZIONE 127 000 ab. 60 590 000 ab.
Densità 39 ab./km² 201 ab./km²
AMBIENTE
AOSTA
Superficie aree protette
Augusta Praetoria, Aosta, è stata fondata dai Romani nel I secolo a.C. su modello dell’accampamento militare; ad Aosta si possono ammirare numerosi reperti dell’epoca romana: il maestoso arco, la facciata del teatro, le mura.
13,3% 10,5%
ECONOMIA Settore primario 3,6% 3,8%
CARNEVALE DELLA COUMBA FREIDA (ETROUBLES) Lungo la valle del Gran San Bernardo, si festeggia un particolare carnevale storico. I paesi sono animati da maschere che rievocano le divise dei soldati di Napoleone di passaggio nel 1800. Hanno una coda di mulo e degli specchietti sugli abiti, che servono a scacciare gli spiriti maligni.
Settore secondario 21,8% 26,6%
Settore terziario 74,6% 69,6%
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UNIVERSITÀ DI POLLENZO A Pollenzo, in una delle residenze dei Savoia, si trova l’Università di scienze gastronomiche, frequentata da studenti di tutto il mondo. Qui si studia il cibo e la gastronomia.
TARTUFO MOLE ANTONELLIANA La Mole è il simbolo di Torino; è un edificio di ben 167 metri di altezza, progettato dall’architetto Antonelli nella seconda metà del 1800. All’interno della Mole si trova un museo dedicato al mondo del cinema.
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Il tartufo è un prodotto tipico delle colline del sud del Piemonte. Nella zona di Alba si trova il pregiatissimo tartufo bianco, una vera eccellenza nella gastronomia italiana.
LAGO MAGGIORE Il Lago Maggiore, uno dei più grandi laghi italiani, ospita nel suo bacino numerose isole, grandi e piccole. Le più note sono le Isole Borromee: le due principali ospitano palazzi con splendidi giardini.
PARCO NAZIONALE DELLA VAL GR
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Oltre al Parco Nazionale del Gran Paradiso, in Piemonte si trova anche il Parco Nazionale della Val Grande: la più grande area protetta selvaggia in Italia. Al suo interno non vi sono insediamenti umani stabili e la flora e la fauna si sviluppano in un ambiente non modificato dalla presenza dell’uomo. Il Parco è abitato da camosci, caprioli, cervi, volpi, donnole e tassi; tra gli uccelli, l’aquila reale e il falco pellegrino.
TERRITORIO
Superficie: 25 387 km² montagna 43% 100% 35,2%
collina 30% 41,6%
pianura 0% 27% 23,2%
POPOLAZIONE 4 393 000 ab. 60 590 000 ab.
RISAIE Nella provincia di Vercelli e Novara il paesaggio presenta i caratteristici campi allagati in cui cresce il riso. La coltivazione del riso è stata introdotta in Italia nel XV secolo: oggi l’Italia è il primo produttore di riso europeo.
Densità 173 ab./km² 201 ab./km²
AMBIENTE Superficie aree protette
MUSEO EGIZIO A Torino, puoi anche scoprire i misteri dell’Antico Egitto. Qui, infatti, si trova il famoso Museo Egizio, il più importante al mondo, dopo quello del Cairo. Potrai vedere papiri, statue, oggetti di vita quotidiana e anche mummie!
7% 10,5%
ECONOMIA Settore primario 3,3% 3,8%
Settore secondario 31,8%
CARNEVALE DI IVREA Lo storico Carnevale di Ivrea rievoca una rivolta popolare contro un barone che affamava la città. La festa si conclude con la famosa battaglia delle arance: i popolani, a terra, lanciano le arance contro i soldati del feudatario, che si trovano sui carri.
26,6%
Settore terziario 64,9% 69,6%
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CREMONA Cremona è la capitale della liuteria, cioè l’arte di costruire i violini e gli altri strumenti ad arco. Qui hanno lavorato i più grandi liutai della storia: Stradivari, Guarneri... Ancora oggi ci sono numerose botteghe, una prestigiosa scuola di liuteria e un museo tutto dedicato al violino!
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MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA A Milano c’è un museo dove poter fare esperimenti, giochi, vedere i modelli delle macchine ideate da Leonardo da Vinci e anche motrici a vapore originali e velivoli. Si può perfino entrare in un sottomarino vero!
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LAGO D’ISEO In fondo alla Val Camonica, tra le province di Bergamo e Brescia, si trova il Lago d’Iseo. Nel suo bacino si trova la più grande isola lacustre d’Italia: Monte Isola, che ospita l’omonimo comune.
GORGONZOLA Alle porte di Milano c’è una cittadina che ha dato il nome a un famoso formaggio: Gorgonzola. Proprio lì è nato questo particolare formaggio, prodotto con il latte di mucca che acquista le sue venature scure per effetto di alcune muffe.
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BERNINA EXPRESS C’è un trenino rosso che collega Tirano a Saint Moritz (in Svizzera) percorrendo un tragitto con una vista mozzafiato tra le cime alpine: sale fino a 2323 metri in corrispondenza del Passo Bernina e poi scende lungo il corso del fiume Inn.
TERRITORIO
Superficie: 23 846 km² montagna 41% 35,2%
collina 12% 41,6%
pianura 47% 23,2%
POPOLAZIONE
PANETTONE Uno dei più famosi dolci natalizi d’Italia, il panettone, appartiene alla tradizione milanese. Dalla caratteristica forma a cupola, si prepara con una lunga lavorazione di più impasti e lievitazioni.
10 020 000 ab. 60 590 000 ab.
Densità 419 ab./km² 201 ab./km²
BOSCO VERTICALE A Milano ci sono alcuni particolari grattacieli, che assomigliano a un bosco e che portano tutti i benefici del verde in città. I balconi di questi palazzi sono pieni di alberi e piante: si contano ben 94 specie vegetali diverse!
AMBIENTE Superficie aree protette 5,6% 10,5%
ECONOMIA Settore primario 3,6% 3,8%
Settore secondario 32,3%
CRESPI D’ADDA Alla fine dell’Ottocento, sulla riva del fiume Adda, è stato realizzato un villaggio operaio, pensato per far vivere meglio gli operai della vicina fabbrica tessile e le loro famiglie. C’erano le casette degli operai, la Chiesa, l’ospedale, la scuola... Il villaggio è visitabile ancora oggi: è un sito protetto dall’UNESCO.
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Settore terziario 65,8% 69,6%
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RADICCHIO In Veneto ci sono ben quattro tipi di radicchio IGP (Indicazione Geografica Protetta): il radicchio di Chioggia, quello di Verona, quello rosso di Treviso e il variegato di Castelfranco. Ogni varietà ha le sue caratteristiche, proprietà e zona specifica di produzione.
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PARCO NAZIONALE DELLE DOLOMITI BELLUNESI Questo parco comprende un’area molto importante dal punto di vista floristico: qui si trovano fiori rari, come il giglio della Carniola e specie locali come la campanula di Moretti.
REGATA STORICA Ogni anno un corteo di tipiche imbarcazioni cinquecentesche, guidate da gondolieri in costume, attraversa i canali principali di Venezia. È la tradizionale sfilata che precede le prestigiose gare della Regata Storica.
CITTÀ DEGLI SCACCHI Secondo una leggenda, la bella Lionora sarebbe andata in sposa al vincitore di una partita alla nobile arte degli scacchi. Ancora oggi a Marostica, sulla grande scacchiera di piazza Castello, si svolge una sfida a scacchi con personaggi viventi.
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TERRITORIO
TRE CIME DI LAVAREDO
Superficie: 18 407 km² montagna
Tra la provincia di Belluno e quella di Bolzano (in TrentinoAlto Adige) si innalzano tre vette maestose di roccia calcarea: le Tre Cime di Lavaredo, un Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
29% 35,2%
collina 14% 41,6%
pianura 57%
ARENA DI VERONA A Verona si trova un grande anfiteatro romano, dove si può assistere a numerosi spettacoli. Belve e gladiatori romani sono stati rimpiazzati da importanti concerti, balletti e opere teatrali.
23,2%
POPOLAZIONE 4 908 000 ab. 60 590 000 ab.
Densità 267 ab./km²
VILLE PALLADIANE
201 ab./km²
Nelle campagne del Veneto, soprattutto in provincia di Vicenza, puoi osservare dei magnifici edifici: sono le famose ville progettate dall’architetto Andrea Palladio nel Cinquecento.
AMBIENTE Superficie aree protette 5,1% 10,5%
RISO Fin dal Cinquecento nel territorio veronese viene coltivato il riso. In primavera i contadini preparano i terreni, che vengono allagati dall’acqua delle risorgive: lì germinano i semi del riso. Poi l’acqua sarà ritirata e di nuovo invaderà i terreni più volte, fino alla maturazione completa a fine settembre.
ECONOMIA Settore primario 3,1% 3,8%
Settore secondario 35,2% 26,6%
CARNEVALE DI VENEZIA Tra i più famosi carnevali al mondo c’è sicuramente quello di Venezia. Una tradizione che risale a prima dell’anno Mille. Anticamente come oggi, durante il Carnevale la città si anima di feste e per i ponti e le vie s’incontrano misteriose maschere.
Settore terziario 61,7% 69,6%
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Il grande alpinista Reinhold Messner ha organizzato un circuito di sei musei dedicati alla montagna, in sei località differenti dell’Alto Adige e del Bellunese. Ciascuno presenta un aspetto legato alla montagna e a chi la abita.
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MUSEI DELLA MONTAGNA
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In Alto Adige si produce un prosciutto crudo speziato, leggermente affumicato e stagionato: è lo speck. È un’antica tradizione in cui ogni famiglia di produttori tramanda la propria ricetta segreta da una generazione all’altra.
La regione comprende la punta settentrionale del Lago di Garda insieme con centinaia di piccoli laghi alpini e bacini artificiali. In Val Venosta puoi trovare anche un lago con un campanile! Dal lago di Resia infatti emerge il campanile della chiesa di Curon, paese sommerso dal bacino artificiale.
