PetTrend Dicembre/Gennaio

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Trend

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IN QUESTO NUMERO: IL RAPPORTO ASSALCO-ZOOMARK 2021 INTERVISTA: WONDERFOOD ALIMENTAZIONE: APPETIBILITÀ E APPETIZZANTI MERCATO: PROBIOTICI E PREBIOTICI ANNO 10 • N° 10 • DICEMBRE 2021 GENNAIO 2022

Rivista mensile inviata gratuitamente tramite Poste Italiane S.p.A - ISSN 2279-5790


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EDITORIALE

L’OBIETTIVO È STATO

RAGGIUNTO

N MARCO MORESCO

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PetTrend • Dicembre 2021 / Gennaio 2022

ei numeri scorsi di Pet Trend siamo tornati spesso a parlare di Zoomark International 2021, un evento che tutti attendavamo come momento di confronto fra gli operatori del mercato, ma anche per la rilevanza simbolica di ritorno alla normalità dopo i momenti più bui dell’emergenza pandemica. La sfida non era di poco conto. Nel giro di soli sei mesi dal via libera allo svolgimento degli eventi fieristici, doveva essere organizzato e messo a punto l’unico appuntamento internazionale del 2021 per il settore dell’alimentazione e cura degli animali da compagnia. Tutto ciò in un clima di grande entusiasmo e ottimismo, ma anche di crescente preoccupazione per il peggioramento della situazione sanitaria. Ora, possiamo dire che l’obiettivo è stato raggiunto, superando anche le migliori aspettative. Dal 10 al 12 novembre scorsi, oltre 450 espositori - di cui il 60% di provenienza internazionale - hanno presentato le loro gamme nei padiglioni di BolognaFiere davanti a migliaia di operatori arrivati sia dall’Italia che dall’estero. La tanto attesa edizione 2021 di Zoomark International si è svolta brillantemente, grazie anche a un nuovo e funzionale layout espositivo nel quale spiccava l’area “Pet Vision” dedicata a ben 400 novità di prodotto. Grande interesse ha suscitato anche la Zoomark Digital Session, una piattaforma di incontro tra espositori e buyer internazionali, distributori e retailer del canale specializzato e della GDO, che ha supportato gli operatori impossibilitati a presenziare di persona alla manifestazione. Grande importanza ha rivestito infine il ricco programma di conferenze, convegni e incontri su vari temi di specifico interesse per gli operatori del mercato. Fra questi ricordiamo in particolare la conferenza inaugurale della manifestazione, nel corso della quale è stata presentata la XIV edizione del Rapporto Assalco-Zoomark, la pubblicazione annuale di Assalco (Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia) alla cui stesura contribuiscono IRI Information Resources e l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi). Paolo Garro, IRI Senior Business Insights Director, ha illustrato agli intervenuti con esemplare chiarezza i risultati del Rapporto che monitorano l’andamento del mercato italiano del pet food e del pet care. A seguire, si è tenuta una tavola rotonda dal titolo “Pet in famiglia e in società: più valore in tempo di Covid-19”, che ha posto l’accento sulla necessità di revisione dell’aliquota Iva sul pet food e sulle cure veterinarie; il dibattito ha visto la partecipazione del Presidente di Assalco, Gianmarco Ferrari, dell’On. Michela Vittoria Brambilla, Presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, di Carla Rocchi, Presidente Enpa (Ente Nazionale Protezione Animale) e di Marco Melosi, Presidente Anmvi. Della presentazione del Rapporto Assalco Zoomark 2021 parliamo approfonditamente a pagg. 18 e 20. Su questo numero di Pet Trend trovate poi, come sempre, tanti articoli su vari temi pensati per informare e aggiornare al meglio chi opera ogni giorno con passione sul mercato italiano dei prodotti per animali da compagnia. Buona lettura! ●


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In questo numero 12

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Editoriale L’OBIETTIVO È STATO RAGGIUNTO

Vitakraft POESIE, GUSTO E QUALITÀ IN TANTE SFIZIOSE RICETTE

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cerere PARS PREDA INTERA

Intervista PASSIONE E INNOVAZIONE PER IL BENESSERE ANIMALE

Oasy NUOVO BEAUTY IN REGALO CON OASY ONE ANIMAL PROTEIN E GRAIN FREE FORMULA

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Alimentazione APPETIBILITÀ E APPETIZZANTI

Acana ACANA SI RAFFORZA: NUOVO PACKAGING, CAMPAGNA RADIO E INFLUENCER MARKETING

Welly UNA MORBIDA CAREZZA PER IL PET, UN ABBRACCIO SINCERO PER IL PIANETA

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CRESCE IL VALORE DELLA RELAZIONE

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XIV edizione del rapporto Assalco-Zoomark IL PET FOOD TRAINA IL MERCATO

XIV edizione del rapporto Assalco-Zoomark

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Mercato FOCUS SU PROBIOTICI E PREBIOTICI

DOGGYRADE - KITTYRADE DOGGYRADE E KITTYRADE: BEVANDE ISOTONICHE PER CANE E GATTO

Cani di razza IL PETIT BASSET GRIFFON VENDÉEN

Razze feline IL SACRO DI BIRMANIA


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Vitakraft - Italia S.p.a. Tel.: 075 965601 E-mail: info@vitakraft.it www.vitakraft.it

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POESIE, GUSTO E QUALITÀ IN TANTE SFIZIOSE RICETTE

P

oésie è la nostra linea di alimenti umidi superpremium perfettamente calibrata per le esigenze nutrizionali dei gatti. Una gamma di 30 pasti completi super appetitosa prodotta con ingredienti di alta qualità, disponibile in tante ricette originali e sfiziose per permettere al gatto di variare spesso l’alimentazione. La qualità di Poésie si percepisce al primo sguardo e dal profumo sia nelle varianti «Sauce» in abbondante e delicata salsa, che «Gelée» in gustosa gelatina, che nelle spumose «Mousse». I raffinati menù sono prodotti con materie prime selezionate ed un’elevata percentuale di carne. Un alimento naturale senza coloranti e, ad esclusione delle Mousse, anche senza conservanti. Tutte le ricette sono senza zucchero e senza cereali (escluso il gusto merluzzo nero con pasta e pomodoro). Produzione interamente Made in Germany per un’appetibilità straordinaria comprovata dai consumer test del portale tedesco «FutterTester.de» e dal riconoscimento «HIT» della rivista tedesca specializzata in alimenti «Lebensmittel».

CREATION: IL PIACERE NELL’ESCLUSIVA VASCHETTA A CUORE Poésie Création, nell’inconfondibile ed esclusiva vaschetta a forma di cuore, è il menu simbolo della linea che convince gatti e padroni per l’alta qualità del prodotto, il gusto irresistibile e le ricette con ingredienti molto sfiziosi. Confezionato in vaschette di alluminio da 85g è disponibile in 4 varianti Sauce (pollo & verdure dell’orto, tacchino in salsa al formaggio, manzo & carote, merluzzo nero con pasta & pomodoro), 2 varianti Gelée (selvaggina in gelatina di mirtilli rossi e salmone & spinaci) e 2 Multipack con mix speciali: “Tender Selection” e “Finest Selection”. Nei gusti con pesce la materia prima proviene da pesca sostenibile certificata MSC.

MOUSSE: UNA PRELIBATEZZA SPUMOSA Poesie Mousse è una prelibatezza apprezzata da tutti i gatti grazie al gusto unico, al contenuto elevato di carne e alla consistenza leggera e spumosa. Tutte le ricette sono formulate senza zuccheri aggiunti e senza coloranti artificiali. Nelle varianti con pesce la materia prima proviene da pesca sostenibile certificata MSC. I patè della linea Mousse sono disponibili in lattina da 85g in 4 classici e amatissimi gusti: Pollo, Manzo, Anatra, Salmone MSC.

DÉLICE: GUSTO IN FORMATO POUCH Contengono pezzetti naturali di carne o pesce in abbondante e delicata salsa o in gustosa gelatina per una qualità al top e un gusto irresistibile. La sottolinea Délice è un vero e proprio best seller anche grazie al confezionamento in bustina pouch bag richiudibile da 85g, facile da aprire e dal minimo ingombro dopo l’uso. Disponibili 8 gusti in salsa

delicata: tacchino, pollo, manzo, cuore, merluzzo, merluzzo nero e due gusti Junior con con filetto di pollo e con petto di tacchino; 2 gusti Gelée al tacchino e al pollo e 4 multipack con selezioni speciali al pesce e alla carne.

PETIT: I NUOVI MINIPASTI Sono dei deliziosi menù in piccole confezioni pouch bag da 50g, per più pasti al giorno e si chiamano Poesie Petit. Ogni porzione viene servita fresca, con gustosi pezzetti naturali di carne. Senza aggiunta di zuccheri, cereali (senza frumento nella varietà erba per gatti), senza coloranti artificiali e conservanti. Disponibili in 2 varianti: Heart Selection arricchite con pezzetti di cuore (3 bustine al manzo e 3 al pollame) e Cat Grass Selection con irresistibile erba per gatti (3 bustine al pollo e al tacchino). Confezionamento in multipack da 6 pouch bag, un formato piccolo che crea nuove occasioni di consumo.

CLASSIQUE - I GUSTI PIù AMATI IN MULTIPACK Nel segmento degli alimenti umidi per gatti la gran parte del fatturato delle confezioni pouch viene realizzato con i multipack che creano nuove occasioni di consumo e permettono ai gatti di variare spesso l’alimentazione. I gusti di Poésie più amati sono ora disponibili in due pratiche e convenienti confezioni contenenti 12 bustine richiudibili da 85g. Senza cereali, senza zuccheri aggiunti, senza coloranti e conservanti artificiali, i nuovi Classique sono disponibili in due varianti: “Poultry choice” nei gusti pollo, tacchino anatra e pollame e “Classic choice” con varianti pollo, tacchino, manzo e salmone. ● PetTrend • Dicembre 2021 / Gennaio 2022

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Innovet CALENDARIO DELL’AVVENTO INNOVET. PER UN NATALE DEDICATO ANCHE A LORO!

Purina Pro Plan PURINA® PRO PLAN® VETERINARY DIETS CC Cardio CareTM

Marketing COME SARÀ IL CONSUMATORE POST-COVID?

Monge MONGE FRUIT: PATÉ E BOCCONCINI ARRICCHITI CON FRUTTA

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ANCHE L’AFFETTO È UNA CURA

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I GATTI ERRABONDI E L’ISTINTO PREDATORIO

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Comportamento Ricerche scientifiche Chemi-Vit CORRETTA ALIMENTAZIONE e BUONA SALUTE, UN LEGAME MOLTO STRETTO

Bama Pet TUTTOMIO: IL GIOCO INTELLIGENTE PER IL CANE

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IL MESTOLONE EUROPEO

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IL GECO GIGANTE DELLA NUOVA CALEDONIA

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PROTAGONISTA TRA LE PIANTE

Ornitologia Erpetologia Acquariologia

COLLAR Company cerca distributore per gli accessori WAUDOG Re-cotton

In questo numero

Azienda manifatturiera ucraina di fama mondiale, COLLAR Company cerca un partner per distribuire in Italia la nuova serie di accessori WAUDOG Re-cotton.

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Gli accessori sono dotati di hardware affidabile coperto da una garanzia a vita diretta. Ogni collare o pettorina WAUDOG Re-cotton è completata da un tag ID intelligente con un passaporto QR per una maggiore sicurezza.

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Prodotto secondo il Global Recycle Standard, il nastro per gli accessori WAUDOG Re-cotton è prodotto con materie prime riciclate rispettose dell'ambiente. Tali materiali sono sviluppati appositamente per prevenire l'inquinamento industriale del pianeta. Il materiale naturale lo rende ipoallergenico e il filo riflettente aggiunto al nastro rende più sicure le passeggiate serali.


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PARS PREDA INTERA

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li animali che vivono in compagnia dell’uomo hanno fabbisogni nutrizionali definiti da Madre Natura attraverso il lungo cammino dell’evoluzione. PARS Preda Intera, ricostruisce in forma disidratata quello che potrebbero normalmente procurarsi in natura.

PARS Preda intera si presenta in tre gusti diversi • CARNI ROSSE formulato con proteine derivanti da un’unica classe ed ordine animale: bovini ed ovini • CARNI BIANCHE formulato con proteine derivanti da un’unica classe ed ordine animale: tacchini e polli • PESCI OCEANICI formulato con pesci marini oceanici Le carni e i pesci sono presenti in forma fresca e in forma sgrassata e disidratata con percentuali superiori al 40%. Per il cane sarà un vero ritorno alla natura, gli sembrerà di mangiare una vera preda intera e fresca. I vari “tagli” animali (muscolo, fegato, cuore, trippe, midollo, ossa, ecc.) apportano tutti i nutrienti essenziali e naturali quali proteine (nel muscolo); vitamine e minerali

(negli organi); calcio e fosforo (nelle ossa e nelle cartilagini). Le tre varietà contengono solo cereali ancestrali che non hanno subito variazioni genetiche nel corso del tempo rispetto al loro antenato primitivo come il riso integrale, il grano saraceno e il sesamo, completamente privi di glutine.

Integrate con • BIO DIET NUTRACEUTICAL (polpa di barbabietola, erba medica, semi di lino, carote, spinaci, barbabietola rossa, inulina di tarassaco, FOS frutto-oligosaccaridi, MOS mannano-oligosaccaridi), per un’ ottima funzionalità intestinale. • BIO DIET METABOLIC (rosmarino officinalis, camomilla, anice stellato, china calisaia, issopo, rabarbaro, zedoaria (curcuma), per un’ottima funzionalità digestiva. Tutti e tre i prodotti sono disponibili nelle confezioni da 2 kg; 7,5 kg; 12 kg. ●

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INTERVISTA

TRA I PROTAGONISTI DEL SETTORE PET FOOD E PET CARE DA OLTRE 30 ANNI, WONDERFOOD GUARDA AL FUTURO CON OTTIMISMO, PORTANDO AVANTI IMPORTANTI PROGETTI A LIVELLO INTERNAZIONALE

PASSIONE

E INNOVAZIONE PER IL BENESSERE

ANIMALE

Stefania Colasuono Redazione Distribuzione Moderna

Stefania Colasuono: Wonderfood è attiva da oltre 30 anni nel mercato pet food e pet care: qual è la filosofia alla base del vostro successo? Francesco Ianora: La vita di Wonderfood è stata caratterizzata da diverse fasi, ognuna delle quali ha portato nuove e sempre più complesse sfide da affrontare. Sin dagli inizi, il principio ispiratore fu quello della qualità -

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ealizzare e distribuire prodotti innovativi e di qualità è, da sempre, l’obiettivo principale di Wonderfood, guidata da una passione autentica e profonda per il mondo degli amici a quattro zampe. Attenzione all’evoluzione del mercato, tecniche produttive all’avanguardia e una logistica ben strutturata completano il profilo dell’azienda, costantemente impegnata nell’ottimizzare i processi e migliorare il livello di servizio offerto ai propri clienti. Francesco Ianora, Direttore Generale di Wonderfood, ci racconta quali valori si nascondono dietro il successo aziendale, consentendo al gruppo di contraddistinguersi dai competitor.

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Francesco Ianora, Direttore Generale Wonderfood S.p.A.

intesa come eccellenza - tanto nei prodotti quanto, a 360 gradi, degli sviluppi interni all’azienda. La cura nello sviluppo dei prodotti, il miglioramento continuo dei processi, l’attenzione al livello di servizio e la continua crescita professionale sono alcune delle principali direttrici su cui quotidianamente ci muoviamo. Unitamente a questo gioca un ruolo decisivo la passione, della famiglia Valli in primis e di tutte le persone che lavorano in azienda, persone con le quali condividiamo un forte spirito di appartenenza. SC: L’azienda opera sull’intero territorio nazionale, rifornendo migliaia di negozi specializzati. Come organizzate la logistica? FI: Il cuore pulsante del nostro sistema logistico è senza dubbio il magazzino automatizzato, uno dei nostri principali asset, concepito e costruito per ottimizzare flussi, spazi e processi di lavoro. Le dinamiche outbound, di contro, si basano sulla combinazione di diverse tipologie di trasporto. La nostra flotta di mezzi, gestiti da autisti dipendenti, ci permette di avere il controllo diretto di parte delle consegne che effettuiamo e di monitorare costantemente il livello di soddisfazione


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La sede dell’azienda, nella Repubblica di San Marino.

dei nostri clienti che usufruiscono di questo servizio. Abbiamo, poi, delle collaborazioni esclusive con autisti indipendenti che - in tutto e per tutto - sono parte integrante del nostro team logistico. Per chiudere il cerchio lavoriamo in sinergia con società di trasporto nazionale e alcuni corrispondenti locali. Facciamo del nostro meglio per ottimizzare qualità e rapidità dei flussi logistici anche se non è sempre facile, specialmente in questo ultimo periodo caratterizzato a livello

Acana offre alimenti Biologicamente Appropriati per cani e gatti. Sono realizzati con alte percentuali di inclusioni animali nelle proporzioni della preda intera e ingredienti regionali consegnati ogni giorno freschi e crudi.

globale da grandi tensioni sui servizi. SC: Nel corso degli anni avete ampliato l’offerta di prodotti: com’è composto, oggi, il vostro assortimento? FI: Wonderfood oggi è il distributore esclusivo per l’Italia dei marchi Orijen, Acana (prodotti entrambi dalla Champion Petfoods in Canada) ed

Everclean. Oltre a queste prestigiose partnership e ad altre collaborazioni con aziende internazionali, Wonderfood produce e distribuisce a livello globale i prodotti a marchio Oasy. Come detto, da sempre il principio ispiratore è stato quello della eccellenza nella qualità: il nostro portafoglio prodotti nella sua attuale configurazione rispecchia fedelmente questo principio.

Il cuore pulsante del sistema logistico aziendale è il magazzino automatizzato, attraverso il quale vengono organizzati e ottimizzati gli spazi, i flussi e i processi di lavoro.

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INTERVISTA

Ever Clean è da oltre 30 anni player di riferimento nel mercato delle lettiere per gatti. Propone una gamma di lettiere agglomeranti e non agglomeranti a base di argilla naturale dall’altissimo potere assorbente e massima eliminazione degli odori grazie alla tecnologia brevettata con carbone attivo.

SC: Quali scelte e valori sono dietro alla vostra produzione di pet food? FI: Oasy è il nostro brand di punta che è nato con l’ambizione di avere un approccio trasversale e di coprire, nel tempo, tutte le possibili esigenze dei nostri amici cani e gatti. Proprio per questo il tema dell’assortimento e della possibilità di scelta ha sempre rappresentato un punto importante della nostra idea di business. Siamo attivi nei segmenti dry, wet e snack, tanto nella linea cane quanto in quella

Orijen propone alimenti di altissima qualità per cani e gatti. Includono fino all’85% di ingredienti animali per 2/3 freschi o crudi, garantendo tutti i nutrienti di cui il pet ha bisogno e una elevata appetibilità.

