MAGAZINE SARTIGLIA 1
DUEMILAVENTIDUE
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SARTIGLIA 2022
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GREMIO DEI FALEGNAMI DI SAN GIUSEPPE
GREMIO DEI CONTADINI DI SAN GIOVANNI
Gli eventi di valorizzazione e promozione della Sartiglia sono realizzati grazie ai contributi e finanziamenti di:
Direzione Generale
SPETTACOLO
La Fondazione Oristano aderisce a:
CARNEVALIA
Con il supporto
Fondazione Oristano Via Eleonora d’Arborea, 15 • ORISTANO Tel. (+39) 0783 303159 E·mail: info@fondazioneoristano.it Indirizzo postale: Fondazione Oristano Casella Postale 33 09170 Oristano
sartiglia.info
In copertina l’opera di Federico Fadda · Il cerimoniale (2022)
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SARTIGLIA 2022
SOMMARIO Saluto Presidente Fondazione Oristano
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Saluto Presidente Istituzione Sa Sartiglia
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La Fondazione Oristano e i suoi organi
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La Sartiglia
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Il Gremio dei Contadini
La Sartiglia del Gremio dei Contadini
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La Sartiglia del Gremio dei Falegnami
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Eventi di Sartiglia
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Il Centro di Documentazione sulla Sartiglia 30 Il Gremio dei Falegnami
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Tamburini e trombettieri: i musici... La Candelora
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SARTIGLIA 2022 | SOMMARIO
Giostre e manifestazioni storiche in Europa 38
Da cinquecento anni la Città di Oristano...
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Sartiglia albo d’oro
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Sa remada... Attrus annus mellus!
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La Sartigliedda
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Sartiglia tutto l’anno
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Cavalli, cavalieri e Sartiglia...
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De insula. Dall’Ottocento al...
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Emozioni di Sartiglia
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L’abito tradizionale di Oristano
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Sartiglia sui media
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Glossario della Sartiglia
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Sartiglia e filatelia
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Credits
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SARTIGLIA 2022
SARTIGLIA, ORGOGLIO DI UNA CITTÀ Rinnovo con piacere, nelle brevi righe che seguono, la redazione del breve saluto che è tradizione indirizzare al lettore contemperando l’auspicio che la Fondazione Oristano e il Comune porgono ai Capi Corsa, affinché la protezione di San Giovanni e di San Giuseppe siano foriere dell’attesa riuscita di una memorabile edizione della Sartiglia.
Lo faccio nel solco dell’orgogliosa identità di un patrimonio culturale ineguagliato, e altresì nella consapevolezza delle non poche difficoltà che tutti assieme desideriamo superare, più che mai nel tempo presente, quasi gettando il cuore verso la stella parafrasando il noto aforisma - adattandolo spontaneamente al gesto supremo che suggellerà la festa scatenando infine l’atteso tripudio di popolo. Questo è davvero il desiderio condiviso!
Robur et fides, insomma, dando seguito a quanto ha avuto inizio in occasione della Candelora, nell’impronta dell’ammirevole investitura, prestigiosa e fausta, conferita ai Componidori, ai quali va l’unisono incoraggiamento innanzitutto affinché le alacri giornate che hanno preceduto la ricorrenza siano il preludio, magico e fascinoso, di un’ineguagliata ritualità.
Non è retorico ricordare quanto sia profondo e veritiero il sentimento di comunità che nutre ed ammanta la Sartiglia: bene comune, materiale e immateriale, che è suggello dell’edizione 2022 oltre che seme proficuo di quella futura, dunque dell’erudizione so-
lida e fiera che Città e Ospiti assaporano, nei riti e nell’eccellenza cavalleresca, e che viene custodita - da cavalieri e amazzoni, tamburini e trombettieri - e che i Gremi e la Fondazione si impegnano a salvaguardare, promuovere e rinvigorire più che mai.
Suoni, cromie, note e battito del cuore generino perciò echi prorompenti, di tamburi, trombe ed evviva, perché ancora una volta in crocicchi e strade, lollas, piazze e broccius, essi siano colonna sonora e teatro, squillante e verace, nella nostra Città.
Questo breve Saluto consente infine di ringraziare tutte e tutti coloro che alla Sartiglia dedicano passione e amore: Oristanesi e ospiti che con noi attendono con bramosia il rinnovo di sfide cavalleresche. Antiche, gemelle, di vivida memoria. E con esse ciò che sancisce la rispettiva identità di riti, fantini, pariglie e destrieri.
Ciò accada all’insegna della fedeltà al sacro e per celebrare la radicata dedizione insita nei gesti, nelle cerimonie e nelle metafore profane della giostra e in ciò che, connotando la devozione, l’abilità, la perizia nobile della Città, circonda e prorompe in occasione della nostra amata Sartiglia. Una festa suprema. Un atto eroico dell’anima e del popolo arborensi.
Andrea Lutzu Sindaco di Oristano Presidente della Fondazione Oristano
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SOGNI E REALTÀ Il sogno di ogni oristanese che ama la Sartiglia reputo sia certamente quello di vivere la domenica ed il martedì di carnevale come vuole la tradizione ultracentennale e cioè assistere alla corsa alla stella ed a quella delle pariglie, partecipare alla gioia di chi riesce ad infilzare la stella, emozionarsi al passaggio de su Componidori sdraiato sulla groppa del suo destriero nell’atto beneagurante della benedizione rivolta alla popolazione, ammirare le mirabili evoluzioni degli spericolati pariglianti a galoppo sfrenato nella Via Mazzini fino a tarda sera.
Non poter organizzare la Sartiglia che ogni oristanese conosce, e quindi fermare una tradizione plurisecolare, credo sia stata una delle realtà più dure da accettare per tutti quelli che, come me, amano sinceramente ed incondizionatamente questa manifestazione unica che caratterizza la nostra città e che costituisce il principale dei nostri vanti.
Questo sogno lo scorso anno non si è avverato, perché si è scontrato con una dura realtà: la pandemia causata dal virus Covid 19 non ha permesso lo svolgimento di manifestazioni in presenza di pubblico, e tutti noi sappiamo che la Sartiglia, essendo una festa di popolo, in mancanza di esso non ha certo ragione di essere effettuata.
L’Istituzione Sa Sartiglia, di cui mi onoro di essere il Presidente, all’unisono con i Gremi, che sono i veri custodi della tradizione, con l’Amministrazione comunale, con l’intera Fondazione Oristano, con l’Associazione dei cavalieri e con tutte le Autorità locali e dello Stato, vuol dire agli oristanesi che il sogno deve sopravvivere al vile attacco del virus, e che la presenza simbolica de su Componidori, saprà preservare gli aspetti mistici, esoterici e propiziatori che caratterizzano la nostra manifestazione e che probabilmente sono la ragione per cui si è tramandata per tanto tempo, ed ancora oggi fa sognare coloro che la amano.
Abbiamo tutti sperato che un anno sarebbe bastato per fermare la pandemia e ritornare alla normalità ed alla vita di sempre, e quindi rivivere il sogno. La realtà non è purtroppo questa, per cui, pur essendo la situazione nettamente migliorata rispetto allo scorso anno, non siamo ancora nelle condizioni di sicurezza per poter effettuare la corsa come, non dimentichiamo, si fa da secoli.
Luigi Cozzoli Presidente Istituzione Sa Sartiglia
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LA FONDAZIONE ORISTANO E I SUOI ORGANI
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione nella seduta di insediamento
Nel mese di giugno 2019 ha preso avvio la Fondazione Oristano, evoluzione della Fondazione Sa Sartiglia Onlus. L’ambizioso progetto, in linea con quanto realizzato in importanti realtà italiane e sarde, nasce dalla volontà dell’Amministrazione Comunale di portare avanti una gestione integrata dei beni e delle attività culturali della città, materiali e immateriali, e di incentivare l’azione di promozione turistica della stessa e del suo territorio. La Fondazione proseguirà anzitutto nella sua mission originaria, quella di organizzare, valorizzare e promuovere la Sartiglia, massima espressione del patrimonio culturale immateriale della città. Opererà quindi per la migliore fruizione da parte dei pubblici dei beni culturali e delle attività museali, teatrali e musicali; l’organizzazione di mostre, manifestazioni, studi, ricerche, iniziative scientifiche, attività didattiche e/o divulgative, anche lavorando insieme alla scuola e a istituzioni culturali e di ricerca. Ancora, perseguirà finalità di promozione della città di Oristano, della Sartiglia e della loro immagine turistica, a livello nazionale e internazionale,
l’attrazione e la canalizzazione del turismo verso la città e lo sviluppo della sua struttura turistica e dei servizi a essa collegati. I beneficiari dell’attività della Fondazione saranno la città di Oristano e i suoi abitanti, poiché la promozione del turismo genera una maggiore diffusione della cultura e incentiva lo sviluppo economico, culturale e sociale della città. Per fare questo, si è proceduto all’ampliamento delle sue finalità, alla modifica della sua governance, con nuove modalità di scelta, alla strutturazione dell’attività in settori e alla modifica della denominazione in Fondazione Oristano. Il governo e le scelte strategiche della Fondazione sono affidate al Consiglio di Amministrazione, mentre l’attività è strutturata in settori, con a capo organismi tecnici: il Collegio dell’Istituzione Sa Sartiglia, il Comitato per i Beni e le Attività Culturali e il Comitato per la Promozione Turistica. Questi elementi permettono oggi di avere una fondazione totalmente rinnovata a servizio della città di Oristano e del suo patrimonio culturale.
SARTIGLIA 2022 | LA FONDAZIONE ORISTANO E I SUOI ORGANI 11
PRESIDENTE
COLLEGIO ISTITUZIONE SA SARTIGLIA
Andrea Lutzu
presidente
Luigi Cozzoli
VICE PRESIDENTE
Salvatore Nando Faedda
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE presidente
Andrea Lutzu vice presidente
Salvatore Nando Faedda componenti
Giulia Contu Luigi Cozzoli Francesco Deriu Rossana Fozzi Carlo Pisanu Santina Raschiotti Mauro Solinas
REVISORE DEI CONTI
Remiglio Sequi
componenti
Massimiliano Sanna (Assessore Cultura Comune di Oristano) Michele Pinna (Presidente Gremio dei Contadini) Antonello Addari (Presidente Gremio dei Falegnami) Francesco Obino (Direttore Fondazione Oristano) Filippo Uras (Coordinatore Tecnico Sartiglia) Nadia Usai (Coordinatore Amministrativo Sartiglia) Salvatore Carta (Rappresentante Gremio dei Contadini) Carlo Pisanu (Rappresentante Gremio dei Falegnami) COMITATO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI presidente
Santina Raschiotti Massimiliano Sanna (Assessore Cultura Comune di Oristano) Francesco Obino (Direttore Fondazione Oristano) Maria Rimedia Chergia (Dirigente Comune di Oristano) Raimondo Zucca (Direttore Antiquarium Arborense) Antonella Casula (Responsabile Archivio Storico Comune di Oristano) Maurizio Casu (Curatore Museo Oristano e Centro Doc. Sartiglia) Nadia Usai (Responsabile Promozione, tutela e marketing Fondazione) Anna Paola Delogu (Coordinatrice Attività museali) Maria Grazia Atzeni (Responsabile Centro Doc. Peppetto Pau) Carla Del Vais, Ferruccio Diana, Federica Pala (Componenti esperti nominati dal Consiglio di Amministrazione) COMITATO PER LA PROMOZIONE TURISTICA
DIRETTORE
Francesco Obino
COORDINATORE AMMINISTRATIVO
Nadia Usai
COORDINATORE TECNICO
Filippo Uras
presidente
Giulia Contu Massimiliano Sanna (Assessore Turismo Comune di Oristano) Francesco Obino (Direttore Fondazione Oristano) Maria Rimedia Chergia (Dirigente Comune di Oristano) Nadia Usai (Responsabile Promozione, tutela e marketing Fondazione) Gianni Ledda (Presidente Ass.ne Turistica Pro Loco di Oristano) Antonio Caria, Edmondo Piana, Rossella Sanna, Stefano Spada, Paolo Vacca (Componenti esperti nominati dal Consiglio di Amministrazione) COMMISSIONE DI GIUSTIZIA E DISCIPLINA presidente
Marcello Sequi componenti effettivi
Antonio Loy, Giovanni Mocci componenti supplenti
Paolo Mocci, Giuseppe Motzo UFFICIO ATTIVITÀ ISTITUZIONALE, CULTURALE E SCIENTIFICA
Maurizio Casu
UFFICIO COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
Sandro Pisu
UFFICIO PROMOZIONE, TUTELA, MARKETING E SERVIZI AL PUBBLICO
Nadia Usai
UFFICIO ATTIVITÀ MUSEALI
Anna Paola Delogu
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LA SARTIGLIA
THE SARTIGLIA
A Oristano l’ultima domenica e martedì di carnevale si corre per antica tradizione la Sartiglia. Per andare alla ricerca delle sue origini è necessario tornare all’Europa medievale delle crociate, culla dei tornei equestri cavallereschi e dei giochi di addestramento militare a cavallo. Nel corso del XV e del XVI secolo infatti tali manifestazioni rifioriscono sotto forma di grandi spettacoli offerti al popolo. Anche la Sartiglia di Oristano, così come è giunta sino ai nostri giorni, è da considerarsi come un pubblico spettacolo, organizzato allo scopo di intrattenere e divertire gli spettatori. Il vecchio continente nel corso del XVI secolo dimostra un’attenzione speciale per le manifestazioni equestri e in particolare per le corse all’anello. Sovrani, viceré, feudatari e corporazioni di mestiere
È una giostra di antichissima tradizione, le cui origini sono da ricercare nel medioevo
1938. In occasione della visita a Oristano del Principe Umberto di Savoia, due cavalieri si rivestirono da Componidori
On the last Sunday and Tuesday of Carnival, Oristano hosts the Sartiglia. Its origins date back to the medieval Europe of crusades, which was the cradle of equestrian and military tournaments played by courageous horsemen. During the 15th and 16th centuries, such events flourished in the form of great shows offered to the population. As we know it nowadays, Oristano’s Sartiglia may be considered as a public celebration organized with the aim to entertain and amuse its spectators. During the 16th century, the Old Continent was particularly keen on equestrian tournaments, with a special preference for ring jousts. Sovereigns, viceroys, powerful landowners and trade corporations offered such entertainments to their guests on the occasion of king or bishop appointments, heir births, or special festivities of the liturgical calendar. Such events were meant for the noble class only, assigning the local people the mere rank of spectator. Oristano’s historical equestrian Carnival falls within the broader typology of ring jousting tournaments. Still today in Italy, several skill tournaments are present. Most commonly, horsemen tempt fate to try to spear a ring, or they attempt to hit a target, represented by the image of the rival knight, featuring ancient duels, such as the Quintain in Foligno or the Saracen’s Joust in Arezzo.