ÖTZI In Alta Val Senales, nel 1991 è stata ritrovata la mummia di un uomo vissuto all’incirca nel 3000 a.C. L’uomo di Similaun, chiamato Ötzi, aveva con sé un arco e una faretra con alcune frecce, un pugnale di selce e altri utensili.
20
TERRITORIO
TANTI PARCHI
Superficie: 13 606 km² montagna
Nella regione le aree protette sono numerose. C’è il Parco Nazionale dello Stelvio, che si estende perlopiù ad alta quota, sopra i 2000 metri, e numerosi altri parchi provinciali, fra i quali il grande Parco naturale Adamello-Brenta, dove vive l’orso bruno.
100% 35,2%
collina 0% 41,6%
pianura 0% 23,2%
MELE Renetta, Golden Delicious, Stark, Royal Gala... quale mela scegliere? C’è solo l’imbarazzo della scelta: sia in Trentino sia in Alto Adige, nonostante il territorio coltivabile sia ridotto, la coltivazione di mele è un’importante e diffusa tradizione.
POPOLAZIONE 1 063 000 ab. 60 590 000 ab.
Densità 78 ab./km² 201 ab./km²
AMBIENTE Superficie aree protette
CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO
20,8% 10,5%
Il castello del Buonconsiglio è uno dei tanti castelli della regione e il simbolo della città di Trento. Sorge su un rilievo roccioso ed è composto da più edifici, costruiti in epoche diverse, circondati da una cinta muraria.
ECONOMIA Settore primario 5,1% 3,8%
Settore secondario 23,4% 26,6%
Settore terziario
ARTE SELLA Nel comune di Borgo Valsugana c’è un parco speciale: Arte Sella. Passeggiando lungo alcuni sentieri forestali si possono scorgere opere d’arte contemporanea realizzate nella natura.
71,5% 69,6%
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Il Montasio è un tipico formaggio friulano semiduro, ottenuto da latte bovino. Si trova in quattro versioni, a seconda della stagionatura (da 60 giorni fino a più di 18 mesi): fresco, mezzano, stagionato, stravecchio.
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CARSO Il Carso è un altopiano roccioso calcareo che offre perlopiù paesaggi brulli. Nasconde però grotte, pozzi e gallerie sotterranee che si formano per effetto dell’azione erosiva dell’acqua piovana, la quale “consuma” e scioglie le rocce di calcare.
RIVOLTO L’aeroporto di Rivolto, in provincia di Udine, ospita la sede della più famosa pattuglia aeronautica d’Italia: le Frecce Tricolori. Si tratta di una squadra formata da 10 aerei che compie straordinarie coreografie e acrobazie in volo.
PALMANOVA In provincia di Udine si trova Palmanova: una città-fortezza dalla caratteristica forma a stella con nove punte. Al centro esatto della stella c’è la piazza principale, Piazza Grande, a forma di esagono regolare.
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CASTELLO DI MIRAMARE Nel Golfo di Trieste, sul promontorio del Grignano, a picco sul mare, sorge il castello di Miramare. Il castello e il suo ampio parco furono costruiti nella seconda metà dell’Ottocento per volere dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo, affascinato dalla bellezza di quel luogo.
TERRITORIO
Superficie: 7 862 km² montagna 43% 35,2%
collina 19% 41,6%
pianura 38% 23,2%
POPOLAZIONE
LAGUNA DI GRADO
1 218 000 ab.
La laguna di Grado ospita numerose isole, canali navigabili e isolotti ricoperti da canneti. In quest’area si possono osservare numerosi uccelli acquatici, come i germani reali, gli aironi cinerini, i gabbiani, le rondini di mare.
60 590 000 ab.
Densità 155 ab./km² 201 ab./km²
AMBIENTE AQUILEIA Fu fondata da coloni romani e diventò una delle città più ricche e importanti dell’Impero, prima di venire devastata da Attila e il popolo degli Unni. È stato anche un importante centro del cristianesimo, come testimoniano la sua basilica e i suoi splendidi mosaici.
Superficie aree protette 6,8% 10,5%
ECONOMIA Settore primario 2,5% 3,8%
Settore secondario 31,1%
PROSCIUTTO DI SAN DANIELE A San Daniele, in provincia di Udine, si tramanda la produzione di un prosciutto crudo, che prende il suo nome proprio dalla città. La tipica forma a chitarra e la stagionatura nel particolare clima d’origine, lo rendono un prodotto unico.
26,6%
Settore terziario 66,4% 69,6%
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Il basilico genovese, prodotto nelle province di Genova, Savona e Imperia, è l’ingrediente base del pesto, il condimento ligure più famoso.
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I BALZI ROSSI A Ventimiglia ci sono delle caverne che furono abitate dagli uomini del Paleolitico; lì infatti sono venuti alla luce molti reperti (utensili, sepolture, oggetti, statuette), custoditi oggi nel Museo preistorico dei Balzi Rossi.
CERAMICA LIGURE La ceramica ligure ha un’antica tradizione storica, in particolare nel territorio di Savona e Albisola, grazie alla presenza di bacini argillosi che fornivano la materia prima. Ancora oggi sono presenti botteghe artigiane e si possono vedere maestri ceramisti al lavoro.
I PALAZZI DEI ROLLI La Repubblica di Genova, verso la fine del Cinquecento, emanò una lista di palazzi privati della città (i Rolli di Genova), che erano a disposizione della città per ospitare i personaggi illustri in visita o di passaggio. Oggi, parte di questi splendidi palazzi è Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
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TERRITORIO
Superficie: 5 416 km²
PARCO NAZIONALE DELLE CINQUE TERRE
montagna 65% 35,2%
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è il più piccolo d’Italia, ma il più popolato dall’uomo, che ha modificato l’ambiente in sintonia con esso: per questo è l’unico Parco che tutela un ambiente antropizzato. Di fronte al Parco si apre l’Area marina protetta, una delle più ricche del Mar Mediterraneo.
collina 35% 41,6%
pianura 0% 23,2%
POPOLAZIONE 1 565 000 ab.
RIVIERA DEI FIORI Lungo la Riviera dei fiori si trova la maggior parte delle serre e delle coltivazioni all’aperto di fiori della regione: fiori recisi, piante in vaso e fronde verdi dalla Liguria sono esportate in tutto il mondo.
60 590 000 ab.
Densità 290 ab./km² 201 ab./km²
AMBIENTE Superficie aree protette 5%
FOCACCIA DI RECCO La vera focaccia di Recco, la famosa focaccia ripiena di formaggio morbido, si può gustare nei comuni di Recco, Camogli, Sori e Avegno.
10,5%
ECONOMIA Settore primario 2,0% 3,8%
GROTTE DI TOIRANO A Toirano, in provincia di Savona, vi sono delle splendide grotte, con diverse formazioni rocciose, stalattiti e stalagmiti. Al loro interno sono state ritrovate impronte di uomini preistorici e un vero e proprio cimitero di orsi.
Settore secondario 19,4% 26,6%
Settore terziario 78,6% 69,6%
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EMILIA DEI MOTORI Lungo l’antica via Emilia, che va da Rimini a Piacenza, si trovano alcuni tra i più importanti marchi di auto e moto, tanto che è stata chiamata “la via dei motori”. Fra questi ci sono la Lamborghini, la Maserati e la Ferrari, storiche aziende di auto, e la Ducati, per le due ruote.
SALE DI CERVIA A Cervia si trova un’ampia salina che si estende all’interno di una riserva naturale. L’acqua del mare è fatta entrare in un sistema di canali e bacini e, grazie all’azione del vento e del Sole che la fa evaporare, da essa si ottiene il sale.
PARCO NAZIONALE O DELL’APPENNINO TOSCO EMILIAN Sull’Appennino tra la Toscana e l’Emilia si trova il Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. Il Parco presenta ambienti molto diversi: da zone brulle a foreste, laghetti e torrenti, fino alle caratteristiche pareti rocciose della Pietra di Bismantova, in provincia di Reggio Emilia.
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PARMIGIANO REGGIANO Solo dai territori compresi tra i fiumi Po e Reno proviene il latte con cui si produce il Parmigiano Reggiano. Dopo 12 mesi di stagionatura si può vedere se si è ottenuto del vero Parmigiano che merita il marchio di riconoscimento.
ACETO BALSAMICO L’aceto balsamico è un condimento agrodolce che si produce nelle province di Modena e Reggio Emilia. Si ottiene dal mosto d’uva lavorato e conservato in botti di legno pregiato per almeno 60 giorni e fino ad alcuni anni.
RIVIERA ROMAGNOLA
TERRITORIO
Superficie: 22 453 km² montagna 25% 35,2%
collina 28% 41,6%
pianura 47% 23,2%
POPOLAZIONE
Dalla foce del fiume Reno per 90 chilometri verso sud si estende un tratto di costa con spiagge ampie e sabbiose, meta di numerosi turisti italiani e stranieri.
4 449 000 ab. 60 590 000 ab.
Densità 198 ab./km² 201 ab./km²
AMBIENTE CERAMICHE DI FAENZA Il territorio di Faenza è naturalmente ricco di argilla; forse è proprio per l’abbondanza della materia prima che qui è presente una lunga tradizione di lavorazione e decorazione della ceramica.
Superficie aree protette 4,2% 10,5%
ECONOMIA Settore primario 3,4%
RAVENNA Tra il 400 e il 750 d.C. Ravenna fu per ben tre volte capitale: dell’impero romano d’Occidente, del regno dei Goti, del dominio bizantino. I raffinati mosaici che si possono ammirare nei suoi antichi edifici sono la testimonianza dell’importanza che la città ha rivestito.
3,8%
Settore secondario 32,8% 26,6%
Settore terziario 63,8% 69,6%
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PARCO NAZIONALE DELL’ARCIPELAGO TOSCANO L’isola d’Elba, del Giglio, Capraia, Gorgona e tutti gli isolotti che compongono l’Arcipelago toscano rientrano nel Parco Nazionale che porta lo stesso nome. La flora tipica è quella della macchia mediterranea, con corbezzolo, mirto, ginestre e qualche bosco di lecci.
