Iceland Travel Road Book 2022 Italian

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In giro per l’Islanda con Iceland Travel APPROACHING HJÖRLEIFSHÖFÐI | 63°28’19.3965“ N 18°34’57.9425“ W


Informazioni per viaggiare

4 Rendi più piacevole il tuo

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In giro per il Nord

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In giro per il Nord-Ovest

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In giro per i Fjordi dell’Ovest

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In giro per lo Snæfellsnes

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In giro per l’Ovest

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In giro per l´interno

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Feste, festival ed eventi vari

Höfn e Fiordi dell’Est

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Informazioni sul noleggio auto

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In giro per l’Est

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Mappa dell’Islanda

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In giro per il Nord-Est

soggiorno in Islanda

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In giro per Reykjavík e dintorni

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In giro per il Reykjanes

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In giro per il Sud-Ovest

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In giro per il Sud Centrale

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In giro per la Costa Sud

64 In giro per la Costa sud da Vík a

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Gentile Visitatore È con grande piacere che colgo l’occasione, a nome di Iceland Travel di darti il benvenuto in Islanda. Iceland Travel opera con successo nel campo del turismo per decenni, e sono molto orgoglioso di dire che siete in ottime mani. Il team di esperti Iceland Travel sarà sempre a vostra disposizione per assistervi durante tutto il vostro viaggio. Il nostro obiettivo come ditta è quello di far si che ogni minuto del vostro tempo trascorso con noi sia indimenticabile e piacevole. Non ho dubbi sul fatto che sarà per voi fonte di grande gioia esplorare il nostro paese e avere esperienza diretta delle innumerevoli meraviglie che vi attendono dietro ogni giro di curva. Una lista infinita di paesaggi spettacolari, cascate scroscianti, ghiacciai luminescenti e spiagge di sabbia nera, il tutto condito con una ricca cultura e una affascinante storia, vi aspettano per essere scoperti e vissuti! Il nostro obiettivo come Iceland Travel è farvi tornare ai vostri paesi d’origine con tanti bei ricordi del tempo trascorso con noi, nel nostro bel paese. A questo punto non mi resta che augurarvi, a nome di tutto il gruppo di lavoro di Iceland Travel, “Buon viaggio”, ovvero come diciamo noi islandesi “Góða Ferð”, e una piacevolissima vacanza! Árni Gunnarsson, Direttore vendite

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Per rendere il vostro soggiorno in Islanda più piacevole, permetteteci di attirare la vostra attenzione su quanto segue: Considerate sempre il fatto che la guida su strade accidentate può essere in qualsiasi momento un’operazione difficile. Si prega quindi di guidare con prudenza, considerando anche il fatto che l’Islanda è un paese incontaminato. Si prega quindi di procedere sempre con cautela durante il vostro viaggio e ricordare quanto segue: • I l limite di velocità nei centri abitati è di solito 50 km / h. Il limite viene però segnalato di norma solo se diverso da quello di 50 km/h. Il limite di velocità è spesso di 60 km/h sulle direttrici maggiori, mentre nelle aree residenziali è di norma solamente 30 km/h. La regola principale è che le strade sterrate (dette anche bianche) hanno un limite di velocità di 80 km / h, mentre per le strade asfaltate il limite è di 90 km / h. Variazioni di limite vengono segnalati. Il superamento del limite di velocità viene sanzionato da multe elevate. • T utti i passeggeri sono tenuti per legge ad utilizzare le cinture di sicurezza e sono previste sanzioni per chi non rispetta la legge. • S i prega di notare che la guida sotto l’effetto di alcol è considerato un reato grave in Islanda. Il limite consentito di concentrazione di alcohol nel sangue è molto basso e ci sono pene severe per chi viola la legge. • I l manto delle strade sterrate è spesso instabile, in particolare lungo i bordi della strada. Per questo motivo si richiede di

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guidare con attenzione e rallentare ogni volta che vi avvicinate ad un altro veicolo. Le strade di montagna sono spesso molto strette, e non sono fatte per la guida in velocità. Lo stesso vale per molti ponti, che sono ampi tanto quanto basta per permettere il passaggio di una sola macchina alla volta. • A pposita segnaletica avvisa in anticipo i punti pericolosi, come brusche curve, ma generalmente non vengono messi segnali specifici per invitare a ridurre la velocità. Spetta a voi scegliere la velocità di sicurezza più idonea in base alle condizioni in cui vi trovate. • F ate attenzione alla presenza di animali su o in prossimità delle strade. Pecore e cavalli vagano liberi in estate ed è quindi possibile incontrarli sulle strade rurali. • N on guidare mai al di fuori delle strade segnalate. La natura può aver bisogno di secoli per guarire dalle ferite causate da una guida imprudente. Guidare fuori strada è vietato in Islanda. • P ortate sempre via con voi la spazzatura, non lasciarla mai nella natura.


Números de teléfono importantes (código país: +354) Iceland Travel, Skógarhlíð 12, 105 Reykjavík

585 4300

Iceland Travel Numero di emergenza

893 6115

Ospedale cittadino

543 1000

Ambulanza/Polizia/Emergenza medica/Dentista d’emergenza

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Autorità Islandese per viabilità e strade

1777

Iceland Travel Servizi clienti

585 4550

Se avete domande vi preghiamo di telefonare in orario d’ufficio al numero 5854550. In caso di urgenza, si prega di telefonare al numero d’emergenza Iceland Travel, che è aperto 24 ore su 24. 5


Si prega di notare quanto segue: La prima colazione è sempre inclusa nel vostro itinerario, ma non gli altri pasti. Il check-in hotel è entro le 18:00. In caso di arrivo previsto in ritardo si prega di avvisare l’hotel, chiamando in tempo utile. In molti alloggi in campagna ci sono ristoranti dove si può ottenere una buona cena ad un prezzo ragionevole. •Q uesto itinerario è una linea guida per il vostro viaggio in Islanda. Il percorso può variare in base ai pernottamenti e alle condizioni delle strade, in particolare durante le stagioni intermedie (maggio e settembre). •N ei tuoi documenti di viaggio PDF, troverete un elenco dettagliato degli indirizzi. Per questo itinerario si dispone di un numero di riferimento, che è valido anche come voucher. • I l numero di chilometri/miglia per ogni distanza giornaliera non è quindi preciso. La distanza può variare a seconda della posizione dei vari alloggi e le deviazioni da compiere ogni giorno. •S uggerimenti di attività da fare durante il percorso: non si può fare tutto ciò che è suggerito. È necessario scegliere tra le opzioni indicati a seconda degli interessi e delle effettive disponibilità di tempo a disposizione. IIMPORTANTE: Incidenti avuti attraversando torrenti e fiumi sono scoperti da qualsiasi copertura assicurativa. Guidare fuori dalle strade principali e sulle strade segnate dalla lettera “F” è responsabilità solo di colui che noleggia la macchina. Durante la guida su piste di questo genere, il cliente è responsabile per ogni danno che possa verificarsi a cose e persone. L’affittuario inoltre è ritenuto responsabile anche per tutte le spese relative al traino e al trasporto di un veicolo danneggiato nelle suddette condizioni. Per maggiori dettagli fare riferimento al contratto sottoscritto al mo-mento del noleggio dell’auto.

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In giro per l’Islanda con Iceland Travel Reykjavík e dintorni Reykjavík, la capitale più a nord del mondo, è di gran lunga la più grande municipalità in Islanda mentre nell’area metropolitana della capitale abitano quasi due terzi della popolazione del paese che è di circa 350.000 persone. Ingólfur Arnarson, primo colono d’Islanda, costruì la sua fattoria sulla penisola dove oggi sorge Reykjavík. La città deve il suo nome che significa ‘baia fumante’ alle colonne di vapore che salivano dalle sorgenti calde della zona e che i primi abitanti dell’isola scambiarono per fumo. Ma fu l’uomo detto ‘padre di Reykjavík’, Skúli Magnússon, ad esser considerato colui che stimolò lo sviluppo urbano di Reykjavík, avendovi fondato nel XVIII secolo un laboratorio artigianale per la lavorazione della lana come parte di un suo tentativo di modernizzare l’economia islandese. Reykjavík ricevette il titolo di città nel 1786. La Reykjavík di oggi vanta una vasta gamma di interessanti attività e attrazioni. La città è pura, pulita e vibrante il luogo ideale per una vacanza rilassante, rinfrescante. È dotata di un gran numero di eccellenti ristoranti e bar, una vita notturna effervesciente e fantastiche attrazioni e le attività sono sempre a portata di mano. Questa sezione segnala alcuni dei luoghi più interessanti che si trovano

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nella zona della Grande Reykjavík, ma sarebbe facile scrivere volumi interi su tutte le cose da vedere e da fare nella capitale, quindi si consiglia di chiamare anche il nostro personale per un elenco più completo. Potremmo altresì aiutarvi con informazioni sul noleggio di biciclette, escursioni organizzate a piedi per Reykjavík, escursioni in autobus nella zona di Reykjavík (comprese formule flessibili di tour con sali e scendi libero, formula detta in inglese “hoponhop-off tour”) e visite guidate con il classico giro panoramico della città (con la formula detta di “sightseeing”). Se dovessimo ridurre le opzioni sopra elencate ad una lista di cinque proposte essenziali per Reykjavík, avremmo: visita alle piscine di Laugardalslaug, o un’altra delle numerose piscine pubbliche di Reykjavík, immersione nella storia islandese con una visita al Museo delle Saghe, fare una capatina nel Municipio di Reykjavík per vedere il plastico in scala dell’Islanda e passeggiare per il vecchio centro della città, in cerca del IN GIRO PER REYKJAVÍK E DINTORNI


vostro negozio, galleria, museo, o caffè preferito tra i tanti che offre la città.

Centro di Reykjavík – Distanza a piedie La chiesa di Hallgrímskirkja è la più grande e più alta (74.5m) chiesa in Islanda ed anche un utile punto di riferimento nel caso in cui vi doveste perdere nel centro. Fu progettata dall’architetto Guðjón Samúelsson, che si ispirò alle formazioni rocciose di basalto vulcanico, formatosi col raffreddamento della lava, e che sono visibili un po’ in tutta l’Islanda. Iniziata nel 1945, la chiesa fu finalmente inaugurata nel 1986, dopo più di quarant’anni di cantiere. La chiesa prende il nome dal reverendo Hallgrímur Pétursson, lo scrittore di inni religiosi più famoso d’Islanda. Hallgrímskirkja significa quindi ‘la chiesa di Hallgrímur’. Ed è il simbolo principale

di Reykjavík e può essere vista un po’ da tutti gli angoli della città. Questo significa anche che dalla sommità del suo campanile si ottiene una eccellente vista su tutta la città per una modesta cifra un ascensore vi porta quasi in cima al campanile. Le nuove porte di bronzo e vetro rosso esterne (disegnate da Leifur Breiðfjörð, 2010) introducono ad un interno neogotico di alte volte e lunghe e strette finestre. Concerti sono regarmente organizzati nella Hallgrímskirkja, impiegando quello che è sicuramente l’orgoglio della chiesa: il suo organo. Il famoso costruttore di organi tedesco Johannes Klais è l’autore dell’enorme organo, alto 15 metri, peso 25 tonnellate e dotato di 72 registri, 5275 canne a 102 serie. Una statua di Leifur Eiríksson detto anche “Leif il fortunato” si trova di fronte alla chiesa. Eiríksson, figlio di Erik il Rosso, è stato il primo europeo

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a scoprire l’America, intorno all’anno 1000, e la statua è stato un dono del governo degli Stati Uniti per commemorare i 1000 anni del parlamento islandese. Skólavörðuholt, hallgrimskirkja.is

Il Museo Einar Jónsson è l’ex casa e studio dello primo e più noto scultore islandese, Einar Jónsson (1874-1954). Jónsson frequentò l’Accademia Reale Danese di Belle Arti di Copenaghen nel 1896-99 e sviluppò un’arte che rientra nei canoni del simbolismo romantico. Egli fu una figura di innovazione nella storia della scultura islandese e la sua influenza sulle arti visive in Islanda è stato considerevole. Le sue opere affrontano sia i temi del folklore islandese che le figure della mitologia e della storia classica. Jónsson donò tutte le sue opere al popolo islandese nel 1909, a condizione che venisse costruito un museo che le potesse ospitare. Il museo fu collocato in cima a Skólavörðustígur, allora alla periferia della città. Il museo è stato costruito secondo i progetti dall’artista stesso, cosicché si può dire che l’edificio del museo sia la sua più grande scultura. All’interno è visitabile sia la residenza in cui Jónsson abitò con la moglie che lo studio in cui lavorava.

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Il Museo fu inaugurato nel 1923. Il Museo Einar Jónsson merita una visita anche al di fuori delle ore di apertura: sul retro del museo (ingresso da Freyjugata) c’è un piccolo parco con 26 opere in bronzo dell’artista. Eiríksgata, lej.is La Casa della Cultura (Safnahúsið) è, in breve, un luogo chiave per il patrimonio nazionale islandese. È una monumentale opera architettonica, originariamente costruita per ospitare la Biblioteca Nazionale e l’Archivio Nazionale d’Islanda, ed è stata aperta al pubblico nel 1909. Per diversi decenni ha ospitato sotto il medesimo tetto tutti i principali tesori della nazione islandese. La Casa della Cultura è oggi un monumento storico che funge da comune sede per le maggiori istituzioni dedite alla gestione del patrimonio culturale islandesi, con mostre di alta qualità su alcuni dei maggiori tesori nazionali. L’attrazione principale della Casa della Cultura si trova al piano terra: la mostra di codici manoscritti medievali, in cui con parole scritte su pelle di vitello è decumentata la storia antica dell’Islanda. Oltre a vari manoscritti contententi le saghe, la mostra permanente espone importanti testi come il così detto “Libro dell’insediamento” (un specie di censimento risalente al 12 ° secolo), e il così detto “Codex Regius” con l’Edda, una fonte primaria per la comprensione odierna della poesia e della cosmologia norrena. Hverfisgata 15, safnahusid.is

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CIBO, VIVA IL CIBO! Reykjavík fortunata-mente ha diversi ristoranti molto buoni e non pochi sono quelli di alta qualità. Ce ne sono troppi per elencarli tutti qui, ma un paio che potreste altrimenti rischiare di trascurare ve li segnaliamo. Il primo è il Þrír Frakkar (che significa sia “tre soprabiti” che “tre francesi”), un ristorante elegante ma accogliente a pochi minuti a piedi dalla strada principale della città. Dal paté di pernice bianca al brulée allo skyr, il cibo è superlativo da far venire l’acquolina solo a parlarne (prenotazione consigliata, – 3frakkar.is).

L’Althingi (Parlamento) fu fondato nel 930 a Þingvellir, dove si riunì fino al 1799, quando fu chiuso per alcuni decenni. Riaperto nel 1844, l’Althingi fu trasferito a Reykjavík, dove da allora si è sempre riunito. L’attuale Alþingishús (Palazzo del Parlamento) è stato costruito nel 1881 ed è ora uno dei più antichi edifici in pietra d’Islanda. Dietro l’edificio c’è

uno dei più antichi giardini d’Islanda: il giardino del parlamento. Piazza Austurvöllur. Tjörnin significa ‘Lo stagno’ ma è più come un piccolo lago. È situato nel cuore di Reykjavík ed è adatto per una piacevole passeggiata. Intorno al laghetto si trovano il Municipio di Reykjavík, la Chiesa Fríkirkjan, la Galleria Nazionale d’Islanda e più avanti la statua dell’artista danese-islandese-romano Bertelen (Bartolomeo) Thorvaldsen. Originariamente il flusso d’acqua che dal Tjörnin si immette nel porto era scoper-to, ma ora è nascosto sotto la strada di Lækjargata. Il Tjörnin attira decine di specie di uccelli. Molti cigni, oche, anatre e sterne artiche nidificano lì, rendendo lo stagno ancor più bello e popolare soprattutto come luogo ideale per famiglie. Durante l’inverno, spesso lo stagno gela e la gente ci va a pattinare e giocare a hockey.

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Dell’acqua calda di origine geotermica viene pompata in una piccola zona del Tjörnin durante l’inverno per mantenere una piccola parte del lago libero dal gelo a beneficio degli uccelli. Il Municipio (Ráðhús) è stato inaugurato nel 1992. La struttura grigio moderna, addolcita dalla copertura di muschio sulle mura esterne e dagli specchi d’acqua circostanti, è il risultato di un concorso internazionale di architettura che è stata vinto dallo Studio Granda. Il Tjörnin, “lo stagno” nel cuore del centro storico della città, fu ritenuto il degno contesto in cui collocare un edificio simbolo della città capitale d’Islanda. Il Municipio di Reykjavík ospita il Sindaco e i funzionari del Comune di Reykjavík. All’interno, si consiglia di vedere l’enorme plastico dell’Islanda. È un ottimo posto per vedere il paese in prospettiva e dare un senso a tutte la varietà di montagne, ghiacciai, valli e fiordi che visiterete (o avete visitato) durante il vostro viaggio. C’è anche un ufficio informazioni turistiche e una caffetteria con pareti di vetro che vi garantiscono una bella vista sul laghetto. La Galleria Nazionale d’Islanda (Listasafn Íslands) fu fondata nel 1884 da Björn Bjarnason a Copenaghen ed era composta originariamente da opere d’arte donate prevalentemente da artisti danesi. Il Museo è rimasto un istituto indipendente fino al 1916, quando l’Althingi (il Parlamento islandese) decise di farne un dipartimento del Museo Nazionale. Nel 1987 la collezione fu trasferita nella sede attuale. L’accento principale 12

della collezione è sull’arte islandese del XIX e XX secolo, ma anche l’arte internazionale è rappresentata. Il museo infatti rappresenta la più importante collezione di artisti islandesi dell’isola ma comprende anche opere di artisti di fama internazionale come Pablo Picasso, Edward Munch, Karel Appel, Hans Hartung, Victor Vasarely, Richard Serra e Richard Tuttle, Invece di avere una mostra permanente fissa, la galleria alterna ciclicamente nelle sale sempre nuovi pezzi provenienti dalle sue importanti collezioni. Al seminterrato ha un bell’angolo per far disegnare i bambini. Fríkirkjuvegur 7, listasafn.is

Il Museo d’Arte di Reykjavík ha tre sedi dislocate in tutta la città. È stato fondato nel 1973 ed è la più grande istituzione di arti visive in Islanda. La sede museale principale della “Casa del porto” (Hafnarhús) ha come scopo quello di presentare l’arte contemporanea nelle sue molteplici manifestazioni. Questo museo, ospitato in un magazzino ristrutturato del 1930, ospita anche la collezione di Erro, l’artista contemporaneo più celebre d’Islanda, rinomato per i suoi grandi montaggi in stile fumetto. Qui troverete anche una splendida sala lettura con centinaia di libri d’arte, giocattoli per bambini, scacchi di grandi dimensioni e una vista sul porto. Tryggvagata 17, artmuseum.is

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MUSEO, GALLERIA O GREGGE DI PECORE? UNA PAROLA PER TANTI USI Come avrete notato abbiamo cercato di usare per quanto fosse possibile sempre una denominazione in lingua italiana per i vari musei e gallerie islandesi. Altre volte abbiamo usato l’inglese, lingua franca dei tempi moderni, erede del latino. In islandese sia galleria che museo vengono normalmente denominati “safn”. “Safn” significa infatti collezione, e questo è abbastanza logico (sia il museo che la galleria sono collezioni di oggetti d’arte). Ma attenzione: quando siete in giro per l’Islanda e vi capita di parlare con un contadino islandese considerate che “safn” potrebbe in quel contesto comunicativo specifico voler dire… “gregge di pecore”.

