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BOLLICINE COMMUNITY
BOLLICINE COMMUNITY
UN UNICO LINGUAGGIO DI FILIERA
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GRAZIANO GUAZZI
AMMINISTRATORE DELEGATO DI DATA FLOW
IMMAGINI E INFORMAZIONI PRETESE DAI CLIENTI: DOVE PRENDERLE? ESISTE UNA BASE DATI COMPLETA E CERTIFICATA A CUI ATTINGERE? ECCO TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE
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DI GRAZIANO GUAZZI
Disporre di informazioni aggiornate e coerenti per il settore della distribuzione Horeca non è ancora un imperativo assoluto, ma lo diventerà. È solo questione di tempo:
in futuro la quotidianità sarà fatta di rapporti di partnership fondati sull’utilizzo di base dati comuni
(come Immagino e Allineo, di cui parleremo in questo articolo), sullo scambio elettronico dei documenti (EDI) e sulla dematerializzazione dei processi interni. La scelta, come sempre, è tra subire il cambiamento e cavalcarlo, nei giusti tempi e modi. Provate a pensare all’anagrafica articoli: • Quali e quante risorse e funzioni sono coinvolte nella gestione? • Quali sistemi gestionali si utilizzano? • Questi dati supportano i processi commerciali (acquisti e vendite); amministrazione (fatture); logistici (inventari, trasferimenti, entrata merce, consegne); e-commerce; info al consumatore? • Quanto tempo viene dedicato alla gestione dell’anagrafica articoli? La risposta a tutte queste domande è in realtà una sola: tanta fatica.
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Spesso si tratta di un lavoro fatto con informazioni ridotte al minimo e commettendo anche degli errori. E non è solo un lontano ricordo, legato all’avvio del gestionale, perché
il problema si ripresenterà in tutta la sua portata quando, ad esempio, si deciderà di mettere onli-
ne un portale aziendale. Dove prendere le immagini e le informazioni pretese dal cliente? Esiste una base dati completa e certificata a cui attingere?
IL PROGETTO DI GS1 PER IL FUORI CASA
La risposta è sì, ma continuate a seguirmi nel mio ragionamento. E per arrivare al punto, devo prima accennare a GS1
Italy, una comunità di oltre 35mila imprese attive nel settore dei beni di largo
consumo. Si tratta di una delle 115 organizzazioni non profit GS1 attive in 150 paesi nel mondo, che promuove l’utilizzo di standard come il codice a barre (il cosiddetto barcode). La mission dichiarata di questa organizzazione è migliorare la visibilità dei prodotti, gli scambi di informazioni tra le imprese, i processi aziendali, la filiera del largo consumo, i rapporti con i consumatori.
In GS1 nel 2021 è partito il progetto per estendere al
fuori casa la lunga esperienza maturata in Gdo. Il tavolo di lavoro – che vede l’apporto di Progettica, nota società italiana di consulenza e promotrice dell’iniziativa (vedi GBI n.194 aprile-maggio 2022, pag. 24, ndr) – è stato allargato all’industria, ad alcuni Consorzi e operatori dell’Horeca. L’obiettivo è mettere a disposizione, così come avviene per il retail e la Gdo, le banche dati articoli e i protocolli EDI per la dematerializzazione dei processi di acquisto e vendita.
IL RUOLO DEL BARCODE
Per dematerializzare i processi di filiera è necessario adottare un linguaggio comune. Il punto di partenza sono i
codici articoli: quelli di identificazione sviluppati da GS1 sono utilizzati in tutto il mondo per distinguere in modo univoco prodotti, colli e pallet lungo la catena di approvvigionamento che va dal produttore al
consumatore. Questi codici sono rappresentati attraverso un barcode, che permette di acquisire elettronicamente l’identificazione del prodotto e di trasmettere, quando richiesto, informazioni supplementari. Il GTIN (Global trade item number) è la chiave usata per identificare i prodotti. Il GS1-
128 è invece l’evoluzione del codice a barre stampato sulle referenze e dà modo di scambiare informazioni aggiuntive (per esempio lotto, data di scadenza, numero
seriale) essenziali per efficientare e digitalizzare processi quali l’entrata merce, la tracciabilità e la rintracciabilità. In altre parole, il sistema GS1, fatto di regole e linguaggi standard, permette lo scambio di flussi elettronici e la condivisione delle informazioni.