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UMBRIA
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Negli ampi spazi della Maremma, le grandi mandrie di bovini e cavalli allevati allo stato brado erano governate da guardiani a cavallo: i butteri. Possono essere considerati una sorta di cowboy italiani, con indosso un cappello nero.
Passo della Futa
LA TORRE PENDENTE A Pisa, si trova la torre più famosa d’Italia! La torre ha iniziato a inclinarsi fin dalla sua edificazione, che per questo fu bloccata e conclusa in seguito. Da allora la torre pendente ha attirato la curiosità di numerosi architetti, studiosi e turisti.
TERRITORIO
MARMO
Superficie: 22 987 km²
In provincia di Massa-Carrara, sulle Alpi Apuane, si trovano le cave da cui si ricava il pregiato marmo di Carrara. Il marmo è una roccia calcarea; viene utilizzato come rivestimento, nei pavimenti e nell’arte della scultura.
montagna 25% 35,2%
collina 67% 41,6%
pianura 8% 23,2%
LA SPADA NELLA ROCCIA In provincia di Siena, vicino alla grande abbazia di San Galgano, oggi senza tetto, c’è una vera spada nella roccia. Si tratta della spada di San Galgano, che si ritirò in un eremo e come simbolo di pace conficcò la sua spada dentro la roccia.
ARGENTARIO Tremila anni fa era un’isola dell’Arcipelago Toscano, oggi è un promontorio collegato alla terra da due tomboli di sabbia che formano la laguna di Orbetello. Al centro della laguna si trova una terza striscia di terra unita al monte Argentario da una diga artificiale.
FRUTTI DELLE COLLINE Nelle colline toscane si coltivano principalmente viti e olivi, da cui si ricavano vini, come il Chianti, e oli pregiati.
POPOLAZIONE 3 742 000 ab. 60 590 000 ab.
Densità 163 ab./km² 201 ab./km²
AMBIENTE Superficie aree protette
CARNEVALE DI VIAREGGIO Dal 1873 a Viareggio, per il Carnevale, si organizza una grande sfilata in maschera sul lungomare. Oggi i carri presentano gigantesche sculture di cartapesta in movimento.
6,1% 10,5%
ECONOMIA Settore primario 3,3% 3,8%
Settore secondario 27,0% 26,6%
Settore terziario 69,7% 69,6%
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Castiglione del Lago Lago
In Umbria non c’è il mare ma il lago più grande dell’Italia centrale. Il lago Trasimeno ospita tre isole, ma solo l’isola Maggiore è abitata; le altre due sono rifugio di numerose specie di uccelli.
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CASCATA DELLE MARMORE
LENTICCHIA DI CASTELLUCCIO DI NORCIA
A Terni ci sono le cascate più alte d’Italia: con tre salti raggiungono un dislivello di ben 165 metri. Sono formate dalle acque del fiume Velino che si gettano nel Nera, un affluente del Tevere. Oggi parte dell’acqua delle cascate è utilizzata per la produzione di energia elettrica.
Sull’altopiano di Castelluccio di Norcia, a circa 1500 metri di altezza, viene coltivata la famosa lenticchia, un legume antico, molto nutritivo. Nel mese di giugno è possibile ammirare la colorata fioritura dei campi coltivati.
LA QUINTANA DI FOLIGNO La Quintana rievoca una disputa tra nobili della metà del Seicento. Oggi sono i cavalieri dei 10 rioni di Foligno a sfidarsi nella giostra: devono infilare nell’asta gli anelli appesi, percorrendo la pista nel minor tempo possibile.
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TERRITORIO
Superficie: 8 464 km²
FORESTA FOSSILE DI DUNAROBBA
montagna 30% 35,2%
In provincia di Terni, in una vecchia cava di argilla per mattoni, c’è una vera foresta fossile. Si tratta di circa cinquanta tronchi di grandi conifere risalenti a più di 2 milioni di anni fa.
collina 70% 41,6%
pianura 0% 23,2%
LA CITTÀ DEL CIOCCOLATO A Perugia puoi trovare un museo e una scuola del cioccolato; inoltre ogni anno per le vie della città si svolge una grande festa interamente dedicata a questo famosissimo dolce, con mostre, laboratori e degustazioni.
POZZO DI SAN PATRIZIO
POPOLAZIONE 889 000 ab. 60 590 000 ab.
Densità 105 ab./km² 201 ab./km²
AMBIENTE
A Orvieto si trova una pregiata opera d’ingegneria: un pozzo, realizzato nella prima metà del Cinquecento, per assicurare alla città una riserva d’acqua in caso di assedio. Il pozzo ha un diametro di 13 metri ed è profondo più di 50!
Superficie aree protette 7,5% 10,5%
ECONOMIA Settore primario 3,1% 3,8%
Settore secondario 27,5%
ASSISI È la città natale di San Francesco e richiama pellegrini e turisti da tutto il mondo. Assisi, la Basilica con gli affreschi di Giotto e i luoghi francescani sono beni protetti dall’Unesco.
26,6%
Settore terziario 69,4% 69,6%
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Fabriano, in provincia di Ancona, è la capitale italiana della carta. Dalla seconda metà del Trecento, qui si produce carta: dapprima grazie ad abili artigiani, poi in modo sempre più industrializzato. Nel museo cittadino è possibile scoprire i segreti della carta e provare a realizzarla a mano.
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ABRUZZO
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URBINO GROTTE DI FRASASSI In provincia di Ancona, in una zona formata da rocce calcaree, si trovano le Grotte di Frasassi. L’azione erosiva dell’acqua ha scavato questo complesso di grotte e gallerie spettacolari.
Durante il Rinascimento, Urbino era uno dei principali centri italiani; il centro storico, insieme con lo splendido Palazzo Ducale, testimoniano ancora oggi l’importanza che ha rivestito.
TARTUFO BIANCO Acqualagna, in provincia di Pesaro e Urbino, è famosa per i tartufi, che qui crescono grazie al clima e al tipo di terreno. Il più pregiato è il tartufo bianco, che ha un odore molto forte e aromatico.
MUSEO MALACOLOGICO PICENO A Cupra Marittima, in provincia di Ascoli Piceno, si può visitare un’ampia collezione di conchiglie e oggetti realizzati e decorati con esse: ventagli, strumenti musicali... Gli esemplari esposti sono circa un milione, ma la collezione ne comprende oltre nove.
32
TERRITORIO
I MONTI SIBILLINI
Superficie: 9 401 km² montagna
Secondo le leggende popolari, i Sibillini erano abitati da fate, e in una grotta dell’omonimo monte viveva la Sibilla, una profetessa famosa in tutta Europa. Oggi il territorio è tutelato dal Parco Nazionale che si estende tra le Marche e l’Umbria.
31% 35,2%
collina 69% 41,6%
pianura 0% 23,2%
SFERISTERIO DI MACERATA Lo Sferisterio di Macerata ospita una famosa stagione lirica e altri eventi musicali grazie alla sua acustica perfetta. In origine, però, era stato progettato per il gioco della palla al bracciale, un gioco molto diffuso in passato.
POPOLAZIONE 1 538 000 ab. 60 590 000 ab.
Densità 164 ab./km² 201 ab./km²
AMBIENTE Superficie aree protette
OLIVE ALL’ASCOLANA Sono un piatto tipico della provincia di Ascoli Piceno: sono olive verdi, particolarmente grandi e tenere, farcite all’interno con un composto a base di carne, e poi impanate e fritte.
FERMO Nell’antica biblioteca di Fermo si trova la sala del mappamondo: lì è conservato un globo realizzato a mano nel 1713, dal diametro di circa due metri. La porta d’ingresso, però, è più piccola e non si sa come sia stato possibile portarlo dentro!
9,6% 10,5%
ECONOMIA Settore primario 2,6% 3,8%
Settore secondario 34,8% 26,6%
Settore terziario 62,6% 69,6%
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ABRUZZO
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Sul massiccio del Gran Sasso c’è un importante centro di ricerca scientifica che fa parte dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Il Centro è dotato di un grandissimo laboratorio sotterraneo che si trova a ben 1400 metri di profondità.
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ZAFFERANO In provincia dell’Aquila si coltiva lo zafferano più pregiato d’Italia: una spezia che si ottiene dagli stimmi dei fiori del crocus sativus. Poiché si tratta di una pianta delicata, il raccolto dei fiori avviene, ieri come oggi, a mano e solo all’alba, per evitare che i fiori si aprano.
IL PARCO DELL’ORSO Fondato nel 1922, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è una delle prime aree protette nazionali. Qui vivono molti animali un tempo diffusi in tutto l’Appennino centrale: il lupo, il camoscio, il capriolo, l’aquila e l’orso marsicano, simbolo del Parco.
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GUERRIERO DI CAPESTRANO A Capestrano, in provincia dell’Aquila, è stata ritrovata questa celebre statua. Risale al IV secolo a.C., è alta più di due metri e ritrae un re guerriero con armi e un largo copricapo, che secondo alcuni studiosi è uno scudo da battaglia.
TERRITORIO
MAJELLA
Superficie: 10 832 km² montagna
La Majella è la seconda vetta appenninica. Il suo territorio è compreso nell’omonimo Parco Nazionale; il suo simbolo è il lupo dell’Appennino. All’interno del parco si trovano numerosi eremi e antichi luoghi di culto costruiti o scavati nella roccia.
65% 35,2%
collina 35% 41,6%
pianura 0% 23,2%
IL TOMBOLO
POPOLAZIONE
Pescocostanzo, Scanno e L’Aquila sono i centri dove è più diffusa l’arte del tombolo, anche se è presente in tutta la regione. Le mani muovono rapidamente i fili avvolti nei fuselli e realizzano raffinati pizzi e merletti.
1 322 000 ab. 60 590 000 ab.
