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Il sole sorge ancora

Guido Gerosa

nematografici, altre volte toglie aria al clima fortemente drammatico, determina una dispersione di valori. È uno dei difetti stilistici più ricorrenti: ve n’è anche di altri. Comunque il livello artistico del film e notevole; ed attesta, se ve n’è bisogno, la vitalità del cinema italiano. (Gennaio 1950).

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Il sole sorge ancora (1946)

regia Aldo Vergano

Il gruppo di “Cinema” , sorto all’ombra della rivista omonima, fu un movimento culturale che in tempo di dittatura radunò le nostre migliori intelligenze cinematografiche e pose le basi di quell’attività critica che doveva dare i suoi frutti nel dopoguerra. Alcuni di questi studiosi collaborarono a realizzare il precorritore film di Vergano, Il sole sorge ancora.

In quest’opera, il tema dominante è dato dall’aspirazione alla libertà, alla pace casalinga, dal contrasto fra il lusso e la miseria. La società descritta da Vergano è quella dei miseri, mondo di affetti paesani e di semplicità: ad essi va tutta la simpatia dell’artista allorché descrive la multiforme popolazione del paese che assiste, in composto dolore, alla fucilazione del parroco, e l’idillio reticente e silenzioso che fiorisce tra Cesare e Laura e la sofferenza della lotta partigiana. E la catarsi si ha allorché, terminata la guerra ed inaugurato il primo ballo pubblico, i giovani sposi guardano dalla finestra, felici di aver conquistato la pace del focolare domestico, la tranquillità. Siamo alle stesse sorgenti che arricchiscono l’arte del Verga: anch’egli ritrae una “ verità” insita nelle figure reali, un popolo, l’amore è riservato e schivo di Alfio e Mena Malavoglia. E ritorna, in entrambe le opere, quello stesso lirismo del focolare domestico, della tranquillità raggiunta dopo aver tanto sofferto. Inoltre Vergano aggiunge un altro aspetto alla sua visione, il contrasto fra il lusso degli “sfollati” e la miseria degli abitanti del luogo: il quale è contenuto nel contrasto tra Matilde, impasto di carnalità e di malcontento, tipo di “foemina mors animae” baudelairiana, E la riservata, ma

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