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LO STATO DELL’ARTE NELLA DISTRIBUZIONE
La società di consulenza Progettica, promotrice del progetto, sta conducendo uno studio per fotografare lo stato dell’arte del canale all’ingrosso, dal quale risulta che il 77%
degli intervistati ha registrato il GTIN (EAN13) nelle anagrafiche articoli, mentre scende al 31% l’utilizzo del
GS1-128 (EAN128). Le ragioni/difficoltà sono:
Dimensione in volumi della problematica. BEVERAGE FOOD
Fornitori attivi 243 301 Fornitori GTIN 143 201 Articoli 2.500 4.500 Con barcode 1.900 3.200
i processi operativi gestiti dal software non prevedono l’utilizzo dei barcode; non tutti gli articoli hanno un barcode (per esempio i fusti e i formati dedicati ad uso esclusivo della distribuzione Horeca e non presenti sugli scaffali della Gdo); non tutti i produttori utilizzano i barcode (in particolare quelli di piccole dimensioni). A detta dei distributori, il ruolo del Consorzi è determinante per il successo del progetto e l’utilizzo di codici a barre dovrebbe rientrare negli accordi quadro.
LABORATORI GS1 – BANCA DATI IMMAGINO COME FUNZIONA IMMAGINO
Immagino è una banca dati creata da GS1 e contiene centinaia di migliaia di anagrafiche articoli. Di ogni prodotto,
vengono scattate delle immagini e registrati tutti i dati
presenti sull’etichetta dell’unità di vendita. Tanto per capirci: nome commerciale, informazioni nutrizionali, modalità di conservazione, additivi, ingredienti e così via. Immagino ha un ruolo fondamentale: le referenze non presenti nel suo database non vengono trattate dalla Gdo.
Di norma, i singoli retailer non dispongono di queste informazioni nelle loro banche dati, perché l’acquisizione e il mantenimento manuale sono praticamente impos-
sibili. D’altra parte, averle a disposizione sta diventando sempre più importante. Solo a titolo di esempio, si pensi alle informazioni pubblicate da un’insegna sul proprio portale e-commerce oppure a quelle necessarie per realizzare i volantini promozionali. La nostra esperienza ci dice che nella distribuzione Horeca la maggior parte delle aziende procedono con taglia incolla fatti su internet, con dispendio di tempo e scarsi risultati. Ma soprattutto, una volta acquisiti, i dati non vengono più aggiornati (e dal punto di vista del marketing questa è una carenza grave). L’alimentazione e
l’aggiornamento di Immagino è invece uno dei servizi
offerti da GS1. Funziona nel seguente modo: il produttore invia il campione ai laboratori dell’organizzazione, che
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procedono con la registrazione dei dati di etichetta e la costruzione di immagini professionali a 360 gradi. Il processo si conclude con la certificazione del produttore. A questo punto, i dati sono a disposizione di chi li richiede.
FOCUS SULLA LOGISTICA CON ALLINEO
Anche Allineo è una banca dati gestita da GS1 e contiene dati relativi alla gerarchia logistica: bancale, cartone, unità consumatore. Ne sono un esempio informazioni descrittive, strati/colli, impilabilità, pesi, volumi, packaging, imposte, classificazione merceologica, conformità/ regolamentazioni, ecc.
BANCA DATI ALLINEO
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A differenza di Immagino, la manutenzione di Allineo è a carico del produttore. Tuttavia, il flusso di lavorazione include l’utilizzo di modelli (chiamati template) predisposti da GS1. Al momento i produttori presenti nella banca dati sono più di 730 e la numerica articoli supera i 140.000 item.
Le informazioni archiviate in Allineo sono di fondamentale importanza per i processi logistici (acquisto e vendita), in particolare se sono meccanizzati tramite l’utilizzo di lettori
barcode. Il software dedicato a queste attività viene chiamato WMS (Warehouse Management Systems - sistema per la gestione del magazzino). Nella community Bollicine sono sempre più numerose le aziende che lo stanno adottando, sfruttando gli incentivi Industria 4.0.
LE SOLUZIONI BOLLICINE PER IL MONDO HORECA
Anche le aziende della distribuzione Horeca possono attingere a Immagino ed, entro fine anno, a Allineo. Come? Con la soluzione Bollicine Active Demand. L’utilizzo è semplicissimo: tutte le notti il software si connette alla banca dati di GS1 e sincronizza gli archivi di Bollicine. Le videate ad uso dell’utente permettono di leggere e controllare i dati, ricorrendo a sofisticati criteri di ricerca. È possibile scarica-
re anche le informazioni relative agli articoli non trattati, creando quindi la base su cui costruire una nuova
anagrafica. Bollicine sta lavorando anche sull’EDI, acronimo di Electronic Data Interchange (scambio elettronico dei dati), che abbiamo citato in precedenza. Si tratta di un sistema per l’invio e la
ricezione di documenti commerciali con clienti e fornitori,
in modo automatico e senza carta. È in corso lo sviluppo del modulo basato sugli standard GS1, che permetterà di inviare in formato elettronico gli ordini ai fornitori, ricevere le conferme e i documenti di consegna. In una parola, la completa dematerializzazione del processo di acquisto. A seguire, verrà sviluppata la parte clienti (ricezione ordini, invio conferme e documenti di consegna). Da ultimo, BC24 è il portale di Bollicine dedicato a B2C e B2B.