Densità 122 ab./km² 201 ab./km²
COSTA DEI TRABOCCHI Sulla costa adriatica, in provincia di Chieti, si estende un litorale caratterizzato da promontori e piccoli golfi dove si possono vedere i trabocchi: macchine da pesca poste su palafitte di legno sul mare. Oggi alcuni di questi sono stati ristrutturati per scopi turistici.
AMBIENTE Superficie aree protette 28,2% 10,5%
ECONOMIA Settore primario 5,4% 3,8%
Settore secondario
SPAGHETTI ALLA CHITARRA
32,4%
Gli spaghetti alla chitarra sono un tipo di pasta all’uovo simili a spaghetti ma rettangolari e di circa 2-3 mm di spessore. Il nome deriva dallo strumento utilizzato per realizzarli: un telaio con le corde che ricorda appunto una chitarra.
Settore terziario
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CITTÀ DEL VATICANO Nel territorio di Roma si trova un piccolissimo Stato: Città del Vaticano. Qui si trovano la chiesa più importante al mondo, San Pietro, e la Cappella Sistina, con gli splendidi affreschi di Michelangelo.
IL SACRO BOSCO DI BOMARZO A Bomarzo, in provincia di Viterbo, un ampio giardino è abitato da mostri e figure fantastiche! È stato un nobile che nel Cinquecento ha progettato il parco facendo scolpire nei massi che erano presenti nel bosco, statue e monumenti misteriosi.
ISOLE PONZIANE Di fronte al golfo di Gaeta, nel Mar Tirreno, c’è l’Arcipelago delle Isole Ponziane. Di origine vulcanica, l’arcipelago comprende sei isole: Ponza, la più grande, Ventotene, Palmarola, Zannone, Gavi e Santo Stefano.
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IL CARCIOFO ROMANESCO I carciofi sono in molti piatti della tradizione laziale e a Ladispoli ogni anno si festeggia il carciofo romanesco, prodotto tipico del territorio, definito “re dell’orto”.
TERRITORIO
TEVERE Il Tevere nasce in Romagna, nel Monte Fumaiolo, attraversa l’Umbria, il Lazio e dopo 405 chilometri, sfocia nel Mar Tirreno con una foce a delta. Al centro di Roma si trova l’isola Tiberina, l’isola a forma di nave, lunga 300 metri e larga circa 90.
Superficie: 17 232 km²
AMATRICIANA È un condimento per la pasta, spaghetti secondo la tradizione, che prende il nome da Amatrice, in provincia di Rieti. La ricetta originale prevede pomodoro, guanciale e pecorino.
montagna 26% 35,2%
collina 54% 41,6%
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POPOLAZIONE 5 898 000 ab. 60 590 000 ab.
Densità 342 ab./km² 201 ab./km²
AMBIENTE
CINECITTÀ
Superficie aree protette
A Roma si trova la città del cinema: Cinecittà, un insieme di teatri di posa e laboratori tecnici per produzioni cinematografiche e televisive. È possibile visitare alcuni set e una mostra sulla storia degli studi e del cinema.
12,6% 10,5%
ECONOMIA Settore primario 1,8% 3,8%
ROMA ANTICA Passeggiando per Roma si incontrano alcuni dei più importanti resti dell’antica civiltà romana: i Fori imperiali; la Colonna traiana, che racconta nelle sue sculture la guerra tra i Romani e i Daci; il Colosseo, dove combattevano i gladiatori; le Terme di Caracalla.
Settore secondario 14,9% 26,6%
Settore terziario 83,3% 69,6%
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In provincia di Isernia, a Pietrabbondante, è possibile visitare i resti di un luogo di culto, composto da più edifici, eretto dai Sanniti, un antico e valoroso popolo italico che abitò queste zone all’incirca dal 600 a.C.
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PARCO DELL’OLIVO DI VENAFRO A Venafro vive un’antica tradizione agricola, che è stata celebrata già da alcuni poeti latini. Il Parco vuole conservare la coltura tradizionale dell’olivo: nel suo territorio custodisce numerose piante secolari e diverse varietà di olivi.
IL PAESE DELLE CAMPANE Ad Agnone, in provincia di Isernia, si fabbricano campane. Qui ha sede un’antica fonderia di cui si ha notizia già dall’anno Mille. Insieme alla fonderia è presente anche un museo dedicato alla campana.
CASTELLO PANDONE A Cerro al Volturno, nella parte più alta del borgo, sorge un castello con le mura che sembrano fondersi direttamente nella roccia. Una prima costruzione risale al X secolo, ma l’aspetto attuale si deve a interventi successivi.
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TERRITORIO
Superficie: 4 461 km²
FONTANA FRATERNA
montagna
Simbolo della città di Isernia, la Fontana Fraterna è una fonte pubblica a forma di loggiato, con una serie di archi e colonne. La fontana è stata costruita nel 1835 utilizzando il materiale di altre due fontane.
55% 35,2%
collina 45% 41,6%
pianura 0% 23,2%
MASSICCIO DEL MATESE Nell’Appennino sannita, tra Campania e Molise, si trova il Massiccio del Matese. Presenta fenomeni carsici, poiché i rilievi sono prevalentemente calcarei. In questo territorio si sono scontrati i Romani e l’antico popolo dei Sanniti; da qui sono passati anche i soldati cartaginesi guidati da Annibale.
POPOLAZIONE 310 000 ab. 60 590 000 ab.
CACIOCAVALLO Il caciocavallo è un formaggio realizzato con latte vaccino dalla pasta semidura o dura. Può essere fresco o stagionato, leggermente piccante o più delicato.
Densità 70 ab./km² 201 ab./km²
AMBIENTE Superficie aree protette 1,7% 10,5%
LAME DI FROSOLONE A Frosolone, un paese sull’Appennino, in provincia di Isernia, da secoli si tramanda la lavorazione artigianale dell’acciaio e del ferro, specialmente per la produzione di forbici e coltelli.
UOMO CERVO A Castelnuovo al Volturno l’ultima domenica di Carnevale si ripete il rito antico dell’uomo cervo, chiamato “Gl’Cierv”, che esce dalla sua tana per balzare nel paese tra la gente. L’origine del rito non è chiara, ma sicuramente si lega al ciclo delle stagioni e alla rinascita della natura.
ECONOMIA Settore primario 4,9% 3,8%
Settore secondario 26,5% 26,6%
Settore terziario 67,6% 69,6%
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CASTEL NUOVO Castel Nuovo (o Maschio Angioino) è il maestoso castello costruito alla fine del 1200 in posizione strategica sul Golfo di Napoli. Secondo una leggenda, i prigionieri rinchiusi nei sotterranei sparivano nel nulla: si dice che il colpevole fosse un mostruoso coccodrillo.
VESUVIO ll Vesuvio è un vulcano attivo che sorge sul Golfo di Napoli. La sua ultima eruzione è avvenuta nel 1944. Poco distante si trovano anche i Campi Flegrei, un ampio territorio vulcanico. Entrambe le aree sono costantemente monitorate dai laboratori di vulcanologia e sismologia.
CORALLO E CAMMEI A Torre del Greco, in provincia di Napoli, si lavora artigianalmente il corallo e si realizzano raffinati cammei, cioé gioielli unici ottenuti dall’incisione su conchiglie.
PARCO NAZIONALE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E ALBURNI Il Parco è il secondo in Italia per estensione; parte dalla costa tirrenica fino all’Appenino campano presentando un territorio molto vario. Qui vivono numerose specie vegetali, fra cui la primula di Palinuro, il simbolo del Parco.
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TERRITORIO
DALLA MAGNA GRECIA… A Paestum è possibile osservare i resti degli antichi templi in pietra realizzati, nel V secolo a.C., dai coloni della Magna Grecia, che qui fondarono la città di Poseidonia.
Superficie: 13 671 km² montagna 34% 35,2%
collina 51% 41,6%
pianura 15%
… ALL’ANTICA ROMA
23,2%
A Pompei è stata riportata alla luce un’antica città romana sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. È possibile camminare per le antiche strade romane, vedere le botteghe e le case decorate con affreschi e mosaici.
POPOLAZIONE 5 839 000 ab. 60 590 000 ab.
Densità 428 ab./km² 201 ab./km²
TERRA DI LIMONI
MOZZARELLA DI BUFALA
Nella Costiera amalfitana cresce il limone di Amalfi, mentre poco lontano si trova il limone di Sorrento. Attenzione a non confonderli: quello di Amalfi è più grande e ha la buccia spessa, quello di Sorrento ha forma ovale ed è più acido.
La mozzarella di bufala ha un sapore dolce e un colore bianco opaco. È un prodotto tipico della Campania, in particolare delle provincie di Caserta e di Salerno.
REGGIA DI CASERTA A Caserta si trova un grande palazzo reale con uno splendido parco; la reggia è stata voluta dal re di Napoli, Carlo di Borbone, nel XVIII secolo ed è l’opera più importante dell’architetto Luigi Vanvitelli.
AMBIENTE Superficie aree protette 25,6% 10,5%
ECONOMIA Settore primario 4,3% 3,8%
Settore secondario 21,2% 26,6%
Settore terziario 74,5% 69,6%
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PUGLIA I. Capraia I. San Domino I. San Nicola
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LA NOTTE DELLA TARANTA In Salento durante il mese di agosto si svolge “La notte della Taranta”, un festival itinerante dedicato alla musica popolare, in particolare quella tradizionale salentina. Il festival culmina in un gran concerto finale nella città di Melpignano.
BURRATA DI ANDRIA La burrata di Andria è un formaggio fresco prodotto con latte di mucca. È simile a una mozzarella, ha la forma di un sacchetto che racchiude un interno dalla consistenza molto morbida e filamentosa.
CASTEL DEL MONTE Alla metà del 1200 Federico II di Svevia fece erigere nell’attuale comune di Andria un maestoso castello. Castel del Monte ha una caratteristica forma ottagonale con otto torri, una per ogni spigolo.
