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History: hooks and Barbless hooks

CLASSIC TACKLE

HOOKS AND BARBLESS HOOKS

di Riccardo di Stabile

Il processo di taglio dell’ardiglione in un amo è molto particolare; ai tempi dell’amo fatto a mano si faceva con uno scalpello affilato che veniva premuto nel filo morbido e sollevato leggermente, creando l’ardiglione prima che il filo fosse piegato o ricotto. Gli ardiglioni hanno fatto parte dell'amo sin dagli albori e si possono trovare sia sugli ami in osso che in quelli di legno utilizzati dai nativi americani molto prima dello scambio colombiano. Fin dagli inizi delle manifatture di ami rinascimentali i pescatori hanno limato gli ardiglioni dei loro ami per facilitare la rimozione dell’amo dalla bocca del pesce. Questa pratica non ha mai preso piede in larga misura, ma a volte si trovano esemplari di ami primitivi modificati con l'ardiglione limato o "smussato", cioè arricciati con una pinza in modo che l’ardiglione non funzioni più. Nessuno sa chi abbia prodotto il primo amo senza ardiglione, ma è noto che i pescatori giapponesi hanno utilizzato tali ami fin dal 1800 e che alla metà del diciannovesimo secolo tali esemplari erano di uso comune sia in Giappone che in Cina. Il noto esperto di pesca A.N. Cheney scrisse nel 1886: "Allego una mosca giapponese montata su un amo giapponese, anch’esso proveniente direttamente dal Giappone, che mi è stato

The process of cutting the barb in a hook is called "bearding", back in the days of the hand-formed hook this was done with a sharp chisel which was pressed into the soft wire and lifted slightly, creating the barb before the wire was bent or annealed. Barbs have been a part of the hook since the earliest days, and can be found on both bone and wooden hooks utilized by Native Americans long before the Columbian Exchange. Since the dawn of the hook manufactories of the Renaissance, fishermen have been filing the barbs of their hooks in order to make it simple to remove the hook from the fish’s mouth. This practice certainly never caught on to any large degree, but specimens of early hooks are sometimes found modified with either the barb filed off or “blunted”, i.e. crimped with a pliers so that the barb no longer functions. No one knows who manufactured the first barbless hook, but it is known that Japanese fishermen have utilized such hooks since as early as 1800, and that by the middle of the nineteenth century such specimens were in common use in both Japan and China. Noted fishing expert A.N.

regalato dal signor J.N. Magna di Boston. Notate che questo è un amo senza ardiglione. L'amo senza ardiglione è un'invenzione e un brevetto relativamente recente in questo Paese, ma un gentiluomo giapponese a cui ho mostrato una delle mosche mi dice che l'amo senza ardiglione in Giappone risale a prima di quanto la sua memoria possa ricordare. In queste circostanze non credo ... (si possa considerare) la realizzazione di ami senza ardiglione un’“arte perduta” che è stata reinventata da un intraprendente yankee." Anche se l'amo senza ardiglione veniva prodotto in Giappone, in America non fu di uso comune fino agli anni Settanta dell’Ottocento. Seth Green, uno dei titani della pesca americana, fu il primo a renderlo popolare. Conosciuto affettuosamente come "Zio Seth", Seth Green (1817-1888) è stato considerato "il padre della cultura ittica negli Stati Uniti" e inoltre è stato un importante ambientalista, pescatore e campione di lancio. Come ha dichiarato il noto storico della pesca Cliff Netherton, "le sue superbe dimostrazioni dalla piattaforma di lancio hanno incoraggiato molti sportivi a diventare pescatori a mosca". I suoi numerosi contributi includono il Caledonia Fish Hatchery,

Cheney wrote in 1886: "I enclose a Japanese fly tied on a Japanese hook that is also direct from Japan, and was given to me by Mr. J.N. Magna of Boston. Please note that this is a barbless hook. The barbless hook is a comparatively recent invention and patent in this country, but a Japanese gentleman to whom I showed one of the flies tells me that the barbless hook in Japan dates back further than his memory. Under these circumstances I do not think... (we would consider) the making of barbless hooks a “ lost art” that was re-invented by an enterprising Yankee." Even if the barbless hook was being manufactured in Japan, concerning America, the barbless hook was not in common use until the 1870s. Seth Green, one of the great titans of American fishing, was responsible for first popularizing them. Known affectionately “Uncle Seth”, Seth Green ( 1817-1888) has been hailed as “the father of fish culture in the United States” and moreover was an important early conservationist, fisherman, and champion fly caster. As noted fishing historian Cliff Netherton declared, “His superb demonstrations of the casting platform encouraged many sportsmen to become fly fishermen” . His

un esperimento pionieristico di cultura ittica a New York per il quale nel 1868 è stato nominato commissario ittico dello Stato di New York, e la pubblicazione di un’opera fondamentale sulla cultura ittica. Una delle sue imprese meno note è stata quella di pubblicizzare per la prima volta in America l'uso dell'amo senza ardiglione, che lui chiamava "amo con punta ad ago". Ha presentato per la prima volta il suo uso al pubblico sportivo americano in una lettera a "Forest and Stream" del 25 novembre 1875. La lettera fu un successo, ma suscitò alcune controversie. Un pescatore che seguì con grande interesse i dibattiti sull'amo senza ardiglione fu Butler Edgar di Espy, Pennsylvania. Proprio mentre i primi dibattiti sugli ami senza ardiglione stavano riempendo le pagine dei giornali sportivi americani nel 1875, Edgar decise di creare un amo con tutti i vantaggi degli ami ad ago di Zio Seth e nessuno degli svantaggi. Per questa impresa ottenne il brevetto n. 196648 il 30 ottobre 1877 per quello che sarebbe diventato noto come "l’amo senza ardiglione di Edgar". L’amo fu subito prodotto in Inghilterra e distribuito in esclusiva in America da Williams Mills and Son, uno dei più importanti distributori di attrezzatura da pesca dell'epoca.

numerous contributions include the Caledonia fish Hatchery, a pioneering fish culture experiment in New York for which he has been named New York State Fish Commissioner in 1868, and the publishing of a seminal work on fish culture. One of these lesser known accomplishments was to publicize for the first time in America the use of the Barbless hook, which he referred to as “ needle point hooks”. He first brought their use before the American sporting public in a letter to “ Forest and Stream” dated 25 November 1875. This published letter was a success, but with some disputes. One fisherman who followed the barbless hook debates with great interest was Butler Edgar of Espy, Pennsylvania. Just as the first debates on the barbless hooks were hitting the pages of American sporting journals in 1875, Edgar put his mind to creating a hook with all the benefits of Uncle Seth needle-point hooks and none of the drawbacks. For this effort he was awarded Patent 196648 on 30 Oct. 1877 for what would become known as “ The Edgar Barbless hook” . Initially, this hook was manufactured in England and exclusively distributed in America by Williams Mills and Son, one of the most important fishing tackle distributor of that period.

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