Ghisa News anno XI n.3 Marzo Aprile 2021

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Ghisa news

Anno Xl n. 3 Marzo Aprile 2021 Newsletter della Polizia Locale di Milano


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Sommario 6 8 10 11 12 14 16 18 20 21 22 24 26 28

Oscurati numerosi profili “social” che offendevano l’onorabilità del Corpo Molestavano commercianti, residenti e passanti: rimpatriati in Romania Locale chiuso per cinque giorni e ventotto persone multate Denunciato per frode venditore di automobili usate Prosegue l’addestramento dei nuovi cani del Nucleo Cinofili Ladri di biciclette al tempo del Covid Operazione 'Royale': con la Guardia di Finanza sgominato traffico internazionale di stupefacenti Consegnavano droga al posto del cibo a domicilio Abusi su 15enne disabile in 'dad', un arresto a Milano Un sopralluogo per delle nuove sedi della Polizia Locale Protezione civile: avviate le vaccinazioni al Drive Through di Trenno Milano al centro di una grande produzione cinematografica L’ 8 Marzo nella Polizia Locale La scomparsa di Carlo Tognoli Sindaco di Milano dal maggio 1976 al dicembre 1986

Supervisione: Comandante Polizia Locale di Milano

Marco Ciacci

Redazione: Via Beccaria, 19 - 20121 Milano tel. 02 77270374 - pl.Comunica@comune.milano.it

Redazione: Ufficio Comunicazione Polizia Locale di Milano Elio Lusiani In collaborazione con Ufficio Stampa Comune di Milano Camilla Girola Hanno collaborato Paola Florio, Mina Pettenazza, Rosario Piscopo

Chiuso in redazione il 14 aprile 2021 3

La pubblicazione intranet è a cura di:

Serv. Supp. Canali Interazione City User Comunicazione Interna Uff. Informatico e Uff. Redazione di Settore Polizia Locale di Milano

Il notiziario è disponibile anche su Local ApPolice Polizia Locale Milano Per ricevere Ghisa news direttamente nella casella di posta personale scrivere a Pl.Comunica@comune.milano.it Questo numero è stato distribuito a 3.250 contatti mail. I video sono disponibili sul canale Youtube Polizia Locale di Milano, visualizzazioni: 861.081 Iscritti 1.970


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Responsabilità e sollecitazioni non mancano al Corpo della Polizia locale di Milano. In un tempo già difficile segnato dall'emergenza sanitaria sono arrivati gli arresti degli agenti che facevano parte del Nucleo Contrasto Stupefacenti, a valle di un'indagine complessa condotta dal Comando, insieme alla Polizia di Stato, con grande rigore, anche per riaffermare l'integrità del Corpo, difenderne la reputazione e lavorare perché male condotte come queste non abbiano modo di ripetersi. Esprimiamo ovviamente rammarico e tristezza per quanto accaduto, ma allo stesso tempo crediamo che questa risoluzione rapida e scrupolosa sia stata un importante segnale di rispetto per tutti gli Agenti e gli Ufficiali che ogni giorno svolgono il loro lavoro con serietà, passione, coscienza e trasparenza al servizio dei cittadini. E' tempo di tenere alta la testa e di guardare avanti con lo spirito di servizio, la determinazione e la correttezza che ci caratterizzano. Lavoriamo, tutti insieme, per essere sempre più efficienti, efficaci e presenti sul territorio, in ogni quartiere, per risollevare quella fiducia che i cittadini hanno in noi e che vicende come questa rischiano di far affievolire. Il nostro impegno è quello di investire sulle risorse umane, sulla Scuola del corpo, sull'organizzazione, sugli strumenti di lavoro e le innovazioni tecnologiche così da essere sempre più veloci negli interventi, più capaci di rispondere alle segnalazioni, più presenti laddove siamo necessari. Marco Ciacci, Comandante della Polizia Locale Anna Scavuzzo, Vicesindaco e Assessora alla Sicurezza

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Nucleo Crimini Informatici e Telematici

Diffamazione online, oscurati diffamavano e offendevano l’o Polizia Locale di Milano Le conseguenze di un uso improprio dei social

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ubblicava online post diffamatori nei confronti di alcuni operatori della Polizia Locale di Milano utilizzando falsi profili “social” ma è stato individuato e indentificato dal Nucleo Crimini Informatici e Telematici al termine di una complessa attività di indagine coordinata dalla Procura di Milano e che ha portato a oscurare tutti i contenuti di interesse. Il provvedimento è stato richiesto dalla Procura della Repubblica sulla base delle complesse indagini svolte dal Nucleo Crimini Informatici e Telematici, coordinato dal Commissario Capo Luca Zenobio, e che hanno preso spunto da una denuncia/querela presentata da due agenti che, impegnati in un servizio di polizia stradale, sono stati presi di mira da un soggetto molto attivo in rete che li additava con epiteti quali mafiosi, collusi, ignoranti, dementi e terroristi. A tutti i social network interessati, con sede in Russia, Francia e Stati Uniti d’America, è stato notificato il decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Milano, mediante l’oscuramento di tutti i post pubblicati utilizzando falsi profili “social” riconducibili ad un unico soggetto che diffamava e offendeva l’onore degli agenti della Polizia Locale di Milano. Stante l’azione giudiziaria in corso, al momento, non sono stati forniti ulteriori dettagli ma certamente è stata ricostruita l’attività diffamatoria posta in essere dall’indagato definita dal