42
FORESTA UMBRA Il suo nome deriva dal latino, vuol dire “cupa”, “ombrosa”. La Foresta Umbra si estende all’interno del Parco Nazionale del Gargano e comprende zone di bosco mediterraneo e ampie faggete.
TERRITORIO
Superficie: 19 541 km²
GROTTE DI CASTELLANA
montagna 1% 35,2%
A Castellana si trova un grande complesso di grotte e cavità di origine carsica che raggiunge i 120 metri di profondità. Le grotte non sono disabitate, al loro interno vivono alcune specie animali: crostacei, coleotteri e pipistrelli.
collina 45% 41,6%
pianura 54% 23,2%
POPOLAZIONE 4 064 000 ab. 60 590 000 ab.
LECCE Lecce è considerata la capitale italiana del barocco, che è uno stile artistico ricco di decori, fregi e motivi che abbelliscono gli edifici sia religiosi sia pubblici.
PANE D’ALTAMURA Nel Tavoliere delle Puglie è diffusa la coltivazione di grano duro. Con esso si producono diversi prodotti: alcuni tipi di pasta (le orecchiette e i cavatelli) e il pane di Altamura. Questo pane, cotto in forni a legna, ha la crosta croccante e la mollica soffice dal colore giallognolo.
TRULLI In provincia di Bari, ad Alberobello, si trovano i famosi trulli. Sono antichi edifici in pietra, hanno forma cilindrica e un caratteristico tetto a cono di pietra grigia.
Densità 209 ab./km² 201 ab./km²
AMBIENTE Superficie aree protette 13,7% 10,5%
ECONOMIA Settore primario 7,6% 3,8%
Settore secondario 21,2% 26,6%
Settore terziario 71,2% 69,6%
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CASTELLO DI MELFI A Melfi, alla fine dell’XI secolo, i Normanni fecero costruire questa roccaforte in posizione strategica: nel punto di passaggio tra Puglia e Campania. In seguito il castello, che ha ben dieci torri e quattro ingressi, divenne proprietà degli Svevi e di Federico II.
IL PAESE DELLE ARPE
CASTELLO DEL MALCONSIGLIO A Miglianico, in provincia di Matera, si trova l’imponente castello del Malconsiglio. Il nome deriva da un episodio del 1485: alcuni baroni locali organizzarono una congiura contro il re di Napoli, ma la vicenda si concluse con la sconfitta e l’uccisione dei baroni.
BOSCO PANTANO DI POLICORO La riserva naturale di Policoro comprende una zona paludosa, un bosco umido e un’area di macchia mediterranea. Qui sostano numerosi uccelli migratori e vivono tartarughe sia di terra sia lacustri sia marine.
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A Viggiano vive un’antica tradizione di musica popolare: fin dal Settecento qui si costruiscono arpe. In origine erano arpe leggere da portare a spalla, suonate da musicanti di strada.
TERRITORIO
Superficie: 10 073 km² montagna
DOLOMITI LUCANE Si chiamano così perché ricordano le più grandi Dolomiti dell’Italia settentrionale. Le Dolomiti Lucane hanno guglie aguzze e spettacolari che sono il risultato dell’erosione atmosferica. Qui vivono la cicogna nera, il nibbio reale e il falco pellegrino.
46% 35,2%
FAGIOLI DI SARCONI In provincia di Potenza, nella val d’Agri, si concentra la produzione dei fagioli di Sarconi. Sono di diversi tipi, ma tutti hanno una buccia sottile e un caratteristico sapore dolce.
collina 46% 41,6%
pianura 8% 23,2%
POPOLAZIONE MELANZANA ROSSA A Rotonda si coltiva una melanzana particolare: è tonda, rossa e assomiglia a un grande pomodoro.
570 000 ab. 60 590 000 ab.
Densità 57 ab./km² 201 ab./km²
AMBIENTE Superficie aree protette 19,3%
SASSI DI MATERA
10,5%
I Sassi di Matera sono antichi edifici scavati nella roccia, l’uno vicino all’altro; alcuni risalgono addirittura alla preistoria. Oggi fanno parte della lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
ECONOMIA Settore primario 7,9% 3,8%
Settore secondario 26,5% 26,6%
METAPONTO Metaponto è un importante sito archeologico, le cui origini risalgono alla Magna Grecia, e una rinomata località di mare. Oggi è possibile visitare i resti del tempio di Hera e numerosi reperti nel museo archeologico.
Settore terziario 65,6% 69,6%
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Il bergamotto è un agrume; il suo frutto di colore giallo-verde è grande poco più di un’arancia e i suoi fiori sono bianchi e profumati. È un prodotto tipico della provincia di Reggio Calabria, utilizzato soprattutto per ricavarne oli essenziali.
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LE CASTELLA PARCO NAZIONALE DEL POLLINO
Isola di Capo Rizzuto è una rinomata località con bellissime spiagge. Nella sua Costa dei saraceni, su una piccola penisola sul mare, si trova la monumentale fortezza aragonese di Le Castella.
Il Parco si estende tra Basilicata e Calabria e comprende diverse cime che oltrepassano i 2000 metri. La specie più importante è il rarissimo pino loricato, che cresce, spesso isolato dalle altre piante, su terreni impervi e di alta quota.
CAPO COLONNA Sul promontorio di Capo Colonna, nell’estremità occidentale del golfo di Taranto, sorgeva un tempio dedicato a Hera, divinità greca. Oggi ne è rimasta una sola colonna.
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TERRITORIO
Superficie: 15 222 km²
ASPROMONTE
montagna
Nella parte meridionale della regione, è situato il massiccio dell’Aspromonte, oggi compreso nel Parco Nazionale che porta lo stesso nome. Nel suo territorio si trovano le fiumare, corsi d’acqua stagionali con portate d’acqua abbondanti in inverno e praticamente nulle in estate.
42% 35,2%
collina 49% 41,6%
LIQUIRIZIA La liquirizia è una pianta spontanea, legnosa. Quella di origine calabrese ha un gusto dolce amaro e un profumo intenso. Fino al Settecento si utilizzavano soloi bastoncini, poi si ècominciato a estrarne il succo, che viene concentrato per realizzare la più nota liquirizia nera e brillante.
pianura 9% 23,2%
POPOLAZIONE 1 965 000 ab. 60 590 000 ab.
Densità 129 ab./km² 201 ab./km²
I LIUTAI DI BISIGNANO
AMBIENTE
In provincia di Cosenza c’è una grande tradizione artigianale: quella dei liutai di Bisignano. Sono artigiani famosi per la costruzione di chitarre, mandolini, violini e tutti gli altri strumenti a corda.
Superficie aree protette 16,8% 10,5%
ECONOMIA Settore primario 10,8% 3,8%
Settore secondario 14,8% 26,6%
BRONZI DI RIACE Nel museo archeologico di Reggio Calabria sono custoditi i famosi Bronzi di Riace. Sono due statue in bronzo di origine greca che raggiungono quasi i due metri di altezza.
Settore terziario 74,4% 69,6%
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Da Modica proviene un cioccolato dalla consistenza particolare, granuloso e friabile, che viene lavorato con un antico metodo. Grazie alla preparazione a freddo questo cioccolato mantiene intatte le qualità del cacao.
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PUPI SICILIANI L’Opera dei Pupi è il teatro delle marionette siciliano. Secondo la tradizione, i protagonisti delle rappresentazioni sono Carlo Magno e i suoi paladini. L’Opera dei Pupi fa parte dei patrimoni orali e immateriali protetti dall’Unesco.
ETNA L’Etna, detto anche Mongibello, è la montagna più elevata della Sicilia e anche il più grande vulcano attivo d’Europa. Dalla sua sommità si vede uscire un pennacchio di fumo.
48
TERRITORIO
TAORMINA
Superficie: 25 832 km²
Il teatro antico di Taormina sorge su un punto panoramico da cui si vede sia il Mar Ionio sia l’Etna. Di origine greca, fu ricostruito in epoca romana. Oggi è utilizzato per rappresentazioni teatrali, concerti ed eventi culturali.
montagna 24% 35,2%
collina 62% 41,6%
pianura 14% 23,2%
POPOLAZIONE
CITTÀ DEL BAROCCO
5 057 000 ab. 60 590 000 ab.
La Val di Noto è la culla del barocco siciliano: dopo il devastante terremoto del 1693, molte delle città della zona furono ricostruite secondo questo stile ricco di decori.
Densità 196 ab./km² 201 ab./km²
AMBIENTE Superficie aree protette 10,5%
PISTACCHIO DI BRONTE
10,5%
Ai piedi dell’Etna, a Bronte, si trova l’area di coltivazione principale del pistacchio. È chiamato anche “oro verde”, è un prodotto dal gusto unico e anche la principale risorsa economica del territorio.
ECONOMIA Settore primario 7,8% 3,8%
VALLE DEI TEMPLI L’area della Valle dei Templi comprende i resti dell’antica colonia greca di Akragas (oggi Agrigento) e il territorio circostante fino al mare. Nella Valle dei Templi ci sono ben dieci templi, tre santuari e numerosi altri resti dell’antico insediamento.
Settore secondario 16,1% 26,6%
Settore terziario 76,1% 69,6%
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PECORINO SARDO Il pecorino sardo viene prodotto con latte di pecora. È un prodotto molto utilizzato nella cucina sarda: sia fresco, per esempio per farcire le seadas, tipici dolci sardi, sia quando è stagionato, grattugiato sulle pietanze.
PARCO MOLENTARGIUS-SALINE Nella parte meridionale dell’isola, tra Cagliari e Quartu S. Elena, è stato istituito un Parco regionale in una vasta zona umida che presenta sia acqua dolce sia salata. Qui nidificano uccelli acquatici come il cormorano, la garzetta e il fenicottero.
50
Alla fine di maggio a Sassari, dal 1899, si svolge la tradizionale cavalcata sarda: gruppi provenienti da tutta la regione sfilano in abiti tradizionali, si esibiscono a cavallo e in canti e balli popolari.
