6 minute read

Barolo Rocche di Castiglione

Rocche di Castiglione, così è nato il Barolo DOCG della famiglia Oddero

Percorrendo la strada statale che porta da Alba a Dogliani è facile notare un appezzamento vitato scosceso, piuttosto esteso (la sua ampiezza totale è di 16 ettari), orientato prevalentemente a sud -est: è la Menzione Geografica Aggiuntiva Rocche di Castiglione, DOCG Barolo, che si estende sul territorio comunale di Castiglione Falletto e, in piccola parte (circa per il 10% della sua superficie), entro i confini del comune di Monforte d’Alba.

Advertisement

Rocche di Castiglione è da sempre indicata – già Renato Ratti lo fece, nella sua Carta del Barolo - tra le aree di produzione più prestigiose della denominazione.

Ma questa è storia nota, patrimonio di conoscenza comune. Ciò che è più raro sapere, di Rocche di Castiglione, è il legame di questa terra con coloro che la possiedono e la coltivano; è il significato che assume per una delle famiglie storiche di Langa, produttrici di Barolo da generazioni (esattamente fin dal 1878): Oddero Poderi e Cantine.

La famiglia Oddero è proprietaria di 0,63 ettari all’interno del cru Rocche di Castiglione fin dal 1950. Ogni vite, ciascuna di età compresa tra gli 80 e i 90 anni, racconta la storia di un giovane Giacomo Oddero che, con l’ambizione di tramandare alle generazioni future un appezzamento unico per qualità delle uve e bellezza del paesaggio, acquistò le vigne a metà del secolo scorso. Isabella, giovane nipote di Giacomo Oddero, racconta ciò che il nonno ancora le narra a proposito di quel giorno – o meglio, quella notte - in cui, da proprietario, camminò per la prima volta su quelle terre magnifiche. “Il nonno era giovane”, racconta Isabella, “e si innamorò di quel vigneto ripido, bellissimo, confinante con un bosco selvatico, simbolo già allora chiarissimo di quanto di meglio la

Langa potesse offrire. Dopo l’acquisto, una notte uscì di casa e si diresse a Castiglione. Rivedere il vigneto di notte lo lasciò senza fiato: il terreno di Rocche di Castiglione è magrissimo, composto per lo più da marne calcaree ed arenarie; il suo colore è bianco, bianco latteo. E quella notte la luce della luna rifletteva tutto questo candore rimandando bagliori argentei. Il nonno ancora oggi mi dice che non avrebbe visto mai più niente di così bello, travolto dall’orgoglio di possedere e poter lavorare una vigna così fuori dal comune”. La medesima passione è stata tramandata anche alle generazioni successive: a Mariacristina, figlia di Giacomo, e a Isabella, sua nipote. Sia Isabella che Mariacristina ammettono di avere con questo vigneto, e anche con il Barolo Rocche di Castiglione DOCG che ne deriva, un legame affettivo molto profondo.

Il Barolo che qui nasce ha tratti di eleganza e finezza fuori dal comune. Prodotto in circa 2500 bottiglie per anno, il Barolo Rocche di Castiglione DOCG di Oddero Poderi e Cantine viene invecchiato in botti di rovere da 20 hl per 30 mesi, completando il proprio affinamento in bottiglia per un periodo ulteriore di un anno circa.

L’annata oggi in commercio è la 2013, che fin da subito si è presentata come un’ottima vendemmia per il Nebbiolo. È proprio questo vitigno infatti che ha maggiormente beneficiato dello splendido clima registrato da fine agosto a metà ottobre di quell’anno, con giornate soleggiate e calde accompagnate da notti fresche: una condizione ottimale per la sintesi fenolica.

Grazie ad un’oculata gestione del carico produttivo in vigneto, con operazioni di diradamento e sfogliatura le uve hanno mantenuto un’ottima maturità: è per questo motivo che il Barolo 2013 ha tutte le carte in regola per garantire una buona struttura e longevità.

Rete d’Impresa Pinot Nero FVG si allarga: tre nuove cantine si uniscono all’associazione

Lo scorso 22 ottobre Rete d’Impresa Pinot Nero FVG – il progetto che riunisce le cantine che credono nel Pinot Nero come simbolo di una produzione d’eccellenza – ha annunciato durante la fiera enogastronomica Ein Prosit l’ingresso di tre nuove aziende all’interno dell’associazione.

Il modo migliore per dare il benvenuto alle cantine non poteva che essere l’assaggio dei rispettivi Pinot Nero che le rappresentano: il Pinot Nero Red Angel della cantina Jermann, il Pinot Nero 2015 della cantina Gori Agricola e il Pinot Nero 2015 della cantina Antico Borgo dei Colli di RoncSoreli.

