3 minute read
“Napoleone attraversa le Alpi al Gran San Bernardo” di Jacques - Louis David
DI GIUSEPPE FRASCAROLI
Questo ritratto ufficiale di Napoleone è un olio su tela di cm 271 x 232, realizzato tra 1800 e il 1801 da Jacques-Louis David (Parigi, 30 agosto 1748 – Bruxelles, 29 dicembre 1825), figura centrale dell’arte europea e protagonista assoluto del Neoclassicismo pittorico. L’opera, conservata al Museo Nazionale del Castello di Malmaison, è stata eseguita da David su commissione del re di Spagna Carlo IV, volendo quest’ultimo riavvicinarsi alla Francia, dopo che negli anni della Convenzione aveva dichiarato guerra al suo paese, per essere associato ai molti ritratti di generali illustri che aveva nella sua reggia madrilena. Il successo fu tale che David, con la cooperazione dei pittori del suo atelier, ne realizzò successivamente cinque riproduzioni.
Napoleone non posò mai per questo ritratto: “Alessandro non posava per Apelle”, pare dicesse Bonaparte “e nessuno si è mai chiesto se i grandi uomini fossero somiglianti ai loro ritratti: bastava che in questi vivesse il loro genio”.
A cavallo di un magnifico destriero impennato, Napoleone appare in questo dipinto come un eroe, ragguardevole successore dei grandi comandanti trasfigurati dal mito, Annibale e Carlo Magno, i cui nomi nel quadro figurano accanto al suo, incisi nelle rocce in basso a sinistra. Anche questi grandi condottieri avevano attraversato le Alpi con i loro eserciti e lui ora non faceva che ripeterne le grandiose e straordinarie imprese. Eseguito dopo la vittoria di Marengo, da cui il cavallo ha preso il nome, il quadro presenta una scenografia del tutto inventata, ma le peculiarità della divisa e delle armi, le stesse che Napoleone portava in quel giorno indimenticabile, sono quelle reali. Egli le aveva infatti prestate a David, il quale dopo averle sistemate su un manichino nel proprio studio le riprodusse con cura nel dipinto.
Nel mirabile ritratto prevale l’aspetto celebrativo. David inizialmente aveva pensato di mettere sulla mano destra del cavaliere una spada sguainata, ma Napoleone rifiutò, preferendo presentarsi come un eroe calmo e dignitoso, la cui mano tesa verso un punto lontano indica le nuove vittorie che lo attendono.
Lo stallone arabo raffigurato, di nome “Marengo”, è stato il cavallo preferito da Napoleone tra i cinquantadue cavalli della sua scuderia personale. Allevato dalla scuderia El Naseri in Egitto, il cavallo fu portato in Francia quando aveva sei anni. Da subito si dimostrò un purosangue coraggioso, affidabile e di grande prestanza fisica; ferito otto volte nel corso della sua carriera, trasportò l’imperatore in diverse battaglie, tra cui quelle famose di Austerlitz e Waterloo. Fu anche utilizzato alcune volte nelle galoppate da 120 chilometri tra Valladolid e Burgos, spesso completate in cinque ore.