Nel 2004, il Museo Nazionale d’Islanda (Þjóðminjasafn Íslands) ha riaperto le sue porte dopo una completa ristrutturazione. Il museo è moderno e offre ai suoi visitatori una ampia varietà di servizi, incluse varie attività interattive. Vi permetterà di conoscere, divertendovi, la storia e il patrimonio culturale e artistico dell’Islanda dall’epoca vichinga fino ai nostri giorni. Qui infatti sono stati portati tutti i più importanti tesori della nazione, dalle monete romane del III secolo agli interessanti portali romanici delle chiese medievali in legno, in cui potrete divertirvi a riconoscere gli influssi dell’arte italo-mediterranea (da quelli lombardo-nord italici a quelli bizantini).

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Al piano terra del Museo Nazionale è ospitata la Fototeca Nazionale, specializzata in foto d’epoca. Al piano terra c’è anche una caffetteria e il forni-tissimo bookshop del museo, in cui potrete trovare anche oggetti interessanti (legati alla storia dell’Islanda) che altrove non è facile trovare. Suðurgata 41, natmus.is Il Museo Civico di Reykjavík iè diviso tra due sedi: la mostra sulla colonizzazione vichinga Reykjavík 871±2, allestita nel centro della città, e il museo folclorico all’aperto del Museo di Árbær Museum, posto più in periferia. Il museo raccoglie, conserva e studia i beni di interesse storico-culturale che riguardano la storia di Reykjavík. Il suo ruolo è anche quello di incrementare l’interesse, la comprensione e il rispetto per la storia di Reykjavík. Nel 2001, durante dei lavori edili, furono ritrovati i resti di un’abitazione vichinga. Si tratta della più antica testimonianza 14

conosciuta di un inse-diamento umano a Reykjavík, risalente al 871 d.C., più o meno 2 anni. Le rovine archeologiche sono oggi l’attrazione principale della mostra Reykjavík 871 ± 2. Proiezioni digitali vi permetteranno di immaginare la vita all’interno dell’edificio della casa lunga vichinga. Il museo quindi promuove la conoscenza della storia e delle condizioni di vita e di ambiente della popolazione di Reykjavík nella storia, dall’età vichinga ai giorni nostri. Aðalstræti, borgarsogusafn.is

Il porto vecchio Il palazzo per concerti e centro congressi della Harpa è un impressionante aggiunta al pittoresco porto di Reykjavík. La Harpa è stata inaugurato nel 2011 e offre una vasta gamma di spettacoli, dal classico al contemporaneo, rock, pop e jazz. È sede dell’Orchestra

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Sinfonica d’Islanda e dell’Opera islandese. Serve anche come importante struttura per il turismo e gli affari, fornendo vari spazi flessibili ad una varietà di programmi ed eventi internazionali. Il rivestimento esterno della Harpa è stato progettato dal famoso artista Ólafur Elíasson, ed è considerato da molti come un simbolo del rinnovato dinamismo islandese. Di particolare interesse per i visitatori stranieri sono i concerti di musica islandese che si tengono durante l’estate. harpa.is A Grandagarður 2, il Museo delle Saghe a gestione privata divulga la storia dell’Islanda con un riuscito connubio di divertimento e valore educativo. Gli audio tour guidano i visitatori attraverso le installazioni popolate da realistiche figure umane in silicone. Faide tra vichinghi, streghe in fiamme sui roghi, la decapitazione dell’ultimo vescovo cattolico dell’Islanda, e tutto senza esclusione di colpi! sagamuseum.is Altri punti di interesse nella zona del porto vecchio sono il mercato delle pulci di “Kolaportið” (con un mercato del pesce che offre ai visitatori un assaggio di salmone marinato, uova di fulmare, e lo squalo fermentato) e il Museo Comunale della Fotografia (gratuito), al piano di sopra della Biblioteca Comunale. Sempre lì trovate Sægreifinn (‘Il conte del mare”), con la migliore minestra di aragoste, servita nel ristorante più schietto della città, con un bel gruppetto di negozi e caffè nei dintorni, in questa angolo della città che spesso sfugge ai visitatori. Sempre nella zona il Museo della marineria “Reykjavík Maritime Museum”.

Il porto è anche il punto di partenza per le escursioni destinate all’avvistamento di balene, all’osservazione delle pulcinelle di mare e alla pesca in mare. Puoi prenotare una di queste attività nella tua applicazione o sul sito icelandtravel.is. Photography Museum – Tryggvagata 15 ljosmyndasafn.reykjavik.is Reykjavík Maritime Museum – Grandagarður 8 borgarsogusafn.is Sægreifinn – Geirsgata 8 saegreifinn.is Il Viaggiatore del sole (Sólfarið) è una spettacolare scultura di Jón Gunnar Árnason che si trova lungo la strada di Sæbraut, in riva al mare vicino al centro di Reykjavík. Un comune malinteso la considera una raffigurazione di una nave vichinga. Ed è abbastanza comprensibile che molti turisti interpretino in questo modo l’opera che, fino a prova contraria, si trova nella terra delle saghe. Tuttavia, va ribadito che questa non era l’interpretazione originale. L’opera è una barca dei sogni e un inno al sole. Durante le notti luminosi d’estate è comune visitare il luogo per godersi il sole di mezzanotte. Si trovo sul lungo mare poco più a est dell’Harpa.

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Appena fuori del centro La villa Höfði è stata importata dalla Norvegia e assemblata nella sua sede attuale nel 1909. Intorno a quell’epoca molte “case da catalogo”, come venivano dette, furono importate in Islanda, ma Höfði è senza dubbio una degli esemplari più belli e meglio conservati. Il console francese JeanPaul Brillouin fu inviato a Reykjavík per salvaguardare gli interessi dei pescatori francesi, la cui presenza nelle acque islandesi era assai forte nel XIX secolo e agli inizi del XX secolo. Fu Brillouin a ordinare la casa e fino ad oggi ci sono molti segni della sua funzione originaria, come ad esempio le lettere “RF” (Repubblica francese) riprodotte sopra una porta interna. Höfði è attualmente utilizzato per ricevimenti ufficiali e riunioni. È di proprietà della città di Reykjavík e non è aperto ai visitatori, ma merita sicuramente una sosta se siete di passaggio da Borgartún, non lontano, in direzione est, dalla scultura del Viaggiatore del sole (sopra).

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LA STORIA FATTA NELLA VILLA DI HÖFÐI Di tutti i personaggi famosi che hanno visitato Höfði nel corso degli anni, il visitatore più illustre è probabilmente Sir Winston Churchill, di passaggio dall’Islanda nel 1941. Tra gli altri illustri visitatori di Höfði possiamo citare Marlene Dietrich, anche lei in Islanda durante la Seconda guerra mondiale, e vari capi di governo e capi di stato stranieri. L’incontro che i presidenti Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov ebbero a Höfði nel 1986 è considerato un passo molto significativo nella serie di eventi che portarono alla fine della Guerra Fredda. Durante l’incontro dei due presidenti, Höfði divenne così celebre che un milionario giapponese si è fatto fare a casa sua una replica esatta del monumento.

La Perla (Perlan) si trova in cima alla collina di Öskjuhlíð ed ha alla base sei enormi di serbatoi d’ acqua, ciascuno avente una capienza di quattro milioni di litri. La Perlan è stata progettata da Ingimundur Sveinsson e inaugurata nel 1991. Una cupola di vetro conferisce all’edificio una forma che ricorda quella di una perla. Anche la piattaforma di osservazione del quarto piano offre una splendida vista. La verde collina di Öskjuhlíð su cui si trova Perlan ha una serie di sentieri che sono popolari tra gli abitanti della città in cerca di un po’ di verde. Perlan ha un punto di osservazione panoramico di 360 gradi al quarto piano, che offre una splendida vista su Reykjavík, le comunità vicine e le catene montuose intorno alla città.

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Al Museo di Perlan trovi la prima mostra sui ghiacciai in Islanda. Qui potrai potrai conoscere la storia e il futuro dei ghiacciai dell’isola e, naturalmente, avrai l’opportunità di vivere l’esperienza di camminare all’interno di un tunnel di ghiaccio artificiale. perlan.is/en-gb A sud della Perlan c’è la spiaggia di Nauthólsvík, con sabbia gialla importata, dove il mare ha una temperatura di 15-19 ° C grazie all’acqua calda pompata dal sistema di riscaldamento geotermico della città. Le famiglie si affollano qui nei giorni caldi a prendere il sole e sguazzare nelle vasche calde (30-39 ° C). Ci sono impianti doccia, armadietti e bevande disponibili durante gli orari di apertura, mentre la spiaggia è sempre aperta. nautholsvik.is Se stai guardando dalla Perlan in direzione sud-ovest, oltre il fiordo dello Skerjafjörður, dovresti vedere un gruppo di edifici più signorili su una

peni-sola altrimenti disabitata. La penisola si chiama Bessastaðanes, e Bessastaðir è la residenza ufficiale del presi-dente della Repubblica islandese. Il complesso residenziale di Bessastaðir è stato costruito nel 1760 ed è stato usato come sede della “Scuola latina” fino al 1867. Dopo di che la casa è appartenuta a diverse famiglie benestanti, fino al 1941, quando fu donata allo Stato islandese che dopo il 1944 la adibì a residenza dei presidenti della neonata repubblica islandese. È raramente aperta al pubblico. L’attuale chiesa di Bessastaðir fu consacrata nel 1796 ed è tra gli edifici in pietra e malta più antichi dell’Islanda. Bessastaðir è comunque sede di una chiesa fin dall’anno 1000. A Kjarvalsstaðir, parte del Museo d’Arte di Reykjavík, trovate una mostra permanente con le opere principali di uno dei paesaggisti islandesi più amati: Jóhannes Sveinsson Kjarval (18851972). L’edificio, in stile modernista,

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ospita anche mostre temporanee che esplorano molti aspetti tematici e storici dell’arte islandese. Espone anche lavori di affermati pittori e scultori sia islandesi che stranieri. Flókagata, artmuseum.is

Viðey L’isola di Viðey è, con il traghetto, a pochi minuti di distanza da Reykjavík. L’isola ha una storia lunga e interessante, ma è anche famosa per la sua natura e, dal 2007, per la Torre “Immagina la pace” (si veda il riquadro). Con i suoi 1,7 km2 e il suo punto di livello più alto sul livello del mare di 32 metri, Viðey è ricoperta di verde e ospita circa 160 specie di piante vascolari. Più di 30 specie di uccelli sono stati contati (molti uccelli nidificano a terra, quindi occhio a dove mettete i piedi!). L’isola di Viðey risulta abitata già nel X secolo. Una prima chiesa fu costruita sull’isola nel XII secolo. Sull’isola fu poi aperta nel 1225 una casa di caninici regolari di Sant’Agostino, che fu poi a sua volta abolita nel 1539, quando il fu introdotta la Riforma luterana in Islanda. Il palazzo di Viðey (Viðeyjarstofa) è il più antico edificio in pietra in Islanda, essendo stato realizzato nel 1755, ed è oggi sede di una caffetteria e un ristorante. Il secondo invece più antico edificio döIslanda ancora in piedi è la chiesa di Viðey, consacrata nel 1774.I L’ultimo abitante lasciò l’isola nel 1953. borgarsogusafn.is

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IL RAGGIO DI PACE DI VIÐEY La Torre “Immagina la pace” sull’isola di Viðey è un toccante omaggio alla vita e all’opera di John Lennon. L’opera è composta da una serie di fasci luminosi separati che si uniscono per formare un unico fascio che al buio penetra in profondità nel cielo. La forza, l’intensità e la brillantezza della torre di luce cambiano continuamente al cambiare del tempo, dalle condizioni atmosferiche e della luce stagionale. La Torre “Immagina la pace” è, alla base, a forma di pozzo, una sorta di pozzo dei desideri, con su di esso scritte le parole “ Immagina la pace” in 24 lingue. La leggendaria artista, musicista e grande avvocato della pace Yoko Ono e il figlio Sean Lennon hanno inaugurato la Torre “Immagina la pace” in occasione del compleanno di John Lennon, il 9 ottobre 2007. È dedicata alla memoria di Lennon, faro di pace nel mondo, e si accende ogni anno tra il tramonto e la mezzanotte dal 9 ottobre all’8 dicembre, il giorno in cui Lennon è morto, così come può avvenire anche per altre occasioni speciali. “Spero che la Torre “Immagina la pace” dia luce ai forti desideri di pace universale provenienti da tutti gli angoli del pianeta, e dia incoraggiamento, ispirazione e un senso di solidarietà in un mondo oggi così pieno di paura e confusione. Forza, uniamoci per fare un mondo in pace!” – Yoko Ono.

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Un breve tragitto, in auto o in autobus, dal centro della città La valle di Laugardalur, a est del centro città, è molto popolare tra i visitatori per la sua grande piscina con acqua di origine geotermica (la più grande in Islanda), lo zoo domestico, i giardini botanici e il museo Ásmundarsafn, che fa parte del Museo d’Arte di Reykjavík. Qui c’è anche un palazzetto per il pattinaggio, l’ostello della gioventù, un campeggio, il palazzo dello sport Laugardalshöll (usato anche come sede di concerti), e l’impianto termale di lusso Laugar. Laugardalur significa ‘valle della sorgente calda’ e si crede sia stata all’origine di quella colonna di vapore che il primo colono Ingólfur Arnarson vido quando dette il nome a Reykjavík (che si chiama ‘baia fumosa’). Quelle

stesse sorgenti calde ora riscaldano le piscine all’aperto, le vasche di idromassaggio, i bagni turchi e la piscina olimpionica coperta del complesso di Laugardalslaug. Sundlaugavegur 30, sundlaugar.is Il Parco dei divertimenti e mini-Zoo per la tutta la famiglia include gli animali più tipici dell’Islanda, sia selvatici che domestici, dalle renne alle foche e alle volpi artiche, ai bovini, alle pecore e ai cavalli. C’è anche un acquario con le creature degli abissi dell’oceano del Nord Atlantico. Il parco dispone di giostre e attrezzature da gioco per i bambini, e un padiglione ‘Il mondo della scienza’ qui potrete misurare i decibel dei vostri urli e fare una gigantesca bolla di sapone, dall’interno! Múlavegur 2, mu.is

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TRIANGLE BRIDGE AND ESJA MOUNTAIN | 64°7’35.0256“ N 21°50’37.3416“ W


Proprio accanto allo zoo c’è il Giardino botanico (Grasagarðurinn) di Laugardalur, dove si può vedere una gran varietà di uccelli e piante nella bella cornice del parco, con laghetti e fontane, e magari prendersi un caffè al Café Flora. Giardino botanico, cafeflora.is

L’Ásmundarsafn (Museo d’Arte di Reykjavík) è un museo di scultura con giardino di sculture posto nella Valle di Laugardalur. La casa, all’epoca assai furistica, era una volta il pionieristico studio dello scultore islandese Ásmundur Sveinsson (1893-1982), che progettò e costruì l’edificio stesso nel 1940. I lavori di Sveinsson mostrano quanto egli fosse stato influenzato da Henry Moore e dei cubisti e quanto abbia comunque attinto anche dal folklore islandese nel realizzare i suoi soggetti, che vanno dalle forme umane alla pura astrazione. Sigtún, artmuseum.is

LA CULTURA ISLANDESE DELLE PISCINE Non abbiamo menzionato tutte le grandi piscine termali pubbliche d’Islanda, perché ce n’è una in quasi ogni cittadina, e ce sono 18 nella sola grande area metropolitana di Reykjavík! Per molti islandesi ormai una visita alla piscina di quartiere è un appuntamento obbligato del loro rituale quotidiano. I lavoratori spesso iniziano la loro giornata in piscina. I genitori ci vanno dopo la scuola per far giocare i loro figlioli in giro per le piscine per bambini o far loro consumare un po’ di energie sugli scivoli d’acqua. Gli appossionati di feste e party spesso si presentano la sera in piscina per rinfrescarsi prima di uscire per un lunga notte. Questa abitudine ha evidenti benefici per la salute (è forse questo il segreto della longevità degli islandesi?!), ma serve anche uno scopo sociale, con i locali che utilizzano il loro tempo nelle vasche idromassaggio per scambiarsi notizie e discutere di politica. Non lasciate che il cattivo tempo ti scoraggi pioggia o neve sono buone ragioni per dirigersi verso la piscina, non per evitarla. Le piscine hanno gli spogliatoi, gli armadietti e le docce con sapone ci sono requisiti igiene molto severi, con tanto di poster che spiega quali parti del tuo corpo, in particolare, siete tenuti a lavar bene! E se stai leggendo questo, pensando “Oh no, ho dimenticato il mio costume da bagno”, non è un problema: la maggior parte delle piscine offrono la possibilità di noleggiare sia il costume da bagno che l’asciugamano. Vedere swimminginiceland. com per gli indirizzi delle piscine e i loro orari di apertura in tutta l’Islanda.

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Il Museo Sigurjón Ólafsson celebra la vita e l’opera dello scultore islandese Sigurjón Ólafsson (1908-1982). Le sculture di Ólafsson abbracciano diversi periodi dell’arte del XX secolo, dai busti assai formali alle caotiche disposizioni di pezzi di legno. Il museo privato era la casa e lo studio lungo mare dell’artista, ed è stato trasformato in un museo dalla sua vedova, Birgitta. Il museo e la sua rilassante caffetteria fanno godere una vista tranquilla sul porto. Laugarnestangi 70, lso.is Il Museo di Árbær (Árbæjarsafn) è un museo folklorico a cielo aperto posto nella Valle del fiume Elliðaár, a 15 minuti di auto dal centro della città. La riproduzione di un villaggio storico è stata realizata attorno a una fattoria tradizionale usando altri edifici trasportati qui, contresa una chiesa del 1842. Durante la stagione estiva, il personale del museo è vestito in costume d’epoca e svolgere attività come mungere le vacche, tessere la lana, e cuocere tradizionali frittelle islandesi. Le visite guidate sono particolarmente consigliate (comprese nel biglietto d’ingresso al museo) in modo da poter essere sicuri di imparare utili cose come il modo di affummicare la carne con il letame di pecora (la cosa vi allarmerà ancor di più quando ap-prenderete che questo metodo viene praticata ancora oggi!). Kistuhylur, borgarsogusafn.is

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Mosfellsbær Mosfellsbær (pop. quasi 9.000) si trova a nordest della capitale. L’orgoglio e la gioia di questa città è senza dubbio lo scrittore premio Nobel Halldór Kiljan Laxness, nato e cresciuto a Mosfellsbær. Halldór Laxness e la sua letteratura sono una parte importante della cultura islande-se. Laxness è stato uno scrittore incredibilmente prolifico, e le sue opere sono state tradotte in più di quaranta lingue. La sua casa di Gljúfrasteinn, alla periferia di Mosfellsbær, è stata trasformata nel 2004 in museo, il Museo Halldór Laxness. Del museo si raccomanda l’audio guida che in 25 minuti vi guiderà attraverso la casa intrattenendovi con un perfetto equilibrio di notizie storiche e personali. Durante l’estate, alla domenica pomeriggio, la casa diventa anche sede di concerti. Strada n. 1 fino a Mosfellsbær, poi a destra sulla Strada n. 36. gljufrasteinn.is Equitazione. Se volete vedere ancor di più dei pittoreschi pascoli di Mosfellsbær, Una passeggiata a cavallo è sempre un ottima scelta. Si può prenotare questa attività direttamente dall’ applicazione o sul sito icelandtravel.is.

