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Interview: Robert Knight
Based in Denver, Colorado, Robert Knight has a slightly different approach both as a fly angler and as a photographer. His work is bursting with emotions and every single photograph he takes will evoke some feelings, even if for someone who is not involved or knows nothing about fly fishing. He has been an avid fly angler and a photographer since his young age and he believes that the best things in life are created with hard work, careful thought and heartfelt purpose. With a mindset like that and some inborn talent, Robert was meant to be a great photographer and a true nature lover. For this issue of H2O Magazine he was more than happy to answer some questions and share some of his brilliant photographs.
Con base a Denver, in Colorado, Robert Knight ha un approccio molto personale sia come pescatore a mosca che come fotografo. Ogni sua singola fotografia provoca emozioni anche in chi non è coinvolto o non sa nulla di pesca a mosca. È un appassionato pescatore a mosca e fotografo da sempre e crede che le cose migliori della vita nascano dal duro lavoro, da un pensiero attento e uno scopo sincero. Con una mentalità del genere e un talento innato, Robert era destinato a diventare un grande fotografo e un vero amante della natura. Per questo numero di H2O Magazine è stato felice di rispondere alle nostre domande e di condividere alcune delle sue bellissime fotografie.
1. Do you remember your first experience with photography?
My father had a Canon EOS AF 35mm Film Body with a couple lenses. When I was a kid my mom would load my 3 siblings and I up in an old Ford Econoline and drive us out west to Wyoming to her home town (about a 1200 mile drive). I would shoot photos of my family while we were out camping/ fishing/hunting in the mountains. Eventually I saved enough to get my own Canon AE1. Off to the races from there.
2. When did you get interested in fly fishing?
When I was a kid on those Wyoming trips, I had an Uncle who would fly fish the lakes in the Wind River Range. I watched him catch a trout from a distance when we were camping one summer. Had it in my head since then. It took me fishing with conventional tackle for bass, pike and walleye for quite a while before picking up a fly rod. Live in Colorado long enough and you’ll probably end up picking one up and then you are addicted.
3. What is so inspirational about fly fishing?
For me, it’s the places it takes me and the moments it provides me. I’ve had close calls with mountain lions and moose, caught lake trout at 12 thousand feet and had some of the best laughs of my life with a fly rod in my hand.
4. In modern literature, fly fishing is often described as art. What are your thoughts on that?
I feel like it’s entirely subjective. I think there is a difference between “an art” and “art”. I think anything that requires ingenuity and creativity find a way into becoming “an art”. The “art” of tradition mediums (paintings, prints, sculptures, music etc.) are objects, images or happenings that are solely created with the intention of expressing an emotion or concept to an audience. When you’re fly fishing your goal as an angler is to catch fish, and learn. Not to deliver a commentary to an audience. For that reason, in my opinion, it can be “an art” but not “art” itself.
5. What are your favorite subjects in fly fishing photography?
I really enjoy an impressionistic take on shooting fly fishing. I think a lot of folks focus on the “hero” shots or the fish and the beautiful tackle. I try to focus on the “feeling” fishing at hand. Every pursuit is different and has a different mood to it.
6. Based on your style and experience, what are the elements that make for a great photograph?
Good light. Good Location. Good Composition
7. How is outdoor or fly fishing photography different from taking portraits or shooting products?
It feels different in every way. You’re crawling around in grass and mud and snow trying to line up a shot you have in your mind. You are constantly trying to predict what is going to happen next and hoping for that moment you are waiting for to happen. With product and portrait it’s all about dialing your
lighting and look in. It’s a little more like a craft or trade in comparison to the combat of fly fishing photography.
8. You’ve been a photographer for many years and you must remember analog times and films. Has photography changed through the years and how is it different today?
It has changed so much while still remaining recognizable. I think the way WE, the audience, interact with photography has been the biggest thing to change since the analog days. There was always a little more mystery to the process. The tangibility of the medium being gone (or at least lessened) has made the analog process something that is savored rather than practiced.
9. Could you describe a perfect day spent fly fishing?
I don’t know if I could describe a perfect day, I feel like the definition of that is always changing.
But if I were on a mountain stream in autumn with my dog Blue, the fish were rising and I had a few of the right pattern I think I could say that I was having a perfect day.
10. What has been your most memorable trip regarding fly fishing photography?
I took a trip up to The North Platte River with some guys that have a hat and apparel company. I saw a mountain lion on that trip, caught one of the biggest rainbow trout of my life and captured some great images!