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offrivano al pubblico tali spettacoli in occasione di prese di possesso di cariche di re o vescovi, di nascite di eredi al trono o di particolari festività del calendario liturgico, coinvolgendo direttamente il ceto nobiliare e relegando il popolo al rango di spettatore. Anche la storica manifestazione di Sartiglia deriva Oristano rientra nell’ambito dall’iberico più generale delle corse Sortija e dal latino all’anello. Ancora oggi in tutta Italia si sorticula, contano numerose gare di ossia anello abilità di cavalieri che tentano la sorte cercando di cogliere un anello con una lancia, mentre presso altre tipologie di giostre sono impegnati nel colpire un bersaglio rappresentato da una sagoma o buratto, che riproduce il cavaliere avversario contro il quale anticamente ci si scontrava in duello come la quintana di Foligno o la corsa del Saracino di Arezzo. I più antichi documenti riguardanti la storia della Sartiglia di Oristano, custoditi nell’Archivio Storico cittadino, si trovano in un registro di consiglieria datato
The most ancient documents concerning the history of the Sartiglia in Oristano, kept in the Historical Archive of the town, refer to a city authority’s purchase of some wooden spears for a joust from a carpenter’s shop. This detail suggests that, in the Spanish age, the tournament was probably organized by the municipal institution. Only later, was it entrusted to the Guilds - trade corporations operating in the Royal Cities since the 16th century - that have handed the ceremonial rites down to us. At present, no documents are known to confirm the existence of the Sartiglia in the Middle Ages. Yet, the frequent relationships between local sovereigns and Italian squires during the 13th and 14th centuries, the period of the Communes, as well as local Kings’ long stays in medieval Spanish cities, may suggest that the sovereigns of the Kingdom of Arborea certainly had a fair knowledge of the military games and, hence, that Oristano, like the great European cities of the time, was accustomed to see noblemen and knights challenging themselves in skill and horse training contests with swords and spears. ASCO S.A. Registri di Consiglieria n. 284, c 158v 1572 marzo 3, Oristano. Leonardo Pira, clavario cittadino, dispone il pagamento di due lire e cinque soldi a favore di mestre Giuliano Cara per le spese sostenute per la costruzione di una lancia da utilizzare per la Sortilla organizzata in onore della nascita del principe Ferdinando d’Asburgo.
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1547-48 in cui si parla di una Sortilla organizzata in onore dell’Imperatore Carlo V probabilmente nel 1546. Altri documenti, successivi, riferiscono dell’acquisto, da parte dell’autorità cittadina del tempo nella bottega di un maestro falegname, degli stocchi da utilizzare per la corsa. Questo particolare induce a pensare che probabilmente, in età spagnola, in origine la corsa fosse organizzata dalla stessa istituzione municipale, e, successivamente affidata ai gremi, le associazioni di mestiere operanti nella Città Regia a partire dal XVI secolo, che ne hanno perpetuato il cerimoniale sino ai nostri giorni. Attualmente non si conoscono documenti che testimoniano la corsa in età medievale ma i frequenti rapporti dei regnanti oristanesi con i signorotti dell’Italia dei Comuni del XIII e del XIV secolo, nonché i lunghi soggiorni dei nostri giudici nelle grandi città della Spagna in piena età medievale, inducono a supporre che i sovrani del giudicato d’Arborea conoscessero bene i giochi di esercitazione militare, e che nella capitale arborense, così come nelle grandi città dell’Europa del tempo, nobili e cavalieri si cimentassero con la spada e la lancia nelle prove di abilità e addestramento a cavallo.
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THE HISTORICAL DEPOSITARY GUILDS OF THE SARTIGLIA
I GREMI, DEPOSITARI STORICI DELLA SARTIGLIA Le Città Regie del Regno di Sardegna di età spagnola, ovvero le sette città non infeudate di Cagliari, Sassari, Oristano, Alghero, Iglesias, Castelsardo e Bosa, godevano di prerogative speciali, e tra queste vi era la possibilità di istituzione dei gremi. Tali sodalizi, che riunivano in corporazioni religiose soci che esercitavano un medesimo mestiere, in origine erano chiamate con il nome di maestranza, oppure offici o confraria o anche germanidad e solo a partire dal XVIII secolo sono attestate con il nome gremio derivante dall’espressione “in gremio”, che indica il mettersi “in grembo”, ossia sotto la protezione di uno o A partire dal più santi patroni. È innegabile XVI secolo, nella che i gremi sardi siano nati ad imitazione di quelli catalani Sardegna spagnola dei quali rispecchiano le nascono i caratteristiche fondamentali gremi , antiche adattate alla realtà locale. corporazioni di La corporazione governava mestiere l’attività dell’intera maestran-
The Royal Cities of the Kingdom of Sardinia, i.e. the seven not enfeoffed cities of Cagliari, Sassari, Oristano, Alghero, Iglesias, Castelsardo and Bosa, enjoyed some special prerogatives, such as the possibility to found guilds. Such associations, which gathered in religious corporations members practising the same profession, were originally called craftsmanships, offices, brotherhoods or even germanidad. Only since the 18th century Il corteo della Sartiglia 1957, they appeared with the name guild (in Italian con il Componidori del Gremio dei gremio), which comes from the expression in Contadini, Antonio Sanna In basso, l’altare nella Chiesa gremio, meaning “in the womb” (“in grembo” di San Giovanni in modern Italian), i.e. under the protection of one or more patron saints. It is undeniable that Sardinian guilds were inspired by the Catalans ones, as they mirror their main features, adapted to the local reality. The corporation ruled the activity of the whole craftsmanship, regulating the entry of new members, the apprenticeship of the novices and the exam allowing the passage from the status of apprentice to Master of Arts and legislating on quality and prices of handmade products.
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La statua di San Giovanni
za, regolamentando l’ingresso dei nuovi soci, l’apprendistato dei novizi, l’esame per il passaggio da apprendisti a maestri d’arte, legiferando inoltre in materia di qualità dei prodotti e prezzi dei manufatti. Il mutuo soccorso fra i soci, l’assistenza ai soci indigenti, l’accompagnamento funebre dei soci defunti e la partecipazione alle feste solenni del calendario religioso nonché alle principali feste del sodalizio, erano rigorosamente regolamentati e rispettati dai soci, pena multe ed espulsioni dalla maestranza. In città solo gli appartenenti alla corporazione potevano aprire bottega ed esercitare l’arte. In età sabauda tale vincolo risultò ormai troppo restrittivo per le limitazioni del mercato e del lavoro e, nel maggio del 1864, un’apposita legge, decretò disciolte tali istituzioni. A partire da quel momento Il nome alcuni gremi si trasformarono gremio deriva in “società” che, abbandonati dall’espressione i doveri relativi al mestiere, continuarono a perpetuare in gremio, che culti e feste in onore del santo indica il mettersi patrono, altre confluirono in grembo, nelle nascenti Società di sotto protezione Mutuo Soccorso basate sul mutualismo fra i soci operai. Nella città di Oristano fino alla prima metà del XIX secolo, operarono ben sette gremi: muratori, calzolai, fabbri, falegnami, figoli, sarti e contadini. Ancora oggi operano in città il gremio dei muratori di Santa Lucia, quello dei falegnami di San Giuseppe e quello dei contadini di San Giovanni Battista. A questi ultimi due è affidato il compito di perpetuare, quali depositari storici, la corsa della Sartiglia che si corre l’ultima domenica e martedì di carnevale. I documenti a oggi conosciuti, fanno supporre che nella seconda metà del settecento sia stata istituzionalizzata la Sartiglia di carnevale
The mutual aid between the partners, the support given to the indigent ones, the funeral marches for the dead members, the participation in the solemn celebrations of the religious calendar and in the most important memorials organized by the association were strictly regulated by the members; transgressors would be fined and expelled from the craftsmanship. In town, only those belonging to the corporation were allowed to open a workshop and to practise the Art. Under the Duchy of Savoy, this restraint was considered due to its restrictions on work and trade and, in May 1864, a special law abolished such institutions. From that moment on, some Guilds became “societies”, where, having abandoned their duties towards the trade, kept on perpetuating cults and festivities in honour of the patron saint; others joined the emerging Società di Mutuo Soccorso, benefit societies based on mutual aid between labourers. Until the first half of the 19th century, there were seven guilds in
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la cui organizzazione fu demandata ai gremi. A questo periodo si dovrebbe inoltre ascrivere la volontà di un canonico della cattedrale arborense di donare al Gremio dei Contadini di San Giovanni Battista un fondo rustico i cui proventi avrebbero Nel maggio del garantito le spese della manifestazione. Ancora oggi la 1864 un’apposita tradizione ricorda su Cungiau legge abolì le de sa Sartiglia, il fondo la cui corporazioni di rendita avrebbe garantito le mestiere spese della corsa in perpetuo, La Cappella di San Giuseppe, Patrono del Gremio dei Falegnami
Oristano: masons, cobblers, smiths, carpenters, potters, tailors and farmers. Nowadays the Mason’s Guild of Santa Lucia, the Carpenters’ Guild of San Giuseppe and the Farmers’ Guild of San Giovanni Battista still exist in the city. As repositories of the town’s history, the last two guilds must perpetuate the race of the Sartiglia, held on the last Sunday and Tuesday of Carnival time. The documents found to the present day let us assume that the Sartiglia was institutionalized during the second half of the 18th century. The guilds were appointed as organizers. In the same period, a canon from the Cathedral of Arborea decided to donate to the Farmers’ Guild of San Giovanni Battista a country estate, whose income would cover the cost of the event. Today the tradition still remembers “su Cungiau de sa Sartiglia”, which would provide for the
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pena la perdita dei diritti su quel terreno da parte del Gremio dei Contadini. Diversamente, il Gremio dei Falegnami di San Giuseppe, storicamente sosteneva le spese dell’organizzazione della corsa attraverso i fondi raccolti dalla questua effettuata dai soci e dagli apprendisti del gremio e dalle offerte fatte alla corporazione da famiglie nobili e benestanti della città.
A Oristano sono ancora attivi solo 3 dei 7 gremi presenti nel XIX secolo
Il corteo della Sartiglia 1908, cost of the race perpetually, or con il Componidori del Gremio dei the Farmers’ Guild would lose its Falegnami, Felice Loffredo rights in the area. The Carpenters’ Guild of San Giuseppe, on the other hand, paid for race’s organization with the funds collected by the guild’s members and apprentices and the offers of the noble and wealthy families of the city. Only three of the seven guilds from the 19th century still exist in Oristano. In May 1864, a special law abolished them. The name guild (in Italian gremio) comes from the expression in gremio, meaning “in the womb” (“in grembo” in modern Italian), i.e. under protection.