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Oasy offre alimenti per cani e gatti pensati per il loro benessere quotidiano, in ogni fase di vita. Ogni ricetta è preparata con tanta carne, ingredienti naturali accuratamente selezionati, senza OGM e soia. Cruelty-free.

gatto, con più di 350 articoli e un tasso di innovazione sempre piuttosto alto. SC: Come vengono realizzati i vostri alimenti? FI: I prodotti Oasy sono realizzati attraverso processi produttivi all’avanguardia. Il nostro reparto tecnico sviluppa e controlla le formule e le procedure di produzione, collaborando con i migliori fornitori a livello mondiale. I controlli qualità vengono espletati all’origine, durante il processo e presso il nostro magazzino centralizzato. Tra le altre cose collaboriamo con laboratori specializzati per le varie certificazioni a sostegno e garanzia della qualità stessa. SC: Il trend dell’alimentazione naturale sta continuando a crescere negli ultimi anni: quale sarà, a suo avviso, il futuro per questo comparto? FI: Con tutta probabilità questo trend alimentare continuerà a crescere, come peraltro è avvenuto a livello di alimentazione umana. Gli alimenti cosiddetti “naturali” rappresentano una parte importante della nostra proposta, in quanto tendono a soddisfare con continuità le esigenze dei palati più raffinati e offrono standard quali-

tativi sicuramente alti. Proprio perché crediamo in questo siamo sempre alla ricerca di sviluppi a livello di materia prima e guardiamo con interesse a tutti i possibili miglioramenti in ambito di tecniche di produzione. SC: Rimanendo in tema di futuro, quali sono i vostri progetti e obiettivi per i prossimi mesi? FI: Guardando al futuro mi piacerebbe percorrere la strada della continuità. Nel tempo, e spesso di fronte a sfide molto impegnative, Wonderfood ha saputo rimanere fedele ai propri principi. Pur cambiando radicalmente le dinamiche, gli assetti, il modo di fare business, siamo stati coerenti con le nostre idee e abbiamo intrapreso un brillante percorso di crescita. Nei prossimi mesi abbiamo diversi progetti da portare avanti, il più importante dei quali ci porterà a rivalutare con spirito critico il grado di soddisfazione e le necessità specifiche dei nostri clienti, con l’obiettivo di fare sempre meglio un po’ a tutti i livelli. Altro obiettivo importante è quello che riguarda le attività di internazionalizzazione. Siamo certi che le fiere in presenza potranno aiutare l’intero settore in questo senso. ●


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NUOVO BEAUTY IN REGALO CON OASY ONE ANIMAL PROTEIN E GRAIN FREE FORMULA

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rriva solo nei negozi specializzati la nuova sorpresa targata Oasy per tutti i proprietari di cani: acquistando un sacco da 12 kg di Oasy One Animal Protein o Grain Free Formula ogni cliente riceve in regalo il nuovo beauty, perfetto per custodire gli accessori del cane e comodissimo in viaggio. Le confezioni oggetto della promozione saranno contrassegnate dall’apposito adesivo che aiuterà i consumatori a identificare la promozione, assieme al materiale di comunicazione disponibile in negozio.

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Espositore PetTrend • Dicembre 2021 / Gennaio 2022

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Lenka Novotná - Pixabay

ALIMENTAZIONE

OLTRE ALLE FONDAMENTALI CARATTERISTICHE SUL PIANO NUTRIZIONALE, UN ALIMENTO PER CANI E GATTI DEVE ESSERE ANCHE GRADITO AL PALATO DEI NOSTRI ANIMALI DA COMPAGNIA. VEDIAMO COME SI OPERA SOTTO QUESTO PROFILO IN UNA MODERNA FILIERA PRODUTTIVA

APPETIBILITÀ E APPETIZZANTI

C Diana Vergnano Medico veterinario nutrizionista, Diplomata all’European College of Veterinary and Comparative Nutrition (ECVCN)

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on il termine “appetibilità” (o palatabilità, dal termine inglese “palatable”), si fa riferimento al livello di gradimento di un alimento da parte del consumatore. È facile comprendere come essa rappresenti una delle caratteristiche fondamentali che deve avere un alimento per animali da compagnia: infatti, per quanto quest’ultimo possa essere bilanciato e nutriente, cani e (soprattutto) gatti non lo mangeranno di certo se non è di loro gusto.

Quali sono i gusti di cani e gatti? È noto che sia per i cani sia per i gatti conta molto la sfera aromatica: entrambe le specie, ed in particolar modo il cane, possiedono molti più recettori olfattivi rispetto all’uomo. Pochi però sanno che le preferenze delle due specie sono diverse: per esempio, è stato dimostrato che i cani gradiscono il sapore dolce, mentre i gatti non sono in grado di percepirlo, in quanto non possiedono gli appositi


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Come si ottiene un prodotto molto appetibile? Gli appetizzanti sono solitamente delle miscele di più sostanze, appositamente studiate per andare incontro alle preferenze sensoriali di cani e gatti. Normalmente la base è costituita

da una componente proteica già di per sé molto saporita che può essere di origine animale, come il fegato, o vegetale, a cui vengono addizionati dei componenti che ne potenziano ulteriormente aroma e gusto, come amminoacidi o lieviti. Gli appetizzanti

IL CONTRIBUTO FORNITO DAI PROPRIETARI In alternativa ai test di palabilità tradizionali si può ricorrere all’impiego di animali di proprietà non addestrati. Il vantaggio di questo tipo di test è quello di osservare il gradimento di cani e gatti nel loro ambiente naturale, ovvero a casa loro. Inoltre, in questo modo, è possibile anche ottenere delle informazioni riguardo alle percezioni che i proprietari traggono dal prodotto considerato nel suo insieme. Queste percezioni possono risultare molto interessanti, in quanto i cani e i gatti non possono parlare, né comprare il proprio alimento preferito che alla fine è scelto per loro dal proprietario. Ma su quali basi viene effettuata questa scelta? Il proprietario sicuramente considera quanto un alimento piace ai propri amici a quattro zampe, ma verosimilmente valuta anche altri aspetti che non possono essere apprezzati dall’animale, come per esempio la praticità della confezione, l’elenco degli ingredienti riportato in etichetta e il prezzo. Questi aspetti, insieme alla palabilità dell’alimento, vengono tenuti in considerazione per definire come un prodotto deve essere proposto ai consumatori.

Gundula Vogel - Pixabay

recettori sulla lingua. I felini amano invece i sapori acidi. Non contano però solo il sapore e l’odore dell’alimento, ma sono elementi chiave anche la forma e la texture: per esempio, i gatti sembrano preferire crocchette con un’umidità molto bassa (potremmo dire molto croccanti), mentre il contrario vale per i cani. È noto che esistono degli ingredienti, comunemente chiamati “appetizzanti”, utili a esaltare il sapore degli alimenti. Intorno a essi sono fiorite numerose leggende: per esempio, si sente spesso dire che queste sostanze hanno il potere di assuefare l’animale, proprio come una droga, per far sì che voglia nutrirsi solo e soltanto con l’alimento che le contiene. La realtà è ben diversa: fortunatamente per i nostri animali, una materia prima con queste proprietà non è ancora stata trovata (e se anche esistesse, difficilmente il suo utilizzo verrebbe permesso!). È fondamentale ricordare che, per legge, gli alimenti per cani e gatti e gli ingredienti di cui sono costituiti devono essere sempre sicuri per la salute di chi li consuma, dei proprietari e dell’ambiente.

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Martine Auvray - Pixabay

ALIMENTAZIONE

possono essere prodotti da aziende specializzate oppure dalle ditte produttrici di petfood stesse. Possono essere in forma liquida oppure in polvere, e vengono applicati all’esterno della crocchetta dopo che questa è stata estrusa ed essiccata, in un componente dell’impianto che viene chiamato grassatore: si tratta di una sorta di grossa betoniera, all’interno della quale vengono fatte roteare le crocchette e nebulizzate con grassi e, appunto, appetizzanti. In questo modo, questi ultimi non subiscono trattamenti termici che potrebbero deteriorarli ed inoltre diventano il primo componente che l’animale percepisce quando si avvicina all’alimento, prima con l’olfatto e successivamente con il gusto. In etichetta gli appetizzanti vengono solitamente dichiarati come “interiora aromatizzanti” o “proteine animali idrolizzate” all’interno della composizione, ovvero l’elenco degli ingredienti. Per raggiungere un’elevata appetibilità, però, non è sufficiente utilizzare un buon appetizzante. Immaginiamo l’appetizzante come un condimento su una pietanza, per esempio il sale nella pasta al ragù: una pasta senza sale non sarà mai saporita come una che è stata salata a dovere, ma se la pasta è scotta e il ragù è scadente, 14

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il sale non sarà comunque in grado di migliorare il gusto del piatto. Dunque, il concetto chiave dietro una palatabilità ottimale è che l’intero processo produttivo deve essere adeguato: devono essere utilizzate materie prime di ottima qualità e in perfetto stato di conservazione, si devono adottare pratiche di produzione corrette (controllo delle temperature, raggiungimento di umidità adeguate della crocchetta in base alla specie di destinazione), il prodotto finito deve essere conservato in maniera idonea, e, solo dopo tutto ciò, gli appetizzanti devono essere utilizzati in modo consono. Ottenere un prodotto molto appetibile non è per nulla scontato, anzi è uno degli aspetti che impegnano maggiormente i settori della Ricerca e Sviluppo delle aziende.

I test di palatabilità Essendo fondamentale per un prodotto di successo, l’appetibilità è uno dei parametri che i produttori di petfood valutano più attentamente. Solitamente, prima che una nuova ricetta venga approvata, il produttore effettua dei test per verificare che sia appetibile. I primi test possono includere delle analisi di laboratorio sul prodotto finito, come la percentuale di umidità, il pH e la misurazione dello stato di

ossidazione. Se i risultati di questi test vengono considerati positivi, solitamente si procede ad effettuare dei veri e propri test di palatabilità. Queste prove vengono effettuate presso particolari centri, che ospitano cani e gatti appositamente scelti ed addestrati per svolgere questa attività (vengono per esempio scartati sia i soggetti troppo schizzinosi sia quelli troppo famelici). È importante sottolineare che non si tratta di animali da sperimentazione: su di loro non viene effettuato nessun test di laboratorio, ma il loro unico compito consiste nel mangiare o meno gli alimenti che vengono proposti loro, sulla base delle loro preferenze; sono, dunque, degli assaggiatori a tutti gli effetti. Gli alimenti da testare possono essere offerti tramite diversi protocolli: per esempio, si può somministrare un unico alimento per alcuni giorni e misurare se e quanto ne viene consumato, oppure si possono offrire due alimenti contemporaneamente, in due ciotole diverse, e osservare quale dei due viene scelto per primo e quale viene consumato in maniera maggiore. Alla fine viene elaborata un’analisi statistica e vengono forniti i risultati all’azienda che aveva richiesto il test. ●


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Acana Italia Petfoods Numero verde: 800 555040

ACANA SI RAFFORZA: NUOVO PACKAGING, CAMPAGNA RADIO E INFLUENCER MARKETING

A

CANA rafforza la sua identità e intraprende nuovi investimenti a sostegno del mercato italiano: è in corso proprio in questi mesi infatti il passaggio ai nuovi pack della linea ACANA Dog che delineano in modo ancora più efficace i principi nutrizionali unici del marchio, in concomitanza con nuove attività di comunicazione che raggiungeranno un pubblico sempre più ampio.

NUOVI PACK, NUOVO CLAIM Colori intensi, immagini che mostrano l’alta qualità degli ingredienti utilizzati e una netta distinzione fra linea cane e linea gatto: i nuovi pack ACANA sono più intuitivi ed efficaci, capaci di esaltare la qualità degli alimenti e le sue caratteristiche distintive. In linea con il nuovo claim “Every ingredient matters L’importanza di ogni ingrediente”, sono immediate sul fronte del pack le esclusive percentuali di ingredienti animali, così come quelle di frutta e verdura, e l’assenza di cereali negli alimenti grain free.

RADIO E SOCIAL: UN’AZIONE COMBINATA PER MASSIMIZZARE L’AWARENESS ACANA approda per la prima volta in radio: il nuovo spot è on air su Radio 105, Virgin Radio, Radio Monte Carlo e R101. Fino all’11 dicembre si susseguono sulle emittenti numerose ripetizioni dello spot e citazioni da parte dei conduttori radiofonici: un messaggio accattivante per i proprietari di cani e gatti in ascolto, che si conclude con l’invito a recarsi nei negozi specializzati per animali, a conferma della fiducia che ACANA ripone nella relazione con il petshop. Parallelamente prende avvio lato digital la collaborazione con creator e influencer attivi sul web, selezionati con attenzione fra i proprietari di cani e gatti maggiormente in linea con i valori del marchio. Un’attività che rafforza la comunicazione social ACANA - già forte di una community vivace e affezionata - e amplifica sempre più la notorietà del marchio fra nuovi pubblici sensibili. ●

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UNA MORBIDA CAREZZA PER IL PET, UN ABBRACCIO SINCERO PER IL PIANETA La Famiglia Ciam è lieta di presentare le salviette Welly dedicate all’igiene di cane e gatto LE SALVIETTE Le salviette detergenti Welly per cane e gatto hanno un maxi formato, sono super resistenti ed oltre ad essere biodegradabili, possono essere conferite nell’organico. Realizzate al 100% in puro cotone, sono disponibili in 6 diverse fragranze, volte a soddisfare tutte le esigenze degli amici a quattro zampe e dei loro compagni umani. 6 Avvolgenti Fragranze: • Cedro e Salvia → azione rinfrescante • Tè Verde e Bambù → azione igienizzante • Talco e Iris → azione delicata • Camomilla e Malva → adatta anche per cuccioli • Cocco e Lime → profumazione esotica • Mango e Tiarè → gusto tropicale

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a linea Welly - Famiglia Ciam Pet&Care nasce dall’esigenza di creare prodotti dagli alti standard qualitativi e allo stesso tempo rispettosi dell’ambiente, per prendersi cura degli animali in modo consapevole. Salviette igienizzanti, oltre a bio shampoo e bio mousse detergenti senza risciacquo, tutti caratterizzati da ingredienti provenienti da agricoltura biologica, formule delicate e packaging riciclabile. Una vera novità sul mercato che finalmente riesce ad associare ottime performance al rispetto della Natura. Un’innovazione che non può di certo passare inosservata, considerando che il 62% degli italiani preferisce acquistare prodotti di aziende che dimostrano attenzione all’ambiente*. Per di più, l’88% dei proprietari di animali domestici dichiara di voler riciclare il più possibile, dimostrando una forte attenzione verso i consumi responsabili*.

*Fonti dati: Rapporto “Who Cares, who does” GFK, 2020/Rapporto “Gli italiani e gli animali domestici: una nuova relazione” Kodàmi, 2021.

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XIV EDIZIONE DEL RAPPORTO ASSALCO - ZOOMARK

DA GIUGNO 2020 A GIUGNO 2021 IL MERCATO ITALIANO DEGLI ALIMENTI PER CANI E GATTI HA SVILUPPATO UN GIRO D’AFFARI DI 2.431 MILIONI DI EURO CON UN INCREMENTO DEL FATTURATO DEL +8%

IL PET FOOD TRAINA IL MERCATO a cura della redazione

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al 10 al 12 novembre si è tenuto Zoomark International, il Salone internazionale dei prodotti e delle attrezzature per gli animali da compagnia organizzato da BolognaFiere. La conferenza inaugurale della manifestazione fieristica è stata l’occasione per presentare al settore il Rapporto Assalco-Zoomark 2021, la pubblicazione annuale di Assalco (Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia) che rappresenta un punto di riferimento per chiunque si occupi di animali d’affezione. Il Rapporto, alla cui stesura contribuiscono IRI Information Resources e l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi), è suddiviso in tre aree. L’Area Mercato documenta l’evoluzione delle abitudini d’acquisto dei proprietari di pet, l’Area Sociale tratta della presenza e della crescente importanza degli animali da compagnia in Italia, l’Area Salute riporta l’ultima indagine sulle strutture veterinarie. Per quanto riguarda l’Area Mercato, tra i dati elaborati da IRI Information Resources spicca, in particolare, la performance dei prodotti per l’alimentazione di cani

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e gatti - canale Grocery1, Petshop Tradizionali2, Catene Petshop3, Petshop GDO4 e Generalisti on Line (gruppi della GDO e Amazon)5 - che ha sviluppato nell’anno chiusosi a giugno 2021 un giro d’affari di 2.431 milioni di euro con un incremento del fatturato del +8%. Altro dato da sottolineare è che le principali piattaforme distributive - Grocery, Petshop Tradizionali, Catene Petshop - sviluppano un giro d’affari pari a 2.338,7 milioni di euro e mostrano un trend positivo del +6,4%. Ma vediamo più nel dettaglio i dati emersi dal Rapporto.

Gatti e cani continuano a trainare il mercato pet food L’alimentazione di gatti e cani continua a essere la componente più rilevante del mercato italiano del pet food. Il canale Grocery assorbe il 56,5% del fatturato complessivo, ovvero 1.373 milioni di euro, e il 75,9% dei volumi, ovvero 503.835 tonnellate. Nell’anno terminante a giugno 2021, IRI ha riscontrato un incremento del fatturato pari al 6,2% e dei volumi pari al 4,5%. Seguono i Petshop Tradizionali, che sviluppano il 14,2% dei volumi (corrispondenti a circa 93.953 tonnellate), ma generano il 26,9% del valore (653,6 milioni di euro di fatturato), e le Catene Petshop, che rappresentano il 7% dei volumi e il 12,8% del valore, per un totale di 46,7 tonnellate e 312 milioni di euro, con una dinamica di crescita particolarmente interessante (+19,7% a valore e +13,8% a volume rispetto all’anno precedente). Tra i canali distributivi relativamente nuovi, nell’anno

terminante a giugno 2021 i Petshop GDO hanno raggiunto un fatturato pari a 43,6 milioni di euro, con un’incidenza sul mercato totale pari all’1,8% (canali fisici e online). L’emergenza sanitaria ha fatto osservare una forte accelerazione dell’e-commerce, analogamente a quanto accaduto negli altri segmenti del largo consumo. I dati raccolti da IRI sulle vendite online di alimenti per cani e gatti da parte di operatori generalisti (gruppi della GDO e Amazon), mostrano un fatturato pari a 49 milioni di euro: benché rappresenti al momento solo il 2% del fatturato totale del pet food (canali fisici e online), questo canale è cresciuto del 104% rispetto allo scorso anno e sembra destinato ad acquisire maggior peso in futuro. Confrontando invece il mercato degli alimenti per gatti e cani, comprendendo umidi, secchi e snack, IRI rileva che i prodotti per gatto rappresentano il 53,5% del valore realizzato dai canali Grocery, Petshop Tradizionale e Catene Petshop, con un fatturato pari a 1.251,5 milioni di euro. La crescita a valore è stata dell’8,1%. Gli alimenti per cane rappresentano a valore il 46,5% del totale mercato Grocery, Petshop Tradizionale e Catene Petshop, ovvero 1.087 milioni di euro.

Alimenti per altri animali da compagnia: uccelli e roditori sempre in testa Il mercato degli alimenti per i piccoli animali da compagnia ha visto nell’anno terminante a giugno 2021 un fatturato di poco superiore ai 12 milioni di euro presso Ipermercati,

Supermercati e punti vendita LSP (Libero Servizio Piccolo), con una crescita a volume dell’1,9%. Il segmento principale è quello dei prodotti per gli uccelli ornamentali, che copre il 42,9% del valore e poco meno del 50% dei volumi. Seguono gli alimenti per roditori (31,4% del fatturato e 39,6% a volume). I prodotti per l’alimentazione dei pesci e delle tartarughe rappresentano rispettivamente il 12,6% e l’11,8% di questo segmento di mercato.

Più attenzione all’igiene e agli accessori per i pet Nell’anno dell’emergenza sanitaria provocata dal Covid19, la relazione con i pet ha acquisito ancora più valore con un conseguente aumento della popolazione degli animali d’affezione. Questi fattori, insieme al maggior tempo trascorso con il proprio pet durante la pandemia, hanno sostenuto la crescita dei prodotti per l’igiene, i giochi e gli accessori. Le rilevazioni IRI, presso la Grande Distribuzione Organizzata, hanno confermato un giro d’affari di 75 milioni di euro nell’anno terminante a giugno 2021, in crescita del 4,1% rispetto al periodo precedente. In questa categoria, i segmenti più dinamici sono stati i prodotti per l’igiene (tappetini assorbenti igienici, salviette, shampoo, spazzole, deodoranti, ecc.), in crescita del 7,1%, e i giochi, con un incremento in valore del 14,6%. Le lettiere per gatto, rilevate separatamente, hanno sviluppato nello stesso canale un fatturato di oltre 78 milioni di euro, in aumento del 4,6% a valore. ● 1

DA 14 ANNI IL RIFERIMENTO DEL SETTORE Giunto alla sua XIV edizione il Rapporto Assalco-Zoomark è realizzato da Assalco (Associazione Nazionale Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia) e da Zoomark International. Alla sua realizzazione contribuiscono, inoltre, IRI Information Resources e l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi). Si tratta di un compendio che documenta - attraverso una fotografia dell’evoluzione del mercato e delle novità in ambito sociale e istituzionale - la crescente importanza del ruolo degli animali da compagnia nel nostro Paese. Alla stesura del Rapporto, che è supportato da evidenze scientifiche, ricerche e contributi di esperti, collaborano anche alcuni tra i principali esponenti del settore. Affermatosi negli anni come documento di riferimento per chiunque, a vario titolo, sia interessato al mondo degli animali da compagnia, il Rapporto si presenta in forma sintetica, per una fruizione più immediata da parte dei media, grazie anche a una serie di infografiche che ne riassumono i principali dati in maniera accattivante.

