05
2019_
POLITICA
Raffaele Nevi: «Basta penalizzare il gioco pubblico» Irene Pivetti: «La responsabilità parte dalle aziende» Francesco Alberoni: «Il proibizionismo non paga» Federico Pizzarotti: «Più poteri ai Comuni»
GIOCO
INCHIESTA
Piemonte, fine dei giochi SCOMMESSE
ALL ’ ANGOLO
Il betting alla prova Dignità PERSONAGGI
Marcello Veneziani Maurizio Mattioli COVER STORY 52
LASLOTDELMESE
VIP BOX BLACK | U N A
GN Media/Eurispes Esports, un universo in un libro S L O T
C H E
S I
F A
I N
S E T T E
ENGLISH PAGES INSIDE
NEW SLOT | POKER | VLT | CASINÒ | ONLINE | IPPICA | SCOMMESSE
numero 5
05
maggio 2019
2019_
Editore GN Media srl corso Tacito, 101 – 05100 Terni
Giochi in attesa di governo
EDITORIALE
anno xi
Redazione tel. 0744 461296 fax 0744 461362 redazione@gioconews.it Direttore responsabile Alessio Crisantemi Product manager Anna Maria Rengo In redazione Cesare Antonini Michela Carboni Roberta Falasca Vincenzo Giacometti Francesca Mancosu Giuseppe Tondelli Hanno collaborato a questo numero Giovanni Adamo Alfonso ‘Alfi’ Amarante Chiara Bandini Geronimo Cardia Daniele Duso Marco Fiore Nashira Francesco Scardovi Dan Snook Riccardo Zerbetto Progetto grafico e impaginazione Francesco Bellucci via del Maglio, 6 – 05100 Terni fbellucci@me.com Foto GN Media Flavio Signanti Neil Stoddart Stampa Comunicare srl piazzale degli Eroi, 8 – 00136 Roma Pubblicità Fabrizio Galli mob. 342 5813311 gioconews@gmail.com Alexander Greco mob. 393 9492062 commerciale@gioconews.it Marketing Elena Bulgarelli mob. 348 3631373 e.bulgarelli@gnmedia.it Segreteria Natasha Crisantemi segreteria@gioconews.it Reg. Tribunale Terni n. 04/2009 Iscrizione ROC n. 18462 ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE Testata associata Associazione Nazionale Editoria di Settore L’editore è a disposizione degli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere la debita autorizzazione.
Gioco News rispetta l’ambiente La carta su cui è stampata questa rivista è prodotta secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’ambiente è l’impegno centrale del nostro agire e influenza ognuna delle nostre decisioni e operatività.
Vuoi abbonarti a GiocoNews? Abbonamento 11 numeri Italia € 39,00 Europa € 49,00 Altri continenti € 59,00
Scrivi a: segreteria@gioconews.it
Ora che le tasse sono aumentate per la terza volta di seguito nel giro di pochi mesi, ora che l’Agcom ha approvato le linee guida per l’applicazione di quanto prevede il decreto Dignità in materia di divieto di pubblicità e di sponsorizzazione del gioco, ora che è stata ufficializzata la delega in materia al sottosegretario all’Economia Alessio Mattia Villarosa, che ne diresti, governo, di dare seguito a quella che, tutto sommato, può essere considerata una promessa? Vale a dire, riordinare l’offerta del gioco, non necessariamente limitandoti a dare applicazione a quanto era stato concordato in sede di Conferenza unificata, visto che evidentemente su questo e su tanti altri temi la pensi in materia differente dall’allora premier Paolo Gentiloni e dall’allora sottosegretario Pd Pier Paolo Baretta? I mesi passano e se qualche certezza, bella o brutta che sia, è arrivata, gli operatori del gioco sono infatti alle prese con la cosiddetta “questione territoriale”, termini che in maniera assai efficace dipingono una situazione di estrema frammentarietà normativa che non è sfuggita neppure al Consiglio di Stato, chiamato a esprimere i suoi pareri sul bando scommesse e su quello per il bingo e che sono stati, sostanzialmente, identici: servono ulteriori chiarimenti per quanto attiene la distribuzione territoriale delle location che andranno a nascere. Una questione cui, certo, dovranno rispondere l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e il ministero dell’Economia e delle Finanze, ma che chiama in causa anche l’esecutivo nella sua interezza, che è in effetti intervenuto, in maniera molto decisa, nel settore, ma che ora dovrebbe aggiungere un ulteriore tassello. Regole certe e univoche, che consentano di programmare l’attività legale, fortemente compromessa in alcuni territori, e in centinaia di casi affidata al “giudizio” di tribunali chiamati a esprimersi sulla liceità, o meno, delle norme locali. In questo numero di maggio della nostra rivista abbiamo voluto focalizzare l’attenzione su un caso emblematico, quello del Piemonte, sapendo che le problematiche evidenziate sono lo specchio di quanto sta avvenendo in tante altre regioni, e sperando che l’esecutivo voglia riprendere in mano una questione che deve essere al più presto affrontata, nella sua complessità e nelle sue mille sfaccettature. Sicuramente, per quanto il vice premier Luigi Di Maio sia contrario al gioco, sarà sempre più favorevole a quello legale che a quello illegale, nelle cui mani, in assenza di interventi, si rischia di consegnare il compito di soddisfare la domanda. Lasciando gli operatori legali all’angolo... e non certo per battere il calcio decisivo per vincere la partita del gioco lecito, della tutela del consumatore e dell’erario.
Anna Maria Rengo
www.gioconews.it
04
05
2019_
POLITICA
04. «Sostenere il gioco lecito per combattere S O M M A R I O
quello illegale»
Il deputato di Forza Italia, Raffaele Nevi, ritiene che il susseguirsi di restrizioni al gioco rischi di favorire il comparto illecito
06. Tutti contro il Gap 10. Pivetti: «Aziende in prima linea su legalità e sicurezza» 11. Alberoni: «Il buon senso vinca sul proibizionismo» 12. Pizzarotti: «Ai Comuni il potere centrale»
INCHIESTA
EVENTI
22 14 14. Piemonte, la fine dei giochi
Dal 20 maggio il comparto regionale rischia il licenziamento di migliaia di addetti, a causa dell’entrata in vigore del distanziometro anche per gli apparecchi di sale gioco, scommesse e bingo
ATTUALITÀ
20. Cina, la nuova scommessa tricolore
La forte tradizione di gioco dei cinesi è un’opportunità da sviluppare in Italia e i recenti accordi commerciali stretti tra i due Paesi offrono ulteriori opportunità di business
2
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
NEW SLOT
34
22. Il gioco che viene dal freddo
Zoltán Tűndik, co-fondatore e head of business di European Gaming Media and Events, analizza le prospettive di business che ci sono nei Paesi baltici
24. In Giappone sboccia il gaming 25. Maggio in gioco a Miami NORMATIVA
28. Ci vorrebbe (ancora) il Var
In provincia di Bolzano l’effetto espulsivo c’è eccome, anche se il Consiglio di Stato non lo vede. E Gioco News lo evidenzia, proseguendo con lo speciale di approfondimento sulla Questione Territoriale, ancora tutta da chiarire.
34. La rivoluzione italiana al vaglio dell’Europa Il 14 maggio scade il periodo di stand still in Commissione europea delle norme sugli apparecchi da intrattenimento che prevedono l’introduzione del lettore di tessera sanitaria
36. Prima la sicurezza, anche nella rottamazione
40. FISCO&SLOT/ Definizione agevolata e liti pendenti, stop ai giochi col Fisco
SCOMMESSE
INTERVISTE
68. Un po’
48
bambini, un po’ dei
Marcello Veneziani al Casinò di Sanremo per presentare il suo ultimo saggio, dedicato all’eterna ricerca di risposte, da parte dell’uomo, ai grandi quesiti esistenziali Ippica e teatro,
69.
“Le scommesse vengano distinte dall’azzardo”
L’attore Maurizio Mattioli racconta a Gioco News il suo grande amore per i cavalli
Il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, Andrea Abodi, spiega a Gioco News la sua strategia per salvare la comunicazione e la promozione del betting sportivo Il contenuto che fa la differenza
50.
rubriche
POKER
LEAVVENTURE DAROONEY
DALMONDO NEWSLETTER
DANON PERDERE
ILUOGHI DELGIOCO
RIFLESSIONI DAORSO
L’OROSCOPO
GIOCO &PSICHE
L’AVVOCATO DELDIAVOLO L’AVVOCATO DELDIAVOLO
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
FISCO&SLOT
firmamento dei giochi
39. Microhard, con il nuovo dispositivo
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
casinò del primo provider nazionale
PAROLADI COLLOVATI
TORNEANDO
64
52. Esports, un universo in un libro 62. Microgame, il successo di poker e TORNEANDO
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
L’ORA DEL GIOCO
restano le vecchie slot
FISCO&SLOT
L’ORA DEL GIOCO
aziende
38. Octavian Gaming, una stella nel
resilienza
Gli ippodromi italiani tengono duro, nonostante gli scossoni, cercando di assorbire gli urti, evitando le chiusure e preservando l’occupazione
and chooses Italy
92. Gaming blossoms in Japan 93. May of gaming in Miami 94. Picture perfect
TORNEANDO
I SEGRETIDEL TAVOLOVERDE PANNONERO
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
46. Parola d’ordine,
LASLOT DELMESE
IPPICA
66. 67.
gaming sky
90. Gaming that comes from the cold
GIOCARE GIO CONGUSTO
A un mese dal Mondiale 2019 di flipper sportivo, il pavese Fabio Francescato si laurea campione d’Italia e guida la classifica Ics
bition
89. Octavian Gaming, a star in the
POKER STRATEGY
L’amministratore unico del Saint Vincent Resort & Casino, Filippo Rolando, evidenzia la priorità della sua gestione: ripianare i debiti PANNONERO/ Al Casinò si vince? LASLOTONLINEDELMESE
86. China, the new Italian bet 88. Common sense must win on prohi-
NUOVE TENDENZE
64. La grande corsa verso il concordato
DANON PERDERE
mondo
LEAVVENTURE DAROONEY
DANON PERDERE
44. Italia al centro del
CASINÒ
GIOCO &PSICHE
PANNONERO
DALMONDO
LOSFIZIO DELGIOCO
FLIPPER
56. 58. 60. 61.
english pages
NEWSLETTER
Il settore dell’amusement cerca una soluzione alla legge della Regione Emilia Romagna che vieta le ticket redemption ai minori
LAVLT DELMESE
42. Al bando i pregiudizi
Dall’incubo Operazione All In alle sentenze favorevoli ai players e all’ampliamento delle convenzioni fiscali, le vincite di poker live non sembrano essere più un grosso problema da dichiarare in buona parte del mondo L’ultima Tana la occupa Sutera Trentatré, gli anni del Pptour La furia ceca, al King’s, è da super record! Due italiani all’Ept Sochi ma il main è di Gilboa
LASLOT DELMESE
GIOCO &TECNICA
DANON PERDERE
COMMA 7
PANNONERO
DALMONDO
LOSFIZIO DELGIOCO
54. Poker Tax (quasi) free!
GIOCO &ARTE
Irene Pivetti
GIOCO &ARTE
56
PROMOSPACE
45. ALBARDEGLIESPORTS 70. DALMONDO 71. L’ORADELGIOCO 72. DANONPERDERE 74. L’AVVOCATODELDIAVOLO 76. GIOCO&RETAIL 78. GIOCO&PSICHE 80. GIOCHIDABAR 81. GIOCARECONGUSTO 82. LASLOTDELMESE 84. LOSFIZIODELGIOCO 96. OROSCOPO
NUOVE TENDENZE
»
69
POKER STRATEGY
48.
unica passione
68
GIOCARE GIO CONGUSTO
Credo perciò che per prime le imprese legate al gioco legale dovrebbero essere, e manifestarsi, in prima linea contro ogni forma di illegalità, ma anche assumere o sostenere iniziative di contrasto alla ludopatia. Questa sarebbe una azione seria: che il comparto del gioco si qualificasse per azioni di responsabilità sociale antidipendenza.
DALMONDO
«
83 . NEWSLETTER
www.gioconews.it
3
politica
R A F F A E L E
N E V I
«Sostenere il gioco lecito per combattere quello illegale»
Tra
di Roberta Falasca
gioco pubblico legale e illegale la differenza è netta ma potrebbe Il deputato di Forza Italia, Raffaele Nevi, dai banchi della accadere che chi si è affidato finora al primo, precipiti all’interCamera spiega a Gioco News no del secondo, venendo privato, per esempio, di uno tra i mezzi che il susseguirsi di restrizioni “principe” per distinguerli, ossia la pubblicità. Una vicenda ben nota agli al gioco rischia di favorire il operatori del settore, con l’entrata in vigore, l’anno passato, delle dispocomparto illecito sizioni del decreto Dignità (che ha peraltro innalzato pure la tassazione), che eserciteranno appieno i loro effetti a partire da luglio del 2019. Queste limitazioni apportate al comparto sono utili al contrasto del gioco d’azzardo patologico o produrranno danni all’occupazione? È uno dei quesiti che la politica italiana si sta facendo in queste settimane. Forza Italia, da sempre, sostiene la lotta all’azzardopatia ma, come è emerso nei tanti dibattiti parlamentari che ci sono stati in materia, ha sempre condannato la demonizzazione del settore del gioco pubblico. Tutto questo mentre la questione territoriale, ossia il proliferare di norme locali che limitano o addirittura vietano completamente il gioco, è viva sui banchi del Parlamento, con richieste provenienti da più parti politiche che ritengono sia giunto il tempo di riordinare a livello nazionale la materia, anche in considerazione del fatto che il Governo aveva annunciato la riforma del settore. Su tutto ciò facciamo il punto con il deputato di Forza Italia Raffaele Nevi. Cosa ne pensa del momento che sta vivendo il comparto del gioco legale? “Già nel 2017, durante l’approvazione, in consiglio regionale dell’Umbria, della legge contro la ludopatia, affermai come il problema vero fosse il gioco illecito, piuttosto che quello lecito. Infatti, è assurdo pensare di chiudere le sale da gioco per combattere la ludopatia, altrimenti i ludopatici si riverserebbero sul gioco illecito. Il compito del servizio sanitario è quello di impegnarsi ulteriormente per la cura ma soprattutto per la prevenzione della ludopatia, sostenendo un gioco razionale. Non si può criminalizzare un settore che dove sono impegnate molte aziende, da lavoro e produce Pil”.
4
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
POLITICA RAFFAELE NEVI
Per quanto riguarda l’ippica, il ministro Gian Marco Centinaio ha teso la mano agli operatori del settore, sbloccando le procedure per sovvenzioni agli ippodromi. Secondo lei l’ippica può avere un futuro in Italia, così come vanta un glorioso passato, ed è un settore da rilanciare? “Parliamo di un settore, quello dell’ippica, che conta circa 50mila addetti in Italia e che vanta una grande tradizione nel nostro paese. Sono numeri importanti che incidono sull’economia italiana. È per questo che deve essere rilanciato con meno presenza dello Stato e più iniziativa di associazioni e privati. Sull’azione del Governo, aspetterei di vedere i risultati”. Onorevole Nevi, anche i casinò in Italia non godono di buona salute, a farne le spese sono i lavoratori. Secondo lei, sarebbe opportuno rivoluzionare il modello normativo dei casinò, magari pensando a una gestione centralizzata o alla loro privatizzazione? “Il settore delle case da gioco in Italia, rispetto agli Stati dell’Unione Europea, sconta l’assenza di una normativa chiara ed efficace che disciplini l’intero ambito. E questo è un danno perché può rappresentare un’occasione di sviluppo del turismo soprattutto nelle località turistiche. È fondamentale quindi intervenire per colmare questo gap con gli altri Stati. Il mio collega, onorevole Roberto Caon proprio su questa materia ha presentato una proposta di legge che mira a modificare l’attuale disciplina, dal titolo ‘Apertura di nuove case da gioco, legalizzazione dell’esercizio della prostituzione e destinazione dei relativi proventi al Fondo per le politiche della famiglia’. Spero che possa contribuire ad aprire un dibattito che sfoci in una nuova normativa di cui mi pare ci sia bisogno”. Raffaele Nevi, dalla Regione dell’Umbria al Parlamento: su quali temi sta lavorando lei e il suo partito? E c’è almeno una tematica che potrebbe vedere insieme Forza Italia e M5S? “Una grande battaglia che ho iniziato in consiglio regionale è quella dell’ambiente. Dal Parlamento sto continuando in questa direzione per costruire nuovi strumenti normativi al fine di migliorare la qualità dell’aria delle città che hanno, come Terni, problemi di qualità dell’aria. L’ambiente è fondamentale e spero che tutte le forze politiche, compreso il M5S che è al Governo, siano sensibili e diano sostegno a questa iniziativa di primaria importanza”. Forza Italia chi vede meglio come alleato? Il Pd o M5S? E inoltre, è pronta a far cadere questo Governo e andare subito alle elezioni? “Forza Italia è una forza politica del centrodestra. Con Lega e Fratelli d’Italia amministriamo molti Comuni e diverse Regioni. In Parlamento ci siamo collocati all’opposizione del Governo e il nostro giudizio sull’operato non è positivo in quanto le scelte risentono troppo della presenza del M5S, le cui idee vanno nella
direzione opposta a ciò che serve all’Italia”. Secondo lei, sarà Antonio Tajani il prossimo leader azzurro? “Antonio Tajani da luglio dello scorso anno è il vice presidente di Forza Italia. Sin da subito ha iniziato un serio lavoro per rinnovare il nostro movimento politico. Ha rilanciato la stagione dei congressi che in questo periodo si stanno tenendo in diverse parti d’Italia. Il leader per ora rimane saldamente Silvio Berlusconi”. Tutti dicono che l’Europa così non va, cosa c’è da cambiare? “Lo stesso residente Tajani da queste pagine ha evidenziato i problemi che l’Europa sta riscontrando. Ci sono dei problemi, come l’immigrazione, la sicurezza, la difesa dell’industria, l’occupazione, l’ambiente, che non possono essere più affrontati in modo autonomo dai singoli Stati dell’Unione Europea. Occorre avere un’Europa che dia risposte alle esigenze dei cittadini europei”. L U I
C H I
È ? ! ?
Nato a Narni, in provincia di Terni, il 9 marzo 1973, Raffaele Nevi, oggi deputato alla Camera per Forza Italia, ha una laurea in scienze politiche ed è un imprenditore agricolo. E’ stato eletto nella Circoscrizione Umbria, collegio di elezione collegio uninominale “Umbria 03 – Terni” e presentato dalle liste collegate in coalizione Lega, Forza Italia, Fratelli Di Italia, Nci e Udc. E’ stato proclamato il 9 marzo del 2018 ed è iscritto al gruppo parlamentare Forza Italia - Berlusconi presidente dal 27 marzo 2018. Dal 21 giugno 2018 è in commissione Agricoltura. E’ impegnato in politica sin da giovanissimo all’interno della Gioventù Liberale italiana. Dal 1993 al 1997 è stato consigliere alla prima circoscrizione del Comune di Terni. Nel 1997, a 24 anni,
è stato eletto consigliere comunale di Terni, per Forza Italia, nella lista civica “Terni Libera” a sostegno della candidatura a sindaco del professor Gianfranco Ciaurro. Dal 1998 al 1999 è stato consigliere di amministrazione dell’Irres (Istituto regionale di ricerche economiche e sociali). Nel 1999 è stato eletto coordinatore comunale di Forza Italia di Terni. Nel 2000 è stato eletto coordinatore provinciale di Forza Italia. Alle elezioni 2004 è stato rieletto consigliere, poi dimessosi nel 2005, nella lista di Forza Italia al Comune di Terni ottenendo 494 preferenze. Come imprenditore agricolo è presidente dell’Anga (Associazione nazionale giovani agricoltori di Confagricoltura), sezione di Terni. È stato eletto nel 2005 alla Regione con 2.892 preferenze.
www.gioconews.it
5
politica
Tutti contro il Gap Gli aspiranti sindaco in corsa per le prossime elezioni amministrative sembrano essere d’accordo su un unico punto programmatico: la lotta al gioco patologico comincia dai Comuni
U
di Francesca Mancosu
rne pronte in ben 3.829 comuni italiani, dove domenica 26 maggio si svolgerà il primo turno delle elezioni amministrative, in concomitanza con le Regionali per il Piemonte e le Europee. Fra i trenta capoluoghi di provincia interessati del voto, sono diversi quelli che si sono distinti per il loro impegno nel contrasto al gioco patologico, e che annunciano nuovi provvedimenti per la legislatura a venire.
PAVIA, “CAPITALE” DEL GIOCO – A cominciare da Pavia, nel 2013 finita in prima pagina sul New York Times come “Capitale italiana del gioco”, dove a sfidare il sindaco uscente Massimo Depaoli (Pd) c’è Fabrizio Fracassi , ex assessore all’Urbanistica della giunta Cattaneo e ora candidato per il centrodestra, che illustra la sua ricetta. “Credo fermamente che la lotta contro questa piaga sociale sia un dovere di tutti. La legge regionale del 2013 che ha permesso sia lo stanziamento di fondi per i diversi comuni sia di applicare norme stringenti è stata seguita dalla commissione regionale attività produttive, dall’allora presidente Angelo Ciocca. Grazie a una norma certa e chiara, è stato possibile attuare interventi mirati. Credo in una sinergia costante con Regione Lombardia, con l’assessore allo Sviluppo economico e con l’assessore all’Istruzione, per realizzare anche interventi educativi e preventivi nelle scuole. FABRIZIO FRACASSI
6
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
Sarà importante anche un coordinamento a livello statale; il Governo ha messo in primo piano il contrasto all’azzardo. Per la prima volta il tema, grazie al ministro Salvini, è entrato nel piano di azione del Governo”.
TUTTI CONTRO IL GAP
A questo proposito, Fracassi difende le linee guida proposte dalla senatrice leghista Sonia Fregolent, che chiede di consentire il gioco solo fra le 8 e le 22 e solo oltre i 500 metri dai “luoghi sensibili” e i 100 metri da bancomat e compro oro. “Per la prima volta lo Stato si occupa di gioco e lo fa in modo deciso, agendo non con proclami ma con una proposta di legge che darà risposte certe e permetterà ai sindaci di agire con maggior forza. Ritengo che sia un grande passo in avanti, un lavoro importante e concreto che rafforzerà quanto realizzeranno i Comuni. Quanto alla norma condivido il rafforzamento sul divieto di installare apparecchiature per il gioco ad una distanza di minimo 500 metri dai luoghi sensibili come scuole e centri di aggregazione. Per quanto mi riguarda, giocheremo in attacco perché il No Slot è un dovere civico, ad esempio con un decalogo chiaro. Sottolineo quanto la stessa terminologia ‘gioco’ sia errata: è un uso improprio perché i giochi producono effetti positivi invece questo non è un gioco ma è un grave pericolo!”.
CREMONA PUNTA SULLA FORMAZIONE – Sempre in Lombardia, a prendere posizione sul tema è Gianluca Galimberti, candidato per il centrosinistra a Cremona, città da lui amministrata fino a questa primavera con l’emanazione di un regolamento comunale e di un’ordinanza sul gioco, oltre alla realizzazione del progetto “Gioco sapiens” per la presa in carico, la formazione degli operatori e l’attivazione di percorsi di emersione. “Siamo abituati a parlare di dipendenze riferendoci alle sostanze illegali. Assistiamo a un ampliamento del campo di utilizzo del termine ‘dipendenza’ in riferimento a comportamenti, abitudini, situazioni legali che non hanno alcuna connessione con l’assunzione di sostanze. Si tratta di una dipendenza di tipo psicologico, che è più ‘sfuggente’ rispetto alla dipendenza fisica, come lo shopping, il gioco, l’utilizzo di internet”, sottolinea. “Occorre affrontare e prevenire queste ‘nuove’ dipendenze, senza dimenticare quelle ‘vecchie’ (uso sempre più diffuso di cocaina e droghe da prestazione,
ritorno silenzioso dell’eroina, abuso di antidepressivi e psicofarmaci, approccio sempre più precoce all’alcol…) mantenendo stabili nel tempo e rafforzando i programmi di informazione e i servizi per la prevenzione”.
MODENA E LA LOTTA ALLA CRIMINALITÀ – Tornando fra le mura della grande casa del centrodestra passiamo a Modena con Stefano Prampolini, che dovrà vedersela con il primo cittadino uscente Gian Carlo Muzzarelli (Pd) e Andrea Giordani (M5S) in primis. “Modena è considerata come una delle aree più vulnerabili all’espansione delle mafie calabresi e dei Casalesi proprio grazie ai videopoker; oltre alla criminalità organizzata, spesso a causa e intorno ai luoghi del gioco, prospera anche una microcriminalità dedita a furti, scippi e usura. Il Comune di Modena dovrebbe innanzitutto elaborare uno studio conoscitivo, se necessario ricorrendo ad altre competenze istituzionali (Università, Asl, etc), sulla presenza e gli effetti delle sale gioco nella nostra città con l’obiettivo di una mappatura e di una stima degli effetti economici, sociali e sanitari del gioco. In secondo luogo si può valutare se le norme vigenti diano la possibilità di prevedere l’introduzione nei prossimi esercizi di bilancio di forme di sconto sulla Tares per bar e locali pubblici che non installino o rimuovano apparecchiature per gioco”, sottolinea Prampolini. Una legge nazionale invece dovrebbe essere “fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso, con un’adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura. Bisognerebbe vietare ogni forma di pubblicità diretta o indiretta, realizzata in qualsiasi forma, volta a favorire l’accesso al gioco, riconoscere un ruolo programmatorio/autorizzativo degli enti locali, integrare gli apparecchi con sistemi di lettura automatica di documenti contenenti l’indicazione anagrafica degli utenti per evitare l’accesso dei minorenni al gioco, valutando inoltre la possibilità di disabilitare i documenti nel caso che il giocatore sia riconosciuto affetto da ludopatia dall’autorità preposta (Asl) e/o l’auto-disattivazione da parte del giocatore stesso nel momento in cui si rende conto di essere dipendente dal gioco. Infine, disciplinare orari, distanze e sanzioni, così come previsto dalla senatrice Fregolent, mi sembra un ottimo viatico per completare il percorso normativo in materia di ludopatia”. Prampolini poi spende alcune parole in merito alla legge regionale sul gioco del 2013, integrata dal testo unico sulla legalità nel 2016 e modificata nel 2018. “Con la legge regionale per la promozione della legalità, del 2016,
STEFANO PRAMPOLINI
> GIANLUCA GALIMBERTI
www.gioconews.it
7
politica
TUTTI CONTRO IL GAP
>
MAURILIO MURRU
è vietato l’esercizio delle sale da gioco e delle sale scommesse nonché la nuova installazione di apparecchi per il gioco lecito in locali collocati a una distanza inferiore ai 500 metri da luoghi sensibili, come ad esempio le scuole, mentre più recentemente è stato approvata una risoluzione che fornisce ai sindaci maggiore libertà di agire nei confronti del problema. Tuttavia esiste una sproporzionalità nella diffusione degli apparecchi nelle diverse aree del territorio regionale, così come sono disomogenei i numeri dei soggetti che si rivolgono al sistema sanitario, forse perché l’azione di prevenzione nelle scuole è poco efficace. Bisogna però salvaguardare anche i posti di lavoro degli esercizi commerciali, quindi più che punire bisogna cercare di regolamentare”. Anche le ticket redemption, vietate ai minori di 18 anni secondo una delibera recentemente firmata dalla giunta regionale. “Sicuramente tutto ciò che allontana i giochi dalla pratica del gioco ci trova favorevoli; meglio che i giovani si impegnino nella pratica sportiva, nella formazione culturale e nell’apprendimento dell’educazione civica”.
SASSARI ALLA PROVA LEGGE REGIONALE – Tempo di elezioni anche per la Sardegna, con le votazioni calendarizzate per il 16 giugno. Fra le città in cerca di un nuovo sindaco c’è Sassari, che vede in lizza Maurilio Murru, nelle file del Movimento Cinque Stelle. In questo caso non si poteva non chiedergli un commento sulla legge regionale sul gioco approvata ai primi di gennaio, nella passata consiliatura. “Quella contro l’azzardopatia è una battaglia ormai storica del Movimento 5 Stelle che non ha mai avuto L E
R I C H I E S T E
D I
A N C I
paura di mettersi contro le potenti lobby del settore, sostenute spesso dalla politica connivente dei partiti tradizionali. Gli stessi che magari oggi si vantano per la legge regionale. Una legge che poteva, doveva arrivare prima. È comunque un passo in avanti, anche se le misure adottate non bastano. Bisogna proseguire su questa strada per arginare un fenomeno che rappresenta una piaga sociale a lungo sottovalutata. Disincentivare il gioco, sostenere veramente gli esercizi commerciali che dismettono le slot machine, avviare una forte campagna di sensibilizzazione per la tutela dei cittadini. A cominciare dai giovani. Non può continuare a passare il messaggio di stimolo al gioco come facile prospettiva di vincita e di svolta nella vita”. Per quanto riguarda la sua città, che ha approvato il proprio regolamento anti-Gap nel novembre 2017, Murru ricorda che “a Sassari, lo dicono i numeri, la situazione è sicuramente preoccupante. Milioni di euro spesi, famiglie distrutte economicamente e, ci dimentichiamo spesso di sottolinearlo, umanamente. Un danno incalcolabile. Le ricerche rilevano poi che le famiglie più colpite sono poi quelle a basso reddito, i cui componenti hanno problemi di lavoro. Lo hanno perso, sono precari o disoccupati. Questo vuol dire che l’emergenza ludopatia rientra in un problema sociale più ampio. La Sassari che immaginiamo è una ‘città del benessere’ e questo per noi vuol dire partire dalle categorie più vulnerabili, dal principio che nessuno deve rimanere indietro. Quindi porre l’attenzione su migliaia di cittadini in situazioni di disagio, puntare a una più equa distribuzione del reddito, avviare politiche sociali rivolte a un reale miglioramento della qualità della vita. È anche così che si combatte il gioco patologico, oltre che con norme e regolamenti specifici”. Certo, l’ideale sarebbe avere anche una legge nazionale, per avere limiti omogenei su tutto il territorio. “Al fianco delle associazioni, il Movimento 5 Stelle ha imposto questo tema a livello nazionale. È la forza politica che per prima ha messo al centro questo problema e ancora oggi si batte con forza contro questa emergenza sociale. Già il decreto Dignità interviene anche sul gioco, una legge nazionale completerebbe un sistema normativo in materia che parte a livello locale. Non ci sono più scuse per difendere una piaga che fa solo interessi personali e delle mafie. Anche dal punto di vista economico in generale è assodato che il gioco incide negativamente, riducendo i consumi e tutto l’indotto produttivo”.
U M B R I A
A I
C A N D I D A T I
C’è chi ha chiesto una presa di posizione netta ai candidati sindaco, a proposito di lotta al gioco patologico. Si tratta di Francesco De Rebotti, presidente di Anci Umbria, che ha invitato gli aspiranti a “inserire nel loro programma elettorale un impegno formale” in tal senso. Ma non solo. Fondamentale per De Rebotti e che “nell’azione di controllo e monitoraggio vengano coinvolte tutte le forze dell’ordine, non solo la Polizia municipale e che si possa agire anche sugli operatori e concessionari di slot machine”. Proposte che, assicura il presidente di Anci Umbria, verranno ribadite nei vari incontri elettorali in programma nelle settimane precedenti al voto. FRANCESCO DE REBOTTI
8
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
politica
Il presidente di Italia Madre, Irene Pivetti, in corsa per un posto al Parlamento europeo, avendo ben chiaro il ruolo che le imprese di gioco devono avere nel promuovere una cultura di legalità e sicurezza
I R E N E
P I V E T T I
Il contrasto al Gap parte dalle aziende
N
omi notissimi, per le elezioni europee ormai alle porte, e tra le candidature eccellenti di Forza Italia spicca quella, come indipendente, dell’ex presidente della Camera Irene Pivetti, attualmente presidente del partito Italia Madre. Quali sono state le motivazioni che l’hanno portata ad abbandonare la Lega e a scendere in campo a fianco di Forza Italia? “Io non ho abbandonato proprio nessuno. Ero nella Lega venticinque anni fa, poi c’è stata una vita fuori dalla politica. Ho ripreso ad impegnarmi per il mio paese l’anno scorso, fondando Italia Madre, ed è come presidente di questo partito che Antonio Tajani mi ha proposto di candidarmi in Forza Italia. Il tema è chiaro: Forza Italia rappresenta in Italia il Partito Popolare Europeo, ed è da questi valori che bisogna ripartire se vogliamo ridare un cuore all’Europa, e un po di cervello alle sue norme. Oggi l’emergenza, in Italia come in Europa, è lo sviluppo, la crescita, è tornare a produrre benessere per contrastare la povertà e la disoccupazione. È per questo che Italia Madre scende volentieri in campo sotto le bandiere di Forza Italia, perché questo è rimasto l’unico spazio politico dove abbia senso discutere di impresa e di politiche economiche. Un tempo l’area liberale era saldamente presidiata dalla Lega, il partito delle autonomie, della liberta e delle identità. La Lega di
10
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
di Anna Maria Rengo
oggi è tutta schiacciata sui temi della sicurezza, ed è diventata un partito di destra. Un peccato, e ovviamente non mi ci riconosco”. Quali sono le rivendicazioni che porterà avanti a livello europeo? “Che brutta parola però, rivendicare. Non vado in Europa per litigare, ma per costruire. Voglio un’Europa piu forte e piu responsabile, ma la voglio anche piu bilanciata tra nord e sud, con un ruolo molto maggiore per questi paesi che, come m’Italia, non solo costituiscono il confine meridionale dell’Unione, e affrontano quindi per primi le problematiche del continente africano, ma che inoltre e prima di tutto sono portstori di una identita mediterranea che è irrinunciabile componente di quella Europea. È ora di finirla di spedire in Europa le seconde linee, eleggiamo politici competenti e persone di carattere, che possano davvero fare la differenza”. Il suo partito Italia Madre ha al centro lo sviluppo economico e le politiche industriali. A suo modo di vedere il governo gialloverde sta sostenendo il tessuto imprenditoriale italiano? “Sia il reddito di cittadinanza che quota 100 azioni che premiano più chi non lavora che chi lavora. Questo governo non sta facendo nulla per aiutare le imprese, che sono poi i soggetti a cui è affidata la crescita e lo sviluppo. Siamo ancora nella logica degli 80 euro di Renzi”.
Con il decreto Dignità, ma poi anche con le legge di Bilancio 2019 e poi con il decreto su Rdc e quota 100, il governo italiano ha voluto combattere fortemente l’industria del gioco legale, aumentando per tre volte di seguito la tassazione e vietando del tutto la sua pubblicità. Secondo lei sono misure giuste e adeguate a combattere il fenomeno del gioco patologico e quello del gioco illegale, ovviamente non toccato da queste misure? “La questione del gioco, voi lo sapete bene, è molto delicata, e non possiamo essere felici che, specialmente in epoche di maggiore povertà, le persone si rivolgano al gioco come ad una possibilitá per migliorare il loro reddito. La nostra è appunto un’epoca a rischio di questo tipo. Credo perciò che per prime le imprese legate al gioco legale dovrebbero essere, e manifestarsi, in prima linea contro ogni forma di illegalità, ma anche assumere o sostenere iniziative di contrasto alla ludopatia. Questa sarebbe una azione seria: che il comparto del gioco si qualificasse per azioni di responsabilità sociale anti-dipendenza. Conosco molti volontari e alcuni amministratori locali che si impegnano su questo fronte. Proviamo a incominciare da qui”. Come imprenditrice, come valuta gli accordi commerciali stipulati tra Italia e Cina? Apriranno nuove prospettive di business per il made in Italy, per il libero scambio, o possono avere effetti negativi per le nostre attività industriali e commerciali? “La Francia porta a casa 30 miliardi di euro di commesse, e noi qualche misero accordo per portare arance e seme bovino in Cina. Per dire che abbiamo fatto tanta scena, ma nella sostanza abbiamo firmato un memorandum c’è ancora moltissimo da fare per impostare correttamente il nostro rapporto con quel continente. E questo sarà anche un tema di grande importanza in Europa, per il nuovo Parlamento”.
politica
GIOCARE GIO CONGUSTO
NUOVE TENDENZE
GIOCARE GIO CONGUSTO
PROMOSPACE
POKER STRATEGY
PROMOSPACE
www.gioconews.it
ENGLISH PAGE 88
LEDRITTE DELMAESTRO
GIOCO &ARTE
materia di gioco legale dal governo gialloverde, su tutte il divieto totale di pubblicità ma anche l’incremento della tassazione? Sono misure utili a combattere il gioco patologico e a tutelare i minori? “Non mi piace il fatto che Las Vegas e Montecarlo si siano trasferite in Italia, riempendo le città di squali. Forse ha fatto bene, il governo, a vietare la pubblicità del gioco. Certo, chi vuole giocare si lamenterà ma non si possono accontentare tutti. C’è però da aggiungere che il proibizionismo è una cosa fanatica. Molto meglio il controllo, il buon senso, oppure aumentare il prezzo di quello che si vorrebbe proibire. Pensiamo alle conseguenze che ha avuto il proibizionismo negli Stati Uniti!”. Secondo molti, il gioco online è il “vero” pericolo, in quanto meno controllato e controllabile. Come possono le famiglie e le agenzie educative, su tutte la scuola, fronteggiare questo rischio? “Il pericolo maggiore non è tanto il gioco quanto la droga. Quando un paese inizia a drogarsi significa che ha perso il futuro e che il sistema è debole”.
PROMOSPACE
LAPUNTATA
LEDRITTE DELMAESTRO
online fatte nel caso dell’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno. Questo è un regime non democratico, con gente che cambia idea senza dare alcune giustificazione e che ha desautorato il Parlamento delle sue prerogative. Per questo motivo io, come Francesco Alberoni, ho protestato, e l’ho fatto accettando l’invito che mi è stato fatto da Fratelli d’Italia. Avrei detto di sì a Silvio Berlusconi, a Matteo Renzi, e invece l’ha datto FdI, chiedendomi di assumere la direzione culturale del partito di cui conosco sia Giorgia Meloni che Guido Crosetto. Il mio è un gesto per dire che non mi fido di come sta andando l’accordo tra M5S e Lega”. A suo modo di vedere, c’è bisogno di un’Europa forte o di un’Italia forte in Europa? “Io ho un progetto per l’Unione Europea: deve essere uno stato federale con funzioni ben limitate ma che deve essere forte con le grandi potenze internazionali. Il futuro è fatto di Stati Uniti, Russia, India e Cina. Come fa l’Italia a trattare con la Cina? Da sola, potrebbe solo ubbidire, e a tale proposito, chissà quali sono gli accordi che il governo ha preso in materia commerciale con il presidente Xi Jinping quando è venuto in visita in Italia. Del resto, al governo abbiamo un gruppetto di persone che tende a non informare il resto del popolo e che fa solo battute, limitandosi a dire che gli accordi stretti con la Cina sono buoni”. Come valuta, come sociologo oltre che come politico, le disposizioni volute in
TORNEANDO
TORNEANDO
PROMOSPACE
di Anna Maria Rengo
ENGLISHPAGES
Una
nuova avventura a pochi mesi dal compiere novanta anni. Il sociologo Francesco Alberoni è tra i tanti candidati “eccellenti” in corsa per elezioni europee del 26 maggio, nella fila di Fratelli d’Italia. Una sfida che motiva così: “Sono sceso in campo contro il tipo di apparato politico che si è costituito in questo momento in Italia. Dopo le elezioni politiche del 4 marzo, i due partiti di maggioranza relativa hanno redatto un programma comune, sulla base del quale governano. Si tratta di formazioni assai diverse tra di loro: la Lega ha una tradizione di tipo svizzero, il Movimento 5 Stelle nasce dall’utopia di Gianroberto Casaleggio del voto antiparlamentare, dove uno è uguale a uno, ha una modalità di tipo più anarchico ma anche autoritario. La gente pensava che stessero insieme per necessità, ma la mia impressione è che i capi di Lega e M5S abbiamo stretto un accordo di continuità politica. Vogliono governare per cinque anni, riformare le istituzioni dello Stato, tenendo presente che il partito di Gruppo è antiparlamentare e che tra le alleanze strette da Matteo Salvini c’è l’ultradestra francese di Marie Le Pen, ossia un partito abbastanza torbido. Il Movimento 5 Stelle ha inoltre in serbo un referendum propositivo senza quorum, secondo il quale basterrebbero 200mila firme per proporre una consultazione referendaria e altrettanti voti per approvarla.... un po’ come con le consultazioni
GIOCARE GIO CONGUSTO
Il buon senso vinca sul proibizionismo
GIOCARE GIO CONGUSTO
A L B E R O N I
PAROLADI COLLOVATI
PAROLADI COLLOVATI
F R A N C E S C O
Il sociologo Francesco Alberoni affronta la nuova avventura delle elezioni europee: un mezzo per dire “no” all’apparato politico italiano, mentre dà un giudizio in chiaroscuro delle disposizioni del governo gialloverde sul divieto di pubblicità del gioco
11
politica
Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, è candidato alle elezioni europee con Italia in Comune e +Europa per un’Italia forte in una Europa unita: gli enti locali, a suo modo di vedere, devono avere un ruolo di primo piano nel regolamentare il gioco e combattere quello patologico
F E D E R I C O
P I Z Z A R O T T I
«Ai Comuni il potere centrale»
Da
Parma a Bruxelles per lavorare su temi quali politiche del lavoro e dello sviluppo sostenibile ma anche sulle problematiche legate al gioco patologico. Federico Pizzarotti rimarrà alla guida di Parma e se sarà votato porterà all’attenzione del Parlamento europeo anche le tematiche riguardanti il gioco. Lei è stato tra i primi sindaci di Italia M5S, da cui è uscito nel 2016. Cosa l’ha spinta a candidarsi alle elezioni europee e cambiare passo? “Ho scelto di candidarmi perché ritengo importante il progetto che vogliamo costruire. Da una parte ci sono i sovranisti con i loro slogan, dall’altra noi di Italia in Comune e +Europa, che vorremmo vivere in una Europa unita ma rinnovata sin dal suo impianto istituzionale. La vorremmo più democratica e attenta alle politiche del lavoro e dello sviluppo sostenibile”. Pizzarotti, lei si presenta a maggio con la lista Italia in Comune +Europa, cosa manca a questa Europa? “Prima di tutto politiche condivise sul fenomeno migratorio: qui si è vista tutta la debolezza dell’Ue e tutta la divisione degli Stati membri. Faccio una similitudine con il lavoro di noi sindaci: se tutti pensassimo al nostro orticello, senza ragionare su una equa redistribuzione dei richiedenti asilo tra le città, sarebbe il caos. È un po’ quello che avviene in Europa: ognuno pensa a sé. Così l’Italia e l’Europa non
12
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
di Roberta Falasca
funzionano. Un altro tema essenziale per Italia in Comune, come detto, riguarda le politiche del lavoro: abbiamo un Governo che voleva abolire la povertà ma sta abolendo la crescita. Ripensare al lavoro e all’occupazione”. Cosa ne pensa delle politiche del governo gialloverde su immigrazione e sicurezza, su cui si è aperto un grande dibattito a livello internazionale? “Stanno affrontando problemi importanti a colpi di slogan e di gesti eclatanti, come la chiusura del porto di Catania all’arrivo della nave Diciotti. Non si risolve un fenomeno epocale chiudendo il porto a una nave in transito ma intavolando accordi bilaterali con i Paesi africani. Il grosso di questo lavoro, come è risaputo, è stato svolto dall’ex ministro Minniti, che ha ottenuto risultati concreti: il flusso dei migranti è diminuito grazie alle sue politiche. Il tema sicurezza, invece, semplicemente non è stato affrontato. È un anno che si chiedono più forze dell’ordine sul territorio, Salvini non ce li ha ancora mandati. La sicurezza si affronta con più forze dell’ordine e con pene certe. Oggi mancano entrambe”. Lei è stato tra i politici più social in Italia, se dovesse raggiungere Bruxelles si sentirà sempre vicino alla gente, come lo fa adesso da sindaco? “Come ho avuto modo di dire in totale trasparenza, se dovessi venire eletto rimarrò a fare il sindaco, il lavoro più
bello ma più difficile del mondo. L’obiettivo è far votare un’idea: l’idea che l’Italia possa essere protagonista in Europa, ma in un’Europa unita e forte”. Sindaco Pizzarotti, il governo gialloverde in questo primo anno di mandato ha tenuto alcuni pugni duri su alcune tematiche, come quella sul gioco. Cosa ne pensa del decreto Dignità che limita la pubblicità sul gioco sui mezzi di comunicazione e aumenta le tasse, come ulteriormente fatto anche con dei procedimenti successivi? “Da sindaco mi sono sempre battuto affinché i locali che ospitano giochi con vincita in denaro fossero realizzati lontani da zone sensibili, come scuole o centri di aggregazione. Va contrastato in modo intelligente attraverso la sensibilizzazione e politiche condivise tra governo ed enti locali. Qualsiasi politica che ne riduca gli effetti, per un sindaco è una buona politica. Noi a Parma abbiamo sviluppato, come detto, un piano urbanistico in contrasto alla ludopatia, distanziando di 500 metri sale gioco e scommesse da zone sensibili e frequentate dai giovani”. Già ai tempi dell’intesa sul gioco portata avanti dall’allora sottosegretario Pier Paolo Baretta, lei auspicava che ai Comuni restassero prerogative in materia. Che cosa ne pensa ora e ritiene che sia venuta l’ora di rimettere mano al riordino dell’offerta sul gioco a livello nazionale, così da superare la cosiddetta “questione territoriale”? “Penso, come detto, che la ludopatia sia un fatto grave da contrastare in ogni modo, con politiche condivise e facilmente applicabili. Non possiamo pensare che i Comuni deleghino totalmente le proprie competenze. Gli enti locali, come i sindaci, sono i primi avamposti istituzionali a stretto contatto con le persone, non è pensabile bypassarli. In tutti questi anni sono state sviluppate diverse politiche condivise tra governo centrale e Comuni, ritengo questa la strada giusta oltreché necessaria”.
inchiesta
PIEMONTE
La fine dei giochi DAL 20 MAGGIO IL COMPARTO REGIONALE RISCHIA IL LICENZIAMENTO DI MIGLIAIA DI ADDETTI, A CAUSA DELL’ENTRATA IN VIGORE DEL DISTANZIOMETRO ANCHE PER GLI APPARECCHI DI SALE GIOCO, SCOMMESSE E BINGO. UNO SCENARIO DRAMMATICO SU CUI SI CONFRONTANO I SINDACATI, LE MAGGIORI RAPPRESENTANZE DEGLI OPERATORI E I CANDIDATI ALLA POLTRONA DI GOVERNATORE. di Francesca Mancosu
“Le
valutazioni elaborate dalle associazioni di categoria descrivono una situazione pesantissima affermando che l’applicazione della normativa regionale comporterà licenziamenti da parte delle aziende di gioco legale in Piemonte per circa il 75 percento dei propri dipendenti. In particolare si prevede la messa in mobilità di circa 3.650 occupati. A questi vanno aggiunti 1.700 dipendenti delle società che gestiscono slot machine, per i quali le procedure di licenziamento sono già iniziate colpendo, al momento, oltre 200 lavoratori”. Bastano queste parole, pronunciate da Fabio Favola, segretario generale Filcams Cgil Piemonte, a raffigurare lo scenario drammatico in cui si troverà il comparto re-
gionale del gioco dal 20 maggio, data in cui rischiano di dover chiudere i battenti le sale da gioco, le agenzie di scommesse e le sale bingo che non siano riuscite a adeguarsi alla legge 9/2016, che dal 20 novembre 2017 ha già sancito l’obbligo di rimuovere gli apparecchi dagli esercizi generalisti troppo vicini ai cosiddetti “luoghi sensibili”. C’è ancora la possibilità di salvare gli addetti del Piemonte? E come si pone la politica nei confronti di questa vicenda, alla vigilia delle elezioni regionali di fine mese? Lo abbiamo chiesto alle maggiori rappresentanze degli operatori del comparto e ai sindacati, nonché ai candidati alla poltrona di governatore Sergio Chiamparino e Alberto Cirio.