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GRÓTTA LIGHTHOUSE | 64°9’51.2165“ N 22°1’12.6102“ W

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Esjan

Kópavogur

EL’Esja è una montagna appena fuori Mosfellsbær, a 15 minuti di macchina da Reykjavík, popolare tra gli scalatori per i sui 914 metri di altitudine, ma anche tra gli escursionisti e le famiglie che tendono a portarsi alle belle aree alberate e ai dolci pendii della sua base. L’Esja è comunemente indicata come una montagna, ma in realtà è una catena montuosa vulcanica costituita da tufo e basalto, di età che oscilla tra i circa 1,8 ai 3,2 milioni di anni. I percorsi principali dell’Esja sono ben segnalati e non presentano vere e proprie difficoltà al di là di dover mantenere sufficiente resisten-za per arrivare alla cima! Quelli che ce la fanno non sono mai delusi con la vista. Parcheggio auto sul lato Strada n. 1, a NE di Reykjavík.

Kópavogur è la seconda più grande municipalità d’Islanda, con una popolazione di circa 31.000 abitanti e fa parte dell’area metropolitana di Reykjavík. Kópavogur, che significa “baia del cucciolo di foca “ è un insediamento di una certa importanza solo dal 1930, quando le autorità cominciarono l’assegnazione di terra sulla penisola in cui la città si trova. Da allora Kópavogur è cresciuta costantemente. L’edificio più alto dell’Islanda, soprannominato Turninn ‘La Torre’, si trova a Kópavogur, è un paio di metri più alto della Chiesa Hallgrímskirkja e si affaccia sul più grande centro commerciale d’Islanda, Smáralind, smaralind.is

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Un altro edificio degno di nota è Salurinn, la Sala Concerti di Kópavogur. L’esterno dell’edificio incorpora tavole di legno realizzate con tronchi raccolti su tutte le coste islandesi. All’interno si trova una ottima sala da concerto dall’acustica eccellente. Si consiglia di controllare il programma, soprattutto se sei un appassionato di musica classica e corale. Hamraborg 6, salurinn.is

Seltjarnarnes, Garðabær & Álftanes Seltjarnarnes, Garðabær e Álftanes sono tutti comuni della “grande Reykjavík” e hanno una popolazione complessiva di circa 18.000 abitanti. Seltjarnarnes è la città-penisola che sporge sul lato nord-occidentale di Reykjavík. Qui è difficile trovare una casa che non disponga di una magnifica vista sull’oceano, essendo tutte le case di Seltjarnarnes a due passi dalla spiaggia. Spunta, sul lato nord-occidentale, quasi un’appendice di un’ap-pendice, l’isola di Grótta, un paradiso per gli uccelli, chiuso per il periodo di nidificazione nei mesi di maggio e giugno. Garðabær, a sud di Reykjavík, è stata abitata fin dal IX secolo. All’inizio era un insediamento contadino, ma dedito anche un po’ alla pesca. Ci sono numerose aree naturali in e nei dintorni di Garðabær, che rende il centro particolarmente popolare tra gli escursionisti. A Sudovest di Reykjavík c’è la penisola e la città di Álftanes, forse più noto per la sua vicinanza alla residenza ufficiale del presidente della Repubblica islandese, a Bessastaðir.

Hafnarfjörður Hafnarfjörður è una delle città più antiche in Islanda e il suo terzo comune più popoloso, con una popolazione di circa 26.500 abitanti. Questo con-teggio della popolazione non comprende il “popolo nascosto”, ovvero gli elfi, che è risaputo essere molto presenti in questa città. Hafnarfjörður che significa “fiordo del porto” deve gran parte della sua prosperità al suo porto naturale. Il suo porto è stato infatti centro commerciale per più di 600 anni. Hafnarfjörður oggi resta uno dei centri pescarecci più impoprtanti del paese, ma per molti è conosciuta come la sede di un famoso Festival vichingo, che si tiene ogni anno nel mese di giugno. Questo festival vede la partecipazione di un gran numero di appassionati vestiti in tunica vichinga provenienti da tutto il mondo per rievocare giochi e mestieri, lottare tra di loro la glima, riproporre battaglie vichinghe, per poi bere idromele tutti insieme. Il Festival Vichingo ha la sede nel Villaggio Vichingo, che gestisce tutto l’anno un ristorante e un albergo a tema vichingo. Strandgata 55, vikingvillage.is

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In giro per l’Islanda con Iceland Travel In giro per il Reykjanes Esplorare la penisola di Reykjanes vi darà un assaggio di molte meraviglie tipicamente islandesi: sorgenti termali, campi di lava, laghi vulcanici, campi geotermici, cascate e, naturalmente, la Laguna Blu, (Blue Lagoon). La regione vanta anche una vasta gamma di attività all’aria aperta e alcuni eccellenti musei e centri culturali. Uno dei pregi maggiori del Reykjanes è la sua vicinanza a Reykjavík, che ne rende ideale la visita a coloro che fanno base nella capitale. Ma può accadere che venga trascurata dai viaggiatori troppo attenti a non varcare i confini della città o da chi sia troppo preso dal desiderio di vedere tutto il paese e dirigersi subito a nord o a est, finendo per dimenticarsi della splendida penisola a sudovest! Il risultato di tutto questo è che la regione rimane relativamente inesplorata e ci si può anche trovare completamente soli in mezzo a un campo di vapori geotermici o sulla cima di un faro. Reykjanes ha undici fari spettacolari situati lungo la sua costa selvaggia. Tra questi c’è anche il più antico faro d’Islanda, Reykjanesviti, risalente al 1878, e il più alto del paese, quello di Garðsskagi.

Ecco la lista dei fari: Faro di Reykjanes Faro ausiliario di Reykjanes Faro vecchio e nuovo di Garðskagi Faro di Selvogur Faro di Stafnes Faro di Sandgerði Faro di Hólmsberg Faro di Vatnsnes Faro di Gerðistangi Faro di Hópsnes Faro di Krýsuvík

Reykjanes in senso antiorario La montagna Keilir è stata creata da eruzioni sub-glaciali durante l’era glaciale ed è una delle prime cose che noterete in lontananza, recandovi nel Reykjanes sulla Strada n. 41. Secondo i geologi, la forma a cono che distingue Keilir indica che si tratta di un tappo di un cratere. Nonostante i suoi ripidi pendii, la montagna non è troppo difficile da scalare, e la vista dalla cima in una bella giornata è indimenticabile. Keilir

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è il monumento più caratteristico del Reykjanes ed è il simbolo di tutta la penisola. È spesso visibile da Reykjavík, in particolare da Suðurgata, guardando verso ovest lungo la strada dal Museo Nazionale. In cima alla montagna c’è una struttura di cemento con una mappa su una piastra metallica che spiega ciò che si vede in tutte le direzioni.

vari progetti e iniziative legate solo per citarne alcune allo sfruttamento delle energie rinnovabili, la logistica, l’elaborazione dei dati e la sanità. Keflavík mantiene comunque anche un sua vivace industria ittica, così come la vicina città di Njarðvík. Insieme a Hafnir, queste due città costituiscono il comune di Reykjanesbær che ha una popolazione complessiva di oltre 18.000 abitanti.

Keflavík

Una gigantessa della montagna vive nella Grotta Nera, al margine settentrionale del porticciolo di Keflavík, a Gróf. Vi abita fal 2008, quando vi fu trasferita in seguito alla festa delle famiglie e della cultura “Ljósanótt” (La notte delle luci) di quell’anno. Si tratta di una creazione della scrittrice Herdís Egilsdóttir, che ha scritto sedici libri per bambini in cui la protagonista è una bambina di nome Sigga e la sua amica, la gigantessa della montagna appunto. Si tratta di una gigantessa ad altezza naturale, progettato dal gruppo di artisti denominato Norðanbál, e sonnecchia seduta nella sua cucina, da cui si domina una spettacolare vista sulla baia e sul porto turistico.

La stragrande maggioranza dei visitatori, chiunque arrivi in aereo, ha un assaggio del Reykjanes appena atterrato, ma Keflavík è molto più di un aeroporto (dal nome spesso pronunciato male, visto che in islandese la ‘f’ davanti a ‘l’ si pronuncia ‘p’). Oltre ad essere una città con le proprie attrazioni, Keflavík è anche una base ideale da cui partire per esplorare la penisola. È quasi un miracolo che un maggior numero di visitatori non rimanga a Keflavík e si rechino magari a Reykjavík per una escursione giornaliera, piuttosto che il contrario! Per raggiungere la città di Keflavík dirigeteveti verso l’aeroporto sulla Strada n. 41 e seguite le indicazioni per girare a destra prima dell’intersezione con la rotatoria (o alla rotatoria stessa). Sulla Strada n. 41, dalla parte dell’aereoporto, si trova l’area che un tempo ospitava la base militare NATO di Keflavík (1951-2006). Da quando la base è stata chiusa l’Islanda non ha più forze militari dislocate permanentemente sul suo territorio. In seguito alla chiusura della base, l’area si è trasformata in centro che ospita

Duus Hús. Questo centro culturale e artistico ospita il Museo del beni culturali di Reykjanes, la Galleria d’arte di Reykjanes e la mostra di modelli nautici di Grímur Karlsson. La mostra di modelli navali è molto popolare e comprende più di 200 modelli di pescherecci islandesi, le cui dimensioni vanno dai 60 cm al metro e mezzo di lunghezza. Grímur Karlsson ha costruito tutti i modelli da quando è

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andato in pensione nel 1984. I modelli sono accuratamente dettagliati e catturano la bellezza e il carattere individuale delle singole imbarcazioni. Nel 2009 Grímur ha ricevuto la Croce di Cavaliere dell’Ordine del Falcone, la più alta onorificenza dell’Islanda, come riconoscimento per il valore culturale del suo lavoro. Duusgata 2-8, duusmuseum.is I LOCALI CONSIGLIANO - VISTE MOZZAFIATO Se avete voglia di stare fuori all’aria fresca dopo esservi imbevuti di cultura alla Duus Hús, vi consigliamo, appena a nord del centro, un percorso pedonale panoramico lungo la scogliera. Si può quasi sempre vedere Reykjavík in lontananza, e magari in una giornata limpida il ghiacciaio di Snæfellsjökull.

Njarðvík Se si segue il lungomare a sud di Keflavík, si può visitare la vicina città di Njarðvík. Una delle attrazioni più interessanti di questa città è il Mondo dei Vichinghi, uno spettacolare edificio moderno che offre una vista unica sulla nave vichinga L’islandes - Íslendingur e sulla baia circostante. La nave è stata costruita da Gunnar Marel Eggertsson come replica esatta della nave vichinga di Gokstad, rinvenuta quasi completamente intatta in Norvegia nel 1880 e che si pensa risalga all’870 circa. “L’islandese” è un oggetto straordinario e ci sono voluti 2 anni per costruirla, tra il 1994 e il 1996. Ha una larghezza di

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5,25 m, una lunghezza di 23 m, ha una capienza di circa 80 tonnellate, una vela di 130 m2 e un albero di 18 metri. La nave è fatta di pini e querce, che gli studiosi ritengono i tipi più comuni di legno usato per costruire barche durante l’epoca vichinga.

Nel 2000 (anno in cui furono celebrati i mille anni della scoperta dell’America da parte dei Vichinghi) Gunnar navigò con un equipaggio di 8 persone dall’Islanda a New York, grazie a un finanziamento del Comitato islandese “Leifur Eiríksson”. La spedizione percorse 4200 miglia nautiche e salpò nel giorno dell’indipendenza dell’Islanda, il 17 giugno, attirando su di se l’attenzione di tutto il mondo. Dettagli e foto della costruzione della nave e del suo viaggio attraverso l’Atlantico sono visualizzati accanto alla impressionante nave. Mondo dei Vichinghi ospita anche parte della mostra del Millenario vichingo dello Smithsonian Institution intitolata “Vichinghi: la Saga del Nord Atlantico”, che fa luce sulle esplorazioni e gli insediamenti norvegesi nell’Atlantico del Nord e nel continente Nord americano. Víkingabraut 1, 260 Reykjanesbær, vikingaheimar.is

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Garður & Garðskagi

Sandgerði

Garður, che significa “muro” o “giardino”, è la città più settentrionale della penisola sulla Strada n 45. È stata fondata nel 1908 e prende il nome da uno dei tanti muri che segnano i confini tra le proprietà (alcuni dei quali visibili ancora oggi). Garður è ricca di uccelli selvatici e qui è anche possibile avvistare i delfini e le balene, che spesso passano proprio vicino alla riva. La zona è conosciuta per i suoi due fari e il museo folklorico, posti al di fuori della cittadini nel punto roccioso di Garðskagi. Se si segue la costa verso il faro in lontananza, c’è anche una bella chiesa, Útskálakirkja, lungo la strada.

Sul lato occidentale della penisola di Reykjanes, ancora sulla Strada n. 45, c’è Sandgerði, la più giovane città di Islanda (ufficialmente dichiarata tale nel 1990) e una delle sue principali comunità di pescatori, con fondali ricchi di pesce appena al largo della sua costa.

Garðskagaviti, il più grande faro di Garðskagi, è il più alto in Islanda. Accanto si trova un faro più vecchio, ormai in disuso, risalente al 1897. Costruito nel 1944, Garðskagaviti è un dono dell’esercito USA in segno di gratitudine per il salvataggio operato dagli islandesi in favore dei naufraghi di una guardia costiera americana. I visitatori possono salire ripide e strette scale e, attraverso una botola, raggiungere la piattaforma del faro e avere una panoramica a 360 gradi. Accanto al faro c’è un piccolo museo con vecchi motori di barche, vecchie radio, un organo fatto in casa e altre novità dei tempi che furono, oltre a una caffetteria.

Il Centro di Scienze naturali di Sandgerði, nella parte nord della cittadina, include insoliti reperti di storia naturale, come il crostaceo denominato cirripedia, uova di squalo, un tricheco. Il centro si occupa in particolare di ricerca nel campo degli invertebrati marini. I bambini possono andare in spiaggia, raccogliere acqua di mare e insetti ed esaminarli al microscopio nel centro. Gli appassionati di storia e cultura islandese, inoltre, potrebbero desiderare di visitare la Chiesa di Hvalsneskirkja, 5 km a sud di Sandgerði. La chiesa è stata ben restaurata, ma l’elemento di maggiore interesse è una lapide funebre seicentesca, con iscrizione molto ben conservata, in mostra accanto l’altare. L’iscrizione riguarda Steinunn Hallgrímsdóttir, morta all’età di pochi anni nel 1649, l’unica figlia di Hallgrímur Pétursson, poeta molto caro agli islandesi. La pietra tombale è stata trovata nel 1964 durante i lavori al sentiero di pietra della chiesa. (Chiedere al Centro di Scienze naturali per verificare che la chiesa sia aperta effettivamente il giorno in cui vogliate visitarla). Garðvegur 1.

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La costa occidentale di Reykjanes A sud della Chiesa di Hvalsneskirkja c’è un bivio che porta a un faro giallo brillante, o lungo la costa (Strada n. 45) verso la cittadina di Hafnir. Qui, si noterà il paesaggio diventa più vulcanico, con pochissimo verde che interrompe la distesa di lava. Non c’è da stupirsi che l’equipaggio dell’Apollo sia venuto qui per prepararsi alla camminata sulla luna. Circa 5 km a sud di Hafnir c’è un parcheggio da cui parte il sentiero che conduce alle scogliere di Hafnaberg, uno dei più importanti siti di nidificazione di urie, gabbiani, fulmare e gazze marine, e un buon posto per fare avvistamento delle balene. Le scogliere sono spettacolari, ma nota che ci vogliono 90 minuti circa tra andata e ritorno lungo le scogliere, e se non sei proprio un grande appassionato di osservazione degli uccelli, Reykjanes offre altre scogliere più accessibili e altrettanto suggestive. Altri 2 km a sud, a Sandvík, appena lasciata la Strada n. 425 c’è il “Ponte tra i due continenti”. Questa passerella di 15m a cavallo di una importante

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frattura nella roccia, lungo la divisione tra la placca tettonica del Nord America e quella dell’Eurasia, permette di camminare tra i due continenti modellati da migliaia di anni di allontanamento geologico. Il ponte è stato costruito come un simbolo dei collegamenti tra Europa/Eurasia e Nord America. Se si preferisce invece fare immersioni e diving tra le placche continentali, vedere Þingvellir. APPROFONDIMENTO GEOLOGICO La penisola di Reykjanes segnata dai campi di lava si trova su uno dei confini tra placche tettoniche più importanti del mondo, la dorsale medio-atlantica. Le placche eurasiatica e nordamericana qui si allontanano senza sosta e nei loro tremendi movimenti causano fratture lineari note come fessure in formazione.

Reykjanes propriamente detta Reykjanes significa ‘punta fumante’ e originariamente indicava solo questo angolo sud-occidentale della penisola, con le sue sorgenti geotermiche e le colonne di vapore (scambiato per ‘fumo’). Da qui si può vedere Eldey, un’isolotto posto a circa 14 km dalla punta di Reykjanes, che ospita la più grande colonia di sule del mondo. L’isola, alta 77 m, è ora protetta, ma un tempo veniva scalata i primi (a memoria d’uomo) a farlo (nel 1894) furono tre islandesi: Hjalti Jónsson (soprannominato da allora “Hjalti di Eldey”) e due suoi compagni.

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FAGRADSFJALL ERUPTION SITE | 63°53’33.0324“ N 22°16’50.412“ W

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Gunnuhver (girare a destra dalla Strada n. 425 verso il faro di Reykjanesviti) è una di queste aree geotermiche, splendidamente colorata dai minerali. Qui si è misurato anche una temperatura delle sorgenti di oltre 300 ° C. A Gunnuhver ci sa solo fumarole e pozze di fango. A differenza di molte aree geotermiche, l’acqua sotterranee è qui al 100% di provenienza marina (ma questo non sembra fare la differenza per i caratteristici vapori sulfurei). Attenzione: Fate attenzione a dove mettete i piedi, rimanete sempre sui sentieri segnati e tenere per mano tutti i bambini che vi accompagnano. La zona è monitorata, ma è in continua evoluzione. ATTENTI AL FANTASMA DI GUNNUHVER! Tre secoli fa, il fastidioso fantasma di Guðrún Önundardóttir da cui il nome ‘Gunna’ (il suo soprannome) che viene dato a questo bellissimo campo geotermico fu ingannato da un prete a prendere la cima di una corda annodata incantata con la quale fu trascinato attraversare il campo e quindi dentro la grande fumarola. Alcuni dicono che il fantasma di Gunna non è caduto con la corda, ma si regge ancora alla sua cima, costretto ad aggirarsi intorno al bordo del vaporoso abisso per tutta l’eternità. È comunque inquietante come il vapore si sposti nella brezza ma non sparisce mai com-pletamente, come se volesse nascondere qualcosa, o qualcuno...