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PAESE DEI MURALES A Orgosolo muri ed edifici sono decorati con colorati murales che trattano temi diversi: tradizioni, storia, vita quotidiana e politica.
TERRITORIO
Superficie: 24 100 km² montagna
ALGHERO Ad Alghero si parla un dialetto unico in Italia che deriva dal catalano. La città infatti fu a lungo un baluardo della dominazione spagnola nell’isola.
14% 35,2%
collina 68% 41,6%
pianura 18% 23,2%
POPOLAZIONE PANE CARASAU Il pane carasau è il tipico pane sardo a base di semola di grano duro. Si presenta in fogli croccanti e sottili di forma circolare o a mezzaluna.
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Densità 69 ab./km² 201 ab./km²
AMBIENTE CAPO ORSO
Superficie aree protette
A Palau, sulla costa di fronte all’Arcipelago della Maddalena, c’è una famosa roccia di granito a forma di orso, modellata dal vento nel corso di milioni di anni.
3,9% 10,5%
Raccolta differenziata 53,0% 45,2%
ECONOMIA MAMUTHONES A Mamoida si ripete uno dei riti più antichi dell’isola: Mamuthones e Issahodes sfilano per le vie del paese per tenere lontani dai campi e dai pascoli gli spiriti negativi. Si tratta di una processione rumorosa, cadenzata dal suono dei campanacci che i Mamuthones hanno sulla schiena.
Settore primario 7,3% 3,8%
Settore secondario 15,9% 26,6%
Settore terziario 76,8% 69,6%
51
EUROPA FISICA
52
53
EUROPA FISICA MUTA
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PLANISFERO FISICO
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PLANISFERO FISICO MUTO
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CONTINENTI
AMERICA Questo continente è formato da due parti: l’America settentrionale e l’America meridionale, fra loro unite da una striscia di terra e da un cordone di isole, cioè l’America centrale. La sua superficie (oltre 40 milioni di km2) si estende dal Mar Glaciale Artico, a nord, fino a sfiorare l’Antartide, a sud. Sul lato occidentale corre una lunga catena montuosa, che prende il nome di Montagne Rocciose, in America settentrionale, e di Cordigliera delle Ande, in quella meridionale. Nella parte centrale si trovano vaste pianure percorse da grandi fiumi.
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Per la sua forma, l’America attraversa tutte le fasce climatiche e dunque presenta ambienti molto vari. A nord e a sud i territori sono coperti di ghiacci; poi compare una vegetazione fatta di muschi e pochi cespugli, abitata da lupi e alci. A nord e sui rilievi meridionali più alti, vi sono immense foreste di pini e abeti. Le fasce intermedie, con climi temperati, sono occupate da foreste di latifoglie (querce, aceri...) e da praterie, percorse da mandrie di bufali. In America meridionale si trova la foresta Amazzonica, dove vive una grande varietà di animali.
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STONE
CONTINENTI
AFRICA Compresa fra gli oceani Atlantico e Indiano, l’Africa ha una forma compatta con una sola grande isola: il Madagascar. Ha un territorio piatto, con montagne poco elevate, ma sul lato orientale ospita un altopiano e alcuni alti vulcani tra cui il Kilimangiaro (5895 m), allineati lungo la Grande Rift Valley, una frattura che taglia il continente per 6000 chilometri. Qui si trovano molti grandi laghi: dal più esteso, il lago Vittoria, esce il Nilo, il fiume più lungo del mondo, che va a gettarsi nel Mar Mediterraneo. A sud-est scorre il fiume Zambesi, che in un tratto forma le imponenti cascate Vittoria, mentre a ovest scorrono due altri grandi fiumi, il Congo e il Niger. Tagliata a metà dall’Equatore, l’Africa presenta svariati climi O D E L SA H A RA T R E S E D e ambienti naturali. La fascia settentrionale ospita ambienti mediterranei, a sud dei quali si estende il vasto deserto del Sahara. Dopo il deserto si alternano steppe e savane, povere di vegetazione. Nelle regioni centrali le piogge sono intense e crescono ampie foreste CASCATE VITTORIA pluviali, ricche di vegetazione e di fauna, seguite da altre zone con savane e steppe. Ancora più a sud s’incontrano i deserti del Kalahari e del Namib. La punta meridionale dell’Africa ospita di nuovo la savana e un ambiente mediterraneo.
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CONTINENTI
ASIA L’Asia è il continente più esteso e articolato, comprende molte penisole e grandi isole. È attraversata da diverse catene montuose, tra cui l’Himalaya, che ospita le cime più alte della Terra come il monte Everest (8848 m). Da lì scendono grandi corsi d’acqua, come la Lena, il Gange, i fiumi Azzurro e Giallo, che sfociano nel Mar Glaciale Artico e negli oceani Indiano e Pacifico, dopo aver attraversato vaste pianure. In Asia si trova il Mar Caspio, un vasto lago salato. Molte parti del continente, si sono formate da pochi milioni di anni, perciò sono interessate da forti eruzioni vulcaniche e terribili terremoti.
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Poiché è molto estesa, l’Asia presenta un’ampia varietà di climi. La fascia settentrionale è occupata dalla tundra, con muschi e licheni, sotto la quale si estendono foreste di conifere, poi praterie e steppe. Nell’Asia sud-occidentale s’incontrano i deserti caldi della Penisola araba e del Pakistan, mentre le regioni centrali ospitano deserti freddi, come il Gobi e il Taklamakan. Le penisole indiana e indocinese hanno un clima monsonico e sono caratterizzate dalla giungla; mentre l’arcipelago indonesiano, con clima equatoriale, è ricoperto da foreste pluviali. A ridosso del Mediterraneo e dell’Asia orientale sono presenti ambienti temperati.
GIUNGLA
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CONTINENTI
OCEANIA Posta a sud-est dell’Asia, l’Oceania è formata da: una massa continentale, l’Australia; tre grandi isole, la Nuova Guinea e le due che formano la Nuova Zelanda; tre arcipelaghi, Melanesia, Micronesia e Polinesia, con molte piccole isole nell’Oceano Pacifico. Le sue dimensioni dunque sono enormi se si considerano le superfici marine, ma se consideriamo solo le terre emerse, l’Oceania è il continente più piccolo. L’Australia è perlopiù piatta, la costa orientale ospita una bassa catena montuosa ed è affiancata dalla più lunga barriera corallina del mondo. L’Oceania è estesa in gran parte nell’emisfero australe, fra la fascia equatoriale e quella temperata; ha climi caldi con precipitazioni variabili da un luogo all’altro. L’Australia centrale è molto arida e ospita vasti deserti, steppe e savane; solo parte delle coste, che sono bagnate dalle piogge, hanno foreste e ambienti mediterranei, che sono stati in parte trasformati in colture agricole. La Nuova Zelanda è ricca di boschi, pascoli e campi coltivati, mentre la Nuova Guinea, vicina all’Equatore, è coperta di foreste pluviali.
BARRIERA CORALLINA
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CONTINENTI
ARTIDE E ANTARTIDE L’Artide corrisponde alle terre emerse, poste oltre il Circolo Polare Artico, che vicino al Polo Nord risultano ghiacciate per uno spessore di qualche metro. L’Artide non ha vegetazione, ma ospita una ricca fauna che si alimenta delle risorse del mare: orsi polari, mammiferi marini (foche, trichechi, balene) e una grande varietà di uccelli. La presenza umana si riduce a piccoli gruppi nomadi, gli Inuit dell’America e i Sami dell’Eurasia, che vivono di caccia e pesca e trascorrono l’inverno ai margini della tundra.
ALIANA BASE ANTARTICA IT
L’Antartide è un continente quasi interamente ricoperto di ghiacci, posto al centro della Calotta Polare Antartica. È attraversato da una lunga catena montuosa, da cui scendono ghiacciai che arrivati al mare formano piattaforme di ghiaccio, da cui si staccano gli iceberg. Solo nei pochi tratti scoperti crescono muschi e licheni. Dalle alghe e dal plancton marino dipende la fauna: mammiferi marini (foche, leoni marini e balene), pinguini e un’ampia varietà di uccelli. Nessuna popolazione umana abita qui stabilmente, ma vi sono basi scientifiche che ospitano ricercatori provenienti tutto il mondo.
PINGUINI DELL’ANTARTIDE
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STORIA 4/5 DEL TEMPO 66 L’Età AnticaLINEA - linea del tempo
68 I Sumeri 70 Gli Egizi 71 Gli Ebrei 72 Una tradizione lunga “solo” mille anni
74 Le civiltà dei Cinesi e dei Vallindi 76 Le civiltà del Mediterraneo 78 I Greci 80 L’Italia prima di Roma 82 Roma e il “Mare Nostrum” 84 Il Colosseo
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L’ETÀ ANTICA
4000 a.C.
Le diverse civiltà del mondo antico non entrarono contemporaneamente nella Storia. Quasi tutte, però, ebbero una fine comune: il 330 a.C. In questa data, infatti, un giovane condottiero, Alessandro Magno, le conquistò e le riunì in un unico grande impero.
3500 a.C.
3000 a.C. 3100 a.C.
2500 a.C. 2600 a.C.
2000 a.C.
2300 a.C. 1900 a.C.
POPOLI MESOPOTAMICI
SUMERI
NEL MONDO
REGNO ANTICO
EGIZI CIVILTÀ DEI VALLINDI
IN ITALIA
CRETESI
CIVILTÀ ITALICHE CIVILTÀ ROMANA
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700 a.C.
.C.
1500 a.C. 1600 a.C.
1000 a.C.
1450 a.C. 1200 a.C.
612 a.C. 800 a.C.
nascita di Cristo
500 a.C.
539 a.C.
330 a.C.
221 a.C.
500 d.C.
70 d.C.
BABILONESI ITTITI ASSIRI PERSIANI REGNO MEDIO
REGNO NUOVO
EPOCA ELLENISTICA
EPOCA TARDA
CIVILTÀ CINESE
MICENEI FENICI EBREI GRECI
ETÀ OSCURA
ETÀ ARCAICA 753 a.C.