I sindacati: «Necessaria una normativa-ponte» A riferire sulle iniziative avviate dalle organizzazioni sindacali per tentare di bloccare la legge è ancora Fabio Favola. “Già dall’autunno scorso in Piemonte le categorie di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil hanno
14
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
cercato di aprire una interlocuzione con la Regione Piemonte, cui però non ha fatto seguito alcun intervento in particolare sul tema della retroattività delle norme previste dalla legge regionale.
PIEMONTE LA FINE DEI GIOCHI
Abbiamo incontrato e interloquito con le associazioni di categoria facenti capo a Confindustria, fra cui Sistema Gioco Italia e As.Tro, e continuano anche le sollecitazioni al ministro dello Sviluppo economico ad attivare un tavolo istituzionale sulla crisi del settore per analizzare e misurare gli effetti dei provvedimenti sul gioco legale e ad individuare soluzioni volte alla salvaguardia occupazionale. Condividiamo la necessità di intervenire sul settore per rendere compatibili le occasioni di gioco con la sostenibilità sociale, contrastare gli abusi e combattere l’illegalità e le attività illecite, ma il rischio di mettere in discussione migliaia di posti di lavoro in un quadro normativo disomogeneo sul territorio nazionale va affrontato con urgenza. La mancanza di risposte concrete a questi aspetti e la sola soppressione dei luoghi di gioco legale, oltre a creare seri problemi di tenuta occupazionale, rischia di consegnare completamente il settore a dinamiche illegali che le Ooss, unitamente alla lavoratrici e lavoratori, vogliono impedire”.
Il segretario generale della Fisascat Cisl Piemonte, Cristiano Montagnini, ricorda che tale stato di crisi “riguarda anche le imprese di produzione e di gestione degli apparecchi e non risparmierà i bar e i tabaccai”. Come arginarlo? “Bisognerebbe intervenire subito, in quanto reputo non sia tardi, nel procedere come hanno fatto altre regioni d’Italia (vedi Liguria e Puglia, Ndr) con normative ‘ponte’ che consentirebbero di evitare la perdita di posti di lavoro. Successivamente, sedersi ad un tavolo di confronto con la nuova giunta piemontese per individuare possibili correttivi, tenuto conto che siamo tutti in attesa che il governo centrale emetta nuove normative a tutela dei lavoratori di questo segmento produttivo. Intanto, come sindacato, unitariamente, abbiamo richiesto un’audizione alla terza commissione consiliare per rappresentare le risultanze emerse dal confronto con l’associazione datoriale, ma non ci è stata concessa per l’arrivo delle elezioni. Non ci perdiamo d’animo e vogliamo richiedere la convocazione di un’audizione straordinaria urgente”.
FABIO FAVOLA
CRISTIANO M O N TA G N I N I
Gli operatori: «Riprendere il dialogo, prevenire non proibire» “Dopo aver combattuto a lungo per spiegare al consiglio regionale e al presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, (che, ricordo, è uno dei firmatari dell’accordo Stato Regioni in Conferenza unificata del settembre 2017) le nostre ragioni e i danni che una legge cosi poteva fare al tessuto imprenditoriale sano del territorio, ora si vedranno gli effetti più drammatici”, puntualizza Alessia Milesi, rappresentante per l’associazione Sapar in Piemonte. “Confido che i nostri imprenditori sappiano reinventarsi e non soccombano, e come loro i migliaia di dipendenti che presto si troveranno senza reddito. Credo inoltre molto probabile che anche i nostri consiglieri regionali debbano prepararsi a reinventarsi perché, una cosa è certa, i danni procurati al nostro comparto, attraverso una mancanza completa di volontà di capire un settore complesso e di interpretazione reale dei suoi numeri, non verranno scordati dagli elettori piemontesi sia che essi siano gestori, esercenti, dipendenti, né dalle loro famiglie”. Sullo stesso fronte attende sviluppi Luciano Rossi, consigliere As.Tro per il Piemonte, che fornisce anche le stime delle ricadute occupazionali sul settore, secondo le segnalazioni arrivate all’associazione, e quindi parziali. “Sono state censite 680 sale di varia tipologia con apparecchi, ma non è facile quantificare né il numero di quelle che dovranno chiudere, considerato che quasi tutte sono ubicate a una distanza dai luoghi sensibili inferiore a quella prescritta dalla legge regionale, né quello degli addetti che perderanno il lavoro, ma le stime parlano di circa 900 persone”. Rossi poi fa i conti con i numeri diffusi dalla Regione Piemonte lo scorso novembre secondo i quali, dall’ap-
provazione della legge 9/2016, “il volume del gioco legale si è ridotto di più di mezzo miliardo di euro, passando da un volume di 5,1 miliardi nel 2016 a una stima di 4,6 miliardi nel 2018, mentre le perdite dei giocatori si sono ridotte del 17 percento passando da 1,250 miliardi nel 2016 a una stima di 1,030 miliardi nel 2018”. Il consigliere sottolinea che nell’attesa della “pubblicazione di dati definitivi, si può dire con certezza che la spesa complessiva in Piemonte aveva iniziato a calare prima che il distanziometro venisse applicato. Non abbiamo notizia di miglioramenti in termini di salute, non ci sono dati che dimostrino un calo del numero di persone affette da Gap nella regione. Di certo, abbiamo notizia di numerosi sequestri di apparecchiature illegali in tutto il territorio, delle quali la spesa non è conteggiata dai Monopoli di Stato. Ci auguriamo che la prossima giunta regionale affronti il tema in maniera razionale e con intenti risolutivi, non a fini di mera propaganda politica. Sono sempre più numerose le regioni che in vista delle applicazioni delle stesse norme hanno scelto di prorogare i termini di entrata in vigore in attesa di una norma nazionale che renda omogenee le stesse norme, com’era stato sancito in Conferenza unificata. >
www.gioconews.it
LUCIANO ROSSI
ALESSIA MILESI
15
inchiesta
ACQUI TERME
“Ad ottobre 2018 abbiamo aperto un dialogo con il presidente Chiamparino ma purtroppo il grave problema reputazionale che affligge il settore ha reso impossibile una revisione o una sospensione della vigente normativa. I politici ragionano in funzione del consenso e purtroppo l’opinione pubblica non digerisce facilmente iniziative a favore del settore, anche se si tratta di interesse pubblico a contrasto delle illegalità. Auspico che il settore possa trovare compattezza nelle rappresentanze. Sono portatore e sostenitore di un progetto, gli stati generali dal gioco, momento di coesione e sintesi per dare un forte segnale al mondo della politica italiana e all’informazione. Abbiamo bisogno di smontare le fake news che hanno minato la nostra credibilità, rivendicando i nostri diritti come cittadini, imprenditori ed il ruolo di concessionari dello Stato”. Restando nello stesso comparto, a prendere posizione è anche Salvatore Barbieri, presidente di Ascob - Associazione dei concessionari sale bingo. “Ogni sala bingo ha una media di 60-70 dipendenti fra uscieri, baristi, addetti al gioco, e buona parte dei bilanci arriva dagli introiti di Awp e Vlt. Quindi, se oggi stiamo valutando solo la chiusura delle sale Awp in futuro potremmo valutare la chiusura totale delle sale”. In tema di politica, Barbieri si augura un intervento prima delle elezioni. “Se le aspettiamo, sarà tardi. Comunque vada a finire il voto, per la formazione della giunta ci vorranno due o tre mesi e le aziende non possono stare ferme così a lungo. Mi auguro che il prossimo governo del Piemonte convochi un tavolo tecnico, ascolti gli operatori e si possa riprendere quanto detto dal Consiglio di Stato in materia di bandi, con l’auspicio di attuare l’accordo StatoRegioni del 2017. La Regione dovrebbe sottoscrivere l’intesa, perché una lista di luoghi sensibili troppo lunga porta all’espulsione del gioco legale dai territori, come dimostrato da quanto sta accadendo nella provincia di Bolzano, oltre che in Piemonte”. Il presidente di Ascob poi punta l’attenzione sul vero fine che dovrebbero avere le leggi sul gioco: la prevenzione del Gap. “La prevenzione, secondo me, in realtà non la vuole fare nessuno. Bisognerebbe ragionare sull’auto-esclusione dei giocatori patologici, puntare sulla formazione, sulla sensibilizzazione nelle scuole. Le distanze non servono. Ci sono solo slogan sulle chiusure degli esercizi con offerta di gioco, ma molti politici non si rendono conto degli effetti reali; vediamo chi avrà il coraggio di dire ai lavoratori che gli hanno fatto perdere il posto. È assurdo, considerando che il governo nazionale promuove il reddito di cittadinanza e nel contempo si manda la gente a casa. Non c’è nessuna statistica attendibile sul numero dei giocatori patologici, l’unica certezza sono i disoccupati che ci saranno dal 20 maggio in poi”.
> Tutelare l’occupazione dovrebbe essere una priorità del-
R AFFAELE PALMIERI
I TA LO M A R C O T T I
S A LV A T O R E B A R B I E R I
16
la buona politica, al di là dei colori, specie in una regione come la nostra dov’è altissimo il tasso di disoccupazione giovanile”. Sul fronte delle agenzie di scommesse arriva il commento di Raffaele Palmieri, presidente di AssoSicon, sindacato delle concessionarie di betting. “Il numero di sale che dovranno chiudere e di addetti che resteranno senza lavoro sarà superiore al 50 percento della rete attuale”. Un “problema” che dovrà affrontare la prossima giunta regionale. “In campagna elettorale le promesse si sprecano, la cosa importante è che la politica prenda coscienza dell’impatto produttivo economico e soprattutto dei posti di lavoro che andranno persi in Piemonte. Poi, a mio avviso, la politica è indirizzo ed ognuno si dovrebbe assumere le proprie responsabilità”. Fra le attività colpite dalla legge piemontese dal 20 maggio ci sono anche le sale bingo, che traggono gran parte del proprio fatturato proprio dagli apparecchi da gioco oggetto del distanziometro. “Chiaramente, tale limitazione avrà una ricaduta occupazionale e porterà molte sale ad una situazione di crisi. Le sale bingo, proprio per il modello che le caratterizza, non possono prescindere dall’essere multiprodotto”, afferma Italo Marcotti, presidente di Federbingo.”Il problema è politico, non esistono documenti che provino l’efficacia delle limitazioni alla raccolta per ridurre la dipendenza da gioco. Quando lo Stato non è in grado di contrastare le distorsioni sociali con la cultura si avventura nei divieti, i quali a volte sfociano nel proibizionismo. Il paradosso è che la politica vieta o limita la raccolta di gioco legale, ne critica l’impianto regolatorio ma non può e non vuole prescindere dal gettito erariale che genera. Non vedo alternative ad un riordino organico del modello di vendita che possa far tesoro dell’esperienza degli ultimi 20 anni di raccolta in concessione. Sistema Gioco Italia nel 2013 ha promosso un proprio modello di riordino che si basava sulla concentrazione, il contrasto alla dipendenza attraverso il principio dell’esclusione ed autoesclusione dal gioco, l’innalzamento dei requisiti e delle caratteristiche societarie richieste ai concessionari e molto altro. Purtroppo, i tempi non erano maturi e non siamo stati abbastanza coesi e capaci di farci ascoltare”. Un problema che si è riproposto anche a livello locale.
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
PIEMONTE LA FINE DEI GIOCHI
Le posizioni di Sergio Chiamparino e Alberto Cirio Sul versante politico, non potevamo non chiedere una presa di posizione ai candidati alla carica di governatore del Piemonte in vista delle elezioni del 26 maggio. “La legge votata all’unanimità dal consiglio regionale ha come scopo il contrasto della ludopatia. A sollecitarla, oltre alle forze politiche di tutti gli schieramenti, sono stati anche gli operatori sanitari, dato che i dipartimenti contro le dipendenze curano ogni giorno centinaia di pazienti affetti dai danni del gioco compulsivo. È un fenomeno dalle implicazioni serissime, che arriva a distruggere la vita delle persone e che ha costi sociali e sanitari molto alti”, rimarca Sergio Chiamparino, governatore uscente e di nuovo in lizza con il Partito democratico. “Il provvedimento ha ridotto il rischio di esposizione al gioco d’azzardo, contenendo in modo significativo i volumi, ma soprattutto, le perdite legate al gioco. Se si analizzano i dati dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, in Piemonte si osserva una riduzione di 503 milioni del gioco fisico nel 2018 rispetto al 2016. Il Piemonte è l’unica regione con un consistente calo del gioco fisico e un aumento del gioco online inferiore rispetto alle altre regioni, e comunque non in grado di compensare la riduzione del gioco fisico. Inoltre, le perdite dei giocatori piemontesi si sono ridotte del 17 percento, passando da 1 miliardo e 250 milioni nel 2016 a una stima di un miliardo e 30 milioni nel 2018, con un calo di circa 220 milioni in due anni. Anche se gli effetti sulla riduzione del Gap dovranno essere necessariamente valutati in un arco temporale più ampio, analizzando la prevalenza dei soggetti problematici, i primi risultati indicano una generale riduzione del rischio di esposizione al gioco, che era proprio una delle finalità della legge. Per quanto riguarda invece l’effetto del provvedimento sull’occupazione del settore, monitorato con grande attenzione dall’assessorato al Lavoro, dai dati del Sistema informativo lavoro del Piemonte non emerge finora un calo significativo di occupati. Il saldo tra assunzioni e cessazioni risulta negativo, in particolare, nel biennio 2016-2017, quando i lavoratori del comparto sono diminuiti di una sessantina di unità per anno, una riduzione che tuttavia non può essere ricondotta agli effetti della legge regionale. Nel 2018, invece, l’andamento occupazionale è persino migliorato, con un incremento delle assunzioni, rispetto al 2017, pari a un centinaio di unità, un parallelo incremento delle cessazioni per 60 unità e un saldo occupazionale solo leggermente negativo (-13 unità). Non ci sono quindi scostamenti significativi rispetto all’andamento generale del mercato del lavoro in Piemonte, ma è evidente che terremo sotto controllo il fenomeno, in particolare dopo il 20 maggio per verificare gli ulteriori effetti della legge e individuare strumenti a tutela dell’occupazione. Anche per verificare l’efficacia sulla ludopatia, abbiamo
commissionato al Consiglio nazionale delle ricerche uno studio attraverso un questionario che in 80 comuni piemontesi raggiungerà oltre 30mila residenti tra i 18 e gli 80 anni. Un campione che sarà di grande aiuto per tarare la legge e le eventuali modifiche che si rendessero necessarie”. Di tutt’altro avviso il principale sfidante di Chiamparino, Alberto Cirio, deputato al Parlamento Europeo e candidato alla presidenza della Regione Piemonte per il centrodestra. “La legge regionale attualmente in vigore ha una serie di criticità che abbiamo da sempre segnalato e che andranno approfondite. A cominciare dal fatto che non è sufficientemente forte sul tema della prevenzione e dell’educazione, tema a me molto caro. Sono stato il primo, da assessore regionale anni fa (all’Istruzione, dal 2010 al 2014, Ndr), a sostenere un progetto per portare il tema delle ludopatie nelle scuole e farne comprendere i meccanismi psicologici. Un progetto che ha coinvolto migliaia di giovani su tutto il territorio e che è un peccato che la Regione Piemonte non abbia continuato a promuovere. Io credo che serva educare, non proibire. E che più che una nuova legge regionale serva, invece, una legge nazionale che preveda regole uguali per tutti e che così impedisca le peregrinazioni tra regioni e regioni, o tra comuni e comuni, alla ricerca di norme più permissive. In più, lasciare ai singoli sindaci la scelta degli orari è folle, perché chi vuole continuare a giocare dovrà solo spostarsi dopo una certa ora nel comune accanto”, osserva l’esponente di Forza Italia. “Serve una legge che trovi un punto di equilibrio tra la giusta necessità di mettere delle regole precise al gioco, ma non abbia un impianto proibizionista, quanto invece educativo. Il proibizionismo ha fallito ovunque. Pensiamo solo al caso dell’alcol. Ciò che serve è educare e prevenire, unitamente al garantire fondi adeguati al sistema sanitario pubblico per intervenire e fornire giusta assistenza”.
SERGIO CHIAMPARINO
ALBERTO CIRIO
>
I L G R AT TA C I E LO D E L L A R E G I O N E P I E M O N T E I N C O S T R U Z I O N E , P R O G E T TO D I M . F U K S A S ( P H . G I A N N I C A R E D D U - O P E R A P R O P R I A , C C B Y- S A 4 . 0 , C O M M O N S . W I K I M E D I A . O R G )
www.gioconews.it
17
inchiesta
PIEMONTE LA FINE DEI GIOCHI
>
Fondamentale, poi, un monitoraggio dei risultati delle norme. “Confido nel Consiglio per una verifica sull’impatto reale che la legge sta avendo sul territorio. Dovremo infatti capire quale è stato l’effetto concreto sull’occupazione del settore, ma soprattutto valutare i reali benefici in termini di contrasto al Gap. Capire se è solo
una risposta politica ed un po’ ideologica ad un problema che va obbligatoriamente affrontato in una dimensione più ampia. Perché purtroppo le offerte di gioco online rappresentano un rischio molto più grave e difficilmente arginabile o controllabile. Se non si tiene conto di questo aspetto si rischia di cadere nell’ipocrisia”, conclude Cirio.
CARDIA: «PIEMONTE EMBLEMA DELL’EFFETTO ESPULSIVO DELLE LEGGI REGIONALI»
GERONIMO CARDIA
Ad approfondire le conseguenze della legge piemontese interviene l’avvocato esperto di gaming Geronimo Cardia, primo teorizzatore dell’effetto espulsivo delle norme regionali sul gioco legale. “Sotto il profilo del contenzioso la misura interviene in un momento in cui il Tar Piemonte ha emesso tre sentenze, dello stesso tenore, una delle quali impugnata al Consiglio di Stato, a seguito di ricorsi di alcuni operatori che contestavano la legittimità di provvedimenti inerenti l’espulsione degli apparecchi da bar e tabacchi, adottati dai comuni di Almese, Acqui Terme e Murisengo, in applicazione della legge n. 9/2016. Nelle sentenze si trovano diversi passaggi sui quali appare necessario porre l’attenzione perché consentono di mettere in evidenza il contesto. In primo luogo, nelle sentenze si pretende di risolvere il problema del denunciato errore tecnico che ha determinato l’interdizione della sostanziale totalità del territorio pretendendo che le perizie delle parti fossero estese all’intero territorio regionale (!) ritenendo non sufficienti le analisi svolte a Torino e in altre due cittadine piemontesi, da un lato, e rinunciando inspiegabilmente a disporre una consulenza tecnica d’ufficio, come invece fatto dal Consiglio di Stato per la provincia di Bolzano e per Domodossola, dall’altro. In secondo luogo, e così ammettendo implicitamente il problema dell’errore tecnico e dell’effetto espulsivo, le sentenze suggeriscono di individuare luoghi insediabili dal gioco pubblico non attraverso la rimodulazione dei luoghi sensibili, bensì con la modifica del preesistente piano regolatore. Come a dire che l’effetto espulsivo è colpa del piano regolatore (che va adeguato) e non del distanziometro viziato da errore tecnico (che va mantenuto).
MURISENGO
18
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
In proposito, le sentenze pretendono di ritenere che tale percorso sia peraltro indicato dall’intesa sancita in Conferenza unificata, senza valutare che in realtà tale percorso sia alternativo alla rimozione dell’errore tecnico e certamente non l’unico ad essere praticabile. Così, mentre si afferma, erroneamente, che il percorso è suggerito dall’intesa, si giustifica che risulti ancora disatteso l’obbligo di adeguamento all’intesa imposto alle Regioni dalla legge di Stabilità 2018 con il fatto che la norma richiamata sarebbe stata posta unicamente per consentire l’espletamento delle gare scommesse e non anche per assicurare la presenza della verticale distributiva degli apparecchi sul territorio. Ciò è molto grave posto che, da un lato, si ammette che esista a livello normativo nazionale l’esigenza di rimuovere l’errore tecnico per consentire che i punti messi a gara possano effettivamente ‘atterrare’ sul suolo regionale ma, dall’altro, non si vuole usare questo principio consolidato per affermare che: esiste l’errore tecnico perché c’è un divieto sulla sostanziale totalità del territorio che impedisce l’esistenza dell’offerta legale della verticale degli apparecchi sul territorio; l’errore va rimosso e sostituto con una misura che sia efficace e priva di errore tecnico; non risulta corretto bandire da intere porzioni di territorio italiano l’offerta pubblica riservata in concessione per altri anni. Nelle sentenze si arriva poi a dire che in ogni caso l’intesa non è ancora efficace, perché non è stato emanato dal Mef l’atteso decreto attuativo. Il contesto in cui la misura interviene si arricchisce, poi, di due prese di posizione da parte del Consiglio di Stato: la nota sentenza secondo cui il distanziometro della provincia di Bolzano
sarebbe ben fatto perché assodato che il gioco legale possa efficientemente spostarsi in periferia (disattendendo le risultanze generali della Ctu) e i pareri emessi sui bandi di gara scommesse e bingo che interrogano Mef e Adm chiedendo come sia possibile che ancora non risulti emesso il decreto attuativo del Mef per rendere vincolante l’intesa e come sia possibile consentire agli operatori di atterrare i punti assegnati con gara senza l’implementazione dell’intesa. Sotto il profilo regolatorio poi la misura interdittiva della verticale distributiva fisica delle Awp e Vlt si colloca in un momento storico in cui al comparto vengono richiesti, per giunta in scadenza di concessione, investimenti aggiuntivi in tecnologia (AwpR, tessera sanitaria etc). Ed infine, sotto il profilo normativo la misura interdittiva del territorio piemontese si colloca in un momento in cui si assiste sia all’ennesimo mancato riordino, annunciato con l’obiettivo di mantenere i livelli di gettito, sia ai continui aumenti di tassazione per finanziare le politiche economiche del Governo. Corto circuito? Incendio? Danni rilevanti? Sì, perché a risentire di quanto sopra, a risentire del disordine, sono la salute ed il risparmio degli utenti, l’ordine pubblico, esposto al dilagare dell’offerta illegale, il gettito erariale, compromesso dallo sversamento della domanda nell’offerta illegale, le imprese al servizio dello Stato, che non potranno reggere gli investimenti operati e che non è chiaro come si porranno di fronte a bandi di nuove gare, gli investitori internazionali, che penseranno più di due volte prima di muoversi, e certamente non per ultime le forze occupazionali, sempre più indebolite”.
attualità
Cina, la nuova scommessa tricolore La forte tradizione di gioco dei cinesi è un’opportunità da sviluppare in Italia e i recenti accordi commerciali stretti tra i due Paesi offrono ulteriori opportunità di business, a patto che i protocolli istituzionali divengano operativi
PROMOSPACE
ENGLISHPAGES
LEDRITTE DELMAESTRO
LAPUNTATA
GIOCARE GIO CONGUSTO
PAROLADI COLLOVATI
PROMOSPACE
PAROLADI COLLOVATI
PROMOSPACE
GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCO &ARTE
LEDRITTE DELMAESTRO
GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCARE GIO CONGUSTO
20
osservano vicendevolmente, studiando in particolare le opportunità di business. La nuova via della seta, in Italia, passa certamente dai recenti accordi commerciali siglati cotra il premier Giuseppe Conte e il presidente cinese Xi Jinping, ma è stata battuta già da tempo anche nel settore del gioco. Gli operatori tricolori puntano da tempo sulla clientela cinese, infatti, ma ritengono che il paese possa essere anche un interessante mercato dove sviluppare sinergie e opportunità di crescita, questo nonostante abbia una politica fortemente restrittiva in materia. A fare il punto, sui legami in essere e da sviluppare tra i due paesi, è Diego De Santis, titolare e amministratore del gruppo Pangea ( che comprende Pangea Sarl di Monaco e Nobis international service di Sofia), focalizzato nella consulenza per le imprese. Quanto è importante la clientela asiatica e in particolare cinese per le location di gioco italiane? “Ad oggi la clientela cinese rappresenta un importantissimo target e lo dimostrano i numeri che Venezia, ad esempio, riscontra in questo importanDIEGO DE SANTIS te mercato. Altro importante esempio di come il giocatore cinese sia ambìto è Campione d’Italia che, a prescindere dalle vicissitudini amministrative che lo stanno penalizzando, ha costruito un’offerta appositamente per quel mercato; si pensi che c’era addirittura un progetto per aprire una struttura distaccata solo per accogliere il giocatore cinese”. Quali particolari esigenze e caratteristiche ha e come le si può e deve assecondare?
PROMOSPACE
ENGLISH PAGE 86
SI
NUOVE TENDENZE TORNEANDO
di Anna Maria Rengo
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
“Il cliente cinese non può essere gestito senza una profonda conoscenza dei molti elementi culturali che lo distinguono da tutti gli altri clienti. Molti operatori nel settore dell’accoglienza hanno investito pesantemente per potersi proporre coerentemente al mercato cinese. Diciamo che il rapporto va costruito a partire dal mondo in cui ci si relaziona commercialmente con l’interlocutore, rivedendo radicalmente tutti gli elementi di business etiquette che devono caratterizzare le azioni di promozione delle struttre da gioco. In secondo luogo, la comunicazione deve forzatamente passare per i canali più utilizzati anche per quello che riguarda il web; è noto infatti che i cinesi utilizzano piattaforme social diverse da quelle degli occidentali, per cui si rende necessario essere presenti sulle loro. Anche l’adattamento ai locali e ad alcune modalità di gioco sono necessari, così da avvicinarsi quanto più possibile a quanto loro si aspettano di trovare quando arrivano in strutture da gioco in altri continenti”. Quanto conta il made in Italy nel mercato cinese e quali sono le difficoltà che le imprese tricolori devono affrontare nell’approcciarlo? “Il made in Italy è da sempre un elemento di distinzione che permette all’offerta di prodotti e servizi di avere un posto di eccellenza nella scelta e nei gusti del cliente cinese; resta vero che non è sufficiente avere un brand o un’etichetta ma le si deve comunicare in modo tale che il cliente cinese possa apprezzare veramente le qualità del prodotto stesso. Le maggiori difficoltà che le nostre aziende e i nostri clienti italiani hanno affrontato e continueranno ad affrontare sono indubbiamente quelle legate all’altissima competititività che il mercato prevede vista la continua evoluzione della domanda. La sfida è molto impegnativa
CINA LA NUOVA SCOMMESSA TRICOLORE
“Macao eredita tutti i benefici dell’antica tradizione del gioco che il popolo cinese ha sempre coltivato. La storia di Macao è stata fortemente influenzata dall’andamento politico che la Cina ha attraversato negli ultimi decenni. Si ricordi quando le restrizioni imposte ai giocatori cinesi nello spostarsi a Macao fecero crollare gli incassi dei casinò e il repentino cambio di direzioni con la liberalizzazione degli espatri e degli importi giocabili. Il gettito fiscale che Macao garantisce a Pechino con le sue entrate ha avuto la meglio e oggi i giocatori cinesi possono rimanere in territorio di Macao praticamente per due settimane al mese e giocare liberamente”. In Cina il gioco è ancora largamente vietato. Questo stato di fatto è destinato a mutare nel tempo e e il divieto del gioco legale, in Cina, quanto ha pesato nello sviluppo di quello illegale? Ha delle cifre in proposito? “Riteniamo che il gioco in Cina continuerà a restare illegale anche per proteggere gli interessi della sopracitata Macao, la quale beneficia in modo evidente della situazione (e di riflesso ne beneficia anche Pechino). Per quanto riguarda le cifre, non abbiamo dei dati troppo attendibili ma possiamo affermare che il fenomeno del gioco illegale sia punito in modo molto severo dallo stato cinese, per cui il fenomeno è sotto controllo e certamente il governo cercherà di ricondurlo in qualche modo a una fonte di reddito legale (magari attraverso qualche altro grosso appalto nello stile di Macao come già è in progetto di fare in Cambogia)”.
RICCARDO TA C C A R D I
ma ad oggi l’Italia è certamente ben vista”. I nuovi accordi commerciali che conseguenze positive e/o negative avranno per le imprese italiane che operano in Cina? “Le dinamiche che stanno imperversando sui mercati internazionali stanno facendo una ulteriore selezione fra chi ambisce ad approcciare la Cina. Si vedano gli attriti portati dalle relazioni tra Cina e Usa che, certamente, avranno qualche ripercussione sull’andamento delle esportazioni e delle importazioni anche sull’Europa. Per quanto riguarda specificamente l’Italia, i risvolti potranno solo essere positivi a patto che ci sia un forte coinvolgimento delle piccole e medie imprese e che non ci si fermi a protocolli istituzionali che raramente divengono operativi e quindi fonte di rendita per le nostre aziende”. Quali strategie di business in Cina possono adottare le imprese italiane, anche in materia di gioco? “Le strategie sono abbastanza comuni per tutti i settori merceologici, anche in materia di gioco. Come detto in precedenza, è fondamentale cominicare con le modalità linguistiche, culturali e strutturali che meglio sono accettate dal potenziale mercato cinese; essere presenti a eventi importanti come fiere del settore, eventi di interscambio culturale, missioni commerciali. Non ultima, la preparazione della propria struttura (personale, ambienti, logica di comunicazione) all’accoglienza coerente”. Sono possibili forme di cooperazione con operatori cinesi? “Nella nostra storia abbiamo stretto molte collaborazioni e partenariati con operatori cinesi, per cui è una strada da percorrere assolutamente. Certamente, però, alcune caratteristiche delle collaborazioni nel modo in cui le conosciamo in occidente devono essere riviste, sia in termini relazionali che contrattuali, ma non si può prescindere dall’instaurare rapporti con operatoli locali”. La speciale regione amministrativa cinese di Macao è diventata la capitale mondiale del gioco d’azzardo. Come questo è potuto accadere?
Due culture a confronto In Cina il made in Italy fa scuola da un bel pezzo. Per esempio, grazie all’attività svolta da World Trade Display, azienda, specializzata nella progettazione e produzione diretta di display e soluzioni digital signage ad alto impatto emotivo e comunicativo. “Operiamo sul mercato asiatico da almeno quindici anni, con proprie joint-venture dirette con le nostre factories”, spiega Riccardo Taccardi, presidente di World Trade Display. Quali sono le principali difficoltà incontrate e quali invece le prospettive di business sul mercato asiatico? “La maggiore difficoltà risulta essere la la capacità di saper fare interpretare le nuove concezioni di prodotto in termini
di ‘Style & Design’ richieste dal mercato. Le maggiori prospettive di business sono invece nella forte capacità di produzione”. Ritiene che i nuovi accordi commerciali tra Italia e Cina porteranno dei vantaggi alle imprese italiane che operano sul mercato cinese e alla sua in particolare? “Non nel settore dell’information tecnology; da sempre infatti l’elettronica in Cina viene prodotta e poi nel mondo venduta, questo a differenza dei settori, ad esempio, dell’alimentazione, alta moda o automotive, dove spesso funziona al contrario”. Secondo lei i recenti sviluppi normativi in Italia in materia di gioco (aumento tassazione e divieto pubblicità) che conseguenze avranno
sul business delle imprese di gioco, italiane ed estere? L’Italia resta un paese attraente? ““La capacità di saper regolare il mercato del gioco è da sempre una sfida in tutto il mondo, essendo quest’ultimo un settore che implica sfaccettature anche emotive e compulsive. Le nuove regole senz’altro porteranno a una concentrazione del gioco in pochi player e sempre più controllati direttamente dal legislatore, così da poter far meglio seguire le diverse evoluzioni del settore, soprattutto quello dell’online; di fatto la parcellizzazione del settore sino a oggi esistente, ha da sempre creato sacche di evasione e un difficile controllo dei singoli piccoli player”.
www.gioconews.it
21
VILNIUS, LITUANIA
eventi
IL GIOCO CHE VIENE DAL FREDDO
di Anna Maria Rengo
ZOLTÁN TŰNDIK, CO-FONDATORE E HEAD OF BUSINESS DI EUROPEAN GAMING MEDIA AND EVENTS, ANALIZZA LE PROSPETTIVE DI BUSINESS CHE CI SONO NEI PAESI BALTICI E RITIENE CHE L’ITALIA RISCHI DI FAVORIRE L’ILLEGALITÀ METTENDO AL BANDO LA PUBBLICITÀ DEGLI OPERATORI REGOLARMENTE AUTORIZZATI: FOCUS A OTTOBRE A MILANO
PROMOSPACE
ENGLISHPAGES
LEDRITTE DELMAESTRO
LAPUNTATA
GIOCARE GIO CONGUSTO
PAROLADI COLLOVATI
PROMOSPACE
GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCO &ARTE
PAROLADI COLLOVATI
PROMOSPACE
GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCARE GIO CONGUSTO
TORNEANDO
LEDRITTE DELMAESTRO
NUOVE TENDENZE
22
PROMOSPACE
ENGLISH PAGE 90
Un
punto di vista privilegiato per osservare i mercati nascenti e quelli ormai consolidati, ma che potrebbero scricchiolare e non rappresentare più motivo di grandi interessi imprenditoriali, oltre che spunto normativo. È il punto di vista di Zoltán Tűndik, co-fondatore e head of business di European Gaming Media and Events, che prende spunto dalla presentazione della seconda edizione del Mare Balticum Gaming Summit (in programma il 9 maggio) per analizzare le tendenze in atto del settore del gioco in Europa. Ma andiamo con ordine, partendo dalla seconda edizione dell’evento che, spiega, “è una piattaforma unica nel Baltico e nella regione scandinava” e che giunge “dopo un forte debutto nel 2018. Vorrei sottolineare tre notizie principali sulla conferenza: una nuova location (Vilnius, Lituania), la cerimonia di premiazione inaugurale (BsgAwards), una serie di relatori ancora più grandi con più rappresentanti regionali. Il trasferimento a Vilnius è tra le novità principali in quanto la conferenza è progettata per circolare nella regione in base alla richiesta dei delegati presenti o potenziali. La seconda notizia principale dell’edizione 2019 è che stiamo aggiungendo una cerimonia di premiazione inaugurale che si intitola Baltic and Scandinavian Gaming Awards (BsgAwards) e miriamo a premiare le aziende della regione per il loro duro lavoro e impegno per l’industria in un totale di 21 categorie (10 categorie per i paesi nordici e 11 categorie per i paesi baltici). Ancora una volta stiamo mettendo la decisione nelle mani
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
dei delegati presenti che avranno l’onore di decidere i vincitori. L’elenco dei relatori include il 30 percento in più di relatori dalla regione e abbiamo un maggior numero di esperti che si uniscono a noi sotto il fronte operatori: per esempio Betsson Group e Kindred Group, che hanno una grande presenza in entrambe le regioni. Le aspettative sono alte e ci aspettiamo di avere ancora una volta un evento sold out (anche se quest’anno abbiamo aggiunto più posti) dove vengono condivise molte informazioni di qualità, vengono creati momenti memorabili e, naturalmente, molte attività di networking e offerte vengono fatte dai delegati partecipanti”. Quali sono i paesi baltici che attualmente hanno le prospettive di business più interessanti? “Sulla base delle nostre informazioni l’Estonia e la Lituania sono molto più evolute quando si tratta di gioco d’azzardo online, mentre la Lettonia sta attualmente affrontando alcuni modifiche regolamentari nel settore terrestre a causa di alcune decisioni politiche. Non possiamo davvero indicare quale paese nei paesi baltici ha più prospettive di business, tuttavia in termini di gioco digitale/online, l’Estonia è stata molto proattiva con l’attuazione dell’e-Residency e allo stesso tempo ha avuto una delle ‘società digitali più avanzate al mondo’, come affermato da Wired. Ma dovrete partecipare alla conferenza per saperne di più sulle possibilità di investimento nella regione baltica!”. Cosa pensa del mercato italiano del gioco, anche alla luce dell’aumento della tassazione e del divieto di pubblicità? Rimane un mercato interessante per gli operatori stranieri e un
IL GIOCO CHE VIENE DAL FREDDO E CHE SCEGLIE LA PENISOLA
“esempio” a livello normativo? “A mio parere la situazione attuale in Italia non rimarrà la stessa in futuro dopo queste modifiche normative. Il divieto di pubblicità ha un effetto negativo sull’industria e tende a far crescere il mercato nero e, sappiamo tutti che la ‘black list’ non è un metodo efficace per combattere questo fenomeno. Solo avere una maggiore esposizione degli operatori legali contribuirà a spingere i giocatori verso società corrette. Tuttavia questo sta accadendo in molti paesi in Europa e sembra che l’attuale clima politico tenda a regolamentare tutto e ovunque. In termini di essere un mercato interessante per gli investitori, direi che l’Italia lo è! Per quanto ne so, il gioco con vincita in denaro in Italia esiste da secoli e risale ai tempi dell’impero romano. Non credo che nessun tifoso della Juventus, del Milan, del Siena o di qualsiasi squadra di calcio avrà mai un fine settimana in cui non piazzerà una scommessa sui propri favoriti o contro i rivali. Il gioco online non riguarda solo scommesse, lotteria, bingo e altre forme, che rimarranno sempre una tradizione, rendendo il mercato attraente per gli operatori e anche per i fornitori di software che creano sempre nuovi giochi. “Esempio”, con enfasi sulle virgolette è il modo giusto per dirlo quando si parla del livello normativo. Questo è l’esempio perfetto di come non regolamentare il mercato ma lo dirà il tempo e il tutto, ovviamente, dipende anche dall’agenda politica. Abbiamo messo in evidenza il mercato italiano e le recenti modifiche alle nostre ultime conferenze tramite apposite tavole rotonde e siamo lieti di annunciare che presto la discussione si sposterà a casa vostra, visto che quest’anno stiamo organizzando proprio a Milano la seconda edizione dello European Gaming Congress. Questo annuncio è anche un invito aperto al regolatore a unirsi alla conferenza in qualità di relatore e condividere le informazioni questo ottobre, quindi tre mesi dopo la piena entrata in vigore dei divieto di pubblicità da parte degli sponsor di gioco in Serie A. Il congresso si terrà il 22 ottobre e non vediamo l’ora di vedervi tutti li!”. Quali sono i temi “caldi” per l’industria europea del 2019 e quali sono le sfide che deve affrontare? “L’industria europea del gioco d’azzardo è stata infuocata negli ultimi due anni e sempre più problemi la stanno rallentando. Senza voler essere troppo aggressivo su alcuni argomenti vorrei sottolineare il gioco responsabile,
il divieto di pubblicità, l’apertura del mercato americano e la diversità. Il gioco responsabile e il divieto di pubblicità stanno andando insieme e anche se di solito ci avviciniamo all’argomento nella maggior parte delle nostre conferenze e notizie non ho visto alcun movimento reale di attuarlo efficacemente attraverso la regolamentazione, piuttosto che con note che focalizzano sulla consapevolezza sul tema da parte del brand che le diffonde. La nuova ondata di responsabilità aziendale ha spinto molti dei grandi operatori a concentrarsi così tanto sulla diffusione delle notizie su quanto siano efficaci nell’affrontare la dipendenza da gioco che si sono soprattutto dimenticati di creare un’analisi dell’impatto delle nuove norme. A mio modo di vedere, un buon modo per creare dipendenza da gioco consiste nell’aumentare le limitazioni pubblicitarie. Oggi i governi sono così concentrati sulla distruzione dell’immagine dell’industria che dimenticano quanta innovazione essa ha fatto nell’ultimo decennio e, anche, quanti posti di lavoro l’industria ha creato, per non parlare delle tasse che entrano nei registri di stato ogni mese. Anche l’apertura del mercato statunitense del gioco d’azzardo online è un tema scottante per l’industria europea. Molti dei grandi operatori e fornitori di software stanno cercando di entrare nel mercato gigante oltreoceano, a volte penalizzando l’innovazione in Europa. Certo, i grandi operatori saranno ok, tuttavia il mercato statunitense rimarrà un ‘sogno americano’ per la maggior parte dei simili interessati a espandersi. Anche la diversità è un tema caldo ora ovunque e non manca interesse per l’industria. Mentre la maggior parte della discriminazione delle donne proviene dalla società dell’Europa occidentale, sarà un conflitto tra est e ovest quando si parla dell’Europa”. L’industria europea del gioco ha un know how che può essere esportato nelle grandi capitali mondiali del gioco, come Las Vegas e Macao? “Dipende da quanto fortemente gli europei vogliono esportare il know how acquisito negli anni quando hanno a che fare con i clienti. Secondo me gli europei vogliono tutto ciò che è americano e asiatico, mentre gli asiatici e gli americani amano la miscela di culture in Europa. Tuttavia, quando si tratta di regolamentazioni e innovazione, è una questione diversa. Sfortunatamente, in termini di qualità, l’Europa è priva di entrambe. Le regolamentazioni sono drasticamente ridotte e la maggior parte di esse ha effetti negativi sull’innovazione e respinge anche il know how. Quando ci si riferisce a Las Vegas e Macao la maggior parte delle grandi aziende europee ha già una presenza enorme sia nel terrestre che nell’online. Immagino che dovremo semplicemente sederci e vedere cosa accadrà nei prossimi anni, dato che l’industria del gioco è qui per restare e sta sicuramente raggiungendo nuovi livelli e diventando più visibile nei principali media”.
Z O LT Á N T Ű N D I K
www.gioconews.it
23
eventi
SBOCCIA IL GAMING IN GIAPPONE governo nello spazio Mice, sulla pubblicità dei casinò e sul processo di selezione. Abbiamo visto alcuni degli operatori che hanno già reso note le loro relazioni con alcune prefetture e dato spazio a partnership, tuttavia la decisione su chi otterrà le licenze e in quali prefetture non è ancora stata presa. Il Jgc ospiterà tutti gli operatori Ir internazionali in corsa per entrare nel mercato giapponese ed affronterà anche alcuni aspetti non direttamente legati al gioco, come intrattenimento, tecnologia, ristoranti e finanziamenti. I relatori chiave sono Wolfgang Puck, Shochiku, Mgm, Marin Bay Sands, Galaxy, Melco, Lucien Barrier, Sjm e Hardrock International”. Su cosa vi state concentrando per attirare visitatori? “Stiamo esaminando gli otto pilastri
I
I
N
B
A ENGLISHPAGES
LEDRITTE DELMAESTRO
PROMOSPACE
LAPUNTATA
GIOCARE GIO CONGUSTO
PROMOSPACE
GIOCARE GIO CONGUSTO
M
L
L
O
Gli operatori di gioco chiave stanno gareggiando per avere la loro quota in un potenziale mercato che vale 40 miliardi di dollari. Jgc offrirà l’opportunità alle parti interessate di unirsi a funzionari governativi chiave, gruppi di gioco globali, costruttori, istituzioni finanziarie ed esperti legali per avere consulenze ed esperienze di prima mano sui quadri normativi proposti, aiutandoli a pianificare la strategia di ingresso nel mercato nipponico. Alcuni degli argomenti trattati in questa due giorni saranno: politica e regolamento; investimento e finanza; resorts integrati (conferenza sponsorizzata da Melco Resorts); marchio Giappone; economia e turismo (sponsorizzato da Wynn Resorts); impatto sociale e sviluppo locale; consumatori di gioco e di prossima generazione.
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019 GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCARE GIO CONGUSTO
POKER STRATEGY
E
PROMOSPACE
NUOVE TENDENZE
GIOCO &ARTE
GIOCO &ARTE
T
LEDRITTE DELMAESTRO
NUOVE TENDENZE
24
Dal 16 al 17 maggio, al Conrad Tokyo al via il Japan Gaming Congress, organizzato da Clarion Gaming. Occhi puntati sul nuovo regolamento per i casinò.
maggio focus sul gioco con vincita in denaro in Giappone. Dal 16 al 17 del mese, al Conrad Tokyo si tiene il Japan Gaming Congress, organizzato da Clarion Gaming. Un forum di due giorni, che offre approfondimenti pratici e comprensione della legislazione sui casinò in Giappone, fornendo anche una visione approfondita su ciò che serve per creare un Integrated Resort (Ir) di successo. Ma quali sono le novità del prossimo evento? Lo abbiamo chiesto a Sadie Walters, Head of Content di Clarion Events. “Questa è la prima volta che il Japan Gaming Congress si tiene dopo l’attuazione del progetto di legge sul gioco. In effetti abbiamo già visto alcuni aggiornamenti fondamentali della politica del
PROMOSPACE
ENGLISH PAGE 92
A
di Michela Carboni
strategici, che riteniamo siano ora le principali aree di interesse per l’intera industria, incluso il governo, come politica e regolamentazione, resort integrati, finanza e investimenti, marchio, impatto economico, partnership e consorzi. Abbiamo una fantastica serie di relatori che sono sia giapponesi che internazionali”. L’attenzione di Jgc sulla politica e la regolamentazione aiuterà i delegati a comprendere gli sviluppi più recenti della legislazione e l’impatto sui preparativi dei resort integrati, oltre a considerare gli obiettivi governativi e quali saranno gli effetti di Osaka 2025 sulla timeline. Che tipo di mercato è quello del gioco in Giappone? “Il gioco in Giappone arriverà sotto forma di resort integrato. Il governo centrale ha già specificato che il piano di gioco coinvolgerà solo il 3 percento dello spazio totale, tuttavia la parte di gioco rimarrà comunque un lato estremamente vantaggioso della proposta”. In che misura le aziende europee sono presenti? “Jgc è un evento internazionale con la maggior parte dei partecipanti provenienti dal Giappone. Avremo un’influenza europea da parte di operatori come Lucien Barrier e Monaco”.