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LA CANDELORA Il due di febbraio, che nel calendario liturgico cristiano ricorda ogni anno il giorno della presentazione di Gesù al tempio, rappresenta una data importante per le istituzioni religiose cittadine. A Oristano, i soci dei gremi, delle confraternite e di altre associazioni religiose di primo mattino si recano in chiesa, alcuni presso la propria cappella, dove durante la celebrazione eucaristica vengono benedette delle candele. Al termine della celebrazione i soci di queste istituzioni visitano le case dei confratelli malati, delle vedove e dei vedovi dei soci defunti e di tutte le persone particolarmente vicine all’associazione, consegnando loro una candela benedetta, segno di particolare comunione e solidarietà tra i soci e i simpatizzanti delle associazioni. Anche i componenti dei gremi raggiungono le case dei soci e degli affezionati della corporazione e donano loro una candela. Nella stessa giornata, per antica tradizione, a s’Oberaiu Majori del Gremio dei Contadini e al Majorale en Cabo del gremio dei Falegnami, le massime autorità delle due corporazioni, spetta il compito di nominare il proprio Componidori. La consegna ai cavalieri prescelti del cero benedetto segna l’investitura ufficiale de su Componidori delle due giornate di Sartiglia, ovvero dei due cavalieri, già designati da parte delle massime autorità dei due gremi, che rispettivamente sovrintenderanno alla corsa dell’ultima domenica di carnevale e del martedì successivo, in nome e per conto delle due rispettive corporazioni. In questi ultimi anni la cerimonia di consegna del cero benedetto di nomina de su Componidori ha assunto i contorni di una vera e propria festa per la città. Una gran folla segue la cerimonia che vede tutti i soci del gremio, accompagnati da tamburini e trombettieri, recarsi in parata presso la casa del cavaliere scelto per ricoprire il prestigioso incarico. La consegna di un cero adornato di fiocchi rossi da parte de s’Oberaiu Majori e la preghiera al santo protettore della corporazione “Santu Giuanni t’aggiudidi”, consacra ufficialmente l’investitura de su Componidori del Gremio dei Contadini. L’invocazione “Santu Giuseppi t’assistada” e la consegna del cero con i nastri rosa e celeste da parte del Majorale en Cabo, segna la nomina
THE CANDLEMAS February the 2nd, which is a Christian Holy Day commemorating the presentation of Jesus at the Temple, represents every year an important day for the city’s religious institutions. In Oristano, members of the guilds, confraternities and other religious associations go to church in the early morning, some of them to their own chapel, where candles are blessed during the Eucharistic celebration. At the end of the celebration, the members of these institutions visit the homes of sick confreres, the homes of widows and widowers of deceased members and of all people particularly close to the association, giving them a blessed candle, a sign of special sharing and solidarity between members and supporters of the associations. Also the members of the guilds reach the houses of members and corporation devoted ones and give them a candle. In the same day, by ancient tradition, s’Oberaiu Majori of the farmers guild and the Majo-
rale en Cabo of the carpenters guild, the highest authorities of the two guilds, has the task of appointing their own Componidori. Once the knights chosen get the blessed candle, the official investiture of of the two days of Sartiglia begin, that are the two knights, already designated by the highest authorities of the two guilds, who will lead respectively the race on the last Sunday of Carnival and the race on the following Tuesday, in the name and on behalf of the two respective corporations. In the last years, the ceremony for the delivery of the blessed candle and appointment of su Componidori has become a real celebration for the city. A large crowd attends the ceremony, in which all the guild members, accompanied by drummers and trumpeters, go on parade to the house of the knight chosen to hold the prestigious position. The candle adorned with red bows given to the chosen knight by s’Oberaiu Majori and the prayer to the patron saint of the guild “Santu Giuanni t’aggiudidi”, officially consecrates the investiture of su Componidori of the farmers guild. The invocation “Santu Giuseppi t’assi-
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Per antica tradizione a s’Oberaiu Majori e al Majorale en Cabo spetta il compito di nominare il proprio Componidori del cavaliere che guiderà la corsa del gremio dei falegnami. Ricevono nello stesso momento un cero benedetto anche gli aiutanti di campo della giostra, i rispettivi compagni di pariglia de is Componidoris. I saporitissimi dolci di mandorla e i brindisi di vernaccia accompagnano la giornata. I componenti dei gremi, i cavalieri e i numerosi appassionati amici della Sartiglia, si intratterranno quindi l’intera serata per celebrare l’investitura e congratularsi con i gremianti e con i cavalieri festeggiando l’importante incarico.
stada” and the candle with pink and light blue ribbons given to the chosen knight by the Majorale en Cabo, consecrates the appointment of the knight who will lead the race of the carpenters guild. At the same time, a blessed candle is given also to the Componidoris joust companions, that are part of the same “pariglia” of is Componidoris. The tasty almond sweets and vernaccia toasts accompany the day. The guild members, the knights and all friends that are Sartiglia fans, will then enjoy the whole evening celebrating the investiture and congratulating the guild members and the knights who want to commemorate the important appointment.
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DOMENICA 27 FEBBRAIO
SA SARTIGLIA DEL GREMIO DEI CONTADINI OBERAIUS MAJORIS Michele Pinna (Oberaiu de Bandera) Salvatore Carta (Oberaiu de Cascia) PRIORISSAS DEL GREMIO Federica Faedda Giuseppina Soddu COMPONIDORI Francesco Loi SEGUNDU CUMPONI Luca Figus TERZU CUMPONI Daniele Ferrari La Sartiglia 2022 è stata annullata in considerazione del perdurare dello stato di emergenza dovuto all’epidemia da Covid-19.
Il Gremio dei Contadini - Anno 1940
SARTIGLIA 2022 23
MARTEDÌ 1 MARZO
SA SARTIGLIA DEL GREMIO DEI FALEGNAMI MAJORALE EN CABO DEL GREMIO Antonello Addari PRIORISSA DEL GREMIO Antonella Spano COMPONIDORI Livio Urru SEGUNDU CUMPONI Giuseppe Sedda TERZU CUMPONI Attilio Balduzzi
La Sartiglia 2022 è stata annullata in considerazione del perdurare dello stato di emergenza dovuto all’epidemia da Covid-19.
Il Gremio dei Falegnami e Su Componidori - Anno 1937
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EVENTI DI SARTIGLIA 2022 Un ricco programma di eventi e iniziative virtuali dedicate alla giostra oristanese e alla sua storia animeranno la città di Oristano, coinvolgendo tutto il suo pubblico, a partire dai più piccoli per poi abbracciare tutta la comunità.
UN DISEGNO PER LA SARTIGLIA Un disegno per la Sartiglia è un’iniziativa rivolta a tutti i bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, attraverso la realizzazione di disegni che rappresentino la Sartiglia con i suoi colori e la sua storia. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito sartiglia.info
Domenica 27 febbraio e martedì 1 marzo diretta televisiva di EVENTI DI SARTIGLIA, a partire dalle ore 12 sul canale 79 del digitale terrestre, sullo streaming e su tutti i canali ufficiali della Fondazione
CONCORSO DI POESIA EMOZIONI DI SARTIGLIA (sezione italiano/sardo) La Fondazione Oristano lancia una nuova edizione del concorso Emozioni di Sartiglia che per il secondo anno dopo l’edizione 2020, torna a dedicarsi alla poesia. La novità di questa seconda edizione dedicata alla poesia è la doppia sezione di concorso, in italiano e in sardo. Maggiori informazioni su sartiglia.info
CONCORSO SARTIGLIA COMICS La Fondazione Oristano in collaborazione con l’Accademia d’Arte di Cagliari bandisce il concorso Sartiglia Comics, con lo scopo di promuovere e valorizzare la corsa equestre oristanese grazie alla creatività e al talento dei fumettisti o aspiranti tali. Maggiori informazioni su sartiglia.info
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Emozioni di Sartiglia
Secondo concorso di poesia sulla Sartiglia di Oristano
(sezione in italiano e in lingua sarda) Attraverso le composizioni poetiche si chiede di rappresentare la giostra equestre, affidando ai versi le intense emozioni e il fascino della tradizione. Scadenza del concorso: 30 aprile 2022 Il bando è consultabile e scaricabile sul sito www.sartiglia.info
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Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, dall’Odissea all’Orlando Furioso (e anche oltre…) Antiquarium Arborense 26 febbraio • 26 marzo 2022 Oristano · piazza Corrias
info@fondazioneoristano.it | 0783 791262
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Emozioni di Sartiglia
CONCORSO PER LE SCUOLE
Un disegno per la Sartiglia Attraverso la realizzazione di disegni, con l’utilizzo della tecnica preferita, è chiesto a tutti i bambini e ragazzi
delle scuole primarie e secondarie di primo grado, di celebrare la giostra equestre Sa Sartiglia.
I disegni dovranno essere realizzati entro il 10 marzo 2022
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THE SARTIGLIA DOCUMENTATION CENTRE
IL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE SULLA SARTIGLIA In occasione della Sartiglia 2019 è stata inaugurata la nuova esposizione del Centro di Documentazione sulla Sartiglia. Ospitata al piano terra dell’elegante “Palazzo Sanna”, struttura comunale destinata all’attività della Fondazione Oristano, la nuova esposizione si caratterizza per Lo spettacolo la sua presentazione interattiva e multimediale. Innovazione della giostra nella tradizione: la storia e le rivive tutti storie della Sartiglia di Oristai giorni in no sono raccontate in un peruna mostra corso esperienziale e didattico permanente, che, prendendo spunto dall’architettura dei locali, passa in ricca di oggetti rassegna ai protagonisti, alle e simboli della fasi e ai documenti inerenti la tradizione giostra.
On the occasion of the Sartiglia 2019, the new exhibition of the “Centro di Documentazione sulla Sartiglia” (the Sartiglia Documentation Centre) has been inaugurated. The new exhibition center, hosted on the ground floor of the elegant “Palazzo Sanna”, a municipal building destined to the Fondazione Oristano activities, is characterized by an interactive and multimedia appearance. Innovation in tradition: history and stories about the Sartiglia of Oristano are told in an experiential and educational journey, that, inspired by the building architecture, reviews protagonists, phases and documents related to the joust. From the entrance in the central Via Eleonora, visitors are taken on a path that starts with a presentation of the Guilds, the ancient institutions that are the historical custodians of the Sartiglia. The possibility to consult the archive documentation through a multimedia workstation gives visitors who like to further explore the topic the chance to get a deeper knowledge of these secular associations, by showing them their history, activities and role played in the Sartiglia.
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L’ingresso dalla centralissima via Eleonora accompagna i visitatori in un percorso che prende il via dalla presentazione dei Gremi, le antiche istituzioni depositarie storiche della Sartiglia. La possibilità di consultare attraverso una postazione multimediale la documentazione d’archivio offre, a chi volesse saperne di più, l’opportunità di conoscere più da vicino queste secolari associazioni, mostrandone la storia, le attività e il ruolo nella Sartiglia. Pannelli espositivi con traduzioni anche il lingua inglese, accompagnano il viaggio alla scoperta della giostra: dai Gremi ai Componidoris, dalla corsa alla stella alla corsa alle pariglie, passando attraverso i colori e i suoni della giostra. Il visitatore si immerge nel cuore della storia e delle emozioni della Sartiglia in un itinerario arricchito dell’esposizione di cimeli della giostra e dei suoi protagonisti. Un’apposita sezione è dedicata alle rosette ed alla loro preparazione, mentre un’installazione diffonde in tutto il Centro di Documentazione i ritmi della corsa, richiamando il ruolo e i suoni dei tamburini e dei trombettieri.
Exhibition panels, also translated in English, accompany the journey to the joust discovery: from the Guilds to the Componidoris, from the star tournament to the race of the Pariglie, getting through the joust’s colors and sounds. Visitors immerse themselves in the history and emotions of the Sartiglia, in an itinerary that is enriched by the exhibition of the joust relics and its protagonists. A special section is dedicated to the rosettes and their preparation, while an installation spreads the rhythms of the race throughout the Centro di Documentazione, recalling the drummers and trumpeters’ role and sounds. The atmosphere of the star joust and of the Pariglie revives in the numerous multimedia supports that reproduce images and documents of the past and of the most recent joust editions. There are also references to other Mediterranean jousts, particularly to the Ensortilla of Menorca and the Alka of Sinj, ring joust tournaments sharing an ancient equestrian tradition with the Sartiglia of Oristano and a consolidated pact of friendship and cultural exchanges. Starting from the thorough research work in the historical archives, together with conservation and enhancement of the photographs and souvenirs that have been donated to the Centro di Documentazione, the exhibition intends to promote and enhance the joust of Oristano.
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Explaining the history of the Sartiglia, showing the oldest documentary sources and describing its long evolution path over the centuries, the Centro di Documentazione intends to publicize this important Sardinian equestrian event in Sardinia, which is one of oldest in Europe and in the Mediterranean, showing the charm of its ancient ceremonial and highlighting the values of this living tradition, that has become one of the symbols of Oristano’s identity.
L’atmosfera della corsa alla stella e delle evoluzioni a pariglia rivive nei numerosi supporti multimediali che ripropongono immagini e documenti del passato e delle edizioni più recenti della giostra. Non mancano i riferimenti alle giostre del Mediterraneo e in particolare all’Ensortilla minorchina e all’Alka di Signo, giostre all’anello che condividono con la Sartiglia di Oristano un’antica tradizione equestre e un consolidato rapporto di amicizia e di scambi culturali. Partendo dall’attento lavoro di ricerca presso gli archivi storici, unitamente alla conservazione e valorizzazione delle donazioni di fotografie e ricordi della giostra donati al Centro di Documentazione, l’esposizione intende promuovere e valorizzare la giostra oristanese. Illustrando la storia della Sartiglia, presentando le più antiche fonti documentarie e descrivendo il lungo percorso della sua evoluzione nel corso dei secoli, il Centro di Documentazione della Sartiglia intende far conoscere questa importante manifestazione equestre della Sardegna, tra le più antiche dell’Europa e del Mediterraneo, mostrando il fascino del suo antico cerimoniale ed evidenziando i valori di questa tradizione vivente che è diventata uno dei simboli dell’identità oristanese. PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Centro di Documentazione sulla Sartiglia Via Eleonora, 15 · Oristano tel +39 0783 303159 · organizzazione@sartiglia.info
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DRUMS AND TRUMPETERS: THE MUSICIANS OF THE SARTIGLIA
TAMBURINI E TROMBETTIERI: I MUSICI DELLA SARTIGLIA Da sempre i musici, colonna sonora della giostra, operano per la sicurezza della manifestazione, annunciando le corse dei cavalieri. Il corteo è sempre accompagnato dagli squilli di tromba e da su pass’e strada ritmato dai tamburini. Durante la vestizione, la posa della maschera che trasforma il cavaliere in Componidori è anticipata da un triplice squillo di tromba seguito da un’intensa rullata: da quel momento su passu de su Componidori sarà eseguito dai tamburini in tutti i momenti in cui sarà il protagonista della scena. La corsa alla stella dei cavalieri, annunciata dai trombettieri, è accompagnata da sa curreba, lunga rullata suonata dai tamburini. Su passu de sa Gil accompagna su segundu Cumponi, verso la postazione di partenza per la sua prova con la spada, così come su passu de su Terzu, accompagna il terzo componente della pariglia del capo corsa. Quando su Componidori riceve sa pippia de maiu, i tamburini suonano su passu de is bacchittas: la percussione sul tamburo e il battito delle bacchette tra di loro prelude al momento emozionante de sa remada. Anche le corse delle pariglie vengono annunciate da squilli di tromba e vibranti rullate. Durante la svestizione de su Componidori, prima di
For centuries the musicians, as a joust soundtrack, work for the security of the event, announcing the riders’ races. The parade is always accompanied by the trumpet blasts and by su pass’e strada punctuated by the tambourines. During the dressing, the mask positioning that transforms the knight into Componidori is anticipated by a triple trumpet ring followed by an intense roll: from that moment on, su passu de su Componidori, who will become the protagonist of the
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togliere la maschera, un triplice squillo di trombe e un’intensa rullata annunciano il “ritorno” del cavaliere. I ritmi della Sartiglia accompagneranno sino a tardi i festeggiamenti offerti dal Gremio a tutti i partecipanti alla corsa.
