2 minute read
Monumento equestre a Filippo IV di Pietro Tacca
DI GIUSEPPE FRASCAROLI
Il gruppo scultoreo dedicato a Filippo IV si trova al centro dei giardini di Plaza de Oriente di Madrid. La statua bronzea equestre di re Filippo IV è iniziata nel secolo XVII, mentre il monumento nel suo complesso, che comprende come supporto alla statua un alto piedistallo in granito e una base sulla quale sono disposti diversi gruppi scultorei realizzati da Francisco Elías Vallejo e José Tomás, oltre che due fontane, venne terminato nella prima metà dell’Ottocento, inaugurato ufficialmente il 17 novembre del 1843.
Il “Monumento equestre a Filippo IV” è stato realizzato dall’italiano Pietro Tacca, uno degli scultori più affascinanti e spettacolari del barocco, che lo costruì in Italia servendosi di un disegno di Diego Velázquez e con la consulenza fisico-matematica di Galileo Galilei che, per garantire la stabilità del cavallo che si doveva reggere solo su due zampe, suggerì di rendere completamente solida la parte posteriore della scultura mentre il frontale doveva essere cavo. Questo espediente, il primo al mondo dell’arte statuaria, istituì un nuovo modello che rimase in vigore per tutto il XVII e XVIII secolo, contribuendo a rendere il monumento equestre a Filippo IV un magnifico capolavoro di scultura.
Filippo IV con questo monumento creato per sé, ha superato in spettacolarità la statua in bronzo del padre Filippo III collocata in Plaza Mayor di Madrid, quest’ultima una statua che, iniziata dal Giambologna è stata terminata dallo stesso Tacca nel 1613.
Un altro degli artisti che operò al monumento equestre fu lo scultore spagnolo Juan Martínez Montañés, che accolse il compito da parte di Diego Velázquez (il pittore più importante tra quelli presenti alla corte di Re Filippo IV), di configurare in creta una testa del re, per offrire a Tacca un’indicazione tridimensionale dei lineamenti del volto di Filippo IV.
Quando però Tacca inviò in Spagna il modello in creta della testa del monarca di Martínez Montañés, il re non diede la sua approvazione alla testa, in quanto non riusciva a trovare alcuna somiglianza con il suo viso. La testa che fu approvata fu quella realizzata in un secondo tempo da Ferdinando Tacca, figlio dello scultore italiano.