Per Grocery si intende la somma dei canali Ipermercati, Supermercati, LSP (Libero Servizio Piccolo), Tradizionali (inclusi i Micromarket, punti di vendita inferiori ai 100 mq) e Discount. 2 I Petshop tradizionali contano 4.857 punti vendita in Italia, dato aggiornato a giugno 2019 - fonte IRI. 3 Panel Iri Catene Peshop: rappresentativo di L’isola dei Tesori, Maxi Zoo, Croce Azzurra, Italpet, Zoo Megastore, Agrizoo2. Arcaplanet, Fauna Food e Zoomarket sono escluse dalla rilevazione IRI che rappresenta pertanto 413 punti vendita - dato aggiornato ad agosto 2020. 4 Petshop GDO: negozi specializzati appartenenti alla GDO. Leader panel di 86 punti vendita con insegna Amici di Casa Coop, Petstore Conad, Animali Che Passione, Joe Zampetti, Pet Elite (Selex) e Ayoka (Vegè Multicedi) - fonte IRI. 5 Fonte Iri E-Commerce: tracking delle vendite on line di operatori Generalisti On Line e Pure Players (Esselunga, Carrefour, Pam/Panorama, Coop, Bennet, Unes, Finiper, Everli, Gros, Così Comodo, Crai, Basko, Lillapois, Risparmio Casa, Nonna Isa, Più Me e Amazon).

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XIV EDIZIONE DEL RAPPORTO ASSALCO - ZOOMARK

NELL’ANNO DELL’EMERGENZA SANITARIA LA RELAZIONE CON I PET HA ACQUISITO ANCORA PIÙ VALORE. È TEMPO DI ABBASSARE I COSTI DI GESTIONE DEI PET, RIDUCENDO L’ALIQUOTA IVA CHE GRAVA SU PET FOOD E CURE VETERINARIE

CRESCE IL VALORE DELLA RELAZIONE a cura della redazione

N

ell’Area sociale del Rapporto AssalcoZoomark 2021 troviamo fotografata l’evoluzione della relazione con gli animali da compagnia, a cominciare dalla crescita della popolazione pet. Euromonitor stima che in Italia vivano oggi oltre 62 milioni di animali d’affezione1, di cui quasi 30 milioni di pesci, più di 16 milioni di cani e gatti, circa 13 milioni di uccelli e oltre 3 milioni e mezzo tra piccoli mammiferi e rettili. L’aumento complessivo di animali da compagnia è avvalorato dai dati di Gfk, che rileva quasi 1 milione in più di famiglie2 acquirenti di prodotti per pet, e dalla crescita delle adozioni di cani e gatti registrate da Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) nella fase acuta dell’emergenza sanitaria nel 2020 arrivando a dichiarare un incremento del 15% rispetto all’anno precedente.

Cambia la relazione con i pet In un periodo caratterizzato dal protrarsi della pandemia Covid-19, come abbiamo visto, l’attenzione per gli animali d’affezione è aumentata significativamente ed è sempre più diffusa la consapevolezza dei tanti benefici fisici e psicologici che questi portano in famiglia. “Nell’anno dell’emergenza sanitaria la relazione con i pet ha ac20

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quisito maggior valore. Gli animali da compagnia danno tanto ai loro proprietari che, a loro volta, sono particolarmente attenti alla loro alimentazione e alla loro salute. In tempo di pandemia abbiamo inoltre assistito a un incremento delle adozioni, legate al desiderio di alleviare la solitudine e favorire il benessere delle persone più vulnerabili, come i bambini, gli adolescenti e gli anziani”, ha commentato Gianmarco Ferrari, Presidente di Assalco. “Gli animali d’affezione sono parte integrante delle famiglie in cui vivono e questo si riflette anche nell’andamento positivo del mercato del pet food e pet care”. Secondo la ricerca commissionata da Assalco a Wamiz3, il sito numero 1 in Europa sugli animali da compagnia, il 33% di chi possiede uno o più pet ne ha acquistato o adottato almeno uno nell’ultimo anno e mezzo, ovvero dopo lo scoppio dell’emergenza sanitaria. L’indagine, realizzata con l’obiettivo di indagare il nuovo rapporto uomo-pet, ha evidenziato che il possesso degli animali d’affezione è un fatto trasversale e non limitato a uno specifico gruppo sociodemografico, se non per il genere: oltre l’80% di chi ha risposto di avere un pet è infatti donna. L’età è abbastanza eterogenea, con un picco del 27% nella fascia compresa tra i 45 e i 54 anni, ed è equamente ripartito il domicilio dei rispondenti, che nel 30% dei casi vivono nelle regioni del NordOvest. Quasi la metà (49%) risiede in centri urbani con meno di 40 mila abitanti, il 55% vive in appartamento in condominio e il 35% ha un nucleo familiare composto da 2 persone.

Pet come antidoto a solitudine e stress, fonte di benessere per tutti Durante il periodo pandemico, il pet è stato per molti proprietari uno dei pochi soggetti - se non l’unico con il quale avere un contatto “reale” in un contesto di relazioni prevalentemente virtuali. Tra i benefici riconosciuti ai pet, i rispondenti della ricerca commissionata da Assalco a Wamiz citano il fatto che gli animali d’affezione alleviano lo stress e le tensioni quotidiane (70% delle preferenze dei rispondenti), mettono allegria (61%) e contribuiscono a unire la famiglia (41%). Secondo l’85% di chi ha risposto al questionario, abitare con un animale d’affezione è un ottimo antidoto alla solitudine. Rispetto alla pandemia, il 60% sostiene che i pet hanno permesso ai proprietari

di mantenersi attivi portando gli animali a spasso o giocando con loro, mentre il 39% ha ricordato che, grazie all’animale da compagnia, i proprietari hanno potuto conoscere più persone all’interno della loro comunità, ad esempio frequentando i parchi urbani o recandosi dal veterinario. Agli animali da compagnia è attribuito un ruolo di primo piano nell’educazione e nella socialità dei bambini e degli adolescenti. La presenza del pet è molto apprezzata anche da chi si confronta con le nuove forme di organizzazione del lavoro, in particolare con lo smart working. Il 79% degli intervistati afferma che la presenza di un animale rasserena i momenti lavorativi difficili, il 47% dichiara che i proprietari beneficiano della presenza dei loro animali nei momenti di pausa e il 47% sostiene che la presenza di un pet permette di sopportare meglio la mancanza dei colleghi. L’indagine riconosce come positiva anche la convivenza con un pet da parte degli anziani. La maggioranza di chi ha partecipato all’indagine sostiene, infatti, che la routine giornaliera legata all’accudimento degli animali aiuta a rimanere presenti e vigili (65% delle risposte). Il 60% sostiene che i pet mantengono gli anziani attivi, il 58% sottolinea che gli animali in famiglia fanno sentire meno soli, soprattutto quando figli e nipoti sono lontani, e il 46% afferma che i pet fanno sentire gli anziani utili.

Pet food e cure veterinarie sono beni e servizi essenziali non un lusso Nel corso della presentazione del Rapporto Assalco-Zoomark, tenutasi durante la Conferenza inaugurale di Zoomark International 2021, si sono susseguiti interventi di esponenti del mondo politico e istituzionale. “Nell’anno dell’emergenza sanitaria, la relazione con i pet ha acquisito ancora più valore. Gli animali d’affezione sono membri delle famiglie in cui vivono e danno tanto ai loro proprietari che, a loro volta, sono particolarmente attenti alla loro alimentazione e alla loro salute. In tempo di pandemia, gli italiani hanno apprezzato ancora di più il grande valore degli animali da compagnia, che in alcuni casi si è rivelato essere l’unico contatto fisico possibile, interagendo maggiormente con i propri pet e volendoli gratificare con alimenti e accessori studiati apposta per le loro esigenze. Inoltre, abbiamo assistito a un incre-

mento delle adozioni, legate al desiderio di alleviare la solitudine e favorire il benessere delle persone più vulnerabili, come i bambini, gli adolescenti e gli anziani”, ha commentato Gianmarco Ferrari, Presidente di Assalco. “Poiché gli alimenti e le prestazioni veterinarie sono essenziali per chi vive con un pet e se ne prende cura, torniamo a sottolineare l’incongruenza di applicare a questi prodotti e servizi l’aliquota Iva pari al 22%, la stessa dei beni di lusso. Auspichiamo che il carico fiscale che grava sulle famiglie italiane, che ricordiamo essere pari a più di 3 volte quello a cui sono sottoposti i proprietari tedeschi, possa essere finalmente alleggerito, collocando il pet food e le prestazioni veterinarie nello scaglione dell’Iva agevolata al 10%”. La necessità di revisione dell’aliquota Iva è stata al centro della tavola rotonda “Pet in famiglia e in società: più valore in tempo di Covid-19” che, oltre ad Assalco, ha visto la partecipazione dell’On. Michela Vittoria Brambilla, Presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, di Carla Rocchi, Presidente Enpa (Ente Nazionale Protezione Animale) e Marco Melosi Presidente Anmvi (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani). “Tagliare l’Iva sui prodotti e sui servizi necessari per mantenere un animale da compagnia non è solo giusto, è utile” ha dichiarato l’on. Michela Vittoria Brambilla, annunciando che l’Intergruppo presenterà un pacchetto di emendamenti alla legge di bilancio per ridurre gli oneri fiscali indiretti sui proprietari di animali d’affezione. “A favore concorrono oggi l’esperienza della pandemia, l’espansione del settore (che anche a fronte di tagli fiscali continuerebbe a generare ragguardevole gettito) e l’occasione storica di una riforma fiscale”, da realizzare congiuntamente al Piano nazionale di ripresa e resilienza. ● 1

Fonte: Passport-Euromonitor International, maggio 2020 (stime ricalcolate rispetto al passato). Aumento di famiglie acquirenti di prodotti per animali da compagnia a marzo-aprile 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Fonte: Gfk). 3 L’indagine è stata condotta su 1.000 persone, inclusi i non possessori di animali, che hanno risposto spontaneamente al questionario diffuso tramite il portale Wamiz.it tra il giugno e l’agosto 2021. Wamiz.it, lanciato nel 2019 è la piattaforma dove tutte le domande dei proprietari italiani di cani e gatti trovano risposta. Oltre all’Italia, Wamiz è presente anche in Francia, Spagna, Regno Unito, Germania, Polonia, Olanda, Messico e Sud America. 2

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MERCATO

GLI ALIMENTI COMPLEMENTARI CHE SUPPORTANO LE FUNZIONALITÀ GASTROINTESTINALI SONO IN CRESCITA GRAZIE AL SEMPRE MAGGIORE INTERESSE VERSO IL BENESSERE ANIMALE. FONDAMENTALE IL RUOLO DEI NEGOZIANTI SPECIALIZZATI NEL FORNIRE LA GIUSTA CONSULENZA IN BASE ALLE ESIGENZE SPECIFICHE DI OGNI PET

FOCUS SU

SHUTTERSTOCK

PROBIOTICI E PREBIOTICI Stefania Colasuono Redazione Distribuzione Moderna

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l segmento degli alimenti complementari, come abbiamo visto su Pet Trend di giugno 2021, mostra una certa dinamicità e rappresenta una buona opportunità - sia per le aziende che per i negozianti - di distinguersi sul mercato, puntando rispettivamente su un’offerta innovativa e su una vendita competente ed esaustiva. Tra le diverse tipologie di questi alimenti, una delle categorie maggiormente performanti è, senza dubbio, quella dei prodotti utili al benessere gastrointestinale dei pet, grazie alla presenza di probiotici e prebiotici nella loro formulazione.

Cresce l’attenzione per il benessere animale Ma a cosa è dovuto questo trend? Ce lo spiega ampiamente Daniele Pecorella, Sales Manager di Chemi-Vit: «l’attenzione per il benessere che coinvolge tutta la società si è estesa ai membri non umani della famiglia, con un maggiore interesse - da parte dei proprietari - nei confronti della dieta 22

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e della prevenzione. La selezione degli alimenti complementari per il pet rispecchia, dunque, le scelte di vita dei proprietari, sempre più attenti all’importanza del microbiota intestinale (la popolazione di microrganismi che vivono comunemente nell’apparato digerente, ndr) anche negli animali. Questo approccio, tra l’altro, risponde appieno all’esigenza sempre più sentita dai veterinari di incentrare la cura animale su metodiche che facilitino (e non contrastino) le naturali difese che possiede ogni organismo, in una

sorta di “collaborazione attiva” con il sistema immunitario, riducendo allo stesso tempo l’uso di antibiotici e farmaci. Ciò si è concretizzato in un aumento del consumo di prodotti con probiotici e prebiotici, che contengono cioè microrganismi probiotici vivi e attivi e molecole prebiotiche in grado di promuovere lo sviluppo di gruppi batterici utili al microbiota intestinale». Una tendenza riscontrata anche da Mario Cavestro, Medico Veterinario e Direttore Commerciale e Scientifico di Camon, il quale sottolinea come -


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Il mangime dietetico a particolari fini nutrizionali per cani e gatti FormaLIFE di Elanco contiene 2 probiotici (ceppi vivi), 2 prebiotici, elementi astringenti, vitamine e oligoelementi: una formula altamente appetibile in grado di agire nella riduzione dei disturbi acuti dell’assorbimento intestinale.

negli ultimi anni - le attività di ricerca relative al microbiota, ai prebiotici e ai probiotici siano aumentate in modo considerevole: «mai la scienza è stata più vicina a comprendere il perché di questa importantissima relazione tra alimenti e salute, una relazione che è valida nell’essere umano come nei pet. Il comparto degli alimenti complementari funzionali per cani e gatti, ma non solo, ha di conseguenza registrato un notevole incremento, sia in termini di varietà di offerta che di volume di vendite».

Perché sono importanti? Questi prodotti svolgono diverse azioni benefiche e possono essere assunti in numerose situazioni, per rafforzare la risposta immunitaria inte-

Purina Pro Plan® FortiFlora® Feline e Canine è l’alimento complementare probiotico, efficace nel supportare il benessere intestinale e le naturali difese del gatto o del cane. Appetibile e facilmente somministrabile, grazie al suo formato in pratiche bustine da aggiungere ogni giorno all’alimento abituale del pet.

stinale nei confronti di eventuali agenti potenzialmente dannosi. «Assumere queste sostanze attraverso la dieta costituisce un fattore importante, in quanto in questo modo si mette a disposizione un habitat ricco di nutrienti per il microbiota che, in cambio, contribuisce al mantenimento del benessere dell’intestino e dell’intero organismo animale, nonché allo sviluppo di un sistema immunitario forte e bilanciato, prima linea di resistenza contro la comparsa di malattie intestinali e sistemiche» sottolinea Daniele Pecorella. Per Mario Cavestro, inoltre, i prodotti contenenti pre- e probiotici rappresentano una soluzione valida nel caso di assunzione di antibiotici per contribuire a controbilanciare il loro impatto sull’organismo, ma sono utilissimi anche - ad esempio - nei casi di cambio di dieta, di episodi di diarrea da stress, in enteropatie croniche e disturbi dermatologici.

Normalia® di Innovet è la linea di alimenti dietetici complementari per il benessere dell’intestino del cane e del gatto a base di Aliamidi: sostanze che normalizzano l’equilibrio intestinale, potenziando e ottimizzando i meccanismi fisiologici di difesa di cui l’organismo dei pet è naturalmente dotato. Normalia® Fast è utile soprattutto nelle fasi iniziali dei disturbi intestinali (diarrea acuta) e nei successivi periodi di convalescenza; Normalia® Extra è indicato per la gestione a lungo termine dei disturbi intestinali (diarrea cronica).

Numerose proposte a scaffale L’impegno delle aziende per garantire ai pet owner un’offerta efficace e adatta alle specifiche esigenze dell’animale è grande, come dimostra l’ampiezza delle proposte presenti sul mercato, in costante rinnovamento. Il ricco assortimento di Purina include Pro Plan® FortiFlora® Feline e Canine, un alimento complementare probiotico adatto ai pet di tutte le età. «Grazie ai batteri vivi contenuti nel prodotto afferma Fjoralba Molla, Vet Channel Manager - contribuisce all’adeguato equilibrio intestinale tra batteri buoni e potenzialmente cattivi, oltre a supportare la normale funzionalità del sistema immunitario di cani e gatti». Specificamente studiato per la riduzione dei disturbi acuti dell’assorbimento intestinale durante episodi di diarrea acuta e i successivi periodi di convalescenza, invece, è Enterosalus di Camon, che utilizza i pre- e i probiotici anche in diversi altri prodotti per migliorare l’assorbimento degli altri ingredienti attivi, con dimostrati effetti antinfiammatori e immunomodulanti. Innovativa, inoltre, la soluzione proposta da Elanco con FormaLIFE, i fermenti lattici vivi per cani e gatti in confezione da 30 compresse. «Innovativa - spiega Giulia Vilotti, Brand Manager - perché si avvale di una formula unica (due probiotici ceppi vivi, due prebiotici, elementi astringenti, vitamine e oligoelementi) in grado di agire nella riduzione dei disturbi acuti dell’assorbimento intestinale. FormaLIFE, infatti, è particolarmente indicato nei casi di sindrome diarroica, prolungata terapia antibiotica, cambi di alimentazione e situazioni di stress con ripercussioni a livello dell’apparato digerente». PetTrend • Dicembre 2021 / Gennaio 2022

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MERCATO

Per favorire il processo digestivo e contribuire al benessere del microbiota intestinale dei conigli e dei piccoli roditori, Chemi-Vit ha realizzato la linea Physiologic, caratterizzata dalla presenza di prebiotici (F.O.S.).

Uno di Famiglia è la linea studiata da Chemi-Vit per nutrire e proteggere il microbiota intestinale di cani e gatti. I prodotti, completamente grain free e con un’elevata percentuale di carne fresca o pesce, sono ricchi di prebiotici e postbiotici.

Parola d’ordine: innovare Di innovazione si può parlare anche nel caso dell’offerta di Innovet che ha sviluppato - per il benessere dell’intestino del cane e del gatto - Normalia®, l’unica linea a base di Aliamidi: «si tratta - afferma il CEO Renato della Valle - di sostanze (come la palmitoiletanolamide, PEA, e la palmitoilglucosamina, PGA) che, somministrate per via orale nelle forme ultra-micronizzate (PEA-um) e micronizzate (PGA-m), più biodisponibili e attive, sono efficaci sia nelle fasi iniziali dei disturbi intestinali (Normalia® Fast) che nella loro gestione a lungo termine (Normalia® Extra). All’azione di riequilibrio intestinale “secondo Natura” della PEA-um, Normalia® Extra abbina anche l’attività probiotica del Bacillus subtilis e quella prebiotica e immunoregolatoria delle sostanze contenute nel colostro bovino». Impegnata a innovare i propri alimenti complementari, infine, Chemi-Vit i cui prodotti, oltre ai prebiotici e ai probiotici, contengono anche i postbiotici, “superfermenti” di ultima generazione che derivano dalla fermentazione dell’orzo con sette ceppi di lattobacilli. «I prodotti del nostro assortimento sono in grado di favorire la condizione di equilibrio del microbiota intestinale (eubiosi), contrastando le alterazioni dello stesso (disbiosi), che sono spesso causa di patologie. Per cane e gatto, in particolare, abbiamo la linea di alimenti Uno di Famiglia, pensata per nutrire il pet nel modo più appropriato se24

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condo la loro natura di carnivori, ma anche per nutrire e salvaguardare il microbiota intestinale, grazie alla presenza di prebiotici e postbiotici» sottolinea Daniele Pecorella.

Due elementi chiave Affinché un alimento complementare sia del tutto efficace deve necessariamente rispondere, oltre che alla funzionalità, anche ad altri due requisiti imprescindibili: la facilità di somministrazione e l’appetibilità. Come ricorda Daniele Pecorella, infatti, «anche il migliore dei prodotti se non è gradito all’animale, perché poco appetibile, e/o al proprietario perché di difficile somministrazione, diventa assolutamente inutilizzabile». Su questi due aspetti fondamentali si basa, ad esempio, l’offerta di Elanco: le compresse di FormaLIFE sono altamente appetibili, grazie a ingredienti di qualità e dal gusto inconfondibile, e vengono percepite tanto dal pet owner quanto dal cane o dal gatto quasi come una “gratifica”. Requisiti soddisfatti anche dalla linea Normalia® di Innovet, perché sia le capsule monodose di Normalia® Fast che le bustine stick di Normalia® Extra possono essere somministrate direttamente in bocca o mescolate alla razione giornaliera di cibo degli animali. Altrettanto facile da somministrare, infine, Purina Pro Plan® FortiFlora® Feline e Canine: è sufficiente, infatti, cospargerne una bustina al giorno sull’alimento abituale del pet.