SU PASS’E STRADA PASSO DI STRADA Il suono dei tamburi e delle trombe de “su Pass’è strada” annuncia l’arrivo del corteo della Sartiglia e lo accompagna nei passaggi dalla via Duomo alla via Mazzini e verso la sede della svestizione. ROAD PACE The drums and the trumpets sound of “su Pass’è strada” announces the arrival of the Sartiglia parade and accompanies it in the passages from via Duomo to via Mazzini and towards the venue of the undressing. SU PASSO DE SU COMPONIDORI PASSO DEL COMPONIDORI Tre squilli di tromba, una rullata di tamburo e i ritmi solenni de “su Passu de su Componidori” accompagnano la trasfigurazione del cavaliere ormai divenuto Componidori. Passo che verrà suonato in onore del capo corsa durante la manifestazione ogni volta che la sua presenza segnerà una nuova fase della giostra.
scene, is performed by drummers at all times. The knigths’ star joust, announced by the trumpeters, is accompanied by sa curreba, a long roll of drums. Su passu de sa Gil accompanies by su segundu Cumponi. Towards the starting position for his sword attempt, so as su passu de su Terzu accompanies the third component of the Pariglia performed by the head of the race. When su Componidori receives sa pippia de maiu, the trumpeters play su passu de is bacchittas: the percussion on the drum and the chopsticks beating one another prelude to the exciting moment of sa remada. Also the race of pariglie are announced by trumpet and vibrant rolls. During the undressing of su Componidori, before putting the mask off, a triple trumpet blast and an intense roll announce the knight “return”. The rhytmes of the Sartiglia will accompany till late all the celebrations offered by the Guild to all people taking part in the race.
COMPONIDORI PACE Three trumpet blasts, a drum roll and the solemn rhythms of “su Passu de su Componidori” accompany the transfiguration of the knight now become Componidori. Piece that will be played in honor of the race leader during the event every time his presence will mark a new stage of the joust.venue of the undressing. SU PASSU DE IS BACHITTAS PASSO DELLE BACCHETTE I suoni dei tamburi de “su Passu de is bachittas” accompagna su Componidori verso la piazza Manno prima che compia sa Remada, la benedizione che chiude ufficialmente la Corsa alla Stella. CHOPSTICKS PACE The sound of the drums of “su Passu de is bachittas” accompanies su Componidori towards Piazza Manno before he performed Sa Remada, the blessing that officially closes the Star joust.
SU PASSU DE SU SEGUNDU CUMPONI PASSO DEL SECONDO Su Passu de su Secundu Cumponi, chiamato anche “passu de sa Gil”, accompagna la discesa in pista durante la Corsa alla Stella de su Segundu Cumponi. SECOND-IN-COMMAND PACE Su Passu de su Secundu Cumponi , also called “passu de sa Gil”, accompanies the ride on the path of su Segundu Cumponi during the Star joust. SU PASSU DE SU TERZU CUMPONI PASSO DEL TERZO Su Passu de su Terzu Cumponi accompagna la discesa in pista, durante la Corsa alla Stella, de su Terzu Cumponi. THIRD-IN-COMMAND PACE Su Passu de su Terzu Cumponi accompanies the ride on the path of su Terzu Cumponi during the Star joust.
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JOUSTS AND HISTORICAL CELEBRATIONS IN EUROPE
GIOSTRE E MANIFESTAZIONI STORICHE IN EUROPA Le giostre e le manifestazioni storiche in Europa e nel Mediterraneo: Cultura, Turismo e Identità, questo il tema dell’importante appuntamento, culturale ed istituzionale che si è tenuto nella città di Oristano il 2 marzo 2019, in occasione della giostra equestre oristanese Sa Sartiglia. Alla tavola rotonda, alla presenza della Presidente della Confederazione Europea delle Manifestazioni Storiche e del Presidente della Federazione Italiana Giochi Storici hanno partecipato i rappresentanti di diverse manifestazioni storiche equestri nazionali e internazionali. L’eccezionale incontro ha rappresentato un punto di partenza volto alla valorizzazione e promozione di tutte le giostre equestri che ancora si svolgono in Europa con l’obiettivo di costituire una «Rete delle Giostre», con la partecipazione di tutte le realtà istituzionali che organizzano in Italia e in Europa queste importanti manifestazioni. Nel corso del confronto culturale e istituzionale
The Jousts and the historical celebrations in Europe and in the Mediterranean: Culture, Tourism and Identity. This is the topic of an important cultural and institutional event that took place in the city of Oristano on March 2, 2019, during the equestrian joust Sa Sartiglia. The round table was conducted by the representatives of several national and international historical equestrian celebrations, to the presence of the president of the C.E.F.M.H. (Conféderation Européenne des Fêtes et Manifestations Historiques) and of the F.I.G.S. (Italian Association of Historical Games). A Ciutadella de Menorca, in occasione della festa di San Giovanni Battista, si corre per antica tradizione una corsa all’anello, l’ensortilla. Oltre al nome, sono numerosi gli elementi in comune con la giostra oristanese. La colonna sonora dell’evento equestre è rappresentata dal fabioler, che suona sia uno strumento a fiato, sia un tamburo. La giostra vede i cavalieri cimentarsi al galoppo per tre volte ciascuno, armati di un lungo stocco, nel tentativo di cogliere l’anello. At Ciutadella de Menorca, in occasion of St. John the Baptist, a ring tournament, the ensortilla, takes place by ancient tradition. Besides the name, there are other numerous things in common with the joust of Oristano. The equestrian event soundtrack is performed by the fabioler, who plays both a wind instrument and a drum. During the joust, the knights, running at full gallop, try to catch the ring with a long wooden swordstick.
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Ensortilla di Minorca The Ensortilla of Menorca Minorca (SPAGNA)
Sartiglia di Oristano The Sartiglia of Oristano Oristano (SARDEGNA)
Giostra di Sulmona The Joust of Sulmona Sulmona (ITALIA)
Giostra di Barban The Joust of Barban Barban (CROAZIA)
Giostra di Signo The Sinjska Alka Alka (CROAZIA)
Giostra di Zante The Joust of Zakynthos Zante (GRECIA)
www.ajciutadella.org turisme@ajciutadella.org
www.sartiglia.info info@fondazioneoristano.it
www.giostrasulmona.it info@giostrasulmona.it
trkanaprstenac.hr dalibor.paus@barban.hr
www.alka.hr vad@st.t-com.hr
www.giostradizante.gr giostradizante@gmail.com
tra le diverse realtà presenti, tutti i delegati hanno messo in evidenza come gli eventi e le rievocazioni storiche rappresentino delle importanti opportunità turistiche legate all’economia dei territori oltre che caratterizzare da secoli la cultura e l’identità delle rispettive comunità. Al termine dei lavori, a Oristano, per un giorno, capitale delle manifestazioni storiche d’Europa, tutti i rappresentanti ospiti hanno siglato un documento che riconosce nella cultura, nel turismo e nell’identità delle rispettive comunità il filo conduttore di un dialogo comune che mira al potenziamento degli scambi culturali che in questi anni, hanno già prodotto straordinari risultati sia in ambito turistico sia attraverso la nascita di speciali rapporti di amicizia e fratellanza tra le Città delle Giostre.
This special meeting was a chance to promote and enhance all the horse jousts that still exist today in Europe and aimed at building a «joust network», with the partecipation of all the institutional parties that organize these important events in Italy and in Europe. During the cultural and institutional debate among the different parties, all the delegates highlighted how such events and historical reenactments are an important opportunity for our land’s economy. Besides, they characterize since centuries the culture and the identity of the respective communities. At the end of the workshop, when Oristano became for a day the capital of all the European historical manifestations, all the guests signed a document that made the Culture, the Tourism and the single communities the common thread of an agreement which aims at enhancing all that cultural exchanges that gave extraordinary results in terms of growing tourism and special friendship and brotherhood agreements between the City and the Jousts.
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La Giostra Cavalleresca di Sulmona si svolge sempre sul tradizionale “campo” di Piazza Maggiore, partecipano solo quattro Sestieri e tre Borghi della Città medievale rappresentati da un binomio cavallo-cavaliere estratto a sorte. La tenzone è imperniata su scontri diretti, articolati in modo tale che ciascun contendente affronterà quattro avversari scelti mediante sorteggi. Il campo di gara presenta un percorso a forma di otto tracciato con piantine da siepe. Al Sestiere o Borgo vincitore sarà assegnato il classico “Palio”, mentre al cavaliere andrà una catena d’oro con medaglia raffigurante l’emblema di Sulmona. Il Palio consiste in dipinto realizzato su tela con colori ad olio poi rivestito con stoffe e confezionato con passamaneria.. The equestrian joust of Sulmona takes place at the traditional “camp” of Piazza Maggiore, only four Sestieri (districts) and three Borghi (hamlets) of the medieval town take part in it, represented by a horseknight combination extracted by lot. The competition field, specially set up for the occasion, has an eight-shape route traced with hedge plants. To the winner Sestiere or Borgo is given the Palio as award, and at the winner knight is given a golden chain with a medal depicting the emblem of Sulmona. The Palio consists of a painting made on canvas with oil colours and then covered with fabric and packaged with trimmings.
La corsa agli anelli a Barban fu organizzata per la prima volta nel 1696 quando, durante la fiera del luogo, Franjo Loredan organizzò una gara di cavalieri, nella quale questi si destreggiavano a centrare degli anelli. La giostra fu riproposta 280 anni dopo, nel 1976. La giostra si teneva ogni anno il penultimo fine settimana di agosto. I concorrenti devono correre in tre gare e meno di 12 secondi per centrare l’anello; questo è costituito da due cerchi concentrici, collegati in modo da formare tra loro quattro campi. L’obiettivo nel mezzo (il centro dell’anello) porta 3 punti, il colpo nel campo sopra il centro porta due, sotto quello centrale, e i campi laterali mezzo punto. Il vincitore è colui che totalizza il maggior numero di punti in tre gare. The ring joust of Barban was first organized in 1696 when, in occasion of the local fair, Franjo Loredan organized a knight race, where the knights tried their luck spearing a ring. The joust was repeated after 280 years, in 1976. The competitors have to dispute three different races and spear a ring in less than 12 seconds. The ring is made up of three concentric circles, linked to each other to build four sectors. Hitting the target at its centre means to collect 3 points, hitting the upper sector is 2 points worth, and spearing those on the side means to collect an half point. The knight who wins the greatest number of competitions among three competitions becomes the head of the race.
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In Croazia, la comunità della città di Signo (Sinj), sotto l’invocazione della Madonna di Sinj, riuscì ad allontanare l’avanzata dei Turchi nel 1715. Da quella data, gli abitanti stabilirono il torneo cavalleresco di Alka che si tiene ogni anno la prima domenica di agosto per far rivivere la gloriosa vittoria. Alka, dall’arabo, anello, è il bersaglio formato da due cerchi concentrici di ferro collegati l’uno con l’altro con tre bracci che dividono i cerchi in tre parti uguali ma con punteggi diversi. Vince la giostra l’alkar che in tre gare, infilando nei diversi settori l’Alka, ottiene il maggior numero di punti. In 1715 the community of the City of Sinj in Croatia managed to avert the advance of the Turks under the invocation of the Madonna of Sinj. From that day on, the inhabitants established the knight joust Sinjska Alka, which is held every year on the first Sunday of August to re-evoke this famous victory. The Alka (from the Arabic “ring”) is a target made up of two iron concentric circles linked to each other through three segments which divide them in three parts having the same size, but different scores. The race is won from the Alkar who gets more scores in three rounds.