Guidare verso Grindavík da Gunnuhver lungo la Strada n. 425, cercare un posto chiamato Brimketill, una piscina 32

d’acqua agitata scavata nella pie-tra lavica nel corso di migliaia di anni dal martellare dell’oceano Atlantico. Si noti che anche in una giornata di sole si consiglia di visitare questo luogo indossando un impermeabile: gli spruzzi d’acqua hanno una bella gittata! Il sito di eruzione di Fagradalsfjall. L’eruzione è iniziata il 19 marzo 2021 dopo circa 40.000 terremoti originati in questa zona nell’arco di un mese. Fagradalsfjall è un vulcano tuya, un tipo di vulcano subglaciale che si forma quando la lava fuoriesce attraverso uno spesso strato di ghiaccio o calotta glaciale. I tuya sono un tipo di vulcano raro e primitivo e si trovano solitamente in zone in cui, nello stesso periodo, si sono avuti ghiacciai e attività vulcanica. Al momento di questa pubblicazione, è possibile visitare il sito di eruzione e prenotare visite guidate. Contatta il tuo rappresentante Iceland Travel per maggiori informazioni su questi tour. Il sito web di Safetravel è aggiornato regolarmente con ulteriori informazioni sugli orari di apertura ed eventuali modifiche che potrebbero esserci relativamente al meteo e/o altre condizioni. safetravel.is

Grindavík Casa della Cultura e delle Scienze Naturali contiene il Museo Islandese del Baccalà (in basso) e la mostra dedicata all ’Energia geotermica, che permette ai visitatori di appro-fondire i temi della storia geologica del paese, e vedere quello che gli esperti prevedono per il futuro geologico a lungo termine.

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Il Museo Islandese del Baccalà Lo scrittore premio Nobel islandese Halldór Laxness scrisse una volta: “Alla sintesi dei fatti e dei detti, si può dire che la vita è per prima cosa e so-prattutto baccalà”. La vita nel Reykjanes, come in molte altre aree d’Islanda, senza dubbio nel periodo di massimo splendore del settore baccalà ruotava soprattutto intorno al pesce salato. Il museo ricrea un tipico villaggio di pescatori islandese del XIX e del XX secolo. Il museo è stato inaugurato nel 2002 e coinvolge tutti i sensi per mostrarci come l’Islanda è stata costruita sull’industria del pesce salato. La sua mostra dedicata al patrimonio e alla cultura islandese illustra la lotta che la nazione ha dovuto combattere per la sopravvivenza e i suoi vecchi modi di vita, con la storia del pesce salato indissolubilmente legata alla storia e alla prosperità della nazione islandese. Il museo si trova proprio vicino al porto di Grindavík, e dopo aver visto come un tempo tutti nel villaggo passavano le loro estati a preparare il pesce salato destinato all’esportazione è possibile andare a vedere il porto moderno, dove le barche da pesca di oggi portano il loro bottino, mentre i gab-biani volteggiano sul pescato. Hafnargata 12 a.

La Laguna Blu L’attrazione più famosa di Reykjanes è certamente la “Blu Lagoon”, la Laguna Blu (Strada n. 420). In realtà, è tra le attrazioni più popolari di tutta l’Islanda, con più di 400.000 visitatori all’anno.

Come anche la più modesta piscina islandese, questa località è qualcosa che può rimanere sul vostro itinerario indipendentemente dalla stagione del vostro viaggio. In inverno ci sono contrasti magici tra acqua calda e aria fredda, con la neve bianca sulle cime di lava nera che circonda la laguna, per non parlare della possibilità di guardare le aurore boreali da quello che senza dubbio è il miglior punto di osservazione di tutto il paese. In estate, l’azzurro si rafforza con 24 ore di luce su 24, mentre diciamo la verità c’è ancora un bel contrasto tra l’aria fresca d’estate e il caldo vapore della laguna!

È probabile che abbiate già una certa familiarità con le immagini di bagnanti che si rilessano nell’acqua di color blu perla o che si spalmano i loro volti e le braccia di fango di silice bianca. La Laguna Blu è spesso la prima cosa che viene in mente quando gli stranieri pensano all’Islanda. Il colore delle acque viene da una combinazione di alghe naturali, silice e altri minerali presenti nell’acqua. Il calore è anche naturale, con l’acqua proveniente dalla profondità dell’interno della terra. L’acqua giunge alla laguna attraverso la centrale geotermica vicina, che

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estrae acqua pressuriz-zata e ad alta temperatura da utilizzare per le sue turbine a vapore per la produzione di energia elettrica. L’acqua poi viene convogliata dalla centrale verso la laguna, che ha anche comunque pozzi proprio per aiutare a regolare la temperatura. È per questo che si potranno notare dei punti caldi spostandosi da un punto all’altro della piscina.

Il costante regolamento delle acque significa anche che l’acqua in cui entrate non è mai stata in laguna più di due giorni una buona cosa per quelli titubandi nel condividere un bagno con una stagione intera di turisti e di islandesi! Le alghe in acqua variano da stagione a stagione, quindi non allarmatevi se la Laguna Blu è più verde che blu quando vi capita di visitarla. L’acqua è salata come l’acqua di mare, con l’effetto di ridurre al minimo il sulfureo odore di acqua geotermica. Non solo è divertente da vedere e provare la Blue Lagoon, ma studi hanno dimostrato che l’acqua può essere utile per alcune malattie della pelle come la psoriasi nella misura in cui le visite di islandesi che soffrono di tali condizioni sono sovvenzionati dal sistema sanitario nazionale islandese.

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CONSIGLIO LOCALE BALSAMO PER CAPELLI IN LAGUNA Se avete i capelli lunghi, utilizzate il balsamo dei capelli sia prima sia dopo l’immersione nella Laguna Blu! L’acqua lascerà la vostra pelle morbida e rivitalizzata per giorni, soprattutto se l’avrete massaggiata col bianco ‘fango’. Ma i vostri capelli potrebbero non essere altrettanto contenti con il bagno, soprattutto se non usate abbastanza balsamo, sia prima che dopo l’immersione.

Oltre al lussuoso condizionamento e all’effetto esfoliante del famoso fango di silice bianco, un’altra servizio da prendere in considerazione è il massaggio in acqua. L’unico pericolo è che vi rendiate conto di quello che vi siete persi fino a quel momento con i semplici massaggi ‘terrestri’! Sdraiati su una stuoia galleggiante, sotto una coperta, con le mani del massaggiatore al lavoro con la loro magia, chiudendo gli occhi o guardando il vapore che sale verso il cielo sopra ... Sì, è proprio una vita dura. Consiglio finale: non dimenticatevi di prenotare in anticipo l’ingresso alla Laguna Blu, che è bene ricordarlo è una delle attrazioni turistiche principali dell’Islanda e quindi anche tra le più frequentate dell’isola.

Selatangar Dodici chilometri a est di Grindavík (sulla Strada n. 427) c’è il bivio per Selatangar, un villaggio di pescatori che è stato abbandonato nel 1880. La strada conduce ad un parcheggio vicino alla riva. Da lì si trova, a 10

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minuti a piedi in direzione est, per lo più su sorprendente sabbia nera, con varie strutture delle fondamenta di edifici in pietra da usare come rifugio in un ambiente desolato, solitario, e anche inquietante. L’atmosfera è resa ancora più particolare dalle imponenti formazioni di lava del campo di Katlahraun.

Area geotermica di Krýsuvík Lungo la fessura della dorsale medioatlantica, nel sud-est della penisola di Reykjanes c’è l’area geotermica di Krýsuvík (svoltare a sinistra dalla Strada n. 427 sulla Strada n. 42). Questa zona è suddivisa in un certo numero di “punti caldi” di attività geotermica, tra cui Seltún, Hverahvammur e Hverahlíð. Le aree intorno alle sorgenti di acqua calda in questi luoghi sono di colore verde vibrante, giallo e rosso. Colonne di vapore in ascesa verso il cielo e le piscine di fango gorgoglianti che farfugliando danno vita a ritmiche sinfonie geotermiche.

LA BANALITÀ DELL’APPASSIONATO DI CINEMA Se si guida oltre il sito della Chiesa di Krýsuvík (costruita nel 1857, distrutta da un incendio nel 2010) si vedrà di fronte una grande collina, con una distinta cresta rocciosa. Questo è Arnarfell ed è stato usato per girare il film di Clint Eastwood Flags Of Our Fathers. Ricordate la scena con la famosa fotografia di marines americani che stanno per alzare la bandiera sull’isola giapponese di Iwo Jima? Ecco la scena è stata girata a Arnarfell! L’area di Krýsuvík è ovviamente popolata da una serie di vulcani.

Il monte Trölladyngja è a ovest del lago Kleifarvatn. Si tratta di un vulcano a scudo. Ha due picchi principali di ialoclastite alti rispettivamente 393 m e 374 m. Ci sono anche importanti vulcani di tipo centrale a sud e a nord. Qui i flussi di lava hanno creato campi lavici vari come quello di Afstapahraun.

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Riserva naturale di Reykjanes Reykjanesfólkvangur Questa zona è diventata una riserva naturale nel 1975 per dare un aiuto a proteggere le formazioni di lava che vi si trovano, intorno ai vulcani di faglia. Sull’altro lato della Strada n. 42, rispetto a Krýsuvík, c’è un pittoresco lago verde, Grænavatn, all’interno di un cratere d’origine esplosiva e colorato da alghe termali. A pochi minuti più a nord c’è il campo geotermico di Seltún, con un breve sentiero che si snoda attraverso gli odori chimici e i calderoni ribollenti di fango. La nostra ultima tappa consigliata a Reykjanes è il lago di Kleifarvatn, grande 9,1 km2, profondo 97 m e con

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ampi banchi di sabbia nera. Kleifarvatn si trova in cima alla zona della fessura della dorsale medio-atlantica. Dopo un terremoto del 2000, il livello dell’acqua è sceso, riducendo la sua superficie del 20%. Ma le fessure che si sono lentamente formate si sono di nuovo richiuse e il lago da allora ha riacquistato il suo livello precedente di superficie. I dintorni del lago con desolati vulcani sono unici e bellissimi. La vista dalla punta del Lambatangi, a pochi passi dalla strada lungo il bordo meridionale del lago, è ottima. SECONDO UNA LEGGENDA, un mostro, un serpente a forma di mostro, dalle dimensioni di una balena occuperebbe il lago di Kleifarvatn.

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In giro per l’Islanda con Iceland Travel In giro per il Sud Ovest Il Circolo d’oro Il Sud-Ovest dell’Islanda è noto per le attrazioni del suo ‘Circolo d’oro’, il più delle volte intese come: cascata di Gullfoss, il geysir Geysir (!) e il Parco Nazionale di Þingvellir il sito del primo parlamento islandese e bella zona paesaggistica in cui le placche continentali dell’Europa e del Nord America si stanno progressivamente allontanando. Altre attrazioni di questa parte dell’entroterra del Sud-Ovest dell’Islanda includono Kerið, un lago vulcanico, l’area geotermica di Laugarvatn, che ora vanta il complesso termale di Laugarvatn Fontana, e Skálholt, per sette secoli la capitale religiosa, culturale ed educativa dell’Islanda.

Viaggiare per il Sud-Ovest partendo da Reykjavík Le attrazioni del Sud-Ovest dell’Islanda che sono state inserite (per usare al meglio la guida) in questa sezione si trovano nell’interno, supponendo che stiate lasciando Reykjavík in direzione nord sulla Strada Circolare (Strada n. 1). Passata Mosfellsbær, girerete a destra in direzione di Þingvellir, prendendo la Strada n. 36 e arrivando a Þingvellir, che è poco meno di 50 km

da Reykjavík. Se visiterete tutti i luoghi elencati nell’itinerario (per una durata complessiva di una giornata intera), vi ritroverete di nuovo sulla Strada Circolare all’incrocio con la Strada n. 35, appena ad ovest di Selfoss, con la possibilità di completare il giro della regione del Sud-Ovest con il ritorno a Reykjavík, oppure continuare in direzione Ovest, lungo la costa meridionale.

Þingvellir Þingvellir (Strada n. 36) significa ‘spiane del parlamento’ ed è senza dubbio il sito più importante storicamente, culturalmente e geologicamente di tutta l’intera Islanda. È situato in un magnifico paesaggio vulcanico di montagne e campi di lava, ed è un patrimonio mondiale dell’UNESCO. Il Parco Nazionale di Þingvellir è stato fondato nel 1930, primo parco nazionale in Islanda, per proteggere i resti del sito del parlamento e i fenomeni naturali della zona

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circostante. Þingvellir è il sito di una fossa tettonica (rift valley) e comprende anche il lago di Þingvallavatn, il più grande lago naturale d’Islanda. Intorno al lago sono faglie e gole impressionanti che sono considerate tra i migliori esempi visibili di effetti causati dai movimenti tettonici nel mondo. Questo è uno dei luoghi in cui le placche tettoniche dell’Europa (o meglio, dell’Eurasia) e dell’America si incontrano, e dove si può vedere bene la dorsale creata tra i due continenti. Nessuna singola località incarna la storia dell’Islanda e della nazione islandese meglio di Þingvellir. L’Althingi (l’assemblea generale, il parlamento dell’isola) fu per la prima volta convocato a Þingvellir l’anno 930 d.C. e da allora fino al 1789 la sua sede rimase più o meno sempre lì. Quel parlamento era il cuore del così detto “Commonwealth islandese”, una

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specie di federazione tra insediamenti contadini controllata principalmente dai “Goðar” (capi politico/religiosi) ma gestita anche come avveniva all’epoca un po’ in tutta Europa con una certa partecipazione da parte della gen-te comune. Nella storia dell’isola, quindi, Þingvellir è stato un punto d’incontro annuale per tutti gli islandesi, con conseguente importante ruolo nel modellare la lingua e la letteratura, entrambi elementi centrali nella vita quotidiana della gente, fino ai giorni nostri. Il parlamento infatti fornì per secoli la motivazione ufficiale per incontrarsi ogni anno. Tali incontri erano importanti occasioni per scambiare notizie, recitare poesie, incontrare futuri sposi e organizzare una vera e propria fiera mercato. Ci sono pochi resti visibili delle vecchie assemblee generali, e questi sono poco più che escrescienze nel terreno. Tutti i principali luoghi di interesse storico sono raggruppati nell’angolo sud-ovest

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del parco. Visitando il posto capirete il perché: quella infatti è una zona che si presta bene ad ospitare una riunione assembleare a causa dell’alto muro di roccia che serve da anfiteatro naturale, con il fiume da usare per la pesca e l’acqua potabile, e lo spazio ampio in pianura, ideale per montare gli accampamenti.

Þingvellir occupa un’area che si può facilmente esplorare in un periodo di tempo che può andare da un minimo di un’ora (concentrandosi sui luoghi di interesse storico) fino a tre ore (prendendo anche sentieri esterni così da includere un più ampio numero di punti di interesse geologico). I percorsi e singoli luoghi di interesse a Þingvellir sono ben segnalati, ma nella scheda che segue vi offriamo una sintesi di alcuni dei punti principali.

Un tour condensato della Þingvellir storica Þingvellir dispone di due centri visitatori (thingvellir.is). Arrivando da Reykjavík, il primo centro che si incontra è quello didattico (con dispositivi per la visione di documentari audiovideo, mappe e punto vendita libri), posto in cima alla faglia dell’Almannagjá. La deviazione

dalla Strada n. 36 è segnata con la scritta “Fræðslumiðstöð”. Più avanti sulla Strada n. 36 c’è l’altro centro informazioni con caffetteria e un bookshop più ampio. Le aree di parcheggio più vicine ai luoghi sono quello nei pressi del primo centro informativo e giù, a valle, lungo la Strada n. 362, a circa 150 metri dalla chiesa. Dal primo centro informativo, un ampio sentiero porta giù nell’Almannagjá (“faglia di tutti gli uomini”) e al luogo detto Lögberg (roccia della legge), contrassegnato con un pennone. Da questo podio naturale il Lögsögumaður (“il banditore, il proclamatore della legge”), che ricopriva l’unica carica stipendiata dell’Althingi, aveva il compito di recitare tutte le leggi a memoria. Da questo luogo il cristianesimo fu proclamato religione nazionale nell’anno 1000 (così che a tutti gli islandesi fu imposto il battesimo, da eseguire comunque appena avrebbero trovato una sorgente geotermica d’acqua calda sulla via di casa!). A oriente dell’Almannagjá c’è il Neðrivellir, dove si riuniva il Consiglio legislativo per discutere, dibattere, stabilire e modificare le leggi. Guardando verso sud, protuberanze di terra e pietre segnano i resti di accampamenti temporanei chiamati Búðir (casotti). La faglia di Flosagjá segna il confine orientale dell’area dell’assemblea parlamentare. A Nord-Est della Roccia della legge, oltre il fiume, ci sono i Neðrivellir (Campi bassi), sede della Lögrétta (Consiglio legislativo).

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L’Öxará (il fiume dell’ascia) è stato probabilmente deviato per fornire acqua potabile al parlamento. Lungo il lato Nord dell fiume c’è Drekkingarhylur (la pozza dell’annegamento), dove almeno 18 donne condannate per reati quali la stregoneria, l’adulterio o l’infanticidio sono state giustiziate gettandole nell’acqua legate in sacchi.

il respiratore) a Silfra, una spaccatura sul bordo del lago di Þingvallavatn, che si trova direttamente nella faglia tra i due continenti. Questo lago, il più grande lago naturale d’Islanda, costituisce il confine meridionale del Þingvellir, e il 90% delle sue acque proviene da sorgenti sotterranee e di fessura.

Una breve passeggiata a nord della pozza dell’annegamento vi porta alla bella cascata di Öxaráfoss, che scende dal bordo della spaccatura dell’Almannagjá. Procedendo dalla Roccia della legge verso Est si attraversa un isolotto al centro del fiume, dove nei primi decenni dell’Alþingi (ovvero fino al loro divieto nel 1088) venivano combattuti i duelli. Dall’altra parte del fiume c’è la bella chiesa di Þingvallakirkja. La prima chiesa fu costruita intorno al 1016, con campana e travi inviate dal re Olaf di Norvegia. L’attuale chiesa, consacrata nel 1859, è stata restaurata nel 1970 riportandola in buona parte alle sue condizioni originarie. Dietro la chie-sa si trova il cimitero in cui sono sepolti due poeti, figure chiave della rinascita nazionale del paese: Jónas Hallgrímsson (1807-1845) e Einar Benediktsson (1864-1940).