Tribiotic di Chemi-Vit è l’alimento complementare per ornitologia, caratterizzato da probiotici, prebiotici e postbiotici, utili per regolare l’equilibrio del microbiota e supportare il sistema immunitario degli uccelli.

Il contributo fondamentale della scienza Per la formulazione dei propri prodotti, i player del settore si avvalgono dell’esperienza di professionisti tra cui medici veterinari, ricercatori e nutrizionisti. Purina, ad esempio, conduce ricerche in ogni parte del mondo, attraverso i centri specializzati presenti negli Stati Uniti (a Grey Summit, St. Joseph e St. Louis) e in Europa (ad Amiens e a Losanna). Chemi-Vit, invece, si affida a un team di veterinari - sia interni che esterni all’azienda - e a esperti in nutrizione delle diverse specie di animali da compagnia e collabora con alcune università italiane, così che tutti i prodotti formulati rispettino le diversità specifiche delle specie e siano adeguati alle esigenze peculiari di ogni animale. Alla base dell’impegno in Ricerca & Innovazione di Innovet, infine, c’è una rete di ricerca - nazionale e internazionale avviata nella seconda metà degli anni ’90 dal premio Nobel Rita Levi Montalcini, che ha portato all’identificazione di sostanze (le Aliamidi) che, anziché contrastare in modo artificiale i sintomi delle patologie, potenziano e ottimizzano i meccanismi di autoprotezione e autoriparazione di cui l’organismo dei pet è già naturalmente dotato. «L’integrazione dietetica con queste sostanze ha già ottenuto benefici effetti in tanti settori specialistici della medicina veterinaria, compreso quello gastrointestinale» sottolinea, a tal proposito, Renato della Valle.


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IM-Modula di Camon è un alimento complementare in compresse la cui sinergia di ingredienti è stata studiata per supportare il normale funzionamento del sistema immunitario. I principi attivi in essi contenuti, infatti, sostengono la funzionalità fisiologica dell’intestino, della cute e delle difese immunitarie.

Enterosalus di Camon è un alimento complementare dietetico per cani e gatti, disponibile in compresse appetibili e in buste, che agisce nella riduzione dei disturbi acuti dell’assorbimento intestinale durante le diarree acute e i periodi di convalescenza successivi.

Specializzato, avanti tutta! Considerate la natura e la specificità di utilizzo di questi alimenti complementari, il loro acquisto è per lo più consigliato da un medico veterinario. Lo specializzato rappresenta un canale distributivo privilegiato trattandosi di prodotti in libera vendita, non vincolati cioè a una prescrizione obbligatoria. Il negoziante assume, dunque, un ruolo attivo e propositivo nel supportare la scelta del pet owner: «se adeguatamente preparato - afferma Renato della Valle - il negoziante può dare i consigli giusti e indirizzare il proprietario verso la scelta migliore per prodotti che hanno un contenuto tecnico significativo e importante, in grado di fare la differenza sulla salute e sulla qualità di vita del proprio animale». È indispensabile, dunque, che i negozianti puntino in maniera decisa sulla formazione, mantenendosi sempre aggiornati sui prodotti e sulle tendenze di mercato, soprattutto

attraverso una stretta collaborazione con le aziende, per diventare un punto di riferimento importante per gli acquirenti. Molto impegnata su questo fronte Camon, che dispone di una rete capillare di informatrici e informatori sul territorio e organizza una serie di webinar e incontri formativi sia per i veterinari che per gli addetti alle vendite. Articolato, inoltre, il programma di Purina che ha realizzato il progetto Negozio Esperto, «un’attività pensata appositamente per il canale specializzato, che mette il pet shop e il suo personale al centro di un’attivazione a 360° con un focus sul brand Pro Plan®, di cui FortiFlora® fa parte, prevedendo in store experience, formazione e coinvolgimento diretto dello staff» spiega Fjoralba Molla.

Uno sguardo al futuro Le previsioni future per il segmento degli alimenti complementari, speci-

NON SOLO PER CANI E GATTI Gli alimenti con probiotici e prebiotici non riguardano soltanto i cani e i gatti, ma anche altre specie di animali da compagnia per salvaguardare il benessere del loro microbiota e supportare il buon funzionamento dell’intestino. Particolarmente ricco l’assortimento realizzato da Chemi-Vit, che propone la linea Physiologic per conigli e piccoli roditori, adatta alle peculiarità digestive delle varie specie e caratterizzata dalla presenza di prebiotici (F.O.S.) in quantità ottimale. Maior, invece, è la linea di pastoncini per uccelli, arricchiti di prebiotici e probiotici e, alcuni, anche con postbiotici. È il caso di Tribiotic (utilizzato dagli allevatori), utile per regolare l’equilibrio della flora intestinale, la cui alterazione è la causa primaria di molte problematiche nell’allevamento degli uccelli.

ficamente formulati per il supporto delle funzionalità intestinali, sono piuttosto positive: i margini di sviluppo sono interessanti e le aziende possono fare ancora molto per arricchire e innovare la propria offerta. Un ottimismo che deriva anche dai trend soddisfacenti, mostrati in generale dal comparto degli alimenti complementari per animali da compagnia, e che ricalcano il buon andamento riscontrato anche in campo umano. «Il settore nutraceutico, compreso il segmento dei probiotici, sta vivendo un momento di grande vitalità - ribadisce Renato della Valle -. L’aumento del numero degli animali da compagnia e la maggior attenzione che rivolgiamo alla loro cura depongono per un trend positivo e continuo per gli anni futuri. Lo studio costante e la formulazione di prodotti innovativi, e sempre più all’avanguardia, contribuiranno ulteriormente allo sviluppo di questo segmento di mercato, che è già adesso uno dei più importanti». Ottimismo anche da parte di Mario Cavestro, il quale però sottolinea come - per continuare a ottenere risultati soddisfacenti - sia indispensabile una maggiore attenzione, da parte della normativa, del rapido progresso scientifico e tecnico del settore. Progresso su cui punta anche Elanco: «uno degli obiettivi della ricerca nel prossimo futuro sarà quello di individuare, in base alle problematiche riscontrate, quale sia il miglior ceppo o la migliore combinazione di ceppi, a quale dosaggio e con quale durata di somministrazione» conclude Giulia Vilotti. ● PetTrend • Dicembre 2021 / Gennaio 2022

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DOGGYRADE E KITTYRADE: BEVANDE ISOTONICHE PER CANE E GATTO Innovativi drink ipocalorici che garantiscono una buona idratazione per gli Amici a Quattro Zampe

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ono ora disponibili DoggyRade e KittyRade, bevande reidratanti ipocaloriche per gli animali domestici. Entrambi i prodotti, deliziosi e rinfrescanti, garantiscono una buona idratazione per cane e gatto ed il benessere intestinale e digestivo.

DoggyRade è una bevanda energetica e dissetante che aiuta a recuperare gli elettroliti persi dai cani dopo un periodo di attività come l’esercizio fisico, i momenti di gioco o le fasi di lavoro. Gli elettroliti sono minerali importanti che aiutano a bilanciare la quantità di acqua all’interno del corpo. DoggyRade contiene anche prebiotici e amminoacidi per supportare la digestione e l’assorbimento dei nutrienti. Inoltre, questa bevanda ha un delizioso sapore e odore di pollo che incoraggia tutti i cani a degustare tutta la porzione consigliata. KittyRade, vincitore del premio “Cat Food Functional Diet Product of the Year” ai Pet Innovation Awards, è una bevanda isotonica per gatti, che aiuta ad affrontare i problemi di idratazione comuni in questa specie. I gatti spesso sono molto esigenti, anche nel bere, e la loro mancanza di idratazione può portare a problemi renali e intestinali. Questa bevanda, con il suo delizioso sapore e aroma 26

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di pollo, facilita un’adeguata assunzione di liquidi e una buona idratazione nei gatti. Contiene anche l’acido glutammico, un amminoacido benefico per la funzione intestinale e la taurina, che favorisce il benessere di occhi e cuore. DoggyRade e KittyRade contengono entrambi acqua purificata tramite osmosi inversa, un modo naturale per rimuovere le impurità dell’acqua difficili da digerire. Ad esempio, l’acqua purificata in DoggyRade e KittyRade non contiene l’elemento aggressivo del cloro, un sapore che non piace né a cani né a gatti, che si trova invece tipicamente nell’acqua del rubinetto. Ti presentiamo anche DoggyRade Pro, una versione avanzata di DoggyRade, che aiuta i cani a riprendersi da disturbi intestinali (come diarrea acuta, gastroenterite o pancreatite) o da altre malattie. DoggyRade Pro ha vinto il premio “Pet Care Products Award”, al New Product Showcase, alla fiera PATS Telford, in Inghilterra, il 26 settembre 2021. Il premio è stato giudicato da rivenditori indipendenti tra oltre trecento nuovi prodotti presentati all’evento pet trade. Riportiamo uno dei commenti dei giudici: “Questa bevanda reidratante isotonica ha un buon prezzo e aiuta i cani a riprendersi dai problemi di pancia”. Per rendere ogni pasto indimenticabile abbiamo la soluzione perfetta: YummyRade è un delizioso insaporitore per cani o gatti, a basso contenuto di grassi e calorie, da aggiungere al cibo dei cani e dei gatti. YummyRade ha vinto il premio “Product Innovation Award 2021 - Cat” al 2021 Pet Industry Federation Awards. Per maggiori informazioni su DoggyRade, KittyRade, YummyRade e DoggyRade Pro visita il sito https://doggyrade.com/it Se sei un rivenditore, contattaci tramite email all’indirizzo italia@doggyrade.com oppure chiama: + 39 800 353145 | + 39 347 3037780 ●


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CANI DI RAZZA

Nicolas Patrini Psicologo, educatore cinofilo Foto di Tommaso Urciolo

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l Petit Basset Griffon Vendéen, da ora abbreviato con l’acronimo PBGV, viene chiamato anche Petit, Griff o Roughie nella terra d’origine, è un cane francese. Curiosa l’origine del nome, che lo descrive perfettamente: petit (piccolo), basset (basso), griffon (ruvido), vandéen (area della Francia dove si pensa sia iniziata la sua storia). Si crede che la razza sia nata con lo scopo di aiutare l’uomo nella caccia in una zona geografica particolare, quella della Vandea (un dipartimento che si affaccia sull’Oceano a sud della Bretagna), un territorio caratterizzato da terreni difficili, accidentati, pieno di rovi e dal sottobosco spesso. L’attività venatoria ha dunque guidato le prime selezioni, risalenti al XVI secolo, indirizzate verso l’ottenimento di un cane di taglia contenuta, ma al contempo robusto, forte e dalla tempra di ferro. Correre tra i rovi poteva comportare qualche problema e ferire i cani, da questo la necessità di una razza da lavoro dalla pelle spessa e dotata di un pelo capace di proteggerla da insidie e intemperie.

La distinzione definitiva fra “petit” e “grand” Come accade per altri cani di origine francese, per esempio il barboncino, esistono più dimensioni della medesima razza, per questo oggi c’è anche il grand basset griffon vandéen, del tutto simile al “fratello minore”. Lo sforzo per separare le due taglie venne fatto a partire dal 1800 circa e un secolo più tardi le caratteristiche distintive erano già ben delineate, con le relative strutture morfologiche. La distinzione definitiva venne documentata alla fine della Seconda Guerra Mondiale e dal 1975 vennero vietati gli incroci tra petit e grand con l’obiettivo di preservare le razze, seppur molto simili. Lo standard in vigore, a cui ci ri28

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NATO IN FRANCIA CON LO SCOPO DI ACCOMPAGNARE L’UOMO NELL’ATTIVITÀ VENATORIA SU TERRENI DIFFICILI, QUESTO PICCOLO CANE È ALLEGRO, TENACE, FACILMENTE EDUCABILE. NECESSITA DI SFOGARE LA PROPRIA ENERGIA QUOTIDIANAMENTE E SVOLGERE ATTIVITÀ IN SINERGIA CON IL CONDUTTORE

IL PETIT

BASSET GRIFFON

VENDÉEN


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LO STANDARD DI RAZZA Aspetto generale. Dal punto di vista morfologico il PBGV è un piccolo cane, dal corpo leggermente allungato. Il portamento fiero e il vigore con cui si muove, svelano una prestanza fisica che va oltre l’immaginato. Nel complesso, la morfologia di questa razza gli consente una andatura sciolta e senza sforzo. Testa. Partendo dalla testa troviamo un cranio leggermente bombato, poco allungato, non troppo largo, ben cesellato sotto gli occhi. Lo stop è marcato e all’estremità delle labbra si sviluppano i baffi tipici della razza. Tartufo. Al vertice del muso troviamo un tartufo ben sviluppato, con narici nere. Nei mantelli bianco/arancio è tollerato un tartufo di color marrone. Denti. I denti hanno chiusura a forbice. Occhi. Gli occhi sono abbastanza grandi, senza bianco visibile. I peli sopra gli occhi vengono in avanti. Orecchie. Le orecchie sono morbide, strette e fini, con lungo pelo; terminano leggermente in ovale e sono girate all’interno. Collo. Scendendo verso la groppa troviamo un collo lungo, robusto, molto muscoloso e senza la presenza di giogaia. Il portamento della testa è fiero. Dorso. Il dorso è dritto, con linea superiore ben sostenuta. Groppa. La groppa, nel complesso, è muscolosa e piuttosto ampia se paragonata alla stazza del cane. Coda. La coda è attaccata alta, abbastanza grossa alla radice, ma si assottiglia in modo graduale avvicinandosi all’estremità. È portata a sciabola. Torace. Scendendo verso i fianchi troviamo un torace non eccessivamente largo, ma piuttosto profondo: arriva al gomito. Arti. Gli arti presentano una struttura ossea forte e proporzionata alla taglia del PBGV. Le spalle sono secche, oblique, ben aderenti al corpo. L’avambraccio è ben sviluppato. In particolare, gli arti posteriori sono muscolosi, con coscia leggermente arrotondata. Il garretto è ampio, leggermente angolato e mai completamente dritto. I piedi hanno cuscinetti duri, dita ben chiuse, unghie solide. Pelle. La pelle che ricopre il corpo è spessa. Pelo. Il pelo è duro, non eccessivamente lungo, mai serico o lanoso. Colori. I colori del manto ammessi sono: nero a macchie bianche, nero con marcature focate, nero con marcature color sabbia, fulvo con macchie bianche, fulvo a gualdrappa nera e macchie bianche, fulvo carbonato, sabbia carbonato con macchie bianche, sabbia carbonato, tinte simili al pelo di lepre, lupo, tasso o cinghiale. Taglia. L’altezza al garrese si attesta tra i 34 e i 38 cm.

feriamo in queste pagine, risale alla revisione del 1999, data dalla quale non è più stato modificato. Malgrado l’aspetto di questo cane possa sembrare familiare, non sono molti i PBGV registrati nel nostro Paese: il massimo numero relativo alle iscrizioni degli ultimi dieci anni è stato toccato con i 64 esemplari del 2011. Oggi, in Italia, abbiamo circa 40 soggetti in totale.

Il carattere Malgrado al primo sguardo possa sembrare un tranquillo cane da appartamento, il PBGV è molto attivo e poco incline a passare il proprio tempo a poltrire. Per questo motivo necessita di un conduttore tutt’altro che sedentario, o di una famiglia che lo prenda con sé solo come cane da compagnia. Occorre infatti ricordare come la razza sia nata allo scopo di assecondare l’uomo durante la caccia, attività che svolge con il massimo impegno e grande dedizione. Tra le doti principali del PBGV c’è infatti l’obbedienza e la propensione al lavoro: se educato e cresciuto dandogli le corrette attenzioni, questo cane non esiterà a seguire il proprietario e a cercare di svolgere ogni compito con la massima cura. Tutto ciò di cui necessita è un rapporto sinergico, fatto di collaborazione reciproca al raggiungimento di uno scopo comune. Insomma, sentirsi

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CANI DI RAZZA

partecipe nella vita del proprio gruppo di appartenenza. In quanto appena detto, è chiaro, non viene presa in considerazione un’esistenza sedentaria, dato che il PBGV ha enorme bisogno di sfogare le proprie energie. Dal punto di vista temperamentale

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si tratta di una razza tenace, mai timorosa, vitale.

A chi è adatto e come educarlo Malgrado la forma fisica non suggerisca doti atletiche da primo della classe nell’agility, il PBGV è un cane

che può stare al fianco del conduttore ovunque. Al contempo, non è quindi un cane adatto agli anziani, per esempio, o a chi non può garantirgli il movimento giornaliero necessario. Sotto l’aspetto educativo è bene ricordare come un lavoro corretto e precoce fatto sul cucciolo possa prevenire eventuali problemi di socializzazione dell’adulto: il piccolo, una volta giunto a casa, deve esplorare, conoscere, capire, essere portato in situazioni diverse. È buona norma permettergli di possedere un bagaglio esperienziale quanto più ampio possibile fin da subito, al fine di non trovarsi poi con un cane adulto timoroso o eccessivamente in ansia. L’educazione può procedere anche con l’indirizzo al lavoro di ricerca, dato che l’ottimo olfatto e le attitudini venatorie, se ben canalizzate, possono essere indirizzate verso compiti gratificanti sia per il cane che per il conduttore. Da evitare, invece, le maniere forti. Un cane equilibrato e ben educato non necessita di essere guidato se non con gentilezza: meglio spiegare che imporre, a tutto vantaggio del bellissimo rapporto che un PBGV può regalare a chiunque guadagni la sua fiducia. ●


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La sfida è stata vinta

Grazie !


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RAZZE FELINE

Francesca Serena Medico veterinario Master II liv in Medicina Comportamentale Vice presidente Commissione Tecnica Centrale ANFI Presidente Assemblea Allevatori con Affisso ANFI Foto di Silvia Pampallona

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l Sacro di Birmania è un gatto a pelo semilungo colorpoint, cioè con il classico motivo di colore più scuro alle estremità (zampe, coda, muso e orecchie), in contrasto con il corpo più chiaro. Il suo mantello è morbido come la seta, ha profondi occhi azzurri e, particolare della massima eleganza, guanti candidi all’estremità delle zampe. In base allo standard, questi guanti non devono superare l’articolazione delle zampe e devono essere simmetrici tra loro, fatto possibile grazie a un gene specifico (variante del gene «White spotting») che fissa il bianco solo sulle estremità. I maschi hanno un portamento nobile, sottolineato da un collare di pelo sontuoso mentre le femmine hanno un modo particolare di portare la coda piumosa agitandola vezzosamente.