A inizio del prossimo anno sarà possibile scegliere quali dati presenti in Immagino e Allineo pubblicare sul por-
tale (immagini, descrizione, schede tecniche, informazioni nutrizionali, modalità di conservazione, additivi, ingredienti, eccetera). Tutte informazioni – se di qualità, congruenti e aggiornate – che qualificano l’azienda e possono fare la differenza rispetto ad altri portali. Sempre a inizio 2023, gli stessi dati potranno essere utilizzati da BCGO (l’app per gli agenti) e JumpingFrog (l’app per i clienti). IN FUTURO LA QUOTIDIANITÀ SARÀ FATTA DI RAPPORTI DI PARTNERSHIP FONDATI “”
SULL’UTILIZZO DI BASE DATI COMUNI, SULLO SCAMBIO ELETTRONICO DEI DOCUMENTI E SULLA DEMATERIALIZZAZIONE DEI PROCESSI INTERNI
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IL DISTRIBUTORE INVISIBILE
COME RIDEFINIRE IL PRODUCT MIX DELL’OFFERTA
DI FEBO LEONDINI
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Tra i tanti fenomeni che il Covid-19 ha contribuito a cambiare, o ad accelerare, c’è anche quello relativo alla logica di formulazione dell’assortimento dei prodotti. Nonostante l’apparenza, parlare di assortimento significa affrontare un capitolo essenziale per la Distribuzione Horeca e, di conseguenza, per i Punti di Vendita a valle (PdV). Per provare a fare
un po’ di chiarezza, è utile scomporre il tema in almeno 4 distinti momenti concettuali:
• L’assortimento quale elemento del vantaggio competitivo; • Il rapporto tra assortimento e vincoli logistici; • La ridefinizione dell’assortimento in relazione all’innovazione di prodotto realizzata dall’Industria; • Le connessioni tra assortimento e domanda dei consumatori.
IL PRIMO PUNTO Coinvolge non solo, e non tanto, il prodotto-merce, ma tocca un fondamentale del vantaggio competitivo proprio del distributore: la sua capacità, e competenza, nel dare forma fisica ai desideri del consumatore attraverso la composizione economicamente vantaggiosa di un paniere di
beni. In questo senso la DH è assimilabile a un broker finanziario che definisce il portafoglio ottimale di titoli per ciascuno dei suoi clienti in base al profilo di rischio e alle caratteristiche di liquidità. Su questo aspetto va posta attenzione, perché l’assortimento non è identificabile come
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un insieme di beni accidentalmente accumunati da una vicinanza fisica, ma rappresenta un unicum inscindibile, tale per cui il cambiamento anche di un solo componente richiede la riformulazione dell’intero pacchetto. Ancora una
volta emerge la logica dell’ecosistema in sostituzione a quella della filiera ed è esattamente questo il senso ultimo del vedere l’assortimento come elemento del
vantaggio competitivo. Diversamente, infatti, si ricade nella logica del prodotto in esclusiva che, oggi, mostra tutti i suoi limiti, complici i diversi attori presenti sulla scena. Ecco, allora, che quello che sembra un compito semplice, quasi meccanico, si scopre essere un momento decisivo dell’operare d’azienda, che non può essere ridotto solamente a una dinamica di contrattazione sul prezzo, ma coinvolge il senso stesso della Distribuzione.
IL SECONDO PUNTO Questo aspetto lega l’assortimento ai vincoli logistici, quindi relativi sia al trasporto di merci che all’imprevedi-
bile intermittenza dei periodi di apertura. Una situazione che ha costretto tutti gli operatori ad adattare sul momento le proposte commerciali spingendo, spesso, verso una semplificazione forzata degli assortimenti, con evidenti ripercussioni sulle possibilità di scelta di un consumatore già disorientato dal post pandemia e dalle variabili macroeconomiche e geopolitiche. Questa scelta ha generato una contraddizione latente tra ragione d’essere dell’Horeca, quale elemento insostituibile di aggregazione sociale e di completamento della personalità umana, e necessità operative contingenti. Il fatto che queste ultime contingenti abbiano imposto vincoli di semplificazione non significa che la semplificazione debba diventare sinonimo di eliminazione della varietà di scelta. L’assortimento è la reificazione delle differenze che caratterizzano ogni sistema di offerta, ne rappresenta l’unicità e la libertà di scelta. E questo
è il senso ultimo dell’ecosistema dell’Horeca: proporre a ognuno di noi il suo livello di mix prodotto-servizio.