La Giostra è una delle più antiche rappresentazioni di Zante e l’unica ad essere organizzata in Grecia. Sono antiche giostre cavalleresche alle quali i partecipanti prendevano parte contendendosi un premio che consisteva in una spada d’argento per il primo vincitore e un paio di speroni d’argento per il secondo, ma la partecipazione alla gara era soprattutto in onore di una donna. La Giostra di Zante prevedeva due tipi di gare: quella dell’anello, nella quale il cavaliere doveva in corsa riuscire e infilare con la sua lancia un piccolo anello, e la Giostra del Mascaron Moro. In questa gara il cavaliere doveva centrare e tagliare con la lancia una piuma che si trovava sulla testa di una figura umana dalla pelle di color bruno. La prima testimonianza ufficiale della Giostra è del 1656. La manifestazione si svolge nei tre giorni di festa della Pentecoste, che si festeggia 50 giorni dopo la Pasqua ortodossa e coincide con l’inizio dell’estate. The joust is one of the oldest representations in Zakynthos and the only one held in Greece. They are ancient equestrian jousts whose participants competed for a prize, consisting in a silver sword for the first place and a silver spun for the second one; but the competition was mainly dedicated to a woman. The joust of Zakynthos consisted in two different competitions: the star joust, where the knight at gallop tried to spear a small ring with his lance, and the joust of Mascaron Moro. In the latter, the knight was supposed to hit the centre of a feather put on the head of a dark figure and to cut it with a spear. The first official testimony of the joust dates back to 1656. The event takes place during the three days of the Pentecost, which is celebrated 50 days after the Orthodox Easter and falls on the first day of summer.
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DA CINQUECENTO ANNI LA CITTÀ DI ORISTANO SI ANIMA CON LA SARTIGLIA Da cinquecento anni la città di Oristano si anima con la Sartiglia, giostra equestre di antiche origini, importante eredità del dominio spagnolo, che richiama grazie ai suoi colori, alle sue musiche ai suoi profumi e alle sue tradizioni centomila spettatori. La prima attestazione storica È nell’Ottocento della corsa in città è risalente al 1547, quando il Magistrato Civico che la Sartiglia organizza una Sortilla in onoassume le re dell’imperatore e sovrano di peculiarità Spagna Carlo V, con ogni probatutt’ora presenti bilità per festeggiare la vittoria a nella giostra Mühlberg. I giochi e le giostre equestri del odierna: si svolge XVI secolo non sono più divera Carnevale timenti di casta riservati solo a grazie a un lascito nobili e cavalieri avulsi dal contesto sociale e realizzati in ambienti chiusi dove solo la corte era chiamata a partecipare, ma il teatro delle feste “moderne” diventa lo spazio aperto offrendo lo spettacolo a tutti, la piazza e le strade sono gli scenari dove è possibile accogliere una moltitudine di spettatori delle varie componenti sociali: nobili, borghesi, mercanti, artigiani e popolani chiamati a partecipare e condividere la gioia per matrimoni, nascite, compleanni reali o celebrazioni di vittorie. Pagamento della bardatura del cavallo di Su Cumponidori al sig. Luigi Cardias
Oristano diventa il palcoscenico di grandi e scenografici festeggiamenti con lo svolgimento di giochi equestri al pari di altre città europee: tra le tante ricordiamo le Carrousel de chevalier de la Gloire organizzato a Parigi per il fidanzamento di Anna d’Austria, la festa per i 22 anni di Cristina di Francia consorte di Vittorio Amedeo I di Savoia svoltasi a Torino, la giostra voluta da Giuliano de Medici in piazza Santa Croce nel 1475 in onore della sua innamorata Simonetta Vespucci e ancora il più famoso torneo del 1559 dove trova accidentalmente la morte Enrico II di Francia. Con processioni, preghiere, luminarie e una corsa all’anello vengono festeggiate in città le nascite dei principi Ferdinando d’Asburgo nel 1572 e Filippo di Spagna nel 1605, quando è il primo consigliere a vestire i panni di Mantenedor, di capo corsa, chiamato a coordinare il gioco e raccogliere la sfida dei partecipanti. L’organizzazione di queste feste è totalmente a carico dell’Amministrazione: gli stessi giurati ricoprono ruoli da protagonisti come capocorsa, in genere guida il torneo il giurato capo o il giurato secondo e tutte le spese sostenute venivano liquidate dalle casse civiche, somme che riguardano l’acquisto della cera per le luminarie, delle stoffe per l’abito del Mantenedor e dei suoi compagni, quelle per le gualdrappe
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Pagamento del cilindro del Componidore al sig. Antonio Martello
dei cavalli, della tinta utilizzata per dorare la spada, la stella e gli speroni, delle joias offerte allo stesso capocorsa e dei dolci per il rinfresco, confetture, biscotti e confetti distribuiti al popolo. Sono la devozione e la fede i cardini principali di questi caroselli: devozione per il proprio monarca, ma anche per i propri santi: nel 1616 la corsa viene organizzata per l’arrivo in città delle spoglie di Sant’Archelao dalla villa di Fordongianus come avvenne a Cagliari già nel 1615 in occasione della scoperta delle reliquie dei santi Lussorio, Cesselo e Camerino quando il viceré, tutta la nobiltà e cavalleria di Cagliari partecipa ad un torneo guidato dal Mantenedor marchese de Lombay. Per tutto il Seicento il canovaccio delle giornate di festa è rimasto identico: processioni, canti del Te Deum, luminarie nelle piazze e nelle finestre dei notabili, corse all’anello, costruzioni di scenografie e di macchine meccaniche, grande afflusso di pubblico proveniente da ogni classe sociale, tutti elementi caratterizzanti il carosello barocco presente in Sardegna nel XVII secolo e XVIII secolo e che negli altri regni è consuetudine da tempo in occasioni di tale portata. Il carosello si modifica nel Settecento: stesse folle che
assiepano le vie e le piazze centrali, stesso senso di devozione, ma è il lusso, la ricercatezza, l’originalità che fanno da padrone a festini e cerimonie. Inoltre la macchina organizzativa non è più affidata alla Municipalità, ma entrano in gioco i gremi, finora mai comparsi in occasioni di questo tipo: gli artigiani, riuniti in corporazioni con la duplice finalità assistenziale - devozionale e quella di perfezionare l’attività lavorativa, diventano i protagonisti indiscussi delle giornate di festa, dimostrando di possedere enormi risorse umane e finanziarie e di essere istituzioni radicate nella società facenti parte della scala gerarchica cittadina. I majorales ricoprono il ruolo del mantenedor, tutti i componenti sfilano con il Magistrato Civico, con il Capitolo e con tutto il gotha oristanese; mettono a disposizione tutte le loro risorse di uomini e cavalli, peraltro smisurate dando vita a una spettacolare e teatrale celebrazione ed esaltazione del potere monarchico. Anche i giochi allestiti cambiano: mascherate a piedi e a cavallo, pariglie, non più solo corsa all’anello, ma anche alla lancia, alle alcançias, una forma di battaglia a cavallo con palle di creta e nel 1722 compare la corsa alla stella. Trasformano la piazza in un teatro all’aperto con scenografie solenni e sfarzosi con l’esibizione di musici, cantori, poeti, attori che personificano
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i reali e tutta la corte con la sua servitù, le ninfe, le muse, gli dei e i pianeti. A Cagliari in una festa del 1750, gli artigiani danno prova del loro coraggio, abilità e genialità con la corsa al pollo d’India, alla scimmia e con la giostra del Saracino esercizi equestri finora mai comparsi. Tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento il Consiglio Civico manifesta con il viceré le difficoltà ad affrontare le spese per le numerose celebrazioni e feste a cui la città è chiamata a partecipare: per questo motivo nel 1768 si delibera che venga stanziata una somma inferiore per l’acquisto dei premi del palio dell’Assunta e che non si celebri più la festa di Pagamento di nastri per la Sartiglia al sig. Giovanni Baldino
Pagamento della maschera in legno di noce per Su Cumponidore al sig. Serra
Sant’Andrea fino a che prima non si paghino i debiti delle casse civiche. In quegli stessi anni le nascite dei principi duca del Genevese, del conte di Moriana, il matrimonio di tra il principe di Piemonte e Maria
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Adelaide Clotilde di Francia vengono celebrati senza caroselli, ma solo con le luminarie nelle piazze e palazzi e con un rinfresco; nessun gremio è presente a svolgere nessuna corsa. Fino al XVIII secolo i caroselli e i giochi equestri sono sempre vincolati a eventi di carattere religioso o politico: costituiscono la chiusura di celebrazioni di nascite, matrimoni o conquiste; questa caratteristica si modifica nell’Ottocento; cambiano inoltre i protagonisti, le scenografie e viene trasformato il modo di far festa: nel 1829 in onore di Carlo Alberto principe di Carignano, giunto in città durante una visita in Sardegna, viene organizzata una festa affidata al colonnello Boyl ispettore delle opere d’arte. Egli comunica alla Città la sua determinazione a fare una festa e corsa presso uno dei contorni di detta città, abbiano presente di fare eseguire la giostra nel modo che si pratica nel Carnevale per legato, giacché questo giuoco ginnastico
Gremio dei Falegnami · Libro di cassa 1862-1930
e particolare in Oristano incontrerà assai il gradimento di Sua Altezza Reale, e che si realizzi con cavalli meno disgraziati, poiché bisogna convenire che delli effettivamente belli se ne scarseggia, anzi quasi possiamo dire non se ne conoscano. Quindi è nell’Ottocento che la Sartiglia assume le peculiarità tutt’ora presenti nella giostra odierna: si svolge a Carnevale grazie ad un lascito. Nel 1842 un’altra corsa di maschere viene organizzata per le nozze reali di Vittorio Emanuele Duca di Savoia e l’Arciduchessa d’Austria Maria Adelaide, per poi lasciare il palcoscenico alla Sartiglia carnevalesca di oggi, omaggio della tradizione ludica spagnola che viene assimilata dalla nostra isola e fatta propria dalla nostra città, che con i suoi colori, suoni e emozioni è diventata una festa unica nella sua originalità.