Origine e diffusione della razza A differenza di molte razze feline che possono far risalire le loro origini a una mutazione spontanea (come per esempio Sphynx o Scottish Fold) o ad incroci intenzionali di altre razze al fine di crearne una completamente nuova (per esempio il Bombay, o l’Ocicat), non vi è alcuna traccia evidente dietro l’origine dei Birmani. Per quanto riguarda l’origine della razza, questi gatti erano i compagni sacri dei monaci nei templi birmani; da qui, secondo l’opinione più diffusa, sarebbero arrivati in Europa nel 1919 grazie a due inglesi che vivevano in Francia. Un’altra storia narra invece che sia stato un milionario americano ad acquistare in Estremo Oriente due esemplari della razza che poi furono inviati in Francia. È certo invece che, dopo la prima guerra mondiale, furono fatti incroci 34

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COMPAGNO DEI MONACI NEI TEMPLI BIRMANI, NEL CORSO DEL NOVECENTO SI È DIFFUSO IN OCCIDENTE, DOVE È STATO MOLTO APPREZZATO PER L’ESTETICA SONTUOSA ED ELEGANTE, MA ANCHE PER L’OTTIMO CARATTERE E LA SOCIEVOLEZZA STRAORDINARIA

SACRO DI BIRMANIA

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RAZZE FELINE

con altre razze, tra cui quasi certamente persiani, per evitare l’estinzione della razza. I Sacri di Birmania poi furono esportati in tutta Europa, dove hanno dato vita a molte importanti li-

nee di sangue e allevamenti ricevendo in Inghilterra lo status di riconoscimento ai fini del Campionato nel 1966 e dal CFA Americano (Cat Fancy Association) nel 1967. Bisogna attendere

LO STANDARD IN PILLOLE Aspetto generale. La corporatura del gatto birmano è di media grandezza: le femmine sono leggermente più piccole e possono pesare tra i 3 e i 4 kg, mentre i maschi possono raggiungere i 4-4,5 kg di peso. Le femmine sono più longilinee ed eleganti, i maschi più possenti con un collo più massiccio. I Birmani hanno un corpo di medie dimensioni, rettangolare con un muso largo e fronte leggermente bombata, guance piene leggermente arrotondate. Testa. Il naso è di media lunghezza con una leggera depressione (profilo romano) ma senza stop, il mento deve essere forte. Orecchie. Piuttosto piccole, con le estremità arrotondate, piazzate leggermente inclinate sulla testa, non vicine tra loro. Occhi. Di forma leggermente ovale, colore blu zaffiro. Corpo. Corporatura allungata con una tonalità di colore beige-dorata e con le estremità (muso, orecchie, zampe e coda) di colore uniforme in contrasto con quello del corpo. Zampe. Sono corte e forti, i piedi rotondi. I «guanti» sono il marchio di fabbrica della razza e la qualità più difficile in assoluto da ottenere in conformità allo standard. Le estremità delle zampe devono essere guantate di bianco, senza tracce di colore, e devono finire alle dita o comunque non devono superare l’articolazione. Guanti leggermente più alti sono tollerati nelle zampe posteriori, dietro le quali il bianco deve formare una punta, simile a una “V” rovesciata, posizionata circa a metà o a tre quarti del garretto. Sono tollerate punte più alte ma non devono superare l’articolazione. Il guantaggio deve essere regolare e possibilmente simmetrico, sia sulle zampe anteriori sia su quelle posteriori. Coda. A pennacchio, portata alta, di media lunghezza e molto folta. Mantello. Il pelo è semilungo con una consistenza setosa al tatto e privo di sottopelo (difficilmente si annoda); più lungo sul corpo e più corto sul muso e sulle estremità. Intorno al collo porta una ricca gorgiera che incornicia il muso. Nella parte che ricopre l’addome il pelo si fa più lanoso e molto spesso leggermente ondulato. Come tutte le razze colourpoint, i Birmani nascono bianchi, a causa di un pigmento termosensibile che si attiva solo nelle zone fredde; quindi, quando hanno pochi giorni di vita, il colore inizierà ad apparire appunto sulle estremità, orecchi e coda, a svelare il vero colore del mantello. Colori. Premesso che la colorazione Tortie (un mix di rosso e nero) è caratteristica solo delle femmine e tutti i colori si ritrovano nella versione con le tigrature o Tabby, vediamo i singoli colori. Seal point: il colore varia dal marrone scuro al nero, che è il gene dominante, che contrasta molto con il mantello, il tartufo è nero; Blue point: per mezzo di un persiano blu, fu introdotto il gene diluito creando il blu point (i point sono grigio argento, mentre il tartufo è grigio scuro); Chocolate point: creato grazie a un siamese chocolate, ha point chocolate, tartufo cioccolato, pelliccia molto luminosa e meno scura rispetto al blu; Lilac point: è il gene di diluizione del Chocolate point, i punti sono di un rosa morbido e luminoso, tanto che non è facile identificarne il contrasto, il tartufo è grigio; Red point: gli esemplari sono rosso-arancio con pelliccia molto luminosa; il tartufo è rosa (esiste anche nella variante cream point che è la diluizione del Red point).

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il 1979 per veder arrivare finalmente nel nostro paese due esemplari francesi: Porthos de Tchao Pai e Paquita dell’allevatrice Franca Maria Gabriele. Da allora, l’allevamento del Sacro della Birmania ha visto un interesse crescente da parte del pubblico e degli allevatori fino a farne uno dei gatti più ricercati.

Il carattere Un gatto birmano ha qualità estetiche eccezionali ma alla fine si sceglie più per il suo carattere che per la sua bellezza. Il Birmano è un gatto che crea un rapporto molto stretto con i suoi amici umani, in casa è una presenza costante e ha un carattere forte e vitale. È un gran giocherellone anche da adulto, ma non ama assolutamente giocare da solo, data la sua natura molto socievole e tende a convivere bene anche con altri gatti o anche con un cane, l’importante è che la convivenza sia sempre serena e in armonia. Tali sono le ottime caratteristiche caratteriali della razza che molte persone, dopo aver adottato un Birmano, tornano in allevamento per adottarne un altro.

La cura del pelo e la salute Il Sacro di Birmania ha un pelo semilungo, senza sottopelo, per cui generalmente non si infeltrisce e non si creano nodi. Per mantenerlo setoso e brillante è sufficiente spazzolarlo una volta a settimana, a eccezione del periodo di muta, che potrebbe richiedere di aumentare le spazzolature fino a una frequenza giornaliera. Questo dipende anche da quanto pelo perde il micio: se in particolari periodi (per esempio d’estate) perde molto pelo, sarà bene toelettarlo giornalmente per favorire la ricrescita del pelo «nuovo» e per diminuire la quantità di pelo ingerito. Per quanto riguarda la salute, i Birmani sono gatti sani e robusti, sempre che naturalmente siano allevati correttamente e provenienti da linee in cui è rispettata l’ampiezza dei pool genetici. Un aspetto da tenere in considerazione è l’incidenza nella razza di una malattia cardiaca, la cardiomiopatia ipertrofica (HCM) che porta a un ispessimento delle pareti cardiache, limitando il flusso di sangue che attraversa i ventricoli. I sintomi possono includere difficoltà di respirazione o un battito cardiaco irregolare. ●


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CALENDARIO DELL’AVVENTO INNOVET. PER UN NATALE DEDICATO ANCHE A LORO! È l’ottavo anno consecutivo che Innovet offre a tutti noi l’occasione di sostenere l’attività dei canili e incentivare l’adozione dei loro straordinari ospiti a 4 zampe con un Calendario dell’Avvento davvero molto speciale. A cura di CeDIS (Centro di Documentazione e Informazione Scientifica) Innovet Italia Srl, Saccolongo (PD) cedis@innovet.it

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n tempi difficili e complessi come i nostri, bisogna conservare le tradizioni che nascono dal cuore e che contribuiscono a tenerci uniti in una rete di umana solidarietà. Una di queste è il “calendario dell’Avvento” Innovet, importante iniziativa benefica dedicata a cani e gatti sfortunati, e approdata all’ottava edizione 2021. Quest’anno il formidabile compagno di squadra di Innovet è la Lega Nazionale per la difesa del Cane - sezione di Padova, che da febbraio 2015 gestisce il Rifugio di Rubano. Si tratta di una struttura d’avanguardia che, senza alcun contributo statale, ma solo grazie al buon cuore di chi ama gli animali, opera secondo i più moderni criteri zooantropologici per dare ospitalità a tanti cani (e gatti) senza famiglia. Da mercoledì 1 dicembre, tutti coloro che si registrano a www.innovet.it/avvento hanno la possibilità di aprire, una per una, giorno dopo giorno, le classiche finestrelle del “Calendario dell’Avvento” targato Innovet. Un semplice gesto quotidiano che fino a Natale ci consente di entrare nel mondo travagliato di tanti dolci musetti, con tristi storie alle spalle, ma con la speranza e la voglia matta di trovare ancora una famiglia che li accolga e li ami incondizionatamente. La Vigilia di Natale, aprendo l’ultima finestrella restante, si ha anche la soddisfazione di aver contribuito in modo tangibile a migliorare la gestione di cani e gatti ospiti del Rifugio di Rubano. Per ogni calendario dell’Avvento completato, Innovet dona infatti uno dei prodotti di listino fino ad arrivare a un valore massimo di 10.000 euro. Inoltre, ogni nuovo proprietario dei 24 protagonisti del Calendario riceve da Innovet una fornitura gratuita di prodotti utili a garantire salute e benessere “secondo Natura” al nuovo componente della famiglia allargata. “Riteniamo doveroso - sottolinea Renato della Valle, CEO

di Innovet - che un’azienda veterinaria di successo come la nostra debba pensare anche agli amici a quattro zampe meno fortunati … e quale occasione più azzeccata del Natale per fare una scelta di cuore e aiutare concretamente cani e gatti abbandonati a migliorare la loro vita nei rifugi o, ancor di più, a trovare una famiglia disposta ad accoglierli e a voler loro del bene?!” Tutti quelli che completano il Calendario dell’Avvento Innovet ricevono infine un attestato di partecipazione, in ricordo di un’iniziativa di solidarietà che, grazie a uno sforzo collettivo, può trasformarsi in 24 storie a lieto fine. Leggi il Regolamento del Calendario dell’Avvento da www.innovet.it/avvento/regolamento.pdf Notizie dettagliate sulla Lega Nazionale per la difesa del cane - sezione di Padova da www.legadelcane-padova.it ● PetTrend • Dicembre 2021 / Gennaio 2022

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Per ulteriori informazioni sull’azienda e sui prodotti, visitare il sito www.purina-proplan.it

PURINA® PRO PLAN® VETERINARY DIETS CC CARDIO CARETM Il supporto nutrizionale per la funzione cardiaca nei cani con insufficienza cardiaca cronica.

Il cuore del cane, un organo forte Il cuore del cane è un organo forte che pompa il sangue in tutto l’organismo, compiendo dai 60 ai 120 battiti al minuto, con un bisogno di energia continuo. È possibile che il Medico Veterinario durante l’auscultazione cardiaca, in una visita di routine, possa sentire un suono turbolento che si distingue dal regolare battito cardiaco causato da un flusso vorticoso del sangue, chiamato “soffio cardiaco”. I soffi cardiaci possono essere frequenti nei cani giovani e, sebbene spesso regrediscano con l’età, potrebbero essere segni precoci di malattia cardiaca: in questi casi il Medico Veterinario potrà eseguire un’indagine specifica sulle cause di questo disturbo ed esprimere un sospetto diagnostico.

Cosa si intende per malattia cardiaca? Una malattia cardiaca è un disordine che coinvolge la funzionalità o la struttura del cuore, può interessare le valvole cardiache, il muscolo o il sistema di conduzione dello stimolo elettrico. La Degenerazione Mixomatosa della Valvola Mitrale (MMVD) è il più comune disturbo cardiaco nei cani, caratterizzato da una degenerazione lenta e progressiva della valvola mitrale, rendendo il cuore del cane progressivamente meno efficiente. Chi possiede un cane di piccola taglia deve prestare particolare attenzione, soprattutto se il cane appartiene ad una razza con predisposizione ereditaria, come il Cavalier King Charles Spaniel o altre razze relativamente più esposte a questa malattia, ad esempio il Bassotto. Ciò non di meno, anche i cani di taglia media e grande possono, sebbene in 38

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minor misura, incorrere in disturbi cardiaci, particolarmente in tarda età. La gestione pratica della MMVD si avvale di diverse strategie che includono un trattamento farmacologico adeguato, una gestione dietetica mirata e un’attività fisica adatta al soggetto.

Il ruolo dell’alimento dietetico L’alimentazione dovrebbe essere considerata come un aspetto importante per la gestione dei cani con malattia cardiaca, perché in uno stadio precoce può contribuire al rallentamento della progressione della MMVD. Purina® Pro Plan® Veterinary Diets CC Cardio CareTM è un alimento dietetico completo per cani adulti per il supporto alla funzione cardiaca in caso di insufficienza cardiaca cronica, grazie ad un ridotto tenore di sodio rispetto agli alimenti di mantenimento. Questo alimento dietetico innovativo contiene CPB (Cardiac Protection Blend), ovvero una miscela di nutrienti: aminoacidi, acidi grassi Omega-3, trigliceridi a media catena, sostanze minerali e vitamina E. Questo complesso nutrizionale è stato formulato per contribuire alla gestione delle alterazioni metaboliche associate a MMVD nei cani. Studi clinici recentissimi, condotti dai ricercatori di Nestlé Purina, hanno dimostrato l’efficacia del CPB come approccio nutrizionale. Osservando infatti i cani affetti da degenerazione valvolare cardiaca, negli stadi precoci, ha supportato la funzione cardiaca contribuendo al rallentamento della progressione della malattia (Li e collaboratori, 2019). ●


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MARKETING

OMNICANALITÀ, FIDELIZZAZIONE, MACHINE LEARNING, PROSSIMITÀ E SOSTENIBILITÀ. DAL TIENDEO SUMMIT, CHE HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI NIELSENIQ, GOOGLE CLOUD, FACEBOOK, RETAIL INSTITUTE, IAB E COAL, SONO EMERSI DATI E RIFLESSIONI INTERESSANTI RIGUARDO AGLI SCENARI CHE SI VANNO DELINEANDO IN QUESTI MESI

SARÀ IL CONSUMATORE POST-COVID? Elf-Moondance - Pixabay

COME

C Fabrizio Vallari Giornalista e docente di Fondamenti di marketing e cultura d’impresa

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on l’obiettivo di analizzare in profondità il ruolo del digitale nella trasformazione del settore retail, Tiendeo.it ha organizzato la prima edizione del Tiendeo* Summit, evento gratuito con la partecipazione di NielsenIQ, Google Cloud, Facebook, Retail Institute, IAB e COAL. L’evento, in formato 100% online, ha visto confrontarsi professionisti del settore sulle nuove tendenze, tecnologie e strategie utili a connettersi

con un consumatore sempre più mutevole e digital e con l’obiettivo di aiutare i retailer ad adattarsi a una congiuntura volatile e in costante evoluzione a partire dalla trasformazione digitale.

Famiglie: +43% ha effettuato un acquisto online nel 2021 I dati post pandemia mostrano il cambio epocale avvenuto per necessità:


Mohamed Hassan - Pixabay

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SOSTENIBILITÀ: CONSUMATORI SEMPRE PIÙ GREEN. E IL VOLANTINO? Riguardo alla sostenibilità, Jerry Franzoni fa notare come il 2019 rappresenti un anno di grande sensibilizzazione: per la prima volta nella ricerca annuale sulle preoccupazioni emerge al quarto posto il riscaldamento globale. A questo si aggiunge che il 20% del fatturato offline è trainato da prodotti che comunicano in modo chiaro principi di sostenibilità. Trend che continua con la pandemia, come mostra il dato sui prodotti cura casa green, che nel 2020 ha visto un aumento del +32%. In Italia siamo molto affezionati al volantino cartaceo, saremo pronti ad abbandonarlo? Durante la pandemia vi fu un importante calo delle copie stampate, ma a fine 2020 torna a essere uno strumento centrale per la pianificazione della spesa. “Da un punto di vista ambientale si cerca di limitarne l’uso, ma è un formato che il consumatore apprezza. Tuttavia, è importante trovare soluzioni alternative, come ad esempio la distribuzione via Whatsapp che facciamo con Facebook. Viene data sempre più importanza al magazine digitale e si fa posto al volantino dinamico, con un algoritmo di machine learning che rende i prodotti customizzati secondo cliente e un feed che cambia in tempo reale” afferma Jaume Molins. L’omnicanalità sarà sempre più spinta nei prossimi anni, per trovare il modo giusto di intercettare il consumatore, personalizzando al massimo i messaggi. Pensiamo alle campagne drive to store, che rappresentano un modo di fare convogliare il canale digitale in quello fisico, sempre nell’ottica di avere come unico punto di riferimento il cliente.

Radoan Tanvir - Pixabay

la trasformazione digitale a ogni livello e in ogni settore ha fatto un salto di dieci anni in pochi mesi, stravolgendo non solo il modo di operare, ma soprattutto il modo di pensare degli italiani. Da un giorno all’altro ci si è trovati ad affidarsi al digital come unico strumento in grado di mantenere attiva la possibilità di lavorare, comunicare, avere delle relazioni, acquistare. A conferma di ciò, i dati riportati da

Jerry Franzoni, Store Audit NielsenIQ che dichiara: “l’e-commerce ha raggiunto numeri incredibili: +43% delle famiglie hanno effettuato almeno un acquisto on-line nel 2021 rispetto al 2020. Ma non è tutto, perché l’e-commerce è solo la punta dell’iceberg. Tutta la parte sommersa è rappresentata dall’omnicanalità, perché il consumatore che andiamo a fidelizzare acquista sia online che offline”.

“Molti brand - aggiunge Stefania Lorusso, Direttrice editoriale del gruppo Edizioni DM, media partner del Tiendeo Summit - hanno già capito che la vera chiave del successo non è la semplice corsa alla digital transformation, ma quella di riuscire a cogliere, interpretare e trasformare in esperienze le nuove aspettative e le abitudini digitali imposte dalla pandemia, accompagnando il cliente nella costruzione del suo new normal”.

Semplicità e personalizzazione: la chiave per la fidelizzazione Parlando di fidelizzazione, da un lato il 74% dei consumatori è interessato a provare un servizio se si riconosce nei valori proposti, dall’altro il consumatore è sempre meno fedele: in Italia, negli ultimi mesi, più di 1 persona su 3 ha comprato un prodotto da un brand diverso rispetto al solito. Il consumatore post pandemia è attento a tempi di consegna e resi immediati, semplicità di navigazione, possibilità di acquistare in qualsiasi momento e da ogni canale. Da quando hanno chiuso i negozi fisici in pratica è venuta meno la fedeltà al brand, si cerca ciò di cui si ha bisogno indipendentemente da chi lo fornisce. Al centro del dibattito, il consumatore e l’importanza centrale della customer experience, che si basa su due elementi fondamentali: semplicità e personalizzazione, come spiega Roberto Acquaviva, Sector Lead Digital Natives - Commerce di Facebook Italia, che si interroga su come gestire la customer experience. “I retailer devono capire quali sono i comportamenti e le nuove aspettative PetTrend • Dicembre 2021 / Gennaio 2022

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MARKETING

dei consumatori. Ad esempio, il prezzo è un elemento fondamentale; infatti il 74% guarda coupons e sconti per l’acquisto di beni e consumi. Il negozio offline ha un ruolo transazionale e l’online sempre più esperienziale: l’82% delle persone ci dice che scopre nuovi prodotti sulle piattaforme di Facebook”. Ma non è tutto. A rafforzare il legame emotivo con il consumatore sono community, influencer e creator. In Italia ci sono 27 milioni di persone che fanno parte di un gruppo Facebook, più di 3 milioni fanno parte di gruppi istituiti a livello locale per fronteggiare l’emergenza Covid. “Da quando i punti vendita fisici hanno chiuso - aggiunge Acquaviva - i consumatori sono improvvisamente diventati meno fedeli a un solo brand; le persone volevano ciò di cui avevano bisogno, indipendentemente da chi lo forniva. In Italia negli ultimi mesi più di 1 persona su 3 ha comprato un prodotto da un brand o rivenditore diverso rispetto al solito. Il consumatore post pandemia è attento a tempi di consegna e resi immediati, semplicità di navigazione, possibilità di acquistare in qualsiasi momento e da ogni canale”.

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Machine Learning: i prodotti giusti al momento giusto

Come sfruttare e integrare nella strategia il proximity commerce

Durante il periodo della pandemia Google Cloud ha riscontrato cambiamenti, volti soprattutto a promuovere l’efficienza operativa e i processi di trasformazione dell’azienda, dando il via a un’accelerazione che prima sarebbe stata impensabile. Secondo Gianluigi Marchetti, Head of Corporate Retail, Google Cloud Italia - “lo smart working ha portato a una crescita di interazione azienda/consumatori, e incrementato la collaborazione digitale all’interno delle aziende. Se prima della pandemia il driver che spingeva le imprese a spostarsi online era il risparmio economico, oggi è la necessità di trasformazione che tutte le aziende devono affrontare. Il mondo del retail deve pensare a nuovi modelli di ingaggio del consumatore in un’ottica di omnicanalità estesa, perché il consumatore è diventato unico rispetto ai diversi touch point virtuali e fisici. È essenziale che avvenga un processo di trasformazione interno, con sistema di machine learning che aiuti a prevedere la domanda e posizionare i giusti prodotti nel giusto momento di fronte ai giusti consumatori”.

