Gioco News Magazine April 2021 - Gioco News Rivista aprile 2021

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politica

E T T O R E

R O S A T O

Se l’ideologia affonda la legalità

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di Alessio Crisantemi

Il coordinatore di Italia Viva e vice nutile nascondersi dietro a un dito. Il gioco pubblico e i suoi lavopresidente della Camera, Ettore Rosato, ratori sono vittime di una palese discriminazione che sta comproevidenzia a Gioco News tutti i rischi mettendo in maniera sempre più significativa le loro attività, metnel tenere ferme le attività di gioco, tendone a rischio il futuro. Un fatto, peraltro neppure nuovo, ma che invitando a un trattamento paritario del raggiunge la sua massima espressione durante la pandemia, quando settore, per il bene di tutti le imprese del gioco vengono escluse da qualunque tavolo di lavoro e di confronto, con l’intero settore sottoposto a lockdown totale, senza condizioni e senza discussioni. Gettando i lavoratori nella più totale disperazione e creando, al tempo stesso, dei rischi immensi in termini di legalità e non solo di ordine pubblico. Una serie di tematiche che non sfuggono a Ettore Rosato, vice presidente della Camera dei deputati e coordinatore nazionale di Italia Viva, che dopo essersi occupato già in passato della materia, è tornato ad affrontarla nelle scorse settimane, salendo sul palco di piazza del Popolo in occasione della manifestazione romana degli operatori. Non soltanto per esprimere la propria solidarietà, rivendicando il diritto alla parità di trattamento che non può essere negato ai lavoratori del settore e ponendo l’accento sul rischio di illegalità. Come spiega nell’intervista concessa a Gioco News che riportiamo nel seguito. Lei ha partecipato alla manifestazione degli operatori che chiedevano di riaprire le attività in zona gialla, in sicurezza. Cosa ne pensa di questa richiesta e che impressione ha avuto della piazza? “Quello del gioco legale è un settore che garantisce il 3 percento delle entrate dello Stato e impiega decine di migliaia di lavoratori che vivono onestamente di questo e che in piazza hanno manifestato tutta la loro preoccupazione per un comparto che ormai da troppo tempo è paralizzato, ad un passo dal collasso. Se si rispettano i protocolli di sicurezza bisogna utilizzare gli stessi criteri che si usano per tutte le altre attività commerciali nelle aperture e nelle chiusure”. Il risultato, però, è stato il contrario, visto che la Regione Sardegna, prima zona bianca della Penisola, non ha subito riavviato le attività di gioco, uniche escluse dalla ripartenza. Perchè secondo lei accade questo? Ritiene che il settore sia vittima di un pregiudizio ideologico? “Sicuramente sul gioco si è giocata una partita ideologica che ha portato a prendere delle decisioni differenziate rispetto a tutte le altre attività. Ma dove non c’è il gioco legale prolifica il gioco illegale, spesso gestito dalla criminalità organizzata che si arricchisce, a scapito di importanti perdite per lo Stato”.

GIOCONEWS #04 APRILE 2021


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