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
Alexandre Manoel, segretario allo sviluppo economico, ministero delle finanze – Sefel Che cosa fare quando non è tutto in bianco e nero: introdurre la regolamentazione in modo sostenibile Jose Ortiz, Presidente, Conajzar. Luiz Felipe Maia, socio fondatore, Fymsa Advogados
2
Una pratica guida per gli operatori che iniziano ad operare nello spazio online
Le sessioni includono: “Impostazione di un negozio di gioco online: le basi per i nuovi operatori”. “Affiliate 101: che cosa sono? Come funzionano? E, in particolare, come funzionano per te? E come stare al sicuro nell'oscuro mondo del crimine informatico”.
giorno
1
giorno
giorno
PROMOSPACE
PAROLADI COLLOVATI
TORNEANDO
L’AGENDA Aggiornamento regionale dei paesi Argentina, Brasile, Colombia, Porto Rico
3
GIOCARE GIO CONGUSTO
NUOVE TENDENZE TORNEANDO
L’ORA DEL GIOCO
POKER STRATEGY
NEWSLETTER LEAVVENTURE DAROONEY
LEAVVENTURE DAROONEY RIFLESSIONI DAORSO
FISCO&SLOT
PANNONERO
L’ORA DEL GIOCO
TORNEANDO
CASINÒ FRANCESI
Argentina, Brasile, Colombia, Messico, Paraguay, Portorico e Uruguay (tra gli altri) e di avere conversazioni aperte con loro sulle questioni su cui stanno lavorando”. Molte anche le società europee interessate all’evento. “L’anno scorso abbiamo avuto partecipanti da Austria, Belgio, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Estonia, Francia, Germania, Gibilterra, Grecia, Guernsey, Irlanda, Isola di Man, Italia, Jersey, Malta, Monaco, Montenegro, Portogallo, Russia, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina e Regno Unito”. L’evento è stato creato per fornire ai dirigenti di gioco l’incontro diretto con i funzionari governativi, ponendosi nella posizione migliore per rispondere ai cambiamenti legislativi.
CASINÒ FRANCESI
FISCO&SLOT
che hanno dato un contributo eccezionale al gioco nella regione e ci sarà un ricevimento di benvenuto in seguito”. Per quanto riguarda il lato conferenze, “l’attenzione si è spostata quest’anno. Mentre negli anni precedenti ci siamo concentrati solo sulla regolamentazione e sulla strategia di alto livello quest’anno abbiamo puntato a dare un contenuto normativo, insieme ad argomenti operativi più pratici, come costruire e gestire un sito web di gioco d’azzardo online, lavorare con gli affiliati e su come inserirsi in America Latina da operatore internazionale”. Ancora quest’anno “ci saranno i popolari Country Roundtables che saranno ospitati in due giorni invece che in uno solo. Questo dà ai partecipanti la possibilità di incontrare i legislatori di
GIOCARE GIO CONGUSTO
POKER STRATEGY
LEAVVENTURE DAROONEY
di Michela Carboni
Appuntamento con Juegos Miami, dal 29 al 31 maggio all'hotel Biltmore di Miami. Focus sulla normativa per il gaming delle regioni sudamericane e su come orientarsi in tali mercati.
utte le forme di gioco, dai casinò al bingo alle scommesse sportive fino alle lotterie e ai giochi social, si danno appuntamento in un singolo evento che soddisfa le crescenti esigenze di operatori e attori di gioco dell’America Latina e dei Caraibi. Torna, infatti, Juegos Miami, dal 29 al 31 maggio all’hotel Biltmore di Miami. “Le principali notizie sull’evento del 2019 e le cose che stiamo facendo per attirare visitatori sono diverse”, afferma Layla Ali, conference producer gaming di Clarion Events. “Stiamo introducendo una nuovissima funzionalità pre-evento chiamata Latin American Gaming Hall of Fame Awards. In questa cerimonia di premiazione, la sera del 28 maggio, prima dell’evento, premieremo sei persone
NUOVE TENDENZE
NEWSLETTER
DANON PERDERE
LEAVVENTURE DAROONEY
LASLOT DELMESE
T
RIFLESSIONI DAORSO
MAGGIO IN GIOCO A MIAMI
ENGLISH PAGE 93
GIOCO &ARTE
GIOCO &PSICHE
GIOCO &ARTE
L’AVVOCATO DELDIAVOLO L’AVVOCATO DELDIAVOLO
DALMONDO
LAVLT DELMESE LASLOT DELMESE
GIOCO &PSICHE
DALMONDO
GIOCO &TECNICA
I SEGRETIDEL TAVOLOVERDE
PANNONERO
DANON PERDERE
PANNONERO
DANON PERDERE
ILUOGHI DELGIOCO
DANON PERDERE
DALMONDO
RIFLESSIONI DAORSO
DALMONDO
LOSFIZIO DELGIOCO
L’OROSCOPO
LOSFIZIO DELGIOCO
eventi
Le esigenze degli operatori internazionali che si espandono in LatAm
Si discuteranno i dati demografici e le partnership strategiche con Lorenzo Caci di Sportradar, l'inclusione bancaria e finanziaria con Andrew Zarnett di Deutsche Bank e si chiederà cosa potrebbero fare di più i regolatori per incoraggiare gli investimenti internazionali.
Tavole rotonde per paese: regolatori di Argentina, Brasile, Colombia, Repubblica Dominicana, Messico, Paraguay, Portorico e Uruguay
www.gioconews.it
25
normativa
Ci vorrebbe (ancora) il Var (SECONDA PARTE)
A cura di: Avv. Geronimo Cardia
Avvocato, Dottore Commercialista e Revisore Contabile
In provincia di Bolzano l’effetto espulsivo c’è eccome, anche se il Consiglio di Stato non lo vede. E Gioco News lo evidenzia, proseguendo con lo speciale di approfondimento sulla Questione Territoriale, ancora tutta da chiarire.
N
(Segue dal numero precedente)
ella “puntata” precedente di questa rubrica, avevamo illustrato tutte le criticità riscontrabili nella pronuncia emessa dal Consiglio di Stato rispetto allo strumento del cosiddetto “distanziometro” adottato dalla Provincia di Bolzano, mettendo in evidenza alcune anomalie. Per esempio rilevando come in realtà, a differenza di quanto indicato nella sentenza, i luoghi non coperti da divieto di installazione di sale da gioco sono tutt’altro che sufficienti ad ospitare gli spostamenti delle sale esistenti. Considerando due semplici questioni: che molte delle parti considerate non coperte dal divieto sono in realtà oggettivamente non insediabili e che gli spostamenti in periferia sono tutt’altro che scontati anche perché non ci sono necessariamente né gli ingenti capitali né le speciali capacità imprenditoriali indicate dal Ctu che possano consentirlo con l’automatismo proposto in sentenza. LA RACCOLTA A PROVA DI NORME Il dato che poi colpisce è anche un altro: la sentenza afferma che “emerge che la distanza degli esercizi dal baricentro dei vari comuni non costituisce un fattore incidente sulla capacità complessiva di raccolta degli esercizi medesimi” posto che “per un verso, la spesa complessiva destinata ai diversi prodotti di gioco è molto più elevata nel caso di giocatori problematici e patologici”, i quali, “al contempo, sono molto più propensi allo spostamento verso i nuovi siti (…), e che, per altro verso, la specializza-
28
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
zione dell’offerta sulle categorie dei giocatori ad elevato rischio è più redditizia per le imprese offerenti”. Dunque la sentenza ritiene che l’economia delle sale che riescano a spostarsi in periferia si possa reggere sulle spalle delle maggiori giocate effettuate dai giocatori problematici e patologici. Qui, a ben vedere, la sentenza sposa la ricostruzione tecnico-medico-scientifica proposta da Ctp e Ctu, secondo cui l’effetto espulsivo penalizza i giocatori problematici ed i giocatori patologici, ma va rilevato che la sentenza ritiene tale elemento a supporto della validità della norma provinciale invece di concludere, come fatto dal Ctu e dai periti medici dei Ctp dei ricorrenti, per una bocciatura del distanziometro che per come concepito si pone contro lo scopo della norma. Da qui l’ulteriore travisamento da parte della sentenza del dato economico esposto in Ctu relativo al cambiamento della domanda di gioco per effetto della normativa. Altra grande incongruenza della sentenza va rilevata poi laddove nelle pagine successive viene definito solo di breve periodo il fenomeno del maggior gioco, e dunque dei maggiori ricavi, generato dai giocatori problematici e patologici. In particolare, infatti, nella sentenza si precisa, da un lato, che il maggior gioco post marginalizzazione dei giocatori problematici e dei giocatori patologici si esaurirebbe nel breve periodo (si dice per stessa indicazione del Ctu e per il fatto che potranno essere adottate contro misure normative ad hoc a tutela di detti giocatori) mentre, dall’altro, nulla viene precisato
CI VORREBBE (ANCORA) IL VAR
riguardo all’evidente venir meno di quello definito poco prima come presupposto dell’equilibrio dei ricavi e della sopravvivenza delle sale post spostamento. Il passaggio della sentenza in questione è quello secondo cui: non vi sarebbe il problema sollevato dal Ctu che parla del “rischio di una concentrazione delle strategie degli operatori verso i giocatori problematici con la finalità di attirarne un maggior numero all’interno delle sale e con la possibilità che una parte più o meno ampia di questi possa aggravare il proprio comportamento di gioco nella direzione dello sviluppo di una reale dipendenza patologica. Trattasi, invero, di effetti negativi nel breve periodo, da affrontare in un momento successivo con interventi adeguati incentrati sulle categorie dei giocatori problematici”. E dunque, delle due l’una: o le sale post spostamento resistono grazie agli asseriti maggiori ricavi - nel breve, nel medio e nel lungo periodo - o le sale post spostamento non resistono perché i maggiori ricavi vengono meno nel medio periodo. Ma se anche tenesse il ragionamento, e non tiene per quanto detto, colpisce molto quest’idea, amara e certamente non condivisibile, che traspare dalla sentenza - ma non nella Ctu che parla di misura contro lo scopo - di ritenere valide la normativa e la misura ivi contenuta e quindi accettabile che l’offerta del gioco pubblico sia relegata “nelle periferie” e che si regga sulle debolezze dei giocatori problematici e patologici. Per tutto quanto sopra non può dunque condividersi, per travisamento della Ctu, né la valutazione della sentenza secondo cui “alla luce delle due relazioni del consulente tecnico d’ufficio (…) deve essere escluso che si sia verificato l’effetto espulsivo lamentato dalle parti ricorrenti” né che “deve escludersi che la censurata disciplina provinciale determini un’espulsione delle imprese ricorrenti dal settore di mercato in questione, né sotto il profilo dell’interdizione assoluta dai singoli territori comunali (compresi quelli limitrofi) e/o dall’intero territorio provinciale, né sotto il profilo dell’abbattimento delle raccolte e dei ricavi”. La normativa sarebbe perfettamente efficace, invece, nei confronti dei giocatori razionali essendo “assodato” che la raccolta diminuirebbe perché questi non sarebbero sollecitati al gioco dalla presenza delle sale in quanto, a differenza di quanto indicato dal Ctu, i giocatori razionali non sarebbero affatto immuni da rischi. La sentenza presenta un altro passaggio non condivisibile per diverse ragioni laddove precisa che “deve ritneersi assodato che lo spostamento delle sale gioco in aree periferiche e la minore capillarità nella distribuzione delle stesse comportino una riduzione significativa del gioco negli apparecchi da intrattenimento in prevalenza nell’ambito della categoria dei giocatori consumatori occasionali/sociali”. Colpisce in primo luogo che il ragionamento proposto faccia perno su un’opinione fondata su un postulato di fatto deducibile dal comune sentire (laddove si propone il ragionamento precisando che lo si deve ritenere “assodato”). Tra l’altro anche discostandosi da valutazioni scientifiche come esposto di seguito e nel paragrafo che segue.
E ciò tra l’altro in aperto contrasto con il metodo che il Collegio ha indicato di avere voluto utilizzare in premessa laddove ha chiarito le ragioni dell’ordinanza che ha disposto la Ctu: “la Sezione ha ritenuto che l’esame della questione non potesse che passare attraverso una verifica del concreto atteggiarsi del quadro fattuale connotante il segmento di mercato delle sale”. “Ciò al fine di vagliare se la censurata disposizione legislativa costituisca l’anello “giusto” (nel senso di ragionevole, congruo, adatto) di collegamento tra potere legislativo e assetto del settore di mercato inciso dalla disciplina normativa.” Ed “è da escludere che la questione posa essere risolta facendo ricorso a topoi argomentativi basati sull’id quod plerumque accidit, su asserite ‘massime di comune esperienza’ o sul ‘notorio’, rischiando siffatta impostazione metodologica di risolversi in una motivazione meramente apparente, in quanto autopoietica, apodittica e tautologica”. PUNTI DI VISTA A CONFRONTO La sentenza propone una lettura dell’efficacia del distanziometro, e dunque della norma, diversa da quella del Ctu e dei consulenti medici dei ricorrenti incentrando tutto sui giocatori sociali, razionali. In particolare, la sentenza “osserva che, sebbene secondo le valutazioni del Ctu tale categoria di giocatori sia caratterizzata da un profilo di rischio assente o basso rispetto alla possibilità di sviluppare comportamenti patologici di gioco, l’introduzione del distanziometro, sotto il profilo della tutela della salute, ben può essere ritenuto un intervento idoneo ed efficace per prevenire forme di ludopatia, nella misura in cui il gioco occasionale sia interpretato come lo stadio iniziale di un processo che, ancorché in termini probabilistici, porti linearmente allo sviluppo di una dipendenza”. Preoccupa che detta presa di posizione venga effettuata addirittura ammettendo che la letteratura medico scientifica sul punto è controversa. La scelta fatta nella sentenza è quella di discostarsi da una grande parte della letteratura, proponendo una valutazione secondo cui “siffatta interpretazione, ancorché controversa nella letteratura del settore, si muove pur sempre entro i limiti dell’attendibilità tecnico-scientifica – infatti il Ctu, nelle relazioni peritali, dà atto che ‘le tre categorie di consumatori descritte [ossia, quelle del giocatore sociale, del giocatore problematico e del giocatore patologico; n.d.e.] sono spesso implicitamente o esplicitamente collocate in un continuum che va dai giocatori sociali a quelli patologici e dunque interpretate da alcuni studiosi come differenti stadi di un’evoluzione in senso patologico del comportamento di gioco che, purtuttavia, va considerata come sequenza di fasi di un processo lineare solo per alcuni soggetti’, citando correlativa letteratura –, sicché alla disciplina dei criteri distanziali dai siti sensibili può essere attribuita, in modo non implausibile, un’efficacia preventiva nella lotta a fenomeni di ludopatia”. LE PERIZIE MEDICHE In realtà, i periti medici dei ricorrenti e il Ctu non hanno mancato di evidenziare valutazioni diverse sul distanzio-
www.gioconews.it
>
29
normativa politica
>
30
metro e sulla sua efficacia, richiamando sul punto anche la letteratura scientifica. Considerata dal Ctu ma non dalla sentenza. Ecco alcuni passaggi essenziali delle valutazioni scientifiche disattese. “La prevalenza di giocatori d’azzardo sono giovani”. “Detto questo, se si decidesse di dimezzare il numero delle sale presenti ed espellerle dai “centri” delle città, essendo i clienti giocatori per la maggior parte dei casi giovani, questi spinti dall’adrenalina che il gioco sa trasmettere, dall’impulsività, tipica di questa fascia d’età e dalla reattività, probabilmente non inibiranno la loro ricerca di sfogare un determinato impulso, in questo caso l’impulso del gioco, ma andranno a ricercarlo a 20, 30, 40 Km di distanza”. Il comportamento di gioco di questa categoria di giocatori (la più numerosa) ricadrà su smartphone, tablet e pc, più prossimi e accessibili. E a quel punto come si controllerà il gioco online? Siamo sicuri che escludendo la manifestazione di un fenomeno da un lato (le sale gioco) esso non riappaia più forte di prima in un’altra manifestazione (il gioco online)? Oppure probabilmente la scelta ricadrà sul gioco legale più prossimo”. Un altro ruolo fondamentale “potrebbe essere svolto dall’offerta illegale che comunque sia come sappiamo ha una presenza capillare sul territorio e potrebbe offrire le stesse tipologie di gioco che i giocatori vanno ricercando, ma in un sistema di illegalità, senza alcun controllo sui macchinari e senza la presenza di personale esperto. Inoltre i giocatori giovani potrebbero addirittura preferire l’offerta illegale in quanto la componente adrenalinica del comportamento sarebbe sicuramente maggiore dato l’atto trasgressivo. L’unico effetto di queste iniziative è quello di far arretrare l’offerta di gioco legale, a tutto vantaggio dell’offerta illegale non controllata e disinteressata a qualsiasi principio di tutela del giocatore. Con la nuova proposta che tenta di marginalizzare le sale proviamo a pensare a quale contesto si creerà nei luoghi dove sorgeranno le ‘nuove sale’. Queste sale poste ai confini diventeranno luoghi di criminalità, presidio di strozzini ed usurai, degradando maggiormente l’assetto sociale delle periferie, il morale delle persone che le abitano e la dignità dei giocatori patologici, che essendo affetti da una dipendenza non potranno far a meno della loro esperienza di gioco quotidiana e si rilegheranno in un luogo destinato alla rovina senza alcuna possibilità di uscirne migliorati. Questa modalità di ghettizzare il fenomeno, di allontanarlo dagli occhi della popolazione, per nasconderlo nelle periferie, nei confini delle regioni non ne aiuterà di certo la diminuzione ma anzi lo incentiverà. Questo sistema omertoso nel quale si crede che, pur sapendo, nessuno ne parli non farà che alimentare il comportamento di gioco degli individui inclini ad esso. (…). La dipendenza da gioco si previene non se si tenta illusoriamente di proibire o di ghettizzare il gioco o per ipocrisia politica di rimuoverlo o di spostarlo da un luogo mio a un luogo altrui ma se lo si tratta in ambienti professionalmente strutturati, funzionalmente organizzati e socialmente condivisi e controllati. Basandoci sul modello di Uhl (2007) potremmo invero ritenere
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
efficaci 3 differenti tipi di prevenzione: 1) La prevenzione primaria, da rivolgere alla popolazione generale o ad un gruppo di persone non a rischio, non ancora vittime del problema, con cui lavorare sulla reale percezione delle possibilità di vincita; 2) La prevenzione secondaria, da rivolgere a gruppi invece a rischio, il cui problema è magari nelle fasi iniziali, ma non è del tutto sviluppato. Qui avrebbe senso lavorare sull’identificazione della problematica, sulla risoluzione (spesso collegata con l’astinenza totale) e/o sul miglioramento (spesso collegato con la riduzione) della stessa; 3) La prevenzione terziaria, da svolgere attraverso i interventi tesi ad impedire il progredire della malattia conclamata, mediante trattamento, azioni di cura e riabilitazione in presenza di gioco patologico (Uhl, 2007; Capitanucci, 2012). Dovrebbe esser chiaro dunque come non bastino i divieti per arginare il fenomeno. Se le famiglie non vengono rese in grado di divenire agenzie educative primarie, portando i ragazzi ad accettare i no e la frustrazione dell’insuccesso, non si potrà mai arrivare ad avere delle nuove generazioni di “giocatori responsabili”. Il fenomeno del gioco d’azzardo, nelle sue radici, è semplicemente inestirpabile, ed attraverso questi divieti non si otterrà molto ma anzi: i) il giocatore meramente occasionale, probabilmente non farà chilometri e chilometri per raggiungere sale messe ai confini della provincia, ma si “sfogherà”, sull’offerta legale o illegale a lui più prossima, con il rischio di sviluppare allo stesso modo un comportamento patologico. (ii) il giocatore medio (o definito sociale), potrà decidere di volta in volta e scientemente se pagare i soldi della benzina o meno e potrebbe diminuire il giusto ma potrebbe essere anche attratto dall’offerta illegale, e quindi come già anticipato dell’adrenalina connessa con questa scelta.” DISTANZIOMETRO E SALVAGUARDIA DEL GIOCATORE Detto questo e seguendo comunque il ragionamento proposto in sentenza, è anche evidente che questo non sia coerente quando si afferma di ritenere assodato che il distanziometro della norma possa salvaguardare il giocatore razionale, marginalizzando in periferia l’offerta di gioco pubblico e dimenticando che il giocatore razionale non vive solo in centro delle città, manche in periferia. Per cui, stando al ragionamento proposto in sentenza, sarebbero salvaguardati i pochi utenti razionali del centro e non i tanti utenti razionali delle periferie. E poi, il ragionamento non tiene anche perché il giocatore razionale che vive in centro ha comunque continue occasioni di gioco, avendo accesso, anche in casa, anche sul suo cellulare, al gioco on line che propone gli stessi identici giochi banditi dal territorio dall’effetto espulsivo, ha accesso al gioco illegale che gli sarà sempre più offerto per il campo libero lasciato dalla bonifica del gioco pubblico fisico, ha la possibilità di scegliere razionalmente di dedicare del tempo per recarsi in periferia a giocare. Anzi, probabilmente, l’idea di allontanarsi dalla propria abitazione ovattata del centro potrebbe stuzzicargli l’idea della trasgressione fuori dagli occhi indi-
CI VORREBBE (ANCORA) IL VAR
screti dei concittadini residenti in centro, recandosi addirittura in periferia e cadendo quindi in una tentazione che mai avrebbe avuto. Infine, si richiama lo stralcio di una ricerca operata sulla produzione scientifica in materia che pone i giusti dubbi sul ragionamento posto in sentenza: “è molto interessante quanto precisato da Caneppele S, Marchiaro M, ‘Gioco d’azzardo patologico: monitoraggio e prevenzione in Trentino, Rapporto Progetto Pre. Gio. 2013-2014’, maggio 2016, in www.transcrime.it. In detta relazione, infatti viene precisato quanto segue in merito alle ‘Restrizioni sulla disponibilità di gioco. È noto che l’aumentare della disponibilità di determinate tipologie di prodotti, che possono creare una dipendenza pur essendo legali, incrementa anche il loro utilizzo, tuttavia tale relazione non è mai semplice e lineare’ (Williams, West, e Simpson 2012). Per ciò che concerne il gioco d’azzardo, diversi autori hanno sostenuto una relazione positiva fra la disponibilità e l’accessibilità dei giochi d’azzardo legalizzati da un lato, e i tassi di prevalenza del gioco d’azzardo patologico dall’altro (Marshall e Baker 2002; Parsons e Webster 2000; Pearce et al. 2008; Shaffer, LaBrie, e LaPlante 2004; John William Welte et al. 2009; 2004). Tuttavia, tale relazione si presenta alquanto complessa. Come spiegato da Williams e colleghi (2012), i tassi di gioco problematico in Nord America e Australia hanno iniziato a crescere nel decennio 1985-1995, hanno raggiunto l’apice nel decennio successivo, ma da quel momento hanno iniziato ad abbassarsi. Il periodo di crescita dei tassi di prevalenza del Gap è risultato sostanzialmente coincidente con la rapida introduzione e la relativa espansione delle opportunità di gioco legali nei Paesi considerati, il che si è mostrato strettamente connesso all’incremento della spesa pro-capite per gioco d’azzardo e ad un aumento complessivo dei tassi di partecipazione a questa attività. Dopo tale fase è iniziato un graduale calo delle percentuali complessive dei soggetti definiti come problematici e, attualmente, i tassi di persone con problemi di gioco d’azzardo eccessivo sono analoghi a quelli degli anni ’80, prima dell’espansione del gioco. Poiché la disponibilità del gioco d’azzardo è in costante aumento negli ultimi trent’anni in molti Paesi, i risultati dell’indagine possono supportare due tesi differenti, ma non necessariamente in contrasto (Shaffer, LaBrie, e LaPlante 2004; Storer, Abbott, e Stubbs 2009): 1. l’aumento della disponibilità del gioco d’azzardo porta ad una crescita nei tassi complessivi di Gap; 2. le popolazioni tendono ad adattarsi nel corso del tempo. Esistono infatti differenti meccanismi potenzialmente responsabili della diminuzione della prevalenza del gioco d’azzardo eccessivo126 (Williams, Volberg, e Stevens 2012,7): - crescita della consapevolezza della popolazione dei possibili danni legati al gioco d’azzardo (abbassamento dei livelli di predisposizione all’attività); - diminuzione complessiva della partecipazione alle attività di gioco (maggiore cautela dopo il primo periodo di novità); - esclusione di alcuni soggetti dal gruppo di giocatori considerati problematici a causa di gravi conseguenze negative derivanti dal gioco
stesso (bancarotta, suicidio, ecc.); - aumento degli sforzi complessivi volti a garantire un gioco ‘sicuro’ e a mettere in atto programmi di prevenzione efficaci contro il Gap; - aumento dell’età della popolazione. (…). Partendo dal presupposto che di fronte al fenomeno del gioco d’azzardo occorre sviluppare strategie complessive che tendano a minimizzarne gli effetti negativi e, nello stesso tempo, a riconoscerne i potenziali benefici, emerge chiaramente come, in prospettiva, siano da escludere dal dibattito le due opzioni estreme: il proibizionismo e il liberalismo di mercato. L’opzione proibizionista, ossia considerare il gioco d’azzardo, in quanto tale, un’attività illegale, porterebbe a una crescita esponenziale del mercato clandestino dei giochi e darebbe ampio spazio alla criminalità organizzata e al banditismo”. E posto che l’ipotesi liberista estrema non sia neanche sul tavolo delle idee, resta da salutare con soddisfazione che anche la valutazione scientifica del proibizionismo rappresenta una bocciatura chiara. In sostanza vengono bocciate inaccessibilità ed accessibilità eccessiva. Al legislatore l’ardua missione di individuare una tempo per tempo misurata accessibilità che certo non è né la marginalizzazione né tantomeno il proibizionismo dell’Effetto Espulsivo imposto dai distanziometri attuali.” TRA CURA E PENALIZZAZIONE Ed ecco perché deve muoversi critica alla valutazione centrale della sentenza. Dopo mesi e mesi di perizia con il coinvolgimento di medici non sembra possibile concludere tutta la valutazione sull’efficacia utilizzando la locuzione che sembra “non implausibile [la] efficacia preventiva sulle categorie dei giocatori sociali/occasionali e delle fasce giovanili, onde impedirne un’evoluzione in senso patologico nel comportamento di gioco”. Soprattutto se ciò accade in presenza di una Ctu che chiaramente evidenzia i dati scientifici del Cnr secondo cui “solo il 4.3 percento dei giocatori sociali ha invece giocato agli apparecchi da intrattenimento (Vlt e slot)”. Il tutto come a dire: si relega il gioco pubblico in peri-
>
BOLZANO
www.gioconews.it
31
normativa politica
CI VORREBBE (ANCORA) IL VAR
>
32
feria, penalizzando i giocatori problematici e patologici, per prevenire una fascia di utenti sociali del centro (e non della periferia) che attualmente dimostra di avere interesse al gioco nella misura del 4,3 percento? La realtà è che il distanziometro sostanzialmente espulsivo perché viziato da errore tecnico non dissuade né cura, da un lato, e penalizza, dall’altro. Se si vuole fare del bene, si può fare del bene con un’offerta moderata, sana e capillare, unita a una forte azione di prevenzione per tutti gli utenti e a un’ efficace azione per quelli problematici e patologici, siano essi del centro che delle periferie delle città. Il tutto assicurando salute, salvaguardando i risparmi, tutelando l’ordine pubblico, arginando l’offerta illegale, mantenendo i livelli di gettito che servono per politiche economiche di tutti i governi (da ultimo quota 100 e reddito di cittadinanza), salvaguardando migliaia di posti di lavoro e gli investimenti delle imprese al servizio dello Stato. Per i giocatori problematici e patologici potrebbero essere in futuro previste altre misure. Per avvalorare il proprio ragionamento dato per “assodato” e “non implausibile”, secondo cui il distanziometro come congegnato dalla norma servirebbe a dissuadere gli utenti razionali frequentatori del centro delle città, la sentenza smentisce le conclusioni scientifiche riportate dal Ctu secondo cui a essere principalmente penalizzati sono i giocatori problematici e patologici ghettizzati ai margini delle periferie. E infatti, la sentenza prosegue affermando che: “Né le considerazioni innanzi svolte possono ritenersi infirmate dalle osservazioni del Ctu per cui la contrazione dei segmenti di domanda da servire porterebbe inevitabilmente gli operatori a concentrare le proprie strategie commerciali verso i giocatori non occasionali, disposti a spostarsi per soddisfare il proprio bisogno di giocare, talché, nel breve termine, la raccolta di gioco relativa ai giocatori patologici o problematici, ovvero relativa a coloro che si caratterizzano per profilo di rischio moderato e/o severo, non dovrebbe subire per il complesso delle sale ubicate nel territorio provinciale variazioni significative, poiché tali consumatori, per i meccanismi sottesi alle dipendenze, sarebbero disposti a spostarsi anche di molto al fine di soddisfare il bisogno di gioco, con il conseguente rischio di una concentrazione delle strategie degli operatori verso i giocatori problematici con la finalità di attirarne un maggior numero
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
all’interno delle sale e con la possibilità che una parte più o meno ampia di questi possa aggravare il proprio comportamento di gioco nella direzione dello sviluppo di una reale dipendenza patologica”. Altrettanto preoccupanti sono le motivazioni addotte nella sentenza laddove viene precisato che: “Trattasi, invero, di effetti negativi nel breve periodo, da affrontare in un momento successivo con interventi adeguati incentrati sulle categorie dei giocatori problematici”. Il tutto come a dire che questa incongruenza è un male minore e potrà trovare una tutela non nel breve periodo ma in momento successivo. In realtà, il Ctu ha posto scientemente all’attenzione del giudice l’incongruenza del distanziometro che finisce per andare contro lo scopo della norma, precisando ciò al termine delle proprie conclusioni, ritenendo il fatto la circostanza centrale della propria intera ricostruzione. L’ultimo paragrafo della Ctu travisata, infatti, recita: “il cambiamento nella struttura dell’offerta del segmento del mercato in questione indotto dalla modifica della normativa provinciale implica anche la focalizzazione su proposte di servizi con l’obiettivo di attrarre i giocatori problematici e patologici. In particolare, queste nuove sollecitazioni da parte dell’offerta rischiano di polarizzare il segmento dei giocatori problematici, con alcuni che tenderanno a ridurre la loro frequenza di gioco mutando il loro profilo in sociali/occasionali e altri che, invece, attratti da nuovi servizi offerti dai gestori muteranno il loro profilo in patologico. Gli esiti finali, in sostanza, potrebbero essere contrastanti con gli obiettivi prefissati dalla norma, rimarcandone in questo senso la sua inefficacia”. Da qui l’ulteriore travisamento. LE INCONGRUENZE E I TRAVISAMENTI In conclusione di tutto questo ragionamento: da quanto sopra emergono le incongruenze della decisione interne al giudicato e il travisamento rispetto la valutazione complessiva operata della Ctu e sintetizzata in premessa. Deve pertanto concludersi che non sia condivisibile superato il test sintesi proposto dalla sentenza laddove viene precisato che “la discrezionalità del legislatore non va confusa con la discrezionalità (amministrativa e/o tecnica) dell’amministrazione pubblica, nel senso che la prima costituisce l’esplicazione delle scelte politiche degli organi investiti del potere legislativo e trova i suoi limiti nelle sole norme sovraordinate di rango costituzionale (ed, eventualmente, nel diritto eurounitario), talché la stessa, una volta rispettati tali limiti (compresi i principi di ragionevolezza e di razionalità intrinseca), non appare ulteriormente sindacabile (in sede di giudizio di costituzionalità)”. E ciò anche per le richiamate ragioni di mancanza di ragionevolezza e razionalità intrinseca. D’altronde a nessuno verrebbe mai in mente di mettere in periferia le pasticcerie per disincentivare l’uso dei dolci per i consumatori razionali del centro, rinviando ad una fase successiva la cura dell’obesità o del diabete. E se proprio vogliamo dirla tutta, a nessuno verrebbe mai in mente di mettere i tabaccai lontani dal centro per disincentivare il consumo di sigarette per chi vive in centro, non in periferia, e fumatore non è.
new slot
La rivoluzione italiana al vaglio dell’Europa
Il 14 maggio scade il periodo di stand still in Commissione europea delle norme sugli apparecchi da intrattenimento che prevedono l’introduzione del lettore di tessera sanitaria: tema già superato per le slot ma pronto a entrare in vigore sulle Vlt. In attesa delle Awp da remoto e, anche lì, di Bruxelles.
di Alessio Crisantemi
M
entre la politica annuncia grandi cambiamenti in Europa, in vista delle elezioni comunitarie, le istituzioni continuano a confrontarsi con Bruxelles, su vari fronti. A partire da quelli tecnici e burocratici che riguardano l’introduzione di ogni nuovo prodotto tecnologico all’interno dell’Unione, per i quali è previsto un deposito preliminare delle norme in Commissione europea per un vaglio preventivo degli organismi comunitari e degli altri stati membri, al fine di garantire una coerenza pratica e non solo teorica dei beni che circolano nel Continente. Almeno in teoria. Una prassi che interessa da vicino il mercato dei giochi e, in particolare, quello degli apparecchi da intrattenimento, sistematicamente sottoposti al vaglio di Bruxelles a ogni cambio di generazione. Stavolta anche troppo, verrebbe da dire. Sì, perché dopo l’emanazione del cosiddetto decreto Dignità di luglio 2018, il governo aveva imposto la stesura di una nuova normativa tecnica per aggiornare gli apparecchi da intrattenimento alle nuove disposizioni, che prevedevano l’introduzione di un lettore di tessera sanitaria “al fine di impedire l’accesso ai giochi da parte dei minori”, sia per le slot che per le videolottery. Specificando che, a partire dal 1° gennaio 2020, “gli apparecchi privi di meccanismi idonei a impedire ai minori di età l’accesso al gioco devono essere rimossi dagli esercizi”.
34
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
Pena una sanzione amministrativa di 10mila per ciascun apparecchio. Da qui la pronta risposta dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, subito all’opera per rispettare i sei mesi previsti dal legislatore per l’avvio della procedura comunitaria, notificando il progetto di norma tecnica a Bruxelles lo scorso 13 febbraio. Avviando lo stand still previsto dalla Direttiva europea per il consueto periodo trimestrale che scade quindi il 14 maggio, durante il quale gli stati membri dell’Unione europea potranno esprimere pareri e osservazioni. E, nel caso di un parere circostanziato la permanenza a Bruxelles sarà prorogata di ulteriori 30 giorni. In realtà, nel frattempo, è arrivata una richiesta di chiarimenti da parte della stessa Commissione europea che ha chiesto lumi al Ministero rispetto alla norma: ma si tratta di una pure formalità, che nulla comporta rispetto ai termini già previsti dall’iter. Peccato però che mentre veniva avviato l’iter comunitario, il governo decideva di mettere nuovamente mano al settore, attraverso la legge di Bilancio nel 2019, con la quale, oltre a rincarare ulteriormente la tassazione delle slot, ha pensato bene di “agganciare” l’introduzione della tessera sanitaria alla prossima generazione di Awp “da remoto”, anche queste da notificare a Bruxelles attraverso una nuova normativa tecnica tutta da creare (o quasi). Dando così vita a due ulteriori sviluppi: il primo e più evidente, è quello che riguarda la scrittura di un nuovo decreto di regole tecniche e l’invio preventivo alla Commissione europea, per un altro stand still da completare e una nuova attesa per gli addetti ai lavori. Il secondo, forse meno intuitivo, riguarda invece il superamento di fatto della precedente notifica comunitaria, almeno per quanto riguarda le new slot: visto che la norma tecnica che termina lo stand stilla a metà maggio prevede l’introduzione della tessera sanitaria sulle attuali slot, mentre la manovra di Bilancio ha stabilito che questa innovazione non dovrà più riguardare le attuali slot ma solo quelle con tecnologia da remoto. Mentre invece nulla cambia per le Vlt, il cui iter andrà avanti per la propria strada e forse non a caso l’amministrazione aveva predisposto due norme
LA RIVOLUZIONE ITALIANA AL VAGLIO DELL’EUROPA
tecniche distinte, conoscendo già i contenuti di base della manovra al momento di definire le nuove regole tecniche. Ecco quindi che l’attenzione, sul fronte delle new slot, si sposta sulla seconda notifica, quella cioè relativa alle nuove regole tecniche per gli apparecchi da remoto, che avevamo anticipato in anteprima già nei numeri precedenti. Anche se mentre questa rivista va in stampa, si attende ancora l’invio della documentazione a Bruxelles, e l’avvio dell’intera procedura. Nonostante i Monopoli di Stato abbiano già rilasciato – e da tempo - tutta la documentazione depositandola al ministero dell’Economia e restando a loro volta in attesa di sviluppi. Il motivo dell’attesa è semplice da comprendere: anche se la legge prevedeva la notifica a Bruxelles entro i primi giorni di marzo, il provvedimento non poteva uscire dai confini nazionali prima dell’approvazione definitiva del “decretone” sul reddito di cittadinanza avvenuta soltanto lo scorso 28 marzo, a causa di un ulteriore intervento sui giochi anche in questa legge, con tanto di esplicito riferimento alle slot da remoto. Essendo quello il testo in cui venivano stabilite le date di uscita degli apparecchi da remoto. Da quel momento in poi, in teoria, ogni giorno poteva essere buono per poter dare il via alla nuova procedura. Nel frattempo, però, è arrivato l’incarico per il sottosegretario all’Economia, Alessio Mattia Villarosa, delegato a occuparsi della materia giochi, e nonostante il ricevente si sia messo subito in azione, promuovendo alcuni incontri politici nell’esercizio delle nuove funzioni, la ratifica formale è arrivata soltanto a metà aprile, a ridosso delle festività pasquali. E non si può certo pensare che qualunque nuova norma relativa al comparto giochi possa essere adottata, da quel momento in avanti, senza essere prima sottoposta al vaglio del nuovo referente governativo sui giochi. Da qui, probabilS O S T I T U Z I O N I E I M O N O P O L I
A R I L E N T O P R O R O G A N O
Intanto, nell’attesa di conoscere il prossimo e immediato futuro degli apparecchi da intrattenimento, la filiera è alle prese con la procedura di sostituzione delle slot in esercizio in seguito al cambio di payout reso possibile dalla precedente Manovra che oltre ad aumentare il Preu, come noto, ha previsto la riduzione di due punti percentuali nelle vincite, portandole dal 70 al 68 percento. A fine aprile, tuttavia, le sostituzioni del parco macchine nazionale viaggiava ancora attorno al 35 percento, con circa 80mila apparecchi sostituiti dagli operatori. Motivo per cui l’amministrazione ha deciso di prorogare al 30 giugno il termine ultimo per poter accedere alla procedura straordinaria per la sostituzione delle slot, il cui completamento era stato previsto in un tempo di sei mesi, ma che oggi sembra impossibile da poter immaginare. A rendere più difficili
L A
mente, la ragione dell’ulteriore ritardo, che fa crescere l’attesa della filiera attorno alla nuova generazione di slot. Adesso però tutto sembra essere pronto per dare il via alle slot da remoto. Tenendo conto che, per garantire la continuità del comparto (e, quindi, della raccolta), se non si vorrà correre il rischio di dover ricorrere a nuove e ulteriori proroghe relative al rilascio dei nulla osta e/o dell’introduzione delle nuove macchine, bisognerà dare il via prima possibile alle nuove produzioni. Per le quali, secondo i produttori, serviranno almeno sei mesi per arrivare a un prodotto finito, mentre per i concessionari ne serviranno molti di più, fino addirittura ad un anno. Ma oltre alle questioni tecniche, da smarcare rimangono comunque anche quelle politiche ed economiche visto che nel testo del decreto tecnico uscito dai Monopoli di Stato – che GiocoNews.it ha potuto visionare in anteprima -, nella sezione relativa ai costi di rilascio ed emissione dei nulla osta della futura generazione di apparecchi, ci sono ancora delle caselle vuote, da completare successivamente, in attesa di ricevere indicazioni da parte della politica. Non essendo materia tecnica, non era necessario completare quella voce già prima dell’invio a Bruxelles, ma il semplice fatto di non aver dato per scontato di riproporre le stesse condizioni già in vigore per le attuali slot e i relativi nulla osta, vuol dire qualcosa. Lasciando intendere ciò che nessun operatore vorrebbe mai ascoltare. Non più, almeno, dopo i ripetuti rincari subiti negli ultimi mesi, su tutti i fronti. Anche perché un ulteriore ed eventuale innalzamento dei costi di rilascio ed emissione dei titoli autorizzatori potrebbe alternare gli equilibri di filiera e non solo pregiudicare l’attività di una parte del settore, soprattutto per le imprese più piccole, per le quali diventa ogni giorno più difficile rimanere sul mercato.
P R O C E D U R A
le operazioni di sostituzione, infatti, non è soltanto la prassi burocratica e amministrativa, rispetto alla quale la procedura straordinaria è intervenuta in maniera serie e risolutiva, bensì il clima di totale incertezza che ruota attorno al comparto, proprio in virtù dei vari passaggi normativi e comunitari di cui abbiamo appena parlato. Tenendo conto della futura generazione di apparecchi con tecnologia remota, che promette una nuova e ulteriore sostituzione delle slot da qui a breve, potrebbero essere pregiudicati i tempi di ammortamento richiesti dall’acquisto e installazione di una nuova macchine. Non solo. La legge di Bilancio per il 2019 ha anche previsto che le autorizzazioni per gli attuali apparecchi da gioco Awp non possono più essere rilasciate “dopo il 31 dicembre 2019” e tali apparecchi devono essere dismessi entro il “31 dicembre 2020”. Pur avendo specificato,
S T R A O R D I N A R I A
in altro comma della stessa legge, che l’adeguamento della percentuale di restituzione in vincita devono essere concluse entro 18 mesi dall’entrata in vigore della legge di bilancio 2019. Per una specie di rebus normativo che gli addetti ai lavori si trovano oggi a dover risolvere, ferma restando la necessità di rimpiazzare la macchine con payout superiore a causa della forte riduzione dei margini. Quello che appare certo, invece, è che una volta che verrà avviato l’iter a Bruxelles e, quindi, verrà dato il via libera alle nuove produzioni, quelli che seguiranno saranno mesi particolarmente impegnativi per la filiera. A tutti i livelli. Con l’unica certezza, al momento, che le nuove slot dovranno essere pronte a partire dal nuovo anno. O, almeno, a partire da quella data non verranno più rilasciati nulla osta per le attuali slot. Mentre il resto è tutto da scoprire.
www.gioconews.it
35
new slot
Mentre continuano le operazioni di sostituzione degli apparecchi da intrattenimento nella Penisola con le conseguenti dismissioni e rottamazioni, ha fatto notizia il sequestro di un’azienda di slot a causa dell’errata gestione dei rifiuti elettronici. Tema di attualità che merita attenzione.
PRIMA LA SICUREZZA ANCHE NELLA ROTTAMAZIONE
di Alessio Crisantemi
Una
recente notizia di cronaca ha destato particolare attenzione nel settore degli apparecchi da intrattenimento. Si tratta del sequestro di un’azienda, di un capannone e di tutto il materiale in esso contenuto, a seguito di un’operazione congiunta tra Polizia municipale e Guardia di Finanza di Piacenza, relativa al trattamento illecito di rifiuti elettronici e scattata a gennaio. Durante un controllo del territorio nella zona della Caorsana sono stati rinvenuti centinaia di monitor, dai quali – grazie a complicate indagini – le forze dell’ordine sono riuscite a risalire alla provenienza, una multinazionale del gioco e delle scommesse che ne ha smaltiti 8mila, e alla azienda con sede nel piacentino che ne aveva presi in carico oltre un migliaio per lo smaltimento, senza averne le autorizzazioni. All’interno del capannone trovate circa 15mila componenti elettroniche, provenienti da terminali di gioco composti da monitor, scanner, stampanti. E ora l’amministratore unico dell’azienda è indagato per attività illecita nella gestione di rifiuti speciali e pericolosi, dopo che gli impianti investigativo e normativo sono stati confermati dal tribunale del riesame, al quale aveva fatto ricorso il legale dell’azienda. Una vicenda che sottolinea l’importanza di porre maggiore attenzione sull’obbligo degli operatori titolari delle slot dismesse di rottamare le apparecchiature seguendo la procedura contenuta nel decreto del 31 marzo 2018 dei Monopoli di Stato. L’applicazione delle disposizioni contenute nel decreto rottamazione, però, non
GIULIANO MADDALENA
36
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
basta a mettere al riparo gli operatori coinvolti da eventuali infrazioni o illeciti, se non vengono rispettate le più basilari norme di corretta gestione del rifiuto; norme che fanno capo al Testo Unico Ambientale, il Dlgs. 152/2006, peraltro espressamente citato all’interno della procedura da seguire per la dismissione degli apparecchi. Ci sono degli aspetti che spesso vengono trascurati dalle aziende produttrici di rifiuti, in questo caso apparecchiature da gioco. Il produttore, l’azienda proprietaria di apparecchiature elettriche o elettroniche che si trovasse nelle condizioni o nell’obbligo di dismetterle e di doverne quindi gestire il fine vita, deve assicurarsi di affidare i propri rifiuti ad aziende che siano in possesso degli adeguati titoli autorizzativi per la loro gestione. Un tema che avevamo già affrontato in precedenza e che vale la pena tornare ad approfondire, anche alla luce delle ultime novità e dei recenti fatti di cronaca. Lo facciamo con Giuliano Maddalena, direttore generale del Consorzio Ecoped, che sta curando le operazioni di smaltimento di varie aziende di tutta Italia. La domanda più importante che viene da porsi è: esiste una procedura che possa rendere davvero tranquilli gli operatori del gioco? “Assolutamente sì, ed è proprio al centro della nostra attività. Uno degli scopi principali di un consorzio come il nostro è proprio quello di garantire gli operatori e tutelarli nelle operazioni di smaltimento. Per questa ragione Ecoped adotta soluzioni specifiche per garantire l’intera filiera del trasporto, stoccaggio e trattamento delle apparecchiature, a partire dall Disciplinare Ecoguard, unico a livello europeo”.
Di cosa si tratta, di preciso? “Con Ecoguard, Ecoped realizza un sistema di Garanzia di controllo dell’intera filiera, creato con la collaborazione dell’organismo di certificazione Tuv e di esperti internazionali, per scopi molteplici. In primis, per massimizzare il recupero delle risorse naturali contenute dei Raee; oltre a ridurre l’impatto ambientale delle attività operative e garantire l’etica e la sicurezza sul lavoro svolto da ciascun partner. Questo permette al Consorzio di certificare l’intera filiera del recupero, molto di più di quanto prevede la legge, attraverso iter di qualificazione e verifica di ogni singolo operatore coinvolto, inclusi tutti i processi di gestione, operativi e documentali. Il produttore che decide di rivolgersi a Ecoped per la corretta gestione dei propri rifiuti, è consapevole di affidarsi ad un partner che adotta sistemi volti a perseguire il ‘rischio 0’. Lo scopo finale è la tutela del produttore stesso e di tutta la filiera coinvolta nel processo di recupero di tale rifiuto”. Come si può essere sicuri di mettere i propri rifiuti in buone mani? “Parlando di Ecoped, è presto detto. Oltre al Disciplinare appena descritto, il Consorzio si avvale della collaborazione di primarie aziende del settore del riciclo che fanno del recupero delle materie prime seconde contenute nelle apparecchiature lo scopo della loro attività. La scelta del partner giusto si rivela senz’altro fondamentale per la corretta e sicura gestione dei propri rifiuti, garantendo alla propria attività rispetto di norme e regolamenti volto ad una gestione legale del rifiuto; massimizzazione del recupero delle materie prime seconde; riduzione dell’impatto ambientale e garanzia del rispetto dei principi fondamentali di etica e sicurezza sul lavoro, evitando considerazioni esclusivamente di carattere economico. Per questo noi parliamo di ‘Sistema Ecoped’: con il Consorzio che mette a disposizione la propria esperienza nella gestione dei rifiuti maturata in oltre dodici anni di attività, offrendo ai propri partner e clienti servizi mirati di consulenza”.