Con la pandemia, un altro cambiamento importante riguarda gli spostamenti effettuati per raggiungere i punti vendita. Jaume Molins, Country Manager Italia di Tiendeo, analizza la situazione per capire come sfruttare il trend e integrarlo nella propria strategia. “Gli spostamenti sono sempre meno lunghi e il consumo di dati mobili arriva anche a sei ore giornaliere in Italia. Per questo è importante mettere in atto una strategia locale digital, integrare algoritmi per riconoscere quello che interessa a un pubblico locale con un sistema di machine learning in tempo reale. È una strategia semplice da implementare che dipende dalle caratteristiche del retailer”. ● *Tiendeo è l’azienda leader in volantini online e servizi per potenziare il traffico ai negozi fisici, fondata nel 2011 a Barcellona (Spagna). Attualmente è presente in 41 Paesi e registra un audience di 45 milioni di utenti unici al mese a livello globale, che generano 65 milioni di visite mensili. La sua applicazione è stata scaricata 10 milioni di volte in tutto il mondo.


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Oltre il 40% delle famiglie italiane ha almeno un animale in casa e i costi per nutrirli e curarli possono raggiungere cifre davvero elevate e gravare pesantemente sul bilancio familiare. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane (LNDC) lancia una petizione per chiedere allo Stato la riduzione e l’esenzione dell’Iva oltre a un servizio di mutua per i cittadini meno abbienti. Gli animali sono membri della famiglia, non beni di lusso.

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ondividere la propria vita con un animale è un’esperienza unica e incredibilmente gratificante. Chiunque abbia in casa uno o più animali sa bene quanto amore, compagnia, amicizia e divertimento i nostri familiari non umani sono in grado di darci ogni giorno. Allo stesso tempo, però, sappiamo molto bene anche quanto siano alti in molti casi i costi che le famiglie devono affrontare per assicurare un adeguato stile di vita e il benessere necessario ai cani, gatti e altri animali che allietano le loro giornate. Secondo i dati del Rapporto Italia 2021 dell’Eurispes, l’Italia si presenta come un Paese amante degli animali dato che oltre il 40% dei nostri concittadini ha in casa almeno un cane o un gatto, con tendenza ad averne più d’uno. Lo stesso Rapporto dimostra anche che la spesa che grava sul bilancio familiare per il mantenimento dei nostri familiari a 4 zampe varia dai circa 31 agli otre 300 Euro mensili, in progressivo aumento negli ultimi anni. La media si attesta comunque intorno ai 100 Euro al mese, una cifra sicuramente non indifferente per molte famiglie. Uno dei motivi di questi costi così alti va individuato sicuramente nell’Iva applicata al cibo e ai farmaci per animali così come alle prestazioni veterinarie. Attualmente, infatti, tutti questi prodotti e servizi sono soggetti a un’aliquota Iva del 22%, pari a quella dei beni di lusso. Allo stesso tempo, però, l’importo massimo delle spese veterinarie che si può portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi è di appena 79,96 Euro. Per lo Stato italiano, quindi, oggi acquistare un gioiello o curare e nutrire un membro della propria famiglia - perché è questo che ormai sono i nostri animali - sono attività da considerare alla stessa portata. “Un’ingiustizia che colpisce in modo trasversale cittadini di ogni estrazione sociale, ma ovviamente in particolare quelli meno abbienti”, commenta Piera Rosati - Presidente LNDC Animal Protection. “Soprattutto lascia

intendere che avere uno o più animali sia un lusso che non tutti possano o debbano permettersi, mentre invece sappiamo che cani e gatti rappresentano una compagnia irrinunciabile per tante persone anziane o sole così come dei compagni fedeli di gioco e di crescita per tanti bambini.” Oggi più che mai, a seguito della pandemia e di tutte le difficoltà che ha comportato per tanti italiani, è necessario aiutare i nostri concittadini a prendersi cura dei loro animali. Per questo, LNDC lancia una petizione dal titolo #amarenonèunlusso per chiedere allo Stato una serie di cose: la riduzione dell’Iva sui farmaci e le prestazioni veterinarie e sul cibo per animali, rendendola pari a quella per i servizi essenziali per umani; l’esenzione dell’Iva per gli interventi salvavita e le sterilizzazioni; l’istituzione di un servizio veterinario mutualistico per gli animali di persone meno abbienti; l’aumento della quota detraibile per cure e farmaci veterinari. “Una serie di misure fondamentali per dare un sostegno concreto a chi ha deciso di convivere con uno o più animali e che oggi è vessato da spese che potrebbero essere decisamente inferiori. Tra l’altro, rendere più accessibili le prestazioni veterinarie e le sterilizzazioni può rappresentare anche un modo per prevenire le rinunce di proprietà che spesso vengono fatte proprio per motivi economici, risultando poi in un costo per le casse pubbliche - in quanto gli animali finiscono nei rifugi comunali - oltre che ovviamente un trauma per i poveri animali”, continua Rosati. “Soprattutto però è importante rimarcare il concetto che comprare il cibo o far curare il proprio animale non possono essere considerati un lusso, ma servizi essenziali per le famiglie che hanno fatto una scelta d’amore, spesso salvando un cane o un gatto dalla strada o adottandolo da un rifugio. Invitiamo quindi tutti i nostri sostenitori a far sentire la propria voce e firmare la petizione, condividendola con tutti i loro contatti”, conclude Rosati. Lega Nazionale per la Difesa del Cane


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Monge www.monge.it

PUBBLIREDAZIONALE

Monge Fruit: paté e bocconcini arricchiti con frutta

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arantire il benessere alimentare degli animali da compagnia con ricette sempre più adeguate alle loro necessità è la missione di Monge. Monge Natural Superpremium è il frutto di una consolidata esperienza nell’alimentazione dei piccoli amici a quattro zampe, che prevede una linea pet food completa e bilanciata. Da oltre 50 anni Monge propone ricette gustose e con nutrienti che favoriscono il benessere quotidiano del vostro animale. Le formulazioni sono state sviluppate tenendo in considerazione il peso corporeo ideale, l’età, l’attività e lo stile di vita dell’animale. Tutte le ricette sono il risultato della ricerca Made in Italy, grazie ai continui confronti con gli allevatori, i consumatori e i nutrizionisti, per offrire un prodotto gustoso e bilanciato. Fonti proteiche selezionate per le loro caratteristiche nutrizionali, insieme a grassi, vitamine e minerali sono i nutrienti base per ogni ricetta. Monge Natural Superpremium si arricchisce con Monge Fruit, la linea di paté Made in Italy con mini bocconcini e

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con pezzi di frutta. Sei deliziose nuove ricette ognuna con un frutto specifico come i mirtilli, i lamponi e l’ananas, fonti naturali di vitamine e minerali. Monge Fruit è una linea di alimenti completi e digeribili, formulata con carne fresca o pesce fresco per supportare ogni giorno il benessere dei cani adulti. Il morbido paté cotto al vapore con bocconcini cotti al forno è ideale per cani di piccola taglia e come premio per i cani più grandi. La linea Monge Fruit è composta da: • Paté e bocconcini con tacchino e mirtilli • Paté e bocconcini con pollo e lamponi • Paté e bocconcini con agnello e mela • Paté e bocconcini con anatra e arancia • Paté e bocconcini con maiale e ananas • Paté e bocconcini con salmone e pera Made in Italy, No Cruelty Test e senza coloranti e conservanti aggiunti. Disponibile nei migliori pet shop e negozi specializzati ●


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Schwoaze - Pixabay

COMPORTAMENTO

NON SOLO I FARMACI SONO INDISPENSABILI, ANCHE “IL PRENDERSI CURA” FA STARE MEGLIO. VEDIAMO COME SI PUÒ AIUTARE L’ANIMALE A CUI È STATA DIAGNOSTICATA UNA MALATTIA INGUARIBILE E I CONSIGLI DA DARE AL PROPRIETARIO

ANCHE L’AFFETTO È UNA CURA Franco Fassola Medico Veterinario Esperto in Comportamento Medico Veterinario Esperto in IAA Presidente Senior SISCA Presidente AIRS Direttore SIACr Responsabile del Servizio di Medicina Comportamentale Istituto Veterinario di Novara fassola@medicinacomportamentale.com

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a vita con un animale è un lungo percorso di felicità e di condivisione di esperienze ed emozioni, ma non è mai lungo quanto vorremmo e, come per le persone a noi care, anche per il cane, il gatto e il coniglio, arriva il momento di lasciarsi. Le cure mediche e la prevenzione di molte patologie hanno allungato la vita degli animali e hanno dato a noi, compagni umani, l’impressione che il momento della separazione non verrà mai. Inoltre, la

società di oggi non parla volentieri della morte: nessuno vorrebbe invecchiare, men che meno lasciare questo mondo, e non lo vorremmo neppure per i nostri animali. Per questa ragione, la diagnosi di una malattia inguaribile, anche se l’animale è anziano, è sempre una notizia inattesa e traumatica. Ma l’animale ha bisogno dei suoi amici umani anche e soprattuto in questo momento ed è bene che i proprietari di pet siano preparati. La malattia e


Mirko Sajkov - Pixabay

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la scomparsa dell’amato animale rimarranno sempre eventi traumatici, ma chi si sarà preparato avrà gli strumenti anche psicologici per affrontare al meglio una situazione difficile.

L’arte di comunicare Paul Watzlawick, nel suo famoso saggio “Pragmatica della comunicazione umana”, afferma che non si può non comunicare. Ossia, quando ci si relaziona con un altro essere vivente, si “comunica” con lui, perché non esiste un opposto al comportamento,

ossia non c’è un non-comportamento. Questo implica che, quando un Medico Veterinario comunica a una persona che il suo animale ha una malattia non guaribile, dovrebbe essere molto attento, sia al modo di comunicare, sia a comprendere quanto sono state recepite le proprie parole. Le componenti comunicative verbali, che rappresentano circa il 7% di tutta la comunicazione, si integrano con altre (93%) di tipo non verbale, simbolico (mimica, gesti, postura, prossimità, ecc). Con poche parole il Medico Ve-

L’ANIMALE CONVIVENTE: COME ASSISTERLO? In una famiglia ci possono essere più animali, quello che resta e assiste alla morte del suo compagno merita anch’esso le nostre attenzioni. È bene lasciare che il pet convivente sia presente negli ultimi giorni di vita del pet malato, così che possa contribuire a creare un’atmosfera serena. Anche quando avviene il trapasso, sia che avvenga naturalmente, sia mediante l’eutanasia, è bene che il pet convivente sia presente e veda quello che accade, che assista ai preparativi del corpo per essere trasportato via per la cremazione, oppure sotterrato. È necessario questo passaggio perché anche questo pet deve elaborare il lutto ed essere presente serve a fargli comprendere che il suo amico non è svanito nel nulla ma che è morto. E se dovesse cercarlo? Anche questo comportamento va assecondato e il pet va seguito in modo da condividere il momento triste. Questo aiuterà tanto l’animale quanto l’essere umano.

terinario può trasmettere un turbine di emozioni negative che possono sconvolgere il proprietario del pet e renderlo incapace di cogliere l’essenza della comunicazione. Comunicare vuol dire rendere il destinatario consapevole del messaggio che gli sto inviando, in modo che possa capire il significato delle parole ma anche la gravità delle informazioni ricevute. Non si tratta di snocciolare una serie di dati più o meno comprensibili, ma di tradurre nella mente del proprietario dell’animale le informazioni nella realtà incontrovertibile della diagnosi funesta. In questo frangente il medico veterinario dovrebbe mantenersi lucido, empatico e accogliere il dolore per trasformalo in forza, affinché la persona possa aiutare il suo animale ad affrontare questa prova.

Le terapie palliative Le cure palliative sono nate negli ultimi decenni nell’ambito della medicina umana e ciò sia per l’allungarsi della vita sia per la possibilità di offrire anche ai malati terminali una buona qualità della vita. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce le cure palliative come un approccio in grado di migliorare «la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie PetTrend • Dicembre 2021 / Gennaio 2022

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Winterseitler - Pixabay

COMPORTAMENTO

che si trovano ad affrontare le problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza, per mezzo di una identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e delle altre problematiche di natura fisica, psicosociale e spirituale» (World health organization, National cancer control programmes. Policies and managerial guidelines, 2002, p. 84).

Una visione olistica della cura Anche la medicina veterinaria, da alcuni anni, affronta il problema del sostegno che può essere dato a un animale colpito da una malattia incurabile ma che mantiene le sue funzioni vitali. Il concetto di cura palliativa è quello di avere una visione olistica della cura e di conseguenza anche della patologia. Il paziente è al centro della cura e l’attenzione è quella di curarlo nella sua interezza di corpomente-spirito, nell’ottica di tutelarne il benessere fisico, emozionale e sociale fino alla morte - che può avvenire in modo naturale o attraverso l’eutanasia - consentendogli di vivere con le persone che ama e di continuare a fare la vita di prima per il tempo che gli rimane. Per fare ciò non si può dimenticare la famiglia che soffre con il pet e che ha bisogno di sostegno e di aiuto sia emotivo sia medico (ossia

della terapia per il pet). Il Medico Veterinario, oltre a fornire all’animale le cure per evitargli, nel limite del possibile, il dolore e i disagi legati alla malattia, lo sostiene sul piano emotivo favorendone il riposo notturno e contenendone l’ansia per la mancanza di autonomia o per l’impossibilità di pro-

seguire la vita di prima. Questo aiuto psicologico lo offre anche alla famiglia, con la sua disponibilità - se necessario facendosi assistere da uno psicologo affinché le persone affrontino questo momento con la maggiore serenità possibile, con la consapevolezza di fare il possibile per alleviare le sofferenze del momento e per conservare tra i ricordi anche un distacco sereno. Questo approccio a una patologia incurabile non vuole essere un accanimento terapeutico, bensì il migliore accompagnamento alla morte naturale, oppure all’eutanasia quando la situazione lo richieda. ●

Bibliografia

Sonja Kalee - Pixabay

P. Watzlawick, J. H. Beavin, Don D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana, Casa Editrice Astrolabio, 1971, Roma. A cura di M. Gensabella Furnari, Il paziente, il medico e l’arte del curare, Rubbettino Editore, 2005 Soveria Mannelli. B. Alessio, F. Fassola, Quando l’eutanasia esce dalla routine, come gestire le criticità. Suggestione di innovazione, WebinarVetoquinol, 02/12/2020. https://www.treccani.it/enciclopedia/medicina-e-cure-palliative_%28XXI-Secolo%29/

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Fabio Grandis - Pixabay

RICERCHE SCIENTIFICHE

L’OBIETTIVO DI CONSENTIRE AI GATTI DI VIVERE A CONTATTO CON LA NATURA, TUTELANDO AL TEMPO STESSO LA FAUNA SELVATICA, È ALLA BASE DI UNO STUDIO CONDOTTO DALL’UNIVERSITÀ INGLESE DI EXETER

I GATTI ERRABONDI E L’ISTINTO

PREDATORIO preoccupazioni ed evenutali sensi di colpa che queste attività venatorie suscitano nei proprietari.

Un comportamento naturale MARCO MORESCO

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proprietari di gatti sono in genere appassionati di tutto il mondo animale nel suo insieme. Un fatto che spesso crea imbarazzi e difficoltà quando si tratta di confrontarsi con l’istinto predatorio dei loro piccoli felini. Come sappiamo infatti, i gatti in un attimo possono trasformarsi da affettuosi compagni di vita in temibili cacciatori. Per sondare i sentimenti dei proprietari di felini lasciati liberi di muoversi al di fuori delle mura domestiche, i ricercatori dell’Università inglese di Exeter, hanno portato a termine una ricerca intervistando 48 proprietari di gatti residenti in aree urbane, suburbane e rurali della Cornovaglia e dell’Oxfordshire. Oggetto dell’indagine sono stati i comportamenti errabondi e predatori dei piccoli felini, oltre alle

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Dalle risposte degli intervistati è risultato che il comportamento predatorio dei piccoli felini viene in genere visto come frutto di un istinto del tutto naturale che non può essere in alcun modo controllato o limitato. Tra i proprietari coinvolti nella ricerca, alcuni hanno dichiarato di aver tentato agli inizi di limitare la caccia del proprio gatto, ma di aver poi desistito da ogni intervento una volta resisi conto che l’unica misura efficace in tal senso era quella di limitare al perimetro delle mura domestiche la libertà di movimento del felino. In altre parole, di fronte alla necessità di dover scegliere tra tutelare la fauna selvatica e la libertà del proprio gatto, hanno finito per dare la precedenza alla possibilità del piccolo felino di uscire all’aperto. “Riguardo a questi comportamenti predatori, abbiamo riscontrato un ampio spettro di punti di vista dei proprietari: si va da coloro che li considerano addirittura positivi, fino a quelli

che sono profondamente preoccupati per le conseguenze negative che la caccia dei felini produce sulle popolazioni di animali selvatici”, ha affermato l’autore principale della ricerca, la dott.ssa Sarah Crowley, dell’Environment and Sustainability Institute dell’Università di Exeter. “Tuttavia, poiché la caccia è considerata comunque un comportamento naturale, alla fine sono risultati pochi i proprietari che hanno dichiarato di poter controllare efficacemente questo istinto, senza influire negativamente sul benessere dei loro gatti”.

Predazione e tutela dell’ambiente L’attitudine venatoria dei gatti non è in realtà un comportamento presente in modo uniforme in tutti i piccoli felini, ma varia molto da soggetto a soggetto. Ci sono instancabili cacciatori, che catturano moltissimi uccelli e piccoli mammiferi, mentre molti altri prediligono l’ambiente domestico e, solo raramente, mettono in mostra un atteggiamento predatorio. D’altra parte, se gli instancabili cacciatori felini fossero anche solo una parte dei circa 11 milioni di gatti del Regno


Dimitris Vetsikas - Pixabay

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Unito, ci troveremmo comunque di fronte a un numero di predatori davvero notevole. Per questo motivo, alcuni ambientalisti britannici sono preoccupati per gli effetti che l’attività venatoria dei piccoli felini potrebbe

avere sulla fauna selvatica, in particolare sulle specie in declino come quella dei passeri domestici. Per contenere la cattura di prede selvatiche, sono state avanzate delle proposte, tra cui quella di non fare uscire i gatti

La sponsorizzazione dello studio proviene dall’ente benefico indipendente per la conservazione degli uccelli SongBird Survival ed è supervisionato da un gruppo consultivo composto da veterinari, esperti di comportamento e benessere dei gatti, oltre a rappresentanti di SongBird Survival, International Cat Care e RSPCA (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals). “Siamo preoccupati per l’impatto che i gatti in libertà possono avere sugli animali selvatici”, ha affermato Robert Middleditch, presidente di SongBird Survival. “Siamo quindi lieti di aver commissionato questo importante progetto che vuole trovare soluzioni concrete insieme agli appassionati di gatti, promuovendo al contempo il benessere degli animali da compagnia e la tutela della fauna selvatica”.