Þingvellir per escursionisti e subacquei Questo non è un errore di battitura stiamo dicendo che si possono fare veramente immersioni a Þingvellir! Più di una società offre immersioni subacquee e di snorkeling (nuotare con 40

La spaccatura di Silfra è creata dall’allontana-mento tra le zolle continentali l’Eurasia sulla destra, l’America a sinistra, in alcuni punti a distanza ravvicinata da poterle toccare contemporaneamente, ma in allontanamento (ad un ritmo anche di 2 cm all’anno). Fare snorkeling (o immersioni, se si è dotati di patentino apposito) è un modo magico per vivere questo paesaggio, sia per chi fa snorkeling per la prima volta sia per chi è un esperto subacque. Fate attenzione: l’acqua è così chiara che si può soffrire di vertigini come quando si si si affaccia da un baratro d montagna!Se si preferisce rimanere sulla terra ferma, ci sono anche un sacco di sentieri nella zona e attorno a Þingvellir che vi condurranno a campi di lava, rovine di fattoria e alcuni a splendide viste sul paesaggio circostante. Si può prenotare questa attività direttamente dall’ applicazione o sul sito icelandtravel.is.

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Centrale geotermica di Nesjavellir Nei pressi della riva sud-ovest del lago di Þingvallavatn, deviando dalla Strada n. 360, c’è la centrale di Nesjavellir (che è accessibile anche dal Hengill), la più grande centrale geotermica islandese. Nesjavellir struttando le sorgenti calde geotermiche produce acqua calda e energia elettrica per la rete di distribuzione municipale e attira migliaia di visitatori l’anno. Progettata per decenni, la centrale di Nesjavellir fu iniziata nel 1987 e fu completata nel 1990. Nesjavellir ha una potenza installata di circa 120 MW di energia elettrica e fornisce circa 1800 litri di acqua calda al secondo, coprendo da sola più della metà del fabbisogno energetico di Reykjavík.

L’area geotermica di Laugarvatn

che si erano rifiutati di farsi battezzare nelle acque fredde di Þingvellir furono portati a Laugarvatn per essere battezzati nella sorgente calda. Laugarvatn Fontana è un impianto termale e centro benessere posto a 25 km da Þingvellir, sulla Strada n. 37, lungo la strada per Geysir e Gullfoss. Fontana ubicata in una zona esclusiva nell’area geotermica di Laugarvatn. La gente ha fatto il bagno nelle sorgenti calde di Laugarvatn per secoli e le terme di Laugarvatn Fontana continuano questa tradizione all’insegna della comodità e del lusso, a disposizione tutto l’anno. Hverabraut 1, 840 Laugarvatn, fontana.is CONSIGLIO DEL POSTO - SCEGLIERE IL MEGLIO DELL’ESPERIENZA TERMALE Abbiamo sentito dire che uno deve visitare o Laugarvatn Fontana (sopra) o la Blue Lagoon. Oltre alla sua splendida posizione, Laugarvatn Fontana è senza dubbio più attraente per le sue saune, famose per il loro suono che naturale sale dalle sottostanti sorgenti geotermiche gorgheggianti, mentre la Laguna Blu è famosa per la sua grande piscina all’aperto, i fanghi di bellezza a base di silice, e massaggi d’acqua. In altre parole, sono esperienze molto diverse e quindi si consiglia di farle entrambe!

Da Þingvellir si può guidare attraverso la brughiera di Lyngdalsheiði sulla Strada n. 365 fino alla zona del lago Laugarvatn. Laugarvatn è una zona geotermica, e si dice che quando il cristianesimo è diventato religione nazionale nell’anno 1000, i capi da nord IN GIRO PER IL SUD-OVEST

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Area geotermica di Geysir Geysir è il nome di un geyser in particolare che si trova in questa zona geotermica sulla Strada n. 35. Si tratta della sorgente da cui deriva anche la parola tecnica, usata anche in italiano, di “geyser”. È stato scoperto e chiamato così nel XIII secolo, quando il suo getto raggiungeva anche un’altezza di 80m. Oggi bolle con calma e singhiozza, catturando raramente l’attenzione delle fotocamere, anche se ha spruzzato diverse volte dopo alcuni grossi terremoti del 2000. E che dire allora di tutte quelle foto di Geysir che hai visto? Riguardano Strokkur, proprio accanto a Geysir, che produce il suo getto (alto fino a 35 m) in modo spettacolare ogni cinque minuti o giù di lì. Vale la pena guardare Strokkur e il suo getto un paio di volte, essendo ogni getto diverso per 42

dimensione. Ogni volta che Strokkur spruzza, produce acqua molto calda (circa 125 ° C non avvicinarsi troppo!) che è stata intrappolata insieme a gas caldo e ha colpito uno strato di acqua più fredda più vicina alla superficie. Per molti è la bolla di acqua che si vede poco prima che si formi lo spruzzo ad essere più impressionante dello stesso spruzzo. L’area geotermica di Geysir copre circa 3 km2 ed è piena di sorgenti di acqua calda, torrenti fumanti, pozze di fango dai fantastici colori minerali, specchi d’acqua ricchi di silice e dal color turchese. L’accesso all’area è sempre aperto, ma fate attenzione a non attraversare le corde che contrassegnano le aree di sicurezza, a meno che non abbiate il passatempo di saltare nelle pentole di minestra bollente.

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FUORI DAI SENTIERI BATTUTI - IL BOSCO DI HAUKADALUR Lasciando Geysir in direzione della cascata di Gullfoss, si ha la possibilità di girare a sinistra e prendere la Strada n. 333 che seguendo il bordo del campo geotermico vi porta alla macchia di Haukadalur, a pochi minuti di distanza. Questa è la più grande area boschiva demaniale del Sud dell’Islanda e ha sentieri ben segnalati. Il bosco è dotato anche di percorsi speciali per sedie a rotelle. Molte guide turistiche non menzionano Haukadalur, rendendolo un luogo ancora più tranquillo per quelli come noi sanno godersi un bel pranzo al sacco! Haukadalur è inoltre sede di un piccolo bosco gestito da Iceland Travel.

Gullfoss Gullfoss è una magnifica cascata nel canyon del fiume Hvítá, a soli 7 km da Geysir, ancora sulla Strada n. 35. È di 32 metri di altezza, è formata da tre balzi, è larga 20 metri e si immette in un gola lunga 2,5 km e profonda 70m. La quantità media di acqua che scorre in questa cascata è di 140 m3/s e il valore massimo di portata misurato è stato di 2000 m3/s. Gullfoss, che significa “cascata dorata”, è la cascata più iconica d’Islanda. È molto probabile che possiate sentire la voce della cascata prima di vederla, ma è a soli cinque minuti a piedi dal parcheggio. Non si può vedere fino al fondo della gola, ma anche se si potesse, la parte inferiore della cascata sarebbe comunque oscurata dagli spruzzi. A causa di questi spruzzi, la cascata

di Gullfoss è un luogo adatto per i cacciatori di arcobaleni, che si formano non appena gli alti spruzzi sono colpiti dai raggi del sole! Il rovescio della medaglia di questa perenne pioggiarellina dorata è che potrebbe essere necessario indossare un impermeabile anche nel giorno più soleggiato d’estate. Gullfoss ha una storia degna della sua maestosità fisica. Nella prima metà del XX secolo, ci fu un gran parlare su come usare la cascata per generare elettricità, e durante quel periodo la cascata fu affittata (indirettamente) dai proprietari a investitori stranieri. Venduta allo Stato islandese, dopo tanto discutere sul suo utilizzo, la cascata è stata alla fine posta sotto protezione. Vicino alla cascate c’è un monumento a Sigríður Tómasdóttir, figlia di uno dei proprietari originari. A lei viene attribuito il merito di aver salvato nel 1920 Gullfoss dall’essere sommersa da una diga idroelettrica. Sigríður minacciò di gettarsi nella cascata se il progetto fosse andato avanti. Il giudice la condannò, ma di fronte alla pressione dell’opinione pubblica, la società idroelettrica abbandonò il progetto. Se guardando il tonfo che fa il fiume Hvítá a Gullfoss nel canyon si accendesse il vostro spirito d’avventura, potete sempre andare a fare rafting sul fiume Hvítá magari in un tratto più a valle! Si può prenotare questa attività direttamente dall’ applicazione o sul sito icelandtravel.is.

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Flúðir

Friðheimar

Se si prende la Strada n. 359 in direzione sud-est, invece di rimanere sulla Strada n. 35, si passa attraverso la località di Flúðir. Flúðir è attraversata dall fiume Stóra-Laxá, uno dei preferiti tra i pescatori di salmone, come suggerisce anche il nome (che vuol dire infatti “grande fiume del salmone”). Flúðir è una zona geotermica molto attiva, con importanti attività di orticoltura, coltivazione in serra e coltivazione di funghi.

Il piccolo villaggio di Reykholt, lungo la Statale 35, è rinomato per le sue fornti geotermiche. Qui, inoltre, troverete la fattoria a conduzione familiare di Friðheimar, che vi consente di conoscere due aspetti interessanti dell´agricoltura islandese: le colture in serra con energia geotermica per prodotti di consumo locale e la passione per i piccoli, ma robusti, cavalli islandesi. Una sosta presso questa fattoria viene facilitata dall‘essere lungo il percorso della famosa escursione, il Circolo d‘oro. Friðheimar, (che si traduce „mondo di pace“), è una delle serre a conduzione familiare di maggior successo in Islanda. Qui vengono prodotti gustosi pomodori durante tutto l’anno.

La posizione di Flúðir, così vicina alle importanti attrazioni storiche e geologiche citate nel presente capitolo, rende ancora più forte la sua capacità di attrazione turistica. Nella zona ci sono anche alcuni siti storici, tra i quali Hruni, località con fattoria, chiesa e canonica sulla Strada n. 345. Vari personaggi storici sono associati con Hruni, ma è forse più noto in relazione ad una storia che narra come il diavolo fosse riuscito a tirar giù

Nella serra, tra l’aroma fragrante di piante di pomodoro e il ronzio delle api operaie potrete gustare un drink o un delizioso pasto. Vi consigliamo di assaggiare la zuppa di pomodoro che ha reso famosa la fattoria . La famiglia alleva anche cavalli Islandesi e gli ospiti potranno imparare di più su questo magnifico animale, osservando uno spettacolo di cavalli molto divertente. Il cavallo islandese è un discendente della razza di cavalli originariamente portata in Islanda dai primi coloni insediati in Islanda nel IX secolo.

nel suo regno la chiesa con tutti i suoi parrocchiani dopo che questi avevano festeggiato l’arrivo dell’anno nuovo con un po’ troppo, diciamo, zelo tra balli, canti e gran bevute! 44

Temprati dalla terra nativa, questi animali si caratterizzano per una lunga vita e poche malattie. La legislazione islandese impedisce l’importazione di cavalli nel paese e, allo stesso modo, il ritorno degli animali esportati non è consentito.

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Cosa rende i cavalli Islandesi davvero unici rispetto ad altre razze? Questi animali sono noti per la capacità di avere due ulteriori tipi di andatura rispetto ai tradizionali passo, trotto, galoppo. Il cavallo Islandese è l’unico ad avere 5 diverse andature, il più pregiato è il Tolt un andatura a quattro battiti dove la cadenza dell’andatura è la stessa del passo. Questo significa che, in qualsiasi momento, almeno uno zoccolo tocca il terreno rendendo questa andatura molto confortevole per chi cavalca.

Skálholt Skálholt, nel Biskupstungur, accanto alla Strada n. 31 (a sinistra se venite da Nord lungo la Strada n. 35), è uno dei più importanti siti archeologici e storici islandesi. Skálholt era la sede episcopale per il Sud dell’Islanda e centro di cultura e di istruzione per 700 anni. Il cristianesimo divenne religione di stato dell’Islanda nell’anno 1000. Il primo vescovo romano-cattolico del paese, Ísleifur Gizurarson, fu ordinato nel 1056 e si stabilì a Skálholt. Più tardi

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anche Þorlákur Þórhallsson (1178-1198), santo ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa di Roma e dichiarato protettore dell’Islanda, risiedette a Skálholt. Una chiesa fu costruita a Skálholt a metà del XII secolo e all’epoca era la più grande struttura architettonica in legno di tutto il medievo scandinavo (circa il doppio della lunghezza della chiesa attuale). Come centro educativo, Skálholt ebbe un ruolo importante nella democratizzazione dell’educazione, aperta anche ai laici di entrambi i sessi, le classi condotte in lingua volgare islandese, e latino. Skálholt vanta anche il primato di essere stata agli inizi del XIII il più grande insediamento dell’Islanda, con 200 persone. L’opera più importante della chiesa è il grande mosaico, opera dell’artista islandese Nína Tryggvadóttir (19131968), nel presbiterio che raffigura Cristo con le braccia aperte. Il pulpito è ben più antico della chiesa attuale e sul pannello del retro potrete vedere l’antico stemma dell’Islanda: un filetto di merluzzo. Appena attraversato il portone della chiesa una porta sulla sinistra conduce al museo archeologico e al tunnel sotterraneo che un tempo collegava la chiesa medievale con gli edifici del complesso vescovile e scolastico. Qui potete seguire la storia (ben documentata) di Skálholt e ammirare le lapidi sepolcrali dei vescovi e il sarcofago del vescovo Páll Jónsson (1196-1211), ricavato da un massiccio blocco di arenaria. Il sarcofago è stato

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scoperto solo durante uno scavo nel 1956 e quando il coperchio è stato sollevato la testa di Páll giaceva ancora sul suo cuscino di pietra, con il suo bastone pastorale ancora al suo fianco, mentre i tombaroli sembra gli avessero già sfilato l’anello episcopale. Ottanta metri dalla attuale chiesa si trovano due pietre lavorate. Non molto lntano c’è il monumento a Jón Arason, l’ultimo vescovo cattolico d’Islanda, che fu decapitato insieme ai suoi figli nel 1550, dopo aver condotto una resistenza armata contro il re danese che intendeva imporre il luteranesimo a tutto il paese. Vedi anche il calendario degli eventi per le informazioni sul festival di musica classica tenuto a Skálholt ogni estate. ATTENZIONE - L’ALTRA REYKHOLT La Reykholt che si passa lungo la Strada n. 35, in direzione sud verso Skálholt o Flúðir da Gullfoss e Geysir, non deve essere confusa con la più famosa Reykholt, posta nell’Ovest dell’Islanda, famosa per essere la patria del più grande scrittore e uomo politico dell’Islanda medievale, Snorri Sturluson. Questa “altra” Reykholt, all’interno del Cerchio d’Oro, è un insediamento tranquillo costellato di sorgenti di acqua calda e serre. Il nome di Reykholt potrebbe essere tradotto come “brughiera fumante” ed è senza dubbio derivato dal fumo, inteso come vapore, che si vede passando dalle sorgenti termali della zona. In effetti, data questa etimologia, è un miracolo che non ci siano decine di Reykholt in giro per l’Islanda!

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d’Islanda, e ha la caldera intatta meglio riconoscibile a vista.

Kerið I visitatori diretti verso sud sulla Strada n. 35 (a soli 15 km a nord est di Selfoss) devono fermarsi a vedere un cratere di scorie vulcaniche, dalla bella forma, che contiene un affascinante lago color blu-verde. Kerið una volta era considerato dagli studiosi un cratere formatosi circa 3.000 anni fa da un’esplosione, ma ora si pensa che sia un cono vulcanico, di età anche doppia, che con il crollo della camera magmatica alla fine di una eruzione vulcanica ha dato vita al cratere. Kerið è uno dei vari laghi vulcanici che ci sono in questa zona, conosciuta come la zona vulcanica occidentale

Kerið è profondo 55 m, lungo 270 m e ampio 170 m, e le sue pareti rocciose sembrano per lo più rosse, nere o ocra, a seconda della luce. Se avete tempo per una passeggiata, c’è un sentiero lungo il bordo attenti a dove mettete i piedi! ma è anche un buon posto dove fermarsi per sgran-chirsi le gambe anche se hai solo un minuto per ammirare il panorama. CURIOSITÀ MUSICALE Björk una volta ha fatto un concerto su una zattera di legno che galleggiava in mezzo al lago del cratere Kerið.

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In giro per l’Islanda con Iceland Travel In giro per il Sud Centrale La porta di accesso alla magnifica regione della costa Sud-Ovest dell’Islanda e al suo immediato entroterra è la Strada n. 1 nel tratto da Hveragerði a Selfoss. La zona è dominata dal Monte Hekla, uno dei vulcani più distruttivi del paese, e dall’immenso campo di lava del Þjórsárhraun, che si pensa sia il campo di lava più voluminoso prodotto sulla terra dalla fine dell’ultima glaciazione. Qui, i fiumi Hvítá, Rangá e il possente Þjórsá il fiume più lungo d’Islanda nutrono tratti impressionanti di terra fertile. Essendo solo un’ora di auto da Reykjavík, la zona è ideale per escursionisti che desiderano conoscere la varietà della natura islandese e i suoi dram-matici contrasti di colore e composizione.

Da Hveragerði a Selfoss La città di Hveragerði si distingue per i suoi gruppi di serre illuminate e riscaldate, un luogo dove gli abitanti sono stati molto bravi (fin dal 1920) nello sfruttare la potenza dell’energia geotermica. Così sono stati in grado di coltivare una ampia varietà di frutta e verdura, comprese varietà esoti-che come la papaia e le banane. Il principale centro di informazioni turistiche per la regione della costa

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occidentale-meridionale si trova a Hveragerði. Gli uffici sono ben forniti di informazioni turistiche e mappe, con la possibilità un regalo per gli appassionati di geologia di visitare una interessante mostra sul terremoto che ha scosso violentemente la città nel maggio 2008. Nel caso in cui vi siate chiesti che cosa si senta con un terremoto di magnitudo 6,3 della scala Richter (e non abbiate paura del buio), potete provare sul posto il loro simulatore e lo scoprire! Sunnumörk 2-4, south.is Hengill. Le alture che si ergono sopra Hveragerði sono piene di sentieri e fumanti sorgenti termali, e per coloro che apprezzano escursioni non troppo impegnative e dalla durata non eccessiva, con in più il valore aggiunto di un piscina geotermica alla fine del percorso, il Hengill è quindi meta perfetta per una deviazione prima di esplorare la regione costiera del Sud nel suo tratto più a Ovest. Non sarà così impressionante o faticoso

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come fare trekking sulla Laugavegur, il fomoso cammino dell’altipiano degli interni, o sul Fimmvörðuháls, ma le 2 ore e mezzo di cammino verso la fumante vallata di Reykjadalur nell’area di Hengill, è comunque una escursione ben gratificante. Se poi siete una di quelle persone ambiziose a cui proprio non piace tornare indietro, si può continuare sul sentiero fino a Þingvallavatn, durata del percorso un giorno. L’accesso principale al cammino, chiamato Rjúpnabrekkur (“piste della pernice bianca”), è via Breiðumörk la strada principale che attraversa Hveragerði in direzione nord. Selfoss è un ottimo punto in cui fermarsi per un boccone presso uno dei ristoranti del posto, fare scorte e rifornimento prima di proseguire. La cosa più caratteristica è il ponte sospeso costruito nel 1945 sopra l’ampio fiume Ölfusá. È stato costruito in tempi record per sostituire un vecchio ponte costruito nel 1891 che crollò quando due camion del latte vi ci passarono sopra nello stesso momento.

