I NUMERI IERI E OGGI 1 Leggete in classe questo brano. Un giorno la maestra ci ha fatto vedere una foto di un osso di renna di quindicimila anni fa, con tante tacche fatte da un uomo preistorico. E perché aveva fatto quelle tacche? Mettiamo che avesse visto un branco di animali e voleva dirlo a un suo amico, per andare a cacciarli insieme. Siccome non sapeva contare, perché i numeri non li avevano ancora inventati, lui aveva inciso una tacca per ogni animale e al suo amico aveva fatto vedere quelle tacche. Forse quel suo amico, vedendole, gli aveva detto: – Sono proprio tanti animali, da soli non ce la facciamo, dobbiamo portarci anche Thor (un altro loro amico). Insomma, quelle tacche servivano per ricordarsi una quantità. A quel punto la maestra ha preso dalla sua borsa la chiavetta USB del computer e ha detto: – Vedete questo piccolo oggetto? È il nipote del nipote del nipote… insomma il discendente di quell’osso di renna. Infatti, come lui, serve a memorizzare delle quantità. Solo che queste quantità sono enormi. Pensate che può memorizzare 2 miliardi di caratteri, che corrispondono suppergiù a 2 mila libri! Infatti, ha 2 gigabyte di memoria. Rid. e ad. da A. Cerasoli, Io conto, Feltrinelli Kids
Questo racconto ci fa capire che oggi, più di tanto tempo fa, i numeri sono dappertutto, anche dove non li vediamo.
8