ENGLISHPAGE
LEDRITTE DELMAESTRO
LAPUNTATA
PROMOSPACE
LEDRITTE DELMAESTRO
PROMOSPACE
PROMOSPACE
GIOCARE GIO PAROLADICON GUSTO COLLOVATI
GIOCARE GIO CONGUSTO PAROLADI COLLOVATI
PAROLADI COLLOVATI TORNEANDO
ENGLISHPAGES
LEDRITTE DELMAESTRO
GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCARE GIO CONGUSTO
PAROLADI COLLOVATI
PROMOSPACE
ENGLISH PAGE 89 GIOCO &ARTE
GIOCO &ARTE
NUOVE TENDENZE
PROMOSPACE
NUOVE TENDENZE
POKER STRATEGY
LEDRITTE DELMAESTRO
PROMOSPACE
LAPUNTATA
GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCARE GIO CONGUSTO TORNEANDO
PROMOSPACE
GIOCARE GIO CONGUSTO
O
ctavian Gaming è un’azienda all’avanguardia nella progettazione e nella realizzazione di software da gioco specifici per il mercato del gaming, con sede a Bussolengo, in Via del Lavoro 10 – Verona. Gioco News ha avuto l’occasione di conoscere a 360 gradi la software house veronese, visitando il quartier generale di Octavian Gaming e incontrando il team. Come spiegano da Octavian, l’azienda investe anche all’estero da circa 10 anni e possiede altri 3 uffici nel mondo: in Russia – Inghilterra e a Taiwan. Il cuore di Octavian è un team di sviluppo internazionale di software da gioco altamente qualificato e al passo con tutte le novità che si presentano sul mercato. Un team dotato di una decennale esperienza di programmazione sul sistema operativo Linux e che adotta le più recenti tecnologie Arm e Intel x86, per offrire al mercato, sempre più esigente, prodotti d’eccellenza. I prodotti Octavian sono distribuiti nel mondo grazie ad una attenta selezione di partner strategici e, in particolare, in Italia grazie ad una capillare distribuzione curata dalle principali aziende di produzione di apparecchi. Tre sono gli obiettivi prefissati in casa Octavian: creazione di contenuti da gioco sempre all’avanguardia – servizi tempestivi e di alta qualità e soddisfazione del cliente. “Grande cura è riservata agli elementi grafici – spiega Simone Pachera, Ceo di Octavian Gaming – con la realizzazione di giochi in full Hd e animazioni da primato, grazie a graphic engine super performanti. Puntiamo alla realizzazione di contenuti di gioco sempre all’avanguardia, con
PROMOSPACE
GIOCARE GIO CONGUSTO
OCTAVIAN GAMING UNA STELLA NEL FIRMAMENTO DEI GIOCHI una costante e approfondita ricerca sul design del prodotto ed i trend di mercato. È importante sottolineare che l’impeccabile prodotto che offriamo quotidianamente sul mercato è studiato, progettato e realizzato in ogni sua singola sfaccettatura in casa Octavian. Ciascun titolo è contraddistinto da logiche di gioco innovative e da raffinati motori matematici con algoritmi randomici in costante evoluzione”. Continua il Ceo Pachera: “Due aggettivi che definiscono al meglio i servizi da noi offerti sono qualità e tempestività”. Fra le mission dell’azienda veronese c’è anche l’attenzione al cliente: oltre allo sviluppo di progetti customizzati, Octavian offre un servizio di assistenza tecnica post-vendita dinamico, volto a ridurre al minimo i fermi tecnici del prodotto, che può essere monitorato in realtime. “Il reparto di assistenza tecnica – continua Pachera - offre un supporto tecnico efficiente e tempestivo ai propri clienti e partner, garantendo il massimo standard di qualità e tempi di riparazione che non vanno oltre i tre giorni lavorativi. Tutte le schede Octavian sono dotate di apposito menù relativo alla gestione del renting, interfacciate con il nostro portale attraverso un sistema Qr-code. Da tempo è attivo il servizio “Octavian Gls Remote”, uno strumento web che consente di accedere al servizio online di assistenza delle schede gioco. Infatti, attraverso questo servizio, gli utenti possono verificare nello specifico: tempi di riparazione con tracciatura in real-time dello status delle schede inviate in lavorazione; analisi storica relativa a tipologie di guasto e tempi di riparazione; gestione in tempo reale delle notifiche e-mail/ sms degli avvisi provenienti dal nostro sistema di customer care (preventivi non confermati, documenti mancanti ecc…); autonoma gestione dei prodotti forniti in renting (sblocchi e nuove ricariche)”.
DREAMSET VOLCANO – Octavian possiede un portfolio vastissimo, che include più di 100 titoli. In occasione della visita al quartier generale di Octavian, abbiamo potuto provare nello
38
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
show room situato all’ingresso della sede, l’ultimissima scheda a 7 giochi della fortunata linea DreamSet: DreamSet Volcano. Fresca di omologa - DreamSet Volcano è il sequel delle schede campioni d’incasso DreamSet Galaxy e DreamSet Fever delle quali condivide l’engine matematico arricchito di alcuni nuovi concept e del bet a 10 cent. Esso contiene tre titoli inediti, due tra i migliori titoli della precedente serie e due titoli che hanno fatto la storia di Octavian: Dragon’s Ring, Fireballs, Revenger, Cleopatra, Tarzan, King Neptun e Re Mida, titolo che consente la puntata a 10 cent. DreamSet Volcano è disponibile per cabinet da 19” e 22” e in rigenerazione su scheda Max-2. Per consultare tutte le specifiche riguardanti DreamSet Volcano visita il portfolio: portfolio.octaviangaming.com. “L’offerta Octavian – afferma ancora il Ceo, Simone Pachera - non si limita solo al mercato delle Awp. Infatti, da un paio d’anni Octavian si sta rivolgendo anche al mercato del gioco online. In partnership con WorldMatch, azienda di Padova dotata di grande esperienza e professionalità, Octavian rilascia la primissima suite di giochi online. Tale suite, composta da 7 giochi, è sviluppata utilizzando le più moderne tecnologie Html5, completamente responsive e con un’interfaccia di gioco adattabile ad ogni tipo di device (mobile, tablet o desktop) e ad ogni tipo di schermo (vertical o widescreen). Forte dei propri team di designer in-house, Octavian è in grado di realizzare titoli dotati di un comparto grafico che non ha eguali nel settore e di proporre giochi dalle regole semplici, immediate, ma sempre intriganti. Da tempo – conclude Pachera - i titoli sono live sui principali operatori europei e su territorio latino-americano. Da gennaio, inoltre, la suite è disponibile su Eurobet, Betpoint e Snai, con l’intenzione di ampliare i canali di diffusione. Al seguente sito internet è possibile consultare la vasta gamma di titoli offerta da Octavian in collaborazione con WorldMatch: casino.octaviangaming.com.
PROMOSPACE
GIOCO &ARTE
DALMONDO
GIOCO &ARTE
DALMONDO
DANON PERDERE
ILUOGHI DELGIOCO
RIFLESSIONI DAORSO
PROMOSPACE
POLITICA ROBERTO SPERANZA
GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCARE GIO CONGUSTO
NUOVE TENDENZE POKER STRATEGY
www.gioconews.it
PAROLADI COLLOVATI
PAROLADI COLLOVATI
avere in giacenza un numero elevato di dispositivi o macchine non conformi, che dovrebbero essere sostituiti. Scopo della nostra invenzione è quello di risolvere questi inconvenienti. Il dispositivo di gestione di monete per slot machine secondo la presente invenzione consente una riduzione notevole dei costi da sostenere. Infatti, il dispositivo proposto può essere installato in una slot machine in uso ad oggi (ovvero in una slot machine non conforme al decreto che entrerà in vigore in futuro), senza necessità di essere sostituito al momento in cui entrerà in vigore il decreto. Pertanto, con la soluzione proposta, le aziende di produzione/gestione di dispositivi e slot machine non devono più preoccuparsi della quantità di dispositivi da produrre/stoccare a magazzino. Viene totalmente eliminato il rischio (e quindi pure i costi da esso conseguenti) di una errata programmazione della produzione/giacenza a magazzino di dispositivi di gestione di monete, in quanto i dispositivi Microhard colmano le necessità di entrambi i protocolli simultaneamente”.
TORNEANDO
TORNEANDO
TORNEANDO
NEWSLETTER
LEAVVENTURE DAROONEY
LEAVVENTURE DAROONEY RIFLESSIONI DAORSO
GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCARE GIO CONGUSTO
POKER STRATEGY
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
DANON PERDERE
LEAVVENTURE DAROONEY
CASINÒ FRANCESI
è prevista l’introduzione di una nuova generazione di apparecchi da intrattenimento, con tecnologia da remota, che prevede l’emanazione di un decreto di regole tecniche nel quale dovrebbe essere introdotta una misura relativa alla comunicazione tra ciascun dispositivo di gestione di monete e la Cpu della macchina avvenga unicamente mediante un protocollo di comunicazione cifrato. In particolare, la rete, la Cpu ed ogni dispositivo sono vincolati a comunicare esclusivamente tra di loro tramite un sistema di ‘chiavi informatiche’ che consentono di codificare e decodificare le informazioni da inviare e ricevere. In questo modo, se il locatario delle slot machine decidesse di installare su queste ultime macchine una seconda Cpu collegandola ad un dispositivo, le due parti non potrebbero interagire tra loro. Tuttavia, tale decreto (che comporterà necessariamente la sostituzione della Cpu e dei dispositivi di gestione di monete di ciascuna macchina) non è ancora entrato in vigore, e non si è a conoscenza di una data precisa in cui dovrà essere effettivamente adottato. Ciò comporta gravi problematiche, in particolar modo per le aziende produttrici di slot machines e di dispositivi di gestione di monete e soprattutto per le aziende che si occupano di dare in locazione le macchine”. “Analogamente – continuano da Microhard - le aziende che si occupano di gestire le slot machines, dandole in locazione, attualmente non possono prevedere correttamente le quantità ottimale di dispositivi/macchine del tipo in uso ad oggi da stoccare a magazzino. Se, al contrario, tali aziende aumentassero il numero di unità per far fronte ad ipotetiche richieste, nel momento in cui entrerà in vigore il decreto potrebbero trovarsi ad
NUOVE TENDENZE
LEAVVENTURE DAROONEY
Un
nuovo dispositivo di gestione di monete per slot machine è stato brevettato dalla società italiana Microhard affinchè, in fase di AwpR, le stesse periferiche possano funzionare con le nuove schede gioco. Grazie al nuovo dispositivo firmato da Microhard, le periferiche gettoniere elettroniche ed erogati di monete/hopper, grazie alla tecnologia brevettata, consentono oggi di funzionare nello standard CC-Talk e in fase di AwpR le stesse periferiche funzioneranno con le nuove schede gioco, in quanto in modo automatico saranno predisposte in Aes che è il nuovo protocollo di comunicazione di sicurezza previsto dai monopoli nelle AwpR. L’invenzione dell’azienda di Bologna rientra nel settore tecnico delle slot machines e riguarda un dispositivo di gestione di monete per slot machine che può essere installato nelle macchine già in uso, pronto ad adattarsi senza richiedere alcuna modifica una volta installato. “Al fine di tutelare i giocatori e lo Stato stesso da tali possibili manomissioni fraudolente – spiegano da Microhard -
NEWSLETTER
MICROHARD AWPR, CON IL NUOVO DISPOSITIVO RESTANO LE VECCHIE SLOT
39
Il
settore della raccolta di giochi pubblici per tanti anni è stato contraddistinto dalla più totale assenza di chiarimenti normativi ed indicazioni per gli operatori da parte dell’Amministrazione (unica circolare di riferimento in materia di Iva è stata la n. 21/e del 2005). Ad oggi il quadro normativo è sicuramente più chiaro, grazie in particolare alla nota circolare del 2014 “Sale giochi e biliardi”, principale punto di riferimento per operatori, consulenti ed uffici tributari, pubblicata a seguito di un prolungato e fruttuoso confronto tra i funzionari della Direzione centrale dell’Agenzia e il tavolo tecnico dell’associazione As.Tro. Purtroppo però il contenzioso è ancora molto diffuso, con innumerevoli atti ancora pendenti riferiti in particolare alle annualità ante 2014, nei quali regnava, come detto, ancora grande confusione in materia contabile e fiscale e tale contenzioso va a scaricarsi su centinaia di operatori già fortemente colpiti dalle modifiche normative e regolamentari in atto da anni nel settore. Purtroppo, in quegli anni, anche i rendiconti dei concessionari (unico documento cardine sancito dalla circolare per la rilevazione dei proventi della filiera di raccolta) risultavano in molti casi lacunosi o parzialmente errati, comprensivi di imponibili forfettari rilevanti e senza esatta indicazione delle quote riferite a gestori ed esercenti. E L’AUTORE
Francesco Scardovi Studio Associato Scardovi e Giordani
40
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
tali dati sono stati presi a base degli avvisi di accertamento (con motivazioni spesso inesistenti o molto parziali, tali da ledere fortemente il diritto alla difesa da parte dei contribuenti e richiedere la decadenza dell’atto impositivo per palese vizio di forma). Allo stesso modo molti operatori hanno continuato per anni a rilevare per cassa le effettive quote raccolte (spesso al netto di perdite, ammanchi, premi effettivi corrisposti agli esercenti etc ) e tali situazioni contrapposte hanno dando origine a forti scostamenti fra i dati forniti dai concessionari all’Agenzia e quelli dichiarati dagli operatori. Purtroppo questo enorme contenzioso rischia di protrarsi ancora per molti anni ove non intervengano (escludendo i casi di palese evasione) meccanismi conciliativi nell’interesse di entrambe le parti. Richiamo in questo caso l’appello che fu formulato in sede di presentazione della circolare dal funzionario della Direzione centrale, agli operatori e agli Uffici territoriali dell’Agenzia, ad oggi ancora attuale, volto a definire per quanto possibile
gli atti riferiti alle annualità antecedenti l’uscita della circolare, secondo il principio della buona fede, e la reale consistenza dei proventi conseguiti al di là della correttezza o meno dei principi adottati dagli operatori nella contabilizzazione dei proventi. Se dunque i contribuenti possono invocare, per gli avvisi riferiti ad annualità antecedenti il 2014, il palese stato di incertezza normativa tale da giustificare anche la non debenza delle eventuali sanzioni (come previsto dallo Statuto del Contribuente), sicuramente per gli anni successivi non sono più ammessi errori e questo deve valere per tutti i destinatari della circolare: concessionari, terzi raccoglitori ed Uffici preposti al controllo. Ripercorreremo quindi nei prossimi articoli le regole base da adottarsi sia in materia di Iva che di imposte dirette, per uniformare per quanto possibile l’adozione dei più corretti criteri contabili e fiscali, con il consiglio, in caso di errori evidenti, di “correggere” i dichiarativi degli anni ancora aperti al fine di evitare probabili lunghi e dispendiosi contenziosi.
TORNEANDO
TORNEANDO
TORNEANDO
A PIÙ DI QUINDICI ANNI DALL’ENTRATA SUL MERCATO DELLE NEW SLOT, IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO È OGGI PIÙ CHIARO, SIA PER QUANTO RIGUARDA I CRITERI CONTABILI CHE LA FISCALITÀ. UN INVITO A OPERATORI E UFFICI TRIBUTARI A NON COMMETTERE PIÙ GLI ERRORI DEL PASSATO. CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
POKER STRATEG
LEAVVENT DAROONE
RIFLESSIONI DAORSO
Le regole valgono per tutti CASINÒ FRANCESI
FISCO&SLOT
CASINÒ FRANCESI
FISCO&SLOT
POKER STRATEGY
AVVENTURE ROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
A cura di Francesco Scardovi
comma 7
AL BANDO I PREGIUDIZI Il settore dell'amusement cerca una soluzione alla legge della Regione Emilia Romagna che vieta le ticket redemption ai minori. E si teme per la prossima stagione estiva.
D
ALESSANDRO LAMA
opo l’ok della giunta dell’Emilia Romagna al regolamento attuativo che prevede il divieto delle ticket redemption ai minori, il settore dell’amusement italiano si prepara a reagire. Alessandro Lama, vice presidente Fee (Family Entertainment Expo) e presidente della Federazione Amusement Federcongressi afferma: “Come Fee e come Federazione Amusement di Confesercenti, abbiamo fatto una tempestiva azione di informazione e sensibilizzazione su esponenti politici di ogni colore. Ci sembra che le nostre ragioni siano state ascoltate con attenzione e comprensione: ci sono già delle interrogazioni in corso sulla questione. Siamo fiduciosi che questo dilazioni la pubblicazione del regolamento nel Bollettino ufficiale della Regione Emilia Romagna, cosa che renderebbe il provvedimento effettivo in trenta
42
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
di Michela Carboni
giorni (previa l’emissione dei regolamenti Comunali con le relative sanzioni), con le conseguenze facilmente immaginabili sulla stagione estiva”. Quali sono i rischi per il settore dell’amusement? “Il settore amusement è minacciato pesantemente: provvedimenti come quelli della Regione Emilia Romagna, che vietano le ticket redemption ai minori di 18 anni, equivalgono a una condanna a morte. Basti pensare, per fare un esempio concreto, alle sale gioco della Riviera: andrebbero incontro a un fallimento quasi certo, il che è bizzarro perché, penalizzando chi offre un sano divertimento per le famiglie, di fatto si aprono le porte verso l’illegale o il gioco in casa con console, che di sociale e socializzante hanno veramente poco”. Cosa auspicate a livello politico, anche dopo l’ingresso in Confesercenti? “L’obiettivo è sempre quello di fare sentire con forza le nostre ragioni: rappresentiamo un comparto che merita di avere voce e la politica deve ascoltarci, le scelte fatte senza criterio, senza una ratio evidente, ma solo per manifesto populismo, non ci portano da nessuna parte”.
AL BANDO I PREGIUDIZI
U N
N O
A R R I V A
D A
La legge sul gioco dell’Emilia Romagna che vieta ai minori l’accesso alle ticket redemption, apparecchi di puro intrattenimento senza vincita in denaro, non preoccupa solo gli operatori del settore ma anche la politica. Luigi Camporesi, consigliere comunale di Obiettivo Civico – Vincere per Rimini, ha infatti presentato una interrogazione in materia. Raccogliendo i timori espressi dalla Confesercenti, Camporesi chiede l’attenzione del sindaco e degli assessori sui “danni potenziali ed imminenti che potrebbero verificarsi a discapito dei conduttori delle sale giochi del comune, per gli effetti della legge regionale. Legge che sostanzialmente equipara le macchine per giochi di abilità con ticket redemption praticati nelle sale giochi per famiglie, alle macchine per il gioco d’azzardo”. “La ticket redemption consiste nel pagamento di un premio – anche in natura, per esempio gadgets come
LUIGI CAMPORESI D O M E N I C O D I S TA N T E
Di cosa ha bisogno il settore per ripartire? “Innanzitutto il nostro settore ha bisogno di chiarezza e conoscenza. Solo una distinzione netta tra il gioco lecito (è bene ribadirlo) con vincita in denaro e il nostro, il puro divertimento per famiglie, e una consapevolezza scientifica sul nostro tipo di gioco può garantirci una legislazione corretta. È questa la sola strada che abbiamo per difenderci dalla demagogia politica che cerca facili, e sbagliati, capri espiatori”. Le sale giochi al mare sono ancora un’attrazione? “Assolutamente sì. Le sale gioco al mare o, come preferiamo chiamarle noi per distinguerle inequivocabilmente dai locali con giochi con vincita in denaro, le sale di intrattenimento per famiglie rappresentano ancora un’attrazione turistica importante, specie nelle riviere romagnole, venete e friulane, dove sono infatti particolarmente diffuse. La frequentazione dei nostri locali si è evoluta nel corso degli anni: un tempo erano i ragazzi a trascorrervi molte ore, oggi invece sono le famiglie a sceglierle come luogo di divertimento condiviso. Al contrario delle etichette che cercano di appiccicarci, noi
siamo infatti convinti che le nostre sale abbiamo anche un valore sociale. E per certo sono una leva turistica da non sottovalutare: se certi pregiudizi politici riusciranno nello scellerato progetto di mandarle a morte, anche il turismo ne avrà dei contraccolpi. E poi ragioniamo insieme: vietare le ticket redemption ai minori di diciotto anni è solo un incentivo per i primi a isolarsi magari a casa e per i secondi (i maggiorenni) per accedere da subito alle sale gaming con vincite in denaro... ottimo risultato!”. Quali sono i prodotti che andranno per la maggiore la prossima estate? “Simulatori, videogiochi, flipper, kiddie ride, gru che possono distribuire piccoli premi, tiri al gettone, apparecchi che rilasciano dei ticket in base all’abilità del giocatore e che possono permettere solo il ritiro di premi. Queste sono le nostre ‘pericolosissime’ attrazioni, giochi di lunga tradizione, che di stagione in stagione cerchiamo di innovare per renderli sempre attuali. C’è però da sottolineare che l’incertezza normativa che minaccia il nostro comparto congela inevitabilmente gli investimenti: con che spirito una sala di intrattenimento per famiglie fa lo sforzo di acquistare nuove attrazioni con la spada di Damocle di provvedimenti che rischiano di farla chiudere?”.
R I M I N I pupazzetti – per una vincita, anche ad un gioco di abilità. La ratio della legge sembrerebbe dunque (anche) quella secondo cui il pagamento di una vincita per un gioco di abilità potrebbe indurre i giovani giocatori a passare ai giochi d’azzardo in futuro”, ricorda il consigliere nella sua interrogazione. “Ora, azzardare una correlazione causa – effetto di questo tipo ricorda un famoso aforisma che molti di noi hanno sperimentato. Sei su un volo di linea, prendi il caffè, arriva la turbolenza e ti macchi il vestito, da cui: ‘Il caffè in alta quota genera turbolenze’. Ovvio che non è esattamente così, ragione per cui è facile contestare, almeno parzialmente, sia gli intenti della legge, sia gli effetti pratici della sua applicazione”. Camporesi chiede a sindaco ed assessori di fornire dei dati sull’incidenza della legge su chi opera nel settore dell’intrattenimento a Rimini: “Vi risulta che vi siano potenziali gravi rischi
per le attività economiche del nostro Comune relativamente alle sale giochi per famiglie causate dall’applicazione della legge regionale in materia? La vostra Amministrazione si è attivata per intraprendere azioni in tal senso? Se sì quali?”. Il presidente dell’associazione degli operatori di gioco Sapar, Domenico Distante, si unisce alle preoccupazioni del consigliere di Rimini, Camporesi, su tale divieto. “Se si considera il flipper, il calciobalilla, ovvero tutti quei giochi di abilità che storicamente sono consacrati nelle attività di carattere ricreativo, come potenziale rischio per sviluppare l’azzardo possiamo davvero stendere un velo pietoso su un sistema di totale approssimazione esclusivamente basato su teorie supportate dal nulla, mai confortate da studi di questo tipo in Italia, ma che all’estero non hanno mai prodotto risultati tangibili in questa direzione”.
www.gioconews.it
43
L A
flipper
C L A S S I F I C A
# PL AYE R
Italia al centro del mondo A un mese dal Mondiale 2019 di flipper sportivo, il pavese Fabio Francescato si laurea campione d’Italia e guida la classifica Ics, mentre i due top player italiani entrano nella top 25 internazionale
Il FABIO FRANCESCATO
2019 è l’anno di Fabio Francescato. Il giocatore di Vidigulfo, in provincia di Pavia, si conferma uno dei migliori player italiani e internazionali di flipper sportivo, laureandosi Campione d’Italia in occasione dell’Italian Pinball Open andato in scena nei giorni scorsi ad Assago, alle porte di Milano, nella sede di Double Pinball, dove è andato in scena l’Italian Pinball Open 2019. Un successo che è arrivato dopo una due giorni di alta competizione, che ha visto sfidarsi 64 tra i più forti giocatori della Penisola e non solo, in una sfida che è stata partecipata anche da molti giocatori provenienti dall’estero e, in particolare, da Svizzera, Romania, Slovenia e Regno Unito.
Ranking WPPR
DANIELE ACCIARI
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
Raymond Davidson 1.142,68 Daniele Celestino Acciari 931,10 Johannes Ostemeir 929,75 Keith Elwin 921,50 Eric Stone 891,97 Trent Augestein 840,00 Cayle George 830,14 Bowen Kerins 820,89 Steven Bowden 815,17 Julio Vicario Soriano 790,94 Zach Sharpe 773,74 Franck Bona 761,91 Robert Gagno 737,96 Colin MacAlpine 733,09 Jörgen Holm 715,02 Robert Sutter 709,58 Albert Nomden 697,75 Escher Lefkoff 685,38 Germain Mariolle 674,29 Matts Runsten 662,61 Roberto Pedroni 655,18 Jason Werdrick 652,39 David Riel 648,04 Cryss Stephens 643,36 Jorian Engelbrektsson 642,13
(Ultimo aggiornamento del ranking 30 aprile 2019)
44
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
R 1 R 2 R 3 R 4 R 5 R6 R 7 T OT.
1 Fabio Francescato 2 Flavio Baddaria 3 Roberto Pedroni 4 Luca Fredella 5 Giuseppe Violante 6 Enrico Giorgio De Stefani 7 Admir Peco 8 Paolo Luise 9 Lorenzo Gagliardi 10 Mirko Plumari 11 Daniele Baldan 12 Pasquale Grossale 13 Andrea Galbiati 14 Francesco Sacco 15 Avi Rosenberg 16 Denny Iuliano 17 Davide Della Ianna 18 Pierangelo Villa 19 Andrej Rizner 20 Marco Marocco 21 Levente Tregova 22 Pablo Iacoponi 23 Devid Mainwaring 24 Matteo Filippin 25 Manuele Cereda 26 Daniele Celestino Acciari 26 Mauro Spiga 28 Raoul Backhaus 29 Carlo Sciarelli 30 Davide Lorandini 31 Hugo Ritter 31 Wolfgang Haid
Anzi, a dire il vero uno degli stranieri è anche salito sul podio dell’Ipo: si tratta dello sloveno Andrej Rizner, che ha chiuso il Campionato italiano in terza posizione, arrendendosi soltanto alla furia indomabile di Francescato, seguito in scia dall’altro ritrovato campione, Flavio Baddaria, che ha chiuso al secondo posto. In quarta posizione un altro straniero, che ci ha però abituato ad ottime performance in Italia e in Europa: ovvero, lo svizzero Levente Tregova. A confermare però l’anno di grazia di Francescato è anche il primo posto ottenuto dal player pavese nella classifica provvisoria del Circuito Nazionale Ics (Italian Championship Series) 2019, che lo vede al comando ormai da diversi mesi. All’indomani del Campionato italiano di Assago che ha rappresentato la quarta tappa delle sette in programma durante l’intera stagione - e la più ricca in termini di punti assegnati - Francescato inizia a prendere il largo dagli inseguitori portandosi a quota 411 punti assicurandosi già da ora la qualificazione al final match che andrà in scena a inizio 2020. Dietro di lui, invece, arrivano le prime sorprese con il ritrovato Flavio Baddaria che compie un balzo in avanti portandosi in seconda posizione, scavalcando il nazionale Roberto Pedroni, che ora è terzo. In quarta posizione il giovane Luca Fredella, che continua a ottenere ottimi piazzamenti mentre al quinto posto sale Giuseppe Violante. Nella “top 15” che riunisce i giocatori che hanno diritto ad accedere direttamente alla finalissima del circuito entra anche
I C S
100 61 100 150 - - - 411 57 100 80 135 - - - 372 90 90 0 95 - - - 275 0 45 90 105 - - - 240 29 70 53 75 - - - 227 0 85 53 75 - - - 213 41 80 0 75 - - - 196 49 0 70 75 - - - 194 45 0 70 75 - - - 190 4 45 70 52 - - - 171 57 0 38 75 - - - 170 61 75 0 34 - - - 170 18 0 22 110 - - - 150 65 29 0 52 - - - 146 0 65 0 75 - - - 140 80 45 0 10 - - - 135 35 22 0 75 - - - 132 26 45 24 34 - - - 129 0 0 0 125 - - - 125 22 26 70 2 - - - 120 0 0 0 115 - - - 115 75 0 0 34 - - - 109 0 0 0 100 - - - 100 24 0 53 14 - - - 91 10 45 0 34 - - - 89 85 0 0 - - - 85 0 0 85 - - - 85 70 0 0 - - - 70 0 8 32 20 - - - 60 0 0 53 - - - 53 0 0 0 52 - - - 52 0 0 0 52 - - - 52
uno sloveno, ovvero Avi Rosenberg, ormai assiduo frequentatore dei tornei italiani. Ma a pochi punti di distanza da lui sale al sedicesimo posto il terzo nazionale italiano Danny Iuliano, deciso ad aggiudicarsi un posto in finale. Per i giocatori che chiuderanno la stagione 2019 del Circuito Ics nelle posizioni comprese tra le 16 e la 32, ricordiamo, ci sarà comunque la possibilità di accedere alle finali ma per disputare un turno preliminare dal quale uscirà soltanto un vincitore che andrà ad occupare la posizione numero 16 del tabellone finale, per concorrere quindi al titolo di Campione Nazionale Ics 2019. L A STELL A AZZURRA CHE BRILL A NEL FIRMAMENTO MONDIALE Ma le buone notizie non rimangono confinate al territorio nazionale. Anzi, la vera novità è che l’Italia torna a splendere sul fronte internazionale riportandosi con due giocatori nella “top 25” del ranking mondiale. In seguito all’ultimo aggiornamento della classifica Wppr (World pinball player rankings) torna nella “prima pagina” anche il numero due italiano, Roberto Pedroni, che conquista la posizione numero 21. L’altra buona notizia arriva però al vertice della classifica con il leader del nostro paese, Daniele Acciari, che torna a occupare la seconda posizione, superando nuovamente il californiano Keith Elwin. Rimane tuttavia stabile al comando l’altro americano Raymond Davidson, vincitore degli ultimi due titoli mondiali, che continua ad avere un vantaggio notevole sugli inseguitori: tutto però potrebbe essere messo in discussione in occasione del prossimo Mondiale, in cui Acciari potrebbe contare anche sul “fattore casa”, disputando per la prima volta nella storia la più importante delle competizioni in Italia.
ALBAR DEGLIESPORTS
ALBAR DEGLIESPORTS A cura di Daniele Duso
L’
appuntamento è per il fine settimana tra 18 e 19 maggio. Due giorni nei quali il Palazzo del Ghiaccio di Milano diventerà cattedrale dell’eSports e ospiterà la finale della Tom Clancy’s Rainbow Six Pro League. Perché è importante? Prima di tutto perché la competizione, in nove edizioni, è sempre stata organizzata al di là dell’oceano, tranne in due occasioni: nel 2015, a Berlino, e quest’anno appunto, a Milano. Ma sono molti altri gli elementi che rendono l’evento meneghino di metà maggio importante. Importante per Milano, che per un weekend sarà capitale mondiale degli eSports e avrà milioni di occhi puntati addosso; importante per l’Italia e per il movimento del gioco competitivo italiano, la cui importanza è ormai riconosciuta anche fuori confine; importante per l’Europa, perché un movimento come quello degli eSports, nato in Asia e cresciuto con enorme successo negli Stati Uniti,
trova quest’anno il suo palcoscenico lontano dai tradizionali “centri di potere”. Alla base di tutto c’è la fantasia di Thomas Leo “Tom” Clancy, scrittore, sceneggiatore e autore di videogiochi statunitense, scomparso nel 2013, famoso soprattutto per i suoi romanzi di spionaggio technothriller. Dal 1998 una delle idee di Tom Clancy dà origine ad uno dei più longevi successi videoludici, Rainbow Six, un videogioco sparatutto in prima persona che tra restyling ed espansioni è un titolo competitivo attorno al quale da anni si realizzano tornei con milioni di appassionati nel mondo. D’altronde la creazione di Tom Clancy è un qualcosa di straordinario, che è arrivato anche al cinema e, proprio di recente, ha incontrato il mondo della moda (con una capsule collection creata in Italia e dedicata al personaggio MadMan). Parlare di milioni di appassionati vi sembra esagerato? Eppure sono proprio i numeri che hanno convinto Ubisoft, l’editore di Rainbow Six e organizzatore di questo tipo di torneo, a scegliere l’Italia per la finale di quest’anno. Le visualizzazioni streaming di competizioni dedicate a Rainbow Six Siege nel 2018 hanno sfiorato i 3 milioni, per un gioco che conta, nel nostro paese, più di un milione di appassionati, ormai giunti alla seconda generazione. E sempre parlando di cifre quello di Mi-
LOSFIZIO DELGIOCO
LOSFIZIO DELGIOCO
Milano, capitale mondiale degli eSports
Questo articolo è realizzato in collaborazione a eSportsMag.it, il primo magazine online in Italia interamente dedicato al fenomeno degli eSports
lano sarà un torneo che vedrà scontrarsi i migliori team mondiali, da Asia-Pacifico, Europa, America Latina e America del Nord. Nella capitale lombarda si sfideranno dal vivo cercando di aggiudicarsi il titolo mondiale e un montepremi da capogiro, pari a 275.000 dollari. Al Palazzo del Ghiaccio di Milano si accede solo con il biglietto, ma se non ci avete già pensato prima sappiate che ormai è tardi. L’evento, che ha annunciato la sua sede ospitante solo a fine febbraio 2019, ha registrato il tutto esaurito in soli tre giorni. Sulla spinta di moltissime richieste Ubisoft ha riaperto le vendite il 12 aprile, quando anche gli ultimi posti aggiuntivi sono andati esauriti in pochissimo tempo. Chiudiamo con un ultimo numero, quello che forse più di tutti rende davvero l’idea dell’importanza della competizione e della dimensione del fenomeno eSports: la finale della Tom Clancy’s Rainbow Six Pro League verrà trasmessa in diretta streaming in tutto il globo quattordici lingue diverse. Ecco perché non è esagerato dire che l’evento ha un’importanza di carattere mondiale, e che se Ubisoft ha scelto l’Italia per l’edizione 2019 si tratta di un riconoscimento importante per il panorama eSports nazionale, ormai stabile tra i primi dieci mercati eSports del pianeta.
www.gioconews.it
45
ippica
PAROLA D’ORDINE RESILIENZA
P
asqua non proprio serena, quella appena trascorsa, per gli ippodromi italiani. L’incertezza, nonostante i buoni propositi politici, continua a regnare sovrana sull’ippica nostrana, con numerosi esempi che rendono bene l’idea di una situazione affatto semplice per il settore. Se a Roma l’ippodromo di Capannelle ha riaperto i battenti (ma questo non significa che i problemi siano risolti), a Napoli la società di gestione Ippodromi partenopei, d’accordo con il Comune, ha accettato la proroga della gestione al 31 dicembre. Paolo Russo, coordinatore di Forza Italia della città metropolitana di Napoli e vicepresidente della commissione parlamentare sul Federalismo fiscale, non manca di sottolineare alcune questioni piuttosto urgenti per l’ippodromo di Agnano: “La prima è la durata del-
PAOLO RUSSO
46
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
di Michela Carboni
la gestione. Chi vuole che investa in una attività che ha una durata di gestione così breve? Dodici mesi sono davvero pochi, mentre occorre una gestione più lunga e che consenta un piano industriale e degli investimenti adeguati. Questo non si può fare se non si ha una prospettiva di gestione di almeno 5/10 anni. La possibilità di una società di poter investire per un periodo di medio-lungo termine è essenziale se vogliamo avere a che fare con un impianto che richiami pubblico e sia multifunzionale. Purtroppo ci sono sollecitazioni negative ad una gestione efficiente di un impianto così importante a livello locale e nazionale. Se il Comune colloca questo bene tra quelli da alienare è difficile che ci sia una prospettiva. L’ippodromo di Agnano rappresenta un polmone verde all’interno della città di Napoli e ha un prestigio storico che va preservato. Ovvio che occorrono risorse per migliorarlo dal punto di vista della funzionalità e delle infrastrutture. La prospettiva,
Gli ippodromi italiani tengono duro, nonostante gli scossoni, cercando di assorbire gli urti, evitando le chiusure e preservando l’occupazione quindi, deve essere imprenditoriale, non è possibile una proroga anno per anno della sua gestione. Questo impianto ha una incertezza nel destino che non fa bene. Se non si pensa ad una prospettiva di lungo periodo non ci può essere riscatto. Se a questo aggiungiamo l’atteggiamento iniquo del Mipaaft nei confronti dell’impianto napoletano, comprendiamo come ci sia una sorta di avversione nei confronti di Agnano. Il combinato composto da Comune e Mipaaft da un colpo mortale alla nostra ippica. Ed è ancora più grave questo, mentre si è fatta una riforma del gioco che sta consentendo un recupero di immagine e dell’ offerta dal punto di vista dell’ippica nazionale. Se solo penso ai grandi ippodromi europei, come quelli francesi, che hanno la capacità di attrarre milioni di sportivi e di cittadini, comprendo anche cosa perdiamo noi come città e anche come bon vivre per i cittadini”.
PAROLA D’ORDINE RESILIENZA
IL PUNTO DI VISTA DELL’ATTUALE GESTORE “La situazione di Agnano - afferma il numero uno della società Ippodromi Partenopei, Pierluigi D’Angelo – vede la società e le maestranze interpretare in pieno il significato della parola ‘resilienza’, ovvero la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. In psicologia, la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà. In ecologia, la velocità con cui una comunità biotica è in grado di ripristinare la sua stabilità se sottoposta a perturbazioni. Nella fattispecie di Agnano la comunità è un insieme di tutto ciò, perché l’impatto riguarda i materiali della struttura, gli esseri umani della filiera e la natura comprensiva degli animali che popolano il luogo, sottoposto agli attuali stress climatici”. Cosa vi aspettate da ministero competente? “Dal Mipaaft ci pagamenti in tempi certi in linea con le normative Ue e con modalità di erogazione in linea con il ruolo svolto ed il servizio reso in termini di filiera occupazionale rappresentato dalle utenze fornite e servizi resi (smaltimento letame, struttura allenamento, eccertera) per operatori e allevatori che sono la base produttiva della filiera, che di converso senza gli ippodromi non avrebbe luoghi di esercizio della attività ne motivo di esistere. Agnano è un ippodromo vivo 365 giorni all’anno per 24 ore al giorno. Altri ippodromi, legittimamente, spengono le luci a fine corse e riaprono quando sono in calendario, ma andrebbero remunerati in maniera differente dovendo sopportare costi lungamente inferiori pur essendo comunque utili alla filiera, che necessita di presenza territoriale ”. Quali sono le responsabilità che l’amministrazione comunale partenopea dovrebbe assumersi? “Il Comune di Napoli inizialmente ha svolto un ruolo egregio in totale sinergia, poi l’amministrazione in polemica con tutti i governi che ultimamente si sono susseguiti si è persa negli obiettivi da raggiungere e negli accordi raggiunti da far rispet-
tare al Mipaaft, smarrito sotto il peso di un ingiusto debito pregresso che ne ha stravolto i bilanci. Avverto disponibilità, vicinanza e buoni propositi, ma sono ancora in attesa che si intervenga sulla rete idrica fatiscente e sul parcheggio esterno due enormi falle da rattoppare. E il tempo passa, inesorabilmente. Lucio Dalla nella famosa canzone ‘L’anno che verrà’ ne dà una lettura musicale ineccepibile”. Cosa pensa delle parole di Paolo Russo (Forza Italia) in merito alla situazione dell’impianto ippico di Agnano? “L’onorevole Paolo Russo, da ex presidente della commissione Agricoltura della Camera, quando era ministro Luca Zaia (Lega, Ndr), ha contribuito in maniera fondamentale alla legge che tutt’ora ci consente di esistere come filiera ippica. Adesso è in campagna elettorale e fa, con le dinamiche consentite in democrazia, opposizione! Con il doveroso rispetto dovuto alla sua onestà e competenza, gli va evidenziato che l’attuale Mipaaft non ha affatto, al momento, tagliato risorse alla società che mi onoro di rappresentare legalmente, ma bensì agli operatori del trotto in termini di premi a traguardo, in una fase di riequilibrio della filiera, che ci auguriamo sia temporanea. L’attuale ministro Gian Marco Centinaio non ha tagliato risorse, in controtendenza con il predecessore Maurizio Martina, il quale aveva invece ridotto in maniera consistente e insostenibile per i nostri bilanci (che sono pubblici) i finanziamenti agli ippodromi italiani e determinato, a causa di un decreto di convenzione non correttamente modificato (il famoso 681), e poi successivamente inevitabilmente abolito, le criticità attuali per palese incompetenza e manifesta noncuranza”. Quali sono i rischi per il turismo e l’indotto se l’ippodromo di Agnano dovesse chiudere? “La chiusura di Agnano al momento non la vedo, a meno di terremoti o bradisismo, avendo con tutti i soci, che insieme a mio fratello Luca ringraziamo, accettato la proroga al 31
dicembre. A meno che non ci paghino più si continua con resilienza. L’indotto è di un migliaio di famiglie in una zona critica come Bagnoli e questo avrebbe meritato ben altra attenzione da tutti i governi, compreso l’attuale. Speriamo si riesca a rimediare ai torti subiti e si ragioni con un approccio diverso, augurandoci che il Paese superi le attuali criticità e divisioni strumentali, che del resto caratterizzano anche la filiera ippica che è una cartina al tornasole della società italiana”. A livello occupazionale cosa si rischia e attualmente qual è la situazione? “L’occupazione di un ottantina di dipendenti non è attualmente a rischio. Abbiamo al nostro interno alcune ottime competenze e risorse umane che andrebbero rivalutate, e per altre figure individuate contrattualistiche diverse ed eventualmente ammortizzatori sociali attualmente non disponibili. L’inquadramento attuale ‘lavoratori dello spettacolo’ a 15 mensilità è anacronistico ed oneroso, di converso l’impossibilità di usufruire in maniera diversa delle singole figure, dovendo applicare giocoforza un orario di lavoro ridotto al minimo ed il contratto in essere, per contenerne i costi mortifica a volte il risultato nel complesso, ma questo fa parte delle contraddizioni italiche. Una nazione attualmente masochista, ma un bellissimo Paese che non cambierei con nessun altro e una città, Napoli, unica al mondo”. PIERLUIGI D’ANGELO
www.gioconews.it
47
scommesse
«LE SCOMMESSE VENGANO DISTINTE DALL’AZZARDO» Il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, Andrea Abodi, spiega a Gioco News la sua strategia per salvare la comunicazione e la promozione del betting sportivo nell’ambito del divieto di pubblicità del gioco pubblico. di Cesare Antonini
“Mi
auguro che ci possano essere delle aperture e il raggiungimento di punti di equilibrio. La scelta indiscriminata del ‘non si fa niente’ è responsabilità del comparto del gioco pubblico e poteva essere affrontata preventivamente mettendo a disposizione qualcosa in più al regolatore e separando le cose. Per quanto possa sembrare ipocrita, la differenza tra abilità e azzardo esiste e, secondo la nostra opinione, c’è la possibilità di tenere separati i due mondi”. Andrea Abodi parla del decreto Dignità e del divieto di pubblicità totale sul gioco d’azzardo pochi giorni prima della discussione e della pubblicazione delle linee guida d’applicazione della norma in questione da parte di Agcom. L’occasione è la presentazione del libro sugli eSports che la stessa sede del Credito Sportivo, di cui Abodi è ora presidente, ha ospitato e al quale l’Istituto ha partecipato come parte integrante del progetto. Manager aziendale e nello sport professionistico, laureato in economia alla Luiss e anche iscritto all’ordine dei pubblicisti. Sembra la
48
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
persona ideale per parlare del “Dignità” quando siamo vicini all’applicazione totale del divieto, dopo un anno di “respiro” per i contratti pubblicitari ancora in essere. Abodi, almeno per uno dei giochi del bouquet pubblico regolamentato da Mef e Adm, sembra avere le idee alquanto chiare: “La scommessa sportiva è stata regolamentata, è stata tracciata e si è resa tracciabile favorendo l’emersione di un mercato legale quando quello illegale negli anni passati sembrava dilagare. Tuttavia – spiega Abodi – se convive con giochi come poker e casinò online si imbastardisce. Se mantiene una sua distanza diventa un fattore promozionale che dovrebbe essere interesse del sistema sviluppare e proteggere. Non solo per il fatturato ma proprio per il fattore promozionale del movimento che reputo quasi più interessante del giro economico che ha generato in questi anni. Può ancora essere un vantaggio per il settore”. Interessante questo aspetto promozionale: “È un fattore che forse vale anche di più, ripeto, rispetto al mero guadagno economico – prosegue Abodi - se io entro, come nel Fantacalcio, nella dimensione della partecipazione su più opzioni, e le scommesse possono essere una di queste opzioni, sono più interessato a partecipare e di andare anche allo stadio ed è qui che si innesta la promozione dello sport e delle società che operano nel settore. Se, però, tieni insieme il betting con l’azzardo sia live che online, rischi di essere poi trattato alla stessa stregua. Da qui i problemi che ci hanno catapultato in questa situazione”. Come dicevamo, Abodi ha le idee molto chiare sulla strategia da seguire: “In primis le scommesse sportive, e quel
LE SCOMMESSE VENGANO DISTINTE DALL’AZZARDO
poco che rimane di un Totocalcio in fase di rielaborazione, dovrebbero finanziare per percentuali decimali le strutture sportive fisiche e si dovrebbe ristabilire una relazione diretta tra i due mondi e non solo mediatica. Così come il Totocalcio alimentava la banca (il Credito Sportivo che dirige, Ndr) e la sua funzione pubblica di scopo. Ne ho parlato nella mia audizione al Parlamento e mi auguro che questo venga percepito dal legislatore ma anche da tutto il comparto”. Già, poi c’è anche il settore che deve giocare un ruolo da protagonista: “Se il comparto del gioco pubblico dovesse andare contro questa strategia si farebbe fatica a distinguere le scommesse dall’azzardo – spiega il presidente del Credito Sportivo – non sarebbe facile opporsi al fascino
dei concessionari anche se in questa fase forse le cose sono un po’ cambiate. Nella mia visione le concessionarie dovrebbero farsi promotrici di questa strategia, non nella logica del ‘do ut des’ ma mettendo sul tavolo questa disponibilità che riguarda lo sport e la cultura”. Il passo successivo, sempre secondo Abodi, è quello di “distinguere la comunicazione per quanto regolamentata della parte delle scommesse sportive rispetto all’azzardo. Quest’ultima potrebbe rimanere vietata lasciandola alla libera interpretazione dei singoli. Solo così potremmo riuscire a recuperare quella componente di investimenti e di promozione che aiuterebbero ancora le società e gli impianti sportivi a crescere e sopravvivere alla crisi generale dello sport”.