Commissario Capo Zenobio come un accanimento protratto nel tempo per mezzo della rete internet nei confronti del Comune di Milano, di tutti gli agenti di Polizia Locale ed in particolare di tre operatori impegnati nell’espletamento delle quotidiane attività di servizio. L’attività diffamatoria, come è emerso dall’attività investigativa, si è protratta per oltre un anno, utilizzando falsi profili sulle più famose piattaforme di social network, mediante la pubblicazione di numerosissimi post il cui unico scopo era quello di denigrare e screditare gli agenti intenti a svolgere il proprio lavoro, ad offendere il Corpo di Polizia Locale ed a infangare il Comune di Milano. Il Nucleo Crimini Informatici e Telematici è riuscito a dimostrare che non si trattava di semplice diffamazione ma che la condotta, mirata ad offendere e screditare l’onorabilità degli agenti, ledendo anche l’immagine del Corpo, era un morboso e maniacale accanimento contro la Polizia Locale di Milano. Questo ha permesso di far emettere un decreto di sequestro preventivo unico nel suo genere. Infatti, la ricostruzione meticolosa e precisa ha fatto si che i provider stranieri cancellassero quasi istantaneamente tutti i contenuti dai loro server. “Per la prima volta in Italia, un corpo di Polizia Locale è riuscito a far emettere un decreto di questa portata – dichiara il Comandante Ciacci –, come Comando abbiamo fortemente voluto andare a fondo a questa storia lavorando con 6


numerosi profili “social” che ’onorabilità degli agenti della

tenacia, determinazione e nel più stretto riserbo; riteniamo sia il giusto riconoscimento nei confronti di tutti i nostri agenti che ogni giorno lavorano in strada con professionalità, dedizione e abnegazione.” “È una cosa unica nel suo genere stante le varie specialità già in essere alle altre FF.OO. - aggiunge Zenobio - questo dimostra la fiducia riposta dalla Procura di Milano e l’alta professionalità dei nostri operatori.” “Il Nucleo Crimini Informatici e Telematici quotidianamente svolge una attività di osservazione e controllo della rete, fungendo da vere e

Nell’immagine qui sopra: un esempio del tono dei post e dei video pubblicati sui social puù famosi

proprie “sentinelle” del web - osserva ancora Zenobio – contrastando tutti quei soggetti che possono offendere l’onorabilità del Corpo della Polizia Locale di Milano.”

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Decentrato 1

Molestavano commercianti, residenti e passanti: rimpatriati in Romania Un intervento in collaborazione con la P.S.

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ono state rimpatriate in Romania quattro persone senza fissa dimora che erano solite stazionare in piazza Santo Stefano. L’operazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra gli agenti del Nucleo Duomo del Comando decentrato 1 della Polizia locale e la 2a divisione anticrimine della Questura di Milano. “Non era scontato questo risultato e ringraziamo gli agenti del Nucleo Duomo che hanno portato avanti questa operazione - dichiarano la vicesindaco Anna Scavuzzo e il Comandante

della Polizia locale Marco Ciacci - con grande attenzione e costanza. Un anno di osservazioni, raccolta di testimonianze, lamentele per i tanti - troppi - episodi di molestie e aggressioni segnalati dai commercianti e dai residenti di zona. In questo modo è stato possibile mettere insieme tutti gli elementi necessari per arrivare all’ordine di espulsione. Fondamentale è stata anche la collaborazione della Questura di Milano, che ringraziamo per averci supportato fin dall’inizio”. Gli uomini - S.M. di 47 anni, V.V. di 29 anni,

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S.M. di 45 anni e L.C. di 35 anni - erano stati segnalati più volte da commercianti, residenti e passanti per atteggiamenti molesti, furti e atti vandalici. Tutti e quattro avevano diversi precedenti. Numerosi controlli effettuati dagli agenti della Polizia locale hanno evidenziato l’impossibilità di una pacifica convivenza e hanno portato dapprima a elevare ordini di allontanamento. Successivamente, con il ripetersi di aggressioni e molestie, sono stati emessi Daspo Urbani per 12 mesi da parte del Questore, provvedimenti che hanno riguardato una decina di persone che si aggiravano spesso nell’area, tra cui i quattro soggetti in questione che, avendo più volte violato le prescrizioni e ripetuto comportamenti aggressivi, molesti e violenti, sono stati più volte deferiti all’Autorità giudiziaria. Grazie alla stretta collaborazione con la 2a divisione anticrimine della Questura di Milano, i quattro sono stati poi definitivamente fermati la mattina del 3 marzo e, dopo la convalida dell’ordine di espulsione dal territorio italiano, sono stati imbarcati il 5 marzo con vettore aereo per essere riportati in Romania.

Nelle foto alcuni momenti dell’intervento degli Agenti nell’area dei giardini pubblici del Verziere

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Decentrato 9 e Annonaria

Locale chiuso per cinque giorni e ventotto persone multate All’interno un ventitreenne è stato arrestato per possesso di stupefacenti. Sanzionate altre 29 persone tra una festa in appartamento e consumo ai tavoli di altri due esercizi pubblici

