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di Eleonora Mancini

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di Luca Fracassi

di Luca Fracassi

PRESENTI ALLA SFIDA

LE RISPOSTE DEL SETTORE CHIMICO-FARMACEUTICO PER NON FERMARSI

Ready for new challenges The responses of chemical-pharmaceutical companies

di ELEONORA MANCINI

In principio furono Iodarsenico, Iodarsolo e vari ricostituenti, le réclames oggi vintage ma già innovative per quei tempi – siamo nella prima metà del 1900 –, le idee imprenditoriali dei pionieri Alfredo Gentili, Leopoldo Federighi, Luigi Guidotti, Valentino Baldacci capaci di tra-

sformare in atto il potenziale offerto da una Università di grande tradizione come quella di Pisa. L’evoluzione di quella storia, che ha favorito anche la trasformazione urbanistica della città, è un presente che prosegue in un solco arricchito da nuovi protagonisti che a Pisa, in gran parte nel polo di Ospedaletto, hanno trovato le condizioni propizie e stabili per lo sviluppo di un settore, il chimico-farmaceutico, che dell’industria italiana e mondiale continua a essere un cardine. Oggi più di sempre. Perché? Perché l’attitudine a superare momenti complessi, puntando su ricerca, innovazione, capacità di reinventarsi è nel Dna dell’industria pisana. Sembrano sovrapporsi, oggi, le paure del secolo passato, fatto di guerre e di macerie, e il presente, connotato dalla pandemia globale il cui esito è ancora un punto interrogativo. Ma l’industria chimico-farmaceutica resiste e risponde ‘presente’ alle nuove urgenze. Come quelle legate a una ancora più massiccia produzione di farmaci tradizionali o alle terapie a base di plasma iperimmune. In questo campo, Grifols e Takeda si segnalano per l’immediata risposta all’emergenza.

“Siamo avanti nella ricerca – spiega FRANCESCO CARUGI, managing director di GRIFOLS ITALY SPA –; la nostra

azienda, negli Stati Uniti, ha prodotto in luglio la prima immunoglobulina specifica Covid-19 per la sperimentazione clinica; presto ci saranno importanti novità”. Grifols è una multinazionale spagnola – fondata nel 1909 a Barcellona –, cresciuta nel 2011 dopo importanti acquisizioni, fra le quali la divisione diagnostica di Novartis, oggi è un importante player globale nel settore dei plasma derivati. Con 24.000 dipendenti in 30 Paesi nel mondo, l’azienda è oggi impegnata nella produzione e sviluppo di emoderivati. È comunque il plasma il core business di Grifols che, a Vicopisano ha il suo hub per lo stoccaggio del plasma italiano: “La struttura, ultimata in anni recenti e certificata GMP – prosegue Carugi – immagazzina il plasma. Da qui lo inviamo nei laboratori di Barcellona dove viene lavorato e poi trasformato in farmaci emoderivati che forniamo agli ospedali”. Grifols coltiva il suo legame con il territorio organizzando giornate di incontro con studenti e laureati dell’Università di Pisa. Ottimo il riscontro: “A dicembre 2019 abbiamo intervistato 50 studenti che hanno presentato il loro CV. Alcuni li stiamo valutando per possibili collaborazioni lavorative”. Plasma ed emoderivati sono al centro dell’attività di Takeda, il colosso farmaceutico giapponese presente in oltre 80 Paesi e con circa 50.000 dipendenti. In Italia, le sue basi sono Rieti e Pisa. Qui, il sito di Ospedaletto è il principale fornitore di Albumina per i paesi RoW (Resto del mondo), e centro di eccellenza della Divisione Plasmaderivati della compagnia che

Dentro i laboratori industriali di Farmigea (foto Farmigea)

