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DOLOMITI PATRIMONIO MONDIALE: IL CORSO PER AMMINISTRATORI
Corriere delle Alpi | 14 ottobre 2022
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Valorizzare il marchio Unesco: 80 amministratori a confronto
Il futuro La città di Belluno in queste settimane è al centro di numerose attività della Fondazione Dolomiti Unesco. Il 21 e il 22 ottobre ospiterà il primo corso formativo dedicato agli amministratori degli oltre 80 comuni interessati dal riconoscimento Unesco. Un'occasione per confrontarsi e conoscersi fra sindaci provenienti da tutto l'arco dolomitico. «Per valorizzare il riconoscimento Unesco delle Dolomiti un ruolo decisivo è giocato dalla capacità di riconoscerne il significato e di individuare possibilità di salvaguardia e valorizzazione ambientale, sociale, culturale ed economica per i territori e per le comunità coinvolte nella gestione del bene», anticipa la direttrice della Fondazione, Mara Nemela. «Conoscenza, responsabilità, consapevolezza sono tre vertici ideali all'interno dei quali è possibile individuare un campo di azione per la messa a punto di strategie e attività per la valorizzazione del Bene Dolomiti». La due giorni seminariale ha l'obiettivo di aggiornare le conoscenze degli amministratori locali rispetto al senso del riconoscimento, alla strategia di gestione del Bene, al sistema di governance e di favorire il senso di appartenenza e creare un'occasione di scambio di esperienze tra amministratori di diverse provenienze territoriali interessate dal riconoscimento del bene. «Inoltre ci proponiamo», afferma Nemela, «di rendere consapevoli gli amministratori che la responsabilità sull'integrità e sulla gestione del bene è frutto di programmi e azioni integrate adottate a vari livelli istituzionali. Con il convegno aumenteremo la consapevolezza del ruolo delle amministrazioni locali nella definizione di strategie e azioni di valorizzazione del Patrimonio». Grazie a Oltre le Vette è stato possibile presentare alla cittadinanza il progetto Dolomites World Heritage Geotrail. Un trekking di più giorni tra i nove Sistemi delle Dolomiti Patrimonio Mondiale, ispirato ai principi del geoturismo e creato per introdurre l'escursionista, passo dopo passo e in modo semplice, alla straordinaria storia geologica delle Dolomiti.Anche la campagna di comunicazione #vivereinrifugio dopo la tappa trentina nell'ambito del Trento Film Festival ha visto il palcoscenico del capoluogo bellunese protagonista della presentazione di un primo bilancio a seguito delle attività estive. --Fdm© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere delle Alpi | 23 ottobre 2022
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Tonina: «Più dialogo sulle problematiche delle Dolomiti»
L'evento Per due giorni, a Belluno, sindaci e amministratori del territorio delle Dolomiti Unesco hanno discusso su come trovare soluzioni sostenibili alla contrapposizione che spesso accompagna conservazione e sviluppo dell'ambiente. «Ci siamo confrontati perché il nostro compito», spiega il presidente della fondazione Dolomiti Unesco, Mario Tonina, «è quello di garantire una custodia attiva del patrimonio, capace di promuovere i valori ambientali, sociali, culturali ed economici dei singoli territori e delle comunità che li abitano».Nella "due giorni" di dibattito, coordinato dalla direttrice Mara Nemela, si è spesso discusso del conflitto tra "foresti", in particolare ambientalisti di pianura e di città e locali, le cui posizioni talvolta confliggono. «I primi promotori della tutela e della conservazione del patrimonio mondiale sono coloro che abitano nei nostri territori e in particolare gli amministratori», aveva detto il presidente Padrin intervenendo in apertura della due giorni dedicati al tema "Conoscenza, Responsabilità, Consapevolezza". Non ci sono dubbi per Padrin, occorre ricreare «prima di tutto quell'orgoglio e quel senso di appartenenza al territorio dolomitico e ai suoi valori; e poi nel conoscere cosa significa il riconoscimento Unesco, al fine di valorizzare le Dolomiti e insieme anche le comunità che le abitano». Secondo Padrin, infatti, non c'è sufficiente consapevolezza di questa appartenenza. L'Unesco, che è il motore della nuova fase dello sviluppo turistico da ogni parte del mondo, non è percepita in tutta la sua importanza.Il presidente Tonina, pur apprezzando ogni contributo che arriva dall'esterno del territorio, ha tenuto a precisare che non «vi può essere un patrimonio mondiale senza le comunità che lo abitano e lo gestiscono consapevolmente. Garantire oggi una diffusa vivibilità delle terre alte è uno degli obiettivi principali per assicurare un presidio efficace dei luoghi riconosciuti da Unesco». Sono numerosi e tra loro molto diversi i portatori di interesse per quanto riguarda le Dolomiti. Rivolgendosi a sindaci, assessori e altri amministratori, il presidente Tonina ha auspicato che le soluzioni alle problematiche vengano trovate nel "dialogo" con tutti coloro che sono disponibili alla conservazione attiva del Patrimonio, quindi - ha raccomandato - anche con i gestori di rifugio, le guide alpine, gli accompagnatori di media montagna, i docenti delle scuole, gli operatori museali, i produttori locali, le associazioni alpinistiche e gli stessi ambientalisti. Perché il territorio delle Dolomiti Unesco insiste su realtà amministrative rette da diversi ordinamenti.«È fondamentale», ha concluso il presidente Tonina,