WINE WORLD
VISIONI G-LOCALI
Cantina I Vini di Maremma punta sui vitigni autoctoni Cantina I Vini di Maremma focuses on native grape varieties
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text Marco Mancini
Cantina I Vini di Maremma is a well-established operator on the Tuscan winemaking scene, currently receiving grapes from 380 growers, and is backed by almost seventy years of experience in the sector. Over the decades the company has displayed an increasing commitment to environmental sustainability, as demonstrated by its adhesion to the Equalitas protocol and its quest for quality in the wine glass, with a vision which has led to products that reflect the values of Maremma winemaking, and a clear focus on local varieties. One of these is Vermentino, omnipresent in the region’s coastal areas and attractive because of its semi-aromatic flavour profile. Fresh and drinkable, it is the perfect companion for an early evening drink. Another key player, alongside the better-known Sangiovese, is Ciliegiolo: grown in Tuscany for centuries and often used as a table grape, this variety is a genuine rediscovery of an ancient passion. In this tasting, we see it presented unblended in two different wines. The 2019 from the Territorio line is already extremely enjoyable and drinkable, while the 2018 from the high-end Albarese range reveals itself more slowly, due to its greater structure and complexity.
antina I Vini di Maremma rappresenta una realtà ben affermata nel panorama vitivinicolo toscano, potendo contare attualmente su più di 380 conferitori, forte di un’esperienza accumulata in quasi settant’anni di storia. Nel corso dei decenni è stato dispiegato un impegno sempre crescente nella direzione della sostenibilità ambientale, come certifica l’adesione al protocollo di Equalitas, e della ricerca della qualità nel calice, in una visione che ha portato alla creazione di prodotti specchio dei valori della Maremma vinicola, puntando molto sui vitigni autoctoni. Uno di questi è il Vermentino, onnipresente nel territorio costiero della regione, accattivante per le sue qualità organolettiche da semiaromatico. Fresco e beverino si rivela un perfetto compagno da inizio serata. Altro protagonista, accanto al più conosciuto Sangiovese è il Ciliegiolo, il quale, coltivato in Toscana da secoli e spesso utilizzato come uva da taglio, esprime una vera e propria riscoperta di una passione antica. In questa degustazione ci viene presentato rigorosamente in purezza in due declinazioni. La 2019 della linea Territorio è un vino già molto piacevole nella sua prontezza di beva. La 2018 della linea top di gamma Albarese invece si concede più lentamente in virtù della maggiore struttura e complessità.
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