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i hanno trovati, la notte del 14 marzo intorno all'una, nascosti in diversi punti di un pubblico esercizio di via Chiesa Rossa: dietro gli elettrodomestici, sotto alcune grate, nei corridoi che portano alle cantine. In totale sono state 28 le multe comminate dall’Unità Annonaria della Polizia locale di Milano ai partecipanti ad una festa abusiva all’interno del locale e al proprietario per violazione delle norme anti contagio, oltre alla sospensione dell’attività per 5 giorni. Durante l’operazione, effettuata con l’ausilio di equipaggi dell’Arma dei Carabinieri per l’alto numero di persone e per procedere più velocemente all’identificazione sul posto, è stato anche tratto in arresto un uomo italiano di 23 anni per possesso di 182 grammi tra hashish e marijuana. Sempre nella sera del 13 intorno alle ore 22, la Polizia locale è intervenuta anche per interrompere una festa all’interno di un appartamento in via Ressi, a seguito di una segnalazione: in questo caso sono state 12 le persone sanzionate. Inoltre altri due locali sono stati chiusi per cinque giorni poiché permettevano alle persone di consumare ai tavoli: in via Castelvetro sono state multate 7 persone e 10 in un ristorante di via Valenza, il cui proprietario è stato anche denunciato per violazione dei sigilli di una precedente contestazione. “Proseguono gli interventi della Polizia locale, in collaborazione con tutte le Forze dell’Ordine e con il coordinamento della Prefettura, per far rispettare le norme in vigore e tutelare la salute dei cittadini - commentano la Vicesindaco e 10

assessora alla Sicurezza Anna Scavuzzo e il Comandante della Polizia locale Marco Ciacci -. I nostri agenti e ufficiali stanno facendo davvero un lavoro importante e prezioso, che non si esaurisce tra l’altro con i controlli relativi ai DPCM, come dimostra l’intervento sempre di questa notte in via Rizzoli” Nel corso della serata precedente, infatti, la Polizia locale è intervenuta anche in via Rizzoli nell’area degli orti, dove sono state trovare 4 persone, tra cui un bambino di 4 anni, all’interno di una baracca costruita abusivamente. Nell’area sono state rinvenute 22 bombole di GPL, ora smaltite correttamente, e una stufa catalitica messa in sicurezza dai Vigili del Fuoco. A una delle quattro persone presenti, un uomo italiano, è stata notificata un’ordinanza di sgombero ed è stato denunciato per la costruzione abusiva e per deposito di materiali esplodenti.


Nucleo Antiabusivismo

Oltre 60mila chilometri in meno dichiarati: denunciato per frode venditore di automobili usate Undici i sequestri, tra penali e amministrativi, di veicoli in una rivendita di viale Misurata

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veva in vendita auto usate con un chilometraggio dichiarato sensibilmente più basso rispetto a quello reale. Per questo motivo è stato denunciato per tentata frode nell'esercizio del commercio il proprietario di una rivendita in viale Misurata, a cui sono state sequestrate in totale 11 auto: due penalmente e nove amministrativamente, poiché lasciate in sosta su strada prive della copertura assicurativa. Il Nucleo Antiabusivismo della Polizia locale è intervenuto il 22 marzo scorso a seguito di diverse segnalazioni presso un rivenditore d'auto ritenuto responsabile di scalare fraudolentemente i chilometri delle auto usate proposte in vendita e di utilizzare gli spazi per la sosta delimitati dalle strisce blu per parcheggiare le vetture. Accertata la presenza di nove auto lasciate in sosta su strada, intestate al rivenditore e prive di regolare copertura assicurativa, gli agenti hanno provveduto al loro sequestro amministrativo. Da ulteriori approfondimenti effettuati è emerso inoltre che due dei veicoli in vendita erano stati manomessi. I chilometraggi risultanti dalle precedenti revisioni periodiche, infatti, erano del tutto incoerenti con le percorrenze accertate sul contachilometri e dichiarate sugli annunci di vendita in vetrina. L’annuncio affisso in vetrina per la vendita di una delle due auto sequestrate penalmente dichiarava un chilometraggio di 150.000 km, dato confermato anche sul contachilometri stesso, ma il veicolo risultava avere nelle precedenti revisioni una percorrenza molto più elevata: erano 211.834 i chilometri attestati 11

nell’ultima, risalente al 2015. “Oltre alla frode ai potenziali acquirenti, c’è anche un tema legato alla sicurezza di chi si trovasse a guidare questi veicoli oltre che degli utenti della strada - commenta la Vicesindaco e assessora alla Sicurezza Anna Scavuzzo -. I veicoli venduti con questa manomissione, infatti, non verrebbero sottoposti nei tempi giusti ai tagliandi relativi all’effettivo chilometraggio e dunque la loro manutenzione o la sostituzione di parti usurate non avverrebbe correttamente. Un veicolo in circolazione con parti usurate e non sostituite può essere estremamente pericoloso”.


Nucleo Cinofili

Prosegue l’addestramen la collaborazione con a

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nto di nuovi cani e altri comuni italiani Il Nucleo Cinofili è un punto di riferimento a livello nazionale

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ono oltre 70 i cani e 56 i conduttori addestrati dal Nucleo Cinofili della Polizia locale di Milano, operativo dal 2000, primo in Italia, e attivo come scuola a disposizione delle Polizie locali anche di altre Amministrazioni dal 2002. Solo nel biennio 20192020 sono stati addestrati 9 cani per i Comuni di Venezia, Brescia, Bergamo, Padova e Verona. "Siamo particolarmente orgogliosi del lavoro e del prestigio del Nucleo Cinofili della Polizia locale di Milano - dichiarano la Vicesindaco e assessora alla Sicurezza Anna Scavuzzo e il Comandante della Polizia locale Marco Ciacci -. Mettere la propria esperienza consolidata e la professionalità acquisita al servizio delle altre Polizie locali e dei Comuni, non limitandosi ad addestrare e far crescere le Unità che lavoreranno su Milano, è un gesto di grande collaborazione, che dà ancora maggior lustro all'esperienza del Nucleo". Nell'ambito di queste collaborazioni, la Giunta ha approvato le linee di indirizzo per la definizione di un accordo tra il Comune di Milano e il Comune di Lecco per le attività di supporto operativo da parte del Nucleo Cinofili relative al progetto "Scuole sicure 2020-2021", finanziato con fondi del Ministero dell'Interno, per la prevenzione e il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici di Lecco. Il Nucleo Cinofili della Polizia locale di Milano, composto da 10 cani operativi, sta in queste settimane addestrando tre nuove leve (Dante e Quirky di 6 mesi e Oslo di 11 mesi), che andranno a sostituire tre pilastri dell'Unità - Bond, Olaf e Fado - in fase di pensionamento. Sono 1.080 le operazioni effettuate dal Nucleo nel 2020 e più di 500 i chili di sostanze stupefacenti sequestrati negli ultimi cinque anni grazie al loro fiuto. 13


