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DALLA PALMA

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MAGISTER THE BOOK

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DIEGO DALLA PALMA

IL COVID DELL’IGNORANZA

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Entrando in qualsiasi luogo pubblico durante questo tempo amaro, torna alla mente il testo di una bella canzone di Sergio Endrigo: “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore”. Allora, si cantava: “C’è nell’aria qualcosa di freddo che inverno non è…”. Sì, ora gravita nell’etere qualche cosa di greve, di inspiegabile. È come se fosse venuta a mancare quella fiducia nel futuro che risulta indispensabile per procedere verso la vita. È come se mancasse il significato del futuro stesso. È come se tutti noi umani (umani?) del pianeta, anziché guardare avanti con saggezza e buon senso, stessimo ad attendere eventi funesti e cupi. È come se non riuscissimo a lasciarci alle spalle ciò che abbiamo vissuto, ciò che abbiamo sofferto. Ma in tutto questo gravitare di pensieri pesanti, ecco pronto qualche stupido a lanciare petardi in mezzo alla folla, spacciandoli per luminosi e colorati fuochi d’artificio. Piccola e povera gente miserabile che non ha imparato un fico secco dalla recente (recente?) e drammatica esperienza terrena. Figurette, insomma. Così, un dottore (dottore!) esperto in virologia, davanti alle telecamere Rai, in relazione al calo dei contagi, squittisce insensatezze di questo tipo: “Siamo stati più intelligenti (sì, ha usato proprio questo termine!) del virus”; un esperto (esperto?) di bellezza e di trucco miagola stupidaggini del tipo: “Questo è il momento di usare quattro mascara, in colori diversi, per dare valore allo sguardo”; una pupattolona televisiva, del genere “prostituta di regime”, barrisce la sua idiozia: “Ho comprato una deliziosa mascherina firmata, pagandola duecentocinquanta (duecentocinquanta!) euro”. E così via, di stoltezza in stoltezza, è arrivato il fatidico dopo. Quel dopo tanto atteso dei buoni propositi. Quel dopo del presunto miglioramento. Quel dopo che doveva regalarci belle lezioni di vita e di saggezza. Non dovevamo uscire illuminati da tanto buio? Non dovevamo capire che l’esistenza umana è solo un tragitto ad ostacoli agognando una vacanza, purtroppo breve? E la bellezza, col suo potente e seduttivo significato, non doveva compensare tanta bruttezza, tanta bassezza intellettiva, tanta barbarie, venduta biecamente come modernità?

Scrittore, truccatore, imprenditore e personaggio televisivo italiano, Diego Dalla Palma è un’icona inconfondibile dello stile, della bellezza e dell’immagine italiana nel mondo. Il New York Times lo ha definito «Il profeta del make up Made in Italy»

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