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Annadina Cozzoli, vestizione per la Sartiglia del Gremio dei Contadini, 4 marzo 1973
SARTIGLIA 2022 47
ALBO D’ORO SARTIGLIA
GREMIO DEI CONTADINI
GREMIO DEI FALEGNAMI
Anno Date
Oberaiu Majori
Componidori
Majorale en cabo
Componidori
1950
19 e 21 febbraio
Giuseppe Perria
Attilio Sanna
Lorenzo Fais
Giovanni Crucco
1951
4 e 6 febbraio
Antonio Sanna
Nino Serra
Ambrongio Obinu
Franceschino Fiori
1952
24 e 26 febbraio
Antonio Sanna
Antonio Fiori
Emilio Murtas
Luigino Fiori
1953
15 e 17 febbraio
Antonio Sanna
Gino Solinas
Emilio Murtas
Antonio Cabitza
1954
28 febbraio e 2 marzo Antonio Sanna
Antonio Carrus
Paolo Obinu
Antonio Fiori
1955
20 e 22 febbraio
Vincenzo Carta
Luigino Fiori
Ambrongio Obinu
Antonio Fiori
1956
12 e 14 febbraio
Vincenzo Carta
Attilio Sanna
Ambrongio Obinu
Mario Barbaricini
1957
3 e 5 marzo
Vincenzo Carta
Antonio Caddeo
Battista Casu
Carlo Caddeo
1958
16 e 18 febbraio
Vincenzo Carta
Efisio Sanna
Giuseppe Casu
Antonio Casu
1959
8 e 10 febbraio
Vincenzo Carta
Giuseppino Sanna
Giuseppe Casu
1960
28 febbraio e 1 marzo Antonio Perria
Luigino Fiori
Giuseppe Abis
Pino Sanna
1961
12 e 14 febbraio
Antonio Perria
Peppino Mereu
Pietro Porru
Giulio Sinis
1962
4 e 6 marzo
Antonio Perria
Pietrino Fiori
Giuseppe Abis
Antonio Fiori
1963
24 e 26 febbraio
Antonio Perria
Gianni Casu
G. Abis · E. Dessì
Giovanni Nurchi
1964
9 e 11 febbraio
Mario Cao
Antonio Sanna
Efisio Dessì
Luigi Cozzoli
1965
28 febbraio e 2 marzo Mario Cao
Ignazio Cau
Agostino Atzei
Giovanni Sanna
1966
20 e 22 febbraio
Peppino Sanna
Francesco Caddeo
Franco Mereu
1967
5 e 7 febbraio
Mario Cao
Antonio Fiori
Vincenzo Salaris
Gino Solinas
1968
25 e 27 febbraio
Mario Cao
Giovanni Sanna
Pinuccio Chergia
Antonio Sanna
1969
16 e 18 febbraio
Mario Cao
Giancarlo Piras
Giovanni Falchi
Mario Falchi
1970
8 e 10 febbraio
Giovannico Migheli
Ignazio Pinna
Efisio Dessì
Roberto Palmieri
1971
21 e 23 febbraio
Giovanni Sanna
Angelo Misura
Efisio Dessì
Peppino Caddeo
1972
13 e 15 febbraio
Giovanni Sanna
Gigi Casu
E. Dessì · A. Fenu
Mario Barbacini
1973
4 e 6 marzo
Antonio Pala
Annadina Cozzoli
E. Dessì · V. Salaris
Gianni Sanna
1974
24 e 26 febbraio
Antonio Perria
Giuseppino Sanna
E. · V. Salaris
Tore Figus
1975
9 e 11 febbraio
Mario Cao
Salvatore Figus
Alfonso Fenu
Angelo Fiori
1976
29 febbraio e 2 marzo Giovanni Pala
Gavino Uras
Alfonso Fenu
Enrico Fiori
1977
20 e 22 febbraio
Franco Pinna
Luigi Cozzoli
Giovanni II Pippia
Giovanni Sanna
1978
5 e 7 febbraio
Attilio Sanna
Carlo Pala
Giuseppe Lugas
Marco Dessì
1979
25 e 27 febbraio
Efisio Rosas
Sandro Lombardi
Valentino Murtas
Efisio Fiori
1980
17 e 19 febbraio
Giovannico Migheli
Ignazio Nonnis
Efisio Dessì
Pietro Serra
1981
1 e 3 marzo
Antonio Falchi
Paolo Ferdinando Casu Efisio Dessì
Antonello Fenu
1982
21 e 23 febbraio
Ignazio Pinna
Ignazio Nonnis
Mario Licheri
Massimo Murtas
1983
13 e 15 febbraio
Mario Matta
Gianni Figus
Giovanni II Pippia
Adriano Carboni
1984
4 e 6 marzo
Francesco Pala
Mario Floris
Alfonso Fenu
Marco Fiori
1985
17 e 19 febbraio
Efisio Leoni
Aldo Cossu
Giuseppe Lugas
Andrea Caddeo
1986
9 e 11 febbraio
Luigi Marongiu Falchi Luca Naitana
Efisio Dessì
Paolo Meloni
1987
1 e 3 marzo
Luigi Marongiu Falchi Luigi Mugheddu
Efisio Dessì
Giovanni Figus
Mario Cao
48 SARTIGLIA 2022 | ALBO D’ORO
GREMIO DEI CONTADINI
GREMIO DEI FALEGNAMI
Anno Date
Oberaiu Majori
Componidori
Majorale en cabo
Componidori
1988
14 e 16 febbraio
Giuseppe Vacca
Mariano Amadu
Efisio Dessì
Giancarlo Caddeo
1989
5 e 7 febbraio
Tomaso Pinna
Angelo Porta
Aldo Erca
Gianni Dessì
1990
25 e 27 febbraio
Mario Matta
Sandro Solinas
Francesco Barracciu
Andrea Lombardi
1991
10 e 12 febbraio
Ignazio Pinna
Pietro Serra
Vincenzo Mattana
Pasqualino Forgillo
1992
1 e 3 marzo
Ignazio Pinna
Paolo Casu
Giovanni Mugheddu
Antonello Picconi
1993
21 e 23 febbraio
Antioco Atzeni
Egidio Matta
Antonio Deriu
Giuseppe Pinna
1994
13 e 15 febbraio
Antonio Matta
Efisio Carta
Antonio Murtas
Paolo Ligia
1995
26 e 28 febbraio
Giuseppe Vacca
Enrico Iriu
Luigi Mugheddu
Filippo Bonsignore
1996
18 e 20 febbraio
Franco Pinna
Pierluigi Langiu
Umberto Atzei
Giuseppe Frau
1997
9 e 11 febbraio
Tomaso Pinna
Massimiliano Caria
Angelino Marras
Carlo Marras
1998
22 e 24 febbraio
Mario Matta
Piergiuseppe Sechi
Francesco Barracciu
Massimo Manunza
1999
14 e 16 febbraio
Gianni Sabatini
Antonello Mele
Tarcisio Zedda
Franco Carboni
2000
5 e 7 marzo
Gianni Obino
Maurizio Casu
Carlo Pisanu
Carlo Ligas
2001
25 e 27 febbraio
Salvatore Carta
Peppino Pinna
Alfonso Fenu
Roberto Salaris
2002
10 e 12 febbraio
Ignazio Pinna
Francesco Casu
Giovanni Mugheddu
Antonio Bassu
2003
2 e 4 Marzo
Tomaso Pinna
Gabriele Pinna
Umberto Atzei
Luigi Paratore
2004
22 e 24 febbraio
Antonio Matta
Enrico Fiori
Mauro Licheri
Franco Ledda
2005
6 e 8 febbraio
Carlo Pau
Pietro Serra
Francesco Barracciu
Marco Vidili
2006
26 e 28 febbraio
Salvatore Carta
Gianleonardo Murruzzu Giuseppe Lugas
Giampiero Puddu
2007
18 e 20 febbraio
Corrado Sanna
Federico Fadda
Giovanni Mugheddu
Gianluca Mugheddu
2008
3 e 5 febbraio
Nando Faedda
Attilio Balduzzi
Vincenzo Mattana
Furio Tocco
2009
22 e 24 febbraio
Carlo Pau
Andrea Brai
Luigi Mugheddu
Alessandro Cossu
2010
14 e 16 febbraio
Amedeo Pireddu
Mauro Seci
Mauro Licheri
Elisabetta Sechi
2011
6 e 8 marzo
Genesio Passiu
Giuseppe Catapano
Umberto Atzei
Andrea Zucca
2012
19 e 21 febbraio
Efisio Leoni
Raimondo Carta
Giovanni Mugheddu
Antonio Murruzzu
2013
10 e 12 febbraio
Corrado Sanna
Giorgio Sanna
Francesco Cadoni
Valentina Uda
2014
2 e 4 Marzo
Nando Faedda
Fabrizio Pomogranato
Francesco Cadoni
Emanuela Colombino
2015
15 e 17 febbraio
Salvatore Carta
Corrado Massidda
Carlo Pisanu
Alessandro Crobu
2016
7 e 9 febbraio
Amedeo Pireddu
Francesco Castagna
Umberto Atzei
Alessio Garau
2017
26 e 28 febbraio
Gianni Obino
Sergio Ledda
Mauro Licheri
Giuseppe Sedda
2018
11 e 13 febbraio
Mario Perria
Antonio Giandolfi
Andrea Sanna
Andrea Solinas
2019
3 e 5 marzo
Genesio Passiu
Claudio Tuveri
Marco Naletto
Davide Musu
2020
23 e 25 febbraio
Gianni Dessì
Ignazio Lombardi
Carlo Pisanu
Cristian Matzutzi
2021
14 e 16 febbraio
Nando Faedda
Maurizio Casu
Antonello Addari
Giuseppe Sedda
FONTE DATI: Archivio Fondazione Oristano · pubblicazione Storia della Sartiglia di Oristano di Maura Falchi e Raimondo Zucca, 1994 · pubblicazione Il Gremio dei Contadini di San Giovanni Battista di Oristano La Sartiglia, 2012
49
50 SARTIGLIA 2022
SARTIGLIA 2022 51
52 SARTIGLIA 2022
SA REMADA... ATTRUS ANNUS MELLUS! «Quando non si presentino più cavalieri per correre la stella, o che al componidore piaccia finire, egli va avanti, con in mano un mazzo di pruninca, prima al passo salutando e ringraziando le persone; indi più veloce, di poi a tutta corsa, sciogliendo e buttando quell’erbe sulla folla. Questa è la pace ristabilita, l’allegrezza d’una festa dopo i furori della guerra.» Questa è una delle più antiche testimonianze scritte riferibili a sa remada, la prova di abilità e coraggio eseguita da su Componidori che, osservando il cerimoniale della giostra, celebra un rito propiziatorio: attualmente, seguendo il percorso della giostra coricato sul suo cavallo lanciato a gran galoppo, tracciando segni di croce e di aspersione con il suo doppio mazzo di fiori, saluta con i migliori auspici per il futuro tutti i presenti, chiudendo formalmente la corsa. Tale rituale, che nella via della Cattedrale su Componidori svolge da solo, al termine della
corsa a pariglie, nella via Mazzini, è riproposto dal capo corsa con l’assistenza dei suoi due compagni di pariglia che lo assistono nella corsa che chiude l’intera giornata di Sartiglia. L’antica testimonianza de sa remada sopra citata è tratta da un manoscritto di un autore Anonimo, attento osservatore della Sartiglia. Il documento, che riferisce le fasi dell’intera giornata di giostra, è custodito tra le carte del Canonico Giovanni Spano conservate presso la Biblioteca Universitaria di Cagliari e, secondo le accurate ricerche dello studioso oristanese Gigi Piredda, sarebbe riconducibile ad un ecclesiastico, amico del Canonico Spano, tale Antioco Podda, presente in città tra il 1865 ed il 1870.
Tiole N. B. «Album di costumi sardi riprodotti dal vero»
SARTIGLIA 2022 | SA REMADA... ATTRUS ANNU MELLUS! 53
Tale cronaca della Sartiglia risulta particolarmente interessante in quanto costituisce un unicum: in questa testimonianza della corsa de sa remada, nell’atto finale di congedo dal teatro della Cattedrale, su Componidori chiude la corsa alla stella, a gran galoppo, mentre il “mazzo di pruninca” che ha in mano per salutare la folla, sciogliendosi, si disfa sul percorso. Nella descrizione di questa fase della corsa non si fa cenno alla postura del Componidori sdraiato sul dorso del suo cavallo, posizione bensì riferita al capocorsa nella sua corsa alla stel-
Riproduzione anni ‘90 Cavalieri a cavallo - Serramanna Elisabetta Secchi, Componidori del Gremio dei Falegnami · 16 febbraio 2010
54 SARTIGLIA 2022 | SA REMADA... ATTRUS ANNU MELLUS!
la, e si cita, unica attestazione nota, il disfacimento sul teatro della corsa de sa pippia de maju. Sa pippia de maju del Componidori osservato dall’Anonimo è composta chiaramente da un mazzo di pervinche, il noto fiore di inizio primavera, che sin dal mese di febbraio colora le nostre campagne di indaco e di verde, inneggiando all’arrivo della bella stagione. La pervinca ha continuato a decorare nel corso degli anni sa pippia de maju.
Giuseppe Catapano, Componidori del Gremio dei Contadini · 6 marzo 2011 Corrado Massidda, Componidori del Gremio dei Contadini · 15 febbraio 2015
55
SARTIGLIA 2004
56 SARTIGLIA 2022 | SA REMADA... ATTRUS ANNU MELLUS!
Ancora oggi, in particolare, un piccolo fascio di steli di pervinca, costituisce l’anima e l’impugnatura dello scettro floreale del Componidori sul quale si innestano i piccoli mazzetti di viole mammole che decorano le attuali composizioni del doppio mazzo verde e viola utilizzato dal capo corsa per salutare e «benedire» tutti i protagonisti della giostra e il pubblico presente. Sa remada, per il suo pregnante significato simbolico, costituisce uno dei momenti più importanti della giostra. Su Componidori, espressione del Gremio, e in quel momento dell’intera comunità riunita, impugnando sa pippia de maiu, espressione traducibile come “mazzolino di maggio” o “bambina di maggio”, caratteristico scettro floreale, simbolo del risveglio vegetale e quindi di fecondità e prosperità, chiude le fasi della corsa con un rito propiziatorio augurando e “benedicendo” tutti i partecipanti alla giostra:
Alessandro Cossu, Componidori del Gremio dei Falegnami · 24 febbraio 2009 Furio Tocco, Componidori del Gremio dei Falegnami · 5 febbraio 2008
SARTIGLIA 2022 | SA REMADA... ATTRUS ANNU MELLUS! 57
Giorgio Sanna, Componidori del Gremio dei Contadini · 10 febbraio 2013 Claudio Tuveri, Componidori del Gremio dei Contadini · 3 marzo 2019
protagonisti e spettatori. In quello stesso momento i componenti del Gremio, i cavalieri e tutti i presenti si scambiano l’augurio «attus annus mellus», ovvero l’auspicio, per tutti, di rivivere ancora altre e migliori annate ed edizioni della corsa. La galoppata del cavaliere riverso sul cavallo, ricordata nella descrizione dell’Anonimo ottocentesco in riferimento alla corsa alla stella del Componidori ed attualmente eseguita dal capo corsa nelle fasi di chiusura della corsa alla stella e delle pariglie, è documentata come una tipica espressione della corsa dei cavalieri sardi in un interessante disegno realizzato dal viaggiatore piemontese Nicola Tiole che visitò la Sardegna nei primi due decenni dell’Ottocento. L’interessante illustrazione che riportiamo, documenta un cavaliere che verosimilmente partecipa ad una festa o ad una esibizione equestre in quanto il ricco sottosella e i fiocchi che adornano la criniera del cavallo rimandano ad una dimostrazione svoltasi in una occasione
58 SARTIGLIA 2022 | SA REMADA... ATTRUS ANNU MELLUS!
particolare. La didascalia riportata dall’autore per la descrizione dell’immagine conferma: “Moyen employe en Sardaigne pour anime le chevaux à la course”, ovvero, metodo utilizzato in Sardegna per incitare il cavallo alla corsa. Unendo le abitudini equestri dei cavalieri sardi all’antica tradizione della lavorazione della ceramica, nella città di Oristano è documentata una curiosa riproduzione dell’atto de sa remada. La maestria e l’arte dei ceramisti oristanesi, interpretando il valore simbolico e propiziatorio de sa remada, ha dato vita a curiose raffigurazioni di cavalli con in groppa cavalieri con la schiena riversa del dorso del cavallo. Tali preziosi manufatti, secondo la tradizione, venivano collocati sopra i comignoli o sul colmo dei tetti delle abitazioni con funzione apotropaica, in alto Antonio Giandolfi, Componidori del Gremio dei Contadini · 11 febbraio 2018 talismani portafortuna intrisi dell’antica nella pagina successiva Sergio Ledda, Componidori del Gremio dei Contadini · 26 febbraio 2017 cultura e tradizione sarda e oristanese. sotto Davide Musu, Componidori del Gremio dei Falegnami · 5 marzo 2019
59
60 SARTIGLIA 2022 | SA REMADA... ATTRUS ANNU MELLUS!
in alto a sinistra Antonio Murruzzu,
Componidori del Gremio dei Falegnami · 21 febbraio 2012 Componidori del Gremio dei Contadini · 14 febbraio 2010 nella pagina successiva Andrea Brai, Componidori del Gremio dei Contadini · 22 febbraio 2009 sotto Andrea Zucca, Componidori del Gremio dei Falegnami · 8 marzo 2011 in alto Mauro Secci,
SARTIGLIA 2022 | SA REMADA... ATTRUS ANNU MELLUS! 61
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62 SARTIGLIA 2022 | SA REMADA... ATTRUS ANNU MELLUS!