Unità Specialistica Investigazione e Prevenzione

Ladri di biciclette a Nel mirino le biciclette a pedalata assistita

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li agenti del Coordinamento Investigativo dell’Unità Investigazioni e Prevenzione hanno indagato per ricettazione due cittadini italiani trovati in possesso di numerosi velocipedi con pedalata assistita e pacchi batteria del BikeMi. L’attività di indagine ha avuto impulso da una segnalazione, poi concretizzatasi in una denuncia-querela, della dirigenza della società che gestisce il servizio di bike sharing. Sostanzialmente la segnalazione evidenziava che dalla fine di novembre 2020 si era registrata una continua e sistematica sottrazioni di velocipedi con pedalata assistita e di pacchi di batterie. La circostanza ha preoccupato non poco la società che gestisce le circa 5.700 biciclette del BikeMi. Gli agenti verificavano che le località dei furti erano circoscritte in una zona relativamente ristretta, pertanto venivano avviate diverse attività di osservazione, controllo e pedinamento, una delle quali ha permesso di individuare, A.N.C., cittadino italiano che, a bordo di un velocipede con pedalata assistita dotata di un im14

pianto elettrico “artigianale” e di una batteria riconducibile ad un modello di velocipede gestito dalla medesima società, da un supermercato di Milano si recava presso la sua abitazione nel comune di Bresso. All’interno della sua autorimessa, oltre al rinvenimento di un considerevole numero di velocipedi a pedalata assistita, si rinvenivano parecchi pacchi di batterie e parti di esse. Da subito emergeva che A.N.C era un dipendente della società il quale, evidentemente, si approvvigionava di velocipedi e soprattutto pacchi di batterie che, una volta smembrate e ricostruite, venivano collocate su normali velocipedi di una ristretta cerchia di “clienti”, trasformando in biciclette a pedalata assistita. Il secondo soggetto indagato, T.S., cittadino italiano rintracciato nel comune di Cusano Milanino, presumibilmente cliente del primo, è stato trovato in possesso di svariate batterie di provenienza furtiva. Il danno subito dalla società, secondo quanto ricostruito, ammonta a circa 65 mila euro.


al tempo del covid

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Operazione 'Royale'

Sgominato traffico intern Operazione complessa, in collaborazione con la Guardia di Finanza e le forze dell’ordine spagnole

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ono state eseguite 17 misure cautelari 7 in carcere, uno agli arresti domiciliari e 9 tra obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria - a carico di altrettante persone di nazionalità italiana e albanese. Il provvedimento firmato dal gip di Milano costituisce l'ultimo sviluppo dell'operazione 'Royale', coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano e condotta sinergicamente dal Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria della Guardia di Finanza di Milano e dalla Polizia Locale di Milano che, dal mese di gennaio 2019, ha condotto finora all'arresto di 10 soggetti indagati per reati connessi al traffico di sostanze stupefacenti ed al maxisequestro, in Spagna, di quasi sei tonnellate di cannabis. In particolare, le indagini hanno consentito di individuare ed identificare tre gruppi

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autonomi di spacciatori di origine sia italiana che straniera che lavoravano tutti sulla piazza milanese. Il primo era composto da italiani e albanesi, uno dei quali anche affidato in prova al servizio sociale dal Tribunale di Sorveglianza di Milano, principalmente attiva nei comuni di Abbiategrasso, Assago, Baggio, Bareggio, Corsico e Rozzano, e gestiva il traffico di cocaina che di marjiuna. Avevano armi E cellulari criptati con specifici software, ma anche l'abitudine di prediligere luoghi poco frequentati per convocare le proprie riunioni, tra i quali anche le immediate vicinanze di un cimitero. La seconda banda, invece, era solo composta da albanesi ed era capeggiata da una persona attualmente in carcere, che comunicava con i complici all'esterno tramite cellulare. L'area in cui operava la banda era nell'hinterland ad


nazionale di stupefacenti

Ovest di Milano e aveva il monopolio all'interno di locali esclusivi nei quartieri della modiva.L'offerta comprendeva non solo di cocaina ma anche di altri stupefacenti difficilmente reperibili come marijuana, amnesia ed hashish kritical. A marzo di un anno fa tre fratelli albanesi della banda sono stati arrestati in flagrante dalla polizia locale di Milano per illecita detenzione finalizzata allo spaccio di hashish e marijuana Una terza banda, composta solo da cittadini albanesi, era attiva nel traffico di cocaina e con interessi ramificati fra Italia, Albania e Germania. Le indagini hanno rilevato come i proventi del traffico di stupefacenti avrebbero dovuto essere riciclati grazie ad un negozio di barbiere a Rozzano. Nel corso delle indagini, in particolare, è stata ricostruita una vera e propria operazione di "ristrutturazione" del business dello spaccio di cocaina da parte del gruppo, dovuta alla poca rimuneratività della piazza di Milano, dove i prezzi di vendita risultavano dimuniti a causa di un eccesso di offerta. La banda aveva pensato di iniziare a spacciare marijuana nell'a17