Lungo la Strada n. 32 Il Þjórsárdalur, o ‘valle del fiume del toro’, nei primi secoli della storia islandese era una zona densamente abitata, ma ora è il luogo dove si sono conservati solo rari cimeli dei tempi vichinghi. Numerose sono le località interessanti nella valle del Þjórsárdalur. Con forti contrasti tra paesaggi di boschi di betulle, fiumi e una serie di celebri cascate, l’area è

incorniciato da montagne dalla cima piatta e pavimentata con un antico campo sabbioso. Seguendo il corso del possente fiume Þjórsá giungiamo a luoghi che vi impressioneranno per bellezza e splendore. La strada per le meraviglie della valle di Þjórsárdalur si trovano a 15 chilometri o giù di lì da Selfoss, sulla Strada n. 30, che si stacca in direzione nord-est dalla Strada n. 1 seguendo la sponda occidentale del fiume Þjórsá in direzione dell’interno. Si prende quindi, girando a destra, la Strada n. 32 che si estende verso la valle e attraversa il piccolo borgo di Árnes. Nei pressi poi di Hagafell la meravigliosa vista sul Hekla invita coloro che hanno occhio fotografico ad una sosta ai bordi della strada per scattare un’istantanea. Altre attrazioni della zona si trovano proseguento a cerchio lungo il lato nord del fiume in direzione est, lungo la Strada n. 32 per poi tornare indietro sull’altro lato del fiume, lungo la Strada n. 26, verso la circonvallazione principale della Strada n. 1. APPROFONDIMENTO GEOLOGICO Il Þjórsárhraun è un’antico strato di lava che copre tutta la superficie della pianura della valle del Þjórsárdalur. Tale strato di lava fu creato circa 8000 anni fa durante una enorme eruzione fessurale formatasi a sud-ovest delle montagne del Gjáfjöll. Secondo i geologi, la lava fuoriuscì da una fessura grande 20-30km comprendo in breve tempo una distanza di 140 chilometri, arrivando velocemente fino al mare. Si è detto che sia la più grande colata di lava prodotta da un’eruzione singola dai tempi dell’era glaciale.

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HÁIFOSS | 64°12’24.2136“ N 19°40’56.2764“ W


Gaukshöfði. All’ingresso della valle del Þjórsárdalur, tra Árnes e Hjálparfoss, ci si può fermare per una breve salita in cima al Gaukshöfði, uno sperone di roccia con il grande fiume ai suoi piedi e una splendida vista del Hekla. Se il tempo lo permette, è anche un luogo ideale per un pic-nic! Hjálparfoss. Una breve deviazione di 1 km su una strada sterrata dalla Strada n. 32 vi porta a Hjálparfoss, una cascata piuttosto suggestiva che si forma dove il fiume si sdoppia tra colonne di basalto. Da non perdere, anche per una visita veloce e un’istantanea alle sue pittoresche caratteristiche. Tra le molte straordinarie formazioni rocciose cercate la forma di un curioso orso di basalto, eternamente di vedetta. Un po’ più avanti sulla Strada n. 32 c’è la sterrata Strada n. 327 che vi porta fino a Stöng, dove è possibile visitare l’area archeologica con le rovine di una grande casa contadina vichinga del XII secolo. Prima della devastante eruzione del Hekla del 1104 tutta la zona era piena di insediamenti fiorenti, con fino a 20 centri abitati. Mappe illustrative su pannelli spiegano sul posto come era in origine l’insediamento, la vita al suo interno e molto altro. Prima di tornare a percorrere la Strada n. 32 portatevi alla Þjóðveldisbær (la fattoria dei tempi del ‘Commonweath’), un insediamento vichingo ricostruito sulla base delle informazioni raccolte con gli scavi archeologici di Stöng. Un po’ di paradiso si trova a Gjáin dove fiori selvatici e uniche formazioni rocciose incorniciano una bella gola, completa di ruscelli gorgheggianti, cascate e

popolate da anatre arlecchino. Un sentiero ben battuto vi conduce dalle rovine di Stöng a questa deviazione deliziosa. Háifoss. Se non vi scoraggia un’escursione di 8 km, Háifoss è un’altra attrazione clou della zona e vale la pena una visita. Con la sua altezza spettacolare di 120 m ( 394 piedi), questa è la terza cascata più alta d’Islanda. È difficile non rimanere impressionati dal torrente sottile che precipita fragorosamente in una pura e semplice gola. Il bivio per questa località è circa 10 km più avanti, lungo la Strada n. 32.

Hekla e dintorni Proseguendo oltre Búrfell sulla Strada n. 32, ad un certo punto la strada attraverserà il fiume Þjórsá e poi troverà dopo circa 15 km l’incrocio con la Strada n. 26. A meno che non siate ben preparati per una lunga deviazione a Landmannalaugar, girare a sud-ovest, a destra, e proseguire sulla Strada n. 26, attraverso la regione del Hekla. Questa strada vi porta attraverso un deserto con paesaggi di tipo lunare e ambienti scenografici tempestati di spessi strati di cenere vulcanica, lava e pomice gialla prodotta da precedenti eruzioni vulcaniche. Proseguendo su questa strada si ritorna alla Strada n. 1 passando dal Hekla e dalla zona di Landsveit. Monte Hekla. Prima dell’eruzione del Eyjafjallajökull del 2010 il Monte Hekla era la stella tra tutti i vulcani d’Islanda, con un record di 18 eruzioni accadute

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nell’ultimo millennio. La prima eruzione conosciuta si ebbe nel 1104: fu questa a distruggere e in parte a preservare l’insediamento vichingo di Stöng. Invece del classico cono vulcanico, il Hekla è parte di una serie piuttosto irregolare di creste, spesso nascoste dietro un banco di nubi spesse da cui il nome un po’ minaccioso di ‘l’incappucciato’. La silenziosa neve, tranquillamente appollaiata sul picco allungato della montagna, sembra pacificare il suo cuore fuso, che dal 1970 ha erutato una volta ogni dieci anni. L’ultima eruzione risale al 26 febbraio del 2000 ed è durata 12 giorni. Per una conoscenza più diretta del Hekla proseguite lungo la Strada n. 26 fino a raggiungere una cascata sulla destra denominata Tröllkonahlaup (‘balzo della donna troll’). La strada qui vi porta nel punto più vicino possibile alla base del vulcano, altrimenti dovreste dedicarvi ad una scalata impegnativa.

Salire sul Hekla Per molti anni la gente ha vissuto con la paura di salire su questo bel bestione di montagna, alta 1.491 m (4.891

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piedi), soprattutto a causa della sua reputazione, di origine medievale, di essere la porta dell’inferno. Dopo ogni eruzione il monte tende a rumoreggiare per un po’ a volte per mesi. Un fatto che nel Medioevo veniva considerato il suono delle “voci angosciate delle anime tormentate”, alimentando la leggenda. Nonostante queste temibili storie, un paio di giovani islandesi coraggiosi di nome Eggert Ólafsson e Bjarni Pálsson nel 1750 si arrampicarono e domarono la bestia. Se avete in programma una salita alla cima di questa montagna, allora è consigliabile venire ben preparati e anche avere familiarità con le procedure di emergenza in caso di improvvisi cambiamenti climatici ed eruzioni. La brochure “Linee guida in caso di emergenza da eruzione” (Eruption Emergency Guidelines) è normalmente disponibile nei centri di informazione turistica. Se si vuol salire sulla vetta, il sentiero inizia dalla strada F225 per Landmannalaugur. La stessa salita dura almeno 7 ore (4 ore per salire, e 3 per scendere). Chiedere al Centro Hekla per un buon consiglio e una mappa dettagliata.

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ALLARME TROLL All’ombra del Monte Hekla sul lato Sudest della valle del Þjórsá si trova la cascata Tröllkonuhlaup, dove torrenti di acqua dolce si gettano verso il basso tra rocce sporgenti. Secondo la tradizione, la donna troll del Búrfell pose le rocce come appoggio per portarsi dall’altro lato del fiume in modo tale da poter ritrovare la sorella senza doversi bagnare i piedi. In un altro racconto popolare si narra che un contadino del luogo di nome Gissur dalla vicina Landsveit avesse avuto un incontro ravvicinato con una delle sorelle, che si diceva essere affamata di carne umana. Le signore troll non si fecero certo trovare impreparate, visto che una di queste fu sentita chiedere alle sorelle un pentolone in cui intendeva cucinare il contadino!

Þjófafoss. Questa ampia cascata ma dalla modesta portata è nota come ‘la cascata del ladro’. Incorniciata mirabilmente sullo sfondo dal Monte Búrfell, fornisce un tocco colorato di benvenuto in una zona altrimenti assai anemica. Il nome della cascata richiama una storia cruenta fatta di ladri annegati per i loro crimini. La strada sterrata alquanto accidentata che conduce a questa attrazione si diparte dalla Strada n. 26 non lontano da Tröllkonuhlaup.

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Il Centro Hekla (Heklusetur). Sul lato occidentale del Hekla, proseguento in direzione sud-ovest sulla Strada n. 26, si trova il centro espositivo di Leirubakki un locale agriturismo, hotel e negozio. La mostra documenta gli eventi sismici del passato, riportandoli in vita con riprese video e pannelli didattici, presentando la storia generale della famosa montagna attiva. È aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 21:00. Hekla Centre, Leirubakki, 851 Hella, leirubakki.is Leirubakki. Oltre ad offrire la ben realizzata esposizione al Centro Hekla, questa fattoria è interessante per come ha saputo crescere nel tempo offrendo una gamma piuttosto ampia di servizi e strutture, tra cui una stazione di carburante, un ristorante e un hotel, con una piscina all’aperto e addirittura vasche per l’idromassaggio. La fattoria fornisce inoltre escursioni con attività nel caso in cui siate interessati ad esplorare la zona a cavallo o andare a pesca nel vicino Ytri-Rangá, un bel fiume alimentato da sorgive e ricco di salmoni nella regione di Hekla. Visita il sito per ulteriori informazioni e prenotazioni. SCEGLIERE IL VERDE Dopo numerose storiche eruzioni dell’Hekla, importanti aree di verde lussureggiante della valle sono state soffocate sotto spessi strati di cenere. Negli ultimi anni sia il servizio forestale sia l’autorità per l’energia hanno unito le forze per proteggere la vegetazione rimanente e hanno fatto un grosso sforzo per rinverdire la valle, piantando migliaia di alberi.

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Da Hella a Hvolsvöllur Ritornati sulla Strada n. 1, un breve itinerario in direzione sud-est vi porterà, attraverso alcuni pascoli verdi piuttosto piacevoli, al villaggio agricolo di Hella, una piccola comunità con servizi modesti. Hella però è famoso per la gran passione per i cavalli che i suoi abitanti hanno. E quindi per questo potresti trovarti a guidare lentamente, dietro a un quattro ruote motrici con rimorchio al seguito, guardando il didietro di un cavallo! Questa città scarsamente popolata è anche la porta d’ingresso alla regione della Saga di Njáll, dove storicamente il legame con le saghe è più intenso. Con uno piccolo centro servizi e bei panorami (coronati sullo sfondo dal Monte Hekla), è un ottimo posto per fare una breve pausa prima di dirigersi verso il cuore della regione della Saga di Njáll. Þingskálir. Mille anni fa, ai tempi di Njáll (il protagonista della omonima saga), l’assemblea annuale del distretto di Rangárvellir si riuniva in questo luogo, appena a est del fiume Ytri-Rangá (ci si arriva con la Strada n. 268). Anche se poco visibili, qui sono state scavate 37 abitazioni temporanee di epoca vichinga. Un luogo d’interesse assai più sinistro, chiamato “pietra del sacrificio”, si trova a breve distanza, nei pressi di un monticello che si fa notare nel paesaggio. Questo grosso masso veniva usato come luogo di esecuzione dei criminali.

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Keldur ora funziona come un caseificio moderno, ma i dintorni di questa antica fattoria particolare, con le sue casa di torba ben conservate, sono piene di luoghi che odorano, in senso positivo, di storia e risalgono al periodo delle saghe dei vichinghi. L’insediamento è infatti spesso citato nella Saga di Njáll come la residenza di uno dei suoi personaggi, Ingjaldur Höskuldsson. Per arrivare a Keldur prendete la Strada n. 264, girando a destra 1 km a sud-est di Hella, e procedete per circa 16 km, fino al suo termine più orientale. Gunnarssteinn. Circa 3 km a est di Keldur un masso segna il luogo in cui si svolse un episodio particolarmente cruento della Saga di Njáll. Qui infatti Gunnar, uno dei personaggi principali della saga, cadde insieme ai suoi uomini in un’imboscata e ne seguì una sanguinosa battaglia. Chissà se il braccialetto con due cuoricini, scoperto nel XIX secolo nella zona durante uno scavo, apparteneva a Hjörtur (“cuore”), fratello di Gunnar, che fu sepolto, secondo la saga, proprio a Gunnarssteinn.

Il Lava Center, situato nella regione di Hvolsvöllur, è una mostra educativa, interattiva ad alto contenuto

tecnologico, che mostra l’attività vulcanica, terremoti e la formazione dell’Islanda nell’arco di milioni di anni. Hvolsvöllur. Viaggiando più a sud fino alla piccola cittadina sviluppatasi lungo la strada n. 1, entrate nel cuore del paese della Saga di Njáll. Gli amanti della letteratura e della storia vichinga potranno godersi una fermata presso il ristorante Valhalla e Saga Centre (a Rte. 261). Puoi goderti un barbecue e ammirare un’esposizione di modellini di costruzioni del periodo delle saghe e riproduzioni dei costumi d’epoca. Quadri e pannelli informativi rivelano gli interessanti eventi storici del periodo vichingo. La novità è un arazzo fatto a mano che raffigura gli eventi della Saga di Njáll. L’arazzo è realizzato secondo lo stile di quello di Bayeux. È aperto tutti i giorni d’estate, dalle 09:00 alle 18:00. Hlíðarvegur 14, 860 Hvolsvöllur. Bergsþórshvoli. Prima di lasciare la zona per godersi le attrazioni della strada costiera, non dimenticate di fare una visita alla località di origine di Njáll stesso (raggiungibile dalla Strada n. 252), dove viveva con la moglie Bergþóra. Anche se non siate troppo delusi dalla moderna casa che attualmente occupa il posto. Secondo la storia, la casa originale di Njáll fu data alle fiamme dal temibile Flosi e dai suoi “piromani” l’anno 1011, uccidendo Njáll e la maggior parte della sua famiglia. Alcuni resti carbonizzati ritrovati in loco sono stati analizzati dagli archeologici e sono stati datati all’età in cui si svolge la saga.

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In giro per l’Islanda con Iceland Travel In giro per la Costa Sud Il Sud dell’Islanda è la patria di molti dei luoghi più celebri del paese, tra cui Gullfoss, Geysir e il sito storicamente significativo di Þingvellir. La maggioranza delle persone che visitano la regione tendono a concentrarsi su queste aree, ma per l’esploratore più determinato la costa meridionale ha una ricchezza di tesori naturali da scoprire. La bellezza della strada costiera, che si estende dalla valle del Markarfljót al villaggio meridionale di Vík, è dovuta al fatto che essa attraversa alcuni dei paesaggi più belli d’Islanda, in modo da infilare in progressione diverse meraviglie naturali, tra cascate, fiumi, vulcani famosi e ghiacciai. La zona è anche famosa per il suo ricco folclore e le sue numerose leggende, quindi una sosta in molti di questi luoghi potrebbe vedervi sul luogo di un evento leggendario o in compagnia di troll e folletti islandesi!

Lungomare Ci sono alcune città disseminate lungo la costa, un po’ defilati rispetto alla Strada n. 1, degne di attenzione. Queste città sono piccole, facilmente raggiungibili con brevi deviazioni dalla strada principale, attraverso i terreni umidi del Flói (una regione adatta per la nidificazione di molte specie di uccelli), e purtroppo

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tendono ad essere trascurate a favore delle località più celebrate della regione. Eyrarbakki. Fino al 1925 Eyrarbakki era il centro commerciale e il porto più importante di tutta la costa sud dell’Islanda, dove per secoli le barche dovevano essere letteralmente trascinate a largo, in acque più profonde. Oggi è nota più per essere la sede della più grande prigione d’Islanda, Litla-Hraun. Non lasciatevi però scoraggiare da questo primato, perché la cittadina offre una preziosa occasione per conoscere la storia di una antica comunità di pescatori islandesi. Essa ospita infatti alcune mostre storiche e interessanti edifici, tra i quali la più antica scuola elementare del paese, il Museo Marittimo e la Húsið (La casa), un complesso architettonico di un certo pregio ben conservato, con una casa in legno giunta dalla Scandinavia e qui assemblata nel 1765. La più recente chiesa parrocchiale è stata costruita nel 1890 ed è nota per l’attenzione che ebbe dalla regina Luisa di Danimarca che donò alla

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chiesa un suo dipinto, oggi sull’altare. Húsið, byggdasafn.is Stokkseyri. Questo graziosa cittadina, con le sue belle spiagge di sabbia nera e la sua ricca cultura, è stata fondata intorno al 900 d.C. da Hásteinn Atlason. Come il suo più grande vicino Eyrarbakki, essa era una volta un importante villaggio di pescatori, Al giorno d’oggi è più conosciuta per la sua super-famosa minestra di aragoste, servita presso il ristorante di pesce Fjöruborðið, Eyrarbraut 3, fjorubordid.is Stokkseyri è anche nota per le sue paurose installazioni del Centro dei fantasmi (aperto tutti i giorni in estate dalle 13:00 alle 18:00), con mostra su elfi, troll e aurore boreali. Hafnargata 9, draugasetrid.is Un modo assolutamente originale per visitare in profondità l’interessante zona è fare un escursione sul kayak lungo le impressionanti lagune e i canali d’acqua della costa: raccomandato soprattutto agli amanti degli uccelli! (Partenze dalla piscina di Stokkseyri) Stjörnusteinar, kajak.is CHI PORTA I PANTALONI? Stokkseyri è la città natale di una grande avventuriera di mare di nome Þuríður Einarsdóttir. Capitano di una barca da pesca nel tardo XVIII secolo e nei primi anni del XIX secolo, Þuríður fu sicuramente un gran bel personaggio, la cui vita (trascorsa cosa eccentrica per l’epoca in pantaloni da uomo) può essere esplorata nei dettagli alla casa di Þuríður, una ricostruzione ben fatta della vecchia baracca di pescatori costruita in sua memoria.

Le Isole delle Vestmannaeyjar Se sei un fan di Gordon Ramsey, il famoso cuoco britannico conduttore di programmi televisivi di cucina quali The F-word Cooking Show, potreste già essere stati introdotti alle meraviglie delle Vestmannaeyjar e alle loro pulcinelle di mare. Non è solo la popolazione di gustose pulcinelle che attrae visitatori sull’arcipelago, a circa 10 km dalla terraferma, formato da 15 isole e pieno di luoghi di grande importanza storica, paesaggistica e geologica. Le isole sono famose fin dall’anno 870 quando secondo la leggenda un gruppo di schivi ribelli di origine celtico-britannica (detti appunto “uomini dell’ovest”, “Vestmann” appunto) vi si rifugiarono dopo aver ucciso il loro padrone Hjörleifur Hróðmarsson e che quindi divennero i primi abitanti dell’arcipelago. Quando suo fratello di latte, Ingólfur Arnarson (il primo colono islandese), seppe dell’accaduto li inseguì e li massacrò tutti.