1. Ricordi la tua prima esperienza con la fotografia?
Mio padre aveva un corpo macchina Canon EOS AF 35mm con un paio di obiettivi. Quando ero bambino mia madre caricava i miei 3 fratelli e me su una vecchia Ford Econoline e ci portava a ovest, nel Wyoming, nella sua città natale (a circa 1200 miglia in auto). Scattavo foto della mia famiglia mentre eravamo in campeggio/a pesca/a caccia in montagna. Alla fine ho risparmiato abbastanza per avere la mia Canon AE1 personale. Da lì è cominciato tutto.
2. Quando ti sei interessato alla pesca a mosca?
Quando ero bambino, durante quei viaggi nel Wyoming, avevo uno zio che pescava a mosca nei laghi della catena del fiume Wind. L'ho visto catturare una trota da lontano quando eravamo in campeggio un'estate. Da allora ci ho sempre pensato.
Ho pescato per un po' con attrezzatura convenzionale per spigola, luccio e lucioperca prima di prendere in mano una canna da mosca. Se vivi in Colorado prima o poi finisci per prenderne in mano una e ne diventi subito dipendente.
3. Cosa c'è di così stimolante nella pesca a mosca?
Per me sono i luoghi dove mi porta e i momenti che mi offre. Ho avuto contatti ravvicinati con leoni di montagna e alci, catturato trote di lago a 12mila piedi e mi sono fatto alcune delle migliori risate della mia vita con una canna da mosca in mano.
4. Nella letteratura moderna la pesca a mosca è spesso descritta come arte. Cosa ne pensi?
Mi sembra del tutto soggettivo. Penso che ci sia una differenza tra "un'arte" e "arte". Penso che tutto ciò che richiede ingegno e creatività trovi un modo per diventare "un'arte". L’"arte" dei mezzi tradizionali (dipinti, stampe, sculture, musica, ecc.) sono oggetti, immagini o avvenimenti creati esclusivamente con l'intenzione di esprimere un'emozione o un concetto a un pubblico. Quando stai pescando con la mosca, il tuo obiettivo come pescatore è catturare il pesce e imparare, non fornire un commento a un pubblico. Per questo, secondo me, può essere “un'arte”, ma non “arte” in sé.
5. Quali sono i tuoi soggetti preferiti nella fotografia di pesca a mosca?
Mi piace molto un approccio impressionistico alla fotografia della pesca a mosca. Penso che molte persone si concentrino sui colpi da "eroe" o sul pesce e sulla bella attrezzatura. Io cerco di concentrarmi sul “sentimento” della pesca. Ogni ricerca è diversa e ha uno stato d'animo diverso.
6. In base al tuo stile e alla tua esperienza, quali sono gli elementi che rendono eccezionale una fotografia?
Buona luce. Buona posizione. Buona composizione.
7. In che modo la fotografia all'aperto o della pesca a mosca è diversa dal fare ritratti o fotografare prodotti?
Appare diversa da ogni punto di vista. Stai strisciando nell'erba, nel fango e nella neve cercando di mettere a punto uno scatto che hai in mente. Cerchi costantemente di prevedere cosa accadrà dopo e speri che arrivi quel momento che stai aspettando. Con il prodotto e il ritratto si tratta per lo più di comporre la tua illuminazione . È un po’ più simile a un mestiere o al commercio.
8. Sei fotografo da molti anni e sicuramente ricorderai l’epoca delle pellicole analogiche. La fotografia è cambiata nel corso degli anni e in che senso è diversa oggi?
È cambiata così tanto pur rimanendo riconoscibile. Penso che il modo in cui NOI, il pubblico, interagiamo con la fotografia sia stato il cambiamento più grande dai tempi dell'analogico. C'era sempre un po' più di mistero nel processo. Venuta meno (o comunque diminuita) la tangibilità del mezzo, il processo analogico è qualcosa che viene assaporato piuttosto che praticato.
9. Potresti descrivere una giornata perfetta trascorsa a pescare a mosca?
Non so se posso descrivere un giorno perfetto in assoluto perché questo concetto per me è in continua evoluzione. Ma se fossi su un ruscello di montagna in autunno con il mio cane Blue, con i pesci in risalita e alcuni modelli giusti appresso, penso che potrei dire che sto trascorrendo una giornata perfetta.
10. Qual è stato il tuo viaggio più memorabile per quanto riguarda la fotografia di pesca a mosca?
Ho fatto un viaggio fino al fiume The North Platte con alcuni tizi che hanno un'azienda di cappelli e abbigliamento. Ho visto un leone di montagna, ho catturato una delle più grandi trote arcobaleno della mia vita e ho ripreso delle immagini fantastiche!