rea milanese abbattendo i costi produzione tramite la coltivazione diretta di cannabis in territorio spagnolo con l'aiuto di un complice albanese esperto nel settore e da tempo residente in Spagna. Le indagini, in collaborazione con le forze dell'ordine e le autorità spagnole, hanno portato ad individuare lo scorso luglio una estesissima piantagione di marijuana, nascosta in una zona boschiva su una collina dell'area naturale di Noguera Ribagorzana, una piantagione indoor all'interno di un edificio nella città dell'Alto Aragonese di Monzon e una villa nella provincia di Lérida, utilizzata come centro operativo e per l'essicazione e il confezionamento dello stupefacente, portando all'imponente sequestro di 7.875 piante di marijuana, per un peso complessivo pari a 5.790 chilogrammi e all'arresto di quattro soggetti albanesi. Questo ingente quantitativo di stupefacente, qualora immesso sul mercato, avrebbe procurato al gruppo indagato un profitto illecito di oltre 20 milioni di euro. Sono attualmente in corso di esecuzione perquisizioni in tutto in Lombardia e in Piemonte.


Nucleo Contrasto Stupefacenti

Consegnavano droga al posto del

Indagata in stato d’arresto anche la comp chili di marijuana, 1,1 chilo di hashish e 2

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tilizzavano falsamente gli strumenti delle consegne di cibo a domicilio per vendere droga, sperando così di eludere i controlli relativi all'emergenza sanitaria. Sono stati arrestati ieri, giovedì 1° aprile, dal Nucleo Contrasto Stupefacenti della Polizia locale di Milano per detenzione ai fini di spaccio, in concorso tra loro, due uomini e una donna di nazionalità peruviana, a cui sono stati sequestrati in totale oltre 4,4 chili di marijuana, 1,1 chilo di hashish e 23 grammi di cocaina. Mentre transitavano in via Porpora, gli agenti della Polizia locale hanno notato C.B.J.S. (di 22 anni) che, sceso da un motorino con sopra una borsa per le consegne a domicilio marchiata Glovo, entrava in un portone senza portare con sé nulla da consegnare. Dopo pochi minuti, il ragazzo usciva dallo stesso portone, nuovamente senza nulla in mano, ma con un rigonfiamento sospetto sotto i vestiti. Gli agenti hanno dunque proceduto al controllo di C.B.J.S., che ha consegnato una busta di plastica con all'interno 4 involucri di cocaina (per un totale di 2 grammi), 8 involucri di marijuana (per un totale di 42.5 grammi) e 4 involucri di hashish (per un totale di 40 grammi), ammettendo che erano tutte sostanze da rivendere: su ogni busta era riportato un nome scritto a pennarello e indirizzi o altri riferimenti delle persone che, presumibilmente, dovevano riceverle. Durante il controllo, dallo stesso portone è uscito un altro ragazzo, L.F.J.G. (di 18 anni), anche lui con una borsa Glovo. Dopo aver riferito di non abitare in quel palazzo, ha dichiarato che si trovava lì per una consegna di cibo, cercando così di sottrarsi ai controlli. Fermato e identificato, però, ha consegnato un involucro di marijuana che teneva nella tasca dei pantaloni e, successivamente, altri 3 involucri dello

stesso tipo (per un totale di 15 grammi) dall'interno della borsa per il delivery, che era invece priva di cibo. Anche in questo caso sugli involucri c’erano scritti a pennarello nomi, indirizzi o riferimenti dei presunti acquirenti. A questo punto gli agenti del Nucleo Contrasto Stupefacenti hanno deciso di procedere ad una perquisizione domiciliare, coadiuvati dall’Unità Cinofili della Polizia locale, dell’appartamento al primo piano di cui aveva le chiavi L.F.J.G.: all’interno vi era una donna (F.D.A., 22 anni), anch’essa di nazionalità peruviana, che si è qualificata come sua compagna. In bagno sono stati rinvenuti più di 4,3 chili di marijuana, oltre un chilo di hashish e 20.7 grammi di cocaina, tutti confezionati nelle stesse modalità di quelle trovate in possesso dei due uomini in strada, in buste sottovuoto termosaldate, e contenute all’interno di borse marchiate in questo caso Deliveroo. Sono stati inoltre sequestrati 3 bilancini di precisione, materiale di confezionamento, il pennarello di colore nero utilizzato presumibilmente per scrivere sulle buste e un coltello sporco di sostanza stupefacente. All'interno di un armadio, custodite dentro un portafoglio da donna, sono state infine trovate banconote in tagli per lo più da 20, per un totale di 1.500 euro. "Ringraziamo gli agenti della Polizia locale che non hanno sottovalutato un atteggiamento sospetto e hanno portato a termine una delicata operazione, togliendo dal mercato consistenti quantitativi di droga - commenta la Vicesindaco e assessora alla Sicurezza Anna Scavuzzo -. Il fatto che in questo anno siano cambiate le modalità di compiere determinati reati non ha fermato l’attenzione che le Forze dell’ordine e la Polizia locale pongono su di essi”. 18


l cibo a domicilio, due arrestati

pagna di uno di loro; sequestrati oltre 4,4 23 grammi di cocaina

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Nucleo Tutela Donne e Minori

