PetTrend Dicembre/Gennaio

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Fabio Grandis - Pixabay

RICERCHE SCIENTIFICHE

L’OBIETTIVO DI CONSENTIRE AI GATTI DI VIVERE A CONTATTO CON LA NATURA, TUTELANDO AL TEMPO STESSO LA FAUNA SELVATICA, È ALLA BASE DI UNO STUDIO CONDOTTO DALL’UNIVERSITÀ INGLESE DI EXETER

I GATTI ERRABONDI E L’ISTINTO

PREDATORIO preoccupazioni ed evenutali sensi di colpa che queste attività venatorie suscitano nei proprietari.

Un comportamento naturale MARCO MORESCO

I

proprietari di gatti sono in genere appassionati di tutto il mondo animale nel suo insieme. Un fatto che spesso crea imbarazzi e difficoltà quando si tratta di confrontarsi con l’istinto predatorio dei loro piccoli felini. Come sappiamo infatti, i gatti in un attimo possono trasformarsi da affettuosi compagni di vita in temibili cacciatori. Per sondare i sentimenti dei proprietari di felini lasciati liberi di muoversi al di fuori delle mura domestiche, i ricercatori dell’Università inglese di Exeter, hanno portato a termine una ricerca intervistando 48 proprietari di gatti residenti in aree urbane, suburbane e rurali della Cornovaglia e dell’Oxfordshire. Oggetto dell’indagine sono stati i comportamenti errabondi e predatori dei piccoli felini, oltre alle

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PetTrend • Dicembre 2021 / Gennaio 2022

Dalle risposte degli intervistati è risultato che il comportamento predatorio dei piccoli felini viene in genere visto come frutto di un istinto del tutto naturale che non può essere in alcun modo controllato o limitato. Tra i proprietari coinvolti nella ricerca, alcuni hanno dichiarato di aver tentato agli inizi di limitare la caccia del proprio gatto, ma di aver poi desistito da ogni intervento una volta resisi conto che l’unica misura efficace in tal senso era quella di limitare al perimetro delle mura domestiche la libertà di movimento del felino. In altre parole, di fronte alla necessità di dover scegliere tra tutelare la fauna selvatica e la libertà del proprio gatto, hanno finito per dare la precedenza alla possibilità del piccolo felino di uscire all’aperto. “Riguardo a questi comportamenti predatori, abbiamo riscontrato un ampio spettro di punti di vista dei proprietari: si va da coloro che li considerano addirittura positivi, fino a quelli

che sono profondamente preoccupati per le conseguenze negative che la caccia dei felini produce sulle popolazioni di animali selvatici”, ha affermato l’autore principale della ricerca, la dott.ssa Sarah Crowley, dell’Environment and Sustainability Institute dell’Università di Exeter. “Tuttavia, poiché la caccia è considerata comunque un comportamento naturale, alla fine sono risultati pochi i proprietari che hanno dichiarato di poter controllare efficacemente questo istinto, senza influire negativamente sul benessere dei loro gatti”.

Predazione e tutela dell’ambiente L’attitudine venatoria dei gatti non è in realtà un comportamento presente in modo uniforme in tutti i piccoli felini, ma varia molto da soggetto a soggetto. Ci sono instancabili cacciatori, che catturano moltissimi uccelli e piccoli mammiferi, mentre molti altri prediligono l’ambiente domestico e, solo raramente, mettono in mostra un atteggiamento predatorio. D’altra parte, se gli instancabili cacciatori felini fossero anche solo una parte dei circa 11 milioni di gatti del Regno


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