UN RESPIRO SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE PER NEWGIOCO GROUP
In
un momento storico nel quale all’estero il mercato italiano del betting viene visto con diffidenza e disinteresse, NewGioco Group va controcorrente, e resta una delle poche società italiane che fanno parte di una company americana quotata nella borsa secondaria di New York. “Nonostante le difficoltà economico-politiche del settore, l’Italia rimane comunque un mercato prioritario”. Questa l’idea del direttore generale del gruppo Alessandro Marcelli: “Siamo nati come concessionario italiano, e questo rimarrà nel nostro Dna come elemento primario. Tuttavia questo non ci ha mai dissuaso dal guardare mercati diversi, dai quali abbiamo colto modelli di business e soluzioni tecnologiche. Il primo traguardo importante - prosegue Marcelli - è stata la realizzazione della nostra piattaforma betting, realizzata totalmente in casa, questo ci ha permesso di poter performare sempre di più e perfezionare la gestione del cliente a 360 gradi. Le qualità della piattaforma vengono riconosciute anche in mercati esteri, dove siamo licenziatari, e sta avendo un grande successo nelle varie fiere di settore alle quali stiamo partecipando: San Diego, Boston, Las Vegas, Johannesburg. Il progetto di una piattaforma indipendente si è rivelato fin da subito vincente, ma ha dimostrato la sua validità già solo dopo un anno e mezzo, durante il quale abbiamo triplicato i fatturati aziendali.” Non solo un progetto legato al betting ma anche per la parte Virtual ci sono alcune cose in cantiere: “Dopo i forti successi del betting abbiamo pensato di replicare il modello indipendence anche per il prodotto virtual, abbiamo infatti acquisito la software house ‘Virtual Ge-
neration Ltd’, già in certificazione presso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che vedrete online nei prossimi mesi”. Qual è il segreto che ha reso appetibile questo progetto agli occhi degli investitori americani? “Da sempre ho creduto che il successo di un’azienda sia mettere il dipendente al centro di un progetto, farlo sentire parte attiva e far si che lo sia davvero in modo tangibile. Ho sempre coinvolto i miei collaboratori nelle nuove avventure, e hanno sempre risposto con entusiasmo a ogni nuova idea, rendendola vincente fin da subito; a seguito con l’accordo chiuso con Vne per la distribuzione di macchine automatiche per la vendita ricariche, ho indetto un concorso interno aziendale per trovare un nuovo nome da poter utilizzare per i nostri apparecchi, ed è stato vinto da Francesca Liburdi, un punto di riferimento all’interno dell’azienda, grazie a lei infatti lanceremo sul mercato Enjoy, una macchina che renderà l’utente finale sempre più indipendente. Vedo il mio staff come un ingranaggio di una macchina perfetta, ed ognuno di loro è fondamentale per l’altro e per l’insieme del gruppo”. Un ultima battuta in merito all’imminente bando scommesse di cui tanto si parla in questo momento: “C’è molto interesse all’interno del gruppo per questo bando, e per l’opportunità di ampliare la rete fisica di New Gioco. Certo, inutile nascondersi dietro a un dito, sarà difficile spiegare agli investitori il perché del continuo rinvio di questo bando, e delle problematiche che sorgerebbero nel poter aprire nuovi punti su un territorio ormai avverso all’ampliamento dei punti vendita. Come già dichiarato da vari esperti del settore, se non si troverà prima un accordo tra stato e regione sarà quasi utopico poter fare un concreto e produttivo business plan sul bando. Ma noi come NewGioco Group ci siamo sempre innamorati del problema e mai della soluzione, questo ci ha sempre spinto a trovare strade nuove e non seguire le soluzioni della massa”.
www.gioconews.it
49
scommesse
PERFORM, CONOSCIUTA IN ITALIA PER L’APPARTENENZA AL GRUPPO DAZN, PUNTA FORTE SUL SETTORE DELLE SCOMMESSE SPORTIVE. QUI, CI SPIEGA COME E PERCHÉ
LA SCOMMESSA È SUL CONTENUTO
D
iciamolo chiaramente: gli scommettitori non sono più quelli di una volta. Cambiano i tempi, le mode e le tradizioni, si sviluppano nuove tecnologie e si generano nuove esigenze. Le quali, inevitabilmente, vanno a configurare un giocatore più “evoluto”, preparato e tecnologicamente equipaggiato. Anche se non cambiano i gusti degli italiani, con il calcio che rimane al centro di tutti gli interessi, scommesse in testa, a mutare è il contesto generale: come dimostra pienamente l’evoluzione dei punti vendita, che puntualmente fotografiamo sulle pagine di questa rivista. In questo scenario così mutevole, dove le informazioni, sempre più fruibili, rappresentano la base di ogni scommessa e la risorsa in mano a ogni giocatore, la vera sfida su cui competere, per i bookmaker, è quella del contenuto. Che rappresenta, restando in tema, la scommessa degli operatori. Ed è qui che entra in gioco un colosso come Perform, mettendo in campo tutta la sua esperienza nel mondo dell’informazione e dello spettacolo, puntando sulla sfida dell’infotainment, per dirla all’inglese. Il gruppo digitale,
VINCENZO ZEPPILLO
50
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
specializzato nei contenuti sportivi e parte del gruppo Dazn, è attivo in Italia dal 2009 nel settore sportivo, nei canali Media e Content e Gaming. E con successo, pure. Sì, perché la divisione betting è quella più longeva e la più redditizia del gruppo, che vede nel servizio “Watch & Bet” (streaming di eventi sportivi su siti di scommesse) il prodotto di punta, ormai utilizzato dalla maggior parte dei bookmakers mondiali e italiani. Da qualche tempo, inoltre, il gruppo si è affacciato in maniera ancora più importante nel settore italiano delle scommesse sportive, attraverso una partnership strategica illustrata in occasione dell’ultima fiera di Rimini, dove ha presentato “B-Lab powered by Perform”, il primo format convergente in Italia e dedicato all’industria del gioco che rappresenta “una freccia in più dell’arco di prodotti perform nel betting”, come spiega Vincenzo Zeppillo, business development manager - betting di Perform. Perché Perform ha deciso di investire sul settore del betting e quali sono le vostre aspettative? “Perform è presente da anni nel settore del betting e crede fortemente nei contenuti di infotainment a livello globale, ancor di più nel mercato italiano alla luce delle nuove normative restrittive. L’intrattenimento e l’informazione sono due temi chiave nella creazione di una customer experience di livello, al
fine di soddisfare le esigenze sempre più complesse di un mercato maturo come quello italiano”. In cosa consiste la partnership siglata con Boris Production? “Da ormai molti anni Perform crea, analizza e fornisce dati live, contenuti editoriali e video dei maggiori eventi nel mondo dello sport attraverso i brand Opta e Omnisport. La redazione Opta italiana supporta in tempo reale giornalisti e talent sportivi con statistiche rilevanti per le audience di riferimento. Per orientare in modo efficace e diretto il patrimonio di dati disponibili e i contenuti esclusivi verso il mercato betting abbiamo individuato il format convergente del B-Lab”. Che riscontro state avendo in seguito alle prime attività? “Devo dire che grazie all’ottimo lavoro svolto da Boris Production, la presenza dello stand B-Lab powered by Perform all’Enada di Rimini è stata un successo. Tutti gli operatori presenti hanno accolto con interesse questa novita. I partner commerciali esistenti stanno già beneficiando delle novità apportate al B-Lab grazie a questa collaborazione attraverso i canali gia’ esistenti (Sportitalia, 7 Gold, Laquotavincente.it, Radio Sportiva). Inoltre, stiamo portando avanti conversazioni con nuovi operatori molto interessati al progetto”. Quali ulteriori novità o sviluppi avete in serbo per il futuro? “L’obiettivo di Perform è sicuramente quello di supportare e portare valore agli operatori in una fase difficile del mercato italiano. Cercheremo di sfruttare questa partnership con Boris Production per creare sinergie ed economie di scala a vantaggio degli operatori stessi”. (Ac)
COVER STORY
Esports un universo in un libro Un potente fenomeno sociale e un business su cui investire, ma che necessita di regole certe che ne tutelino l’integrità e gli sviluppi futuri. Se ne parla nel primo testo organico dedicato agli sport elettronici dal titolo: “eSports, un universo oltre il videogioco”, curato da Eurispes e pubblicato da Gn Media.
Nel
2019 il giro d’affari degli eSports è destinato a raggiunge il valore di un miliardo di euro, con oltre 450 milioni di audience. Mentre nel 2022 il business di settore potrebbe generare introiti compresi tra il miliardo e mezzo e i quasi tre miliardi. Bastano queste stime a rappresentare la portata del fenomeno dei videogame giocati a livello competitivo, già molto diffusi in America e Asia e in pieno sviluppo anche in Italia. Un mercato in crescita esponenziale e un vero e proprio mondo che vi ruota attorno, la cui complessità può creare spavento, accanto al grande interesse già molto diffuso. Va da sè la necessità di inquadrare il fenomeno, una volta per tutte: per delineare lo stato dell’arte del settore e tracciare le basi per un’adeguata regolamentazione, che diventa indispensabile alla luce dei numeri sopra citati. Ma più che un mondo, quello degli eSports rappresenta un vero e proprio universo. Da qui il titolo del volume: “eSports, un universo oltre il videogioco”, presentato in anteprima a Roma nella sede dell’Istituto per il Credito Sportivo e oggi in tour nella Penisola. Il libro, edito da Gn Media, in collaborazione con Eurispes e con il contributo di Aics – Associatione italiana cultura e sport, si propone di offrire alle istituzioni e a tutti i soggetti interessati un utile strumento di approfondimento sulle soluzioni di inquadramento giuridico degli sport elettronici a livello nazionale. Scritto dagli avvocati esperti di gaming Chiara Sambaldi e Andrea Strata, direttori dell’Osservatorio permanente dell’Istituto Eurispes su Giochi legalità e patologie “Italia in gioco”, il testo parte proprio dalla necessità di linee guida da parte delle istituzioni internazionali dopo l’avvio di una nuova fase di confronto all’interno dei singoli Paesi finalizzata a verificare termini e modalità di regolamentazione degli eSports, senza intaccare l’appeal di queste gare ad alto livello di competitività. Il tema è affrontato in chiave giuridica ma con un linguaggio semplice ed accessibile ad una platea ampia e multidisciplinare, con uno sguardo anche ai risvolti sociali, ai rischi per la salute dei giocatori, alla tutela dell’integrità delle competizioni e della legalità. Il lavoro di analisi ed approfondimento, partendo da un cenno storico e di inquadramento del mercato e dei giocatori, non trascura gli aspetti mediatici e commerciali con uno sguardo agli altri Paesi e si conclude con alcune interviste in profondità rivolte ad esperti ed esponenti delle istituzioni coinvolte.
Fara (Eurispes): «Il primo studio sul fenomeno degli eSports» A raccontare la genesi del libro è il professor Gian Maria Fara, presidente dell’Eurispes, che ne ha curato l’introduzione. “Queste nuove attività ludiche e sportive, competitive per definizione, sono principalmente diffuse tra i millennials e la generazione Z, intendendo con quest’ultimo termine i nati nel terzo millennio, e con millennials la fascia più vasta dei nativi digitale che comprende anche gli attuali trentenni. L’impatto quantitativo degli eSports è
52
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
ancora poco studiato. In Italia non esiste in pratica una letteratura specifica, e lo spazio che Eurispes vi ha dedicato nel Rapporto Italia del 2018 rappresenta una delle prime aperture problematiche. Ecco perché questo testo riveste un particolare valore: cogliere un fenomeno già rilevante, e diffuso trasversalmente in Europa, come negli Stati Uniti e in Oriente, ma soprattutto destinato a esplodere in quanto legato alla diffusione delle relazioni in rete”.
COVER STORY GN MEDIA/EURISPES
Abodi (Istituto per il Credito Sportivo): «Prepararsi al futuro» A fornire uno sguardo sulle prospettive di sviluppo degli eSports e sull’importanza di coglierle è Andrea Abodi, presidente dell’’Istituto per il Credito Sportivo, che ha firmato la prefazione del libro. “Gli eSports si sono sviluppati e affermati in questi anni in modo assolutamente indipendente dai sistemi sportivi, se-
guendo istintivamente percorsi nuovi disegnati proprio dalle tecnologie del gioco digitale e dalle opportunità offerte dalla rete. E’ necessario che il sistema sportivo, italiano e internazionale, si confronti anche con questo sempre più rilevante fenomeno, elaborando le migliori strategie da adottare per valutarne gli impatti, limitarne i rischi e valorizzarne le opportunità.”
Ora il futuro è scritto cessità di tutelare ragazzi giovanissimi in un settore nel quale si intrecciano interessi economici assai rilevanti. Gli altri aspetti che rendono necessario un intervento di regolamentazione sono quelli che ha già ricordato il Cio in occasione della storica apertura al vertire di Losanna del 2017, all’inclusione degli eSports tra le discipline olimpiche vale a dire il contrasto dei fenomeni degenerativi che sono il doping, le scommesse illegali e il match fixing ovvero le frodi”. Da qui l’evidente collegamento al mondo del gaming più in generale, già conosciuto e affrontato da Eurispes. Sugli aspetti relativi alla regolamentazione e tutela dei giocatori, esistono però già dei modelli con i quali confrontarsi, esplorati anche attraverso il libro, come spiega l’altro autore Strata: “Su questi aspetti in Francia sono più avanti di noi: è prevista una disciplina specifica per i professionisti di tale settore e la normativa francese potrebbe costituire una buona base di partenza per una regolamentazione uniforme del settore a livello europeo. In Italia attualmente non è prevista alcuna forma di tutela per i videogiocatori. Tuttavia, ragionando in ottica di diritto sportivo, è attualmente all’esame del Parlamento la riforma dell’ordinamento sportivo, che, fra le tante novità, prevede la tutela del lavoratore sportivo. Ad ogni atleta saranno garantite tutele previdenziali e assistenziali, a prescindere dal suo status di professionista o dilettante”. Insomma, sul futuro degli sport elettronici e la loro regolamentaESPORTS zione, gli autori non hanno dubbi: “Proprio come la Tv on demand ha rivoluzionato il concetto di televisione, da qui a breve gli eSports potranno rivoluzionare il concetto di sport”, conclude Strata. Leggere per credere. Chiara Sambaldi
Avvocato, Direttore dell’Osservatorio Permanente dell’Istituto Eurispes su Giochi legalità e patologie, “Italia in gioco”. Da oltre 15 anni si occupa di Gaming e svolge attività di
consulenza e di assistenza giudiziale e stragiudiziale avendo maturato specifica esperienza
nel contrasto dei fenomeni abusivi ed illegali. Autrice di numerosi articoli di approfondimento
tematico pubblicati su riviste scientifiche e di settore, ha curato, con il collega Andrea Strata, la raccolta di dottrina “Giochi e scommesse: i confini tra legale ed illegale”, edita da Lex Giochi. A giugno 2018 ha
partecipato quale relatrice al panel sugli eSports, organizzato da Gn Media, nell’ambito del Social Media Week di Milano.
Andrea Strata
Avvocato, Direttore dell’Osservatorio permanente dell’Istituto Eurispes su Giochi legalità e patologie, “Italia in gioco”. Assiste i principali operatori ed associazioni di categoria
nell’ambito del settore dei giochi e scommesse. Esperto di diritto applicato alle nuove tecnologie. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, fra cui in tema di eSports: “Il
fenomeno emergente degli eSports: attività sportive o ludiche?”, in 30° Rapporto Italia Eurispes, Minerva,
C. Sambaldi – A. Strata E S P O R T S
“Non è facile parlare di eSports, e tanto meno scriverne”, spiega Chiara Sambaldi. “Occorre attenzione e rispetto per il tecnicismo di settore che è un aspetto purtroppo troppo spesso trascurato dal legislatore. Ed è anche l’errore che non si deve commettere di fronte a un fenomeno così rilevante e delicato. Siamo avvocati ma anche, e soprattutto nella veste di autori di questo libro, direttori di un Osservatorio permanente di un istituto autorevole e prestigioso: una posizione di grande privilegio che ci ha consentito di accendere un faro su questo spaccato della vita sociale ed economica”. Secondo Sambaldi, “occorre ottimismo contro le paure della rivoluzione digitale, e in questo settore sono le nuove opportunità lavorative che vanno valorizzate. La visione dell’Eurispes si contrappone alla paura dell’evoluzione tecnologica in tutte le sue espressioni incluse quelle ludico-competitive. Certo non si tratta di una fiducia incondizionata in quanto è ferma la convinzione che tutti i fenomeni digitali necessitano di regole ben precise quando a venire in ballo sono esigenze di tutela di interessi primari”. Venendo alla struttura della pubblicazione, gli autori hanno cercato di offire una fotografia il più possibile aggiornata di questo mondo su scala nazionale ed internazionale. Uno strumento di facile fruibilità per chi voglia approfondire questo mondo.”Siamo partiti dai profili storici, per passare alle categorie di videogiochi, i gamers più famosi e i tornei, la presenza femminile e la disabilità, la situzionae attuale in Italia e negli altri Paesi, le prospettive di inquadramento nell’ordinamento sportivo, i rapporti contrattuali e la posizione dei gamers, i media e le sponsorizzazioni e i possibili rischi sul fronte illegalità e sviluppo di dipendenza patologica. Infine, abbiamo inserito un valore aggiunto a nostro avviso indispensabile ovvero interviste in profondità ad esperti interni al settore e il testo si conclude con una nota di commento alle interviste. La questione posta da tutti gli intervistati, almeno per la parte italiana, è quella del possibile ostacolo rappresentato dalla proprietà privata dei titoli videoludici per cui ogni soluzione di regolamentazione uniforme presupporrebbe un accordo con i produttori dei videogiochi. Fermo restando che questa è evidentemente una sfida più che un ostacolo in quanto anche gli stessi publishers potrebbero beneficiare dall’evoluzione del settore verso una dimensione istituzionale, ufficiale e regolata, vi sono alcuni profili che invero legittimano o possono legittimare un intervento del legislatore in quanto sono in gioco interessi primari che necessitano di tutele e garanzie. Il primo è la tutela dei videogiocatori professionisti (gamers, cyberatleti) il loro inquadramento giuridico, economico, assistenziale. Il libro cerca di indagare questi profili ma ciò che emerge anche dalle interviste agli esperti è la ne-
Chiara Sambaldi – Andrea Strata
Un universo dietro al videogioco
2018. Ha scritto diverse monografie, fra cui: “Network marketing, analisi giuridica di una strategia
aziendale”, edita da Minerva; “Le criptovalute, analisi giuridica di un sistema monetario parallelo”, edita da Lex Giochi. Nel marzo 2019 ha partecipato quale relatore al panel sugli eSports, organizzato da Gn Media, nell’ambito della Fiera internazionale del gaming “Enada”.
Gioco News, la rivista edita da Gn Media, insieme al quotidiano online GiocoNews.it rappresenta il punto di riferimento per l’industria del gioco pubblico. Distribuita in tutte le aziende del settore e nei principali centri di gioco, in Italia e all’estero, è lo strumento di approfondimento delle più importanti tematiche di business, politica, economia, ma anche di costume, società e life style.
p re faz ione di Andrea Abodi Presidente Istituto per il Credito Sportivo
int roduz ione di Gian Maria Fara Presidente Eurispes
I n collaborazione con
IN
L IB RERIA
€ 18,00
(i.i.)
Titolo: “eSports, un universo oltre il videogioco” Editore: Gn Media Autori: Avv.ti Andrea Strata, Chiara Sambaldi Illustratore: Alfonso “Alfi” Amarante In commercio dal: 9 aprile 2019 Pagine: 240 pagg., illustrato, rilegato Note: Il primo manuale completo dedicato al fenomeno degli sport elettronici. Disponibile in tutte le librerie, fisiche e online.
53
politica poker
Poker Tax (quasi) free!
L’
di Cesare Antonini
Dall’incubo dell’Operazione All in alle sentenze favorevoli ai players e all’ampliamento delle convenzioni fiscali, le vincite di poker live non sembrano essere più un grosso problema da dichiarare in buona parte del mondo. Ecco la nostra panoramica.
Operazione All in è stata ormai archiviata a colpi di sentenze. In Europa si può giocare a poker live e vincere liberamente senza rischiare persecuzioni fiscali che neanche un boss di Gomorra proverebbe mai sulla sua pelle. Nei paesi in cui l’Italia ha una convenzione fiscale che va oltre il semplice scambio di informazioni, compresi gli Stati Uniti d’America, il divieto di doppia imposizione vale come nello Spazio Economico Europeo. In generale i principi contabili internazionali la vieterebbero sempre e comunque. Ma, si sa, ogni mondo è paese e per ogni “campanile” vale una legge diversa. A Monte Carlo, ad esempio, e in altri paesi dove non esiste una convenzione, i problemi col Fisco rimangono. Facciamo quindi un riepilogo partendo proprio dalla location in cui, mentre questa rivista verrà distribuita, si terrà uno dei principali tornei a livello internazionale.
AL PRINCIPATO IL FISCO RIMANE “GREY” “Esiste un accordo di scambio di informazioni tra Italia e Principato di Monte Carlo a livello fiscale. Tuttavia, una vincita in un torneo di poker live (o al casinò) rischia ancora di essere tassata con aliquote che possono toccare anche 43-44 punti percentuali”. È l’esperto fiscalista e vincitore in Corte di giustizia europea insieme all’avvocato Max Rosa, della storica causa “Blanco/Fabretti”, Sebastiano Cristaldi, ad analizzare la situazione fiscale tra il nostro Paese e il piccolo Stato teatro di una tappa dell’European Poker Tour proprio nei giorni in cui il nuovo numero di Gioco News sarà tra le vostre mani. Parere autorevole quello di Cristaldi che ha, di diritto e di fatto, fermato l’operazione “All in” dell’Agenzia delle Entrate italiana, dopo anni di angherie subite dai bankroll dei nostri poker players. È ormai sancito e appurato, infatti, il divieto di doppia imposizione fiscale tra due paesi membri dell’Ue e quelli nello spazio economico europeo. “Ma anche quando ci sono delle convenzioni fiscali molto più profonde tra Italia e Pa54
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
esi di riferimento (addirittura gli Usa, ndr) esiste qualche dubbio interpretativo col Fisco”, specifica Cristaldi che sta preparando un ricorso alle autorità fiscali proprio su questo tema. Molti players chiedono lumi: come siamo messi a Monte Carlo? “Il principato non è più in black list come prima, è più ‘grey’ che ‘white’, però, e la situazione rimane complessa. C’è stata una voluntary disclosure, lo strumento che il Fisco mette a disposizione dei contribuenti per regolarizzare la propria posizione fiscale e alle banche obbliga di fornire informazioni in merito ai correntisti. Tuttavia la tassazione rimane quella non essendoci una convenzione approvata da entrambi i regimi fiscali”. Quindi? Come funziona se un player dovesse vincere una somma di denaro nel corso di un torneo? “Anche se per il diritto internazionale la doppia imposizione dovrebbe essere valida – ribadisce Cristaldi – in una situazione come Monte Carlo si aprirebbe subito una trattativa col Fisco. Vanno studiate bene le carte e capire bene l’accordo cosa dice. In linea generale il player verrebbe tassato sul
POKER TAX (QUASI) FREE!
reddito che già ha e in proporzione alla vincita che ottiene. Facciamo un esempio: se un contribuente ha vinto 100mila euro e ha un reddito di 50mila euro può arrivare a pagare anche il 43-44 percento”. Non si può fare nulla? “Come detto il tema va approfondito ma esiste uno scambio di informazioni e non si comprende per quale motivo il Fisco non dovrebbe rico-
noscere il divieto di doppia imposizione anche a Monte Carlo. Italia e Principato sono diventati collaborativi e cercando di essere trasparenti. Che non sia più black list è certo ma non esiste neanche una convenzione di cui parlavamo poc’anzi”. Siamo alle solite: perché tassare sempre tutto e con aliquote molto più alte, tra l’altro, del prelievo alla fonte nei casinò italiani, il 10 percento?
ECCO LE WORLD SERIES E IL SOLITO PROBLEMA DELLE TASSE Si avvicinano le World Series Of Poker che si giocheranno a Las Vegas dalla fine di questo mese fino alla metà di luglio, e tanti giocatori iniziano a fare le loro valutazioni sul problema delle tasse. Come premessa ci sentiamo di consigliare di rimanere a giocare principalmente in ambito See (Spazio Economico Europeo) dove ormai il divieto di doppia imposizione fiscale è recepito e anche assimilato da molte commissioni tributarie. Sì, perché dopo la sentenza Blanco/Fabretti dell’ottobre 2014 ci vollero ancora un paio di anni prima che i vari livelli manageriali e degli uffici dell’Agenzia delle Entrate e delle locali commissioni, avessero recepito realmente i dettami della Corte di Giustizia Europea. Incredibile ma vero, pur con la sentenza passata in giudicato, alcuni ispettori continuavano a recapitare pesanti cartelle esattoriali ai poker players di casa nostra. Detto questo, le World Series e i tornei che offrono, non vincolano i players a pagare subito la quota di tasse che nel Nevada vanno dichiarate. C’è la possibilità di scegliere ma, alla fine, in Usa o in Italia la vincita va dichiarata. In altri casinò, come il The Venetian ad esempio, la somma di un 20-25 percento viene subito trattenuta. Poi, in Italia, la somma va segnalata e, teoricamente, la doppia imposizione non dovrebbe essere applicata vista la convenzione vigente tra Italia e Usa. Ma per qualsiasi caso è bene affidarsi a dei professionisti usando la massima cautela per prendere le necessarie precauzioni ed evitare poi di ritrovarsi in spiacevoli situazioni. A fare da apripista per gli Usa fu uno dei campioni del poker d’Italia e anche braccialetto delle series mondiali, Dario Minieri. Qualche anno fa l’avvocato Max Rosa e
il fiscalista Sebastiano Cristaldi riuscirono ad annullare una cartella esattoriale da 1,4 milioni di euro che aveva minato la vita di Dario Minieri. Va ricordata la sentenza primaria “La EU:C.2014:2311 emessa dalla Corte di giustizia il 22 ottobre 2014 nei procedimenti riuniti C.344/13 (Blanco) e C-344/13 (Fabretti), ha statuito l’incompatibilità della normativa nazionale sulla tassazione delle vincite conseguite all’estero con esenzione delle analoghe vincite nazionali, per violazione dei principi di “non discriminazione” e di “libera prestazione dei servizi” all’interno dell’Unione europea (art. 18 e 56 Tfue). Max Rosa spiegava che “i nostri principi ormai sono stati riconosciuti come validi e cioè, l’imposizione diretta delle vincite extra Ue, così come pretesa dal nostro Fisco, ben lungi dal costituire un fatto acquisito, integri viceversa una modalità di tassazione illegittima, perché contrastante con i principi di diritto tributario internazionale di tax equity e di domestic neutrality, nonché con quelli convenzionali di “non discriminazione” e di “reciprocità”, e, infine, con quelli costituzionali di uguaglianza e capacità contributiva. Una sentenza, quella di Minieri, che ha aperto le frontiere del poker internazionale (nel Nevada sicuramente) dopo quella Blanco/Fabretti che aveva annullato la doppia imposizione a livello europeo. Va, però, ribadito che c’è da fare grande attenzione a tutti i casi particolari e che fuori dall’Ue non esiste una sentenza recepita a livello parlamentare come accadde per il caso dell’Operazione All In. Ma la strada per il poker live è decisamente in discesa.
MAX ROSA
ANCHE SAN MARINO È “TAX POKER FREE” Un altro stato piccolo ma problematico sembrava essere la Repubblica di San Marino. Sembrava essere, visto che, come dice il direttore della Giochi del Titano Spa, Salvatore Caronia, “i giocatori si devono regolare per le vincite come se stessero giocando in un altro paese europeo”. Infatti, si ha l’obbligo di dichiarare le somme vinte e di inserirle in un quadro preciso della dichiarazione dei redditi come redditi diversi non imponibili (il quadro Rm). San Marino ha una convenzione con l’Italia che vieta la doppia imposizione fiscale, un concetto molto caro al diritto comunitario e anche inserito nei principi contabili internazionali. “Quindi i players che verranno a giocare da noi non saranno tassati due volte in Italia – prosegue Caronia - c’è
stata anche la sentenza Blanco/Fabretti di qualche anno fa che ha ribadito questi concetti battendo le operazioni dell’Agenzia delle Entrate italiana sulle vincite dei poker players. Il trattamento è identico come se fossimo nel quadro del regime europeo e a livello internazionale. Aggiungo – prosegue Caronia – che anche in Italia i players sono comunque tenuti a dichiarare le vincite seppur abbiano già pagato le tasse nei casinò italiani. Il Fisco vuole comunque sapere che quei soldi il cittadino li possiede anche se non li tassa. Ovviamente consigliamo di conservare le ricevute dei cash vinti a San Marino che noi consegniamo sempre a tutti i players”.
www.gioconews.it
55
politica poker G I O VA N N I S U T E R A CON COACH BICCIO ASCARI
1
L’ultima Tana la occupa Sutera
Finisce con la vittoria del player storico italiano, accompagnato dal suo coach e amico Biccio Ascari, la finalissima del Tana delle Tigri, il decennale evento organizzato da Cds Events in collaborazione con Lottomatica
Un
successo un torneo freezeout da 266 entries senza possibilità di sbagliare, con le chips che “pesano” di più in mano e che i players lesinano e gestiscono con parsimonia. Certo, i più bravi, come ci dirà giustamente il 4 volte campione del mondo, Max Pescatori, aggrediscono di più proprio per cercare di intimorire i giocatori e “far male” agli stack degli avversari. Così accade spesso ai tavoli ed ecco che i migliori vanno avanti. Poi, la bad beat, il colpaccio, lo “scoppio” c’è. That’s poker! Così dal 28 al 31 di marzo la Cds Events ha presentato la finalissima del Tana delle Tigri per la stagione 2018-2019 organizzata in collaborazione con Lottomatica Poker. Diverse decine i qualificati online, i vincitori delle classifiche ma G I O VA N N I S U T E R A C O N A R M A N D O M A S C I E ROBERTO ROBERTI
56
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
di Cesare Antonini
tantissimi affezionati all’evento che si sono presentati al Perla Resort di Nova Gorica, in Slovenia, per giocare l’evento in questione. Com’è andata? La tigre più grande (l’organizzazione da sempre regala ai winner degli eventi dei bellissimi peluche raffiguranti proprio le tigri, simbolo del torneo) l’ha vinta Giovanni Sutera, storico player italiano con tantissimi risultati in carriera e che mette la testa davanti a tutti nella finalissima del Tana delle Tigri, appunto. Una notizia nella notizia visto che Sutera torna a vincere un torneo importante come questo, arrivato a dieci anni di età, e da 266 entries con la formula freezeout, dopo un torneo del 2010, a Campione d’Italia, su 387 players italiani e del Nord Europa. E lo vince con un poker player storico alle spalle, come “angolista”, Fabrizio “Biccio” Ascari, tornato ai tavoli proprio per la formula freezeout scelta da Cds Events per la grande finale di una stagione da incorniciare. “Sono troppo contento di aver vinto questo evento - ha commentato Sutera - quando mia nipote ha visto il tigrotto nelle foto del torneo me lo ha chiesto, mi sono commosso e ho fatto di tutto per portargliela. Sono davvero contento del risultato e di come ho giocato. La struttura e l’organizzazione di questo
T A N A D E L L E T I G R I C U P 2 0 19 PAY O U T F I N A L T A B L E
1 Giovanni Sutera 2 Armando Masci 3 Roberto Roberti 4 Romano Ravaioli 5 Kristijan Vodopivec 6 Alessandro Scermino 7 Mirko Sepak 8 Fabio Lupinetti 9 Marife Dolor
€ 27.000 18.000 12.000 10.000 8.500 7.200 6.000 5.000 4.200
grande evento sono state meravigliose. L’altra bella notizia è che ero col mio coach, Biccio Ascari, che è un grande amico e sono contento sia venuto con me in questo evento proprio perché era freezeout. Ho giocato benissimo anche con le mie gambe ma l’atmosfera è stata bellissima e ora porto la tigre più bella a mia nipote!”, ha concluso il winner dell’evento. Per Sutera un torneo importante condotto quasi sempre deep dall’inizio alla fine grazie a qualche colpo importante che gli ha consentito di giocare il suo poker nel corso di tutto il torneo e specie al Day2 quando ha gestito molto bene il suo big Stack. Ottima vittoria visto che, alla fine, ha messo in riga Armando Masci, suo run-
L’ULTIMA TANA LA OCCUPA SUTERA
A completare il final table Mirko Sepak, Fabio Lupinetti e Marife Dolor. Tra i 31 andati a premio troviamo anche i due qualificati online Lottomatica Poker, Davide Maddaluno uscito ad un passo dal tavolo finale, e Gianmichele Messina in 17esima posizione. Alla fine esce 11esima Elibetta Leggi, 20esimo il campione di Mma, Philippe Wamet, quindi Francesco Favaloro 22esimo, Vittorio Di Troia 24esimo, Salvatore Bruni
28esimo e Massimo Caldera primo ad andare a premio dopo lo scoppio della bolla in 31esima piazza. Da segnalare l’ennesimo ottimo piazzamento di Aldo Zambruno all’Omaha Event che stavolta è stato battuto in heads up da Alessandro Gio,betti. Torneo che ha visto andare a premio anche Alessandro “Wodimello” De Michele, altro volto storico del field italiano di poker live e online.
Nova Gorica – Ancora Aldo Zambruno al Tana delle Tigri ma al Pot Limit Omaha da 250 euro che ha totalizzato 50 entries. Stavolta, però, AldinoPro, è runner
up e lascia spazio al winner, Alessandro Giombetti che primeggia per una moneta da 3,.500 euro anche se, i due primi, hanno deciso per un deal. “Sì stavolta Alessandro mi ha rubato la gioia del primo. Siamo arrivati a sei left che il gioco era abbastanza prevedibile - spiega Aldino raccontando il late stage del torneo - io e Giombetti abbiamo aggredito tantissimo e i tre corti sono usciti subito. Appena andati a premio, riesco ad eliminare Wodimello De Michele e siamo riusciti ad andare subito tre left. In un colpo riesco ad eliminare il terzo clas-
sificato con top two pair contro middle pair. All’heads up finale non riesco a battere il mio avversario”. La mano finale è la seguente: “Io ho K7Q10 con draw di quadri e lii ha AK92 con Asso e Kappa di fiori. Al turn ho scala nuts io ma lui chiude flush draw al River grazie ad un 2 di fiori e, stavolta mi devo accontentare di una seconda posizione”. Sempre on fire Zambruno al Plo e, stavolta, dopo non aver centrato i premi al Main Event, Alessandro De Michele centra una “bandierina” proprio in questa variante.
I R I S U LT A T I D E L L ’ O M A H A E V E N T
1 2 3 4 5 6
Alessandro Giombetti Aldo Zambruno Angelo Manlio Pavan Giancarlo Panariello Enrico Scalabrino Alessandro De Michele
€ 3.500 2.500 1.500 1.100 800 600
Il side event principale, invece, ha totalizzato 212 entries con un Prize pool da oltre 42mila euro. A vincere, alla fine, è stato Marcello Saviola per una prima moneta da 9.000 euro. Runner up un altro player dei Golden Boys, Mirco Ferrini, per 6.000 euro. Bella la storia di Lorenzo Montanera e Aristide Montanera.
Quest’ultimo, il padre, ha regalato il torneo al figlio Lorenzo che ha compiuto 18 anni pochi giorni fa. Alla fine quarto ha chiuso il figlio e nono il papà. Itm in 20 tra cui anche Nevis Alvisi, Davide Suriano 11esimo per 950 euro e a premio anche Maria Elena Giunchi in 15esima posizione.
ALESSANDRO SCERMINO
ner up, Romano “Jack” Ravaioli dei Golden Boys, team in forma pazzesca da diversi mesi e che ha portato anche Mirco Ferrini al final table del side event da 212 entries e oltre 42mila euro a montepremi, e un certo Alessandro Scermino. Quest’ultimo ha centrato il quarto final table da fine 2018 a marzo 2019 al Perla Resort di Nova Gorica, vincendo un torneo e occupando tutte le posizioni del podio in questi eventi di grande rush.
ALESSANDRO GIOMBETTI E ALDO ZAMBRUNO
MAX PESCATORI
LA TOP FIVE DEL TORNEO
1 2 3 4 5
Marcello Saviola Mirco Ferrini Salvatore Oliveri Lorenzo Montanera Nevis Alvisi
€ 9.000 6.000 4.450 3.750 3.200
Qual è la nuova Tana? C’è bisogno di nuove sfide, di nuove mete e di una nuova location. Perché la “base” del Tana delle Tigri alla fine vuole cambiarla spesso la sua “tana”. Così, dopo una meravigliosa stagione in quel di Nova Gorica, Perla Resort, si cambia per il 2019-2020. La collaborazione di Lottomatica rimane ma la Cds Events e i suoi aficionados prendono un aereo per volare , nella Moravia, in Repubblica Ceca, direzione Olomouc, una cittadina universitaria dove ci sono alcune case da gioco dove passare il weekend e partecipare all’evento tanto amato e che nel 2019 compie 10 anni. Uno dei più longevi della storia.
La formula potrebbe tornare sui 330 euro di costo d’iscrizione con 1 re entry ma senza prize pool garantito e la classica struttura giocabilissima che contraddistingue il “Tana”. La data pare sia già fissata intorno alla fine di settembre ben sei mesi dopo dalla finalissima e con tanto tempo per poter organizzare un evento che, come al solito, raccoglie ottimi numeri e regala un’atmosfera di grande socialità con orari comodi per giocare e divertirsi anche fuori del tavolo di gioco. Nelle prossime settimane arriveranno i maggiori dettagli di un evento attesissimo. E, come detto, c’è grande curiosità dei
dettagli sulla location, su come raggiungerla, sullo schedule e sulle attività collaterali che potranno arricchire la permanenza dei players. OLOMOUC, REPUBBLICA CECA
www.gioconews.it
57
poker
Trentatré gli anni del Pptour IL TORNEO DI POKER LIVE ITALIANO PIÙ LONGEVO E AMATO DELLA STORIA DEL GIOCO MODERNO VA IN ARCHIVIO AL CASINÒ PORTOMASO DI MALTA CON 513 ENTRIES E SCHETTINO WINNER
Il 1
5
2
ANDREA SCHETTINO C O N LU C A M O S C H I T TA
vincitore della trentatreesima edizione del Pptour è Andrea Schettino, 45enne operatore finanziario di Roma, partito quinto al final table e capace di condurre in porto il main event nonostante l’agguerritissima concorrenza ai tavoli. Al primo classificato insieme all’ambitissimo P-Globe anche un premio da 60mila euro, strameritato dopo 4 giorni di efficaci strategie pokeristiche. Allenatore di calcio per passione, intervistato subito dopo il trionfo, il nuovo campione in carica ha così descritto le emozioni vissute nelle ultime mani: “L’heads up finale di un torneo così importante somiglia molto agli ultimi istanti di una partita di calcio, quando sei in vantaggio e a dieci secondi dalla fine la speranza è che arrivi presto il triplice fischio…”. Molto sentita per
IL SECONDO CLASSIFICATO ERMINIO TORFÙ CON SCHETTINO
58
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
di Cesare Antonini
Schettino la dedica alla madre recentemente scomparsa: “La vittoria è per lei che mi ha sempre supportato e sono certo che avrà seguito anche questo torneo fino alla fine”. Tanti i supporter che dalla Capitale hanno condiviso in streaming le gesta di Andrea: “Ho ricevuto – ha confessato - le immagini di ristoranti e bar con i maxischermi sintonizzati sulla diretta, con i tavoli pieni di amici che tifavano. Una circostanza che mi ha riempito di orgoglio”. Tra i fan di Schettino anche Luca Moschitta che, insieme a Matteo Sbrana e a tanti altri ospiti d’eccezione, ha impreziosito il commento tecnico della finale sapientemente condotto dal giornalista Domenico Gioffrè e dalla simpaticissima madrina Pamela Camassa. Altro protagonista del testa a testa conclusivo è stato Erminio Tofù, fedelissimo del Pptour, che ha regalato un’altra bellissima testimonianza su alcuni degli aspetti caratterizzanti del torneo: “In questi anni ho preso parte a diverse tappe del tour – ha raccontato – sempre conquistando il ticket con sat online. Tuttavia, non ero mai riuscito a piazzarmi itm prima di oggi. Stavolta
L’ORDINE D’ARRIVO DEGLI OT TO FINALISTI
1 2 3 4 5 6 7 8
Andrea Schettino Erminio Tofù Germano Cervetti Fabrizio Marancio Samuele Matarazzi Gregorz Skawinski Stefano Mazzaferro Eugenio Cupellini
€ 60.000 37.000 24.000 17.000 12.335 9.000 7.000 5.500
ho vinto il pacchetto con una partita da appena 1.50 euro anche se con un addon”. Per lui, dunque, una vincita netta da 37.000 euro se si escludono i 3 euro dei buy-in. Una testimonianza concreta delle possibilità di divertimento e partecipazione a costi decisamente sostenibili, offerta a tutti gli appassionati nella lobby di People’s Poker. D’altra parte, l’inossidabile apprezzamento riservato alla formula Pptour, giunto a 33 edizioni e a 10 anni di ininterrotta attività, è testimoniato anche dai numeri della tappa appena archiviata a Malta: 513 le iscrizioni registrate per un montepremi prossimo ai 250mila euro. Ennesima conferma per l’evento live targato Microgame, service provider organizzatore del People’s Poker Tour e leader italiano nel mercato del gaming online.
TRENTATRÉ, GLI ANNI DEL PPTOUR
Pptour Malta: la cronaca del torneo Nelle fasi iniziali da sottolineare la capacità di rimanere nelle zone alte della classifica di Mazzaferro, già leader del day1, mentre la leadership provvisoria è finita nelle mani di Samuele Matarazzi, tra i primissimi player a conquistare l’accesso al Pptour attraverso i satelliti online. ZioSem96, questo il nickname del temibile poker player, che era riuscito a conquistare il pacchetto per poter partecipare all’evento live con un sat da 15 euro giocato lo scorso 9 gennaio. E proprio lui, Stefano Mazzaferro, si era distinto subito conquistando la chipleading piazzandosi alla guida del gruppo di 35 left con già in cassaforte la qualificazione per il day2 in programma sabato 30 marzo. Mazzaferro con 278mila chips era riuscito ad accumulare un vantaggio importante sugli inseguitori, distanziando di 30 e 60mila gettoni, Javier Molina e James Rosenberg, rispettivamente secondo e terzo classificato del giorno. Nel gruppo dei giocatori rimasti in gara da segnalare c’erano Bramati con quasi 150mila, mentre a chiudere la top ten provvisoria ci pensano: Frau 142mila, Privitera 141.500 e Mizzi con 140mila chips. Peccato che nelle prime fasi di gara non sia riuscito a qualificarsi l’ambassador di Microgame e volto tv molto
La ripartenza del Final Table Samuele Matarazzi
5.170.000
Erminio Tofù
4.035.000
Stefano Mazzaferro
2.635.000
Fabrizio Marancio
2.510.000
Andrea Schettino
2.215.000
Grzegorz Skawinski
2.015.000
Eugenio Cupellini
1.125.000
Germano Cervetti
750.000
noto per la conduzione di Tempation Island e per aver partecipato a tanti programmi dopo una delle primissime edizioni (quella che vinse Augusto De Megni, Ndr) del Grande Fratello: stiamo parlando di Filippo Bisciglia che, purtroppo, è uscito al ritorno dalla pausa cena del flight A. Tra gli otto finalisti anche due players che hanno ottenuto la qualificazione con i sat low-cost allestiti dal provider Microgame nella lobby di People’s Poker. Si tratta di Fabrizio “Aang3l” Marancio, qualificato lo scorso 11 marzo, e di Eugenio “cisiamo83” Cupellini che conquistò il biglietto per Malta lo scorso 14 febbraio: un San Valentino che potrebbe rivelarsi tra i più fruttuosi di sempre. La prima emozione la regala, suo malgrado, Eugenio Cupellini. Il romano partiva tra i più short e ha provato un paio di steal, venendo chiamato al terzo tentativo con J e 10. Niente da fare per lui, ma la grande sorpresa arriva con l’uscita di Stefano Mazzaferro. Il calabrese non ha trovato incroci favorevoli, anzi a un certo punto si è trovato “costretto” a giocarsi un coinflip contro Germano Cervetti. I JJ di quest’ultimo hanno avuto la meglio sugli AK di Mazzaferro, rimasto solo con un button ante e out subito dopo. Nel frattempo la leadership passa gradatamente dalle mani di Samuele Matarazzi a quelle di Fabrizio Marancio. Entrambi 23enni, entrambi al primo live della vita, ma Matarazzi paga più l’inesperienza in un paio di colpi. Samuele, che è radiologo e torneista per diletto, compromette gran parte del suo torneo in un colpo che invece rilancia le chance dell’abruzzese Erminio Tofù. Un colore nuts chiuso al turn è stato decisivo, anche perché il river ha portato una quarta cuori che ha regalato il colore second nut anche a Matarazzi, il quale non ha saputo resistere a chiamare la bet al river del rivale, rimanendo cortissimo e uscendo subito dopo. Nel frattempo era uscito anche il polacco Skawinski (6°), mentre si arena anche il sogno dell’altro 23enne in gara oggi: Fabrizio Marancio. Il palermitano paga a sua volta un po’ di inesperienza in un paio di colpi, dei quali si
avvantaggia soprattutto Schettino. Marancio è infine quarto ed esce poco prima di Germano Cervetti. Quest’ultimo, professionista di cash game PLO, riesce nel miracolo di centrare il terzo posto dopo essere partito nettamente come il più short di giornata. Buon per lui, che tra qualche mese diventerà papà per la prima volta… Germano lascia in lotta per la vittoria i due giocatori più anziani del final table: Erminio Tofù e Andrea Schettino. Il romano parte con un vantaggio di circa 2 a 1 in chips rispetto al rivale, il quale però parte benissimo dimostrando di sapere interpretare meglio la fase heads up. Tuttavia, nella mano che poteva definitivamente rilanciarlo, Tofù subisce uno scoppio che pone fine al torneo. Il colpo può definirsi senza dubbio un cooler, poiché Schettino 3-betta A J e poi non può esimersi dal chiamare il push di Tofù che parte dominante con A K . Il board sembra scorrere liscio, ma al river scende proprio un J : gioco, partita, incontro.
www.gioconews.it
59
MARIUS MIKALAUSKAS E MICHAL DAJ
poker
Il nuovo record continentale di un torneo di poker live lo centra il King’s Resort di Rozvadov con 6.371 entries per un buy in da appena 115 euro nel main event del Czech Poker Masters. Tanti azzurri anche al National.
LA FURIA CECA, AL KING’S, È DA SUPER RECORD!