opera in sei aree terapeutiche: oncologia, gastroenterologia, neuroscienze, malattie rare, vaccini e plasmaderivati. Grazie a un importante accordo, “da settembre – annuncia il direttore MASSIMILIANO BARBERIS –, TAKEDA con i siti di Rieti e Pisa trasforma in farmaci salvavita tutto il plasma donato in Toscana, Marche, Lazio, Campania, Molise e Ispettorato Generale della Sanità Militare. L’obiettivo è ambizioso: contribuire a rendere l’Italia autosufficiente dal punto di vista della disponibilità di farmaci emoderivati”. L’ATTITUDINE A Fuori dall’Italia, inoltre, Takeda è impegnata in questo momento in SUPERARE MOMENTI una sfida mondiale: “La compa gnia a livello globale è partner fon - COMPLESSI È NEL datore della CoVIg-19 Plasma Alliance – spiega Barberis –, una DNA DELL’INDUSTRIA partnership senza precedenti tra le principali società al mondo nel PISANA settore del plasma e non solo (Takeda, BPL, CSL Behring, LFB e Octapharma, ADMA Biologics, BioPharma Plasma, GC Pharma, Sanquin, Fondazione Bill&Melinda Gates e Microsoft). Il Gruppo sta lavorando, al fianco del National Institute of Allergy and Infectious Diseases per sviluppare una globulina iperimmune, cioè un farmaco a medio-lunga conservazione, chiamato CoVIg-19, che richiede plasma donato da persone guarite dal COVID”. Terapie anti-covid, ma anche co-terapie, come quelle a base di farmaci e integratori che Pharmanutra, in piena emergenza, ha reso gratuite per le Terapie Intensive degli ospedali italiani. “Abbiamo attivato il nostro senso di responsabilità e reso disponibili due dei nostri prodotti di punta, SiderAl e ApportAl, che contribuisce al normale funzionamento del sistema immunitario – spiega Roberto Lacorte, vicepresidente e Ceo di Pharmanutra –. Sul fronte della ricerca, stiamo lavorando al lancio di un nuovo prodotto che, in modo strutturato e sistemico, aiuti a potenziare le difese immunitarie negli attacchi virali”. Dal 2003, quando per iniziativa dei fra-

telli ROBERTO e ANDREA LACORTE, è nato il gruppo PHARMANUTRA è in continua ascesa nello sviluppo e nella commercializzazione di complementi nutrizionali e prodotti innovativi a base di ferro sucrosomiale e per il ripristino delle capacità articolari e di movimento nelle affezioni osteoarticolari. Dal 2017 il gruppo è quotato in Borsa ed è inoltre in atto la realizzazione di un nuovo polo industriale, nell’area di Barbaricina, dove fra un anno vedrà la luce un innovativo laboratorio di ricerca e sviluppo e di biologia molecolare che sarà anche a disposizione di università, centri di ricerca e aziende. “La nostra collaborazione con gli Atenei è massima e continua – conclude Lacorte – perché crediamo nella ricerca pura che diventa applicata e industriale”. Una storia che si ripete e si rinnova è quella dei LABORATORI GUIDOTTI che

a Pisa furono fra i primi, negli anni ’50, a costruire nell’area di La Vettola, un grande stabilimento per attivare all’interno dell’azienda la ricerca scientifica. Oggi nel gruppo Menarini, con cui in piena pandemia ha contribuito a donazioni in varie forme a ospedali e società scientifiche italiane, i Laboratori Guidotti sono gli eredi di una tradizione nel settore chimico-farmaceutico della quale sono stati i fautori grazie al profondo legame con le facoltà di Chimica e di Medicina dell’Ateneo pisano. “Malattie cardiovascolari, pneumologiche o diabetologiche, nostri settori di interesse – spiega il direttore generale, LUIGI DUCA – non sono andate in lockdown. Abbiamo anzi rilevato alcuni picchi di ordinativi motivati dalla volontà di tanti pazienti cronici di salvaguardarsi. Come altre aziende del nostro settore non abbiamo mai interrotto la produzione e anzi proseguito garantendo la sicurezza dei nostri dipendenti e degli informatori. Non appena possibile e nel pieno rispetto delle disposizioni normative nazionali e territoriali abbiamo anche ripristinato l’informazione scientifica a supporto della classe medica”. Leader nei farmaci per il trattamento dell’ipertensione e del diabete, i Laboratori Guidotti oggi commercializzano alcuni farmaci del gruppo Menarini e proseguono la tradizione del listino Guidotti, posizionandosi fra le prime venti aziende a valore che operano in Italia. Nel solco della continuità opera anche FARMIGEA, l’azienda farmaceutica fondata nel 1946 che, con l’ingresso della famiglia FEDERIGHI, nel 1949, diventa leader nel settore dell’oftalmologia grazie al famosissimo collirio Tetramil. Negli anni ’80 una nuova conquista, con i primi contenitori monodose che Farmigea brevetta in Italia e in sette Paesi esteri. Fra le più grandi aziende farmaceutiche oftalmiche al mondo, Farmigea rivendica con orgoglio il proprio modello “B2B” – come spiega il presidente Mario Federighi –. Produciamo e sviluppiamo an-

The chemical-pharmaceutical industry faces new emergencies, like those related to a massive production of hyperimmune plasma-based therapies. GRIFOLS ITALY, produced the first Covid-19 specific immunoglobulin for clinical trials in the U.S. in July. Grifols is a Spanish multinational and an important player in the plasma derivatives sector. TAKEDA, a Japanese pharmaceutical giant, is one of the main supplier of Albumin for RoW countries, and also a centre of excellence thanks to its Plasma derivatives Division. Takeda is a founding partner of the CoVIg-19 Plasma Alliance. Since its founding in 2003 PHARMANUTRA group has grown marketing nutritional supplements with products based on sucrosomial iron and for the restoration of joint capacity in osteoarticular disorders. A new industrial centre with laboratories is being developed in Pisa. LABORATORI GUIDOTTI was among the first in Pisa in the 1950s, to build a factory that enabled a scientific research Department within the company plant. Laboratori Guidotti is an acknowledged leader in the field of drugs treating hypertension and diabetes. This kind of pathologies was interested – during the lockdown period – by a signicant sales increase due to a self-protection approach by many patients.

