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FUNIVIA DI TIRES: LA PROTESTA DEI PROTEZIONISTI
incrementando le esperienze di recupero, riuso o smantellamento, che, come fotografa l'edizione 2022 del report, sono ancora minime in Italia».
COSA SUCCEDE DA NOI
Il report analizza la situazione nell'intero territorio nazionale. Alcune criticità riguardano anche la montagna bellunese. È il caso del progetto di cui si parla da tempo che porterebbe a collegare le aree sciistiche di Cortina, Ski Civetta e Arabba o della realizzazione di una struttura da bob ex novo prevista proprio in vista delle Olimpiadi di Milano Cortina. Altro problema sono gli impianti dismessi e abbandonati, come la seggiovia e l'ovovia a Staunies a Cortina, dismessi nel 2016, sottolinea Legambiente.
Alto Adige | 28 aprile 2022
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Contributi alla funivia di Tires I protezionisti: «Annullateli»
Di Davide Pasquali BOLZANO «Una grave carenza di trasparenza nell'assegnazione di immense somme di fondi pubblici, che ora devono essere revocate». È l'attacco di Alpenverein, Cai Alto Adige, Dachverband, Heimatpflegeverband e Mountain Wilderness riguardo al nuovo contestato collegamento funiviario fra San Cipriano e Carezza. La nuova funivia di collegamento fra Tires e malga Frommer, ricordano le associazioni in una nota, è entrata in funzione il 10 febbraio senza il certificato di agibilità; per questo motivo il 18 marzo il Comune di Tires ha ordinato ''l'immediata sospensione dell'esercizio della funivia a San Cipriano". Successivamente l'assessora Maria Hochgruber Kuenzer, in risposta a un'interrogazione presentata in consiglio provinciale, la 17 del 14 aprile, ha comunicato che esistono difformità tra l'opera realizzata e il progetto presentato. Nella stessa risposta l'assessora ha dichiarato che l'amministrazione provinciale non ha ancora verificato la consistenza di queste difformità; mentre l'assessore Daniel Alfreider ha dichiarato che "la Tierser Seilbahn Ag non ha ancora presentato una domanda di liquidazione del contributo, ma solo una domanda di liquidazione di un anticipo sul contributo concesso". Lo stesso Alfreider però, rispondendo a un'interrogazione precedente (la 145 del 5 aprile), aveva dichiarato che gli 11,3 milioni di euro erano già stati liquidati alla società. «Di fronte a questa confusione in merito a come la giunta provinciale ha stanziato 11,3 milioni di soldi pubblici e al controllo di come questi siano stati correttamente spesi», le associazioni ambientaliste e alpinistiche della provincia hanno presentato una richiesta di accesso agli atti per fare chiarezza, secondo il decreto legislativo 33/2013 che regola la trasparenza delle pubbliche amministrazioni. confronto, approfondimento e dibattito su argomenti utili a suggerire possibili scelte di sviluppo del comprensorio comeliano». Inoltre, ai sensi della legge provinciale 17/1993, hanno presentato istanza di accesso alle pratiche edilizie presso i Comuni interessati. Le associazioni ora esprimono il loro «totale disappunto davanti all'impiego di una quantità immensa di soldi pubblici, in un contesto di totale mancanza di trasparenza» e «auspicano che l'amministrazione pubblica, sia a livello comunale che provinciale, sappia essere esempio di trasparenza, chiarendo quanto accaduto, condannando le difformità e annullando il contributo». I soldi pubblici, concludono, «devono essere utilizzati in contesti di totale trasparenza e correttezza». L'assessore Alfreider, insieme col direttore della ripartizione Mobilità Martin Vallazza, chiarisce che finora è stato pagato un anticipo di poco superiore al milione di euro, mentre il saldo è sospeso in attesa che si chiariscano le questioni urbanistiche riguardo alle stazioni a valle e a monte. «Una volta chiarite le problematiche urbanistiche, che non hanno a che vedere con l'impianto funiviario, si procederà a saldare».
