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Challenge Euposia
Challenge Euposia, tutti i vincitori
Champagne Vauversin e Kettmeir sul tetto del mondo. Per i biologici, Gramona e Champagne Charlot Tanneux. Cirotto e Cave Mont Blanc Morgex et La Salle confermano il primato italiano negli autoctoni. Premio speciale al Lessini Durello Doc
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Va sulla Côte des Blancs, nel Grand Cru di Oger, Champagne, il titolo di “Campione del Mondo” della decima edizione del Challenge internazionale Euposia, l’unico al mondo riservato ai soli vini spumante prodotti col Metodo classico della rifermentazione in bottiglia, che si svolge secondo le regole del Grand Jury Européen. Confermati i riconoscimenti per gli spumanti prodotti con uve autoctone, per la prima volta è stati assegnato anche il premio nella categoria Biologica e biodinamica. Nazione ospite di questa edizione, la Croazia.
Al termine di una due giorni tiratissima, all’Hotel Veronesi-La Torre, con oltre 150 campioni in gara provenienti da undici Paesi diversi e da otto denominazioni italiane, la Giuria internazionale guidata da Riccardo Cotarella (presidente di AssoEnologi), ha decretato questi risultati:
Ca pione de Mondo 2017: Vauversin, Champagne-France, “Original” blend di Chardonnay 2015 e Reserve, Domaine Biologique;
Ca pione de ondo 2017, ne a ategoria Bio: Gramona, Cava-Spagna, Catalogna, “Gran Reserva Celler Battle 2006”
Ca pione de ondo 2017, ne a ategoria Vitigno auto tono: Az.Agr. Cirotto, VSQ, Veneto-Asolo; “Sogno Dosaggio Zero 2013” da Incrocio Manzoni bianco.
Nei vini rosati: Ca pione de ondo 2017: Kettmeir, Sud Tirol/Alto Adige; “Athesis Brut Rosè 2014”
Ca pione de ondo 2017, ne a ategoria Bio: Charlot Tanneux, Champagne-Francia, “Rosè de Saignee”
Ca pione de ondo 2017, ne a ategoria vitigno auto tono: Cave Mont Blanc de Morgex et La Salle, Valle d’Aosta,
“Caronte” da Petit rouge.
«Con entusiasmo ho aderito alla proposta del “Challenge internazionale Euposia” di presiedere una giuria così prestigiosa e di alto valore professionale. Penso che sia un’ottima occasione per promuovere l’eccellenza e il prestigio di uno dei fiori all’occhiello dell’enologia italiana certamente e di tutto il mondo, il vino elaborato con il metodo della rifermentazione in bottiglia. Splendida la location e l’idea di confermare Verona come sede di eventi di rilievo volti a promuovere l’eccellenza delle produzioni. Starà poi alle singole cantine sfruttare al meglio la visibilità ottenuta con i risultati» sottolinea il presidente Riccardo Cotarella.
La Giuria ha anche assegnato i seguenti Premi:
Tenuta Chiccheri, Veneto “Montprè 2010”: Mig ior SW d’Ita ia
Cà Rovere, Veneto, “Blanc de blancs brut 2012”: Mig ior SW Veneto
Gianni Tessari, Lessini Durello Doc, “120 Mesi”: Severino Barzan’s A ard “vie es vignes” Ita ia
Champagne Egly-Ouriet, “Grand cru 2005”: Severino Barzan’s A ard “vie es vignes” Internaziona e
Hambledon, Hampshire, Regno Unito, “Classic Cuvée NV”: Mig ior SW Internaziona e
Champagne Alain Bernard, “Premier Cru”: Mig ior SW di Fran ia
Gusbourne, Kent, “Blanc de Blancs 2013”: Mig ior SW Regno Unito
Miolo, Vale dos Vinhedos-RS, Brazil, “Cuvée Tradition” (affinato nell’Atlantico): Mig ior SW A eri he
Tolianic, Vrbnik, Krk (Veglia)-Croazia, “Gospoja Extra-brut 2014”: Mig ior SW Rest o Europe
Sidewood estate, Adelaide Hills-Australia, “Chloè Cuvée 2014”: Mig ior SW Asia/O eania
Questi i riconoscimenti per i Rosé:
Cesarini Sforza, Trentodoc, “1673 vintage 2011”: Mig ior SW Rosé Ita ia
Edoardo Miroglio, Elenovo-Bulgaria, “Edoardo Miroglio Brut Rose 2013”: Mig ior S Rosé Rest o Europe
Da sinistra in piedi: Severino Barzan, Alessandro Piubello, Bob Lindo, Charles Philipponat, Renato Rovetta, Alberto Ugolini, Goran Amnegard, Cinzia Coderin, Riccardo Cotarella, Maurizio Cattaneo, Carlo Rossi, Joaquin del Palacio Huerta, Giampiero nadali, Elisabetta Tosi, Luciano Rappo. Da sinistra in ginocchio: Bernardo Pasquali, Beppe Giuliano, Roberto Cipresso, Jin Quiaoli, Branko Cucic, Fabio Mecca, Marcello Lunelli.