È
di Cesare Antonini
il nuovo record europeo, “il torneo di poker più grande dell’Europa continentale”, come l’ha definito il poker director del King’s Resort di Rozvadov, Federico Brunato. Che ha proseguito: “Oggi (il torneo si è concluso nella notte tra il 22 e il 23 aprile, Ndr) è un giorno speciale, perché abbiamo battuto il vecchio record per il più grande torneo continentale dal Buy in di minimo 30 euro. Grazie a tutti i giocatori e lo staff coinvolti in questo grande evento”, ha concluso Brunato. Le entries expected
Tutto il payout 1 Marius Mikalauskas Germany e 100.350 e 68.572* 2 Michal Dajč
Czech Rep. € 57.795 € 70.350*
3 Minator Alushaj
Rks € 41.850 € 61.072*
4 Iulian A. Chirculeanu Romania € 30.350 5 Danas Dambrauskas
Lithuania € 24.600
6 Dominik A. Renner
Germany € 11.400
7 Janoe G. Budak
Germany € 7.800
8 Csaba Sandor Spak
Hungary € 5.700
9 Patrick Scaramozza
Italy € 4.200
10 Kevin Schwanert
Germany € 3.200
11 Timo Hein
Germany € 2.500
12 Arvin Aghabeigi
Germany € 2.500
13 Amadeous Machergui Germany € 1.850 14 Fabian Ene
Austria € 1.850
15 Nesrin Can
Turkey € 1.850
16 Markus G. Wellen
Germany
17 Josef Dycka
Czech Rep. € 1.350
18 Milan Nutta
Slovakia € 1.350
19 Van Phi Dang
Belgium € 1.000
20 (Eddie)
Romania € 1.000
1.350
* deal
60
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
National Championship - Payout 1 Michael Duerk
Germany € e 44.104 € e 23.454*
2 (thetheoofpoker)
Germany € 32.251 € 25.350*
3 (Baran)
Germany € 15.646 € 13.104*
4 (Greyhound)
Germany € 11.848 € 13.103*
5 Aliosha Staes
Belgium € 9.429 € 13.103*
6 Richard C. Lenoir
France € 7.237 € 13.103*
erano di 5.500 registrazioni col ga7 Jiri Havlicek Czech Rep. € 5.234 € 15.000* rantito da mezzo milione supera8 (Gin Ali) Germany € 3.571 € 13.103* to con un buy in da 115 euro. Ma il 9 (Lolari) Germany € 2.834 Main Event del Czech Poker Ma10 Jan Hnilicka Czech Rep. € 2.305 sters che lo stesso Brunato ci ave11 (Leonardo H.) Germany € 2.305 va pronosticato come un torneo 12 Alireza Panahandeh Germany 1.984 da record, ha superato tutti i con13 (KALKO) Germany € 1.984 fini totalizzando 6.371 entries con 14 (Parta) Czech Rep. € 1.795 4.593 giocatori unici e 1.775 rientri. 15 Christoph Stadelmann Switzerland € 1.795 Massiccia anche la presenza ita16 Sofie Thijs Belgium € 1.606 liana con poco meno di 30 play17 Loui Gisselbrech France 1.606 ers a premio seppur nelle posizio18 Sven Keller Germany € 1.417 ni meno munifiche del payout. Il 19 (RAM U.S.A) Israel € 1.417 migliore comunque è Patrick Sca20 Petr Hanzal Czech Rep. € 1.417 ramozza che vince 4.200 euro in * deal nona posizione sfiorando il tv table. A vincere il tedesco Marius MikaANCHE IL NATIONAL È TEDESCO Il National Championship del Czech Polauskas che, senza deal, avrebbe vinto ker Masters ha visto tre italiani a preoltre 100mila euro con un investimenmio anche l’evento che ha preceduto il to di appena 115 euro, Poi, col deal, è lui main event (anche se il buy in di quead alzare il trofeo ma si porta a casa olsto evento era maggiore con un garantitre 68mila euro col secondo classificato da 200mile euro) parla tedesco e vede to, il ceco Michael Dajc che vince oltre vincere Michael Duerk per una moneta 70mila euro. Accordo a tre, tra i primi di 23.454 euro. Un deal a 8 al final table, tre, con Minator Alushak che porta nel e con altri tre connazionali dietro di lui. bankroll oltre 61mila euro. Il primo premio di una pool da 209.665 Field davvero eterogeneo, con tantissieuro più due ticket per il main event mi tedeschi, cechi (il torneo era dedicaWsop Europe era di ben 44.104 euro. to a loro e sono andati in massa), lituaSono state totalizzate ben 1.000 entries e ni, rumeni, ungheresi, slovacchi, belgi, a premio sono andati in 107. Come detsvizzeri, ucraini, serbi, russi e anche un to, in the money Carlo Cinà, da Palermo, folto gruppo di italiani. out in 69esima posizione per 605 euro Altri azzurri itm? Tutta la lista potete (il buy in era di 195 euro), quindi Alberto consultarla nell’elenco dettagliato del Della Longa di Varese in 83esima posipayout. Comunque bene Davide Vezione per 548 euro e quindi Daniele Caltri in 49esima piazza, Luigi Cardaropodarola93esimo per 548 euro. li esce in 103esima posizione, Giuseppe Deal a 8 come dicevamo con il miglior Argentiero 105esimo, Alberto Panzeri player ceco, Jiri Havlicek, out in settima 124esimo, Marco Intini 137esimo e via vi piazza. tutti gli altri.
poker
PIERRE VERRELLI E ANDREA FERRARI
DUE ITALIANI ALL’EPT SOCHI MA IL MAIN È DI GILBOA
di Cesare Antonini
Sochi – Alla fine la sua avventura è finita in 93esima piazza ma la favola a Sochi, in Russia, è continuata ancora qualche giorno ed è una storia bellissima! Pierre Verrelli si è portato a casa ben 5.725 euro. Niente male per aver raggiunto il suo amico, Andrea Ferrari, che una sera l’ha chiamato dicendogli: “Oh, non ci crederai, ma ho vinto un pacchetto per l’Ept a Sochi mentre giocavo uno Spin and Go online su PokerStars”. Poi c’ha provato anche Pierre, anche se Andrea l’avrebbe invitato volentieri a sue spese per fargli compagnia: “Ne ho giocati 5-6 da 15 euro e alla fine è uscito anche a me, ora ero io a non crederci perché so quanto sia difficile ma, tutto vero, e adesso siamo qua con la speranza di fare il colpaccio”, c’ha confessato Verrelli tra il Day1B e il Day2. Andrea, invece, è uscito al Day1 e, ironia della sorte, i due hanno anche giocato gli ultimi 5 livelli di giornata insieme, allo stesso tavolo. Sono tutti e due di Parma, Andrea ha 33 anni, fa l’assicuratore e gioca ancora a buoni livelli a pallavolo. Pierre ha 34 anni e gestisce un disco club, sempre in città. Ma si coURI GILBOA noscono anche per via del poker, non a caso, i due giocano nell’unico club rimasto aperto in città. Insomma, una favola pazzesca: “Sì assolutamente assurda, non ci credevamo ma adesso siamo qua e speriamo in meglio anche se l’obiettivo è quello di fare
1
una bella esperienza e di divertirci”, spiegano i due. Purtroppo per Ferrari il torneo non è andato benissimo: “Sono uscito nell’ultima ora di gioco quando ero rimasto con 22.000 chips, nel colpo avevo two pair e l’avversario aveva settato. Era una mano decisiva per tutti e due ma dentro e fuori per me e alla fine ho tankato tanto ma poi ha chiamato e sono dovuto uscire senza premi”. Pierre è andato al Day3 già a premio e poi è riuscito a scalare una posizione nei premi, se non altro: “Sono partito già col big blind e ho fatto un’orbita senza vedere nulla. Al secondo BB ho provato con A10s a cuori ma mi hanno chiamato con AQs a picche ed è uscita la donna ma anche il 10, ormai inutile. Avevo anche flash draw che però non si è concretizzato. È stata comunque un’impresa arrivare fin qua e, alla fine, col premio vinto, è ancora più positiva come esperienza”, spiega Verrelli. Com’era il field russo e com’è andato il torneo? “Sono abbastanza aggressive non c’è che dire, io ho visto comunque tre volte AA senza riuscire a giocarli bene e a trappare qualcosa, ma mi capita spesso così e, anzi, pensavo di uscire. Poi ho avuto due 10 e ho chiuso a 49.000 chips al Day1, il resto lo sapete”. Intanto si gioca cash. Pierre ha vinto qualcosa anche lì, Ferrari stava pensando di provare qualche side. L’espressione, però, è quella di due amici in piena “zingarata”, in Russia, insieme e tutto questo (ok 400mila euro di prima moneta sarebbe il vero sogno) sembra già potergli bastare così. Hanno conosciuto Giovanni Rizzo a Parma, è quello che li ha impressionati di più al tavolo, ma il rapporto col po-
PIERRE VERRELLI E ANDREA FERRARI, DUE AMICI E UNO SPIN AND GO CHE LI PROIETTA A SOCHI, ECCO LA LORO AVVENTURA DI VITA E POKERISTICA DURANTE L’EUROPEAN POKER TOUR IN TERRA RUSSA
ker è molto easy: “Io non ho giocato per 4 anni, poi magari per tre mesi non gioco e poi riprendo”, dice Pierre ma lo stesso è per Andrea. E online? Cosa giocate? Cosa giocherete? “Il mio nickname è gigiolo anche se qui mi prendono tutti in giro e mi chiamano “gigolò”, ecco ora mi sono rovinato mi prenderanno tutti in giro! - teme Pierre. Mentre Andrea si chiama “Ducati1985 perché quando mi sono iscritto ero ancora un pischello ed ero in fissa con la moto. Gioco solo Spin and Go adesso e sicuramente ne proveremo altri”. Pierre gioca le Winter Series e anche le Carnival series e ha “scippato” alcuni tornei anche.
IL MAIN VA IN ISRAELE: VINCE GILBOA SUL CONNAZIONALE BABAEV Si chiama Gilboa ed è fan di Rocky Balboa. Tutto vero. Lo afferma proprio lui citando una frase del film quando ha vinto il Main Event dell’Eutopean Poker Tour di Sochi: “Nessuno può colpire duro come fa la vita, perciò andando avanti non è importante come colpisci, l’importante è come sai resistere ai colpi, come incassi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti. Così sei un vincente!”. E Uri Gilboa, avvocato 61enne e ottimo player di bridge ha battuto il connazionale israeliano Zakhar Babaev. In un colpo solo è diventato il primo giocatore israeliano e il più vecchio riuscito mai a conquistare un titolo Ept. I
R ISU LTAT I
DEL
FINAL
1 Uri Gilboa, Israel 2 Zakhar Babaev, Israel
TABLE
27.475.000 ₽ (€ 382.000) 16.737.000 ₽ (€ 232.000)
3 Maksim Pisarenko, Russia 11.865.000 ₽ (€ 165.000) 4 Ivan Ruban, Russia 5 Vyacheslav Mizun, Russia
8.953.000 ₽ (€ 124.000) 7.091.000 ₽
6 Serafim Kovalevsky, Russia 5.390.000 ₽
(€ 98.500) (€ 74.800)
7 Francisco Benitez, Uruguay 3.850.000 ₽
(€ 53.500)
8 Dmitry Yurasov, Russia
(€ 36.400)
2.625.000 ₽
www.gioconews.it
61
ENGLISHPAGE
LEDRITTE DELMAESTRO
LAPUNTATA
PROMOSPACE
PROMOSPACE
GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCARE GIO CONGUSTO
PAROLADI COLLOVATI
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
PROMOSPACE
Non
sono solo le quote di mercato raggiunte dal provider Microgame nel segmento texas hold’em come per gli altri prodotti di gioco, che certificano la leadership dell’azienda italiana nell’industria del gioco. I dati più recenti, infatti, testimoniano la capacità del gruppo di scalare classifiche e conquistare porzioni sempre più consistenti del pubblico di riferimento, in tutti i verticali di settore. I giochi di Network come Poker, Bingo, Card Games e Dfs restano uno degli asset strategici della proposta di gaming online. Le loro caratteristiche adrenaliniche connesse alle interazioni sociali in gioco hanno contribuito non poco a renderli uno dei veicoli più efficaci sul mercato regolamentato, continuano ad affascinare e ad emozionare schiere di affezionati concorrenti. Microgame può vantare un’indubbia capacità di rendere esclusiva la propria offerta come ad esempio nel caso del Texas Hold’em unendo la proposta live del People’s Poker Tour a quella delle lobby online. Il PPTour, evento di poker dal vivo che può vantare ben 33 edizioni consecutive, ha appena ottenuto un altro grande successo a Malta, dove fino al primo aprile scorso si sono dati battaglia 513 di iscritti. Difficile rintracciare il successo del PPTour nei bilanci di altri tornei live. Tra gli elementi che rendono imbattibile la formula c’è sicuramente la possibilità di accesso low-cost, messa a disposizione dal provider che nel palinsesto di tornei pokeristici, propone convenienti satelliti online per le partite dal vivo. Una filosofia che ha sempre favorito la partecipazione di un field eterogeneo al PPTour che, in questo modo, ha corroborato il proprio appeal tra i nomi di primo piano del circuito. L’inossidabile apprezzamento della community italiana è ribadito anche dalle
GIOCARE GIO CONGUSTO
PAROLADI COLLOVATI
LEDRITTE DELMAESTRO
PROMOSPACE
GIOCARE GIO CONGUSTO 62
MICROGAME IL SUCCESSO DI POKER E CASINÒ DEL PRIMO PROVIDER NAZIONALE quote raggiunte sul mercato online. A tutto il mese di marzo, Microgame è in grado di mettere in vetrina i risultati migliori tra tutti gli operatori nazionali del poker: il 18.2 percento del segmento cash, il 7.2 percento per quanto riguarda i tornei. Risultati ancora più stupefacenti se si considera la competizione costante che Microgame mette in campo con i colossi internazionali del poker. Sono da capogiro anche le cifre che descrivono il bacino complessivo raggiunto dal provider. I suoi marchi da gioco diretto, insieme ai numerosi brand forniti con la propria offerta, rappresenta un decimo circa dell’intero mercato nazionale del gaming online. Fisiologiche le oscillazioni che muovono l’asticella attorno al dieci per cento del totale: dall’oltre 11 percento di novembre scorso, al quasi 9 percento dello scorso mese. Una solidità, dunque, che costituisce un’ulteriore elemento di richiamo. I traguardi di Microgame sono ottenuti anche con il supporto del principale tra i prodotti commercializzati. Il provider, infatti, in grado di fornire tutte le specialità di gioco attive sul mercato italiano, può vantare diverse eccellenze tra le quali figura sicuramente il People’s Casinò. Esattamente come avviene per il poker, anche il casinò allestito da Microgame permette l’accesso al network alimentato dai player di tutti i marchi: una circostanza che consente al provider italiano di fornire partite, premi e palinsesti, immediatamente da leader di mercato. Il People’s Casino, il salone da gioco online al quale accedono i player dei diversi clienti Microgame, è il primo in Italia per quantità di specialità disponibili e numero di titoli offerti. In pratica l’offerta più completa tra tutte quelle attivabili, caratteristica che insieme alla possibilità di tarare l’offerta sui livelli più alti del mercato nazionale, contribuisce non poco allo straordinario successo del casinò online. Tanti gli elementi che risultano particolarmente apprezzati: dai numerosi jackpot disponibili, fino alle promozioni che assegnano extra bonus e un consistente surplus di partecipazione
a costo zero. Anche in questo caso il paradigma Microgame, con le sue peculiarità di partecipazione consapevole e accesso facilitato alla proposta di gioco, si evince già al primo accesso in lobby. Con estrema facilità si prende dimestichezza con le tante attenzioni grafiche, come gli elementi per riconoscere i nuovi giochi o quelli in promozione, la possibilità di concorrere per classifiche con extra premi in palio, del lancio periodico di esclusive anteprime, un catalogo con tutti i principali produttori di giochi, e con le attenzioni pensate per rendere l’esperienza di gioco unica e divertente in ogni momento. Record e risultati strabilianti per Microgame sono rintracciabili anche in specialità di gioco con un’utenza assolutamente diversificata: il bingo, tra tutti, è uno degli esempi più significativi. Il network a cui aderisce Microgame ha conquistato oltre la metà dell’intero mercato nazionale, anche grazie ad una serie di strumenti e possibilità esclusive. Quattro sale sempre aperte, classifiche settimanali con migliaia di euro, chat games, jackpot di ogni tipo ed estrazioni giocate su 90 e 75 numeri o solo 30 simboli, rendono le partite Bingo targate Microgame un’esperienza particolarmente ricercata. Una tensione a rendere coinvolgente l’accesso e la permanenza in lobby che richiama da un lato le attenzioni dei giocatori e dall’altro quelle dei principali marchi internazionali che si affacciano al mercato italiano. Microgame, oltre ad ottenere lusinghiere performance dai brand che operano in accordo alle concessioni di cui è titolare, si è ormai caratterizzata come un vero e proprio portale d’accesso privilegiato al mercato tricolore: facilità d’accesso e proposta commerciale top di gamma, la consacrano prima scelta per i principali gruppi di gaming, intenzionati ad operare in Italia, subito ai massimi livelli. Una scelta che ,se è ben compresa dai player esteri, non lascia indifferenti gli operatori italiani che, a centinaia, hanno aderito alla proposta del primo provider nazionale.
casinò
La grande corsa verso il concordato L’AMMINISTRATORE UNICO DEL SAINT VINCENT RESORT & CASINO, FILIPPO ROLANDO, EVIDENZIA LA PRIORITÀ DELLA SUA GESTIONE: RIPIANARE I DEBITI. E ASSICURA CHE I SERVIZI ALLA CLIENTELA DELLA CASA DA GIOCO RESTERANNO QUALITATIVAMENTE E QUANTITATIVAMENTE GLI STESSI, NONOSTANTE IL TAGLIO DELL’ORGANICO.
O
FILIPPO ROLANDO
cchi puntati sul 9 luglio, quando i creditori saranno chiamati a esprimersi sul piano di concordato in continuità della società di gestione del Saint Vincent Resort & Casino, per il quale il tribunale di Aosta ha emesso il decreto di ammissione. A fare il punto con Gioco News è l’amministratore unico del Casinò resort, Filippo Rolando. Nel piano di concordato il valore totale dei terreni e dei fabbricati del Casinò resort è di 102,8 milioni di euro alla data del 12 /11/2018, mentre il valore totale da piano è sceso a 23,2 milioni di euro e quello di realizzo è di 15,2 milioni. Come mai una svalutazione così alta? “Innanzitutto non si tratta di una svalutazione, ma di una valutazione. Al momento della redazione di un piano di concordato, bisogna effettuare una valutazione a far data dalla presentazione della domanda relativa. A seconda dei punti di vista adottati, l’immobile può avere un valore di acquisto, storico, di liquidazione oppure in funzione della sua capacità di generare reddito. Assumiamo, è solo un esempio, che gli immobili valgano un miliardo di euro. Il creditore allora mi dice: vendi gli immobili e paga i debiti! Ma in questa offerta concordataria, gli immobili relativi ai terreni e ai fabbricati del Casinò resort sono assolutamente neutri, in quanto non è previsto che vengano venduti, e comunque la valutazione è stata fatta da un perito. Fanno eccezione i beni cosiddetti no core, dei quali il Consiglio Valle ha autorizzato la dismissione. In questo caso, prima che ciò avvenga, è necessario che il piano di concordato in continuità venga votato dai creditori, che sono stati convocati in tribunale ad Aosta il prossimo 9 luglio, e poi, se ciò avverrà con esito positivo, che il concordato stesso venga omologato. Per i beni no core è stato ipotizzato un valore di perizia, seguiranno poi aste giu-
64
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
di Anna Maria Rengo
diziarie, che saranno gestite direttamente dal tribunale”. Tutta la procedura legata al concordato è costata oltre 2 milioni di euro. Sono i costi “soliti” di una procedura o è stato un caso particolarmente complesso e oneroso? “In realtà sinora non è stato effettuato alcun pagamento, in quanto ciò avverrà dopo l’omologa del concordato. Ricordo inoltre che nell’ambito del piano concordatario, che è stato asseverato e visto in prima istanza dal giudice, c’è anche una componente di Iva. Ciò premesso, quello relativo al Saint Vincent Resort & Casino è un piano molto complesso, basti pensare ai 100 milioni di euro circa di passivo a fronte di 60 milioni di euro annui circa di fatturato. Non voglio elencare il numero di avvocati che ci sono stati necessari, ma qualche giorno fa, in una sola riunione, ce n’erano ben dieci, ognuno esperto in un particolare aspetto della procedura concordataria. Una piccola immobiliare che deve presentare un piano di concordato non ha di certo la stessa necessità di perizie e di pareri che sono stati necessari per redigere questo. Inoltre sono stati scelti specialisti di questo mestiere, non improvvisati, e siamo sotto le tariffe professionali solite come preventivazione”. Che fine faranno i crediti vantati dalla finanziaria regionale Finaosta? “Più che di ‘fine’ è un problema della classificazione giuridica che hanno e che non abbiamo inventato noi. Si tratta di crediti postergati e che quindi vengono pagati dopo che ciò è avvenuto per i crediti chirografari. Si tratta inoltre di crediti che non sono stati rinunciati da parte di Finaosta”. Dalla Casa da gioco usciranno, ai sensi dell’accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali, 71 dipendenti. Sarà possibile mantenere gli stessi servizi, quantitativamente e qualitativamente, e nel caso cosa cambierà? “Certamente bisognerà organizzare il lavoro in modo diverso. Bisogna tenere conto del fatto che l’accordo sindacale prevede qualche ora di lavoro in più alla settimana ri-
LA GRANDE CORSA VERSO IL CONCORDATO
spetto a quanto previsto in precedenza, e questo consente di aumentare la produtività. Inoltre, un’altra conquista dal punto di vista aziendale è che è stata conseguita una maggiore gestibilità dei reparti, e questo dovrebbe permetterci servizi analoghi sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo”. Per quanto riguarda la trentina di giovani croupier polivalenti cui non è stato rinnovato il contratto in scadenza a fine gennaio, c’è la possibilità di un loro utilizzo in futuro, anche in considerazione del fatto che avevano seguito dei corsi di formazione? “Quando un’azienda avvia la procedura di licenziamento collettivo ai sensi della legge 223/91 non può rinnnovare i contratti in scadenza, ma speriamo che per le punte di lavoro si potrà ricorrere di nuovo a questa professionalità, anche se non con un rapporti di dipendenza. Stiamo inoltre riqualificando il nostro personale, cercando di renderlo polivalente”. Per quanto riguarda il Billia, quale futuro si prospetta, tenendo conto della fuoriuscita di 64 dipendenti? “Con questo numero di dipendenti in meno, ci aspettiamo di perdere meno soldi sul Billia. Alcune funzioni saranno esternalizzate, altre saranno mantenute. Si tratta di un lavoro che richiede tempo e lo faremo appena possibile perchè al momento stiamo concentrando le nostre energie su dove c’è un fatturato importante”. Corrisponde a verità il fatto che potrebbe essere dato in gestione a terzi? Questo, oltre che opportuno, sarebbe anche tecnicamente possibile? “Sicuramente per ora dietro la mia porta non c’è la coda degli interessati a prenderlo in gestione. Sicuramente non abbiamo problemi a pensare a una ipotesi del genere. Sotto il profilo tecnico, nel caso bisognerà seguire delle procedure competitive a evidenza pubblica e che la gestione esterna sia neutra o migliorativa rispetto a quanto previsto dal concordato. E nel frattempo il Billia continuiamo a gestirlo noi”. Che cosa dobbiamo aspettarci da ora a luglio, quando i creditori approveranno o meno il piano? “Il commissario sta facendo i suoi controlli, poi redigerà la relazione ai creditori e auspichiamo che spieghi che il concordato è più conveniente rispetto al fallimento. Da parte nostra, continueremo a gestire l’azienda con ordine e buon senso”. A ogni accordo siglato in passato, i sindacati hanno sempre chiamato l’azienda a fare la sua parte, quindi non solo a tagliare, ma anche a rilanciare gli incassi. Come intende muoversi in proposito? “Stavolta la situazione è particolare. L’accordo sindacale ci I L
N O D O
ha permesso da un lato un’importante riduzione del personale, dall’altra una maggiore gestibilità operativa. Noi non vendiamo rilanci. Noi paghiamo debiti. Nell’impianto tecnico del piano di concordato che abbiamo presentato al tribunale abbiamo presentato conti con un fatturato molto realistico. Come fanno tutti i buoni imprenditori, useremo le risorse per fare il miglior concordato possibile. Ora non ci sembra il momento storico di pensare al rilancio degli incassi ma certamente, una volta stabilizzata e metabolizzata questa ristrutturazione, delle azioni per valorizzarli vanno fatte. Per ora, però, non spendiamo i soldi dei creditori per dare grandi illusioni di incasso, fermo restando che auspichiamo che il mercato si riprenda e che nel primo trimestre i nostri introiti sono aumentati. Evidenzio inoltre che abbiamo potuto sostenere la continuità aziendale perchè la macchina sta in piedi, anche grazie ad azioni di micromarketing come possono essere il sorridere ai clienti. Nessuno ci avrebbe mai asseverato un piano dove sostenevamo grandi rilanci, ma abbiamo fatto un ragionamento serio con i creditori”. Lei era stato chiamato a guidare l’azienda dalla giunta regionale allora guidata da Nicoletta Spelgatti. Nel frattempo la maggioranza è cambiata e governatore della Regione è diventato Antonio Fosson. Quali sono i suoi rapporti con quella attuale e teme che la “proverbiale” instabilità politica in Valle d’Aosta possa avere conseguenze sul suo operato? “L’azionista è sempre lo stesso, la Regione. Io ho rapporti buoni con tutti gli azionisti e le esigenze politiche mi riguardano relativamente. Il mio compito è di amministrare per fare in modo di portare a casa questa procedura. E certamente, ritengo l’attuale presidente Fosson una persona perbene”. Il suo incarico si concluderà con il piano di concordato? “Quando sono stato chiamato, la società di gestione del Casinò resort era in una conclamata crisi aziendale. Io mi occupo di crisi e il concordato era necessario, altrimento la società sarebbe fallita, tant’è che c’è tuttora un’istanza di fallimento da parte della Procura, uno scenario che diventa effettivo se non si mettono in atto misure per mettere in protezione l’azienda. Da qui il piano di concordato, che dovrà essere approvato, omologato e poi eseguito. Io ho un mandato per un certo periodo, poi deciderà l’azionista, è una sua scelta, che cosa fare”. Se si è giunti alla richiesta di concordato e all’istanza di fallimento, c’è qualche colpa da parte dei precedenti amministratori? “Cosa è successo in passato non ci interessa. A noi interessa che i creditori approvino il piano di concordato”.
E N T R A T E
Non c’è quasi mai pace in Valle d’Aosta, soprattutto quando si parla del Casinò di Saint Vincent. Ha dunque suscitato scalpore e tensione politica, con la maggioranza in Consiglio Valle compatta nel chiedere ulteriori approfondimenti, la notizia che l’Au è indagato per non aver versato all’Agenzia delle Entrate “entro il termine per la presentazione della dichiarazione annuale, la somma di euro 1.210.000 corrispondenti a ritenute alla fonte certificate relative ad emolumenti erogati nell’anno 2017”. Il Gip Giuseppe Colazingari ha anche disposto il sequestro preventivo di conti correnti e beni mobili/immobili
della casa da gioco per un valore di 1,2 milioni di euro. “Non solo si tratta di atti dovuti, anche per gli stessi investigatori, ma di atti attesi”, così li ha commentati Rolando, aggiungendo che “Nel percorso che sta portando alla positiva conclusione del concordato, è stato inevitabile sospendere quei pagamenti: è però previsto, e da sempre, che questi importi siano integralmente versati nell’ambito del concordato”. La somma citata, 1.210.000 euro, è infatti dichiarata e specificata nel piano di concordato presentato al tribunale di Aosta e per il quale è stato emanato il decreto di ammissione.
www.gioconews.it
65
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
L’ORA DEL GIOCO
DALMONDO
DALMONDO
DANON PERDERE
NEWSLETTER LEAVVENTURE DAROONEY
LEAVVENTURE DAROONEY RIFLESSIONI DAORSO
FISCO&SLOT
ILUOGHI DELGIOCO
RIFLESSIONI DAORSO
L’OROSCOPO
L’AVVOCATO DELDIAVOLO L’AVVOCATO DELDIAVOLO
GIOCO &PSICHE
LAVLT DELMESE LASLOT DELMESE
GIOCO &TECNICA
PERDERE
PANNONERO di Marco Fiore direzione commerciale Casinò di Saint-Vincent
I SEGRETIDEL TAVOLOVERDE PANNONERO L’ORA DEL GIOCO
TORNEANDO
ha lavorato in un casinò, le vincite sono all’ordine del giorno e per il giocatore rappresentano la possibilità di continuare a giocare, unico obiettivo che persegue nel momento in cui entra in una casa da gioco. Quindi il giocatore non sfida la fortuna per arricchirsi, bensì per divertirsi e vincere significa allungare il tempo del proprio divertimento. Come abbiamo già precisato, gli eventi su cui giocare sono moltissimi nell’arco di una sola giornata e purtroppo, il giocatore perde la percezione del tempo che passa con l’inevitabile rischio, pur incassando più di una vincita, di vedere il proprio tesoretto esaurirsi. Poco importa, il tempo trascorso al tavolo da gioco, la rincorsa ai propri numeri, quelli che preferisce all’interno del cilindro della roulette, la loro uscita, in alcune sequenze, rappresenteranno i migliori contenuti delle storie che potrà condividere con chi ha la stessa passione, già nel corso della cena o della piccola colazione del giorno dopo.
POKER STRATEGY
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
FISCO&SLOT
no di grandi vincite al gioco. Ci è successo di assistere attoniti a sequenze positive che hanno generato, in vecchie lire, in un solo pomeriggio, una vincita di oltre un miliardo, con una base di partenza di 50 milioni, a favore di un solo giocatore. La fortuna è veramente cieca! Anche perché il giocatore in questione, nel suo giorno fortunato, non ha seguito alcuna strategia, si è limitato, aggiungiamo a sensazione, a puntare su numeri in pieno che non avevano alcuna correlazione tra loro. In un’altra occasione, un testa a testa tra due giocatori, ha causato un’emorragia di oltre un miliardo di lire per il banco, nell’arco di una sola serata. E sono altrettanto famigliari le storie che raccontano di recuperi straordinari, quindi di ripetute sessioni negative che, all’ultima giocata, si sono trasformate in progressioni positive che hanno permesso al giocatore, non solo di rientrare in possesso del suo denaro, ma di accumularne molto di più, anche cento volte. In realtà, per chi lavora o
NEWSLETTER
DANON PERDERE
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
LASLOT DELMESE
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
brerebbe assolutamente scontato optare per il gioco d’azzardo nel momento in cui si desidera tentare la sorte. Come sempre, non bisogna avere fretta nel trarre le conclusioni. Vero, le percentuali sono assolutamente diverse, occorre però andare oltre le prime impressioni. Il numero di eventi su cui si può giocare all’interno di un casinò, nel nastro orario di 13/14 ore in cui è aperto, se non opera 24 ore su 24, è talmente elevato da comportare per il giocatore un impegno in termini di risorse economiche decisamente importante. Ecco perché su questa pagina molto spesso abbiamo lanciato l’invito a giocare responsabilmente e con un solo fine, quello di divertirsi. Il modo migliore, lo ripetiamo per ennesima volta, è quello di fissare in anticipo un importo da dedicare alla nostra serata di divertimento, di scegliere il gioco che preferiamo, anche sulla base delle risorse economiche in nostro possesso - di suggerimenti ve ne abbiamo dati diversi - e di giocare. In questo modo, non avrete sorprese, vi divertirete e le eventuali vincite rappresenteranno qualcosa di assolutamente inaspettato. Ciò premesso, proprio perché per molti anni siamo stati impegnati sullo specifico campo, possiamo raccontarvi alcune storie, di cui siamo stati testimoni, che racconta-
LEAVVENTURE DAROONEY
D
edichiamo questo numero della rubrica ad un tema che è da sempre oggetto di dibattito. Al Casinò, si vince? Secondo i detrattori del gioco d’azzardo, coloro che non riescono a percepirne il lato positivo, quello ludico e divertente, la risposta è sempre e comunque: ”assolutamente no!”. Dal nostro punto di osservazione privilegiato, di operatori dello specifico mondo, non possiamo che smentire fermamente tale affermazione. Una smentita che non è frutto del sentimento che inevitabilmente ci lega al mondo dell’azzardo, ma che si basa su presupposti logici. La percentuale della casa è assolutamente tra le più oneste tra quelle a disposizione di un giocatore. In alcuni casi è irrisoria, basti pensare al trente et quarante, uno dei giochi sicuramente più tradizionali, oggi purtroppo poco conosciuto e frequentato dalla clientela del casinò, che vanta una resa per il banco dell’1 percento circa. La più popolare roulette francese (zero singolo) assicura alla casa un vantaggio del 2,7 percento. Un nulla se confrontiamo lo stesso dato con il Gratta & Vinci che restituisce sotto forma di vincita solo il 75 percento del montante giocato, per una resa del “banco” di circa il 27 percento. Con queste premesse sem-
GIOCO &PSICHE
PANNONERO
66
Al Casinò si vince?
LASLOTONLINE DELMESE
WILD WORLDS
La rivoluzione delle slot online
| Nome_ Wild Worlds | Data di rilascio_ aprile 2019
| Payout_ 96,47% | Produttore_ NetEnt
›› grafica
Più che una slot, sembra quasi di avere a che fare con un vero e proprio videogame, se non addirittura con un cartone animato. La grafica, di altissima qualità, è senza dubbio il pezzo forte di questa slot. Ricca di animazioni coinvolgenti, situazioni inattese – anche soltanto di sfondo e (apparentemente) estranee alle dinamiche di gioco – e caratterizzata da una simbologia inedita e anche piuttosto insolita, la nuova Wild Worlds rappresenta una rivoluzione anche visiva del concetto di slot online. Abbandonando anche la solita visualizzazione dei rulli. Per una vera e propria rivoluzione, grafica ed estetica.
| Disponibile su_ Desktop e mobile
›› sound
Come nella grafica, anche nelle sonorità questa nuova slot si propone come un’autentica avanguardista. Superando completamente le dinamiche classiche delle slot machine “da casinò” e provando ad assecondare le nuove tendenze e il cambiamento generazionale in atto, che si caratterizza proprio nei gusti delle persone. Questa slot riesce a interpretarlo al meglio, anche in chiave sonora. Intrattenendo non solo con le diverse dinamiche della partita, ma anche con la sola musicalità del gioco.
›› bonus ›› giocabilità
Un gioco nuovo, che rompe gli schemi e propone tutta la capacità di innovazione e sviluppo del produttore svedese in un un unico prodotto. Basti pensare alla nuova serie di funzioni Hero Wilds, Destroy Feature e Boss Fights, tutte presenti in questa ultima creazione, che rendono la nuovissima Wild Worlds “un gioco come nessun altro”, come dichiarato dall’azienda in fase di lancio. Il tema è quello dei supereroi, che vede i giocatori combattere potenti mostri mentre viaggiano attraverso i reami di Ghiaccio, Fuoco e Foresta Nera. Tecnicamente parlando, abbiamo a che fare con una slot a cinque rulli e tre linee, ma con un’esperienza di gioco a più livelli con grandi potenzialità di vincita e scoperte graduali. Contiene tre mondi da brivido legati ai Free Spin, in cui gli eroi attaccano mostri malvagi con diverse meccaniche di gioco.
Con questo gioco NetEnt supera anche la tradizionale logica del bonus, introducendo alcune interessanti funzionalità per la prima volta in assoluto. Ogni mondo include delle proprie caratteristiche speciali: Foresta Nera (Spreading Wilds), Mondo del Ghiaccio (Heavy Wilds) e Terre del Fuoco (Random Wilds), con la destinazione di un giocatore che viene determinata da una rotazione della ruota che rivela il mondo Free Spins in cui entrano. Il rilascio di Wild Worlds vede il lancio della funzione Destroy del gioco base che rimuove i simboli di tutti i colori tranne uno sull’attivazione, e Hero Wilds, che trasforma tutti i simboli di pagamento alti dello stesso tipo in jolly ogni volta che c’è una vincita su un simbolo premium. E invece del classico “bonus game”, NetEnt stupisce tutti con una serie di livelli nascosti di narrazione e contenuti che aumentano il coinvolgimento e assicurano un’esperienza di gioco straordinaria. E senz’altro unica, almeno per ora.
il nostro giudizio. Ecco un caso in cui possiamo parlare di novità e innovazione. Pur avendo a che fare con il più classico dei giochi, qual è appunto una slot machine. O, almeno, così era: perché a quanto pare i tempi sono cambiati e NetEnt ha deciso di fare un salto in avanti provando a sfornare un prodotto completamente diverso dal solito, pur rimanendo legato alle logiche di gioco di base di una slot, ma arricchendole e facendole evolvere verso un nuovo concept, più orientato al videogame che al classico “azzardo”. Il risultato è decisamente convincente.
www.gioconews.it
67
Un po’ bambini un po’ dei Marcello Veneziani al Casinò di Sanremo per presentare il suo ultimo saggio, dedicato all’eterna ricerca di risposte, da parte dell’uomo, ai grandi quesiti esistenziali
INTERVISTE
di Anna Maria Rengo
68
Q
uarant’anni di studi e di ricerca filosofica e spirituale, condensati in un’unica opera dal titolo evocativo, ma che non racchiude in sé tutti i molteplici messaggi che l’autore vuole lanciare. Scegliendo, tra le tante altre location italiane dove ha presentato il suo ultimo saggio edito da Marsilio, “Nostalgia degli dei”, anche il Casinò di Sanremo e la sua prestigiosa rassegna, i Martedì letterari. A spiegare se nel terzo millennio si sente ancora la nostalgia degli dei e quali sono le grandi domande esistenziali a cui gli uomini devono tuttora trovare risposta è il giornalista, saggista e filosofo Marcello Veneziani: “Non solo c’è ancora questa nostalgia, ma direi che c’è bisogno degli dei ora più che in altre epoche”, afferma. E comunque, “la nostalgia degli dei riguarda ogni epoca in quanto coglie l’essenza costitutiva di ogni uomo. Le domande da cui nasce questa esigenza riguardano la nascita, la morte, i confini che ci portano a proiettarci verso principi, idee o, appunto, dei, che rappresentano una pro-
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
tezione in terra e una proiezione verso il cielo, per noi che siamo creature limitate e passeggere”. Ma la verità esiste o è sempre un punto di vista? “Credo che la verità esista, ma che nessuno di noi ne possa detenere il monopolio e conoscerla nella sua integrità. Citando Vincenzo Gioberti, nella mia opera io parlo della poligonia del vero, teoria secondo la quale ciascuno di noi può conoscere un lato o più della verità, ma non può conoscerli tutti. Solo Dio può farlo, in quanto la verità è inafferrabile da noi. La mia è una visione religiosa della vita ma non in senso confessionale. Semmai, in un senso che precede la scelta confessionale. Poi qualcuno compie un passo ulteriore, attraverso una fede e credendo in un Dio, ma non tocca a me esprimere queste scelte. Non sono né un sacerdote né una persona così compiutamente credente da poterlo fare”. Lei presenta il suo libro, dedicato al sacro e alla filosofia, in una location invece dedicata principalmente al gioco. Come vede questo connubio? “Da alcuni autori il gioco è considerato come una sorta di antefatto alla scoperta del sacro. Nel mio libro ‘Amor fati’ parlo del legame tra gioco e destino. Il gioco, inoltre, da un lato rientra tra le attività caratterizzate dalla gratuità dei fini, dall’altro presenta la necessità di regole. Ci fa capire che non si vive solo di bisogni immediati e nella sfera dell’utile, ma che in tutti noi esiste una natura puerile e divina che ci
porta a giocare”. In Italia è sempre molto forte il dibattito sul gioco. Lei che cosa ne pensa, per esempio, del divieto assoluto di pubblicità del gioco? “Anche su questo tema si assiste allo sdoppiamento tipico degli stati moderni. Da un lato si vuole garantire la libertà di ciascuno, dall’altro si ha una visione moralistica del gioco, che peraltro non vale quando si parla dello spaccio di sigarette. Soprattutto in Italia, si è partiti da analisi basate sul fondamento della ludopatia per arrivare a stabilire norme restrittive sul gioco e a condizionare la nascita di luoghi dedicati al gioco. Tutto ciò da una parte alimenta il gioco clandestino, dall’altra quello condotto all’estero. Si tratta di limitazioni curiose in una società che è invece aperta alle trasgressioni e abbastanza permissiva”.
Lui chi è?!? Marcello Veneziani è nato a Bisceglie (Barletta Andria Trani) e vive tra Roma e Talamone (frazione di Orbetello, in provincia di Grosseto). Proviene da studi filosofici. Ha fondato e diretto riviste, ha scritto su vari quotidiani e settimanali. È stato commentatore della Rai. Si è occupato di filosofia politica scrivendo vari saggi tra i quali La rivoluzione conservatrice in Italia, Processo all’Occidente, Comunitari o liberal, Di Padre in figlio, Elogio della Tradizione, La cultura della destra e La sconfitta delle idee (editi da Laterza), I vinti, Rovesciare il 68, Dio, Patria e Famiglia, Dopo il declino (editi da Mondadori), Lettere agli italiani. È poi passato a temi esistenziali pubblicando saggi filosofici e letterari come Vita natural durante dedicato a Plotino e La sposa invisibile, e ancora con Mondadori Il segreto del viandante e Amor fati, Vivere non basta, Anima e corpo e Ritorno a sud. Dopo Lettera agli italiani (2015) ha pubblicato Alla luce del Mito e Imperdonabili, tutti con Marsilio, e Tramonti (Giubilei Regnani).
INTERVISTE
L'attore Maurizio Mattioli racconta a Gioco News il suo grande amore per i cavalli
Ippica e teatro unica passione
di Anna Maria Rengo
di Roberta Falasca
V
olto noto di cinema, teatro e piccolo schermo, con la sua inconfondibile simpatia tutta romanesca Maurizio Mattioli ha sempre avuto due amori nella sua vita: l’ippica e il teatro. La passione per i cavalli è nata sugli spalti dell’ippodromo di Capannelle, ma oggi è cambiato un po’ tutto. Quella passione che lo fa ancora scommettere lascia spazio, troppo spesso, all’amarezza e alla delusione per i malanni della filiera dell’ippica. La sua carriera inizia negli anni ‘70 e da lì non ha mai smesso di avere successo, secondo lei, se dovesse dare un consiglio a un giovane che volesse intraprendere la professione di attore, cosa si sentirebbe di dire? “Con simpatia, direi a un giovane che volesse intraprendere la carriera da attore di lasciare perdere: perchè si lavora meno e con più difficoltà. Ma scherzi
a parte, l’unica cosa che c’è da fare, ad oggi, per poter diventare un buon attore è studiare. Fare l’attore non è un passatempo, un hobby ma un mestiere e solamente lo studio può condurre al successo”. Lei è stato tra i primi attori a portare la comicità romana a teatro, al cinema e sul piccolo schermo. Oggi, secondo lei Roma è una città che è cambiata? “Roma è cambiata e di molto. È una città che da ‘importante e fastosa’ è diventata metropoli, con tutte le sue connotazioni negative: traffico ingestibile, quartieri nel degrado”. Lei è un grande appassionato di cavalli, che ne pensa della situazione attuale in cui vivono gli ippodromi? “Purtroppo la situazione in cui vivono gli ippodromi non è rosea e non riesce a cambiare. Ogni anno, si vivono le stesse scene, le stesse problematiche. La mia passione per i cavalli è l’unica cosa che continua a farmi credere a questo settore. Ho un cavallo giovane, Marie Bamby, che mi sta dando soddisfazioni e che mi tiene legato a questo mondo. Per esempio a Capannelle, ogni anno si ripresentano gli stessi problemi, sembrano che siano risolti appena ripren-
dono le corse ma invece l’anno dopo si ricomincia daccapo”. Secondo lei c’è speranza per la filiera di ritornare ai vecchi fasti? “Potrebbe darsi, io ci spero. Per ora, per come stanno le cose in Italia sull’ippica, mi sorregge solo la passione che mi fa passare sopra alla delusione e all’amarezza. Sarebbe da andare a correre in Francia, dove la qualità è più alta”. Il ministro Gian Marco Centinaio ha teso la mano ai rappresentanti del comparto ippico con il pagamento dei corrispettivi, bloccati da tempo e con l’istituzione di una task force per la condivisione e la risoluzione delle note problematiche. Cosa ne pensa? “Non credo che le questioni legate all’ippica si risolveranno definitivamente”. In merito al decreto Dignità, che vieta la pubblicità su gioco e scommesse sui mass media, secondo lei è una buona decisione da parte del Governo gialloverde per contrastare il gioco patologico d’azzardo oppure potrebbe portare ad alcuni effetti negativi come l’incentivo al settore del gioco illecito e anche la chiusura di molte aziende e quindi danni occupazionali? “Non scommetto e quindi non conosco il gioco in termini politici”. Che programmi futuri ha in serbo? “Sto lavorando in teatro con lo spettacolo ‘Ariecchime qua’ e ho un progetto di teatro nelle scuole”.
Lui chi è?!? La carriera cinematografica di Maurizio Mattioli inizia prestissimo, con alcune interpretazioni minori negli anni settanta e verso la metà degli anni ottanta. Dopo aver recitato a teatro in “Un paio d’ali” nel 1997 ed in “Rugantino” nel 1998, ha interpretato il ruolo di Alberto Dominici nelle cinque serie della fiction “Un ciclone in famiglia”, e quello di Augusto Cesaroni, nella prima serie de “I Cesaroni”. In televisione viene ricordato anche nelle parodie di Bill Clinton e di varie presentatrici negli spettacoli del Bagaglino. Ha doppiato numerosi personaggi in cartoni animati e film di animazione, tra cui “Z la formica” e “La gang del bosco”, e dal 2007 presta la voce al personaggio di “Dog Chapman”, nella serie “Dog the Bounty Hunter”, trasmessa in Italia sul canale “Gxt della piattaforma Sky”. Tra le sue interpretazioni più conosciute vi è il personaggio di Nino Diamanti in Anni ‘60. Nel 2010-2011 fa parte del cast teatrale di Rugantino.
www.gioconews.it
69
LEDRITTE DELMAESTRO
PROMOSPACE
LAPUNTATA
PROMOSPACE
GIOCARE GIO CONGUSTO
NUOVE TENDENZE
Julio Calderón, meglio conosciuto come FreJu nel mondo dei videogiochi, porta in alto il nome della Bolivia nelle competizioni internazionali di sport elettronici. Due volte campione del Paese, ha ottenuto una nuova vittoria ad aprile nel torneo online Fifa, quando ha affrontato il rappresentante dell’Ecuador, Ricardo Arrobo. Era l’unico boliviano tra i quattro finalisti del campionato virtuale, durato più di un mese, con l’organizzazione di Virtual Match. Calderón ha iniziato a cimentarsi con i videogame a cinque anni, quando ha avuto in regalo il suo primo Nintendo, appassionandosi a Mario Bros. A 14 anni aveva già vinto il suo primo campionato e a 26 è considerato uno dei migliori giocatori della Bolivia con 20 vittorie nazionali. A settembre del 2018 è stato incoronato campione in un’altra competizione virtuale, stracciando Perù e Panama. Calderón gioca da solo, ma ha anche la sua squadra - Anunnaki Gaming - che ha due divisioni (Counter Strike e Fifa). Con il suo team ha ottenuto il secondo posto in Cile, rappresentando il Paese nella simulazione sportiva del torneo di calcio Gamerlid 2018. Inoltre, in un torneo latinoamericano organizzato dalla Fifa Latam, è stato tra gli otto migliori player. La sua vita di successi continua e presto si laureerà come ingegnere delle telecomunicazioni presso l’Università cattolica boliviana (Ucb) di La Paz.