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Delle 15 isole la più grande è Heimaey (“isola casa”), l’unica ad essere abitata. Nel corso dei secoli la popolazione andò sempre crescendo fino a che le isole attirarono l’attenzione di alcuni pirati algerini, che sbarcati a Ræningjatangi (“punta dei pirati”) nel 1627 uccisero 40 persone e ne rapirono altri 250, ovvero la metà degli abitanti dell’isola (la maggior parte finì come esotici schiavi nell’Impero Ottomano). Il paese fu così scosso da quell’evento che che fino al 1970 c’era una legge che imponeva l’uccisione di ogni “Turco” trovato sull’isola. Le isole “degli uomini dell’Ovest” (Vestmannaeyjar) sono considerate dei neonati in termini geologici: la più antica emerse con un’eruzione vulcanica sottomarina circa 10.000 anni fa. Surtsey è l’isola più giovane, che spuntò dal mare nel corso di una serie di scenografiche eruzioni iniziate nel 1963 e durate quattro anni. Con un settore della pesca prospero e una flotta di 60 navi da pesca l’economia di Heimaey è fiorente e lo è sempre stata. Fu grazie proprio alla sua grossa flotta da pesca che nel 1973 l’isola fu evacuata dell’intera sua popolazione (5.000 persone allora) in poco tempo in seguito all’inizio di una grossa eruzione iniziata nel mezzo di un notte di gennaio. Questo evento vulcanico, durato fino al luglio dello stesso anno, ricoprì di cenere e lava il 30% della città ma ingrandendo l’isola con un totale di 230 milioni di metri cubi di materiale vulcanico. Le isole delle Vestmannaeyjar sono raggiungibili con voli giornalieri da

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Reykjavík o attraverso i collegamenti del traghetto Herjólfur che opera dal porto di Landeyjarhöfn, a pochi km a est di Hvolsvöllur (fa diversi viaggi al giorno e la traversata richiede solo 30 minuti). Traghetto Herjólfur, Landeyjarhöfn, herjolfur.is Voli Aereoporto domestico di Reykjavík, icelandair.com/flights/vestmannaeyjar Le attrazioni maggiori delle isole Vestmannaeyjar. Prima di dirigervi a Stórhöfði per ammirare la grande abbondanza di pulcinelle di mare (le isole sono la più grande colonia di pulcinella di mare di tutto il mondo), prendete in considerazione una visita ad alcune importanti mostre informative disponibili in centro. Il Museo di Storia Naturale (aperto tutti i giorni durante l’estate dalle 10:00 alle 17:00) ha un collezioni interessante di rocce, animali imbalsamati e un interessante acquario con fauna marina, mentre più in alto su una delle strade principali, nei locali del cinema della cittadina, in estate vengono organizzate proiezioni con immagini delle eruzioni vulcaniche. Il documentario cinematografico include le eruzioni di Surtsey e dà anche una introduzione alla famosa avifauna dell’isola. Tali mostre e proiezioni vi prepareranno alla visita all’area La Pompei del Nord (un progetto di scavi in corso sulle rovine dell’eruzione del 1973) e all’escursione alle curiosità vulcaniche, vecchie e nuove, dei due vulcani di Helgafell e Eldfell. Heiðarvegur 12.

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Un altro luogo di sicuro interesse è il Museo di Eldheimar in cui, in maniera interattiva, viene illustrata l’eruzione del 1973 e le sue drammatiche conseguenze sulla vita degli abitanti di Heimaey. Suðurvegur / Gerðisbraut 10, eldheimar.is

La Costa South Road Ritornati sulla Strada n. 1 e ripreso il viaggio avrete la costa sempre più dominata da montagne ricoperte di ghiacciai, mentre il paesaggio si farà sempre più impressionante fino a Vík e oltre. È grazie a queste montagne che la costa è ricca di cascate alimentate dai ghiacciai.

Completa il tutto una gran varietà di cascate e pericolosi torrenti alimentati dai ghiacciai. Seljalandsfoss. Questa cascata è maestosa vi sta di fronte (non dovete per forza rischiare di rompervi la mascella andando dietro alla cascata). Ma la possibilità di vedere l’acqua che cade dall’interno verso l’esterno, è così emozionante che i visitatori non si rendono nemmeno conto (almeno fino a quando non sono tornati davanti alla cascata) che avrebbero dovuto mettersi l’impermeabile lungo! Skógar è conosciuta soprattutto per il suo Museo della cultura popolare il cui proprietario ha raccolto un grande assortimento di manufatti fin dal 1949. È aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00. Skógar, skogasafn.is

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Stando davanti alla cascata di Skógafoss, alta 60 m (197 piedi) e ben visibile dalla strada, con la sua bellezza seducente, la voglia di dargli un’occhiata più da vicino è irresistibile. In una giornata di sole la cascata può produrre splendidi arcobaleni, e se vi ponete nella giusta posizione per la macchina fotografica, è possibile ottenere una fotografia con un arcobaleno che esce dal cappello menti creative hanno fatto alcuni scatti eccellenti in questo posto! Una scalinata di lato alla cascata conduce fino in cima, dove iniziano i pendii erbosi della montagna e si gode una vista mozzafiato su un ampio tratto della costa sud: perché non fermarsi là per un pic-nic? La scala segna anche l’inizio del sentiero che porta al passo del Fimmvörðuháls.

I picchi glaciali Mýrdalsjökull. In questa zona dell’Islanda ci sono vari ghiacciai e questo in particolare è il quarto più grande del paese. Con uno spessore che arriva in alcuni punti anche a 700 metri, questa massa solida congelata spesso splendidamente luccicante si trova saldamente aggrappata al Katla, un massiccio vulcano centrale sub-glaciale. La sua caldera ha un 60

diametro di 10 km (6,3 miglia) e dai tempi della colonizzazione dell’isola ha eruttato 16-20 volte (con un intervallo medio di 40-80 anni). Ogni volta che l’acqua formatasi dallo scioglimento del ghiacciaio esonda, i danni nella pianura sottostante sono catastrofici. Nel tempo queste esondazioni hanno creato il vasto deserto del Mýrdalssandur, sul lato sud-est del ghiacciaio. Katla ha eruttato l’ultima volta nel 1918. Indipendentemente da quanto attraenti i ghiacciai possano sembrarvi, non fatevi tentare di lanciarvi alla loro conquista da soli, o almeno non senza adeguata preparazione e esperienza i ghiacciai possono essere estremamente pericoli. Il modo migliore per affrontare questi giganti di ghiaccio è in compagnia di una guida esperta e magari simpatica. Se sei interessato a visitare un ghiacciaio, puoi prenotare questa escursione attraverso la tua applicazione o sul sito icelandtravel.is CURIOSITÀ PER GLI APPASSIONATI DI CULTURA TELEVISIVA Se sei un fan della serie televisiva Il Trono di Spade (Game of Thrones), probabilmente già sapevi che alcune scene della seconda stagione di quella serie (andata in onda nel maggio-giugno 2012 su una televione privata italiana) sono state girate in cima al ghiacciaio Mýrdalsjökull. Tuttavia, è assai probabile che non sappiate che durante le riprese l’attività varia e l’illuminazione usata dalla troupe cinematografica provocò il lancio di un allarme per un’eruzione vulcanica con conseguente intervento della protezione civile, chiamata a fare i sopralluoghi necessari!

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DYRHÓLAEY | 63°24'7.1316" N 19°7'51.7872" W

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Una deviazione dalla strada principale sulla Strada n. 218 porta a Dyrhólaey un magnifico promontorio roccioso con pareti a strapiombo che segnano l’estremità meridionale dell’Islanda. La sua caratteristica più fantastica è un enorme arco roccioso creato dall’erosione del mare. Si dice che sia abbastanza grande da poterci passare dentro con una barca a vela, il che rende il luogo anche un richiamo irresistibile per fotografi e aviatori temerari! L’area ospita numerose specie di uccelli, che occupano la robusta scogliere e nidificano nei pendii erbosi.

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Dyrhólaey è un santuario dell’avifauna e area invalicabile durante la stagione riproduttiva (1 maggio - 25 giugno). CONSIGLI PER LA SICUREZZA Fate molta attenzione mentre salite sulla cima di Dyrhólaey, non essendoci recinzioni (che rovinerebbero la vista) a proteggervi dalle cadute. L’Islanda per fortuna non è uno statobaby sitter, cosicché non trovere grandi segni di avvertimento di pericolo di fronte a pericoli palesemente evidenti. La strada per la cima è molto ripida e non è raccomandata per i veicoli più piccoli né per i guidatori inesperti soprattutto in caso di pioggia.

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Vík e dintorni Una deviazione a destra sulla Strada n. 215 porta al simbolo visivo di Vík: le Rocce dei Troll di Reynisdragar. Secondo la tradizione, questa serie di impressionanti faraglioni di basalto (che raggiungono i 66 m 216 piedi di altezza e che ricordano la forma di un gigantesco dinosauro a mollo nell’acqua di mare), sono gli alberi di una nave troll pietrificata nel sole del mattino.

Nella stessa posizione all’estremità meridionale della Strada n. 215 si trova la bella spiaggia nera di Reynisfjara, che forma una lingua di terra che si estende oltre 2 km dalla montagna Reynisfjall verso Dyrahólaey. Alla base della stessa montagna una grotta di basalto, la Hálsanefshellir dalla forma singolare come di una bocca spalancata, potrebbe risvegliare in voi lo spirito da speleologo. CONSIGLI PER LA VOSTRA SICUREZZA Prestare la massima attenzione sulla spiaggia di Reynisfjara poiché le onde possono avanzare improvvisamente con forza sufficiente per trascinarvi in mare, che in quel tratto è pieno di pericolose correnti.

Sulla strada per Vík, appena a nord della città, merita di esser segnalato il lago d’acqua dolce di Heiðarvatn dove potreste trascorrere memorabili momenti di pesca alla trota almeno che abbiate una licenza di pesca! Vík. Questo tranquillo villaggio è situato nella mite e fertile valle di Mýrdalur, incorniciata su tutti i lati con superbe viste naturali. Il limite occidentale dell’area di Vík è segnato dal fiume glaciale Jökulsá, a est dal fiume Blautakvísl, e a sud da nere spiagge vulcaniche e dall’Oceano Atlantico. Il Mýrdalur è una zona di grandi contrasti con verdi pascoli, vaste sabbie nere vulcaniche, montagne ricoperte di ghiacciai che si innalzano verso il cielo. La zona è un paradiso per gli ornitologi e ospita la più grande colonia di nidificazione del paese di sterne artiche. Nei primi mesi estivi (maggio-luglio) pulcinelle di mare, gabbiani e innumerevoli fulmare fanno i loro nidi sulle scogliere a ovest del villaggio. FATE ATTENZIONE AGLI UCCELLI! Le sterne artiche sono estremamente protettive nei confronti delle loro uova e dei loro piccoli. Gli intrusi si sentiranno presto come comparse in un film dell’orrore di Alfred Hitchcock se si metteranno a disturbare le loro area di nidificazione. Questi pazzi uccelli non esiteranno ad ingaggiare una lotta con il vostro cuoio capelluto, attaccandovi a turno in picchiata. Se non potete farea meno di attraversare il loro regno, procuratevi un bastone o un ombrello per tenerle lontane (attaccheranno quello e non voi).

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In giro per l’Islanda con Iceland Travel In giro per la Costa Sud da Vík a Höfn e Fiordi dell’Est Con il ghiacciaio più grande d’Europa che domina maestoso sopra la zona, questo tratto di strada di 272 km, da Vík a Höfn costeggia uno degli scenari più impressionanti dell’Islanda, dove visiterete una delle attrazioni più importanti di tutta l’isola: la laguna degli iceberg. Incorona la regione la vetta più alta d’Islanda, il Hvannadalshnjúkur, che spunta della lingua glaciale meridionale dell’Öræfajökull, con una serie di zanne di ghiaccio che creano un suggestivo contrasto con il terreno circostante. Questa particolare regione del Sud può esser ormai riconosciuta per alcuni dei suoi luoghi più mozzafiato che ormai fanno regolare apparizione sugli schermi dei cinema, essendo da tempo favorita dai registi di molti film dai budget grossi quali La morte può attendere (Die Another Day, con Madonna, della serie di James Bond), Batman Begins and Lara Croft: Tomb Raider.

In capo al mondo Þakgil è una destinazione perfetta con uno scenario montano pittoresco e formazioni rocciose dalla forma singolare. Una carta escursionistica della zona è disponibile al sito, che descrive abbastanza nei dettagli

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la zona e segna i sentieri. Cercate l’escursione da 4 ore che noi vi raccomandiamo e che comprende la vista eccezionale da Mælifell. La Strada n. 214, 5 km a est del bivio di Vík, conduce a questa posizione incantevole e al suo campeggio. Mýrdalssandur. Andando ancora più ad Est, sulla Strada n. 1, girerete dolcemente attraverso le pianure alluvionali del Mýrdalssandur un vasto deserto di sabbia scura a sud-est del ghiacciaio del Mýrdalsjökull e verso gli immensi campi di lava di Eldhraun (‘lava infuocata’). Lungo la strada ci sono varie fermate di interesse tra le quali: la montagna Hjörleifshöfði, che sale all’improvviso fino a 221m (725ft.) da un mare di deserto di sabbia, e i cumoli di Laufskálavarða, un luogo curioso in cui i viaggiatori sono invitati a continuare l’affascinante tradizione di costruire cumuli di sassi nel tentativo di invitare la dea fortuna ad esservi compagna di viaggio!

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Kirkjubæjarklaustur e dintorni Fjarðrárgljúfur. Se potete resistere ancora senza “la civiltà” e avete voglia di una breve escursione o di un bel luogo per pausa pranzo al sacco, allora questo canion fluviale alto 100 m (328 piedi), relitto dell’era glaciale, è quel che fa per voi (solo 2 km di deviazione dalla Strada n. 1 lungo la Strada n. 206. Con le sue splendide pareti rocciose dal disegno complesso con tanti stretti pianerottoli e dai pendii scivolosi di color verde smeraldo, questa attrazione irresistibile vi regalerà altre belle emozioni in questa regione. La Strada n. 206 porta anche ai crateri del Laki (Lakagígar), una vasta area di importanza geologica, a nord di Kirkjubæjarklaustur. Nel mese di giugno

del 1783, la terra qui esplose in oltre 130 cavità da cui zampillò lava lungo una fessura di circa 25 km (16 miglia). L’eruzione, che durò per otto mesi e generò una massa fusa stimato in 14,7 km cubici, si dice che sia stata il più grande evento vulcanico mai visto nella storia. Le sue conseguenze furono catastrofiche in tutto l’emisfero settentrionale. Se vi piacciono i luoghi un po’ tetri, allora questa zona con i suoi sentieri che attraversano distese infinite di crateri coperte di muschio, vale la pena una visita. Con fiumi difficili da guadare, questa area è comunque raggiungibile solo con una buona 4X4. Si può prenotare questa attività direttamente dall’ applicazione o sul sito icelandtravel.is.

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LÓMAGNÚPUR | 63°57’22.572“ N 17°29’1.032“ W


LA MESSA INFUOCATA – UN SERMONE INFUOCATO Durante le eruzioni del Laki del 1783, il parroco luterano di Kirkjubæjarklaustur, Jón Steingrímsson fece il suo famoso “Sermone del fuoco”, che si dice avesse fermato la colata di lava che si stava avvicinando pericolosamente alla cittadina.

Kirkjubæjarklaustur è di fatto l’unico centro abitato vero e proprio in questo straordinario tratto di strada tra Vík e Höfn. Con il suo lungo nome di sei sillabe la maggior parte delle persone è abituata a chiamarla più semplicemente “Klaustur”, che significa “convento”, in riferimento ad un monastero femminile ormai scomparso e fondato nel 1186. Lo stretto legame storico tra la città e il convento si riflette nella sua toponomastica: Systrafoss (“cascata delle monache”), una bella cascata (sul lato ovest della città) che nasce da laghetto posizionato sopra il paese e che si chiama Systravatn (“lago delle suore”). Un sentiero conduce poi dal lago e un impressionante rilievo roccioso chiamato Systrastapi (nome che significa “roccia delle suore”) poiché secondo il folklore lì due suore sarebbero state sepolte dopo essere state bruciate sul rogo per eresia. Per ulteriori informazioni sui sentieri escursionistici, le visite turistiche e i luoghi di interesse in zona, rivolgersi al Centro di Informazioni Turistiche aperto da giugno ad agosto in Sunnumörk 2, south.is

Landbrotshólar è la più grande area di pseudo crateri tutta l’Islanda. Situato a sud di Kirkjubæjarklaustur, è composto da innumerevoli collinette che ondeggiano in lontananza. Kirkjugólf significa il “pavimento della chiesa” ed è considerato un monumento nazionale. Si trova a meno di un km dal centro cittadino ed è una delle fermate turistiche consigliate. Anche se è possibile immaginare questo luogo come il pavimento di una chiesa medievale, in realtà non ha nessun rapporto con il mondo della Chiesa: è piuttosto un luogo di interesse geologico in cui è possibile ammirare la geometria della natura e chiedersi come questa singolare formazione basaltica si sia potuta formare ad opera di una colata lavica subacquea in un epoca precedente all’era glaciale. Lasciata Kirkjubæjarklaustur, proseguendo sempre sulla Strada n.1, ci si avvicina alla regione glaciale dominata dal Vatnajökull il più grande ghiacciaio d’Europa. Per coloro che non hanno una tabella di marcia costruita solo intorno alle grandi attrazioni di massa, ci sono poche fermate interessanti lungo la strada che meritano un po’ di attenzione. Tra queste c’è Foss la bella cascata che fluisce verso l’alto quando c’è una tempesta e la località di Dverghamrar (“Rupi dei nani”), posta proprio di fronte alla strada che viene da Foss, dove un breve sentiero porta ad alcune antiche colonne di basalto allineate come soldati; cercate la torre pendente un nano in confronto a quella di Pisa! Proseguendo lungo la

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Strada n. 1, ai piedi del Lómagnúpur, con i suoi impressionanti diripi di 688 m si incontra Núpsstaður, una fattoria con una pittoresca chiesa del XVII secolo circondata da tappeto erboso e da magnifici precipizzi. Fino al 1970 è stata la casa di una famiglia di coraggiosi postini, che hanno per decenni attraversato da soli i pericolosi fiumi e ghiacciai (non c’era la strada fino agli anni ‘60 del ‘900) per portare a destinazione la posta. Núpsstaðaskógur è una bellissima boscaglia con vista glaciale, gole e cascate alimentate dal fiume Núpsá ad Ovest della lingua glaciale del Skeiðarárjökull. Questa bella zona è ancora relativamente inesplorato, soprattutto perché l’unica strada che l’attraversa è assai difficile da percorrere an-che per 4X4. La Strada n. 1 prosegue verso est sulle vaste pianure alluvionali del Skeiðarársandur con conseguente deciso cambiamento nel paesaggio intorno a voi. La regione è caratterizzata da forti contrasti di colore, con viste allettanti di lingue glaciali discendenti lungo gole scure, e alte montagne che sputano fiumi di acqua che esce velocemente dai ghiacciai insieme a quant’altro l’avido ghiacciaio ha ingerito nel corso dei millenni. In seguito ad un’eruzione del Gjálp, un vulcano posto sotto il Vatnajökull, nel 1996 un massa enorme di acqua sciolta (per un totale di svariati miliardi di metri cubi) e iceberg della dimensione anche di un palazzo hanno inondato lo Skeiðarársandur lavando via gran 68

parte della strada e portando via con se due ponti. Sorprendentemente la strada era già ripristinata solo dopo due mesi dall’eruzione.

