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“Rosa Zicchina e i suoi colera” Intervista a Cosimo Filigheddu di DANIELA PIRAS
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l primo romanzo del giornalista Cosimo Filigheddu − già autore del saggio “Buttate giù quella chiesa”, la vera storia della demolizione di San ta Caterina”, scritto insieme a Sandro Roggio è un feuilleton ambientato a Sassari. “Rosa Zicchina e i suoi colera” è edito dalla Edes di Sassari, la prefa zione è della storica Marisa Porcu Ga ias, mentre la copertina è illustrata da Francesca Cavazzuti. “Rosa Zicchina” è collocato temporal mente in un periodo a cavallo tra due epidemie coleriche: quella del 1855 e quella del 1884. È un romanzo am bientato in determinati contesti stori ci senza essere, però, un romanzo sto rico. Ci spiegheresti il perché? Che non sia un romanzo storico lo scri vo nella prefazione, ma alcuni recenso ri anche piuttosto qualificati sostengo no il contrario. Forse, in un momento in cui il genere è piuttosto trendy e spesso l’ostentazione della storia soffo ca il piacere del romanzo, ho voluto mettere in chiaro anche con me stesso che io ho voluto soprattutto scrivere un romanzo dove magari vi fosse mol ta storia e senza alcuna incongruenza. Forse è la stessa cosa, ma non ho il co raggio di confessarmelo. Il personaggio a cui dai vita, Rosa Zic china, è una donna sassarese dalla personalità molto complessa. Come è stato scrivere dal punto di vista fem minile e come sei riuscito a immedesi marti in lei? E, soprattutto, hai avuto bisogno di farlo?
Sì, è stato molto difficile e per farlo ho dovuto sottopormi con grande disci plina a tre vincoli di carattere cultura le: pensare come una donna, pensare come una donna dell’Ottocento e pensare come una donna dell’Otto cento che vive intensamente due con dizioni sociali opposte ed entrambe li minari, una di estrema miseria e de grado, l’altra di immensa ricchezza e grande potere. Nella quarta di copertina troviamo scritto: “La narrazione attrae il lettore in un vortice di incredibili e insieme credibilissime avventure di questa donna sassarese”. Un aspetto che ca ratterizza il romanzo è, infatti, il richia mo al realismo magico. Ce ne parli? Pur nella puntigliosa veridicità di ogni evento, alcune circostanze restano in spiegabili. O meglio, inspiegate al pri mo livello di lettura. Il lettore più moti vato infatti potrebbe trovare gli indizi utili a dare un senso razionale, per esempio, alla straordinaria capacità di apprendere da parte della protagoni sta o del suo lentissimo processo di in vecchiamento fisico, tanto che a qua rant’anni dimostra la metà della sua età. Rosa Zicchina, se mi si scusa l’im modesto confronto che faccio soltanto per farmi capire, è come Pinocchio: a una prima lettura è una storia diver tente, commovente e appassionante, a un’analisi più attenta c’è anche altro. Ma se questo approfondimento per al cuni dovesse avere come prezzo la noia, meglio fermarsi alla prima lettu ra: è più che sufficiente.