Abusi su 15enne disabile in 'dad', un arresto a Milano Lui viveva in casa, le violenze mentre la mamma della ragazza era a lavoro

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a abusato per almeno 4 mesi di una ragazzina di 15 anni, disabile fisica e psichica, mentre lei doveva seguire nella sua stanza corsi della didattica a distanza e sua madre, che lavora come badante, non era in casa. L'uomo, un 47enne che con la sua compagna aveva preso in affitto una camera nell'abitazione della madre della ragazza, è stato arrestato oggi per violenza sessuale aggravata dalla Polizia locale, su disposizione del gip di Milano Giulio Fanales, nelle indagini dell'aggiunto Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo. L'inchiesta sugli abusi terribili ai danni della ragazzina invalida è scattata dopo una segnala-

zione dell'ospedale dove la 15enne era stata portata dalla madre di origine sudamericana, che ha anche denunciato l'accaduto. La donna usciva per andare a lavorare come badante e l'uomo, quando anche la sua compagna era fuori casa, diceva che avrebbe aiutato la 15enne a seguire la 'dad' e, invece, proprio in quelle ore, tra novembre e febbraio scorso, commetteva la violenze. Per il gip, il 47enne, finito in carcere, ha dimostrato "la massima determinazione nelle aggressioni sessuali", approfittando della "inferiorità psichica e fisica" delle minore. Disposto il carcere per il "pericolo di reiterazione" del reato.

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Un sopralluogo per delle nuove sedi della Polizia Locale In via Principe Eugenio e in via Amari sono stati individuati degli spazi adeguati nei quali potere spostare diverse funzioni della Polizia Locale

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l 12 marzo la Vicesindaco Scavuzzo e il Comandante della Polizia Locale Ciacci hanno svolto un sopralluogo in via Principe Eugenio e in via Amari. Il tema dell’incontro era la visione oggettiva degli spazi disponibili e del loro stato, per iniziare un percorso che porti alla creazione di nuove sedi , più moderne e funzionali, per la Polizia Locale. Questa riunione sul campo si è tenuta insieme a diverse figure competenti dei settori tecnici del Comune,

tra cui l’architetto Francesca Brollo, responsabile dell’Unità Logistica del Settore Demanio e Patrimonio. In via Principe Eugenio la palazzina è una costruzione recente nella quale vi era la sede della Polizia Provinciale, mentre in via Amari vi è un deposito storico del Comune, ad oggi adibito a varie funzioni e sicuramente più bisognoso di una riqualificazione.

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Coronavirus

Sono iniziate le vaccinazioni a La vicesindaco Scavuzzo con C

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al Drive Through di Trenno Curcio e Figliuolo in visita Al via la somministrazione dei vaccini anti Covid nell'area già allestita per i tamponi antigenici. Impegnati 14 operatrici e operatori tra agenti di Polizia locale e Protezione civile

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a Vicesindaco e Assessora alla Sicurezza Anna Scavuzzo è intervenuta il giorno 15 marzo al parco di Trenno all'inaugurazione del presidio per le vaccinazioni anti Covid in modalità drive through più grande d'Italia. Con la Vicesindaco il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il responsabile del Centro Ospedaliero Militare Col. Fabio Zullino e il direttore generale ASST Santi Paolo e Carlo Matteo Stocco. "Questo è un drive through che racconta del lavoro congiunto tra il Comune, la Regione e il suo sistema sanitario, le Forze dell'ordine, la Protezione civile e l'Esercito - ha detto nel suo intervento Scavuzzo -. Abbiamo lavorato fianco a fianco perché qui si potessero fare prima i tamponi antigenici rapidi e oggi per sviluppare le linee vaccinali. La nostra - ha ricordato nel suo intervento la Vicesindaco - è una terra molto colpita dal Covid in tutte le sue province e qui oggi abbiamo il compito di guardare al futuro con quella operosa determinazione che è nel nostro Dna". Oltre allo spazio, già attivo da novembre per i tamponi antigenici, il Comune di Milano ha messo a disposizione della struttura dieci operatori della Protezione Civile e quattro agenti di Polizia Locale.

Successivamente, la mattina del 31 marzo, la Vicesindaco ha partecipato alla visita del Generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza Covid, e del Capo della Protezione civile Fabrizio Curcio a Trenno, dove si trova il presidio per le vaccinazioni anti Covid in modalità drive through più grande d’Italia. Al parcheggio di via Novara si aggiunge anche l’altro grande spazio dedicato dall’Amministrazione comunale alle vaccinazioni (prima antinfluenzale e ora anti Covid): la Fabbrica del vapore. Sono inoltre stati messi a disposizione diversi altri spazi comunali come i CAM e i centri socio ricreativi al momento inutilizzati, specialmente nelle zone della città dove vive il maggior numero di anziani: Lambrate, Argonne, Forlanini, Baggio, Lorenteggio e Barona. In questi giorni, infine, il Comune di Milano sta contattando, a supporto di Regione Lombardia e ATS Milano Città metropolitana, le persone over 80 che non hanno ancora ricevuto il vaccino pur avendo aderito alla campagna per capire se hanno difficoltà a raggiungere le sedi vaccinali, per mettere a loro disposizione taxi gratuiti ed eventualmente un accompagnatore oppure, qualora non possano muoversi, per attivare il percorso delle USCA per il vaccino a domicilio. 23


Ufficio Manifestazioni

Milano al centro di una grande produzione cinematografica Decine di Agenti della Polizia Locale impegnati per due giorni attorno ai set in varie zone della città

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ei giorni dieci e undici marzo la città è stata letteralmente invasa dalla troupe del grande regista americano Ridley Scott per le riprese di un film sulla vicenda dell’omicidio Gucci, avvenuto nel 1995. Ricordiamo che nella filmografia di Scott ci sono autentici capolavori della storia del cinema, come Blade Runner, Alien, Il gladiatore, solo per citarne alcuni. Stiamo pertanto parlando di un regista che lavora ai più alti standard di riprese, e con un’invidiabile energia, nonostante gli 82 anni, che gli consente di coordinare set nei quali sono impegnate centinaia di persone. Più di 70 agenti della Polizia Locale hanno lavorato nei due giorni attorno ai set per garanti-

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re che le riprese si svolgessero senza intoppi ma anche per evitare che la città risentisse di questa piccola invasione. Una certa curiosità è stata data dalla presenza sul set di attori di fama mondiale come Al Pacino, Lady Gaga e Adam Driver. Le riprese si sono svolte davanti all’Università Statale, in Galleria e piazza Duomo, in via Santo Spirito e in via Vittor Pisani. Soprattutto in quest’ultima località si è potuto vedere la meticolosità con la quale lavorano le produzioni di questo livello. E’ stato letteralmente ricostruito un angolo di New York anni 80 con tutti gli accessori originali, dalle cabine telefoniche alle buche delle lettere fino ai famosi taxi gialli, rigorosamente d’epoca.


Nelle foto: A sinistra: l’arrivo delle auto d’epoca scortate dai motociclisti In alto: la precisione nella ricostruzione di un angolo di New York passa anche dall’utilizzo di accessori originali come questo carretto per la vendita degli hot dog A destra: il regista Ridley Scott alla fine delle riprese si congratula con Lady Gaga (nel video)

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Festa della Donna

L’ 8 Marzo nella Polizia Locale Una lettera aperta e una riflessione sulla vita delle donne nella P.L. Carissime, quando ho deciso di scrivere poche righe in occasione della festa della donna, ho pensato che l’8 marzo 2021 avrebbe potuto celebrare anche i 25 anni di presenza di un numero considerevole di ufficiali donna nel Corpo. Era il lontano 1996 quando siamo entrate come funzionarie, qualche mese prima erano entrate le 2 dirigenti donna e qualche tempo dopo sarebbero entrate i primi istruttori direttivi donna (attuali D1). Rappresentavamo il sogno realizzato di una parte del Corpo, dove le donne erano sì presenti da tempo, lavorando fianco a fianco con i colleghi, ma a lungo interdette alle responsabilità decisionali, parte del Corpo che aveva fortemente voluto l’apertura del concorso agli esterni. Allo stesso tempo eravamo anche oggetto di grande preoccupazione per la restante parte: donne ed ufficiali che non avevano fatto il vigile, quanto di peggio si potesse immaginare! Così estranee al Corpo da essere considerate una “costola aggiunta”, tanto che la prima piccolissima battaglia, vinta grazie ad una donna dirigente, fu di poter indossare ufficialmente tutte i pantaloni (ai tempi previsti solo per le cicliste), diventando parte della fornitura in dotazione. All’epoca vi era l’usanza di chiederli agli uomini, i quali in verità li “donavano” nonostante le limitate forniture. Gli anni successivi sono stati intensi, con le donne coinvolte direttamente nell’opera di modernizzazione del Corpo, nella direzione del Pronto Intervento e della Centrale Operativa, finalmente responsabili di Comandi di zona, presenti nella formazione, nella realizzazione ed esecuzione di progetti del Corpo, nella creazione di unità, con risultati forse dimenticati troppo velocemente.

E’ tempo di bilanci degli anni trascorsi, anni in cui l’onda rosa è terminata, forse anche per colpa nostra che abbiamo “mollato”, e dati alla mano ci siamo ritrovate sempre in minor numero e sempre più distanti dai processi decisionali. Le donne da sempre devono fare cose straordinarie, come vincere il premio Nobel della Fisica o realizzare il vaccino anti Covid, per vedere riconosciuto il proprio lavoro e non si pensa quasi mai che i risultati si ottengono attraverso gli sforzi di tutti, compresi quelli delle donne. Gli uomini infatti spesso sono portati a credere che gli applausi al personale medico dei mesi scorsi siano stati rivolti solo a loro! Nel bilancio dell’anno appena trascorso, va riconosciuto all’intero Corpo la difficoltà e la fatica durante la pandemia, ma anche come le donne abbiano fatto la loro parte, nonostante gli aumentati sforzi per conciliare famiglia e lavoro, poiché tradizionalmente su di loro ricade maggiormente la responsabilità dei figli. E non possiamo dimenticare chi, pur lavorando con passione e dedizione , “nostro malgrado” ci ha lasciato, perché non basta essere donna per avere gli anticorpi necessari al superamento delle difficoltà della vita. Il ricordo va a Giovanna ed Eleonora, ma anche a Stefania, Adelaide e a Rita, antesignana del triste fenomeno. L’8 marzo sarà sempre il simbolo della complessità della vita lavorativa delle donne, soprattutto nel periodo in cui pagano il maggior prezzo della pandemia in termini di occupazione, ma deve anche essere l’occasione per valorizzare il ruolo della donna nel mondo del lavoro. 26


L’augurio per tutte, soprattutto alle più giovani, è che nel Corpo vengano realizzati interventi anche a livello organizzativo tesi alla parità di genere, in modo che le donne possano maggiormente incidere nella vita del Corpo ed essere finalmente considerate al pari degli uomini, non diverse e/o superiori , bensì sem-

plicemente uguali, perché, citando Oscar Wilde, “ Date alle donne occasioni adeguate ed esse potranno fare tutto”. Dott.ssa Paola Florio Commissario Capo Logistica 27


Lutto cittadino

La scomparsa di Carlo To dal maggio 1976 al dicem

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ognoli Sindaco di Milano mbre 1986

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Lutto cittadino

La cerimonia si è tenuta nella Sala Alessi di P autorità politiche e di cittadini visibilmente c del secolo scorso. Il discorso del Sindaco Sa Caro Carlo, siamo qui intorno a te con il cuore pieno di tristezza all’idea di non vederti più in questo palazzo che è stato il tuo palazzo. Vedi, mi rendo conto sempre di più che il sindaco di Milano è eletto in un certo momento, in una data precisa, ma poi è come se dovesse farsi eleggere ogni giorno del suo mandato. Non fanno sconti le Milanesi e i Milanesi. Non ritengono l’essere sindaco un diritto o un privilegio, anzi. Essere sindaco a Milano significa semplicemente essere al servizio della città. “Uno che c’è sempre”, dicevano di te i Milanesi ed è probabilmente uno dei più bei complimenti rivolti a un sindaco di Milano. Sì, Carlo, tu c’eri sempre per tutti. Per chi aveva bisogno, per chi era senza lavoro, per chi aveva un problema, per chi voleva creare qualcosa, per gli industriali, per i tranvieri, per gli artisti e i teatranti. C’eri sempre per tutti, con la tua conoscenza della città e con quella capacità tutta tua di far muovere la macchina del Comune agendo sui suoi interpreti e sui suoi meccanismi più umili e dunque più preziosi. Tu sei stato la dimostrazione di quanto si riesce a fare se mossi da un vero ed effettivo amore per Milano. La tua presenza è sempre stata caratterizzata da una doppia visione, che coniugava l’azione quotidiana a favore dei Milanesi e dei loro problemi con una prospettiva storica, politica e strategica della vicenda della città. Milano ha saputo rialzarsi sempre dalle sue crisi perché ha trovato sulla sua strada persone come Carlo Tognoli. Tu non solo hai soccorso ogni giorno i problemi dei tuoi cittadini, non solo hai dato coraggio alla città per uscire dagli anni di piombo: tu hai anche diretto la città su alcune scelte fon-

damentali per il suo futuro. Penso all’attenzione che hai sempre rivolto alla cultura, allo spettacolo, ai teatri della città. E anche il sistema dei trasporti e dei metrò ha avuto da te un impareggiabile impulso. Se posso, tra tutte le tue scelte politiche quella che mi colpisce di più è quella ambientale: un’attenzione per il clima e l’habitat della città laica, decisa, senza eccessi. La spinta sulla metanizzazione, l’attenzione al verde, la scelta dell’inedita chiusura del centro alle auto, sostenuta anche dal clamoroso risultato del referendum del 1985, sono atti politici, 30


Palazzo Marino alla presenza dei familiari, commossi per uno dei Sindaci più amati ala alla commemorazione amministrativi che avevano in sé anche qualcosa di profetico. Questa spinta al futuro è ben riassunta anche dall’immagine del più giovane sindaco della storia di Milano in giro in bicicletta per la città. Oggi forse stiamo arrivando a una vera cultura dei milanesi in materia di mobilità dolce, tu l’avevi intuito e praticato molti anni fa. Questa ripresa della città ha dato vita a una fase di effervescenza che sembrava aver fatto perdere a Milano il senso del suo limite, non certamente a te, ma a tanti che hanno visto in uno sviluppo senza freni e senza attenzione all’equità sociale il senso della Milano di quel momento storico. E non furono sufficienti i richiami del cardinal Martini e di quanti intuirono che in questo sbilanciamento Milano (e con lei il Paese) rischiava di perdere molta della sua identità. Così sono arrivati i nuovi anni bui di Milano, che hanno investito la politica. Mi piace ricordare con quanta dignità hai difeso il tuo operato pretendendo e offrendo da subito la massima chiarezza sui tuoi comportamenti. Il tempo e la giustizia hanno poi chiarito quanto e come la tua condotta sia stata estranea a tanti esempi negativi. Quanta sofferenza, sia pur in una carriera politica che è continuata sugli scranni del parlamento e negli incarichi governativi, ti è costata l’eclissi del socialismo e del partito che l’ha rappresentato! E ancora oggi la nostra città fa fatica ad affrontare con obiettività l’eredità socialista nella sua storia. Quello che però è certo è che questa esperienza ha prodotto uomini come te, veri maestri politici della storia di Milano. Tutto questo non può essere annegato nella pura contrapposizione a favore o contro i de-

stini dei singoli. Bisogna invece avere il coraggio di ripensare al socialismo, forse di ripensare il socialismo. Non per dividersi negli steccati del noto, ma per capire quanto questa esperienza possa costruire nuove alternative democratiche, nuove visioni, nuove opportunità di un futuro che sappia unire in sé equità, sviluppo e rispetto dell’ambiente. Io credo che questo possa essere il modo migliore per rendere omaggio a persone come te e al tuo grande contributo al futuro di Milano. Grazie, Carlo, per quello che hai fatto per la città. Grazie per la lezione di dignità e di coraggio che la tua vita continuerà a dare a tutti noi. Grazie perché il tuo ricordo non smetterà mai di insegnarci ad “Amare Milano”. Ciao Giuseppe Sala Sindaco di Milano

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Ghisa news - Anno X n. 3 marzo 2020


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