CIVILTÀ PREROMANE
ETÀ CLASSICA
509 a.C.
300 a.C.
23 d.C.
476 d.C.
ETRUSCHI REPUBBLICA
IMPERO
MONARCHIA
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4000-2000 a.C.
I SUMERI Lungo le valli del Tigri e dell’Eufrate, in Mesopotamia, un popolo molto ingegnoso, quello dei Sumeri, diede vita a una civiltà forte e originale. I Sumeri inventarono l’aratro, uno strumento per smuovere la terra e renderla più fertile. All’inizio esso consisteva in due bastoni legati insieme a formare una specie di zappa, che veniva trascinata a mano. In seguito l’aratro venne fatto trascinare da buoi. Anche nel campo dell’irrigazione i Sumeri dimostrarono una grande inventiva. Riuscirono a sfruttare le piene primaverili dei due fiumi grazie a un complesso sistema di canali: in questo modo facevano arrivare l’acqua anche in campi distanti chilometri dai fiumi. Per realizzare questa grandiosa opera di regolamentazione delle acque, che prevedeva anche la costruzione di argini, dighe e bacini artificiali, fu necessario organizzare il lavoro di moltissimi uomini. Ai banchetti ufficiali, accanto al re, partecipavano funzionari dello Stato. In queste occasioni si stringevano accordi politici e commerciali.
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LA VITA NEL PALAZZO DEL RE Al vertice della società sumera c’era il re, che risiedeva in un imponente palazzo. Anche le famiglie importanti abitavano in case a più piani riccamente decorate. Le abitazioni del re e degli alti funzionari erano sorvegliate da guardie armate.
In Mesopotamia esisteva la schiavitù. Solo gli schiavi più fidati potevano servire alla tavola del re.
La ziggurat Ciascuna città sumera era circondata da mura e dominata da una ziggurat, un edificio a gradoni che svolgeva diverse funzioni: quella di tempio, a volte quella di residenza del re e forse di magazzino per i prodotti agricoli e artigianali.
Le ziggurat erano fatte di mattoni di argilla essiccati al sole; dei graticci di canne erano posti tra uno strato e l’altro dei mattoni. I mattoni che servivano per il rivestimento esterno erano invece cotti nel forno.
Alcune ziggurat, come quella della città di Ur, avevano dei canali per l’acqua e un sistema di ventilazione per mantenere sempre asciutti le canne e i mattoni.
Sulla cima della ziggurat svettava un tempio dedicato a una divinità. A Ur, per esempio, il tempio era dedicato a Nanna, dio della Luna. Si accedeva al tempio attraverso delle scale che costringevano a fermarsi a ogni piano della ziggurat.
La grande scalinata centrale era destinata ai sacerdoti. Ai lati ce n’erano due un po’ più piccole destinate ai civili.
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4000-670 a.C.
GLI EGIZI A partire all’incirca dal 4000 a.C., in Egitto, come già era avvenuto in Mesopotamia, l’agricoltura conobbe un grande sviluppo. In Mesopotamia, tuttavia, l’irrigazione dei terreni era affidata soprattutto all’iniziativa dell’uomo, attraverso la realizzazione di una fitta rete di canali. In Egitto, invece, il Nilo allagava naturalmente i campi e li restituiva fertilizzati grazie al limo, un terriccio nero che vi si depositava. Nel corso del tempo, comunque, gli Egizi appresero le tecniche di canalizzazione del fiume, migliorando la distribuzione delle sue acque.
Le città egizie Anche in Egitto la necessità di organizzare su vasta scala il lavoro agricolo fu all’origine della nascita delle città e di un’articolata organizzazione sociale. Tuttavia, mentre in Mesopotamia ciascuna città era autonoma dalle altre e aveva un proprio re, in Egitto tutte quante facevano capo a un regno unitario governato da un faraone.
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2000 a.C. - 70 d.C. Gli Ebrei Furono gli Egizi a chiamare gli Ebrei con il loro nome: Evert, che significa “andare oltre”. Da questo nome deriva quello con cui li conosciamo oggi. Verso il 2000 a.C. gli Ebrei giunsero in Palestina partendo dalla Mesopotamia. Erano tribù nomadi, dedite alla pastorizia, guidate da Abramo, capo di una delle tribù.
Privi a lungo di un’organizzazione statale, gli Ebrei istituirono la monarchia solo nel I millennio a.C. Il sovrano più importante fu Salomone, che fece costruire il celebre Tempio di Gerusalemme.
LE MIGRAZIONI DEGLI EBREI Dalla Mesopotamia alla Terra di Canaan Dalla Terra di Canaan all’Egitto Dall’Egitto alla Terra di Canaan
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LE PIRAMIDI Una tradizione lunga “solo” mille anni Circondate da mura, le città egizie avevano case, palazzi e templi. Le costruzioni più imponenti invece, cioè le piramidi, non venivano edificate all’interno delle mura cittadine, ma in luoghi speciali dedicati al culto dei morti: per gli antichi Egizi, la vita nell’aldilà era infatti più importante di quella terrena.
LE RAMPE Il sollevamento dei massi era realizzato attraverso l’uso di rampe di forme diverse, a seconda della dimensione della piramide: quelle a spirale A avevano una pendenza minima; quelle su un lato B erano più brevi.
A
I faraoni facevano costruire la piramide che avrebbe conservato le loro spoglie quando erano ancora in vita. Questa tradizione, iniziata verso il 2700 a.C., si interruppe circa mille anni più tardi, quando i faraoni scelsero per la loro sepoltura nuove tipologie di tombe. Furono i primi “turisti” dell’antico Egitto, i greci Ecateo ed Erodoto, a dare scherzosamente il nome di “piramidi” a queste singolari costruzioni: in greco, infatti, la parola significa “torte di frumento”!
B
Slitte di legno per trasportare grossi e pesanti carichi.
Uno dei modi ipotizzati dagli studiosi per innalzare i massi a livello era quello che vedi nell’immagine qui sopra. Il masso veniva alzato lateralmente grazie a lunghi pali, sotto i quali si infilavano poi degli spessori.
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Camera della regina
Camera del faraone
Grande galleria
Corridoio
Camera sotterranea
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2500-221 a.C.
LE CIVILTÀ DEI CINESI E DEI VALLINDI
CINESI
Come vivevano IN INDIA I popoli della valle dell’Indo si dedicavano all’allevamento e all’agricoltura. Coltivavano frumento, riso, legumi e cotone, un arbusto dai fiori candidi dal quale si ricavava un batuffolo che veniva poi filato. IN CINA 1 I Cinesi coltivavano miglio, frumento e soprattutto riso. I contadini, sottomessi al potere del re e dei militari, dovevano fornire lavoro per la comunità. Uno tra questi era quello di costruire argini e canali, importanti per i terreni che si trovavano vicino al fiume Giallo. 2 La filatura della seta avveniva nel villaggio. Se ne occupavano i contadini nei momenti di pausa dai lavori agricoli. Ma erano soprattutto le donne che si dedicavano al duro lavoro di trarre il filo dal bozzolo e poi di filarlo. 3 Con le fibre ricavate dal bambù i Cinesi costruivano edifici, ponti, tubature e anche oggetti di uso quotidiano. I fusti di bambù erano cavi, quindi perfetti per costruire tubi: con essi venivano irrigati i grandi campi di riso. Probabilmente anche scodelle, coltelli, vasi, oggetti di uso comune erano costruiti in bambù. L’artigianato cinese era molto raffinato. Gli artigiani lavoravano oggetti in bronzo e porcellana, utilizzavano la lacca, un materiale con cui rivestivano gli oggetti in legno ottenendo un effetto lucido.
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1
VALLINDI
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3
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2000-700 a.C.
LE CIVILTÀ DEL MEDITERRANEO A partire dalla seconda metà del III millennio a.C., in alcuni territori lungo le coste del Mar Mediterraneo fiorirono civiltà con caratteristiche molto diverse da quelle che erano nate lungo i corsi dei grandi fiumi. Per i Cretesi e i Fenici, la fonte principale della loro sopravvivenza fu il mare. Infatti, si dedicarono soprattutto al commercio marittimo. Anche i Micenei, dopo avere conquistato la civiltà cretese, finirono per dedicarsi ai commerci marittimi.
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Dai Cretesi ai Micenei Intorno al 1400 a.C., i Cretesi caddero sotto il dominio dei Micenei. In tal modo, i Micenei diventarono anch’essi abili commercianti, diffondendo le loro merci non solo in Oriente, ma anche in Europa: manufatti micenei sono stati ritrovati in Italia, Germania, Spagna e perfino in Irlanda e in Inghilterra!
I Fenici Ma i più abili navigatori e commercianti del mondo antico furono i Fenici. Le loro agili navi avevano la chiglia, una robusta trave in legno sullo scafo che dava stabilità alla barca, e la doppia propulsione: vele e remi. Essi furono i primi a navigare di notte, orientandosi con la Stella polare. Non solo, ai Fenici si deve anche la produzione del color porpora, con cui tingevano i tessuti, e il perfezionamento e la diffusione della fabbricazione del vetro. Per i Cretesi, il toro era un animale sacro. In suo onore erano organizzati dei giochi, nei quali i giovani si esibivano in salti acrobatici su un toro.
Grazie alla posizione dell’isola di Creta, al centro del Mediterraneo orientale, i Cretesi si inserirono nei traffici commerciali tra l’Egitto e l’Asia Minore. Con le loro navi mercantili esportavano i manufatti realizzati dai loro abili artigiani, l’olio e il vino prodotti sull’isola. Per proteggere i commerci, i Cretesi organizzarono una flotta di navi da guerra. Arrivarono così a esercitare un dominio sul mare sia militare sia commerciale.
I Micenei erano abili costruttori di armi, come dimostra questa preziosa lama di pugnale.
I Fenici furono abilissimi artigiani: lavoravano i metalli e il vetro, con cui creavano ampolle, gioielli e vasi colorati.