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SARTIGLIA 2022 | SA REMADA... ATTRUS ANNU MELLUS! 63
SARTIGLIA 2012
nella pagina precedente Alessandro Crobu, Componidori del Gremio dei Falegnami · 17 febbraio 2015 in alto Raimondo Carta,
Componidori del Gremio dei Contadini · 19 febbraio 2012 Componidori del Gremio dei Falegnami · 4 marzo 2014 sotto Valentina Uda, Componidori del Gremio dei Falegnami · 12 febbraio 2013 a destra Emanuela Colombino,
64 SARTIGLIA 2022 | SA REMADA... ATTRUS ANNU MELLUS!
in alto a sinistra Fabrizio Pomogranato,
Componidori del Gremio dei Falegnami · 2 marzo 2014 Componidori del Gremio dei Falegnami · 28 febbraio 2017 nella pagina successiva Andrea Solinas, Componidori del Gremio dei Falegnami · 13 febbraio 2018 sotto Alessio Garau, Componidori del Gremio dei Falegnami · 9 febbraio 2016 in alto Giuseppe Sedda,
SARTIGLIA 2022 | SA REMADA... ATTRUS ANNU MELLUS! 65
Oristano, città di cultura
visita la città di Oristano sul sito MuseoOristano.it
66 SARTIGLIA 2022 | SA REMADA... ATTRUS ANNU MELLUS!
in alto a sinistra Cristian Matzutzi,
Componidori del Gremio dei Falegnami · 25 febbraio 2020 Componidori del Gremio dei Contadini · 7 febbraio 2016 nella pagina successiva Ignazio Lombardi, Componidori del Gremio dei Contadini · 33 febbraio 2020 in alto Francesco Castagna,
agrinova-oristano.it |
AGRICOLTURA ENOLOGIA GIARDINAGGIO IRRIGAZIONE ORISTANO · Via Dei Maniscalchi, 3 tel. 0783 298038 / 349 1165430
SARTIGLIA 2022 | SA REMADA... ATTRUS ANNU MELLUS! 67
68 SARTIGLIA 2022
LA SARTIGLIEDDA 2022
A Oristano, in via Duomo, si corre il lunedì di carnevale la Sartigliedda. Organizzata dalla Pro Loco di Oristano, la corsa del lunedì ha come protagonisti i mini cavalieri, mini tamburini e mini trombettieri.
Quest’anno sarà Federica Pala ha rivestire il ruolo di Componidoreddu, accompagnata da Lorenzo Carboni e Luca Piras.
Emozioni di Sartiglia CONCORSO PER LE SCUOLE
Un disegno per la Sartiglia Attraverso la realizzazione di disegni, con l’utilizzo della tecnica preferita, è chiesto a tutti i bambini e ragazzi
delle scuole primarie e secondarie di primo grado, di celebrare la giostra equestre Sa Sartiglia.
I disegni dovranno essere realizzati entro il 10 marzo 2022 info@fondazioneoristano.it | 0783 791262
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SARTIGLIA TUTTO L’ANNO Prosegue l’attività del gruppo ufficiale FB Sartiglia tutto l’anno, che grazie alla partecipazione di tutti gli appassionati di Sartiglia, cresce e diventa sempre più numeroso. Un luogo di condivisione virtuale in cui scambiare ricordi, immagini, pensieri e curiosità… tutto a tema Sartiglia, perché è sempre Sartiglia tutto l’anno!
#sartiglia2022 #sartigliatuttolanno
Emozioni di Sartiglia Secondo concorso di poesia sulla Sartiglia di Oristano
(sezione in italiano e in lingua sarda) Attraverso le composizioni poetiche si chiede di rappresentare la giostra equestre, affidando ai versi le intense emozioni e il fascino della tradizione.
Scadenza del concorso: 30 aprile 2022
Il bando è consultabile e scaricabile sul sito www.sartiglia.info
70 SARTIGLIA 2022
ANTIQUARIUM ARBORENSE
PINACOTECA CARLO CONTINI
FORO BOARIO
TORRE DI MARIANO II
AREA ESPOSITIVA SARTIGLIA
TORRE DI PORTIXEDDA
GRAN TORRE DI TORREGRANDE
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71
Akira Inumaru Hans Georg Berger Jean Claude Borowiak Ev e l y n e G a l i n s k i Gigi Rigamonti Al ej andro Robles Tineke Smith
COSTRUTTORI DI STELLE S T A R M A K E R S OR I S T A N O FORO BOARIO ARTE CONTEMPORANEA Piazza Pintus
fino al 20 marzo 2022 aínas W W W . A I N A S M A G A Z I N E . C O M
L’opera è di Gigi Rigamonti
a cura di Bianca Laura Petretto
72 SARTIGLIA 2022
MOSTRA CARNASCIALESCA DELL’ANTIQUARIUM ARBORENSE
LE DONNE, I CAVALLIER, L’ARME, GLI AMORI, DALL’ODISSEA ALL’ORLANDO FURIOSO (E ANCHE OLTRE…) Il poeta cagliaritano Marcello Sessanta del secolo scorso, rivista il Convegno, dedicata un articolo domandandosi se giostra oristanese non avesse un’origine nuragica. In effetti lo stesso Marcello Ser-ra doveva scrivere nel 1965 il celebre volume su Il popolo dei nuraghi, in cui discettava sulle valenze protostoriche della corsa equestre oristanese e dei suoi rituali.
Serra, negli anni scrisse per la alla Sartiglia, la
Ecco che nel 1966 il grande archeologo Giovanni Lilliu additava l’importanza di uno sgraziato bronzetto nuragico, proveniente dal Sulcis, che rappresenta un cavalluccio al galoppo, sulla groppa del quale si erge in piedi un cavallerizzo con la testa rivolta al lato sinistro del cavallo, facendo scoccare una freccia dal suo arco diretta ad un bersaglio che non conosciamo. Lilliu immaginava l’acrobatica esibizione dello spericolato cavaliere nuragico, in un santuario, dove la gara di abilità si svolgeva sotto l’egida d’un dio nuragico, come l’Ardia di Sedilo si svolgeva in onore di San Costantino (ma anche di Pozzomaggiore, di Oristano, etc.,) Ma a proposito del cavaliere acrobata sul cavallo l’archeologo rimandava alla tradizione di correre nel carnevale a sa pudda (alla gallina) o ad altri animali, sospesi ad una corda tesa tra due pali lungo la pista. Come non pensare allora alla strabiliante prova di Odisseo che, nelle vesti di un mendico, sfida i pretendenti (Proci) della mano della sua sposa Penelope ad una gara che l’eroe di Itaca aveva inventato. Chinarsi e far scoccare una freccia che passava nell’occhio di immanicatura di dodici asce bipenni disposte in verticali, lungo lo stesso asse:
Collezione Cominacini-Boy : Tharros, Necropoli fenicia di Santu Marcu; Askos configurato a cavaliere su cavalluccio. Metà del VII secolo a.C.
Odissea, XXI, 419-423: [Odisseo] posta la freccia sul manico, tese la corda e la cocca, lì dallo scanno, sedendo, e scoccò la saetta mirando diritto: non fallì il primo foro di tutte le scuri e, attraversatele, il dardo gravato di bronzo uscì fuori.
Dopo la vittoria nella gara all’anello delle asce Odisseo dà il principio al massacro dei Proci che avevano divorato i suoi beni e insidiato la sposa fedele.
SARTIGLIA 2022 | LE DONNE, I CAVALLIER, L’ARME, GLI AMORI, DALL’ODISSEA ALL’ORLANDO FURIOSO (E ANCHE OLTRE…) 73
La mostra si articola in memorie archeologiche, letterarie, di pittura e scultura sulla maestria di cavalieri (dal cavaliere fenicio di un piccolo otre in ceramica di Tharros, della collezione Cominacini, ai cavalieri che si scontrano in una giostra nel rilievo del XII secolo del San Lussorio di Fordongianus). Perché c’è davvero un’archeologia della Sartiglia che arriva al Medioevo nei Comuni d’Italia ma anche di Sardegna. Oggi grazie alla paleografa Rosanna Lusci conosciamo un atto inedito del 15 giugno 1362, dell’Arxiu Històric de Protocols de Barcelona, nel quale Ramon de Thous, cittadino di Barcellona e Giuliano da Mogoro, sardo della città di Oristano, certificano a Guillem Morey, cittadino di Barcellona, di aver da lui ricevuto gli oggetti in elenco, appartenenti a Timbora di Roccaberti, moglie del giudice d’Arborea Mariano IV. A noi tra i preziosi oggetti in argento interessano i «quatuor elm[o]s abtos et bonos a iunyr et duos bancallos panni lane cum signis Arboree» (quattro elmi per partecipare a una giostra (equestre?) e due bancali di lana fregiati dalle Armi d’Arborea). Ecco nella Arestano del XIV secolo si correvano giostre tra due cavalieri, come nella disfida tra su Componidori e su Segundu nella corsa alla Stella di Oristano. in alto Francesco Primaticcio (1504-1570).
Odisseo compie la prova dell’arco. Fontainebleau, Musée National du château
a destra Miniatura di una giostra medievale da Universitätsbibliothek Heidelberg, Cod. Pal. germ. 848 (Große Heidelberger Liederhandschrift-Codex Manesse) (Zürich, ca. 1300 bis ca. 1340)
74 SARTIGLIA 2022
DE INSULA. DALL’OTTOCENTO AL CONTEMPORANEO De insula affida all’intelligenza dei collezionisti privati la ricostruzione di meravigliose pagine di cronaca e di storia del capitale artistico raccolto in Sardegna attraverso pregevoli e rarissimi pezzi, oggi gelosamente custoditi. Un vasto arco temporale, che abbraccia circa 160 anni, viene raccontato nei volti, nelle luci, nei costumi e nelle forme attraverso un meraviglioso mondo iconografico in cui tutto parla di noi. Sono presenti circa trecento opere, tra tele, ceramiche, installazioni e sculture che, a ben osservare, nella loro macronarrazione, manifestano i cambiamenti di epoca sia da un punto di vista stilistico sia da un punto di vista antropologico, sociale e culturale. Il nostro lungo e affascinante viaggio ha inizio in un clima rarefatto, come nel ritratto ieratico di signora, realizzato da un grande maestro dell’Ottocento, e si conclude in un magmatico universo contemporaneo. Emoziona osservare come la continuità di una figurazione classica e tradizionale nei temi, possa riaffiorare sotto nuove vesti nel mezzo di mutate esigenze sociali e istituzionali. Il vecchio che lascia lentamente spazio al nuovo che avanza, conglobandosi e stratificandosi nell’invenzione di una nuova tradizione, e l’irruzione improvvisa dell’influenza di movimenti artistici hanno determinato l’affermazione di un nuovo gusto estetico in una società non sempre pronta e disponibile a recepire l’arte come elemento fondamentale per la crescita di una comunità. Nel frattempo, giovani artisti talentuosi emergono nei primi anni del Novecento e le committenze, non solo istituzionali e cimiteriali, si ampliano lentamente grazie al nuovo ceto borghese in cerca di prestigio e
di un posizionamento sociale. Fioriscono sempre più le botteghe, le Mostre di Arte Sarda si affermano e il clima del dibattito culturale si fa più intenso. Le sale espositive dedicano ancora nel 1921, per esempio, ampio spazio agli artisti dell’Ottocento come Ballero, Rossino e Melis Marini mentre Ciusa si inserisce in modo unico e considerevole come anello di congiunzione che lega il passato al presente dei giovani Altara, Dessy, Albino Manca e Federico Melis. Per assistere al vero cambiamento di paradigma è necessario attendere la fine degli anni’50. Sebbene già Mauro Manca sia stato precursore immaginifico nella produzione artistica isolana, la vera rivoluzione arriva grazie a un folto gruppo di giovani artisti che cercano di spazzare via, con violenza e accesa critica, tutto ciò che rappresenta la tradizione, abbandonando il figurativo e sposando totalmente l’informale. Si costituisce negli anni ‘60 un mondo binario, da un lato la tradizione che si cristallizza e procede lenta verso il suo naturale declino e dall’altro la sperimentazione che guarda con voluttà al mondo che cambia.
L’onda lunga della forza prorompente delle neovanguardie, promossa soprattutto a partire dagli anni ‘70 dalla galleria Arte Duchamp di Cagliari, comincia ad assopirsi anch’essa sul finire degli anni ‘80, lasciando incertezza ed un vuoto che lentamente viene ricolmato dalle nuove generazioni di artisti che, forse inconsapevolmente, hanno già compiuto una terza rivoluzione estetica, attraverso temi e modelli di un mondo in cui l’Io è esploso, fluido, e si cerca furiosamente di ricomporlo e dargli almeno una forma momentanea. Illusoria.
