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CHANEL

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MAGISTER THE BOOK

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L’OROLOGIO SI METTE A NUDO

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IL BOY-FRIEND SKELETON X-RAY COMBINA A PERFEZIONE LA REALIZZAZIONE TECNICA CON IL DESIGN NEL PIÙ PURO RISPETTO DELLO SPIRITO DELLA MAISON PARIGINA

Di Claudia Gobbi

Lo Skeleton X-Ray di Chanel è il primo orologio Boy-Friend con cassa in zaffiro completamente trasparente, prodotto in edizione limitata di 100 pezzi.

CORREVA L’ANNO 1987 quando, con innegabile garbo e raffinatezza, Chanel faceva il suo ingresso nel regno delle lancette d’alta gamma, rimanendo in perfetta sintonia con le proprie iconiche collezioni d’abbigliamento e di accessori-moda. Ma il salto di qualità, che ha lasciato molti appassionati e addetti ai lavori davvero sbalorditi, è stato tanto inatteso quanto ben riuscito: risale infatti all’anno 2000 il lancio del primo modello di J12, un orologio interamente realizzato in ceramica nera che, da allora ai giorni nostri, si è dimostrato di grandissima vitalità, declinandosi in innumerevoli varianti, preziose o tecniche, più sportive o d’alta orologeria.

Una nuova piccola rivoluzione avviene nel 2015, quando viene presentato il Boy-Friend, con il quale vengono riconsiderati i codici androgini dell’orologeria femminile: in pratica si tratta di un modello dall’allure maschile totalmente dedicato alle donne.

«Quando l’ho visto la prima volta, era evidente. Bello. Chic. Grande. Soprattutto non pretenzioso. Discreto. Discreto, sì, ma non troppo: è bene che si sappia che stiamo insieme! Perfetto con i jeans, ottimo con una giacca, stupendo in abito da sera. Con lui, il tempo scorre né troppo veloce né troppo lento. Semplicemente il ritmo ideale». Queste le parole utilizzate da Chanel al momento della sua presentazione. Immediatamente si comprese che si trattava di un instant-classic dalle forme decise ma eleganti, in grado di riscuotere consensi in tutto il mondo, riuscendo anche ad attirare l’attenzione dei puristi più esigenti.

Oggi Chanel torna ad interpretare questo modello nella sua collezione di Alta Orologeria, proponendone una versione Skeleton X-Ray, che pur mantenendo la purezza delle linee, l’equilibrio delle misure, e la perfezione delle forme che caratterizza l’intera collezione, la trasforma in un pezzo straordinario, dedicato ai puristi della tecnologia, ma in grado di affascinare anche l’osservatore più inesperto, imponendo una nuova allure e abolendo le frontiere tra maschile e femminile. Elemento distintivo è la sua straordinaria cassa, composta da tre blocchi di zaffiro (fondo, carrure e lunetta) che vengono

IL BOY-FRIEND SKELETON X-RAY DI CHANEL È DOTATO DI UN MOVIMENTO DI MANIFATTURA AD ALTA PRECISIONE CALIBRO 3

BOY-FRIEND SKELETON X-RAY Edizione limitata di 100 pezzi. Cassa e lunetta in zaffiro. Corona in oro bianco con 5 diamanti taglio baguette (~ 0,12 carati). Cinturino in pelle di vitello nera lucida con motivo alligatore con chiusura pieghevole in oro bianco. Calibro 3: movimento a carica manuale scheletrato nero di manifattura. Riserva di carica: ~ 55 ore. Impermeabilità: 30 metri. Funzioni: ore, minuti, secondi. Dimensioni: 37 x 28,6 x 8,4 mm. 5 diamanti taglio baguette (~ 0,12 carati) posti sulla corona di carica.

lavorati su una fresa diamantata e assemblati a mano: la produzione di ogni pezzo richiede oltre cento ore di lavoro e l’utilizzo di mani sapienti in grado di rendere unico ogni singolo segnatempo.

Da ricordare che lo zaffiro è il materiale più duro al mondo, dopo il diamante (sulla scala di Mohs viene valutato 9, rispetto al diamante che raggiunge il 10). È quindi realmente antigraffio, o per meglio dire può essere graffiato esclusivamente da un diamante: l’orologio manterrà quindi la sua superficie perfettamente lucida nel tempo. Come se tutto questo non bastasse, lo zaffiro è anche un materiale leggero. Per fare un confronto, è 1,5 volte più leggero della ceramica e 4 volte più leggero dell’oro bianco. Naturalmente, come per il diamante, andrà protetto dagli urti contro i materiali duri, come le piastrelle oppure il marmo. Come ha detto Arnaud Chastaingt, direttore creativo dell’orologeria Chanel: «Il Boy-Friend Skeleton X-Ray è un vero “capriccio”, una creazione libera, nella quale il quadrante mette a nudo tutto. L’orologio non ha alcun senso del decoro: rivela le sue curve, è quasi erotico. Concettualmente è una sorta di vero e proprio strip-tease, in realtà già idealmente iniziato quando abbiamo realizzato il movimento scheletrato, che raggiunge ora il suo apice creativo. Il suo movimento Calibre 3 è disegnato come un prezioso merletto, con finiture impeccabili ricamate con ponti e ruote dentate. È un abito su misura bordato d’argento, tagliato per lasciare in vista solo l’essenziale».

A proposito di meccanica, il Calibro 3 è il terzo movimento di manifattura progettato e sviluppato da Chanel. Interamente scheletrato, è stato progettato dal Creation Studio per essere bello sia dal davanti che nella parte posteriore e nel caso del Boy-Friend Skeleton X-Ray sembra fluttuare all’interno della carrure. Per il suo sviluppo sono stati necessari tre anni.

Per soddisfare le aspettative dei designer, ad esempio, sono state sviluppate delle ruote dentate solide, una caratteristica del tutto insolita nell’orologeria. Tradizionalmente, infatti, le ruote dentate devono essere il più leggere possibile e quindi vengono scheletrate, riducendo l’inerzia e aumentando l’efficienza del movimento.

In questo caso, gli artigiani orologiai hanno raccolto la sfida di realizzare la visione del Creation Studio e hanno sviluppato un processo per produrre ruote dentate solide attraverso la crescita galvanica. Anche le finiture dei ponti, e in particolare della platina base, hanno richiesto un notevole lavoro di sviluppo: colorarli nero carbone (con rivestimento ADLC), lucidare a specchio i bordi smussati per massimizzare i giochi di luce, e colorare la smussatura al centro del guarda l’oro beige, è stato un complesso lavoro realizzato tra ingegneri e orologiai.

In definitiva, il Boy-Friend Skeleton X-Ray combina a perfezione la realizzazione tecnica con il design nel più puro rispetto dello spirito della Maison Chanel, dove la competenza tecnica è messa al servizio dell’estetica.

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