Corriere dell’Alto Adige | 28 aprile 2022
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Tires, la Provincia sospende i pagamenti «Poca trasparenza» Le associazioni: accesso alle pratiche negato
BOLZANO «Una quantità immensa di soldi pubblici, in un contesto di totale mancanza di trasparenza». Cai, Alpenverein, Dachverband, Heimatpflegeverband e Mountain Wilderness tornano alla carica sul collegamento Tires-malga Frommer. Un impianto di risalita con tanto di cabine «cabrio» inaugurato a febbraio, per il quale la società Funivia Tires Spa s’è aggiudicata 11,3 milioni di euro di contributi dalla Provincia. Ma che avrebbe delle «difformità tra l’opera realizzata e il progetto presentato», denunciano le associazioni che riferiscono di aver «presentato istanza di accesso alle pratiche edilizie presso i Comuni interessati. Ma la società, interpellata dal Comune, si è opposta al rilascio dei documenti richiesti». Un contenzioso aperto, tra la società e i Comuni, tanto che, in attesa di chiarimenti, la Provincia, che ha già liquidato 1,5 milioni di anticipo, ha sospeso il pagamento della somma rimanente. Sono le stesse associazioni a ripercorrere le tappe. «La nuova funivia è entrata in funzione il 10 febbraio senza il certificato di agibilità. Per questo motivo, il 18 marzo, il Comune di Tires ha ordinato ‘‘l’immediata sospensione dell’esercizio” a San Cipriano. Successivamente, l’assessora Maria Hochgruber Kuenzer ha comunicato, in risposta a un’interrogazione presentata in consiglio provinciale, che esistono difformità tra l’opera realizzata e il progetto presentato». Rispondendo a un’altra interrogazione, l’assessore Daniel Alfreider «aveva dichiarato che 11,3 milioni di euro sono già stati liquidati alla società». Di fronte a questa «confusione» in merito a come siano stati spesi questi soldi pubblici, le associazioni a hanno presentato una richiesta di accesso agli atti, con l’obiettivo di fare chiarezza, presentando istanza di accesso alle pratiche edilizie presso i Comuni interessati. Ma qui è arrivato il «niet» della società, interpellata dall’amministrazione comunale. Di qui il disappunto degli ambientalisti che «auspicano che l’amministrazione pubblica, sia a livello comunale che provinciale, sappia essere esempio di trasparenza, chiarendo quanto accaduto, condannando le difformità e annullando il contributo». Chiamato in causa, Alfreider tira dritto. «Sul tema sono già stato più che chiaro — replica —. Per quest’opera, la società ha fatto regolarmente richiesta di contributo. Abbiamo ritenuto molto importante questo investimento, e così abbiamo concesso il contributo. Che, però, non è ancora stato liquidato: finora, abbiamo versato solo l’anticipo da 1,5 milioni di euro. Confermiamo l’interesse pubblico del collegamento e la nostra volontà di finanziarlo». Sul tema interviene anche Martin Vallazza, direttore della Ripartizione mobilità della Provincia: «Il motivo per cui il resto degli 11,3 milioni di euro di contributi non è ancora stato versato — spiega — è che abbiamo deciso di sospendere il pagamento per sei mesi, in attesa che si chiariscano alcune questioni urbanistiche sulle stazioni a monte e a valle». Vallazza non scende nei dettagli, sostenendo che la questione sia tra i Comuni e la società. «Come Ufficio funivie — spiega — siamo responsabili per il collaudo della funivia e per gli aspetti tecnici. Da quel punto di vista, tutto è regolare, tant’è che il collaudo è stato fatto e l’impianto è potuto entrare in funzione regolarmente». strade. Sarebbe assurdo dire basta, quando c’è tutta la circolazione di Bolzano città da rifare. L’obiettivo è migliorare la qualità di vita di chi abita dei comuni attraversati dalle arterie del traffico principali». Come Chienes, dove, nell’ambito delle opere che saranno realizzate in vista dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina del 2026, verrà realizzata una circonvallazione. Un investimento da 63,5 milioni di euro. «Siamo convinti che, con una pianificazione chiara, riusciremo a raddoppiare la capacità ferroviaria — riprende Alfreider —. E che, quando realizzeremo il ponte ferroviario in val di Riga, opera da 220 milioni di euro, con la possibilità di collegare Bolzano e Brunico in un’ora, con corse ogni mezz’ora, nessuno percorrerà più questa tratta in macchina».
Corriere dell’Alto Adige | 30 aprile 2022
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Tires, gli ambientalisti chiedono l’accesso agli atti Funivia ancora nel mirino di Cai e Avs. Replica di Eisath: lavoro per risolvere il problema
BOLZANO Le associazioni ambientaliste e alpinistiche dell’Alto Adige hanno presentato una richiesta di accesso agli atti per fare chiarezza sul contributo di 11,3 milioni di euro stanziato dalla Provincia di Bolzano per la nuova funivia di collegamento tra Tires e Malga Frommer. Le associazioni spiegano di aver presentato anche istanza di accesso alle pratiche edilizie presso i Comuni interessati, «ma la società Tierser Seilbahn si è opposta al rilascio dei documenti richiesti». In una nota congiunta, Alpenverein Südtirol, Cai Alto Adige, Dachverband fur Natur und Umweltschutz, Heimatpflegeverband Sudtirol, Mountain Wilderness ricordano che l’impianto «è entrato in funzione il 10 febbraio 2022 senza il certificato di agibilità e per questo motivo il 18 marzo il Comune di Tires ha ordinato la sospensione dell’esercizio della funivia». La nota conclude auspicando che «l’amministrazione pubblica annulli il contributo: i soldi pubblici devono essere utilizzati in contesti di totale trasparenza e correttezza». L’amministratore delegato della società Carezza Dolomites, Florian Eisath, commenta: «Prendo atto di questa richiesta di accesso agli atti da parte delle associazioni ambientaliste, ma non capisco quale sia il vero obiettivo di questa loro iniziativa». Eisath si trova anche a dover risolvere i problemi della mancata agibilità delle stazioni della funivia, e della sospensione del pagamento dei contributi