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Cavalle e puledri in un paesaggio fluviale di George Stubbs
DI GIUSEPPE FRASCAROLI
“Cavalle e puledri in un paesaggio fluviale” è una magnifica opera olio su tela di cm 101 x 161 realizzata da George Stubbs nel 1768. George Stubbs (Liverpool, 1724 – Londra, 1806) nato nel 1724, può essere considerato il più grande e competente pittore di cavalli nell’arte britannica e verosimilmente tra i migliori nella storia dell’arte, insieme a Leonardo da Vinci; era così affezionato ai suoi soggetti equestri da diventare noto come “il pittore dei cavalli”. Studiò talmente in modo approfondito l’anatomia del cavallo che i suoi disegni anatomici furono di aiuto a molti artisti del suo tempo e nelle epoche successive. In questo dipinto le cavalle si salutano in un silenzio dignitoso mentre i puledri si nutrono dalle madri. Queste nobili creature sono completamente a loro agio nel loro pacifico paesaggio. Stubbs inserisce abilmente i cavalli nel paesaggio, utilizzando un sottile contro-cambiamento di tono per integrarli con lo sfondo: contrappone il profilo chiaro del cavallo bianco a una nuvola scura per controbilanciare i profili scuri delle cavalle castane contro la luce cielo. Questo scambio tonale si rispecchia nella disposizione del paesaggio in cui le luminose nuvole fluttuanti fanno eco alle forme scure dell’albero. Anche i puledri sembrano trarre il latte dalle loro madri più o meno allo stesso modo in cui la terra trae sostentamento dal fiume. Questa è una visione idilliaca e ricca di pathos, di un mondo utopico non corrotto dalla presenza dell’uomo; Stubbs attraverso questo “ritratto” di cavalli e puledri indubbiamente è riuscito a infondere un gusto romantico fortemente legato alla natura, offrendo delle emozioni e delle personalità ai suoi cavalli, come solo pochissimi ingegnosi pittori hanno saputo fare prima di lui.