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I sacrificati
Rincorsa alle ombre. Scritti di cinema
I QUADERNI
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1949-1954
I testi che seguono, presentati in ordine cronologico, sono tratti integralmente dai quaderni di recensioni e riflessioni sul cinemascritti inetà giovaniledaGuidoGerosa(natoaFiumenel1933).Undiariopersonale che corre parallelo all’ esordio giornalistico (sul quotidiano “La Provincia ”)e pocodopoallaprimacollaborazione professionale conil quotidiano del pomeriggio “La Notte ” , diretta allora da Nino Nutrizio.
I sacrificati
regia: John Ford
I sacrificati, opera mediocre sulle gesta delle siluranti americane nel Pacifico. Ford, che era stato capitano con una di queste unità navali, “doveva” scrivere qualcosa in merito: e fece dai documentari a questo “Sacrificati” , cronachistico per la maggior parte e scarso di vera umanità, stracco come stile, valido solo per due o tre sequenze in cui s’avverte il tono epico-lirico della poesia fordiana.
Il difetto del film sta nella non vitalità dei suoi personaggi: c’è in essi un che di meccanico, di arido che li rende immaginabili solo a bordo della motosilurante, senza sentimenti od affetti, esseri come sono oratorii, propagandistici. La guerra, poi, è sentita come documento, cronaca, senza uscire dai limiti di una descrizione prosastica.
La poesia si trova in una o due sequenze che potrebbero essere inserite in una futura antologia dei brani significativi contenuti nelle opere minori di Ford. Citiamo: la sequenza del S. Francisco, in una casa della foresta filippina i marinai americani si sentono alla radio la notizia della caduta di Bataan, quindi la cara musica di S. Francisco - voci di patria, di madri, di mogli, di amanti - rasserena il loro animo e i loro volti scavati succedentisi in uno splendido ritmo di immagini. Una pagina epica e la salita dell’ammiraglio sulla motosilurante, la bellezza del brano sta