Anche la Bolivia programma una nuova regolamentazione del settore del gioco. A fare le sue proposte in tal senso è l’autorità di controllo nazionale Aj, in un’audizione al Governo autonomo di Oruro, individuando le otto azioni principali del 2019, a cominciare dalle modifiche alla legge sui giochi, che permetteranno di revocare le licenze in caso di riciclaggio di proventi illeciti o debiti con lo Stato, donare i beni confiscati, incentivi per gli informatori sulle sale da gioco illegali con protezione dell’identità. Altre azioni nel settore normativo sono la creazione di un regolamento che fissi i requisiti tecnici e tecnologici per il funzionamento, il controllo e il monitoraggio del gioco online. Nella lista delle priorità figurano controlli rigorosi sulle promozioni commerciali, al fine di garantirne la trasparenza e la legalità, la distruzione di oltre 3mila macchine da gioco sequestrate nel quadro di accordi di cooperazione istituzionale perché non finiscano sul mercato nero, la fornitura di servizi per la registrazione di richieste, lamentele o reclami, il consolidamento del sistema integrato di gestione della qualità e anti-corruzione al servizio dei cittadini, una strategia per la prevenzione del gioco patologico, volto a genitori e studenti, con materiali didattici, messaggi sui social network e workshop nelle università.
JULIO CALDERÒN ORURU
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
TORNEANDO
PAROLADI COLLOVATI
Un’abitazione trasformata in una casa da gioco clandestina con ben dodici computer in linea. L’hanno scoperta gli uomini della forza speciale contro la criminalità (Felcc Fuerza especial de lucha contra el crimen) nella capitale La Paz, nel corso di un’operazione congiunta con i funzionari dell’Autorità per il controllo del gioco. Oltre a confiscare gli apparecchi, gli agenti hanno arrestato due persone, di nazionalità boliviana e russa. Secondo le ricostruzioni della polizia il “casinò” illegale funzionava ormai da tempo, secondo una logica ben congegnata: gli aspiranti giocatori entravano nell’edificio, compravano dei buoni, accedevano e in caso di vincita l’amministratore gli consegnava il premio direttamente sul posto. Prontamente identificati il “direttore” della casa da gioco e una cliente, che sono stati trovati in possesso, rispettivamente, delle somme di 13mila (circa 17mila euro) e mille boliviani. Da parte sua, il il direttore esecutivo dell’Aj, Jessica Saravia, ha annunciato che verranno avviati procedimenti amministrativi con multe e azioni penali. “Abbiamo deciso di espandere le indagini sui proventi illeciti considerando che c’è più di una persona coinvolta in questa vicenda”, ha affermato. Saravia ha aggiunto che finora, a livello nazionale, sono stati effettuati 29 interventi in case clandestine e sequestrate 369 macchine da gioco.
TORNEANDO
AJ, programma in otto punti contro il gioco patologico
POKER STRATEGY
Esports, nuovo successo per il campione Julio Calderón
TORNEANDO
La casa è un casinò clandestino, due arresti a La Paz
PAROLADI COLLOVATI
NEWSLETTER LEAVVENTURE DAROONEY
GIOCARE GIO CONGUSTO
POKER STRATEGY
L A PA Z
70
GIOCARE GIO CONGUSTO
Bolivia Gioco ad alta quota
PROMOSPACE
NUOVE TENDENZE
NEWSLETTER
GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCO &ARTE
GIOCO &ARTE
DALMONDO
DALMONDO
LEDRITTE DELMAESTRO
PROMOSPACE
A cura di Francesca Mancosu
L’ORA DEL GIOCO
A cura di Dan Snook
www.intergameonline.com
IMMAGINE PERFETTA Le cabine fotografiche sono quasi irriconoscibili nel 2019. Dan Snook di InterGame spiega il perché.
PROMOSPACE
GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCO &ARTE
GIOCO &ARTE
PAROLADI COLLOVATI
TORNEANDO
DALMONDO
NUOVE TENDENZE POKER STRATEGY TORNEANDO
DALMONDO
NEWSLETTER
LEAVVENTURE DAROONEY
GIOCO &PSICHE
DANON PERDERE
L’AVVOCATO DELDIAVOLO L’AVVOCATO DELDIAVOLO
ILUOGHI DELGIOCO
LAVLT DELMESE LASLOT DELMESE
RIFLESSIONI DAORSO
GIOCO &TECNICA
LEAVVENTURE DAROONEY RIFLESSIONI DAORSO
CASINÒ FRANCESI
PANNONERO
I SEGRETIDEL TAVOLOVERDE
L’OROSCOPO
CASINÒ FRANCESI
DANON PERDERE
FISCO&SLOT
DALMONDO
L’ORA DEL GIOCO
TORNEANDO
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
FISCO&SLOT
L’ORA DEL GIOCO
GIOCARE GIO CONGUSTO
POKER STRATEGY
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
PANNONERO
LOSFIZIO DELGIOCO
GIOCO &PSICHE
LASLOT DELMESE
www.gioconews.it
NUOVE TENDENZE
PANNONERO
NEWSLETTER
DANON PERDERE
DANON PERDERE
DALMONDO
di passare un momento indimenticabile. Altrettanto importante è mantenere la “sensazione” che queste macchine hanno sempre dato. De Freitas sostiene che queste attrazioni riuniscano un “mix di emozioni, nostalgia e un po’ di vanità”, che gli operatori possono utilizzare a loro vantaggio. “Le nostre cabine fotografiche possono essere personalizzate per adattarle a luoghi specifici in modo che siano lì come un’estensione della giornata di un visitatore o di una serata con gli amici. Sono progettate per renderle naturalmente parte integrate della visita a qualunque posto. Non è solo una semplice serie di foto. Se si va da Madame Tussauds, ad esempio, quella marca e il tema sono parte dell’immagine. Insieme alle emozioni, sarà un ricordo di quella esperienza”. Tarres ammette che, sebbene i file digitali abbiano l’immediatezza con cui le foto fisiche non possono competere, in definitiva, il fascino delle foto stampate su carta ha molta più longevità. “Durano nel tempo e le vediamo ogni volta che andiamo al frigo o sul tavolo o vicino al Pc. Non c’è paragone con le foto digitali che sono archiviate virtualmente in dispositivi insieme a centinaia di altre che probabilmente non guarderemo più per anni”. Insomma, il settore si sta muovendo a un buon ritmo. Un certo Ferris Bueller lo disse meglio nel 1986: “La vita si muove piuttosto velocemente. Se non ci si ferma e ci si guarda intorno una volta ogni tanto, si potrebbe perderla”. Assicuratevi di avere anche una foto. LEAVVENTURE DAROONEY
LOSFIZIO DELGIOCO
tare e mettere “like” è quasi un suicidio commerciale nel 2019, e gli stand di Dc ne traggono pieno vantaggio. “Abbiamo integrato la nostra piattaforma Total Share nel nostro software che consente agli utenti di condividere le loro foto divertenti con design esclusivi attraverso più di otto piattaforme digitali, inclusi Facebook, Twitter e Instagram”, spiega Tarres. Anche Apple sfrutta i social media, utilizzandoli per mostrare le opzioni che fornisce agli utenti finali. “Possiamo creare scene divertenti con celebrità o personaggi”, aggiunge De Freitas. “Il nostro recente Marvel Adventure Lab ha ricevuto grande attenzione ma lo facciamo da molto tempo con le licenze di Universal, Warner Bros e Sony. È eccitante per il cliente e si aggiunge all’esperienza. L’integrazione con i social non solo consente agli utenti di condividere, ma avvantaggia anche l’operatore, poiché si tagga dove è stata scattata l’immagine. Spinge il traffico verso i luoghi”. In un’epoca in cui tutti hanno la possibilità di aggiungere filtri alle foto su dispositivi nelle loro tasche che cosa li persuade a uscire e spendere soldi nei luoghi? “I nostri prodotti sono utilizzati principalmente come acquisti d’impulso”, afferma De Freitas. “Non offriamo foto identificative, quindi non gareggiamo con le farmacie per le foto dei passaporti. Siamo solo per il divertimento. Gli stand sono situati in parchi a tema, Fec, bar e ristoranti e sono lì per catturare il vostro momento. “Non è solo una foto: è un’esperienza”. Allo stesso modo il Ceo di Dc afferma che, sebbene la tecnologia del consumatore sia più accessibile che mai, le cabine fotografiche forniscono un’esperienza che le fotocamere dei telefoni cellulari non possono fornire. “Oltre al ricordo fisico, dato che spesso è una foto divertente da un momento unico, le cabine fotografiche Dc offrono all’utente la possibilità
ENGLISH PAGE 94
I
consumatori si stanno allontanando sempre più dall’immagine di un prodotto semplice. Proprio come nel resto dell’industria del gaming, chi produce cabine fotografiche si è dovuto reinventare per attirare le masse che oggi desiderano esperienze immersive. “Lavorando da ben 25 anni in questo settore posso dire che i cambiamenti più importanti non sono quelli che si vedono quando ci si siede o si sta in una cabina fotografica, ma quelli che hanno rivoluzionato il back office”, spiega il direttore marketing di Apple industries, Francois De Freitas. “Produciamo e vendiamo centinaia di cabine fotografiche e ognuna è connessa a Internet. Dalla sede centrale abbiamo la possibilità di aggiornare il software da remoto. Non solo il nostro software operativo ma anche il contenuto, quindi se vogliamo eseguire una campagna per San Valentino o Natale, ad esempio, possiamo aggiornare nuovi sfondi, interfaccia e temi”. Anche l’amministratore delegato della spagnola Digital Center, Josep Tarres, parla di tecnologia. “Il più grande progresso per le nostre cabine fotografiche è stato la videoparete Led che ha aumentato significativamente l’esperienza utente e le entrate per gli operatori. I prodotti Dc sono le cabine fotografiche del futuro; ormai lontani dai box quadrati con pochissima illuminazione e sempre con la stessa noiosa estetica. Le nostre macchine hanno forme futuristiche con schermi esterni enormi e mutevoli che non annoiano mai l’utente, una funzionalità si sposa al meglio con i luoghi più moderni, dove il design delle nostre macchine si adatta perfettamente. Gli enormi schermi a Led curvi sono spettacolari e in grado di catturare l’attenzione delle persone da lontano”. Non solo. Come molti prodotti contemporanei, i social media giocano un ruolo importante. Trascurare l’aggiunta di opzioni per condividere, commen-
SCOTT AVERY E F R A N C O I S D E F R E I TA S DI APPLE INDUSTRIES CON IL MARVEL ADVENTURE I N A LT O : L A B D U P L O DA D I G I TA L C E N T R E
71
LEDRITTE
LAPUNTATA
PROMOSPACE
GIOCO &ARTE
GIOCO &ARTE
DALMONDO
C A WE O S N I IN ’ T T G
DALMONDO
DANON PERDERE
LEDRITTE DELMAESTRO
7–9
PROMOSPACE
Per gli operatori
SOUTHERN GAMING SUMMIT & BINGO WORLD 2018 Mississippi Coast Coliseum & Convention Center, Stati Uniti www.sgsummit.com
9
MARE BALTICUM 2
BALTIC & SCANDINAVIAN GAMING SUMMIT 2019
L
Hilton Garden Inn, Indianapolis, Indiana, Stati Uniti www.lasertag360.com
GIOCARE GIO CONGUSTO
NUOVE TENDENZE
NUOVE TENDENZE
Gli appuntamenti internazionali ai quali non puoi mancare The international appointments that you can’t lose
China Import & Export Fair Complex Guangzhou – Cina www.aaaexpos.com
13 – 15
ICE NORTH AMERICA
PROMOSPACE
15TH ASIA AMUSEMENT & ATTRACTIONS EXPO
GIOCARE GIO CONGUSTO
NEWSLETTER
DANON PERDERE
LEAVVENTURE
NEWSLETTER
9 – 11 AAA 2019
Boston Convention & Exhibition Center Boston, Massachusetts – Stati Uniti www.icenorthamerica.com
Maggio 2019/ May 2019
14 – 15
IAAPA EMEA SPRING FORUM
POKER STRATEGY
15
GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCARE GIO CONGUSTO
POKER STRATEGY
LEAVVENTURE
LEAVVENTURE DAROONEY
Helsinki, FInlandia www.iaapa.org/connect/emea
VI CUMBRE IBEROAMERICANA DEL JUEGO Lima, Perù http://cumbreiberoamericanadeljuego.es
15 – 16
AFFILIATECON SOFIA 2019
Sofia Event Center, Sofia, Bulgaria www.affiliatecon.com
16 – 17
JGC – JAPAN GAMING CONGRESS Conrad, Tokyo, Giappone www.japangamingcongress.com
19 – 21
IATP 3ST ANNUAL EUROPEAN CONFERENCE & TRADE SHOW
CASINÒ FRANCESI
17 – 18
GARA DI BLACK JACK 2019 Casinò Perla, Nova Gorica, Slovenia www.thecasinoperla.com
25
ULTIMATE POKER 2019 (TERZA GARA)
TORNEO DI ROULETTE 2019 (2° GARA) Saint Vincent Resort & Casino www.casinodelavallee.it
Saint Vincent Resort & Casino www.casinodelavallee.it
25 – 26
Maritim Hotel, Berlino, Germania www.indoortrampolineparks.org
20 – 21
PAROLADI COLLOVATI
25
PAROLADI COLLOVATI
TORNEO DI PUNTO BANCO 2019 (3° GARA) Saint Vincent Resort & Casino www.casinodelavallee.it
TORNEANDO
TORNEANDO
3–4
TORNEANDO
Per i giocatori
CYPRUS GAMING SHOW 2019 Hilton Cyprus, Nicosia – Cipro www.cyprusgamingshow.com
20 – 23
AALARA CONFERENCE & TRADE EXHIBITION 2019 The Star Gold Coast Qld, Australia www.aalara.com.au
21 – 23
GLOBAL GAMING EXPO ASIA (G2E ASIA) 2019 The Venetian Macao Ressort Hotel, Macao, Cina www.g2easia.com
22 – 23
PLAYER PROTECTION FORUM & PLAYER PROTECTION WORKSHOP
11
ESPORTS AL MIGLIO DI ROMA LA CORSA DEI BERBERI
EPT MONTE CARLO
Prospero House, Londra, Regno Unito www.knownowltd.com/event-list
Monte Carlo Casino www.pokerstarslive.com
24
2–7
ASIA ESPORTS FORUM
Tbc, Macao www.asiaesportsforum.com/macau
26 – 28
GAMING EXPO FRANCOPHONE AFRICA (GEFA) 2019
Piazza del Popolo, Roma www.ilmigliodiroma.com
IPO SANREMO Casinò Sanremo www.pklive360.net
Radisson Blu Hotel, Abidjan Airport, Afghanistan https://www.platform-infinity.com/gefa
26 – 28
10TH EUROPEAN LOTTERY CONGRESS IN ANTWERP
Fmcca – Elisabeth Center, Anversa, Belgio www.el2019antwerp.be
29 – 31
JUEGOS MIAMI 72
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
The Biltmore, Coral Gables, Miami Florida, Stati Uniti www.juegosmiami.com
CASINÒ FRANCESI
GIOCO &ARTE NUOVE TENDENZE
TORNEANDO
POKER STRATEGY TORNEANDO
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
FISCO&SLOT
DALMONDO
DALMONDO NEWSLETTER
DANON PERDERE
ILUOGHI DELGIOCO
RIFLESSIONI DAORSO
GIOCO &PSICHE
LEAVVENTURE DAROONEY
L’AVVOCATO DELDIAVOLO L’AVVOCATO DELDIAVOLO
DELMESE
DELMESE
L’OROSCOPO CASINÒ FRANCESI
TORNEANDO
CASINÒ FRANCESI
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
CASINÒ FRANCESI
FISCO&SLOT
74
metri dal suo esercizio commerciale. Tali deduzioni, tuttavia, non erano state prese in considerazione da parte dell’Amministrazione che, appunto, emetteva il provvedimento di revoca. La sentenza del Tar Campania, nell’annullare tale provvedimento di revoca, si è soffermata soprattutto sulla rilevanza che l’Amministrazione avrebbe dovuto attribuire alle circostanze rilevate dal titolare della ricevitoria. In particolare assolutamente significativo appare il richiamo a quell’orientamento che “ritiene illegittima la revoca disposta a causa del (mero) constatato livello di raccolta inferiore al limite annuo, laddove la valutazione dell’idoneità di tale deficit non sia stata accompagnata dalla ponderata indagine in ordine alle circostanze concrete che lo hanno determinato ovvero dalla valutazione dell’intervenuto raggiungimento della soglia limite alla data di adozione del provvedimento di revoca.” Altrettanto significativo, poi, appare il richiamo al consolidato orientamento giurisprudenziale che interpreta l’art. 33 l. n. 724/1994 nel senso di escludere che lo stesso costituisca la base di un automatico potere dell’Amministrazione finanziaria, che consente allo stesso
NUOVE TENDENZE
RIFLESSIONI DAORSO
Il
provvedimento in commento è la sentenza con la quale il Tar Campania ha annullato un provvedimento di revoca della licenza per una ricevitoria lotto. Il provvedimento in esame, in particolare, scaturisce da un ricorso presentato contro il ministero dell’Economia e delle Finanze da parte del titolare di una rivendita di generi di monopolio e dell’annessa ricevitoria lotto, avverso il provvedimento con il quale l’amministrazione aveva revocato la licenza del gioco del lotto per mancato raggiungimento, nel biennio 2004 – 2005, del limite annuo di giocate, pari a 20.658,28 euro, come fissato dal Decreto direttoriale del 12.12.2013. Il ricorrente, nello specifico, si doleva della circostanza per cui nel corso del procedimento avviato dall’Amministrazione, lo stesso aveva osservato che il mancato raggiungimento del limite minimo fosse ascrivibile sia al mal funzionamento Giovanni Adamo del sistema telematico relativo Fondatore Studio Legale Adamo alla raccolta, sia (www.studiolegaleadamo.it) Avvocato in Bologna – Cultore all’apertura di della Materia di Diritto Civile un’altra ricevitonell’Università di Bologna ria lotto a pochi
POKER STRATEGY
LEAVVENTURE DAROONEY
gestione infruttuosa non basta
di revocare la licenza sul mero dato del mancato raggiungimento del limite “dovendosi viceversa interpretare il disposto alla luce della ratio legis diretta a favorire l’ampliamento della rete distributiva di raccolta”. Il Tar Campania, quindi, seguendo l’orientamento interpretativo citato evidenzia le modalità in cui deve essere esercitato il potere di revoca dell’Amministrazione finanziaria, nel senso che il dato del mancato raggiungimento del limite di raccolta dovrà sempre essere associato ad “una adeguata, approfondita e ponderata verifica sulle condizioni di fatto che possono avere creato una riduzione di detto volume (Tar Lazio, Rm, II, 7216/2013), nonché dall’accertamento di una costante gestione deficitaria della ricevitoria nel biennio di riferimento” con la conseguenza che sarà necessario verificare il corretto esercizio del potere da parte dell’Amministrazione in considerazione dei “canoni fondamentali di ragionevolezza, logicità e rispetto dei principi di buona fede e tutela dell’affidamento.” Infine, poi, con la sentenza in commento il Tar Campania fornisce, altresì, una spiegazione in ordine alle “modalità” con cui deve essere interpretato il potere di revoca, sia in un’ottica privata che in un’ottica pubblicistica. Nel primo senso il Tar rileva che: “il potere di revoca, anche se previsto dal contratto, deve pur sempre essere esercitato nel rispetto dei principi di buona fede e tutela dell’affidamento, che impongono di interpretare le clausole contrattuali secondo le regole ermeneutiche di cui agli artt. 1366 e 1370 c.c. – il che implica che la clausola contrattuale debba leggersi nel senso che possa disporsi la revoca solo in costanza di un trend negativo della ricevitoria”. Nel secondo senso citato, invece, il Tar Campania rileva che: “nell’ottica pubblicistica, il potere contrattuale previsto non può essere esercitato in modo da frustrare la soddisfazione dell’interesse pubblico perseguito, coincidente, si è detto, con l’incremento degli introiti derivanti dal gioco del lotto”. Sulla base di tutte le citate considerazioni, quindi, il Tar Campania ha accolto il ricorso annullando, per l’effetto, il provvedimento di revoca.
NEWSLETTER
DANON PERDERE
LEAVVENTURE DAROONEY
GIOCO &PSICHE
Revoca licenza ricevitoria lotto
di Giovanni Adamo
GIOCO &RETAIL
GIOCO &RETAIL
A cura di Vincenzo Giacometti
Alle porte di Milano, un ristorante innovativo in stile texano abbina la buona cucina al divertimento in un mix vincente e pronto a conquistare la scena nazionale
L’INTRATTENIMENTO TROVA L’AMERICA AL RISTORANTE
Per
trovare l’America non serve attraversare l’oceano. Basta spostarsi al Nord della Penisola, tra Como e Milano, per assaporare (letteralmente) un gusto “Made in Usa” e immergersi in un’atmosfera tipicamente americana. È quello che accade varcando la soglia del Blacket, il locale texano aperto di recente a Lentate sul Seveso, alle porte di Milano, che rappresenta un’evoluzione dello stesso brand, già approdato tempo prima nel Centro di Como. Solo che, a differenza del primo, il Blacket di Lentate propone un format molto più ampio e dedicato anche e soprattutto all’intrattenimento. In tutte le forme. Accanto al ristorante, che con i suoi ampi spazi richiama i Bbq Joints americani, ideale per un pranzo di lavoro, un aperitivo o una cena in compagnia, il locale ospita un ampio palco per concerti musicali live e alcuni tavoli di shuffleboard: un gioco tipico di alcuni ambienti americani, che rappresenta un incrocio tra un mini-bowling e un curling, giocato in coppia su un piano di legno. Ma per non farsi mancare nulla, i proprietari Massimo Taddei, Aldo Cuccaro e Vincenzo Cuccaro, hanno pensato bene di estendere l’offerta di intrattenimento portando all’interno anche qualche flipper.
76
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
Penisola”, spiega Aldo Cuccaro, anticipando anche l’imminente apertura di altri due locali, sempre al nord Italia. “Il segreto sta sicuramente nella novità che abbiamo importato dagli States, cioè il brisket e la procedura di affumicatura della carne che facciamo in casa, attraverso una macchina che abbiamo in esclusiva”, e da cui prende il nome il locale (Blacket deriva dai termini inglesi “blacken”, annerire, e “brisket”, punta di petto di manzo). Si tratta cioè del barbecue texano, pressoché sconosciuto in Italia, ma diffusissimo negli Stati Uniti. Attorno a questa novità, i tre soci hanno costruito un progetto affiancando al team anche Laurel Evans, nota come “Un’Americana in Cucina”, texana di nascita ed esperta di cucina tradizionale americana. Ma oltre al petto di manzo, c’è anche il “pulled pork” (spalla di maiale sfilacciata), le immancabili “ribs” (costine di maiale o di manzo), tutti rigorosamente affumicati per diverse ore secondo il tradizionale metodo “Low & Slow” del barbecue texano. Insieme a un’ampia scelta di carni alla brace e hamburger, per soddisfare anche le esigenze dei cultori del barbecue all’italiana. Il tutto accompagnato da una selezione di birre artigianali americane ed italiane ed una ricca cantina di vini nostrani, imbottigliati e distribuiti appositamente per il brand. Per una vera e propria “Blacket Family”, destinata a conquistare la scena nazionale. Facendo un servizio anche all’amusement.
Il risultato, manco a dirlo, si è rivelato subito vincente, riuscendo a dare un ulteriore valore aggiunto in termini di servizio alla propria clientela. Perché di questo si tratta, tenendo conto che i giochi sono fruibili gratuitamente dai giocatori. Un modo intelligente, se vogliamo anche furbo, anche per tenere a bada i tantissimi bambini che frequentano il locale in compagnia dei genitori, evitando gli scorazzamenti per i tavoli sempre più abituali nei locali abitualmente frequentati da famiglie, che potrebbero diventare fastidiosi per una clientela diversa, come potrebbe essere una coppia, che magari cerca un clima più tranquillo. E in questo caso, grazie all’offerta di intrattenimento, si riesce a trovare una soluzione per tutti. Bambini compresi. Fermo restando che anche al pubblico più avanti con gli anni quel tipo di giochi piace, e molto. A conferma dell’appeal senza tempo e senza limite del mondo dell’amusement. Con un cliente tipicamente di età superiore ai 25 anni e la massima frequentazione nella fascia serale: anche se a pranzo ha già raccolto un pubblico di fedelissimi che hanno scelto il locale americano per la pausa pranzo lavorativa, a cui si aggiungono L A S C H E D A i molti clienti di passaggio. il Blacket di Lentate sul Seveso (MI) “Siamo molto conaperto tutti i giorni 12–15 / 18:30-24 tenti del successo che venerdì e sabato fino alle 01 sta avendo il locale e Tutti i mercoledì concerto di musica dal vivo non a caso abbiamo tutti i giovedì gara di barbeque in cantiere altre apertutti i venerdì gara di shuffleboard ture e un piano di sviFlipper e tavoli disponibili sempre e gratuitamente luppo in franchising per diffonderci nella
NUOVE TENDENZE È psichiatra e direttore del Centro Studi di Terapia della Gestalt. Dal 2007 è direttore scientifico di Orthos, associazione per lo studio e il trattamento dei giocatori d’azzardo.
TORNEANDO
TORNEANDO
RIFLESSIONI DAORSO
LEAVVENTURE DAROONEY
CASINÒ FRANCESI
POKER STRATEGY
LEAVVENTURE DAROONEY
di Riccardo Zerbetto psichiatra, direttore scientifico di Orthos
FISCO&SLOT
CASINÒ FRANCESI
TORNEANDO
Riccardo Zerbetto
CONGUSTO
a prevenire nel contempo forme di uso eccessivo o distorto”. Tale impostazione, che si ispira alla politica di gioco responsabile, viene tuttavia sottoposta a un confronto che si fonda su dati emersi da varie ricerche a livello internazionale e che, per limiti di spazio, verranno riportate in sintesi nel prossimo numero della rivista e che evidenziano come la semplice esposizione, per non parlare della promozione attiva degli articoli di gioco, induce di per sé un incremento del gioco stesso. Nelle premesse dell’incontro veniva quindi segnalato come “il modello di distribuzione dell’azzardo in Italia ha visto aziende private e Stato affiancati e cointeressati a incrementare la raccolta e a ripartire tra loro gli utili. Le proteste sollevate da parte di settori dell’opinione pubblica e di molte amministrazioni regionali e locali hanno peraltro suscitato trasversalmente, nelle forze politiche centrali, alcuni aspetti di conflitto”. Ci si chiede, in definitiva, se una politica maggiormente restrittiva possa contenere, se non proibire indiscriminatamente, aspetti disfunzionali prodotti da una politica eccessivamente liberistica in materia.
POKER STRATEGY
lità della diffusione dei tanti prodotti di gioco d’azzardo e nel contempo la tutela delle fasce deboli della società, sia rappresentate dai “malati di gioco” che da pensionati, minorenni, disoccupati etc. che sono più esposti a amplificare le già presenti ristrettezze economiche sotto la seduzione di accedere a del “denaro facile”. Nel suo impianto statutario, Alea ha previsto ttra i suoi principi generali che “il gioco rappresenta una forma di attività che contraddistingue universalmente i viventi in misura proporzionale al loro grado di sviluppo intellettivo ed in particolare l’uomo. Accanto alle componenti più propriamente ludiche di puro intrattenimento, simulazione, addestramento, anticipazione di situazioni collegate alla realtà, sono noti aspetti problematici collegati al gioco sotto forma di comportamenti compulsivi, dipendenza, assunzione di quote inadeguate di rischio, disregolazione degli impulsi, compensazione di aspetti disarmonici della personalità del giocatore. Tali aspetti disfunzionali hanno portato, nel corso della storia, a forme di limitazione legislativa più o meno radicale del gioco, in particolare quello d’azzardo, con l’inevitabile conseguenza di forme illegali ed incontrollabili di tali attività e maggiore difficoltà di aiutare i soggetti incorsi in situazioni patologiche e autodistruttive. L’adeguamento agli standards europei suggerisce tuttavia la necessità di avviare iniziative tese a favorire una positiva cultura del gioco che valga a promuovere adeguate forme di attività ludica e
NUOVE TENDENZE
DELDIAVOLO
GIOCO &ARTE
DALMONDO
GIOCO &ARTE
DALMONDO NEWSLETTER
DANON PERDERE
ILUOGHI DELGIOCO
RIFLESSIONI DAORSO
L’OROSCOPO
GIOCO &PSICHE
DELDIAVOLO
NEWSLETTER
LEAVVENTURE DAROONEY
CASINÒ FRANCESI
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
DANON PERDERE
A
derisco con piacere alla richiesta della redazione di Gioco News di riportare una breve sintesi dell’Expert Meeting 2019 di Alea (Associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio, fondata nel 2001 e che raccoglie gran parte degli studiosi sul tema) che si è tenuta il 12 aprile a Milano. Si è trattato di un incontro di grande interesse per l’elevata competenza delle relazioni su un tema centrale del dibattito in corso e dalle cui risultanze potrebbero derivare anche proposte di modifica dello statuto associativo. Il tema oggetto dell’incontro è stato infatti: Le politiche di gioco responsabile nell’Italia dell’azzardo: le ragioni, i rischi e le opportunità. È ormai noto come con i termini responsible gambling non ci si riferisce (ingenuamente) all’invito che fa fatto ai giocatori di giocare “responsabilmente”, non perché sia sbagliato farlo, ma semplicemente perché risulta poco incisivo nei fatti dire a un giocatore, specie se compulsivo, di giocare meno, come a un alcolista di moderarsi nel bere. I termini, in realtà, alludono a un “politica di gioco responsabile” nella quale si “siedono attorno ad un tavolo” (metaforicamente ma non solo, almeno nelle intenzioni) i rappresentanti dei tre soggetti che hanno competenza nella materia: 1) i giocatori rappresentati dagli esperti in ambito clinico, 2) i concessionari e, come mediatore tra i due, 3) il Governo, cui spetta elaborare delle leggi che definiscano la sostenibi-
CASINÒ FRANCESI
RIFLESSIONI DAORSO
FISCO&SLOT
78
LEAVVENTURE DAROONEY
GIOCO &PSICHE
Un gioco… quanto responsabile?
GIOCHI DABAR
A cura di Chiara Bandini
Numeri in fermento I summer’s trend 2018 della mixability sono riconducibili essenzialmente a tre macro tendenze: ecosostenibilità, signature serve e contaminazione con il mondo della cucina
I
nversione di rotta per la birra. Dalle pagine di Mixer, lo scorso anno avevamo dato conto della contrazione dei consumi brassicoli, penalizzati soprattutto dalla sofferenza del servizio completo, il canale cioè che rappresenta la ristorazione tradizionale. Già allora, però, la battuta d’arresto sembrava rappresentare un fatto più contingente che strutturale. E così è stato. A confermarlo sono le rilevazioni effettuate da Npd nel periodo compreso tra ottobre 2017 e settembre 2018. “I consumi di birra – spiega Matteo Figura, responsabile Foodservice Npd in Italia – sono stati protagonisti di una energica accelerazione: hanno messo a segno una progressione del 6 percento rispetto all’omologo periodo precedente, passando da 745 a 800 milioni di serving”.
LE RAGIONI DELLA SVOLTA – A determinare l’ottimo risultato, due fattori principali. Il primo: la generale ripresa del mercato. “I consumi brassicoli – osserva Figura – hanno beneficiato di un contesto positivo, in cui si è registrato un consistente aumento delle visite. Aumento che si è peraltro concentrato soprattutto nella fascia serale, con sensibili vantaggi per il canale del leisure (quello cioè dei locali notturni e dell’intrattenimento) e quello delle pizzerie, ovvero i canali dove la birra recita, per sua naturale vocazione, un ruolo di maggiore rilevanza”. Il secondo elemento rimanda inveIL MAGAZINE DEL PUBBLICO ESERCIZIO
Da oltre 30 anni Mixer con la sua distribuzione raggiunge ogni mese bar, ristoranti, pizzerie e hotel in tutta Italia. Mixer è un riferimento privilegiato dell’informazione professionale per i pubblici esercizi, affrontando tutte le tematiche “calde” che toccano gli operatori del fuori casa. Offre agli operatori del settore idee, spunti, opportunità con un approccio pragmatico. Mixer è disponibile anche online nella versione sfogliabile sul sito www. mixerplanet.com.
80
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
ce alla propensione verso il consumo specifico di questa bevanda. “Bionde e brune – rileva Figura – hanno mostrato una ritrovata capacità attrattiva: le visite durante le quali si gusta un boccale o una lattina sono cresciute di 0,3 punti percentuali, passando dal 7,1 percento al 7,4 percento. E la tendenza diventa ancora più robusta se si analizza il solo servizio completo, dove l’incremento è più che doppio. In questo caso, infatti, i dati parlano di uno scarto positivo di 0,8 punti percentuali, grazie al quale le visite legate al consumo di birra sono arrivate a rappresentare il 23,3 percento delle consumazioni”.
PREVISIONI INTERLOCUTORIE – Consolidare il trend positivo che ha scandito la più recente stagione dei consumi brassicoli non si preannuncia, tuttavia, cosa scontata. Sarà infatti necessario mantenere alta la frequenza delle uscite, consolidando quel cambiamento delle abitudini di consumo che sembra aver rappresentato uno spartiacque tra la fase più buia della crisi e le prime avvisaglie di ripresa. “Durante gli scorsi anni – commenta Figura – la necessità di stringere i cordoni della borsa aveva portato a limitare le visite fuori casa, preferendo quelle a più alto tasso esperienziale. Ora, l’aumentata disponibilità di spesa ha permesso di ampliare il numero di uscite, nelle quali però lo scontrino medio tende a rimanere piuttosto contenuto, a tutto vantaggio proprio di categorie come la birra. Se questa prassi troverà conferma anche nel prossimo futuro, è dunque ragionevole attendersi una replica delle performance fin qui ottenute. Certo, va anche detto che in uno scenario macroeconomico incerto come quello attuale, è difficile fare previsioni: le variabili da considerare sono molte e potrebbero modificare, anche radicalmente, la strada intrapresa”.
L’ARTIGIANALE CORRE A DOPPIA CIFRA – La birra artigianale macina tassi di crescita quasi doppi rispetto al comparto di riferimento: tra ottobre 2017 e settembre 2018 ha registrato un balzo del più 11 percento. A dare carburante alla progressione è soprattutto il pubblico di età più adulta, che pesa per il 28 percento nei consumi contro il 16percento registrato dalla birra industriale.
IL VALORE DEL WEEK END – I consumi brassicoli hanno registrato un’accelerazione soprattutto durante il fine settimana, arrivato a rappresentare il 38percento del totale consumazioni. Un valore registrato peraltro sia dalla birra artigianale sia da quella industriale. CENA E DOPO-CENA SPINGONO I CONSUMI – Le consumazioni di birra hanno goduto delle buone performance messe a segno da cena e dopo cena, ovvero dalle fasce orarie che hanno dato un maggior contributo alla crescita del mercato dei consumi fuori casa.
GIOCARE GIO CONGUSTO
CASINÒ FRANCESI
“P
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
erché metterci i paraocchi? La filosofia del ‘Km zero’ a tutti i costi non ha senso, il bello è andare a cercare i prodotti migliori lì dove sono”. Comincia con un’affermazione provocatoria, controcorrente rispetto alla filosofia ormai imperante, il ritratto che di sé fa Igles Corelli, chef pluristellato che ha rivoluzionato la cucina italiana coniugando tradizione, abile combinazione dei sapori e nuove tecnologie. Sdoganando apparecchi come il Pacojet, che permette con una sola operazione e in pochi secondi di sminuzzare, trasformare e mantecare un base precedentemente congelata, e il sifone per fare le spume dolci o salate e la panna montata, facendo sua l’intuizione dello chef spagnolo Ferran Adrià negli anni ‘90. Cinque stelle Michelin e una dozzina di libri all’attivo, un nuovo ristorante – Le Mercerie – aperto a Roma nel 2017, lo chef riveste anche il ruolo di coordinatore delle scuole del Gambero rosso, per cui cura anche la seguitissima trasmissione “Il gusto di Igles” (in onda sul Gambero rosso channel), nella quale insegna i segreti della “cucina circolare”, cioè a valorizzare al massimo una materia prima di qualità, utilizzandola in toto e risparmiando. Corelli si è fatto le ossa nella trattoria di famiglia e poi sulle navi di crociera, per
PAROLADI COLLOVATI
un gel di prezzemolo realizzato con una macchina particolare, oppure posso preparare un risotto nel forno a vapore in sette minuti, dandogli una struttura diversa ma molto interessante. Oppure ammorbidire una carne un po’ dura mettendola sottovuoto per 20 minuti con gli ultrasuoni. Per una sperimentazione continua e una cucina sempre in movimento”.
TORNEANDO
TORNEANDO
poi approdare al Trigabolo di Argenta, in provincia di Ferrara, con cui ha conquistato la fama in tutta Italia, alla Locanda della Tamerice, immersa nelle valli di Ostellato, e al ristorante Atman, in provincia di Pistoia. “Per me la parola d’ordine è ed è sempre stata ‘contaminazione’, anche dall’estero. Al momento con il mio staff sto lavorando su piatti con influenze etniche, che non sono ancora in carta, ma lo saranno fra uno o due anni al massimo. Stiamo facendo ricerca in tal senso da qualche tempo, per ora abbiamo introdotto l’uso del currry, il cevice (piatto peruviano a base di pesce, Ndr), i fermentati giapponesi nelle salse”. La sperimentazione degli ingredienti procede di pari passo a quella delle tecnologie: “Così, a un semplice spaghetto alla vongola verace, risottato in un brodo fatto con i gusci, posso aggiungere
POKER STRATEGY
Igles Corelli La ricerca del sapore
TORNEANDO
RIFLESSIONI DAORSO
POKER STRATEGY
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
LEAVVENTURE DAROONEY
A cura di Francesca Mancosu
(PH. FLAVIO SIGNANII)
La ricetta dello Chef MOJITO DI PARMA Ingredienti per 4 persone Per il risotto: 280 g di riso Carnaroli, 80 g parmigiano reggiano grattugiato; 1/2 scalogno di Romagna tritato; 1 litro di brodo di pollo; 50 g di burro a cubetti, messi in congelatore; 3 lime; 1 cucchiaio di foglie di menta fresca tritata, foglie di menta per decorare, sale Per il gelato di parmigiano: 100 g panna fresca, 100 g parmigiano 64 mesi grattugiato, 200 g di latte intero, sale, 2 g di polvere di xantana (opzionale) Per l’aria di parmigiano: 100 g di croste di parmigiano reggiano (oppure 100 g di grattugiato), 1 litro di brodo di carne, 3-5 g di lecitina di soia in polvere
Preparazione
Per il gelato di parmigiano: omogenizzate gli ingredienti e versate in una placca, ponete in congelatore. Ogni 10 minuti togliete la placca dal congelatore, raschiate e mescolate e rimettete in congelatore. Per l’aria di parmigiano Reggiano: portate a leggero bollore il brodo con le croste di parmigiano e continuate a cuocere finché sono morbide e il liquido si è ridotto a circa 700 ml. Emulsionate con il frullatore a immersione, lasciate riposare per 15 minuti e passate al colino fine. Raffreddate immediatamente e conservate il brodo di parmigiano in frigo al massimo per due giorni. Per il risotto: stufate lo scalogno in una casseruola con poco burro per qualche minuto. Versate due cucchiai di brodo e continuate la cottura per 5 minuti. In un secondo tegame con un filo d’olio, versate il riso e scaldate a fuoco vivace. Quando il riso sarà caldo al tatto, aggiungete del brodo bollente, lo scalogno e continuate la cottura, mescolando. A cottura ultimata, fuori dal fuoco, mantecate con il formaggio, la buccia grattugiata di due lime, la menta tritata e il burro freddo, salate. Finitura e presentazione: versate il brodo di parmigiano in un contenitore a bordi alti. Aggiungete la lecitina di soia in polvere. Immergete parzialmente la punta del frullatore nel liquido con un’inclinazione di circa 35°. Continuate a frullare finché avete prodotto la quantità necessaria d’aria. Spegnete il frullatore e allontanatelo dal liquido. Inclinate leggermente il contenitore e, utilizzando un cucchiaio, estraete l’aria necessaria per terminare la preparazione del piatto. Versate il risotto nelle fondine calde, aggiungete una pallina di gelato di parmigiano al centro del risotto, decorate con buccia di lime grattugiata e la menta, un cucchiaio di aria di parmigiano e servire.
www.gioconews.it
81
RIFLESSIONI DAORSO
Produttore_ Net Srl Ciclo_ 28.000
NUOVE TENDENZE POKER STRATEGY
LEAVVENTURE DAROONEY
Specifiche normative_ Art. 110 Tulps, Comma 6a
NOTE GENERALI 18,6
GIOCABILITÀ E INTRATTENIMENTO 19
/20
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
TORNEANDO
/20
Una slot che si presenta bene. Anzi, molto bene a dire il vero, grazie soprattutto alla grafica di alto livello che è in grado di catturare fin da subito l’attenzione dei giocatori. Una virtù che viene peraltro confermata e mantenuta in ognuno dei singoli giochi, come pure nelle schermate intermedie, per esempio in quella in cui si può scegliere il gioco. Molto accurata anche la scelta della simbologia in ogni titolo. Bello anche nella visione d’insieme, nella proposta su cabinet Casinò di Gieffe in cui l’abbiamo testata noi.
EFFETTI SONORI E AUDIO 18,5
PRESTAZIONI 18,5
/20
Una slot troppo recente per essere giudicata in termini di riscontro sul mercato, ma di certo possiamo valutare il suo potenziale, basandoci sul gradimento delle precedenti versioni della stessa serie, come le Vip Box Gold, Silver, Red o Blu dello stesso produttore. In questo caso, l’offerta a sette giochi convince e sembra già piacere ai gestori.
/20
Se la grafica è il primo elemento di richiamo di questa slot, in grado di far avvicinare i giocatori, anche l’audio non è da meno, riuscendo a confermare al meglio le aspettative di chi decide di inserire una moneta in questo gioco per intrattenersi. In tutti i sette giochi (Turbo Fruits, La Contadina, Return To Ithaka, Azteca, Cleopatra, Vertigo Nights, Fruit Bar) le musiche sono gradevoli e di alta qualità, capaci di far compagnia al giocatore, senza stancarla né innervosirlo.
IL NOSTRO GIUDIZIO: Una slot curiosa e divertente, che sembra
adattarsi al meglio ad ogni tipologia di locale e non solo a ogni tipo di giocatore. La selezione dei sette titoli risulta vincente, proponendo un assortimento che convince già a prima vista. E giocandoci, ancora di più.
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
Non solo bella, ma anche divertente. Anzi, soprattutto divertente. Il motore di pagamento appare dinamico, coinvolgente, piacevole nelle sue dinamiche e in grado di tenere il giocatore davanti allo schermo. Ogni gioco ha il suo “perché”, e l’ampia selezione di titoli assicura di riuscire a cogliere qualunque gusto. Lo stesso vale per la grande selezione della puntata, che nella versione 10c, come il nome lascia ampiamente intendere, permette anche di optare per un bet pari a 10, oltre alle altre opzioni: 25, 50, 100, 200 o 300. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.
CASINÒ FRANCESI
DESIGN E GRAFICA 18,5
CASINÒ FRANCESI
FISCO&SLOT
Nuovo capitolo della saga Vip Box in casa Net, con il produttore di Lodi che stavolta si fa in sette, mettendo all’interno di un’unica slot ben sette titoli dal forte appeal e dal divertimento assicurato. Stiamo parlando della nuova Vip Box Black, disponibile peraltro in due versioni distinte: 10c e 25c, in cui a cambiare è il frazionamento minimo del “bet” a disposizione dei giocatori. Un prodotto che le ha pensate davvero tutte per soddisfare le esigenze di ogni tipo di giocatore.
/20
BUDGET 19
/20
La convenienza è probabilmente uno dei punti di forza di questa slot. In primis, perché mette insieme sette giochi in un unico cabinet, in un momento in cui risulta difficile posizionare anche una sola macchina in determinati territori, e in questo caso, una slot può valere per sette. Inoltre, grazia alla politica di rottamazione adottata dal distributore, si può ottenere un rimborso di 150 euro per ogni schema rottamata. Rendendo il tutto ancora più conveniente.
DESIGN E GRAFICA EFFET TI SONORI E AUDIO GIOCABILITÀ E INTRATTENIMENTO PRESTAZIONI BUDGET
18,7 /20
TORNEANDO
FISCO&SLOT
SET TE POKER STRATEGY
VALE
LEAVVENTURE DAROONEY
CHE
RIFLESSIONI DAORSO
LASLOT DELMESE A cura di Vincenzo Giacometti
NEWSLETTER
L’AVVOCATO DELDIAVOLO
LASLOT DELMESE
LEAVVENTURE DAROONEY
SLOT
Nome_ Vip Box Black
L’ORA DEL GIOCO
NEWSLETTER
UNA
82
DANON PERDERE
LEAVVENTURE DAROONEY
GIOCO &PSICHE
Vip Box Black
www.net-srl.com
LEAVVENTURE DAROONEY
LASLOT DELMESE
NEWSLETTER LEAVVENTURE DAROONEY
TORNEANDO
RIFLESSIONI DAORSO
SISAL WINCITY BLUE NOTE OFF, GRAN FINALE ALLA SALA DIAZ DI MILANO FISCO&SLOT
B
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
L’ORA DEL GIOCO
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
lue Note Off, il progetto di Blue Note Milano nato a dicembre 2017 con l’obiettivo di portare la grande musica di via Borsieri fuori dalla sua sede storica, dopo aver riscosso notevole successo per tutto l’inverno sia appresta a chiudere la stagione al Sisal Wincity di Piazza Diaz 7 di Milano: in programma quattro imperdibili appuntamenti all’insegna dell’ottima musica. Lunedì 6 maggio il palco sarà affidato a Joyce Elaine Yuille che, accompagnata da Stefano Calzolari al piano e da Stefano Senni al contrabbasso, proporrà un tributo a Sarah Vaughan, una delle più importanti interpreti della musica afroamericana del ‘900, una cantante dalla ricca tavolozza timbrica in grado di spaziare dal contralto al soprano. Il 13 maggio sarà il turno degli Archimia, l’originale quartetto, nato dall’idea di quattro musicisti di formazione classica provenienti dai conservatori di Milano e Piacenza animati dal comune desiderio di esplorare nuove sonorità e possibilità acustiche. Protagonista della serata del 20 maggio sarà invece Maggie Charlton, giovane cantante attualmente iscritta alla Civica Scuola di Musica di Milano. Chiuderà il mese e l’intera stagione, lunedì 27 maggio, Walter Ricci, crooner dei giorni nostri, che nella sua lunga carriera ha riscosso grande successo sia in formazioni proprie che in collaborazione con artisti di chiara fama. Tutti gli appuntamenti saranno gratuiti e inizieranno alle ore 20.30.