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1200-338 a.C.
I GRECI La civiltà micenea finì intorno al 1200 a.C. per mano dei Dori, che invasero la penisola greca, provocando uno spostamento di popolazioni verso le coste dell’Asia Minore. Qui nacquero diverse colonie. Fra il 1200 e l’800 a.C., la Grecia attraversò un periodo di arretramento culturale chiamato Medioevo ellenico. Durante questi secoli bui, tuttavia, maturarono le condizioni per una rinascita della civiltà greca: nacque infatti la polis, la città-Stato diventata simbolo di tale civiltà. Due furono le poleis più importanti: Atene e Sparta. Atene era caratterizzata da una società dinamica: giunse infatti a istituire la democrazia, ossia il “governo del popolo”. Sparta, invece, era caratterizzata da una società rigida e militarista: solo gli spartiati, cioè gli aristocratici dediti alla guerra, godevano di tutti i diritti. Le altre classi sociali ne avevano pochissimi o addirittura nessuno.
Tra l’VIII e il VI secolo a.C., i Greci colonizzarono anche le coste della Sicilia e dell’Italia meridionale e chiamarono quell’area Magna Grecia.
Alessandro Magno Quando iniziò la conquista dell’Impero persiano, Alessandro aveva solo 22 anni. Fu un condottiero talmente valoroso, da meritare il titolo di Magno. Inoltre era molto istruito: il suo maestro fu il grande filosofo greco Aristotele. Durante la sua impresa, fondò numerose città che portavano il suo nome: la più importante fu Alessandria d’Egitto. Qui fece costruire un faro, considerato una delle sette meraviglie del mondo antico.
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XXX La lotta contro i Persiani e la guerra del Peloponneso Nel V secolo a.C., Atene e Sparta si allearono contro l’immenso Impero persiano e riuscirono a sconfiggerlo. Successivamente, però, fra le due poleis scoppiò la guerra del Peloponneso per l’egemonia sulla Grecia. Vinse Sparta, ma le altre poleis si ribellarono al suo dominio. Indebolite dai continui conflitti, le poleis furono sottomesse da Filippo II, re di Macedonia, perdendo la loro libertà (338 a.C.).
L’impero di Alessandro e i regni ellenistici Il figlio di Filippo, Alessandro, dopo aver consolidato il dominio sulle città greche, si lanciò in una grande avventura: la conquista dell’Impero persiano, che realizzò in pochissimi anni (324 a.C.). Alla sua morte, però, il suo impero si sgretolò in vari regni, detti ellenistici perché eredi della grande civiltà greca.
Filippo II innovò l’esercito, introducendo la falange, un’unità di combattimento composta da 8.000 fanti, dotati di lunghe lance.
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2000-300 a.C.
L’ITALIA PRIMA DI ROMA La penisola italica fu abitata fin dai tempi più antichi. Tuttavia, lo sviluppo di civiltà evolute avvenne in ritardo rispetto ai territori che abbiamo considerato finora. La nostra penisola, infatti, aveva pianure limitate e spesso malsane. Anche molte delle sue coste erano paludose e infestate da malattie, come la malaria. Per questo motivo, le varie popolazioni si stanziarono sui monti e sulle colline, che erano molto più salubri, ma che al tempo stesso ostacolavano i contatti e gli scambi commerciali, due fattori importanti per l’evolversi della civiltà. Ciò avvenne solo nel corso del I millennio a.C., grazie agli Etruschi, ai Greci e ai Fenici (o Cartaginesi). Mentre gli Etruschi svilupparono la loro civiltà all’interno della penisola italica, Greci e Fenici la importarono dai loro luoghi di origine, contribuendo alla civilizzazione della penisola.
Un mosaico di popoli Tra i popoli più antichi che abitarono la penisola vi furono i Liguri, i Sardi, i Sicani e i Camuni. A questi popoli originari, in ondate successive se ne aggiunsero altri, tutti di origine indoeuropea. Quindi, a partire dall’VIII secolo a.C., fu la volta dei Greci e dei Fenici. Infine, nel V secolo a.C., giunsero i Celti.
La civiltà etrusca e la nascita di Roma Nel frattempo, però, erano accaduti due eventi importanti: • il fiorire della civiltà degli Etruschi, frutto della fusione con una civiltà che esisteva già, quella villanoviana; • la nascita, su un colle in prossimità del Tevere, di un villaggio di pastori e agricoltori da cui si svilupperà Roma.
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I Celti, molto abili a lavorare i metalli, erano guidati da un’aristocrazia guerriera. Nella loro società grande importanza avevano i druidi, cioè i sacerdoti, che avevano anche il compito di tramandare il sapere e le leggi. Le donne avevano gli stessi diritti degli uomini.
I Camuni erano un popolo seminomade di origine incerta. Nel corso dei secoli, la loro cultura subì continue evoluzioni, come testimoniano le oltre 200 mila incisioni rupestri eseguite dai Camuni in un arco di tempo di circa 8000 anni!
Quasi tutti i popoli che occuparono la parte centro-meridionale della penisola sono considerati “popoli italici”. Pur diversi gli uni dagli altri, erano accomunati dalla pratica della pastorizia, che li costringeva a un tipo di vita seminomade.
GLI ETRUSCHI Abili marinai e mercanti, gli Etruschi entrarono spesso in conflitto con Greci e Fenici per il controllo dei traffici nel Mar Tirreno. Dal loro territorio originario (l’attuale Toscana), si espansero nella Pianura Padana, dove eseguirono diverse opere di bonifica, e lungo la fascia tirrenica.
ROMA
I Greci e i Fenici si insediarono lungo le coste dell’Italia meridionale, della Sicilia e della Sardegna. I Greci, in particolare, diedero vita alla splendida civiltà della Magna Grecia.
Tra l’VIII e il VII secolo a.C., da originario villaggio di pastori e agricoltori, Roma diventò una vera e propria città, retta da una monarchia. In quel periodo, però, fu soggetta agli Etruschi, dai quali riuscì a rendersi autonoma nel corso del VI secolo a.C., diventando una repubblica. Da allora iniziò a espandersi nella penisola, sconfiggendo tutti i popoli che l’abitavano.
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300 a.C-200 a.C.
ROMA E IL “MARE NOSTRUM” Conquistata l’Italia, Roma continuò la sua espansione oltre i confini della penisola. Dotata di una potente flotta navale, allestita durante la guerra contro Cartagine, la potenza di Roma si estese a tutto il Mediterraneo. Prima conquistò la sua parte occidentale, fino ad allora controllata da Cartagine, poi la sua parte orientale, dominata dai regni ellenistici. Il Mediterraneo diventò così per i Romani il “Mare Nostrum”: per la prima e ultima volta nella storia, questo mare venne unificato sotto un unico dominio. Parallelamente alla sua espansione nel Mediterraneo, Roma si lanciò alla conquista dell’Europa, arrivando a stabilire i suoi confini orientali lungo il corso dei fiumi Reno e Danubio. A nord giunse fino in Gran Bretagna.
Dopo la conquista romana, Atene conservò il suo ruolo di prestigioso centro culturale, in grado di influenzare profondamente la stessa civiltà romana.
Nata durante la seconda guerra punica come base militare dei Romani, Tarragona divenne una splendida città, dotata di mura ciclopiche e di importanti monumenti.
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Leptis Magna, fondata dai Fenici, e Cirene, fondata dai Greci, dopo la conquista romana diventarono fra le più importanti città africane dell’Impero.
Da Repubblica a Impero
Strade, rotte marittime e città
Questa grandiosa opera di conquista ebbe delle importanti conseguenze sulla società romana, che fin dalle origini fu caratterizzata da lotte interne. A mano a mano che il dominio di Roma si estendeva a nuovi territori, maggiori erano anche i problemi e i conflitti da risolvere. Alla fine le istituzioni della Repubblica non riuscirono più a gestirli e nacque l’Impero.
I primi due secoli furono sostanzialmente favorevoli a questa nuova forma di governo: tutti i territori conquistati furono collegati da una fitta rete di strade e di rotte marittime, che incoraggiò gli scambi e la produzione di beni. Sorsero inoltre nuove città, mentre a quelle che già esistevano i Romani diedero la loro impronta inconfondibile. Infine, tutti gli abitanti di questo immenso impero finirono per diventare cittadini romani.
Roma imperiale Durante l’Impero, Roma conobbe un incredibile sviluppo. Sotto Augusto, in particolare, la città venne trasformata radicalmente, al punto che l’imperatore stesso affermò di averla trovata “di terracotta” e di averla lasciata “di marmo”. Con una popolazione che aveva ormai raggiunto un milione di abitanti, Roma venne divisa in 14 “regioni” (gli attuali rioni), articolate in quartieri. Nel 64 d.C., durante l’Impero di Nerone, uno spaventoso incendio distrusse o danneggiò gravemente ben 10 delle 14 “regioni”: per evitare il diffondersi degli incendi, l’imperatore fece ricostruire la città con strade più ampie, affiancate da portici, e con edifici senza pareti in comune con altri, di altezza limitata e costruiti con materiali non infiammabili (pietra e mattoni).
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IL COLOSSEO L’Anfiteatro Flavio, meglio conosciuto con il nome di Colosseo, era l’anfiteatro che a Roma ospitava giochi, combattimenti tra gladiatori, tra animali, rievocazioni di battaglie e perfino esecuzioni.
Venti coppie rietà di gl adiatori, prop io Satrio, di Decimo Lucrez adiatori, e dieci coppie di gl e Cesare proprietà di Neron eranno Augusto, combatt 12 aprile. a Pompei dall’8 al
Per riparare gli spettatori si poteva aprire un tendone in tessuto: il velarium.
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Sotto l’anfiteatro c’erano corridoi e locali di servizio e anche i montacarichi con cui venivano sollevate le belve.
Gli spettatori sedevano su delle gradinate: la cavea.
Lo spazio dove si svolgevano i combattimenti si chiamava arena.