• Antonello Carboni · Silvia Oppo
SARTIGLIA 2021 | PREMIAZIONI SARTIGLIA 2020 75
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OPERE PITTORICHE DEDICATE ALLA GIOSTRA TRADIZIONALE ORISTANESE
EMOZIONI DI SARTIGLIA 2021 Antonio Giovanni Sanna di Ploaghe ha vinto la quarta edizione del concorso di pittura Emozioni di Sartiglia. L’opera «Sartiglia Under the Skin» è stata giudicata la migliore tra le 35 proposte di artisti da tutta Italia. Ad Antonio Giovanni è andato il premio di 2000 euro e la motivazione: «Per essere riuscito, attraverso l’utilizzo di supporti innovativi e il ricorso a una tecnica evocativa, a rappresentare con originalità uno degli elementi simbolo della Sartiglia, qual è la maschera, esaltando la ricercatezza dei dettagli e trasmettendo, nell’apparente essenzialità, tutto il suo fascino misterico».
La Giuria ha attribuito una menzione speciale, per l’opera dal titolo «Sa Camisa», a Susi Monica Meneghin di Desio (MB) con la motivazione: «Per aver saputo rappresentare con realismo poetico l’elemento umano nella sua trasformazione in figura epica, trasmettendo con precisione e pulizia formale una delle fasi più emozionanti della giostra. Il compito di valutare le proposte degli artisti partecipanti e provenienti da tutta la Sardegna, Toscana, Friuli Venezia Giulia e Lombardia, è stato affidato a una giuria composta da Luigi Cozzoli (Presidente Istituzione Sa Sartiglia), Federico Fadda (pittore e artista oristanese) e Federica Pala (componente del Comitato Cultura della Fondazione Oristano ed esperta d’arte)
Da sinistra Luigi Cozzolli e il vincitore del concorso Antonio Giovanni Sanna. A destra l’assessore Massimiliano Sanna e il Direttore della Fondazione Oristano Francesco Obino
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ANTIQUARIVM ARBORENSE MUSEO ARCHEOLOGICO GIUSEPPE PAU
CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E STUDIO SULLA SARTIGLIA
PINACOTECA COMUNALE CARLO CONTINI
TORRE DI PORTIXEDDA
ARCHIVIO STORICO COMUNALE
TRACCIATO VECCHIE MURA MEDIEVALI
Oristano, città di cultura
visita la città di Oristano sul sito MuseoOristano.it
Fondazione Oristano piazza Eleonora d'Arborea 44 09170 Oristano info@fondazioneoristano.it +39 0783 303159
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L’ABITO TRADIZIONALE DI ORISTANO Velluti, pizzi, merletti e ornamenti contribuiscono a impreziosire l’antica tradizione
II costume tradizionale di Oristano risale aII’inizio del XVIII secolo, a questo periodo risalgono i primi documenti che lo ritraggono, e mostra molte similitudini nei colori e nella foggia, con gli antichi abiti spagnoli. Esistono diversi tipi di abbigliamento popolare. Ogni ceto sociale (contadini, figoli, falegnami, muratori, ecc.) aveva il proprio modo di abbigliarsi, nella foggia, nei colori, nel ricami e nella ricchezza dei tessuti (velluti, broccati, passamanerie) che venivano importati dalle altre regioni d’Italia, poiché in Sardegna si producevano solo I’orbace, il Iino e, in qualche paese, Ia seta. L’abito (o costume) che prevalentemente viene indossato, ancora oggi confezionato a mano, appartiene al ceto dei contadini (contraddistinto dalla prevalenza del colore rosso, che è anche il colore del ‘Gremio’ o corporazione) e veniva indossato il giorno del Matrimonio.
Le donne portano come primo indumento una camicia di Iino o cotone bianca ricamata a mano.
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Sopra la camicia viene indossato un corsetto (s’imbustu), Ia cui foggia risente molto del periodo medievale, solitamente di broccato rosso, ma può anche essere giallo, verde, a piacimento di chi Io indossa. Parte dai fianchi una gonna lunga di panno rosso (sa gunnedda), cucita a pieghe piccolissime realizzate a mano con un procedimento antico (a caldo), bordata da una lunga balza di seta bianca adornata da trine e passamanerie dorate. Sulla gonna viene posto un grembiale di tulle ricamato a mano di calore bianco (su panneddu de intullu) che veniva indossato esclusivamente il giorno del matrimonio; tolto il grembiale dl tulle, si può indossare un grembiale di panno rosso con bordi e ricami di seta e broccato bianco contornato da galloni dorati. Completa un giacchino di panno rosso (su gipponi) con vari smerli, bordato in oro e con risvolti alle maniche in broccato prezioso. Sul capo le donne portano una pezzuola di tela rossa chiamata ‘su scuffiottu’ che va Iegata dietro la nuca. Sopra questo triangolo rosso viene indossato il velo bianco di tulle (su muccadori de intullu), anch’esso ricamato nei quattro angoli (ricami di fiori, farfalle o altri motivi Iegati alla natura). Infine sul velo di tulle, ‘su muccadori a listrinusu’, un manto nero di
seta, ornato di pizzo nero, fatto esattamente come un grembiale: viene messo di traverso sulla testa della sposa con nastri ornati da roselline di pizzo che cadono sulla spalla destra, indossato il giorno del matrimonio contro il malocchio. II tutto è completato da gioielli d’oro e corallo.
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GLOSSARIO DELLA SARTIGLIA CANDELORA Giornata del 2 febbraio. La festa della Candelora segna l’investitura ufficiale dei due Componidoris. I Presidenti dei due Gremi, dopo la cerimonia religiosa di benedizione delle candele che verranno poi portate nelle case dei soci dell’associazione, si recano presso il rispettivo cavaliere prescelto che, ricevendo un cero benedetto, è nominato ufficialmente Componidori. COJETTO Giacca smanicata, indossata da su Componidori durante la Vestizione, che termina a gonnellino a protezione sulle gambe e che ricorda l’antico indumento da lavoro. È chiuso da lacci di pelle per il capocorsa della domenica e da borchie d’argento a forma di cuore per quello del martedì.
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COMPONIDORI Dal catalano componedor, colui che compone ovvero comanda e guida la corsa della Sartiglia, assistito nella conduzione della giostra dai sui compagni di pariglia: su Segundu e su Terzu Cumponi. Su Componidori della domenica è nominato da s’Oberaiu Majori del Gremio dei Contadini mentre su Componidori del martedì è nominato dal Majorale en Cabo del Gremio dei Falegnami. GREMIO Corporazione religiosa che riuniva soci che esercitavano lo stesso mestiere, posta sotto la protezione di un santo patrono. Istituzioni tipiche delle Città Regie della Sardegna spagnola (XV-XVIII sec.), operanti, quali regolatrici del mestiere, fino alla prima metà dell’Ottocento. I Gremi ancora operanti organizzano alcune tra le più importanti manifestazioni identitarie della Sardegna.
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MAJORALE EN CABO Presidente del Gremio dei Falegnami, l’associazione che posta sotto la protezione di San Giuseppe, organizza la Sartiglia dell’ultimo martedì di Carnevale. Il Majorale en Cabo, in carica per un anno, guida le numerose attività in cui la corporazione è impegnata nel corso dell’anno e, tra le sue prerogative, vi è quella della nomina del Componidori che guiderà la corsa del martedì. MASSAIA MANNA Donna esperta che sovrintende al rito della vestizione del Componidori. MASSAIEDDAS Giovani ragazze rivestite dell’abito tradizionale oristanese che compiono il rito della Vestizione del Componidori, cerimonia che si svolge prima della corsa, nella quale il cavaliere prescelto, indossando gli antichi abiti e la maschera, viene trasformato in Componidori.
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OBERAIU MAJORI Massima autorità del Gremio dei Contadini, l’associazione che posta sotto la protezione di San Giovanni Battista, organizza la Sartiglia dell’ultima domenica di Carnevale. S’Oberaiu Majori, in carica per un anno, guida le numerose attività in cui la corporazione è impegnata nel corso dell’anno e, tra le sue prerogative, vi è quella della nomina del Componidori che guiderà la corsa della domenica. PARIGLIA Gruppo di tre cavalieri su tre cavalli. Talvolta il termine è utilizzato come sinonimo di evoluzione o acrobazia. Per corsa delle pariglie si intende la fase della giostra che si svolge nella via Mazzini dove i gruppi di tre cavalieri su tre cavalli, lanciati a gran galoppo, danno vita ad evoluzioni uniche ed emozionanti. PASSI DEI TAMBURINI Ritmi scanditi dai tamburini durante la manifestazione. Alcuni passi come su passu de su Componidori, eseguito solamente per su Componidori e su pass’e Strada, il passo ritmato durante tutti i trasferimenti del corteo, sono tramandati per antica tradizione. PIPPIA DE MAIU Mazzolino di maggio. Scettro di viole mammole e pervinche, simbolo della primavera che incalza, utilizzato dal Componidori per benedire la folla.
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PRIORISSA Moglie de s’Oberaiu Majori o del Majorale en Cabo, che svolge un ruolo di coordinamento generale nei preparativi della festa della Candelora e della Sartiglia. REMADA (SARDO ARREMAI) Azione del riversarsi all’indietro. Massima prova di abilità e coraggio del Componidori che, al termine della corsa alla stella, effettua a gran galoppo sul percorso salutando la folla con sa pippia de maiu. L’esercizio è ripetuto dal Componidori, questa volta assistito dai suoi due compagni al termine della corsa delle pariglie. ROSETTA Coccarda usata per bardare il cavallo. Ogni cavallo ne può avere fino a 80. Sul petto e sulla coda vengono sistemate delle coccarde più grandi chiamate rosoni.
SARTIGLIA Dal latino Sors-tis, fortuna, sorticula, anello, catalano sortilla, corsa all’anello. Prova di abilità e fortuna che effettua il cavaliere nel tentativo di cogliere un anello, documentato in Oristano nella variante della stella. STOCCO Lancia di legno utilizzata solamente dal Componidori e dai suoi aiutanti di campo nel tentativo di cogliere la stella. Tale opportunità, riservata solo a questi cavalieri, è successiva alla prova di fortuna con la spada, riservata alla pariglia del Capocorsa e a tutti i cavalieri scelti per tale prova dallo stesso Componidori.
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SARTIGLIA E FILATELIA La Fondazione Oristano prosegue nel progetto “Sartiglia e Filatelia”, che fin dal 2001 segna le edizioni annuali della Sartiglia. Il Progetto consiste nell’attivazione in occasione della manifestazione di uno sportello filatelico straordinario, a cura di Poste Italiane, dove tutta la corrispondenza viene annullata con gli annulli figurati speciali predisposti per celebrare la Sartiglia. Nel 2009, la Fondazione ha inoltre richiesto a Poste Italiane la realizzazione di una cartolina filatelica ufficiale sulla Sartiglia che ha riscosso grande successo. Il progetto filatelia contribuisce a promuovere la Sartiglia, infatti da diverse parti del mondo i collezionisti di filatelia tematica (carnevali, manifestazioni equestri, ecc.) richiedono gli speciali annulli per le proprie collezioni. Progetto che ha
trovato il suo culmine nel febbraio 2010 con l’emissione del tanto atteso francobollo sulla Sartiglia nell’ambito della serie tematica “Il folclore italiano” a cui è seguita nel 2016 la realizzazione di un folder filatelico sulla giostra da parte di Poste Italiane. Anche quest’anno la Fondazione ha richiesto a Poste Italiane la realizzazione di due annulli figurati speciali che saranno utilizzati domenica 27 febbraio e martedì 1 marzo negli uffici della Fondazione di via Eleonora 15.
Arricchisci questa pubblicazione con gli Annulli Sartiglia 2022
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FOLDER FILATELICI SARTIGLIA A corredo degli annulli figurati speciali dedicati alla Sartiglia, la Fondazione, realizza un folder filatelico che oltre a contenere le cartoline affrancate e annullate con i suddetti annulli, contiene i dati salienti della Sartiglia e assume quindi la valenza di documento storico e da collezione. I folder filatelici della Sartiglia si possono richiedere scrivendo a info@fondazioneoristano.it
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FOLDER FILATELICI SARTIGLIA
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CREDITS progetto editoriale
Fondazione Oristano progetto e impaginazione
Valter Mulas / ADWM · organizzazione materiale Archivio Fondazione Oristano Maurizio Casu Annapaola Delogu Francesco Obino Sandro Pisu Filippo Uras Ilaria Urgu Nadia Usai Raimondo Zucca testi
traduzioni
Archivio Fondazione Oristano Enrica Murgia Roberta Onnis foto
Archivio Fondazione Oristano Archivio Comune Oristano Gianfranco Casu 16, 25, 35, 37, 49, 51, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 63, 64, 66, 80, 94 Francesca Marchi 57, 80, 83, 90 Igor Bellini 56, 60, 63 Michele Vacca 53 Nicola Faedda 60 Pier Giorgio Dessì 58, 61, 62, 64, 65, 66, 67, 79 Salvatore Faà 21 Santino Virdis 18, 20, 37, 64, 68, 76, 86 Stefano Flore 34, 81, 82, 83, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 92 Stefano Orrù 19, 23 Stefano Zaccheddu 7, 9, 36, 77 Sartiglia Magazine Speciale Sartiglia 2022 Anno XI · n. 1/2022 Direttore responsabile: Sandro Pisu Testata giornalistica registrata al Tribunale di Oristano n. 5 del 28/11/2011 Editore: Fondazione Oristano ISSN 2724-5489
illustrazioni
Yanina Antsulevich Adriana Baschieri supporto alle attività e alla comunicazione
Francesca Craba Francesco Maccioni Jessica Maccioni supporto tecnico
Mauro Podda Super Tv Oristano TDP Srl
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