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BENESSERE DEI GATTI E TUTELA DELLA FAUNA SELVATICA

la notte (i piccoli felini sono predatori per lo più crepuscolari) e l’uso di collari dai colori vivaci e muniti di campanellini che i gatti dovrebbero indossare per mettere in allarme le potenziali prede. “I proprietari di gatti desiderano comprensibilmente il meglio per la salute e il benessere dei loro beniamini e molti ritengono che un piccolo felino deve poter accedere all’aria aperta e all’ambiente circostante per dare pieno sfogo alla propria natura”, ha affermato il professor Robbie McDonald, capo del gruppo Wildlife Science di Exeter, che ha condotto la ricerca. Allo stesso tempo, essere proprietari di gatti così indipendenti crea molte ansie, sia riguardo alla loro sicurezza, sia per il loro impatto sulla fauna selvatica. “Stiamo lavorando a stretto contatto con i proprietari di gatti errabondi e con organizzazioni nate per tutelare il benessere dei piccoli felini per trovare una sintesi tra due esigenze apparentemente inconciliabili. Il nostro obiettivo è quello di trovare modi concreti per contenere l’attività predatoria dei gatti errabondi, migliorando al contempo la salute e il benessere di questi animali”, ha concluso Robbie McDonald. ● PetTrend • Dicembre 2021 / Gennaio 2022

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CORRETTA ALIMENTAZIONE E BUONA SALUTE, UN LEGAME MOLTO STRETTO

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el giro di qualche anno nel nostro Paese coniglietti e piccoli roditori sono diventati animali da compagnia, conquistandosi un posto di rilievo nella classifica degli animali più diffusi nelle nostre case dopo il cane e il gatto. Ma a differenza di questi ultimi, si pensa che questi piccoli animali abbiano bisogno di meno cure e attenzioni. In realtà non è così, sono animali sensibili, intelligenti, vivaci, affettuosi e con una loro personalità. Hanno bisogno di relazioni affettive, di gioco, di cure veterinarie qualificate e di un’alimentazione specifica e corretta che rappresenta uno degli elementi maggiormente determinanti per mantenerli in buona salute. Per garantire un corretto supporto alimentare a conigli e piccoli roditori è essenziale tenere in considerazione le diversità interspecifiche, utilizzando prodotti formulati in conformità ai più recenti studi sull’alimentazione del coniglio e dei piccoli roditori da compagnia e adatti alle peculiarità digestive delle diverse specie. La linea di alimenti PHYSIOLOGIC nasce dalla volontà di fornire a questi piccoli animali, un’alimentazione, che rispetti le loro reali esigenze nutrizionali, definite e codificate da veterinari esperti in nutrizione degli animali esotici, in conformità ai più recenti studi sull’alimentazione di questi piccoli animali e nel rispetto della fisiologia digestiva di ciascuno di essi.

di fibre, ma le più recenti ricerche sull’alimentazione di questi piccoli animali e in particolare del coniglio hanno evidenziato che anche l’alta quantità, normalmente dichiarata nelle analisi, non è sufficiente a definire il corretto apporto e la giusta proporzione di fibra, mentre è fondamentale stabilire la giusta quantità e il corretto rapporto tra fibra ADF indigeribile (fibra acido detersa) e digeribile (emicellulosa) ottenuta dalla differenza tra fibra neutro detersa (NDF) e fibra acido detersa (NDF - ADF).

LA FIBRA Uno degli elementi fondamentali per il buon funzionamento della fisiologia digestiva del coniglio e di tutti i roditori erbivori è senza dubbio il contenuto di fibra dell’alimento. L’anatomia e la fisiologia digestiva del coniglio, della cavia e dei roditori erbivori richiedono una dieta con alto apporto

Primi sul mercato con queste caratteristiche, gli alimenti PHYSIOLOGIC sono stati formulati tenendo in considerazione il giusto apporto e il corretto rapporto tra fibra ADF/NDF, che è stato non solo valutato e utilizzato nelle formulazioni, ma anche adattato alle specifiche esigenze

I 5 prodotti che compongono la linea PHYSIOLOGIC sono: CONIGLIO BABY per i conigli in accrescimento - CONIGLIO ADULTO per i conigli dal 6° mese di vita - CAVIE per le cavie - PICCOLI ERBIVORI per gli altri roditori erbivori - PICCOLI ONNIVORI per i roditori onnivori. 52

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delle diverse specie prese in considerazione, in modo da supportare al meglio l’attività digestiva di questi animali. Negli alimenti PHYSIOLOGIC vengono inoltre impiegate fibre lunghe fino a 3 mm, per mantenere una adeguata usura dentale e una buona funzionalità dell’apparato digerente, favorita anche dalla presenza di prebiotici (F.O.S) in quantità ottimale.

L’apporto energetico e il razionamento del mangime sono due aspetti fondamentali per evitare l’obesità e tutti i problemi legati ad essa. I prodotti della linea PHYSIOLOGIC sono stati formulati con particolare attenzione al contenuto calorico, hanno un basso contenuto di grassi e possono essere razionati in maniera efficace in base al peso dell’animale e affiancati a fieno e verdure garantendo una dieta equilibrata.

LA VITAMINA C e LE CAVIE L’alimento PHYSIOLOGIC per cavie è stato integrato con una fonte di Vitamina C stabile, per assicurare il corretto apporto di tale vitamina, indispensabile per la salute delle cavie. Contiene, inoltre, bacche di rosa canina (conosciute per il loro apporto naturale di vitamina C, in quantità 10 volte superiore a limoni e arance).

I MACROELEMENTI Il corretto apporto di macroelementi, quali calcio e fosforo, è molto importante per prevenire problemi metabolici o patologie dentali e ossee. A tale scopo, è essenziale non solo controllare il contenuto di calcio e fosforo in valore assoluto ma soprattutto il loro rapporto che è un requisito fondamentale per la sintesi di idrossiapatite quale substrato minerale della calcificazione ossea, per la regolazione dell’attività del Sistema Nervoso Autonomo e dell’attività tiroidea e delle ghiandole surrenali.

I CARBOIDRATI Il contenuto di carboidrati e nello specifico di amido deve essere minimo nei mangimi per conigli, cavie e roditori erbivori, in quanto potrebbe essere causa di dismicrobismi intestinali molto pericolosi soprattutto negli animali giovani. Gli alimenti PHYSIOLOGIC formulati per questi animali sono GRAIN FREE: la scelta di non utilizzare cereali nella formulazione di questi alimenti, garantisce che il rapporto fibra grezza/amido rimanga ampiamente nei range di sicurezza, permettendo il corretto sviluppo della flora microbica intestinale.

L’APPORTO ENERGETICO

LA DIETA IDEALE PER I PICCOLI ONNIVORI La linea PHYSIOLOGIC comprende anche un alimento specifico per le esigenze dei criceti e degli altri piccoli onnivori (ratti, gerbilli ecc.), anche questo studiato da veterinari esperti nell’alimentazione degli animali esotici. Tenendo conto che le loro esigenze nutrizionali differiscono da quelle degli erbivori, oltre al corretto contenuto di fibre lunghe fino a 3 mm, alla presenza di prebiotici e al ridotto tenore di grassi, contiene cereali fioccati e proteine della carne nella quantità ideale per soddisfare i fabbisogni degli animali onnivori.

IN CONCLUSIONE Gli errori di alimentazione sono una delle principali cause di problemi di salute. Seguire corrette norme alimentari è pertanto uno dei fattori fondamentali per garantire il benessere di conigli e piccoli roditori da compagnia. La linea di alimenti PHYSIOLOGIC è stata messa a punto da veterinari esperti in alimentazione degli animali esotici, che hanno modulato la formulazione di ogni prodotto sulle specifiche esigenze e sulla fisiologia digestiva, non solo delle diverse specie ma in alcuni casi anche sulle diverse fasi della vita. PHYSIOLOGIC è la risposta alla domanda sempre crescente di alimenti che abbiano come obiettivo primario la salute e il benessere degli animali. Per un prodotto di così alto contenuto tecnico è stato scelto un packaging adeguato: grafica accattivante, con forte identità del marchio; sacchetto con zip apri/chiudi a fondo quadro autoreggente; confezionamento in atmosfera protettiva a garanzia di una shelf-life ottimale. ●

I PHYSIOLOGIC sono alimenti ben equilibrati che possiedono tutti i requisiti richiesti ad un ottimo alimento, per garantire una corretta alimentazione e il mantenimento della buona salute dei coniglietti e piccoli roditori da compagnia: ELEVATO CONTENUTO IN FIBRA - CORRETTO RAPPORTO FIBRA DIGERIBILE E NON DIGERIBILE - FIBRE LUNGHE FINO A 3 mm - BASSO CONTENUTO DI AMIDI - RAPPORTO IDEALE CA/P - POCHI GRASSI - ADEGUATO APPORTO ENERGETICO.

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PUBBLIREDAZIONALE

www.bamagroup.com - il sito istituzionale www.enjoylifewithbamapet.com - il blog dedicato alla cura dei pet https://www.facebook.com/bamapet - la pagina facebook dedicata al mondo pet https://www.bamagroup.com/it/giochi-cani-tuttomio-tuttomio.html

TUTTOMIO: IL GIOCO INTELLIGENTE PER IL CANE

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a sempre migliore amico dell’uomo, oggi il cane è diventato a tutti gli effetti un vero e proprio componente della famiglia. Grazie a lealtà e affettuosità ha conquistato il cuore di tutti, diventando un compagno di giochi e una presenza costante nelle attività quotidiane. Proprio come un essere umano, anche Fido, per crescere sano ed essere felice, ha bisogno di attenzioni e cure. Ecco 5 consigli utili per il benessere dei nostri cani. 1 L’importanza delle regole è fondamentale per l’educazione del cane. È bene seguire il metodo premiante, cioè un giusto comportamento corrisponde a un premio, a una marachella consegue un rimprovero. 2 Salute e cure. Prevenzione e attenzione devono essere parole d’ordine. 3 Sano e in forma grazie all’alimentazione. Un regime alimentare completo aiuta il cane a mantenersi in forma e in salute. 4 Sonno rigenerante. Dormire bene migliora l’umore e la vita di Fido. 5 Gioco e divertimento. Il gioco è un punto chiave nell’educazione e nella crescita del cane. Oltre a sviluppare

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capacità motorie e cognitive, stimola la comunicazione e la formazione caratteriale, migliorando anche la coordinazione e il rispetto delle regole. Tutti gli esperti cinofili consigliano il gioco come attività sia ludica sia educativa. Grazie al gioco i padroni entrano in sintonia con i propri cani. I benefici del gioco sono molteplici: dalla stimolazione dell’intera muscolatura, al rafforzamento di cuore e polmoni, dallo sviluppo della coordinazione, al benessere mentale che allontana stress e rabbia. Attraverso le attività ludiche, i cuccioli imparano e sperimentano i comportamenti che adotteranno da adulti: obbedienza o sottomissione, intese come rispetto delle regole, inseguimento, preda e monta. Forte di queste conoscenze e attenta alle esigenze degli animali, BAMA, azienda toscana sul mercato da più di 40 anni, ha sviluppato un’intera linea dedicata al mondo pet, rispettando 3 punti chiave principali: affidabilità, funzionalità e design, rispondendo così alle esigenze di tutti i padroni degli amici a quattro zampe. Riconoscendo l’importanza del gioco nella vita di un cane, il team di BAMAPet ha realizzato TUTTOMIO, il gioco perfetto per stringere un saldo legame con il proprio cagnolino. In casa, in giardino o in acqua, TUTTOMIO sembra un classico e adorato bastoncino di legno. Realizzato esclusivamente con materiali atossici, nessun cane può resistere a questo semplice e simpatico gioco! Grazie alle sue caratteristiche tecniche, rimbalza e galleggia, consentendo di giocare ovunque vi troviate. Con TUTTOMIO l’attività ludica diventa vero e proprio insegnamento. I cani potranno così prendere confidenza con l’acqua, sviluppare le capacità di riporto o semplicemente divertirsi ed essere in armonia con il proprio padrone. TUTTOMIO è perfetto per i cani di taglia media e grande, ma esiste anche la versione mini e baby per i cuccioli o razze di piccola taglia, perché il divertimento deve essere per tutti! ●


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ORNITOLOGIA

NEL PANORAMA DEGLI UCCELLI DA GIARDINO RICOPRE UN RUOLO APPREZZABILE QUESTO ANATIDE DALL’ASPETTO MOLTO CARATTERISTICO CHE VIENE DA ALCUNI ANNI ALLEVATO A SCOPO ORNAMENTALE

IL

MESTOLONE Mabel Amber - Pixabay

EUROPEO

F Diego Cattarossi Medico veterinario accreditato Fnovi per la cura degli animali esotici

acilmente riconoscibile per il suo aspetto molto particolare, il Mestolone europeo (Anas Clypeata) deriva il suo nome dalla forma lunga e larga in punta del suo becco, che ricorda quella di un mestolo da cucina. Questo strano becco è dotato di lamelle a pettine sui bordi, che vengono utilizzati come un setaccio per filtrare crostacei e plancton dalla superficie dell’acqua.

La distribuzione L’areale di distribuzione del mestolone in natura è molto ampio, estendendosi dall’Europa, all’America fino in Russia. Specie fortemente migratrice, compie ogni anno lunghi spostamenti in volo. Frequenta praterie, boschi con presenza di acqua, aree semi-urbane e tundra. Ricerca zone umide e non disdegna le zone coltivate a risaie o campi con altri cereali PetTrend • Dicembre 2021 / Gennaio 2022

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TheOtherKev - Pixabay

TheOtherKev - Pixabay

ORNITOLOGIA

in coltura intensiva, a patto che nelle vicinanze ci sia la presenza di uno specchio di acqua con fondale basso.

La morfologia

LE CURE E LA SALUTE Per permettere alle anatre di vivere a lungo e in salute è importante studiare bene la voliera: essa deve essere grande da permettere dei brevi voli da un posatoio all’altro. Nella voliera va progettato un prato erboso dove pascolare e avere la possibilità di prendere il sole, come pure di ripararsi in zone ombreggiate. L’acqua del laghetto per l’abbeverata è bassa, fornita di tane e nidi dove nascondersi o fare il nido. Queste ultime strutture dovrebbero essere calcolate in numero superiore ai soggetti ospitati. Il mestolone gradisce molto la presenza di un canneto ai lati del corso d’acqua, che può essere creato piantando bambù, canne di palude e altre piante perenni da fossato. La specie necessita di un fondale basso in grado di essere facilmente raggiungibile immergendo la testa sott’acqua per alimentarsi grazie al filtraggio del limo con il becco. Risulta altresì importante eseguire almeno con cadenza annuale una visita veterinaria dei soggetti o dell’allevamento e un esame delle feci.

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Il maschio di questa specie ha una colorazione molto vivace e appariscente, mentre la femmina ha una livrea mimetica che le permette di passare inosservata ai potenziali predatori mentre si trova nel nido in cova. La dimensione corporea, sia dei maschi che delle femmine, è caratterizzata da un peso medio di 500-600 grammi e una lunghezza becco-coda di 30-35 centimetri. I mestoloni presentano un evidente dimorfismo sessuale (caratteri esterni che indichino con certezza il sesso del soggetto). Il maschio adulto sfoggia penne verdi, bianche, nere e color castano; mentre la femmina presenta una livrea di color terra uniforme (in maniera simile a quanto avviene nel comune Germano reale). I giovani di entrambi i sessi hanno una livrea più simile a quella femminile che li rende maggiormente mimetici.

Il comportamento Animali diffidenti e schivi per natura, non presentano solitamente problemi nella convivenza con altre anatidi fuori dal periodo riproduttivo, qualora lo spazio a disposizione sia


TheOtherKev - Pixabay

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sufficiente. Convivono con anatre di generi diversi e difendono il territorio con veemenza solo durante il periodo degli amori. Ottimi volatori devono essere allevati in ampie voliere con uno sviluppo orizzontale per permettere loro di esercitarsi nel volo.

La riproduzione

TheOtherKev - Pixabay

Il rituale di corteggiamento del maschio è molto elaborato e si protrae sia a terra sia in acqua: si possono osservare fino a una dozzina di maschi che si contendono le attenzioni della stessa femmina. Questa specie nidifica in “colonia”, con molti nidi disposti vicini tra loro. I nidi sono sempre vicino a corsi d’acqua spesso all’interno di un canneto. La maturità sessuale viene raggiunta solitamente nel secondo anno di età, in entrambi i sessi. Le femmine foderano il nido con rami, erba e piume che si strappano dal petto. Il periodo di deposizione è piuttosto ristretto e si protrae solo da metà aprile a metà maggio. Le femmine depongono da 9 a 11 uova che verranno covate per 24-26 giorni, fino alla schiusa degli anatroccoli. La femmina si occupa interamente della crescita e svezzamento dei piccoli. Lo svezzamento degli anatroccoli avviene a circa sei/sette settimane di vita, momento che corrisponde alla acquisizione della capacità di volo. Anche dopo questo periodo i giovani resteranno a lungo vicino alla madre.

L’alimentazione Mabel Amber - Pixabay

È una specie onnivora che grazie al suo particolare becco riesce a filtrare il limo dei fondali bassi per ricavarne larve e semi di piante acquatiche. Gli adulti mangiano vegetali, alghe, semi, frutti e integrano la loro dieta con insetti e forme giovanili di pesci di fiume e lago. I giovani anatroccoli consumano quasi esclusivamente insetti, mosche, larve di insetti e gasteropodi per assumere le proteine e il calcio indispensabili al loro sviluppo. Il mestolone si nutre in gruppo, sia di giorno, di notte, setacciando i bassi fondali. È quindi indispensabile, anche in cattività, corrispondere una dieta e un laghetto che possa ottemperare alle particolarità di specie. ● PetTrend • Dicembre 2021 / Gennaio 2022

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ERPETOLOGIA

RHACODACTYLUS LEACHIANUS, QUESTO IL SUO NOME SCIENTIFICO, È ENDEMICO NELLE FORESTE LITORANEE DELL’ISOLA SITUATA A EST DELLA COSTA ORIENTALE DELL’AUSTRALIA: È IL PIÙ GRANDE TRA I GECHI DIPLODACTYLIDAE. È UN ANIMALE DI LIBERA VENDITA SECONDO IL REGOLAMENTO CITES

IL GECO GIGANTE DELLA NUOVA CALEDONIA

I Serena Sola Medico Veterinario GPCert ExAP Segretario Società Italiana Animali Esotici Fotografie di Federico Sarcinella

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l geco gigante della Nuova Caledonia è un animale arboricolo che predilige ambienti umidi e ricchi di vegetazione fitta dove si può nascondere facilmente; durante il giorno si rifugia nelle cavità dei tronchi o cunicoli, mimetizzandosi con il terreno o con il tronco degli alberi, al riparo dalla esposizione prolungata alla luce diretta del sole. È attivo durante la notte: sono stati registrati dei periodi di attività di circa 11 ore (dal crepuscolo fino all’alba), in cui il geco caccia piccoli insetti e ricerca frutti sugli alberi. Gli esemplari maschi marcano il proprio territorio emettendo dei suoni. Il comportamento di questi gechi varia da esemplare a esemplare. Anche quando si sono acclimatati nell’habitat

fornito loro, devono essere maneggiati con cura: se si sentono minacciati tendono a mordere con le loro forti mandibole; anche le loro lunghe unghie, seppur non usate volontariamente per difesa, sono atte a graffiare.

CLASSIFICAZIONE ORDINE

Squamata

SOTTORDINE

Sauria

FAMIGLIA

Diplodactylidae

GENERE SPECIE

Rhacodactylus Rhacodactylus Leachianus


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Le caratteristiche fisiche Come dice il suo stesso nome, questo geco raggiunge delle dimensioni molto grandi: arriva a 43 cm di lunghezza inclusa la coda che, da sola, può arrivare a 11,5 cm; il peso si aggira tra i 212 e i 279 grammi, ma alcuni esemplari possono arrivare anche ai 500 grammi. Le differenze di peso, così come anche della colorazione, dipendono molto anche dalla località di provenienza e della linea genetica. Presenta una grossa testa piatta con due occhi laterali; le orecchie sono due fessure orizzontali e strette collocate ai lati del muso, che è molto largo, con due piccole narici all’apice. Gli arti terminano in un pal-

mo ricoperto di setae, delle ventose, che gli consentono di arrampicarsi facilmente su quasi tutte le superfici. Ha fitte e piccole scaglie sulla testa che progressivamente diventano più grandi verso il centro del corpo per poi ritornare piccole e piatte sulla coda. La coda è conica e formata da due sezioni di cui la distale è assottigliata, con la punta smussa. Il colore del geco gigante varia dal grigio al marrone scuro, con piccole macchie bianche che si presentano per tutto il corpo; questi colori permettono al rettile di mimetizzarsi nelle foreste in cui vive. In molti esemplari la parte inferiore del corpo è di colore uniformemente giallo arancio molto marcato.

DA RICORDARE • Il geco gigante può, come meccanismo di autodifesa, staccare la propria coda. Col tempo essa si rigenererà anche se risulterà differente da quella originale. Problemi di questo tipo possono essere legati a scontri con altri gechi presenti nello stesso terrario • R. Leachianus, se ben alimentato e correttamente gestito, è un animale molto vorace e tende a produrre molte feci: fattore da tenere presente per la collocazione del terrario al fine di limitare gli odori sgradevoli ad aree circoscritte della casa. • I soggetti adulti sono molto attivi durante la notte, vocalizzano e saltellano, anche questo elemento va considerato nella scelta dell’ubicazione del terrario.

Essendo il geco gigante un animale notturno, presenta delle pupille strette e verticali.