L’ORA DEL GIOCO
I SEGRETIDEL TAVOLOVERDE
L’AVVOCATO DELDIAVOLO
FISCO&SLOT
POKER STRATEGY
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
nche quest’anno vacanze rimandate per gli addetti ai lavori del gaming online. Clarion Gaming conferma date e location della sua kermesse iGB Live! che si svolgerà dal 16 al 19 luglio nella stessa sede dello scorso anno, il Rai di Amsterdam. L’evento, che rappresenta il punto di riferimento per l’industria internazionale del gioco online e per il business delle affiliazioni, mettendo insieme un’area espositiva a un ricco ciclo di conferenze di attualità, si presenta in una veste ulteriormente rinnovata sempre più orientata al business e alla formazione. A partire da quest’anno, intanto, iGB Live! sarà diviso tra la zona di affiliazione iGB e la zona relativa a fornitori e operatori di igaming. Come pure la parte delle conferenze, che sarà divisa in due sezioni: iGB Live! HQ, nel formato di successo introdotto lo scorso anno e iGB Affiliate Amsterdam, che propone contenuti specifici per il mondo degli affiliati. Tra le conferme di questa edizione anche la partnership con il network di Gioco News dalla quale emergono due importanti momenti di dibattito: uno dedicato al settore degli esports, in progamma nel pomeriggio del 17 luglio e uno dedicato al divieto di pubblicità ispirato dall’Italia, in programma per il 18 luglio. Un motivo in più per tornare ad Amsterdam: anzi, due.
LASLOT DELMESE
PANNONERO
NEWSLETTER
GIOCO &PSICHE
A
DANON PERDERE
LEAVVENTURE DAROONEY
PANNONERO
CLARION GAMING IGB LIVE! 2019: AD AMSTERDAM FOCUS SU DIVIETO PUBBLICITÀ ED ESPORTS
QLASH ON TOUR GLI ESPORTS INVADONO (ANCHE) IL POLITECNICO DI MILANO
D
opo la prima edizione di Bari, un altro Politecnico apre le porte agli eSports, ospitando una nuova tappa del Qlash on Tour. L’appuntamento, in programma per i primi di maggio, promette una vera e propria invasione degli sport elettronici all’interno del Politecnico di Milano, per una giornata all’insegna del gaming e del divertimento. L’evento, organizzato da Qlash in collaborazione con l’associazione studentesca “La Terna Sinistrorsa”, porta al PoliMi tornei di Brawl Stars, Clash Royale e Fifa, insieme a una postazione dedicata alla realtà virtuale, dove è possibile provare il Beat Saber grazie alla Vr Station. La tappa meneghina viene allestito nel Patio del Politecnico di Milano aprendo con una breve presentazione generale dedicata al mondo degli eSports. Con una serie di mini eventi e tornei di varie tipologie durante l’intera giornata dedicati ai tre titoli sopra citati. Per poi chiudere attorno alle 21, con le premiazioni e i ringraziamenti di rito. Particolarmente attesa la gara su Brawl Stars che prevede un “Bracket Tournament 3v3” con gli studenti dell’Università, coinvolti sul momento, seguito da un’altra sfiga in modalità “Beat the Pro 2v2” con tanti premi offerti da Qlash in palio. Con qualche mini-gioco in compagnia dei pro player del team Qlash e una rapida visita nella modalità Assedio.
www.gioconews.it
83
LEAVVENTURE DAROONEY
DANON PERDERE
ILUOGHI DELGIOCO
RIFLESSIONI DAORSO
L’OROSCOPO
RIFLESSIONI DAORSO CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
L’ORA DEL GIOCO
FISCO&SLOT
PANNONERO
L’ORA DEL GIOCO
sicuro impatto l’apribottiglie firmato Goon Art in stile poker. La fantasia degli artisti di questo sito online è messa a disposizione di ogni cliente che abbia particolare esigenze. Come chi, ad esempio, ama il gioco delle carte e vuole stupire i propri ospiti con un oggetto d’effetto. Realizzato in acciaio, si può decidere di stampare su entrambi i lati e ordinare direttamente online questo simpatico stappa bottiglie. Le dimensioni sono 6x4 centimetri circa, ed è stampabile su tutta la superficie. Un oggetto che può essere anche un regalo diverso dal solito o che può accompagnare cene e aperitivi con amici, magari mentre ci si diverte con una partita a carte. Un modo per passare il tempo in modo divertente.
CASINÒ FRANCESI
Di
CASINÒ FRANCESI
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
FISCO&SLOT
84
PICCHE, CUORI E... BOTTIGLIE
LEAVVENTURE DAROONEY
LASLOT DELMESE
S
watch X You offre innumerevoli opportunità per personalizzare il proprio orologio. Si può infatti creare la propria personale e unica storia da indossare al polso. Sono state unite le forze con artisti emergenti che hanno usato la loro creatività e il loro stile per dare vita a design freschi, funky e unici per Swatch X You! Tra le possibilità, quelle offerte da tre designer e infiniti paradisi in 8-bit. Le sorprendenti creazioni del trio berlinese eBoy hanno spiccato sulle copertine di numerosi magazine, in campagne pubblicitarie e gallerie d’arte. Dal 1977, eBoy continua a costruire pixel dopo pixel il più originale dei mondi digitali e dei personaggi, invitando tutti in un viaggio di scoperte e meraviglie! Si può quindi scegliere il proprio design preferito e spostare il pattern a destra, sinistra, su e giù fino a quando il proprio Swatch non sarà come lo si desidera. Inoltre è possibile optare per un colore, per il meccanismo e terminare con un tocco speciale aggiungendo una piccola scritta sul fondo della cassa. Oltre agli speciali creati in collaborazione con gli artisti, ci sono i design Swatch ispirati alla bellezza della natura, alla street art e alle forme geometriche. Ci si può così lasciare ispirare dai pattern più belli e creare il proprio orologio!
RIFLESSIONI DAORSO
GIOCARE A CREARE IL PROPRIO SWATCH
DANON PERDERE
LASLOT DELMESE
D
opo il lungo inverno, ci si prepara alla bella stagione. Linea Family propone dei curiosi e stravaganti teli da mare per tutta la famiglia. Un tris di asciugamani realizzati in morbida microfibra, perfetti per le vacanze in spiaggia o in piscina, ma anche per una gita su un bel prato. Che sia in una calda giornata al mare o un pic-nic fuori città, l’originale telo mare non passerà inosservato. I colori sono quelli classici delle carte da gioco: sfondo bianco e sfumature in rosso, nero e giallo, con il re e la regina di cuori che dominano la scena. Un oggetto pratico, ma allo stesso tempo di moda e d’effetto.
LEAVVENTURE DAROONEY
I SEGRETIDEL TAVOLOVERDE
POKER DI ASCIUGAMANI
GIOCO &PSICHE
PANNONERO
DANON PERDERE
DALMONDO
LOSFIZIO DELGIOCO
L’AVVOCATO DELDIAVOLO
Un
regalo che farà di sicuro piacere a chi ama il mondo del gioco. Che sia un’amica o la propria fidanzata, gli orecchini in acrilico di Prettyia non passeranno inosservati. Si tratta di gioielli che riproducono le carte da poker. Con la classica forma a goccia, sono monili sfiziosi, dallo sfondo bianco e con otto cuori rossi per ciascun pendente. Un oggetto alla moda e sicuramente divertente. Perfetti per la maggior parte delle occasioni, che sia una festa o un’uscita in pizzeria, sono adatti ad accompagnare un abbigliamento sbarazzino e casual.
GIOCO &PSICHE
L’AVVOCATO DELDIAVOLO
LAVLT DELMESE
GIOCO &TECNICA
PANNONERO
DANON PERDERE
DALMONDO
LOSFIZIO DELGIOCO A cura di Michela Carboni
OTTO CUORI PER STUPIRE
20
China the new Italian bet The strong Chinese gaming tradition is an opportunity to be developed in Italy and the recent commercial agreements between the two countries offer further business opportunities, provided that the institutional protocols become operational
PROMOSPACE
ENGLISHPAGES
LEDRITTE DELMAESTRO
LAPUNTATA
GIOCARE GIO CONGUSTO
PAROLADI COLLOVATI
PROMOSPACE
GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCO &ARTE
PAROLADI COLLOVATI
PROMOSPACE
GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCARE GIO CONGUSTO
86
hey watch each other, studying business opportunities in particular. The new Silk Road, in Italy, certainly passes from the recent commercial agreements signed between Premier Giuseppe Conte and Chinese President Xi Jinping, but it has been beaten for some time even in the gaming sector. Indeed, talian operators have been focusing on Chinese customers for some time, but they believe that the country can also be an interesting market for developing synergies and growth opportunities, despite the fact that it has a strongly restrictive policy in this area. Diego De Santis, owner and director of Pangea group (which includes Pangea Sarl of Monaco and Nobis international service of Sofia), focused on business consultacy services, takes stock of the existing and developing ties between the two countries. How important are Asian and in particular Chinese customers for Italian gaming locations? “To date, Chinese customers reDIEGO DE SANTIS present a very important target and the numbers that Venice, for example, finds in this important market prove it. Campione d’Italia is another important example of how the Chinese player is coveted who, regardless of the administrative ups and downs that are penalizing it, has built a specific offer for that market; there was even a project to open a separated structure just to welcome the Chinese player”. What particular needs and characteLEDRITTE DELMAESTRO
ENGLISH PAGES A cura di Natasha Crisantemi
T PROMOSPACE
NUOVE TENDENZE TORNEANDO
by Anna Maria Rengo
GIOCONEWS #05 MAY 2019
ristics does it have and how can and should be supported? “Chinese customer cannot be managed without a deep knowledge of the many cultural elements that distinguish it from all other customers. Many operators in the hospitality sector have heavily invested, in order to be able to coherently offer to the Chinese market. We can say that the relationship must be built, starting from the world in which we commercially relate with the partner, radically reviewing all the parts of business etiquette that must characterize the actions to promote gaming structures. In the second place, communication must necessarily pass through the most used channels, also for what concerns the web; it is indeed known that the Chinese use different social platforms from those of Westerners, so it is necessary to be present on them. Adaptation to the premises and some game modes are also necessary, so as to approach as much as possible to what they expect to find when they arrive in gaming facilities on other continents”. How important is the made in Italy in the Chinese market and what are the difficulties that Italian companies have to face in approaching it? “Made in Italy has always been a distinguishing characteristic allowing the offer of products and services to have a place of excellence in the choice and tastes of the Chinese customer; is equally true that it is not enough to have a brand or a label, but it must be communicated in such a way that the Chinese customer can truly appreciate the qualities of the product itself. The greatest difficulties that our Italian companies and customers have faced and will continue to face are undoubtedly linked to the very high competitiveness that the market foresees, given the continuous evolution of the demand.
TORNEANDO
TORNEANDO
POKER STRATEGY
NUOVE TENDENZE
GIOCO &ARTE
GIOCO &ARTE
DALMONDO
DALMONDO NEWSLETTER
LEAVVENTURE DAROONEY
we designed and conceived also with special technical specifications”. Do you think that the new trade agreements between Italy and China will bring advantages to Italian companies operating on the Chinese market and to your company in particular? “Not in the information technology sector. Electronics in China have always been produced and then sold around the world, unlike food, couture o car industry”. In your opinion, the recent regulatory developments in Italy about gaming (increased taxation and ban on advertising) which consequences will have on the business of Italian and foreign gaming companies?
RICCARDO TA C C A R D I
LEAVVENTURE DAROONEY RIFLESSIONI DAORSO
CASINÒ FRANCESI
DANON PERDERE
ILUOGHI DELGIOCO
RIFLESSIONI DAORSO
L’OROSCOPO
L’AVVOCATO DELDIAVOLO L’AVVOCATO DELDIAVOLO
FISCO&SLOT
LAVLT DELMESE LASLOT DELMESE
GIOCO &TECNICA
GIOCO &PSICHE CASINÒ FRANCESI
TORNEANDO
L’ORA DEL GIOCO
NUOVE TENDENZE
POKER STRATEGY
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
FISCO&SLOT
Two cultures compared Made in Italy is important in China for a long time. For example, thanks to the activity carried out by World Trade Display. As the president Riccardo Taccardi explains, the company, skilled in the design and direct production of displays and digital signage solutions with a high emotional and communicative impact, works on the Asian and Chinese markets in particular “for at least fifteen years, with its own direct join ventures with our factories”. What are the main difficulties encountered and what are the business prospects on the Asian market? “The ability to make them understand the designs and styles of the products
NEWSLETTER
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
LASLOT DELMESE
come the world capital of gambling. How could this have happened? “Macau inherits all the benefits of the ancient gaming tradition that the Chinese people have always had. The history of Macau has been strongly influenced by the political trend that China has experienced in recent decades. We must remember when the restrictions imposed on Chinese players in moving to Macau brought down casinos’ takings and the sudden change of direction with the liberalization of expatriations and playable amounts. Tax revenue that Macau assures to Beijing with its revenue has prevailed and today Chinese players can stay in Macau for nearly two weeks a month and freely play”. Gaming is still largely forbidden in China. Is this state of affairs set to change over time and how much the ban on legal gambling, in China, influenced the development of the illegal one? Do you have any figures? “We believe that gaming in China will continue to remain illegal also to protect the interests of the aforementioned Macau, which clearly benefits from the situation (and consequently Beijing benefits of it too). As for the figures, we don’t have too reliable data, but we can say that the phenomenon of illegal gaming is very severely punished by the Chinese state, so the phenomenon is under control and certainly the government will try to bring it back in some way to a source of legal income (perhaps through some other big contract in Macau-style, as it is already planned to do in Cambodia)”. DANON PERDERE
LEAVVENTURE DAROONEY
GIOCO &PSICHE
PANNONERO
The challenge is very difficult but to date Italy is certainly well seen”. What positive and/or negative consequences will the new commercial agreements have for Italian companies operating in China? “Dynamics that are raging in international markets are making a further selection among those who aspire to approach China. We can see the conflicts caused by the relations between China and the US that, certainly, will have some effects on the trend of exports and imports also on Europe. As regards Italy, the implications can only be positive, provided that there is a strong involvement of small and medium-sized enterprises and that we don’t stop at institutional protocols, that rarely become operational and therefore a source of income for our companies” . What business strategies in China can Italian companies adopt, including with regard to gaming? “Strategies are quite common for all product markets, including gaming. As mentioned above, it is essential to begin with the linguistic, cultural and structural methods that are best accepted by the potential Chinese market; to be present at important events such as trade fairs, cultural exchange events, trade missions. Last but not least, the preparation of one’s own structure (staff, environments, communication logic) for coherent hosting”. Is cooperation with Chinese operators possible? “In our history, we have made many cooperations and partnerships with Chinese operators, so it is absolutely a long way to go. However, surely some features of the cooperations in the way we know them in the West must be reviewed, both in relational and contractual terms, but we can’t ignore the establishment of relationships with local workers”. The special Chinese administrative region of Macau has be-
CHINA THE NEW ITALIAN BET
Italy remains an attractive country? “The ability to know how to regulate the gaming market has always been a challenge all over the world, as the latter is an area that also involves emotional and compulsive aspects. The new rules will undoubtedly lead to a concentration of the gaming in a few players and increasingly controlled directly by the legislator, who will thus be able to better follow the various evolutions of the sector, especially the online one. The division of the sector, existing until now, has always created evasion and non-control of individual small players”.
www.gioconews.it
87
11
F R A N C E S C O
A L B E R O N I
Common sense must win on prohibition
A
new adventure just a few months from turnin 90. The sociologist Francesco Alberoni is among the many “excellent” candidates running for European elections on May, the 26th, in the Fratelli D’Italia party. A challenge that he explains as follow: “I entered the race against the type of political system existing in Italy at present. After the political elections of March, the 4th, the two relative majority parties drafted a common program and they rules following it. These parties are very different from each other: the Lega has a Swiss-type tradition, the Movimento 5 Stelle born from the utopia of Gianroberto Casaleggio of the anti-parliamentary vote, where one is equal to one, has an anarchist but also authoritarian manner. People thought they were together out of necessity, but my idea is that the leaders of lega and M5S have made a political continu-
88
GIOCONEWS #05 MAY MAGGIO 20192019
ity agreement. They want to rule for five years, reform the State institutions, bearing in mind that this is an anti-parliamentary group party and that the French extreme right of Marie Le Pen, that is a quite shady party, is among the alliances made by Matteo Salvini. The Movimento 5 stelle also has a referendum to propose a bill with no quorum in store, according to which 200 thousand signatures would be enough to propose a referendum and as many votes to approve it.... a bit like with online discussions done in the case of the power to proceed against the Minister of the Interior. This is a non-democratic regime, with people who change their minds without giving any justification and who deprived Parliament of its prerogatives. For this reason me, Francesco Alberoni, complained, and I did so by accepting the invitation of Fratelli d’Italia. I would have said yes to Silvio Berlusconi, to Matteo Renzi, and instead FdI did it, asking me to assume the cultural direction of the party of which I know both Giorgia Meloni and Guido Crosetto. It is a gesture to say that I don’t trust how the agreement between M5S and Lega is going”. In your opinion, do we need a strong Europe or a strong Italy in Europe? “I have a project for the European Union: it must be a federal state with very limited functions, but it must be strong with the great international powers. The future is made of the United States, Russia, India and China. How does Italy deal with Chi-
The sociologist Francesco Alberoni faces the new adventure of the European elections: a means to say “no” to the Italian political system, while he gives a judgment of the yellow-green government provisions on the ban on gaming advertising
by Anna Maria Rengo
na? Alone, it could only obey, and in this regard, who knows what are the agreements that the government has taken on commercial matters with President Xi Jinping, when he visited Italy. Moreover, we have a small group of people in the government who tend not to inform the rest of the people and only make jokes, only saying that the agreements with China are good”. What do you think, as a sociologist as well as a politician, the provisions set by the yellow-green government regarding legal gaming, above all the total ban on advertising but also the increase in taxation? Are these measures useful to fight against pathological gaming and to protect minors? “I don’t like the fact that Las Vegas and Montecarlo have moved to Italy, filling the cities with sharks. Perhaps the government did well to ban gaming advertising. Of course, those who want to play will complain, but they can’t please everyone. However, it must be added that prohibition is a fanatic thing. Control, common sense, or to increase the price of what one would like to forbid are much better. Let’s think about the consequences that prohibition has had in the United States!”. According to many people, online gaming is the “real” danger, as it is less controlled and controllable. How can families and educational agencies, schools above all, face this risk? “The worst danger is not gaming but the drugs. When a country begins to take drugs means that it has lost the future and that the system is weak”.
PROMOSPACE
GIOCO &ARTE
GIOCO &ARTE
DALMONDO
DALMONDO
DANON PERDERE
ILUOGHI DELGIOCO
RIFLESSIONI DAORSO
PROMOSPACE
OCTAVIAN GAMING A STAR IN THE GAMING SKY
GIOCARE GIO CONGUSTO
GIOCARE GIO CONGUSTO
www.gioconews.it
PAROLADI COLLOVATI
TORNEANDO
PAROLADI COLLOVATI
NUOVE TENDENZE
POKER STRATEGY TORNEANDO
NEWSLETTER
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO CASINÒ FRANCESI
GIOCARE GIO CONGUSTO
TORNEANDO
CASINÒ FRANCESI
venger, Cleopatra, Tarzan, King Neptun and King Mida, a title that allows 10 cent bet. DreamSet Volcanio is available for 19” and 22” cabinets and in regeneration on the Octavian MAX-2 card. To see all the technical specifications about DreamSet Volcano visit the portfolio: portfolio.octaviangaming.com. “The Octavian offer - the Ceo says again - is not limited only to the Awp market. In fact, Octavian has also been turning to the online gaming market for a couple of years. In partnership with WorldMatch, a company from Padua with great experience and professionalism, Octavian releases the very first suite of online games. This suite, consisting of 7 games, is developed using the most modern HTML5 technologies, fully responsive and with a gaming interface adaptable to any type of device (mobile, tablet or desktop) and to any type of screen (vertical or widescreen). Having strong in-house designer teams, Octavian is able to create titles with a unmatched graphic section in the industry and to offer games with simple, immediate, but always intriguing rules. For some time – Pachera ends the titles are live on the main European operators and on Latin American area. Furthermore, from January 2019, the suite is available on Eurobet, Betpoint and Snai, with the intention of expanding the distribution channels. You can see the wide range of titles offered by Octavian in cooperation with WorldMatch at the following website: casino.octaviangaming.com.
GIOCARE GIO CONGUSTO
POKER STRATEGY
LEAVVENTURE DAROONEY
CASINÒ FRANCESI
Among the Verona company’s missions there is also attention to the customer: in addition to the development of customized projects, Octavian offers a dynamic post-sales technical assistance service, aimed at minimizing the technical stops of the product, which can be monitored in real time by requesting the “Octavian Gls Remote” account. “Technical assistance department – Pachera continues - offers efficient and prompt technical support to its customers and partners, assuring the highest quality standards and repair times that don’t exceed three working days. All Octavian cards are equipped with a special menu related to the management of the renting, connected with our portal through a QR-code system. The “Octavian Gls Remote” service is active for some time, a web tool that allows access to the online support service for game cards. In fact, through this service, users can verify: repair times with real-time tracking of the status of the cards sent in processing; historical analysis relating to types of breakdown and repair times; real-time management of notifications via e-mail/ sms about alerts from our system as unconfirmed estimates, missing documents and autonomous management of the products supplied in renting as unlocks and charge cards”. Dreamset Volcano - Octavian has a huge portfolio, which includes more than 100 titles. During our visit to Octavian’s headquarters, we were able to try the latest 7-games card from the successful DreamSet line: Dreamset Volcano in the showroom located at the entrance of the venue. New homologation, DreamSet Volcano is the sequel to the DreamSet Galaxy and DreamSet Fever blockbuster cards, of which it shares the mathematical engine enriched with some concepts and the 10 cent bet. It contains three unreleased titles, two of the best titles from the previous series and two titles that have made the history of Octavian: Dragon’s Ring, Fireballs, Re-
NUOVE TENDENZE
DANON PERDERE
ctavian Gaming is a leading company in the design and production of gaming software specific to the gaming market, based in Bussolengo, Via del Lavoro 10, in the province of Verona. Gioco News had the opportunity to fully know the Verona software house, visiting the Octavian Gaming headquarters and meeting the team. The company that has also invested abroad for about 10 years and has three other offices in the world: in Russia, England and Taiwan, has its beating heart in Italy thanks to an international highly qualified development team of gaming software and always up with all the innovations on the market. A team with decades of programming experience on the Linux operating system and adopting the latest Arm and Intel x86 technologies, to offer product of excellence to the increasingly demanding market. Octavian products are distributed worldwide thanks to a careful selection of strategic partners and, in particular, in Italy thanks to a widespread distribution managed by the main device manufacturing companies. The goals set at Octavian are three: creating cutting-edge gaming content prompt, high-quality services and customer satisfaction. “We take great care of graphic elements - Simone Pachera, Ceo of Octavian Gaming, explains - creating full hd games and record-breaking animations, thanks to super-performing graphic engines. We are committed to creating cuttingedge gaming content, with constant and in-depth research on product design and market trends. It is important to underline that the perfect product that we daily offer on the market is studied, designed and manufactured in every single aspect into Octavian. Each title is characterized by innovative game logic and sophisticated mathematical engines with constantly evolving random algorithms. Two words that best define the services we offer are quality and speed”.
NEWSLETTER
O
LEAVVENTURE DAROONEY
LEAVVENTURE DAROONEY
38
89
VILNIUS, LITUANIA
22
GAMING THAT COMES FROM THE COLD
by Anna Maria Rengo
ZOLTÁN TŰNDIK, CO-FOUNDER AND HEAD OF BUSINESS OF EUROPEAN GAMING MEDIA AND EVENTS, ANALYZES THE BUSINESS PROSPECTS EXISTING IN THE BALTIC COUNTRIES AND BELIEVES THAT ITALY COULD FACILITATE ILLEGALITY, BY BANNING THE ADVERTISING OF DULY LICENSED OPERATORS: FOCUS IN MILAN IN OCTOBER.
A
vantage point for observing the emerging and now established markets, but which could creak and no longer represent a reason for great business interests, as well as a regulatory starting point. This is the point of view of Zoltán Tűndik, co-founder and head of business of European Gaming Media and Events, who takes inspiration from the presentation of the second edition of the Mare Balticum Gaming Summit (scheduled for May, the 9th) to analyze the current trends of the gaming sector in Europe. But let us get things in the right order, starting from the second edition of the event which, he explains, “is a unique platform in the Baltic and Scandinavian region” and that comes “after a strong debut back in 2018. I would highlight 3 main news about conference: a new location (Vilnius, Lithuania), inaugural awards ceremony (BsgAwards), an even bigger speakers’ lineup with more regional representatives. The move to Vilnius is among the main news as the conference is designed to circulate in the region based on the request of attending or prospect delegates. The second main news about the 2019 edition is that we are adding an inaugural awards ceremony, which is titled the Baltic and Scandinavian Gaming Awards (BsgAwards) and aim to reward the companies in the region for their hard work and commitment to the industry in a total of 21 categories (10 categories for the Nordics and 11 categories for the Baltics). Once again we are putting the decision in the hands of the attending delegates, who will have the honor to decide the winners. The speakers’ list includes 30% more speakers from the region and we have more experts joining us from the operator’s side such
90
GIOCONEWS #05 MAY MAGGIO 20192019
as Betsson Group and Kindred Group, who have a large presence in both regions. The expectations are high and we expect to have once again a sold out event (even if we added more seats this year) where lots of quality information is shared, memorable moments are made and of course lots of networking and deals are done by the attending delegates”. What are Baltic countries that currently have the most interesting business prospects? “Based on our information, Estonia and Lithuania are much more evolved when it comes to online gambling while Latvia is currently facing some regulatory amendments in the land based sector due to some political decisions. We can’t really point out which country in the Baltics has more business prospects, however in terms of digital/online gambling, Estonia has been really proactive with the implementation of the e-Residency while also having one of ‘the most advanced digital society in the world’, name given by Wired. You will have to attend the conference to find out more about the investment possibilities in the Baltic region!. What do you think about the Italian gaming market, also in the light of the increase in taxation and the ban on advertising? Remains it an interesting market for foreign operators and an “example” at a regulatory level? “In my opinion, the current situation in Italy will not remain the same and amendment will surely even out the odds. The ban on advertising has a negative effect on the industry and tends to grow the black market and we all know that blacklisting is not an effective method to combat this from happening. Only having an increased exposure of the legal operators will help drive players
GIOCO &ARTE
DALMONDO
NUOVE TENDENZE
GIOCO &ARTE
POKER STRATEGY TORNEANDO
TORNEANDO
DALMONDO NEWSLETTER
LEAVVENTURE DAROONEY
LEAVVENTURE DAROONEY RIFLESSIONI DAORSO
CASINÒ FRANCESI
TORNEANDO
CASINÒ FRANCESI
DANON PERDERE
ILUOGHI DELGIOCO
RIFLESSIONI DAORSO
L’OROSCOPO
GIOCO &PSICHE
L’AVVOCATO DELDIAVOLO
GIOCO &TECNICA
LAVLT DELMESE LASLOT DELMESE
L’AVVOCATO DELDIAVOLO
FISCO&SLOT
POKER STRATEGY
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
FISCO&SLOT
L’ORA DEL GIOCO
NUOVE TENDENZE
NEWSLETTER
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
LASLOT DELMESE
going together and even if we usually approach the subject at most of our conference and news, I haven’t seen any real movement of implementing it effectively by regulation, rather than just having PR around it for brand awareness. The new wave of corporate responsibility has pushed many of the large operators to focus so much on spreading the news about how effective they are in dealing with gambling addiction, that they have mostly forgot to create analysis of the impact. While a good way out of creating gambling addiction is enforcing advertisement limitations. Governments are currently so focused on destroying the image of the industry that they forget how much innovation has done over the past decade and also forget about how much jobs the industry created, not to mention the taxes that go into the state ledgers every month. The opening of the US market for online gambling is also a hot topic for the European industry. Many of the large operators and software provider are aiming to enter the giant market over the ocean while sometimes losing out on innovation in Europe. Sure, large operators will be ok, however the US market will remain an “American Dream” for most of the peers interested into expanding into the demographic. Diversity is also a hot topic now everywhere and it’s not lacking interest in the industry. While most of the discrimination of women comes from the Western European society it will be a clash of East and West when it comes to Europe”. Does the European gaming industry have a know-how that can be exported to the big world capitals of gaming, such as Las Vegas and Macau? “Depends on how strong the Europeans want to export the know-how they’ve gained over the years when dealing with clients. In my opinion, Europeans want everything that is American and Asian, while Asian and Americans like the mixture of cultures in Europe. However, when it comes to regulations and innovation, it is a different aspect. Unfortunately, in quality, Europe lacks of both. Regulations are done drastically and most of them have negative effects on innovation and also push back the know-how. When referring to Las Vegas and Macau, most of the large European companies already have a huge presence there in both land-based and online. I guess, we will just have to sit back and see what happens in the next few years as the gaming industry is here to stay and it is certainly reaching new heights and being more visible in main stream media”. DANON PERDERE
LEAVVENTURE DAROONEY
GIOCO &PSICHE
PANNONERO
towards fair companies. Nevertheless, this is happening in many countries in Europe and it seems the current political climate tends to regulate everything and everywhere. In terms of being an interesting market for investor, I would say, yes! As far as I know, gambling in Italy has existed for centuries and dates back to the days of the Roman Empire. I don’t think that any Juventus, AC Milan, Siena or any football club’s fan will ever have a weekend on which he/she will not place any bets on their favorites or against their rivals. While online gambling is not all about betting, lottery, bingo and other forms of gambling will always remain a tradition for players, making the market attractive for operators and also for software suppliers to create more games. “Example”, with emphasis on the quote marks is the right way to put it when talking about the regulatory level. This is the perfect example of how not to regulate the market, but time will tell and of course it depends on the political agenda of some. We have been highlighting the Italian market and the recent changes at our latest conferences via special panel discussions and we are happy to announce that we are talking the discussion to its home this year by organizing the second edition of European Gaming Congress in Milan, Italy. This is also an open invitation for the regulator to join the conference as a speaker and share the information this October after the 3 months of gambling sponsor advertisement ban in Seria A and much more. The congress will take place on the 22nd of October and we look forward to seeing all of you there!”. What are the “hot” issues for the 2019 European industry and what are the challenges it has to face? “The European gambling industry has been under fire for the last 2 years and more and more issues are slowing it down. Without sounding very aggressive about some of the topics, I would point out responsible gaming, advertisement banning, US market opening and diversity. Responsible gaming and advertisement banning are
GAMING THAT COMES FROM THE COLD
www.gioconews.it
91
24
GAMING BLOSSOMS IN JAPAN
by Michela Carboni
In May, 16 - 17, the Japan Gaming Congress, organized by Clarion Gaming, will start at the Conrad Tokyo. Eyes on the new casino regulation
In
May, focus on cashwinning gaming in Japan. In May, 16 - 17, the Japan Gaming Congress, organized by Clarion Gaming, is held at Conrad Tokyo. A two-day forum, offering practical insights and understanding of casino legislation in Japan, also providing an in-depth view of what it takes to create a successful Integrated Resort (Ir). But what are the news of the upcoming event? We asked it to Sadie Walters, Head of Content of Clarion Events. “This is the first time which we have seen Jgc post implementation bill, in fact we have already seen some fundamental policy updates from government around Mice space, casino advertising and the selections process. We S
U
B
J
E
C
T
S
have seen some of the operators have expressed their relationships already with certain prefectures and partnerships, however the decision are yet to be made on who will win those licenses and in which prefectures. Jgc will host all of the international Ir operators in the running to enter the Japanese market as well as some of the nongaming aspects such as entertainment, technology, fine dining and financing. Key speakers will come from Wolfgang Puck, Shochiku, Mgm, Marin Bay Sands, Galaxy, Melco, Lucien barrier, SJM and Hardrock International”. What are you focusing on, to attract visitors? “We are looking at the 8 pillars of strategy which we believe are now the main areas of focus for the whole inA
T
S
T
A
K
E
Key gaming operators are competing for their share in a potential market that is worth $40 billion. Jgc will offer the opportunity to stakeholders to join key government officials, global gaming groups, builders, financial institutions and legal experts to get first-hand advice and experience on the proposed regulatory frameworks, helping them plan the strategy to enter the Japanese market. Some of the topics covered in this two days will be: policy and regulation; investment and finance; integrated resorts (conference sponsored by Melco Resorts); Japan brand; economy and tourism (sponsored by Wynn Resorts); social impact and local development; gaming consumers and the next generation.
92
GIOCONEWS #05 MAY MAGGIO 20192019
dustry, including government these are policy & regulation, integrated resorts, finance and investment, brand, economic impact and partnerships & consortiums. We have a fantastic line-up of speakers that are both local to Japan and internationally”. Jgc’s focus on policy and regulation will help delegates understand the latest developments in legislation and the impact on integrated resort preparations, as well as take into consideration government goals and what the effects of Osaka 2025 on the timeline will be. What kind of market is that of gaming in Japan? “Gaming in Japan will come in the form of an integrated resort. The central government have already specified that the gaming floor will be just 3% of the total space, however with a potentially huge scale of site, the gaming side will still remain as a hugely profitable part of the proposition”. To what extent are European companies present? “Jgc is very much an international event, with the main bulk of attendees coming locally from Japan. We will have European casino influence from the likes of Lucien Barrier and Monaco”.
DALMONDO
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
GIOCO &ARTE NUOVE TENDENZE POKER STRATEGY TORNEANDO
TORNEANDO
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
FISCO&SLOT
by Michela Carboni
Paraguay, Puerto Rico, and Uruguay (amongst others), and have open conversations with them about the issues they are working on”. Many European companies are also interested in the event. “Last year we had attendees from Austria, Belgium, Bosnia and Herzegovina, Bulgaria, Cyprus, Estonia, France, Germany, Gibraltar, Greece, Guernsey, Ireland, Isle of Man, Italy, Jersey, Malta, Monaco, Montenegro, Portugal, Russia, Serbia, Slovenia, Spain, Sweden, Switzerland, Ukraine and the United Kingdom”. The event was created to provide gaming executives with a direct meeting with government officials, placing themselves in the best position to respond to legislative changes. TORNEANDO
CASINÒ FRANCESI
in the region, and there will be a welcome drinks reception afterwards”. As regards conferences, “the focus have shifted this year. Whereas in previous years we focused on regulation and high-level strategy only, this year we have brought our very popular regulatory content together with more practical operational topics, such as how to build and operate an online gambling website, how to work with affiliates and how to launch into Latin America as an international operator”. Again this year “we are bringing our very popular Country Roundtables, and will be hosting them on two days instead of just one. This gives attendees the chance to meet regulators from Argentina, Brazil, Colombia, Mexico, CASINÒ FRANCESI
gaming forms, from casinos to bingo to sports betting, lotteries and social games, meet in a single event that meets the growing needs of operators and actors in Latin America and the Caribbean. In fact, Juegos Miami is back, in May, 29 – 31, at the Biltmore Hotel in Miami. “The main news about the 2019 event, and the things we are doing to attract visitors are many” Layla Ali, conference producer of Clarion Events, affirms. “We are introducing a brand-new, preevent feature called the Latin American Gaming Hall of Fame Awards. In this awards ceremony on the evening of 28th May, before the event, we will award six people who have made outstanding contributions to gaming FISCO&SLOT
Alexandre Manoel, Secretary of Economic Development, Ministry of Finance - Sefel What to do when it's not all in black and white: introducing regulation in a sustainable way Jose Ortiz, President, Conajzar. Luiz Felipe Maia, founding member, Fymsa Advogados
2
a practical guide for operators who start operating in the online space
Sessions include: "Planning an online gaming store: the basis for new operators". "Affiliate 101: what are they? How do they work? And, in particular, how do they work for you? And how to stay safe in the dark world of cyber crime".
day
1
Regional update of the countries of Argentina, Brazil, Colombia, Puerto Rico
day
THE AGENDA day
L’ORA DEL GIOCO
POKER STRATEGY
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
LASLOT DELMESE
Appointment with Juegos Miami, in May, 29-31, at the Biltmore Hotel in Miami. Focus on gaming regulations of the South American regions and on how to be oriented in these markets.
All
NUOVE TENDENZE
DANON PERDERE
LEAVVENTURE DAROONEY
LEAVVENTURE DAROONEY
GIOCO &ARTE
DALMONDO NEWSLETTER
DANON PERDERE
GIOCO &PSICHE
ILUOGHI DELGIOCO
L’AVVOCATO DELDIAVOLO L’AVVOCATO DELDIAVOLO
RIFLESSIONI DAORSO
LAVLT DELMESE LASLOT DELMESE
L’OROSCOPO
GIOCO &TECNICA
GIOCO &PSICHE
NEWSLETTER
PANNONERO
MAY OF GAMING IN MIAMI
25
3
Needs of international operators expanding into LatAm
Demographic data and strategic partnerships will be discussed with Lorenzo Caci of Sportradar, banking and financial inclusion with Deutsche Bank's Andrew Zarnett and will be asked what regulators could do to encourage international investments.
Round tables by country: regulators of Argentina, Brazil, Colombia, Dominican Republic, Mexico, Paraguay, Puerto Rico and Uruguay
www.gioconews.it
93
www.intergameonline.com
PICTURE PERFECT Photo booths are almost unrecognisable in 2019. InterGame’s Dan Snook finds out why
C
APPLE INDUSTRIES’ SCOTT AVERY AND F R A N C O I S D E F R E I TA S WITH THE MARVEL ADVENTURE LAB UPSIDE: DUPLO FROM D I G I TA L C E N T R E
94
onsumers are moving away from just a product - it now needs to have bells and whistles. Just like the rest of the industry, those who manufacture photo booths have practically reinvented themselves to appeal to the masses that yearn for experience and immersion. “Having worked in this industry for the last 25 years, I can say that the most important change has been not necessarily what you see when you sit or stand in a photo booth, but the changes that have revolutionised the back office,” said Apple Industries’ senior director of marketing, Francois De Freitas. “Apple Industries manufactures and sells hundreds of photo booths, but every single one that we sell and install is connected to the internet. “From the head office, we have the capability to update the software remotely. Not just our own operating software but the content as well, so if we want to run a campaign for Valentine’s Day or Christmas, for example, we can update new backgrounds, interfaces and themes.” The Ceo of Spanish manufacturer Digital Centre, Josep Tarres, was also in complete agreement on the technology front. “The biggest advance for our photo booths has been the video wall Leds that have significantly increased the user experience and the revenue for operators. “Dc products are the photo booths of the future; long gone are the square boxes with hardly any lighting and always with the same boring aesthetics. Our photo booths have futuristic shapes with huge, changing external screens that never bore the user, a feature that has worked very well for the most modern locations, where the design of our machines fits perfectly. The huge, curved Led screens, 16ft in some cases, are spectacular and are able to capture the attention of people some distance away.” Like many contemporary products, social media plays a big part. Neglecting to add options to share, comment and like is almost commercial suicide in 2019, and Dc’s
GIOCONEWS #05 MAY MAGGIO 20192019
booths take full advantage. “We have integrated our Total Share platform into our software that allows users to share their fun photos with exclusive designs through more than eight digital platforms, including Facebook, Twitter and Instagram,” said Tarres. Apple leverages social media too, using it to show off the options it provides for end users. “We can create fun scenes with celebrities or characters,” added De Freitas. “Our recent Marvel Adventure Lab has received huge attention, but we’ve actually been doing this for a long time with licences from Universal, Warner Bros and Sony pictures. It’s exciting for the customer and adds to the experience. The social media integration not only allows users to share but it benefits the operator too, as it tags where the image was taken. It drives footfall to locations.” In an age where everyone has the ability to add filters to photos on devices in their pockets, what is it that persuades them to get out and spend money in locations? “Our products are really mainly used as impulse purchases,” said De Freitas. “We don’t offer Id photos, so we’re not competing with pharmacies for passport photos. We’re all about fun. The booths are located in theme parks, Fecs, bars and restaurants, and they’re there to capture your moment. “It’s not just a picture-taker: it’s an experience.” Similarly, Dc’s Ceo says that, although consumer technology is more accessible than ever, photo booths provide an experience that cameras in mobile phones cannot supply. “Apart from the physical memento, as it is often a funny photo from a unique moment, Dc photo booths offer the user the opportunity to have an unforgettable time. “Additionally, the huge, external video walls, such as in the Duplo model, show the user’s photos, making them visible at a great distance. This cannot be achieved on
their own phone.” Equally as important, alongside the new features that modern technology allows a photo booth to offer, is the “feel” that they’ve always had. De Freitas explained that they bring together a “mix of emotions, nostalgia, and a little vanity,” that operators can use to their advantage. “We can wrap our photo booths and customise them to fit into specific locations so they’re there as an extension of a visitor’s day out or evening with friends. It’s designed to make it be naturally part of your visit to somewhere. It’s not just a plain photostrip. If you go to Madame Tussauds, for example, that brand and theming is part of the image. Along with the emotions, it is a souvenir of their experience.” Tarres conceded that, although digital files have the immediacy that physical photos cannot compete with, ultimately, the charm of printed, paper photos has much more longevity. “They last over time and we see them every time we go to the fridge or on the table or next to our computer, reminding us of an unforgettable day. There’s no parallel with the digital photos that are stored virtually in devices alongside hundreds of others we probably won’t look at again for years.” Along with roll outs of the Marvel Adventure Lab, Print Buddy and the smallerfootprint Photo Studio Prism, content and updates will be De Freitas and Apple Industries’ main focus for 2019. Given that it has such a portfolio of strong machines, it’s going to have its work cut out but De Freitas is confident his team can handle the interest that is sure to follow. Tarres and Digital Centre also have a busy upcoming year, with three new projects soon to be unveiled. The sector is moving at quite the pace. A certain Ferris Bueller said it best in 1986: “Life moves pretty fast. If you don’t stop and look around once in a while, you could miss it.” Make sure you get a photo of it, too.
L’ORA DEL GIOCO
By Dan Snook
71
PROMOSPACE
GIOCO &ARTE
DALMONDO
DALMONDO
DANON PERDERE
ILUOGHI DELGIOCO
RIFLESSIONI DAORSO
L’OROSCOPO
PER TENTARE LA FORTUNA GIOCO &ARTE
LOTTO
a cura di Nashira astrologa e sensitiva
14/60/76 ambo, terno e su Tutte, Roma, Genova SUPERENALOTTO
GIOCARE GIO CONGUSTO
NUOVE TENDENZE
NEWSLETTER
Roma, 17 maggio 1965
VERGINE Maggio si apre con una grande novità che vi porterà a rivedere tutti i vostri programmi per il prossimo futuro. Non temete! Le stelle vi sono amiche e già a partire da giugno vi mostreranno tutto il loro favore. È anche un periodo molto fortunato per quanto riguarda il gioco.
SAGITTARIO Ma voi pensate solo a lavorare? Beh, nel caso date retta agli astri e concedetevi uno spazio tutto per voi, mentale o fisico che sia. Ne avete bisogno per ricaricare le batterie e presentarvi al meglio sia nella vita privata che in quella professionale. Baciati dalla fortuna al gioco.
PESCI Questo maggio bello e soleggiato invita a sane passeggiate all’aria aperta, coltivando soprattutto vecchie e nuove amicizie. Non trascurate questo aspetto della vita, che può riservare grossissime soddisfazioni, anche più del gettonato ‘amore’. Prudenza al gioco sino a metà mese.
TORNEANDO
TORNEANDO
PAROLADI COLLOVATI
GEMELLI È il momento di lasciare alle spalle la malinconia e il rimorso per qualche mancanza passata. Avete provato a rimediare e se non ci siete riusciti, forse è inutile tentare ancora. Concentratevi piuttosto sul lavoro, il capo si aspetta molto da voi e non potete deluderlo. Gioco: benino, ma non esagerate.
TORNEANDO
ACQUARIO Chi è già in coppia avrà qualche animata discussione, mentre per i single maggio è davvero il mese per nuove conoscenze, che potranno poi tramutarsi in avventure o storie di lunga durata. Non siate timidi, e puntate molto sulla vostra dolcezza e sensibilità! Per giocare aspettate giugno.
RIFLESSIONI DAORSO
POKER STRATEGY
SCORPIONE Le nuove responsabilità professionali vi pesano e non poco, ma vi danno anche una grossa soddisfazione. Però non trascurate di fare progetti con il vostro partner, il periodo è quello più indicato per decidere il vostro futuro sentimentale. Tentate la fortuna al gioco dal 20 in poi.
LEAVVENTURE DAROONEY
LEONE Siete un po’ pensierosi, in questo gioioso maggio che invece vi riserva un fiorire di iniziative e di sentimenti. Siate pronti ad accogliere la nuova vita che sboccia intorno a voi, perché non è occasione che capita sempre. La dea bendata vi è vicina: osate!
GIOCONEWS #05 MAGGIO 2019
CAPRICORNO Infaticabili nel lavoro, avete un po’ trascurato la sana alimentazione, che ora vi presenta il conto con qualche chilo in più. Basterà ritagliarsi un po’ di tempo libero per rilassarsi e divertirsi, oltre che per ritrovare la forma perduta. Magari in compagnia del partner! Periodo fortunatissimo per il gioco.
GIOCARE GIO CONGUSTO
TORO Un mese da lasciar trascorrere senza prendere decisioni fondamentali, specie sotto il profilo affettivo. Se volete dare una svolta alla vita sarà bene prima valutare se le nuove conoscenze che avete fatto in questi ultimi tempi sono davvero così importanti. Molto fortunati al gioco.
POKER STRATEGY
BILANCIA Nonostante l’arrivo della stagione estiva, che invita a pensieri vacanzieri, in questo mese farete bene a concentrarvi su questioni professionali e in particolare sulla proposta di un superiore che è solo all’apparenza molto vantaggiosa. Gli astri suggeriscono attenzione. Gioco ottimo!
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
comico, imitatore, attore, sceneggiatore e regista italiano
CANCRO Il quadro astrale vi è favorevole ed è dunque il momento per gettarvi in quell’avventura alla quale pensate da tempo. Il partner reclama la vostra attenzione dopo che negli ultimi periodi l’avete trascurato un po’ a causa di grattacapi di lavoro. Giocate poco sino a metà mese.
CASINÒ FRANCESI
CASINÒ FRANCESI
NUOVE TENDENZE
NEWSLETTER
<-- Corrado Guzzanti
ARIETE Un maggio da dedicare al relax e alle gioie della famiglia, dopo le fatiche dell’inverno che vi hanno lasciato stanchi e stressati. Novità in arrivo soprattutto per coloro che sono nati nella prima decade, ma per tutti è arrivato il momento di chiudere alcune pagine. Benissimo al gioco.
LEAVVENTURE DAROONEY
RIFLESSIONI DAORSO
96
DANON PERDERE
LEAVVENTURE DAROONEY
LEAVVENTURE DAROONEY
12/28/31/64/66/72 2/13/17/59/76/77