Miolo, Vale dos Vinhedos-Brazil, “Brut Rosé”: Mig ior SW Rosé A eri he
Hambledon, Hampshire, “Classic Cuvée Rosé NV”: Mig ior SW Rosé Regno Unito
Champagne David Coutelas, “Prestige Rosé brut”: Mig ior S Rosé Fran ia
Sidewood Estate, Adelaide Hills-Australia, “Isabella Rosé 2013”: Mig ior SW Rosé Asia/O eania
Fra le denominazioni italiane si conferma la crescita degli spumanti di montagna, Val D’Aosta, Trentino Alto Adige e Lessini Durello, lo spumante prodotto nell’area collinare situata tra le provincie di Verona e Vicenza, che riceve anche il Premio Speciale della Sostenibilità di Euposia. Un modello emblematico che unisce la promozione del vino a quella del territorio in cui viene prodotto, ricco di storia, arte e cultura, attento alla Natura ed al lavoro dell’uomo. «Alla sua decima edizione – aggiunge Beppe Giuliano, direttore di Euposia-La rivista del vino - il Challenge Euposia ha mostrato una solida maturità. I campioni in competizione hanno testimoniato la forza della grande scuola francese, ma ha anche dimostrato come la “forbice” fra Champagne e metodo classico italiani ed internazionali vada chiudendosi e come stia diventando sempre più interessante ed importante il segmento dei vini prodotti da coltivazioni biologiche, biodinamiche e da vitigni autoctoni: la carta vincente della produzione italiana».
La decima edizione del Challenge internazionale Euposia si è svolta con la collaborazione di: Hotel Veronesi-La Torre, Peugeot, Onav Verona, Ip Industrie, Hostaria Verona, Fantasia Edutainment, Consorzio Lessini Durello DOC, Taverna Kus, Consorzio per la Tutela del Formaggio Silter Camuno-Sebino, Comune di San Zeno di Montagna, Baldense Viaggi, Cooperativa fra pescatori Garda. Mediapartner: Telearena; webmaster: Pensierovisibile.
Sulla nuova via della seta, cena di gala alla Taverna Kus per i dieci anni del Challenge Euposia
Applausi convinti, durante la Cena di Gala a San Zeno di Montagna, voluta dalla Taverna Kus, patron Giancarlo Zanolli che ha portato i saluti dell’Amministrazione, per promuovere le eccellenze enogastronomiche di un ricchissimo territorio alla presenza degli ospiti internazionali della giuria della decima edizione di Challenge Euposia.
Charles Philipponat dalla Francia, Jin Quiaoli dalla Cina, Branko Cucic dalla Croazia, Bob Lindo dall’Inghilterra, Goran Amnegard dalla Svezia e Joaquin dal Palacio Huerta dalla Spagna, hanno potuto così apprezzare il menu elaborato per l’occasione da un team di giovani cuochi: Stefano Lorenzi e Niccolò Moratti, chef di pasticceria. E proprio tra la Croazia e la Cina, nazioni ospiti del Challenge, si è sviluppato l’affascinante racconto del menu dell’incontro gourmet che ha visto Jin Quiaoli ospite d’onore grazie a Severino Barzan, che la assiste nella sua attività di conoscenza sulla cultura del cibo e dell’arte della tavola italiana, sulla quale sta per uscire una prestigiosa sua pubblicazione in Cina, e la Croazia rappresentata da Boni Cuk e Senad Uzelac.
Il made in Italy ha sui cinesi una presa che va oltre l’immaginabile: «Moda, vino, cibo e film romantici - s’infervora Jin - noi cerchiamo il vostro ottimismo e per l’Italia c’è un mercato enorme». Lo dicono off record, ma per loro il made in Italy , food and wine non è promosso a dovere, visto i numeri che attestano, ad esempio, nel mercato del vino una quota francese al 25% a fronte di un misero 5% assegnato al Bel Paese.
Una bellissima serata in un ambiente d’eccezione, che ha contribuito a creare una atmosfera
rilassante e positiva, unendo insieme anche gli altri prestigiosi membri della giuria, che hanno apprezzato le prelibatezze del menù, in particolare l’Anatra Muta, definita “spaziale” da un palato raffinato come quello di Pepi Mongiardino, owner di Moon Import che da quaranta anni importa champagne delle più celebrate maison. Oltre a questo, anche ricette tipiche della storia veneziana, come il saor abbinato ad un pesce povero come l’aringa della Cooperativa pescatori di Garda, ultima rimasta sul più grande lago d’Italia, che si sono accompagnate ad una delle prelibatezze della cucina quarnarina: i meravigliosi scampi, offerti da una delle famiglie icona della Croazia, Toljanić, proprietaria del bellissimo Vinotel Gospoja.
Serviti con un bicchiere di vino dell’isola di Krk – la Vrbnička Žlahtina, il piatto tradizionale del Quarnaro - è stata musica per il palato degli ospiti di Giancarlo, un’irresistibile rapsodia del gusto. Ma anche per i non “carnivori” è stato approntato un menu con ingredienti in linea con lo sviluppo del tema, come il tofu che incarna chiaramente l’idea della gastronomia cinese, cioè che “il gusto è il nucleo, la nutrizione è l’obiettivo”.
Infine, le prelibatezze di San Zeno di Montagna: inaspettati tartufi e soprattutto il marrone di San Zeno Dop. Ultima suggestione, un abbinamento da applausi tra il Silter Dop, recente formaggio della nobile tradizione camuna, prodotto da Andrea Bezzi, notissimo “Mister cheese” di Case di Viso a Ponte di Legno, e lo Champagne Rosé di Philipponat, che ha meravigliato lo stesso produttore, per l’intrigante abbinamento. «In Francia non abbiamo un formaggio così vecchio!» esclamava divertito Charles Philipponat.