I tre nuovi arrivi si uniscono così ad un progetto unico e, sposando l’obiettivo comune delle cantine fondatrici, si impegnano nella promozione e valorizzazione del Pinot Nero e delle sottozone del Friuli che danno vita a questo vino inimitabile.

Con l’arrivo delle nuove cantine, Rete d’Impresa Pinot Nero FVG coglie l’occasione per arricchirsi ancora di nuove storie e nuove espressioni, diverse e complementari fra loro, ma unite nel rivelare la grande unicità del Pinot Nero in Friuli Venezia Giulia.

Jermann: E’ il 1881 quando Anton Jermann, il fondatore, lascia la regione vinicola austriaca del Burgenland e poi le vigne in Slovenia per mettere radici in Friuli Venezia Giulia. Qui continua la sua attività vitivinicola, cui Silvio Jermann grazie alla sua genialità e fantasia, dagli anni settanta dà una svolta epocale, portando l’azienda ai vertici italiani e poi mondiali del vino. Oggi la proprietà Jermann si estende su 200 ettari di cui 160 ettari di vigneto e 20 ettari a seminativi e orticole.

Gori Agricola: Piero Gori, fondatore dell’azienda, nel 2009 dà inizio alla realizzazione di un suo sogno. L’amore e la passione della propria terra natia ha ispirato la volontà di unire l’innovazione con la tradizione. La maniacale attenzione per la qualità, il

rispetto e la valorizzazione dell’ambiente circostante, danno vita ad un’azienda vitivinicola moderna. L’azienda Gori si trova a Nimis, estremo lembo a Nord della zona Doc dei Colli Orientali del Friuli, sulle cui dolci colline si trovano i 18 ettari di vigneti. ABC-Antico Borgo dei Colli di RoncSoreli: ABC-Antico Borgo dei Colli di RoncSoreli nasce dallo scorporo di una parte dei vigneti e di cantina di proprietà di RoncSoreli a Prepotto (Ud) con l’obiettivo enologico di realizzare vini moderni, in termini di freschezza e di facile beva, nel rispetto del territorio. La collocazione dei vigneti nella valle del Judrio (al confine con il Collio Italiano e quello Sloveno) consente un microclima fresco e ventilato, con importanti escursioni termiche che si verificano soprattutto nella stagione estiva, in prossimità della vendemmia.

Rete d’Impresa PINOT NERO FVG: Le Cantine Aderenti sono: Castello di Spessa; Conte d’Attimis Maniago; Masut da Rive; Russolo; Zorzettig, Jermann, Gori Agricola, Antico Borgo dei Colli di RoncSoreli.

Asiago DOP: il 2017 è stato l’anno dello Stagionato raggiungendo quotazioni di 200 euro al chilo

Un anno all’insegna dell’Asiago DOP Stagionato, quello che si è appena concluso. Nel 2017, la produzione di Asiago DOP Stagionato è aumentata del 4,8% rispetto all’anno precedente, con quotazioni in crescita dell’8% (dato dicembre 2017 su dicembre 2016) e vendite a +19,1%, ovvero ai massimi degli ultimi dieci anni.

Nel corso del 2017, grazie anche al piano di regolazione dell’offerta, è stato possibile immettere sul mercato una quantità di prodotto adeguata alla domanda. Come conseguenza, per entrambe le tipologie della specialità veneto-trentina, sono stati evitati incrementi eccessivi delle scorte, rimaste a livelli fisiologici per l’Asiago Fresco e ridotte ai minimi storici per l’Asiago Stagionato, con un calo di oltre il 20% rispetto ai livelli dell’anno precedente. In particolare, mentre sono state prodotte 1.339.118 forme di Asiago DOP Fresco, l’Asiago DOP Stagionato, prodotto in 232.436 forme, ha visto aumentare di oltre il 19% la quantità venduta dai caseifici produttori, grazie a un crescente apprezzamento da parte di un pubblico sempre più esigente e attento alla qualità di questo prodotto, capace di raccontare l’eccellenza di un territorio.

In quest’anno, Asiago DOP Stagionato si è anche imposto all’attenzione mondiale proprio per le sue caratteristiche uniche, a riprova del livello qualitativo raggiunto. Riconosciuto, a Luxury Cheese, l’evento italiano dedicato ai formaggi di qualità, tra i dieci formaggi più preziosi al mondo, toccando quotazioni di 200 euro/kg per le stagionature dell’annata 2009, Asiago DOP Stagionato ha conquistato anche il titolo “Super Gold”, il prestigioso riconoscimento assegnato ai World Cheese Awards di Londra, la più grande competizione al mondo dedicata ai formaggi.

Piena di benessere

Non riempire di giorni la tua vita, riempi di vita i tuoi giorni.

This article is from: