Ghisa news
Anno Xl n. 6 Luglio Agosto 2021 Newsletter della Polizia Locale di Milano
Sommario
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Strage di via Palestro: Milano non dimentica Nucleo Problemi del Territorio: premio nazionale “Ambiente e Legalità” Pool Antitruffe: sette condanne per reati ai danni di anziani Municipio 4: l’operazione nell’ex scuola di via Zama Anti Contraffazione: sequestrati oltre 1200 capi Controllo del Territorio: gli interventi in zona S. Siro Nucleo Tutela Demanio e Patrimonio: cancellati 181 veicoli Ferragosto: i controlli in piazza 25 Aprile Decentrato 1: nasce il Nucleo Emergenza Sociale Nucleo Tutela Donne e Minori nella Rete Antiviolenza del Comune di Milano Nucleo Duomo: la finale degli europei di calcio Decentrato 7: il presidio al Parco delle Cave Al via i controlli di assicurazioni e revisioni con “Eagle Eye” Salone Martiri: il saluto del Comandante ai nuovi Ufficiali Borsellino: il ricordo del giudice in via Benedetto Marcello Plotone d’Onore: a Bologna per il 41° anniversario della strage Piazzale Loreto: la commemorazione dell’eccidio Gino Strada: l’omaggio di Milano al fondatore di Emergency Incendio di via Antonini: Protezione Civile e Polizia Locale in forze per i soccorsi Amatrice: il ricordo a cinque anni dal terremoto 2
Supervisione: Comandante Polizia Locale di Milano
Marco Ciacci
Redazione: Ufficio Comunicazione Polizia Locale di Milano
Elio Lusiani
Redazione: Via Beccaria, 19 - 20121 Milano tel. 02 77270656 - pl.Comunica@comune.milano.it
In collaborazione con Ufficio Stampa Comune di Milano Camilla Girola
Serv. Supp. Canali Interazione City User Comunicazione Interna Uff. Informatico e Uff. Redazione di Settore Polizia Locale di Milano
Ha collaborato Mina Pettenazza
Chiuso in redazione il 31 Agosto 2021 3
La pubblicazione intranet è a cura di:
Il notiziario è disponibile anche su Local ApPolice Polizia Locale Milano Per ricevere Ghisa news direttamente nella casella di posta personale scrivere a Pl.Comunica@comune.milano.it Questo numero è stato distribuito a 3.250 contatti mail. I video sono disponibili sul canale Youtube Polizia Locale di Milano, visualizzazioni: 910537 Iscritti 2100
Strage di via Palestro
Milano non dimentica L’appuntamento con una delle pagine più buie della storia italiana del dopoguerra
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lla presenza delle massime autorità cittadine, il 27 luglio si è svolta in via Palestro la cerimonia di Commemorazione della strage avvenuta 28 anni fa. Il terribile attentato spezzò la vita a cinque persone: Alessandro Ferrari, Carlo La Catena, Sergio Pasotto, Stefano Picerno e Driss Moussafir, ferendone altre dodici e sfregiando un luogo della cultura di Milano. Nel corso della breve ma sentita cerimonia si è ricordato come "Il modo migliore per onorare il loro servizio è ricordarli con ostinazione e proseguire il loro impegno per la legalità e la giustizia. Facciamo memoria del male della
strage di via Palestro perché da quell'orrore criminale la nostra città ha compreso come la tutela della legalità sia l'unica via per libertà, diritti e sviluppo. Una convinzione diventata un pilastro del nostro patrimonio valoriale" Ricordiamo che fu attentato di matrice mafiosa in un momento storico di fondamentale impegno del Paese nella lotta alla mafia, un inedito e clamoroso attacco ai simboli della cultura e dell’arte in Italia che ha coinvolto anche altre città italiane (via dei Georgofili a Firenze, la Basilica di san Giovanni in Laterano e la Chiesa di san Giorgio a Velabro a Roma).
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Nucleo Problemi del Territorio
Alla Polizia Locale di Milano il premio nazionale Ambiente e Legalità Un prestigioso riconoscimento dell’attività svolta a salvaguardia dell’ambiente sul territorio
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l 20 agosto hanno ritirato il premio "Ambiente e legalità" di Legambiente e Libera gli agenti e gli ufficiali del Nucleo problemi del territorio della Polizia locale di Milano “per il lavoro svolto con particolare efficacia e dedizione nel contrasto alle varie forme di criminalità ambientale, in riferimento alle complesse indagini dell'operazione "Rifiuti preziosi", su traffico rifiuti anche pericolosi, spaccio di stupefacenti ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, che ha portato a 33 ordinanze di custodia cautelare”, come si legge nella motivazione. Il premio, giunto alla sua XVII edizione, è stato consegnato nell'ambito di Festambiente, la
manifestazione nazionale di Legambiente in corso a Rispescia (Grosseto) che per cinque giorni accende i riflettori sui più svariati aspetti della transizione ambientale attraverso il confronto tra Istituzioni, politica, rappresentanti del Terzo settore, dell'associazionismo, della società civile e delle imprese. La XVII edizione del premio "Ambiente e legalità" di Legambiente e Libera si è concentrata su undici storie con protagonisti, oltre alla Polizia locale di Milano, Forze dell'ordine, Capitanerie di porto e Magistratura che combattono ogni giorno per la legalità e la difesa dell'ambiente.
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Nelle foto: a sinistra la targa consegnata alla Polizia Locale di Milano l’intervento in via Bonfadini In questa pagina: i momenti della premiazione
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Pool Antitruffe
Sette condanne per reati ai danni di anziani tra Milano e l’hinterland Indagini importanti, resa giustizia ad almeno 25 persone. In estate massima attenzione a chi è più fragile e rimane solo in casa
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rasmo, Ottorino, Nerina: nomi ormai desueti che con probabilità si riferivano a persone anziane. Sceglievano così le proprie vittime i sette truffatori che sono stati condannati dal Tribunale di Milano per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, con l'aggravante della transnazionalità, e ricettazione, aggravata dal numero dei concorrenti. Gli arresti e le relative condanne sono stati resi possibili dalle indagini coordinate dal Procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dai sostituti procuratori Cristian Barilli e Giancarla Serafini, e condotte dal Pool Antitruffe della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Milano, composto da personale della Polizia di Stato e della Polizia Locale. A seguito di alcune denunce, il personale operante aveva riscontrato, a partire da gennaio 2019, il susseguirsi di una serie di truffe perpetrate con un modus operandi comune: le vittime venivano contattate telefonicamente da una persona che si spacciava per un parente (presentandosi in genere come un figlio o un nipote) e che chiedeva in prestito denaro o oggetti preziosi, affermando di averne urgente bisogno per far fronte a un grave problema. In alcuni casi, ad esempio, il truffatore asseriva di essere ammalato (nell'ultimo anno anche di Covid) e di dover affrontare grandi spese per farsi curare; in altri casi affermava invece di aver causato un incidente stradale e di dover risarcire la persona investita. Le telefonate venivano effettuate da utenze estere (Polonia e Germania, con prefisso 0049) e la vittima, anziana, veniva trattenuta al telefono per un lungo tempo, impedendole di verifi-
care se quanto le era stato raccontato fosse vero. Indotta pertanto a raccogliere il denaro e i gioielli presenti in casa, la vittima li consegnava poi ad un complice del truffatore - appostato sotto la sua abitazione - che le raccontava di essere in contatto con il parente in difficoltà (all'occorrenza facendo anche finta di telefonargli con toni rassicuranti). Una volta ritirati il denaro e/o i preziosi (o dopo aver accompagnato la vittima in banca o alle Poste), i truffatori si dileguavano, per poi attivarsi presso compro oro o terzi ricettatori, dove scambiavano parte del bottino con denaro contante. Grazie alle telecamere installate nei pressi dei condomini delle vittime, all'analisi dei tabulati telefonici, a pedinamenti effettuati anche con l'ausilio della Polizia Stradale e all'installazione di una videocamera nei pressi del "covo" dei truffatori, sito a Rozzano, il personale della Sezione di Polizia giudiziaria è riuscito ad individuare diversi componenti del sodalizio, il quale si serviva di "centralinisti" siti all'estero (che avevano il ruolo di scegliere i nominativi e di contattare le vittime per telefono) e di "esattori" operanti in Italia (impiegati per recuperare il denaro e i preziosi dalle vittime). Le utenze estere utilizzate per le telefonate venivano poi dismesse dopo ogni truffa. Le sette condanne inflitte ai truffatori, i quali dovranno scontare pene fino ai tre anni e 4 mesi di reclusione, rappresentano un importante risultato investigativo, che va a collocarsi nel contesto delle attività condotte dalla Procura e dalle Forze di Polizia a tutela delle fasce più deboli e, in particolar modo, degli anziani. In questo contesto viene costantemente rafforzata l'attività d'indagine e di coordinamento 8
Nelle foto: Due frame ripresi dalle telecamere nascoste , che hanno contribuito a smascherare le truffe
del Pool Antitruffe della Sezione di Polizia Giudiziaria, i cui operatori, realizzando un virtuoso modello di sinergia interforze, mirano a disarticolare i sodalizi criminali dediti alla realizzazione di truffe a persone anziane, con la finalità di porre un argine al diffondersi di tale tipologia di reati. Il Comune di Milano ha inoltre attivato anche quest’anno il tradizionale ‘Piano socialità’ per il mese di agosto con tante attività pensate proprio per gli anziani che possono trovarsi da soli o in difficoltà.
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Municipio 4
Messa in sicurezza l’e
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ex scuola di via Zama
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ntervento la mattina del 9 agosto della Polizia Locale, con la collaborazione di Amsa, dei Servizi sociali del Comune, della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile e di personale sanitario, per la messa in sicurezza dell’ex Istituto Scolastico “Giuseppe Mazzini”, immobile da tempo abbandonato in via Zama 23, nel Municipio 4. Gli agenti hanno trovato sul posto 16 occupanti abusivi, otto dei quali sono stati accompagnati negli uffici perché sprovvisti di documenti. La messa in sicurezza era necessaria per procedere alla pulizia dell'area. Il Comune ha deciso infatti di dare lo stabile in gestione ad Amsa, che garantirà un servizio di vigilanza. Nel frattempo, la scuola verrà presidiata dalla Polizia Locale. La Polizia Locale sta intervenendo in via Zama per ridare al quartiere, con l’intento di riqualificarlo, uno stabile da troppo tempo abbandonato. Sono già partite le attività di messa in sicurezza e di pulizia, gli uffici comunali preposti stanno lavorando per ripensare questo spazio rendendolo utile per il quartiere. Grazie alla professionalità degli agenti della Polizia Locale, della Polizia di Stato, degli operatori dei Servizi Sociali e sanitari, oltre che di Amsa, un’operazione così delicata non ha avuto nessun tipo di problema con gli occupanti trovati nella struttura. 11
Gruppo Operativo Anti Contraffazione
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Sequestrati oltre 1.200 capi contraffatti Controlli in due esercizi commerciali, in vendita scarpe griffate illecitamente Nell'ambito del programma nazionale anticontraffazione, promosso da ANCI e che sta coinvolgendo le principali Città metropolitane d'Italia in attività territoriali di contrasto alla contraffazione e al commercio di prodotti pericolosi per i consumatori, personale del Gruppo operativo anti-contraffazione (G.O.A.C.) della Polizia locale di Milano, nel corso di un'attività di perquisizione, ha proceduto al sequestro di 1.258 articoli di abbigliamento contraffatti, in particolare calzature di vario genere. L'operazione ha riguardato due esercizi commerciali nel quartiere Paolo Sarpi. Al termine
della perquisizione dei due negozi, gli agenti della Polizia locale di Milano hanno sequestrato numerose scarpe contraffatte che riproducevano illecitamente modelli e marchi di note aziende di abbigliamento come Valentino, Nike e Golden Goose. Le scarpe erano poste in vendita a un prezzo di listino di 30 euro al paio, per un valore commerciale complessivo della merce sequestrata di oltre 37.000 euro. I due titolari degli esercizi commerciali, P.X. di anni 59 e L.S. di 52 anni, entrambi di origine cinese, sono stati indagati per i reati di contraffazione e ricettazione.
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Controllo del Territorio
Assembramenti di motoc
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ciclisti in zona San Siro
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roseguono i controlli, predisposti dal Questore di Milano, dei motociclisti che si radunano nei pressi dello stadio Meazza e che inscenano pericolose evoluzioni lungo i viali circostanti. La sera del 29 luglio, tra le ore 20 e le ore 24, coordinati da un funzionario del Commissariato Bonola, gli agenti della Polizia di Stato, con il contributo dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale, hanno controllato 156 motocicli e 210 persone: sono state elevate 24 sanzioni per violazioni al Codice della Strada, 5 veicoli sono stati sospesi dalla circolazione per mancata revisione, sono stati effettuati 2 fermi e un sequestro amministrativo. Un verbale è stato redatto per violazione al Regolamento di Polizia Urbana, due carte di circolazione sono state ritirate, una persona è stata sanzionata amministrativamente perché alla guida senza aver mai conseguito la patente. Nel corso del servizio, effettuato in Piazzale dello Sport per la terza volta nel mese di luglio, la punta massima dei motociclisti, radunatisi nei pressi di un bar vicino allo stadio, è stata di 350 persone circa con 250 motocicli. 15
Nucleo Tutela Demanio e Patrimonio
Cancellati d'uffico 181 veicoli per intestazione fittizia Denunciato il prestanome residente nel mantovano anche per truffa aggravata ai danni dello Stato
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nata durante i servizi di monitoraggio per prevenire ed evitare occupazioni abusive nel quartiere GiambellinoLorenteggio l'operazione portata avanti dal Nucleo Tutela Demanio e Patrimonio della Polizia locale di Milano che ha permesso di cancellare d'ufficio 181 veicoli intestati a un prestanome, denunciato, e presumibilmente utilizzate da persone per commettere illeciti penali e amministrativi. Gli agenti della Polizia locale hanno rintracciato, lo scorso dicembre in sosta vietata in via Giambellino, una Fiat Bravo che era stata segnalata dai cittadini della zona come auto utilizzata per trasportare sovente materiali (ad esempio le lastre di ferro con cui vengono chiusi gli alloggi) e persone che avevano presumibilmente occupato appartamenti abusivamente. Con l'ausilio di una pattuglia con i colori d'istituto e i lampeggianti accesi, gli agenti sono riusciti ad attirare l'utilizzatore nel luogo in cui si trovava l'auto e a constatare che non avesse titolo per possederla: il veicolo era stato acquistato in contanti e non era mai stata effettuata la pratica per il passaggio di proprietà. Grazie a questo intervento è stato possibile constatare che lo stesso proprietario - V.T., 49 anni di origini rumene, residente nel mantovano - aveva intestati a sé altri 180 veicoli, per un volume presunto di affari di 1,8 milioni di euro: tra questi infatti vi erano 24 BMW, 30 Audi, 11 Mercedes, 1 Jaguar, 1 Jeep Grand Cherokee, 1 Range Rover e numerosi autocarri. La successiva attività d'indagine, portata avanti in collaborazione con la Stazione dei Carabinieri di Sustinente e con la Polizia locale di Porto Mantovano e coordinata dall'Ufficio Intesta-
zione Fittizia Veicoli della Procura della Repubblica, ha permesso di rintracciare l'uomo, notificargli verbali per oltre 98mila euro (per divieto di intestazione fittizia) e di deferirlo all'Autorità Giudiziaria per i reati di intestazione fittizia di autoveicoli, falsità ideologica continuata in atti pubblici, commessa al fine di trarre in inganno il pubblico ufficiale, e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e di altri Enti pubblici. L'uomo era infatti anche titolare di una partita Iva fittizia legata alla vendita di auto - per la quale non aveva mai dichiarato alcun reddito -, con cui riusciva a sfruttare le agevolazioni sui passaggi di proprietà e a non pagare il bollo auto per un danno stimato allo Stato di 150mila euro. Il blocco anagrafico di tutte le 181 vetture è stato notificato al PRA e alla Motorizzazione civile di Milano.
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Controllo del Territorio
Sanzioni, ritiri di patente e una denuncia per ricettazione durante i controlli notturni in centro
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ltre cento veicoli fermati dagli agenti impegnati nella notte del 13 agosto in piazza 25 Aprile e dintorni. Un centinaio di veicoli controllati, 20 sanzioni amministrative emesse per violazione del codice della strada, 8 ritiri di patente per guida in stato di ebbrezza e una denuncia per ricettazione. Sono i numeri del pattugliamento della Polizia locale, che ha operato con una decina di agenti dalle 20.30 alle 4 nelle aree notturne più frequentate del centro, in particolare nei pressi di piazza 25 Aprile. 17
Decentrato 1
Nasce il Nucleo emergenza sociale, 50 i casi trattati nei primi 7 mesi stato presentato il venticinque giugno in Commissione Consiliare, il Nucleo Emergenza Sociale della Polizia locale, che sta sperimentando un nuovo approccio di intervento da parte degli agenti in situazioni sociali di particolare delicatezza. Già nei primi mesi di attività il nucleo ha realizzato diversi interventi con risultati significativi, trovando soluzioni mirate a casi di persone in evidente difficoltà, che costituivano un problema per sé stessi e per la comunità. Attivo da gennaio 2021, il Nucleo del Coman-
È
ma si deve affrontare la sua complessità, le cause che lo hanno generato, le criticità che impediscono una veloce soluzione ed individuare chi può concorrere a trovare una via di uscita. In questo modo, ciò che si costruisce insieme è spesso duraturo. Dalla collaborazione tra il Nucleo Duomo, il Nucleo Emergenza Sociale e la Polizia di Stato ha inoltre preso il via il progetto "Piazze" per un presidio rafforzato dei luoghi maggiormente critici a causa di assembramenti di giovani che provocano disordini e commettono atti di
do Decentrato 1 ha già seguito 50 persone in difficoltà nei diversi municipi di Milano: gli interventi sono stati avviati a seguito di segnalazioni di cittadini, commercianti e degli stessi assistenti sociali, oltre l’80% dei casi è stato risolto in modo complessivo, anche grazie al coinvolgimento attivo di 27 tra associazioni, enti e istituzioni. Intervenire per risolvere situazioni di criticità, affrontare problematiche complesse andando oltre il mero allontanamento, rendere più sicure aree della città: la Polizia Locale mostra come è possibile agire con professionalità e intelligenza, oltre che con umanità chiamando a collaborazione tutti i soggetti che possono concorrere a risolvere una situazione problematica. Ci sono certamente, in casi emergenziali soprattutto, situazioni in cui si deve agire per ripristinare ordine, pulizia e legalità. Allo stesso tempo si sa che per risolvere un proble-
microcriminalità (come in piazza dei Mercanti) o per la presenza costante di persone senza fissa dimora moleste e che bivaccano creando particolare degrado (come in piazza Diaz e in piazza Santa Maria Beltrade). In questi luoghi, alle attività di presidio rafforzato e all’intervento degli agenti sui singoli (ordini di allontanamento) e sulle attività (controllo della vendita di alcolici), portati avanti in collaborazione tra il Nucleo Duomo e la Polizia di Stato, si affiancano attività cosiddette di recupero da parte del Nucleo emergenza sociale: uscite con unità educative di strada, raccordo con assistenti sociali e psicologi, coinvolgimento di scuole e associazioni sportive da un lato; interventi per risolvere situazioni di disagio psichico o grave emarginazione, uscite congiunte con unità di strada e medici volontari, raccordo con strutture di accoglienza e direzioni ospedaliere dall'altro. 18
Nucleo Tutela Donne e Minori
La Rete Antiviolenza del Comune di Milano La Polizia Locale svolge un ruolo all’interno di un tema particolarmente complesso Nelle giornate del 29 e 30 giugno, presso la sede della Fondazione l’Albero della Vita, si sono tenuti una serie di incontri nell’ambito delle attività relative alla Rete Antiviolenza del Comune di Milano. A questo confronto hanno partecipato tutta una serie di attori coinvolti, per le proprie competenze, alla problematica inerente la prevenzione e repressione della violenza domestiche. Tra le presenze significative,
oltre alle figure direttamente coinvolte dell’amministrazione comunale, sono intervenute la dottoressa Mannella, Procuratore Aggiunto del 5° Dipartimento del Tribunale di Milano, specificatamente dedicato alla protezione delle fasce deboli, la dottoressa Ortolan, giudice presso il tribunale per i reati di minorenni, la dottoressa Kustermann, fondatrice del Servizio Violenza Sessuale Domestica e l’avvocato Olivi, presidente della Casa delle Donne. Per la Polizia Locale è intervenuta il Commissario Terrana, come responsabile del Nucleo Tutela Donne e Minori, che da anni è impegnata su tutti gli aspetti di questo tema, svolgendo indagini come Polizia Giudiziaria. L'intervento del nucleo può definirsi articolato in quanto opera sia in fase di prevenzione che di repressione dei reati ricompresi all'interno del cosiddetto “CODICE ROSSO”: maltrattamenti in famiglia, atti persecutori (stalking), violenza sessuale, revenge porn, pedopornografia, tratta e bullismo. Il nucleo è composto attualmente da un ufficiale e 12 agenti donna e 9 agenti uomini. La presenza femminile costituisce un valore aggiunto in relazione alla alta sensibilità dell’ambito (in particolare in fase di ascolto della parte lesa avendo riguardo alla sofferenza psicologica che comunque comporta il dover rivivere, raccontando, il dettaglio una violenza subita) e alla possibilità di agevolare un approccio empatico nei riguardi di minori vittime di violenza diretta o assistita. L’empatia assume rilievo in ordine alla possibilità di conciliare lo svolgimento dell’attività investigativa e di polizia giudiziaria garantendo un alveo di sicurezza anche emotiva alla fragilità delle vittime. Nel 2020 il Nucleo ha trattato 350 fascicoli, che hanno interessato 233 donne e 117 minori. 19
Nucleo Duomo
La festa per la vittoria dell’Italia agli europei di calcio Migliaia di persone in strada a gioire per l’importante trofeo conquistato
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l 12 luglio la squadra di calcio italiana ha vinto il campionato europeo di calcio in una finale emozionante, contro l’Inghilterra. Migliaia di persone si sono riversate sulle strade della città per festeggiare l’evento. La Polizia Locale, insieme alle altre forze dell’ordine, ha provveduto a controllare che l’entusiasmo non degenerasse in episodi di vandalismo, nelle zone più a rischio della città. In particolare in piazza Duomo si è provveduto a chiudere l’accesso alla Galleria. Contemporaneamente si è provveduto a sequestrare materiali venduti abusivamente, tra cui cinquecentocinquanta bandiere e dei pericolosi manufatti pirotecnici. Il servizio si è protratto fino alle prime luci dell’alba, non sono stati segnalati danneggiamenti e la festa si è conclusa in modo positivo.
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Decentrato 7
Presidio al Parco delle Cave Arrestato l’uomo che aizzava i cani contro gli Agenti della Polizia Locale
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' stato arrestato dalla Polizia Locale al Parco delle Cave, per resistenza e lesioni un uomo italiano che ha aizzato i suoi tre cani di grossa taglia contro gli agenti intervenuti su richiesta di cittadini. Intorno alle 18.30 del 18 agosto, una pattuglia del Comando Decentrato 7 della Polizia locale è stata inviata dalla Centrale operativa in via Cancano, all’interno del Parco delle Cave, dove alcuni cittadini avevano segnalato la presenza di tre cani meticci di grossa taglia, tenuti liberi e senza museruola, che aggredivano persone e altri animali presenti. Gli agenti, individuato il padrone - P.C.M., pluripregiudicato residente a Milano di 38 anni, nato in Cile -, gli hanno intimato di richiamare a sé i cani e tenerli al guinzaglio. L'uomo, dopo aver aggredito verbalmente gli agenti, aizzando gli animali ad essere aggressivi e minacciando di scagliarli addosso a loro mentre li teneva solamente per il collare, li ha infine liberati intenzionalmente: i cani a quel punto hanno circondato gli agenti e inziato a morderli su torace, gambe e braccia. Nel frattempo l'uomo aveva cercato di allontanarsi, ma bloccato da altri agenti della Polizia locale arrivati in ausilio ha richiamato a sé i tre cani per utilizzarli come scudo: solo dopo mezzora di trattative gli agenti sono riusciti a convincere l’uomo a consegnare i cani ad una persona di sua fiducia, a cui i tre cani sottoposti a sequestro sono stati affidati. L'uomo ha comunque continuato a inveire contro gli agenti, esprimendo più volte odio contro le Forze
dell'Ordine ed esibendo con orgoglio un tatuaggio sulla sua gamba con l'acronimo A.C.A.B. Una volta separato dagli animali, P.C.M. è stato tratto in arresto. I primi due agenti della Polizia locale arrivati sul posto e aggrediti dai cani sono stati dimessi con prognosi di 10 e 15 giorni.
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Polizia Locale
Al via i controlli e revisioni con g
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i di assicurazioni gli “Eagle eye” S
ono stati attivati in via sperimentale fino alla fine dell’anno, i controlli su assicurazioni e revisioni dei veicoli da parte della Polizia locale con l’ausilio degli ‘Eagle eye’, i rilevatori collegati alla banca dati della Motorizzazione civile che permettono di sapere in tempo reale se un veicolo ha la documentazione in regola. Tre le pattuglie che svolgeranno il servizio su tutta la città grazie ai rilevatori installati. Saranno collegate via radio alle pattuglie in movimento: una volta accertata la mancata assicurazione o revisione, verrà comunicata la targa dell’auto agli agenti in movimento, che provvederanno a fermare il veicolo, verificare i documenti e procedere con i relativi provvedimenti. La mancanza di assicurazione prevede il sequestro amministrativo del veicolo (con sanzione amministrativa a partire da 866 euro), mentre la mancanza di revisione causa la sospensione della circolazione del veicolo fino a che quest’ultima non viene effettuata (con sanzione amministrativa a partire da 176 euro). Tra il 2020 e il 2021 sono state rilevate circa 4mila infrazioni inerenti l’obbligo di assicurazione e 2.400 per quel che riguarda la revisione. 23
Salone Martiri
L’incontro del Comandan
Un appuntamento che si è potuto sv
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el Salone Martiri della Resistenza il 28 giugno, il Comandante della Polizia Locale Marco Ciacci ha voluto incontrare i nuovi Ufficiali per un saluto. Nel corso dell’incontro il Comandante ha chiesto che ogni Ufficiale si presentasse brevemente, raccontando le precedenti esperienze lavorative, e questo ha contribuito a creare un’atmosfera di partecipazione più informale. La riunione si è chiusa con l’invito a “bussare alla porta” per qualsiasi esigenza o proposta che migliori il servizio. 24
nte con i nuovi Ufficiali
volgere in presenza ma in sicurezza
I nuovi Ufficiali:
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Bordone Federico Vajani Veronica Basile Roberto Capuano Giovanni Albano Giuliano Cianciotta Angelo Grassi Alberto Lettieri Benedetto Tunisi Valerio Caruso Enrico Davì Rosario Zoccano Roberto Canale Giovanni Conti Francesco Giovarelli Lorenzo Lessoni Gennaro Ferro Ivan Guerra Marco Saraceni Giovanni Dell’Accio Domenico La Greca Davide
Via Benedetto Marcello
Il ricordo del giudice Borsellino e della sua scorta
La cerimonia nei giardini di via Benedetto Marcello 26
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lle 14.58 del 19 luglio in via Benedetto Marcello, le sirene dei vigili del fuoco hanno lacerato il momento di raccoglimento per ricordare i 29 anni dalla strage di via D’Amelio, nella quale furono assassinati il magistrato Paolo Borsellino, con gli agenti di scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddi Cosina e Claudio Traina. Nell’area dei giardini, dedicata anche a Giovanni Falcone, si sono radunati numerosi cittadini che hanno ascoltato con attenzione gli interventi e le testimonianze, e partecipato alla deposizione di un mazzo di fiori accanto al cippo commemorativo. Tra le autorità presenti, oltre a rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, Filippo Cenati, presidente dell’ANPI, il
professore Nando Dalla Chiesa e la referente per Milano del coordinamento di Libera Lucilla Andreucci. Proprio il lavoro di questa associazione era particolarmente visibile per la presenza di parecchi adolescenti, riconoscibili per la maglietta con il logo, quasi tutti sicuramente nemmeno nati all’epoca dei fatti, ma che hanno seguito e partecipando anche attivamente a tutta la manifestazione che è durata quattro ore. Un bel segnale affinché non si perda la memoria di questi episodi raccapriccianti della storia italiana. La Polizia Locale è stata presente con diverse unità, sia in divisa che in borghese, per garantire in modo discreto la sicurezza a tutti gli intervenuti.
Plotone D’Onore
La presenza della Polizia Locale a Bologna nel 41° anniversario della strage Hanno accompagnato il Gonfalone Civico nella grande manifestazione nella città felsinea
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ttantacinque vite spezzate, 200 i feriti in uno dei più drammatici accadimenti della storia italiana del dopoguerra. Alla presenza di numerose Autorità, si è svolto il corteo che ha percorso le vie di Bologna fino al piazzale della Stazione, dove avvenne l’efferato attentato. Il percorso fino alla Stazione centrale è segnato dall’installazione permanente dei “Sampietrini della memoria” con i nomi e l’età di ognuna delle 85 vittime della strage del 2 agosto 1980. In piazza Medaglie d'Oro, dopo l’intervento del presidente dell’Associazione familiari vittime della strage alla stazione di Bologna, il triplice fischio del treno e il minuto di silenzio in memoria delle vittime alle 10.25, ora dell’attentato, ha scandito il momento più toccante della giornata 27
Piazzale Loreto
La Commemorazione dell’eccidio di 15 persone nel 1944
I
l 10 agosto in piazzale Loreto, davanti alla stele che ricorda i 15 martiri, si è tenuta la cerimonia di commemorazione dell’eccidio nazista di cui ricorre il 77esimo anniversario. Il 10 agosto del 1944 su ordine del comando tedesco, i fascisti della Legione Muti fucilarono 15 partigiani, come rappresaglia ad un attentato anonimo avvenuto qualche giorno prima. In quell’attentato avvenuto poco distante, in viale Abbruzzi, morirono 6 passanti, ma
non il soldato nazista alla giuda di un camion, vero obiettivo dell’azione. Nonostante questo, il comando nazista decise una vendetta per dare un segnale particolarmente crudele ai milanesi. Nonostante siano passati tanti decenni, il ricordo di quell’inutile carneficina è rimasto vivo nella memoria della città e tutti gli anni alla commemorazione, vi è una partecipazione molto sentita, anche da parte di molti giovani che hanno sentito o studiato il racconto dell’accaduto sui libri di storia. 28
Il documento drammatico dell’esecuzione Un estratto dal promemoria del capo della Provincia Parini inviato a Mussolini, con il quale riferiva “i particolari del gravissimo episodio di piazzale Loreto°
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lle ore 20 di ieri 9 cor. il colonnello Pollini della GNR mi informò telefonicamente a casa di avere avuto ordine dal Comando Militare Germanico della Piazza di approntare per il mattino seguente alle ore 5 un plotone per una esecuzione. Il Pollini riuscì soltanto dopo varie insistenze a conoscere di che si trattava, e cioè della fucilazione di 15 detenuti nel settore tedesco del carcere di S. Vittore incolpati di atti terroristici, arrestati tempo addietro dalle SS tedesche. Le autorità di polizia e militari tedesche di Milano avevano decisa l’esecuzione di questi individui in base al recente bando del Maresciallo Kesselring, come rappresaglia per l’attentato avvenuto contro un autocarro militare tedesco la mattina dell’8 corr. in viale Abruzzi. … Il Pollini mi informò inoltre di aver disposto perché un plotone della “Muti” fosse a disposizione del Comando di Piazza tedesco alle ore 5 del mattino dopo. Alla mia osservazione circa questa destinazione giacché il Comando Provinciale della Guardia avrebbe anche potuto rifiutarsi lasciando che l’esecuzione venisse eventualmente eseguita da reparto tedesco, il Pollini mi citò una circolare di Ricci che ordina ai Comandi Prov. di stare a disposizione dei comandi tedeschi di Piazza per gli impieghi di polizia militare. … Alle 4,30 del mattino i designati alla esecuzione, ignari di tutto, venivano svegliati e invitati a discendere nel cortile delle carceri dove veniva loro data da indossare una tuta. Fra i designati si sparse la voce che sarebbero andati a lavorare in Germania. Caricati su di un camion scortato da una motocarrozzetta sulla quale erano dieci militi della “Muti” i disgraziati giunsero in Ple. Loreto dove erano quattro soldati tedeschi e un ufficiale e dove si trovò anche Pollini. L’ufficiale tedesco fece segno al camion di fermare e fece scendere i detenuti ai quali impose di mettersi vicino ad una palizzata sul lato sinistro del piazzale, mentre i militi, sempre su ordine dell’ufficiale tedesco, si disponevano a semicer-
chio. Solo in quel momento i disgraziati ebbero la improvvisa certezza di quel che accadeva, e si ebbe una brevissima, straziante, scena di disperazione. L’ufficiale tedesco diede subito l’ordine di far fuoco e avvenne una sparatoria disordinata. I disgraziati si erano intanto un po’ sbandati in un estremo tentativo di fuga e quindi furono colpiti in tutte le parti del corpo. Uno di essi, ferito a morte, riuscì ad attraversare il piazzale, entrare in casa e salire fino al pianerottolo del secondo piano, dove spirò, in un lago di sangue. Al momento dell’esecuzione il piazzale era deserto, stante l’ora. L’ufficiale tedesco diede l’ordine ai militi di fare un cordone intorno al mucchio di cadaveri, al di sopra dei quali affisse un cartello che indicava la rappresaglia per l’attentato di Vle. Abruzzi. Il cartello era firmato “Il Comando Militare tedesco”. Il Col. Pollini aggiunse nella sua relazione orale del fatto che vi era una disposizione dei tedeschi di lasciare esposti i cadaveri sul luogo dell’esecuzione fino al pomeriggio Nel frattempo cominciarono a transitare per il ple. Loreto gli operai che si recavano al lavoro e tutti si fermavano ad osservare il mucchio di cadaveri che era raccapricciante oltre ogni dire perché i cadaveri erano in tutte le posizioni, cosparsi di terribili ferite e di sangue. Avvenivano scene di spavento da parte di donne svenute e in tutti era evidente lo sdegno e l’orrore. Non potevo, aggiunsi, dire nulla circa la effettiva colpabilità (sic) dei fucilati, ma il modo della fucilazione era stato quanto mai irregolare e contrario alle norme. I disgraziati non avevano neppure avuto l’assistenza del sacerdote, cosa che non si è mai negata al più abbietto assassino. .. Non vi nascondo che mi sento profondamente a disagio nella mia carica, giacché il modo di procedere dei tedeschi è tale da rendere troppo difficile il compito di ogni autorità e determina una crescente avversione da parte della popolazione verso la Repubblica. 29
Via Santa Croce
L’omaggio dei milanesi al
Una folla commossa per l’ultimo saluto a Gino Strada 30
l fondatore di Emergency
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ei giorni 21, 22 e 23 agosto, migliaia di cittadini hanno dato l’ultimo saluto a Gino Strada, la cui camera ardente è stata allestita nella sede di Emergency a Milano in via Santa Croce. Una folla che ha pazientemente affrontato il caldo estivo per potere portare la propria testimonianza al fondatore di Emergency, ong che offre assistenza sanitaria nei paesi colpiti dalla guerra. Ricordiamo che Emergency è stata fondata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà e, allo stesso tempo, per promuovere una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Dal 1994 ad oggi Emergency ha lavorato in 19 paesi di tutto il mondo offrendo cure gratuite di alta qualità a chi ne aveva bisogno. Con l’epidemia causata dal Covid , nei primi giorni di marzo 2020 Emergency ha risposto all’appello della Regione Lombardia a collaborare nell’emergenza sanitaria, con interventi a Bergamo, Brescia e dal 7 aprile al 26 maggio, nella struttura della Fiera gestendo direttamente un reparto di terapia intensiva da 12 posti letto. La Polizia Locale è stata sempre presente durante queste tre giornate, per gestire con la massima discrezione, il flusso ininterrotto di cittadini ed autorità. 31
Protezione Civile e Polizia Locale
Via Antonini: un vio distrugge un intero g
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olentissimo incendio grattacielo. Protezione Civile e Polizia Locale intervengono in forze per i primi soccorsi agli sfollati e per la messa in sicurezza dell’area Verso le ore 17.30 del 29 agosto è iniziato un incendio, per cause ancora da accertare, in un grattacielo di recente costruzione in via Antonini. La situazione già dai primi minuti, è apparsa subito molto grave, per la velocità con cui si propagavano le fiamme, dai piani alti verso il basso. Un massiccio intervento dei Vigili del Fuoco sia delle sedi di Milano che della Provincia, oltre a combattere l’incendio, aiutava l’allontanamento dei residenti, non solo del grattacielo ma anche delle abitazioni circostanti. La Protezione Civile interveniva con tutto il personale disponibile, richiamando anche i volontari, mettendo in azione 10 squadre che si sono attivate per l’assistenza e per trovare le sistemazioni temporanee per le famiglie sfollate. La Polizia Locale ha provveduto a “sigillare” tutta la viabilità e il passaggio pedonale nella zona interessata. Dall’ inizio dell’incendio all’alba, si sono alternati 23 equipaggi. Tutto questo impegno è sicuramente servito a evitare che vi fossero vittime in una situazione particolarmente critica. Complessivamente sono state evacuate circa 70 famiglie, non solo del grattacielo ma anche dei condomini adiacenti. Sono stati ricollocati negli alberghi 10 nuclei familiari. Le operazioni sul territorio da parte di tutte le Forze sono proseguite anche nei giorni successivi, per consentire che venissero spenti tutti i focolai e per espletare le perizie necessarie a garantire la stabilità dell’edificio fortemente lesionato. 33
Amatrice, cinque an che uccise 299 perso
Il ricordo del catastrofico evento d’intervento effettuata dal Comun
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nni fa il terremoto one e ne ferì 388
o e della complessa operazione ne di Milano nell’area martoriata
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l 24 agosto 2016, alle ore 3.36, il terremoto di magnitudo 6.0 devasta il borgo di Amatrice e altri 140 comuni fino a coinvolgere 600 mila persone. “Peggio può essere solo una guerra. Questo è il primo pensiero che ti sbriciola appena superi la barriera che divide il mondo “normale” a cui siamo abituati, da quello sconvolto di Amatrice e di tutto il territorio circostante. Lo stacco è proprio fisico, c’è il primo posto di blocco gestito dalla Polizia Locale di Milano, che filtra l’accesso all’unica strada che scende verso Amatrice. Anche se sai cosa ti aspetta perché l’hai visto in televisione, l’impatto con la distruzione di un mondo è impressionante.” Questo scrivemmo quando seguimmo per qualche giorno gli interventi del personale che il Comune di Milano aveva inviato per aiutare le popolazioni colpite. Dalla Polizia Locale, alla Protezione Civile, agli ingegneri di MM, ai tecnici dell’Anagrafe. Centinaia di persone che si alternarono per mesi condividendo con gli stessi disagi della popolazione civile colpita dal sisma. Il tutto in condizioni climatiche estreme, soprattutto nel duro inverno di quelle vallate circondate dalle
montagne. Un’esperienza durata un anno, che ha segnato profondamente tutti coloro che vi hanno partecipato, per l’empatia che si è creata con i cittadini di Amatrice. Il Comune di Milano, con le proprie risorse, ha provveduto a restituire alla popolazione della cittadina, tutta una serie di infrastrutture basiche per riprendere la vita quotidiana. Tra queste il centro comunale inaugurato l’8 agosto 2071. Il 18 dicembre 2017 al Piccolo Teatro Strelher si è svolta una toccante cerimonia nel corso della quale sono stati insigniti dell’Ambrogino d’Oro tutti coloro che hanno partecipato all’operazione per le proprie competenze.
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Ghisa news - Anno X n. 3 marzo 2020