Il terrario Il geco gigante è una specie longeva e, se tenuto nelle corrette condizioni, può vivere in cattività fino a 20 anni. Necessita di un terrario delle giuste dimensioni, che devono essere regolate in base alle dimensioni via via raggiunte (baby, giovane, adulto): ogni fase di vita presenta infatti delle necessità diverse. 1) Baby. In questa prima fase della sua vita va tenuto in un terrario di piccole dimensioni (20x20x20 cm). In natura, i soggetti appena nati vivono nelle piccole cavità dei rami, senza uscire per non essere predati. In cattività sono molto schivi, si muovono molto poco e vanno manipolati il meno possibile. Dovrebbero restare in questo terrario per circa un anno o fino al raggiungimento dei 50-60 grammi di peso. 2) Giovane. La seconda fase è compresa tra i 50 e i 100 grammi di peso. Anche in questo caso una dimensione eccessiva del terrario potrebbe essere troppo dispersiva per il geco. In terrari troppo grandi potrebbero non ambientarsi bene e non alimentarsi regolarmente. In questa seconda fase la crescita è veloce. Le dimensioni del terrario vanno portate fino a 30x30x30 cm. 3) Adulto. La PetTrend • Dicembre 2021 / Gennaio 2022

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ERPETOLOGIA

terza fase va dai 100 grammi in su. In natura è possibile ritrovarli anche ad altezze superiori a 30 m, le misure minime del terrario per una coppia di Rhacodactylus non dovrebbero essere inferiori a 1m x 50 cm x 2 m. Sarebbe meglio utilizzare dei terrari in rete metallica che garantiscono una miglior areazione.

Gli arredi Non devono mancare i nascondigli sia verticali che orizzontali: possono essere utilizzati dei manicotti di corteccia di sughero in cui questi rettili si rifugiano durante il giorno e sulla cui superficie possono camminare e saltare con sicurezza. Non deve mancare una vaschetta con l’acqua. La temperatura ottimale è tra 25° e 30°C con un’umidità relativa del 50-75%; un’umidità maggiore è sconsigliata perché, oltre a favorire lo sviluppo di batteri e muffe ambientali, favorisce anche lo sviluppo di micosi sul corpo del geco con esiti anche fatali. Nonostante amino gli ambienti umidi, bisogna ricordarsi che sono arboricoli e che quindi vivono all’asciutto. Anche se sono animali notturni è importante fornire una giusta dose di UVB: in commercio si trovano degli spettri di emissione adeguati a tutti i tipi di rettili, e delle idonee schermature. 60

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L’alimentazione Rhacodactylus Leachianus è un rettile onnivoro: in natura si adatta all’andamento stagionale privilegiando i frutti maturi e, in loro mancanza, insetti o anche piccoli mammiferi e uccelli. Per gli animali in cattività sono disponibili in commercio degli alimenti adeguatamente formulati e integrati. In aggiunta agli alimenti industriali possono essere somministrati anche dei purè di frutta e dei pezzi di banana con la buccia. Saltuariamente la dieta può includere un cucchiaino di miele con aggiunta di polline. Una volta raggiunta l’età adulta possono essere somministrati anche degli insetti. Importante è fornire un’integrazione di calcio e Vit. D per evitare carenze.

La riproduzione Il maschio raggiunge la maturità sessuale intorno ai 3/4 anni e si riconosce facilmente dalle femmine per la presenza di due ingrossamenti alla base della coda, gli emipeni, e dei pori femorali che formano una V rovesciata in prossimità della cloaca. Nei soggetti giovani il dimorfismo sessuale è meno evidente e il sessaggio può essere difficoltoso. Per stimolare la riproduzione è possibile ridurre gradualmente la temperatura fino a 20°C

nel periodo precedente la formazione delle coppie (Bruma) e alloggiare i Leachianus singolarmente in terrari più piccoli e separati per almeno un paio di mesi. Generalmente il periodo di bruma va da dicembre a febbraio. Verso marzo la temperatura può essere progressivamente aumentata e il maschio e la femmina possono essere nuovamente messi insieme. Per evitare aggressioni e ferimenti, la coppia destinata alla riproduzione deve essere formata da un maschio e da una sola femmina scelta in precedenza. L’accoppiamento spesso avviene anche nella stessa giornata. È una specie monogama, ovipara e la femmina può deporre anche più volte all’anno. Alcune coppie non danno problemi, altre sono incompatibili. L’incompatibilità di due animali può avere diverse cause. La prima può essere il rifiuto della femmina che, seppure pronta ad accoppiarsi, reputa il maschio debole perché troppo piccolo, giovane o di peso minore della femmina stessa. Un maschio giovane e piccolo può non essere così deciso come un maschio adulto o addirittura “anziano”. Un’altra causa può essere il fatto che la femmina abbia uova ritenute e che quindi non sia in calore. Se la femmina non è ricettiva non accetta di accoppiarsi. ●


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ACQUARIOLOGIA

IL GENERE VALLISNERIA INCLUDE ALCUNE TRA LE PRIME PIANTE COLTIVATE NELL’ACQUARIOFILIA MONDIALE. UN SUCCESSO CHE NON SMETTE DI REGALARE SORPRESE E INNUMEREVOLI SPUNTI DI RIFLESSIONE

PROTAGONISTA TRA LE PIANTE 1

Alessio Arbuatti Medico veterinario, accreditato FNOVI in “Medicina dei pesci e gestione degli acquari”, Professore di Zoologia ed Ecologia, Facoltà di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Teramo Fotografie dell’autore

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uò sembrare strano ma solo nel 2008 un lavoro pubblicato sulla rivista scientifica Sistematic botanic ha provato a mettere ordine nella complessa classificazione scientifica del genere Vallisneria. A causa di una distribuzione quasi cosmopolita e una simile morfologia, eccezion fatta per talune piccole differenze tra i fiori prodotti, queste piante hanno creato non pochi grattacapi tassonomici. Oggi sono riconosciute 15/16 specie e numerose varietà differenti geograficamente. La riproduzione può seguire due modalità. La prima è asessuata e prevede la produzione di stoloni. Questi sono propaggini che si dipartono dalla pianta madre e che, muovendosi nel substrato, emergono dando vita a una pianta che è direttamente connessa alla pianta madre formando presto una fitta foresta. Questa strategia è quella più facilmente osservabile in acquario. In natura è però comune anche la riproduzione sessuata. Sono piante dioiche ossia producono fiori maschili o femminili. Questi ultimi, raggiungono la superficie e sono caratterizzati da una lieve fossetta nella

quale può finire il polline maschile, dando il via alla fertilizzazione che procederà con la produzione di semi che saranno rilasciati nella corrente.

Maneggiare con attenzione A differenza di molte piante impiegate in acquariofilia e che in natura possono ritrovarsi sia emerse sia immerse (piante palustri), il genere Val-

lisneria è prettamente acquatico. Questo impone delle attenzioni, dalla coltura in serra fino alla commercializzazione. La coltura semi emersa/palustre non è dunque possibile e per il mantenimento in negozio sono necessari i tipici acquari dedicati alla vendita delle piante stesse. L’intera lunga struttura dell’apparato fogliare, allungata, dagli apici smussi, è infatti

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ACQUARIOLOGIA

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incline alla rottura quando si ritrova al di fuori dell’acqua e per questo motivo bisogna porre attenzione durante la fase di vendita. A tal proposito i contenitori ermetici o le buste ad angoli smussi per pesci mantenute stabili durante il trasporto, rappresentano sistemi di movimentazione ottimali per evitare la rottura delle foglie durante il percorso verso casa. Una volta arrivati, la pianta va estratta dal vasetto e le radici liberate con molta cura dalla spugna di coltura. Con estrema attenzione si consiglia di sciacquare, aiutandosi con le dita, foglia per foglia sotto un leggero flusso d’acqua alla medesima temperatura di quella di vendita. Manualità da condurre con altrettanta delicatezza per evitare rotture ma che possono essere utili, nel contempo, per eliminare quando presenti, alcuni ospiti indesiderati.

La corretta posizione in acquario Nonostante queste piante siano spesso tra le prime specie a essere consigliate ai neofiti, è importante conoscerne alcune caratteristiche per valorizzare al meglio lo sviluppo armonioso, e per ottenere il massimo risultato in termini di strutturazione ambientale in acquario in base alle specie ospitate (Fig. 1). Rustiche e facilmente coltivabili a pH neutro e durezze medio alte, non richiedono di imponenti fertilizzazioni o di costante somministrazione di anidride carbo-

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nica, seppur tali elementi siano da consigliare per lo sviluppo di tutta la vegetazione presente in vasca. L’apparato radicale del genere Vallisneria si sviluppa in maniera massiva estendendosi, in condizioni ideali, tanto nelle profondità del substrato, quanto longitudinalmente. Pur adattandosi a numerosi substrati, optare per uno naturale, a grana fine e alto almeno 5 cm, consente di soddisfare le richieste nutrizionali, garantendo in contemporanea un saldo ancoraggio radicale. L’importanza di un substrato spesso e non troppo fine è ben evidente, specie quando in acquario si ospitano quelle specie che rovistano sul fondo o che scavano. Queste potrebbero infatti facilmente sradicare le piante (Fig. 2). Per questo motivo si consiglia di introdurre la Vallisneria ben prima dei pesci a tutela della pianta stessa. Un ulteriore aiuto può arrivare dal posizionamento di rocce o legni al di sopra dei primi ceppi piantati (Fig. 3). In aggiunta alla selezione della varietà più consona in termini di dimensioni, 5

il posizionamento in acquario è fondamentale. Bisognerà ricordare fin dal planning iniziale che queste piante sono per lo più ideali per la porzione centrale e, ancor più, per quella posteriore della vasca (Fig. 4) proprio grazie all’imponente sviluppo fogliare. Quando il flusso dell’acqua intercetta le foglie, le smuove con estrema facilità e direziona il posizionamento anche di quelle che, raggiunta la superficie, continuano ad accrescersi (Fig. 5). Sulla relazione flusso/foglie vanno fatte almeno due considerazioni. La prima riguarda l’ombreggiatura che coinvolge la porzione sottostante le foglie fluttuanti e dunque la diminuzione dell’irraggiamento diretto verso le altre piante. Ciò dimostra ancor più quanto sia importante la selezione della varietà di vallisneria in relazione all’altezza della vasca. La seconda concerne quanto il flusso dell’acqua possa essere diminuito o frammentato dall’interposizione di grandi ceppi di Vallisneria. Questo aspetto dipende dal posizionamento delle piante e del flusso in 6


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uscita ma può comportare un rallentamento del circolo dell’acqua in vasca, aspetto che, in relazione al biotopo ricostituito, può essere sia voluto, sia poco ricercato. Si consiglia di evitare la formazione di aree prive di circolo che potrebbero divenire delle nicchie per lo sviluppo di organismi non graditi quali i cianobatteri o le alghe (Fig. 6). Tutto deve essere dunque attentamente valutato, compresa la grande capacità della pianta di produrre stoloni e dunque nuovi esemplari. La “spuntatura” degli apici delle foglie non deve essere praticata poiché antiestetica e non funzionale per la pianta. Eventuali eliminazioni di foglie in eccesso devono essere effettuate a partire da quelle più periferiche, eliminandole dalla base con apposite forbici come quelle da aquascaping precedentemente disinfettate e asciugate.

Alessio Arbuatti

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Crescita controllata e corretta strutturazione ambientale La florida crescita di queste piante deve essere sfruttata con cura per creare un ambiente ideale per le specie animali ospitate in acquario. In questo le vallisnerie si prestano ottimamente in quanto formano folti gruppi, ideali per quelle specie che necessitano di un ambiente differenziato e zone più tranquille idonee per trovare maggiore 8

ACQUARIOFILIA ECOCOMPATIBILE Come riassunto, la tassonomia del genere Vallisneria è complessa e tuttora in divenire, con fenotipi e varietà diffuse in quattro continenti. Al tempo stesso il genere non di rado mostra la capacità di colonizzare nuovi ecosistemi acquatici. Questo ha portato alla diffusione di alcune specie in luoghi ben lontani da quelli della propria naturale distribuzione. In diverse regioni o persino intere nazioni, talune specie di vallisnerie sono incluse tra le specie vegetali invasive con un potenziale rischio d’impatto variabile sugli ecosistemi naturali. In diverse parti d’Italia Vallisneria spiralis è naturalmente presente e inclusa nella flora acquatica autoctona con differenze regionali in termini di vulnerabilità IUCN. Il moderno pet shopper e acquariofilo deve dunque sempre più comprendere l’importanza dei propri gesti nei confronti degli ambienti naturali. Per questo motivo i rizomi, le piante, anche quelle apparentemente metabolicamente non attive, non devono mai essere eliminate attraverso l’acqua, bensì nel rifiuto organico. Tutelare la genetica dei genotipi autoctoni, laddove presenti, è fondamentale e vede proprio gli operatori e gli appassionati del settore in prima linea a rivestire un ruolo fondamentale.

protezione (Fig. 7). Le varietà di Vallisneria che raggiungono con le proprie foglie la superficie, prima tra tutte la ben nota Vallisneria “gigantea”, creano una copertura superficiale ideale anche per quei pesci che popolano lo strato superiore della colonna d’acqua, tra questi gli anabantidi e i piccoli predatori come gli emiranfidi (Fig. 8) oppure di quelli che popolano ambienti nei quali la penetrazione della luce è limitata. L’intricata e fitta rete vegetale diviene inoltre un vero e proprio microsistema che si può rivelare ideale anche per la protezione o l’allevamento di avannotti e di invertebrati ornamentali ospitati in vasca. Il controllo della crescita delle piante si può attuare in diversi modi; in alcuni casi si possono utilizzare dei limitatori subacquei, utili magari nei sistemi di quarantena, che limitano fisicamente lo sviluppo (Fig. 9). In questi casi gli stoloni li supereranno però agevolmente. Per questo motivo eliminare alcuni stoloni o indirizzarli delicatamente verso quei punti che si vogliono piantumare, è una delle soluzioni più pratiche. Vi è infine un ulteriore aspetto poco indagato ancora anche scientificamente, noto come allelopatia. Consiste nella capacità di una specie vegetale di produrre composti chimici inibenti lo sviluppo di altre piante. A tal proposito non vi sono molti lavori pubblicati e in riferimento al genere Vallisneria è nota solo una possibile limitazione dello sviluppo di Vallisneria americana da parte di Potamogeton amplifolius. ● PetTrend • Dicembre 2021 / Gennaio 2022

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ELENCO INSERZIONISTI

I Copertina Rebo - Happy dog

II Copertina Vitakraft - Poésie

III Copertina Monge

IV Copertina Wonderfood Acana

1 Cerere - Pars

3 Ceva - Feliway Optimum

La sfida è stata vinta

Grazie! 17 Ciam - Welly Pet

27 Ciam Doggy Rade

31 Innovet - Mese della salute articolare

intendere che avere uno o più animali sia un lusso che non tutti possano o debbano permettersi, mentre invece sappiamo che cani e gatti rappresentano una compagnia irrinunciabile per tante persone anziane o sole così come dei compagni fedeli di gioco e di crescita per tanti bambini.” Oggi più che mai, a seguito della pandemia e di tutte le difficoltà che ha comportato per tanti italiani, è necessario aiutare i nostri concittadini a prendersi cura dei loro animali. Per questo, LNDC lancia una petizione dal titolo #amarenonèunlusso per chiedere allo Stato una serie di cose: la riduzione dell’Iva sui farmaci e le prestazioni veterinarie e sul cibo per animali, rendendola pari a quella per i servizi essenziali per umani; l’esenzione dell’Iva per gli interventi salvavita e le sterilizzazioni; l’istituzione di un servizio veterinario mutualistico per gli animali di persone meno abbienti; l’aumento della quota detraibile per cure e farmaci veterinari. “Una serie di misure fondamentali per dare un sostegno concreto a chi ha deciso di convivere con uno o più animali e che oggi è vessato da spese che potrebbero essere decisamente inferiori. Tra l’altro, rendere più accessibili le prestazioni veterinarie e le sterilizzazioni può rappresentare anche un modo per prevenire le rinunce di proprietà che spesso vengono fatte proprio per motivi economici, risultando poi in un costo per le casse pubbliche - in quanto gli animali finiscono nei rifugi comunali - oltre che ovviamente un trauma per i poveri animali”, continua Rosati. “Soprattutto però è importante rimarcare il concetto che comprare il cibo o far curare il proprio animale non possono essere considerati un lusso, ma servizi essenziali per le famiglie che hanno fatto una scelta d’amore, spesso salvando un cane o un gatto dalla strada o adottandolo da un rifugio. Invitiamo quindi tutti i nostri sostenitori a far sentire la propria voce e firmare la petizione, condividendola con tutti i loro contatti”, conclude Rosati. Lega Nazionale per la Difesa del Cane

Trend

43 Lega Nazionale per la Difesa del Cane

Dicembre 2021 / Gennaio 2022 N° 10 - ANNO 10 Edizioni EV SOC. CONS. a R.L. via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Direttore editoriale: SABINA PIZZAMIGLIO Direttore responsabile: SABINA PIZZAMIGLIO info@anmvi.it Coordinamento editoriale: MARCO MORESCO marco.moresco@pettrend.it

39 Purina Cardio Care

Sono presenti con pubbliredazionali, in ordine di apparizione:

Oltre il 40% delle famiglie italiane ha almeno un animale in casa e i costi per nutrirli e curarli possono raggiungere cifre davvero elevate e gravare pesantemente sul bilancio familiare. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane (LNDC) lancia una petizione per chiedere allo Stato la riduzione e l’esenzione dell’Iva oltre a un servizio di mutua per i cittadini meno abbienti. Gli animali sono membri della famiglia, non beni di lusso.

C

ondividere la propria vita con un animale è un’esperienza unica e incredibilmente gratificante. Chiunque abbia in casa uno o più animali sa bene quanto amore, compagnia, amicizia e divertimento i nostri familiari non umani sono in grado di darci ogni giorno. Allo stesso tempo, però, sappiamo molto bene anche quanto siano alti in molti casi i costi che le famiglie devono affrontare per assicurare un adeguato stile di vita e il benessere necessario ai cani, gatti e altri animali che allietano le loro giornate. Secondo i dati del Rapporto Italia 2021 dell’Eurispes, l’Italia si presenta come un Paese amante degli animali dato che oltre il 40% dei nostri concittadini ha in casa almeno un cane o un gatto, con tendenza ad averne più d’uno. Lo stesso Rapporto dimostra anche che la spesa che grava sul bilancio familiare per il mantenimento dei nostri familiari a 4 zampe varia dai circa 31 agli otre 300 Euro mensili, in progressivo aumento negli ultimi anni. La media si attesta comunque intorno ai 100 Euro al mese, una cifra sicuramente non indifferente per molte famiglie. Uno dei motivi di questi costi così alti va individuato sicuramente nell’Iva applicata al cibo e ai farmaci per animali così come alle prestazioni veterinarie. Attualmente, infatti, tutti questi prodotti e servizi sono soggetti a un’aliquota Iva del 22%, pari a quella dei beni di lusso. Allo stesso tempo, però, l’importo massimo delle spese veterinarie che si può portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi è di appena 79,96 Euro. Per lo Stato italiano, quindi, oggi acquistare un gioiello o curare e nutrire un membro della propria famiglia - perché è questo che ormai sono i nostri animali - sono attività da considerare alla stessa portata. “Un’ingiustizia che colpisce in modo trasversale cittadini di ogni estrazione sociale, ma ovviamente in particolare quelli meno abbienti”, commenta Piera Rosati - Presidente LNDC Animal Protection. “Soprattutto lascia

32-33 Zoomark 2021 - Grazie

45 Monge - Fruit

49 BamaPet Giocando si impara

Vitakraft - Cerere - Wonderfood Oasy Wonderfood Acana - Ciam Welly Ciam doggy Rade - Innovet - Purina Monge - Chemivit - BamaPet

Segreteria di redazione: ILARIA COSTA via Trecchi, 20 - 26100 Cremona marketing@pettrend.it

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Iscrizione al registro del tribunale di Vigevano N. 1/2012.

Grafica e impaginazione: PRESS POINT Srl

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Ufficio Stampa: ILARIA COSTA Pubblicità: ILARIA COSTA marketing@pettrend.it Hanno collaborato a questo numero Alessio Arbuatti, Diego Cattarossi, Stefania Colasuono, Franco Fassola,

Servizio abbonamenti: ILARIA COSTA ilaria.costa@pettrend.it

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