che per terzi e la nostra rete è attiva in oltre 50 Paesi del mondo. “Sul fronte della ricerca anti-covid – aggiunge – stiamo lavorando al brevetto di un polisaccaride per far fronte alle richieste di sviluppo di colliri monodose. Siamo in grado di offrire la nostra tecnologia innovativa e il nostro know-how oftalmico per contenere la diffusione del virus creando prodotti che vanno a incidere sul necessario cambio di abitudini”. La multinazionale americana CORNING INCORPORATED ha fondato una divisione nel 2015 su contenitori di vetro ad uso farmaceutico. Nell’ambito di questo sforzo, Corning si è concentrata strategicamente su uno stabilimento di Pisa, già vocato alla produzione di tubi in vetro farmaceutico, per avere la sua base in Italia. L’azienda è già pronta per far fronte a ordini di vetro per formato fiale dove sarà incapsulato il vaccino anti-Covid. “Corning produce tubi di vetro borosilicato per l’industria farmaceutica – racconta il direttore generale NICOLA SORIANI – ed esporta tubi in vetro in tutto il mondo”. La composizione chimica è frutto di una ricerca di altissimo livello anche nel campo delle materie prime, che vengono poi trasformate in fiale, flaconi e siringhe per l’industria farmaceutica. Alta qualità e un modello di azienda che continua a innovare nel solco della tradizione sono le caratteristiche di Abiogen Pharma Spa, industria farmaceutica che eredita l’attitudine al pionierismo che fu del suo fondatore ALFREDO GENTILI. Alla fine degli anni ’80, intuito il potenziale dei Bifosfonati, l’azienda inizia a commercializzarli in diverse formulazioni nate nel proprio Centro Ricerche e si ritaglia un crescente spazio nel mercato del metabolismo osseo.

Tubi di vetro per l’industria farmaceutica prodotti da Corning Pharmaceutical Glass Spa, Italia

Nel 2019, Abiogen ha commercializzato oltre 65 milioni di farmaci del proprio listino aprendosi sempre più al mercato estero: “Siamo leader nel mercato internazionale con la vitamina D. Abbiamo investito su molecole già nel nostro portafoglio – spiega l’amministratore MASSIMO DI MARTINO, Ceo di ABIOGEN e pronipote di Alfredo Gentili –, e su una produzione di farmaci di alto livello a prezzi medi molto calmierati. Un modello che non si ritrova frequentemente in aziende che propongono farmaci brandizzati”. In piena emergenza sanitaria, racconta Di Martino, oltre a dover rispondere alla imprevedibile domanda di paracetamolo da ospedali e privati, “ci siamo messi a disposizione per l’acquisto e la donazione di dispositivi di protezione di una soluzione alcolica disinfettante e sanificante che abbiamo iniziato a produrre sulle nostre linee di produzione”. È questa, insomma, la fotografia solida, e si direbbe completa, di un piccolo mondo industriale che, nel settore della chimica e della farmaceutica, ha in Pisa solide basi di know-how e di strutture, in continua evoluzione, e che proietta nel mondo modelli imprenditoriali vincenti grazie all’eccellenza e alla creatività delle sue multiformi professionalità, e che offre risposte a un settore in costante domanda, quella relativa alla salute. Una fotografia, insomma, che fa guardare avanti con ottimismo.

FARMIGEA, founded in 1946, became a leader in ophthalmology thanks to the renowned Tetramil eye drops. One of the largest ophthalmic pharmaceutical companies in the world, Farmigea has developed its own B2B model, producing and developing for third parties within worldwide network. The anti-Covid research carried on by Farmigea is focusing on a polysaccharide to meet the demands of development of single-dose eye drops. The American multinational CORNING INCORPORATED has established a division for pharmaceutical glass containers in Pisa. They produce borosilicate glass pipes for pharmaceutical industry exporting them all over the world, aiming at distributing glass amps for anti-Covid vaccines. High quality and an innovative company model are the main characteristics of ABIOGEN Pharma. Exploiting the potential of bisphosphonates, the company began marketing different formulations, thus acquiring a growing space in the filed of bone metabolism pharmaceutical products; Abiogen is also a leader in the field of Vitamin D drugs. During the pandemic, while satisfying an unpredictable demand of paracetamol, protection devices and an alcoholic solution were added to the production lines.

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