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IL TERZO PUNTO Stiamo attraversando un momento di grande fermento creativo dell’Industria del F&B a cui tutti gli attori dell’ecosistema Horeca sono chiamati a partecipare per riaffermare l’essenza del loro essere intermediari
tra la terra (il bisogno fisico) e il cielo (il desiderio). Si tratta di assegnare alla semplificazione assortimentale il ruolo emergenziale che le compete, non travisandone i limiti e, soprattutto, non assegnandole attributi di necessità che non le competono. In questo senso parlare
di assortimento significa rispondere con adattabilità agli stimoli dell’ecosistema e non con rigidità, o ela-
sticità, alle istanze di una filiera. Questo perché, riprendendo la metafora del trader finanziario, la DH deve adeguare la sua proposta alle diverse configurazioni che caratterizzano il mercato; configurazioni spesso imprevedibili che, se trascurate, si concretizzano in perdite di opportunità di business.
IL QUARTO PUNTO Il quarto costitutivo dell’assortimento riguarda, invece, le interazioni tra Domanda dei consumatori e Offerta
della DH e dei PdV. Inteso in questa accezione, l’assortimento cessa di essere una decisione esclusiva dell’offerta, ma diventa un momento dialettico che coinvolge anche la domanda, e che trova una sintesi nella decisione di consumo che, va ricordato, è altro rispetto a quella di acquisto. La domanda, però, complice l’esplosione delle diverse forme di somministrazione (dall’e-commerce ai locker, dalle dark kitchen al delivery, dalla ristorazione in catena ai PdV flagship), si è evoluta molto più velocemente delle attese e, quindi, sta manifestando con sempre maggiore insistenza la sua volontà di novità intese, queste ultime, come una manifestazione di riappropriazione gioiosa di uno spazio troppo a lungo negato.
CONCLUSIONI
Lo sviluppo di nuove logiche di composizione dell’assortimento non possono essere basate sulle necessità di economicità ed efficienza definite dall’offerta, ma devono dare conto dei desideri di un nuovo consumatore informato e sperimentatore; in una parola della domanda.
IDENTITY
Italgrob, è l’associazione nazionale di riferimento che raggruppa tutti i Distributori e le associazioni consortili che operano nel fuori casa Italiano. A seguito dell’evoluzione del mercato e della stessa categoria, la sua identità si è meglio esplicitata con la dizione: Federazione Italiana Distributori Horeca.
MISSION
La sua mission principale è quella di rappresentare i distributori del settore Horeca, tutti accumunati dallo svolgere lo stesso servizio di fornitura e supporto specialistico/informativo al punto vendita.
VISION
Gli obiettivi di Italgrob, e nello specifico per quanto concerne il piano quadriennale, sono quelli di misurarsi in tre distinte aree di azione, contestuali alla propria mission. • POLITICO ECONOMICO SOCIALE • SINDACALE • ATTIVITÀ DI SERVIZI A SUPPORTO DELLA
DISTRIBUZIONE FOOD & BEVERAGE CHE OPERA
SUL MERCATO HORECA
IHM
INTERNATIONAL HORECA MEETING L’unico evento dedicato agli operatori della filiera horeca (produttori, distributori e pubblici esercizi) e alle aziende produttrici del mondo Horeca.
GBI
GBI Magazine è l’organo ufficiale di ITALGROB. È il punto di riferimento per tutti i distributori di food&beverage che operano sul mercato nazionale nel canale Horeca.
GBI NEWS
GBI NEWS è il portale, collegato al Magazine GBI, ricco di notizie del settore Fuori Casa, aggiornate in tempo reale, a cui si affiancano una serie di newsletter dedicate a tutti i distributori e agli altri interlocutori della filiera Horeca.
ISCRIZIONI A ITALGROB DA PARTE DI IMPRESE INDIPENDENTI:
Anche i distributori non facenti parte dei consorzi federati possono iscriversi alla Federazione acquisendo una serie di vantaggiosi diritti: • Usufruire di particolari convenzioni stipulate direttamente dalla Federazione e di tutte le convenzioni stipulate dal Sistema Confindustria • Ricevere la rivista GBI, i bollettini economico-fiscali e i notiziari sugli avvenimenti del mercato • Pubblicare articoli della propria azienda sul sito italgrob.it e/o sulla rivista GBI e il portale
GBI NEWS • Avere consulenza diretta nei casi di vertenze importanti con le Istituzioni locali (Comune,
Regione, Sindacati, ecc)
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