APPROFONDIMENTO DI GEOLOGIA È un fatto interessante che, anche se i ghiacciai coprono circa il 10% del territorio in Islanda, il 60% delle eruzioni conosciute si è verificato sotto queste antiche enormi masse di ghiaccio, spesso causando inondazioni glaciali chiamate ormai internazionalmente dagli studiosi con il termine islandese di “jökulhlaup”.

Skaftafell Lo Skaftafell fa parte dell’ormai vasto Parco Nazionale del Vatnajökull ed è un capolavoro della natura: illuminato dalle fredde verticalità montane dal bianco glaciale del Vatnajökull è allo stesso tempo rabbrunito orizzontalmente dalle profondità dalla pianura del Skeiðarársandur la desolata vasta distesa di nera sabbia e detriti volcanici creati dalle eruzioni sub glaciali. Al centro della regione si trova l’altopiano di Skaftafell che con le gole attraversate da ruscelli, cascate e boschi di betulla di magnifiche proporzioni, la ricchezza di fiori selvatici

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e di vegetazione lussureggiante sarà una vera e propria festa continua per i vostri sensi. I sentieri in questa regione si trovano principalmente sullo Skaftafellsheiði (la brughiera dello Skaftafell) e portano a numerose cascate mozzafiato. Risparmiate comunque un po’ di fiato per la più bella di tutte: la Svartifoss (“la cascata nera”), un vero e proprio gioiello naturale, una meraviglia dell’architettura naturale in cui l’acqua cade sullo sfondo di un muro di colonne simmetriche di basalto che assomigliano alle canne di un’organo. Altri percorsi partono dal centro visitatori e conducono alla lingua glaciale dello Skaftafellsjökull e alla sua più singolare e seghettata sorella dello Svínafellsjökull. Se siete tentati di salire su una di queste lingue glaciali, fatelo con una guida esperta di ghiacciai. Si può prenotare questa attività direttamente dall’ applicazione o sul sito icelandtravel.is. Per fare escursioni fino al ghiacciaio dello Skaftafellsjökull, si con-siglia di verificare presso il centro visitatori i percorsi alternativi (con accesso per disabili). Parco Nazionale del Vatnajökull (Vatnajökull National Park), vjp.is Vatnajökull. Coprendo una superficie di circa 8.100 km2 iI Vatnajökull è il più grande ghiacciaio d’Europa. Esso preme con la sua massa sopra oltre l’8% del territorio nazionale. Lo spessore medio del ghiaccio è di 400 metri, anche se in alcuni punti raggiunge i 950 m di spessore. Il monte più alto

dell’Islanda, l’Öræfajökull, occupa una delle estremità meridionali di questa mostro plurilingue e comprende la vetta più alta d’Islanda, il Hvannadalshnúkur, che si erge ad una altezza di 2110 m s.l.m. Grazie alla sua combinazione unica di meraviglie naturali e catastrofi, tutto concentrato in una singola zona, il Parco Nazionale di Vatnajökull è un importante località per lo studio delle scienze naturali. I visitatori più affamati di conoscenza possono fare una immersione di cultura, natura e storia della zona visionando le mostre o assistendo alle lezioni che il Centro Visitatori mette a vostra disposizione. Parco Nazionale del Vatnajökull (Vatnajökull National Park), vjp.is

Da Skaftafell a Höfn Ingólfshöfði. Guidando in direzione est da Skaftafell, vi apparirà lungo costa una punta di terra piatta proiettata verso il mare, nel mezzo alle vaste pianure, a volte scintillanti. Questa zona è conosciuta per la sua importanza storica e la sua ricca avifauna. Prende il nome dal primo contadino-vichingo a trasferirsi in Islanda, Ingólfur Arnarson, che sembra abbia trascorso qui i suoi primi mesi islandesi.

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Kvíarjökull. Per una visita più tranquilla e meno collaudata ad una lingua glaciale, vi consigliamo una sosta alla stretta sporgenza del ghiacciaio di Kvíarjökull, 39 km (24 miglia) ad est di Skaftafell. Il luogo della visita è segnalato da un bivio ed è visibile in lontananza. In preparazione per la spettacolare visione di Jökulsárlón (La laguna glaciale), visitate prima le pittoresche lagune di Fjallsárlón e Breiðárlón, che offrono la possibilità di vedere in scala ridotta degli iceberg.

e bizzarra (si sconsiglia di andare a far concorrenza alle foche nei tuffi nella laguna). Le dimensioni degli iceberg sono impressionanti, ma la bellezza è anche questa volta nei dettagli: ogni iceberg raccoglie sedimenti vari dalla superficie dell’acqua, diventando segnato da bande di color diverso ogni volta che si capovolge su un fianco durante lo scioglimento. Di capolgimento in capovolgimento, la laguna è piena di iceberg stranamente a strisce. O forse che i troll e i giganti dell’isola si stanno preparando per una partita a filetto? jokulsarlon.is I gelato-dipendenti dovranno invece guidare un po’ più avanti, fino alla pensione Brunnhóll, famosa per il suo gelato fatto in casa. Brunnhóll, brunnholl.is

La laguna glaciale. Avete mai osservato come i cubetti di ghiaccio in un bicchiere di acqua minerale lentamente si spostano, girano e poi si sciolgono? Immaginate il tutto su scala glaciale, e immaginatevi su una barca in mezzo a cubetti di ghiaccio grandi come una casa, di color azzurrognolo e aventi un’età di circa mille anni. Questa è la laguna glaciale di Jökulsárlón, posta ad una manciata di ore di macchina (in direzione est) da Reykjavík (371 km), lungo la costa meridionale dell’Islanda. La maggior parte dei visitatori che vengono in Islanda visita la famosa Laguna Blu, ma fare il giro in barca nel mezzo della Laguna glaciale è un’esperienza ancora più magnifica 70

Höfn significa semplicemente “porto” e come suggerisce il nome si tratta di un villaggio di pescatori con un porto assai vivace. Con il gigan-tesco ghiacciaio del Vatnajökull sullo sfondo, Höfn ha forse lo scenario più impressionante di qualsiasi altro paese. Oltre ad essere un centro commerciale, il paese è noto anche per la sua agricoltura e quindi per la sua comunità di contadini. Dopo tutto quel deserto, Höfn fornisce un essenziale varietà di negozi e luoghi di riposo e relax. Se poi sentite il bisogno di aggiungere alla vostra cultura altre conoscenze sull’affascinante mondo del ghiacciaio, prendete in considerazione la interessante mostra sul tema dei ghiacciai, posta in Hafnarbraut 30, visitvatnajokull.is.

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In giro per l’Islanda con Iceland Travel In giro per l’Est A causa della sua posizione remota, questa zona d’Islanda è sempre stata un territorio particolarmente frequentato da abili esploratori. Qui siamo ormai ben lontano da Reykjavík. Se avete tempo da dedicare ancora a questi paesaggi glaciali, un po’ di tempo in più dedicato alla regione vi riempirà abbondantemente di soddisfazioni. La regione compendia una serie di meraviglie naturali, oltre all’abituale miscela di cascate, montagne, deserti, brughiere e fiordi; ma per le loro caratteristiche sono spesso caratterizzate da maggiori dimensioni; vi accorgerete che le montagne qui sono sicuramente più ripide e i fiordi sono sicuramente più profondi; e grazie ad estesi sforzi di riforestazione l’Oriente è certamente molto più verde! A parte il paesaggio assortito e i colorati contrasti, l’Oriente dell’Islanda è ricca di porti naturali, pittoreschi villaggi di pescatori e una varietà di specie di uccelli, compresi quelli particolarmente rinomati come la pernice bianca e il suo maggior predatore, il il girofalco d’Islanda. Questa è anche la regione che ospita Hallormsstaður, la foresta più grande d’Islanda.

APPROFONDIMENTO GEOLOGICO Geologicamente parlando, l’Oriente è la regione più antica e più stabile d’Islanda. A causa della sua maggior distanza dalla dorsale medio-atlantica, è molto meno vulcanica e qui l’attività geotermica è ridottissima. L’intera regione è costituita da antichi vulcani, che sono stati successivamente ricoperti di ghiaccio. Sono stati i ghiacciai, spostatisi verso il basso, a tagliare le impressionanti scoscese vallate dei magnifici fiordi orientali.

Ad Est di Höfn Poco prima di raggiungere il tunnel dell’Almannaskarð vi consigliamo una deviazione (abbandonando la Strada n. 1) che porta al promontorio di Stokksnes, dove sarete accolti con una vista mozzafiato sul mare e sui monti Vestrahorn y Eystrahorn, e magari anche dalla presenza di qualche foca che va e viene tra gli scogli e l’oceano. C’è anche una grande varietà di uccelli. Se il tempo

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è bello un’altra opzione è quella di fermarsi su al punto panoramico del passo dell’Almannaskarð (raggiungibile dal lato est del tunnel), da dove si può godere di una bellissima vista verso l’Occidente e ammirare le lingue glaciali che scendono dalla calotta principale.

Lón e la riserva di Lónsöræfi Circa 40 km (25 miglia) ad est di Höfn, lungo la Strada n. 1, c’è una baia dominato da una grande laguna, la Lónsvík (“Baia della laguna”), in cui magari oche e cigni selvatici nuotano tranquilli nelle calme basse acque, guardati a vista da cavalli erranti. Questa distesa di acqua è ancora alimentato dai fiumi glaciali del Lónsöræfi (“salvaggia laguna”), una regione dell’interno montuoso, al confine con il Vatnajökull e composto da suggestivi paesaggi con gole 72

profonde, alternate a rilievi di riolite e vette seghettate di diversa altezza (probabilmente uno dei migliori e più remoti posti per fare escursioni a piedi in Islanda). Si accede ai terreni accidentati di Lónsöræfi lungo la Strada n. 980, che vi porterà oltre un profondo fiume glaciale; se avete in programma un escursione di trekking da soli, si consiglia di registrare il vostro itinerario lasciando i relativi dettagliati al servizio “viaggiare sicuri” sul sito internet safetravel.is. Tra Lónsvík e il vicino Álftafjörður (“fjordur del cigno”) godetevi l’affascinante paesaggio e i punti di riferimento come il Monte Eystrahorn a Hvalsnes e i pendii dei ghiaioni dall’aspetto poco rassicurante a Hvalnesskriður e Þvottárskriður, ai bordi delle montagne della costa.

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Djúpivogur (“baia profonda”) è un pittoresco villaggio di pescatori, situato sulla punta di una penisola sulla costa orientale, e visitato regolarmente da renne erranti e dove occasionalmente si spingono anche foche curiose. A guardia della città c’è una delle montagne più belle dell’Islanda, il Búlandstindur, alto 1069 m (3.507 piedi), la cui forma a piramidale è stata orgogliosamente adottata a simbolo della città.

La storia del paese è strettamente collegata a quella degli scambi commerciali esteri dell’Islanda e a quella dell’industria della pesca, che a Djúpivogur risale al 1589. Anche se la pesca è ancora l’attività principale e la principale fonte di occupazione nel paese, l’incremento del turismo negli ultimi anni ha dato al paese un nuovo orientamento culturale e una fonte alternativa di reddito. Per la gioia degli ornitologi più stanchi, il paese offre un paio di ottime postazioni per l’avvistamento degli uccelli facilmente raggiungibili senza dover scarpinare troppo per dover godersi la ricca avifauna di Djúpivogur. Per saperne di più visitate la Langabúð, il grande edificio rosso del XVIII secolo che domina il porto. Oltre alla sede del locale centro informazioni, è anche

una caffetteria e un museo di cultura popolare dedicato alla memoria e alle opere di Ríkarður Jónsson, un locale scultore di talento.

I fiordi orientali La costa irregolare dei fiordi orientali è fatta di paesaggi estremi cuciti insieme dal percorso della strada che entra e esce nei fiordi stretti divisi da montagne a picco. Il viaggio stesso può essere piuttosto esilarante e, a volte anche un po’ pauroso, soprattutto quando la strada si riduce drasticamente sotto ripidi pendii, che scendono da vette frastagliate, per poi scomparire nelle profondità del fiordo. Si noti che un percorso alternativo (Strada n. 939) conduce verso l’interno e verso nord a Egilsstaðir dal Breiðdalur. La Strada n. 1 prosegue invece ai fiordo successivi lungo la costa. Berufjörður è il primo dei fiordi orientali che si incontrano durante il viaggio da Djúpivogur ed è segnato dalla corona spinosa di Smátindur (vertici piccole) e dalla sua valle a taglio profondo con in pianura alcune piccole aziende agricole. Il fiordo è particolarmente noto per i suoi cristalli di zeolite. Breiðdalsvík è un accogliente cittadina costiera ai piedi di alcune montagne piuttosto alte nel Breiðdalur (“valle ampia”), che risulta essere la valle più lunga e più ampia dei fiordi orientali. Oltre a ospitare l’annuale competizione di forza denominata ‘Austfjarðatröllið’ (“il troll dei fiordi orientali”), il fiordo è anche noto per la pesca al salmone nel popolare fiume del Breiðdalsá.

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A Breiðdalsvík, la Strada n. 1 si dirige nell’entroterra in direzione Egilsstaðir mentre la litoranea è denominata Strada n. 96. Stöðvarfjörður è un altro bellissimo fiordo dai paesaggi spettacolari, dove si può visitare la straordinaria raccolta di minerali della signora Petra Sveinsdóttir, la cui passione per le belle pietre la portò a dedicare tutta la vita alla raccolta di innumerevoli rocce, minerali e pietre dure che formano l’attuale collezione (per il 90% formata da pezzi trovati nello Stöðvarfjörður e nell’area circostante). Fjarðarbraut 21, 750 Stöðvarfjörður, steinapetra.is Fáskrúðsfjörður. Anche se la segnaletica in questa città di pescatori (noto anche come Búðir) improvvisamente sarà doppiata in lingua francese, non allarmatevi: siete ancora decisamente in Islanda. Il legame con le popolazioni della Francia risale al XVIII secolo quando la zona era abitata da pescatori bretoni e francesi, attirati verso le acque orientali dell’Islanda dalla loro abbondanza di merluzzo. Durante gli anni del boom della presenza francese, tra il 1880 e il 1940, oltre 5.000 pescatori salpava ogni anni dalle coste atlantiche del continente europeo per trasferirsi qua. Erano loro ad animare il paese, in cui fu costruito un ospedale, un consolato e la cappella di Krossar. Nel caso in cui stiate guardando continuamente e nervosamente l’indicatore del carburante e non vi potete più permettere altri fiordi, potete

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pren-dere la scorciatoia verso l’interno e continuare lungo la Strada n. 96, che vi porterà direttamente a Reyðarfjörður, da dove potete prendere la Strada n. 92 fino a Egilsstaðir. STRANO MA VERO Nel XVII secolo un contadino islandese compilò il primo dizionario al mondo di lingua basca, al fine di favorire la comunicazione tra i locali e alcuni dei pescatori baschi che si recavano all’ora lungo le coste dell’Islanda.

Skrúður (“giardino”) è un’isola erbosa posizionata fieramente alla bocca del fiordo di Fáskrúðsfjörður; qui si trovano le grotte dette Skrúðshellir le più grandi di tutta l’Islanda dell’Est. Le grotte sono ora sede di una fiorente popolazione di uccelli e di un mitico gigante di nome Skrúðsbóndi (“il contadino di Skrúður”), fratello del gigante in Papey. Nel passato queste grotte davano riparo ai coraggiosi pescatori tra un pericoloso viaggio per mare e l’altro. Reyðarfjörður. È il più grande dei fiordi orientali e durante la seconda guerra mondiale servì come base alleata (inglese e norvegese soprattutto). Se siete interessati a questo periodo decisivo per capire la storia recente dell’Islanda, che dalle guerre ha avuto

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molti vantaggi, all’interno del centro abitato di Reyðarfjörður (accanto ai resti dell’ospedale militare inglese) c’è un bel museo documentario-didattico con cimeli di guerra chiamato il Museo islandese dei tempi di guerra (Icelandic Wartime Museum). Spítalakampi, Heiðarvegur 37. La città è anche strettamente associata con l’Alcoa la più grande società del mondo nel settore dell’alluminio che non lontano da qui ha un impianto (aperto nel 2007) che produce 350.000 tonnellate di alluminio ogni anno e su cui le comunità dei fiordi dell’Est hanno riversato grandi aspettative occupazionali. Coloro che non hanno intenzione di proseguire per il resto dei fiordi, possono qui dire ‘arrivederci’ alla bellezza delle coste e prepararsi a dire ‘che bello vedervi!’ alle bellezze dell’intorno della regione dell’Est, prendendo la Strada n. 92 da Reyðarfjörður per Egilsstaðir e il Lagarfljót.

Fiordi medio-orientali Per coloro invece che non vogliono rinunciare ad altri paesaggi mozzafiato lungo costa e sono felici di “tessere” ancora un fiordo o due, entrandovi e uscendovi con la macchina, possono proseguire sulla litoranea per le cittadine di pescatori di Eskifjörður e Neskaupstaður. Entrambi sono due remoti tesori paesaggistici fondati da pescatori di aringhe, il pesce conosciute anche come ‘l’argento dell’oceano’.

La città di Eskifjörður sorge sulla riva settentrionale del fiordo ed è costruito su una piccola punta sabbiosa, dominata dall’imponente vetta del Hólmatindur (985 m, 323 piedi). La cittadina ha un Museo della marineria nell’edificio detto Gamla búð (“vecchio emporio”) su Strandgata 39 b, aperto tutti i giorni in estate dalle 13:00 alle 17:00. A Oddsskarð c’è anche una stazione sciistica conosciuto come ‘Le Alpi dell’Est’. Nelle colline alle spalle di Eskifjörður c’è una vecchia miniera, oggi chiusa, che un tempo era la più grande fonte di approvvigionamento al mondo del minerale denominato spato d’Islanda. Neskaupstaður. Lasciata la costa di Eskifjörður e preseguendo ancora sulla Strada n. 92 si sale al passo di Oddsskarð, che raggiunge quota 705 m (2.313 piedi) sul livello del mare ed è rivestito su entrambi i lati da valli lussureggianti con specie vegetali interessanti e popolata da fauna selvatica. La strada scende poi bruscamente nel Norðfjörður dove si trova il grazioso villaggio di Neskaupstaður. Nonostante sia una graziosa cittadina collocata in un paesaggio magnifico, essa è troppo spesso trascurata dai turisti, soprattutto a causa della sua remota posizione. Prima della costruzione nel 1947 della strada che collega la cittadina al resto del paese, i residenti si spostavano in barca. Nonostante il suo isolamento, è una delle più grandi comunità dell’Islanda orientale e vanta una vivace industria della pesca, con barche e navi che vanno e vengono tutto l’anno dal suo porto.

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In uno stretto fiordo proprio sopra Neskaupstaður sorge l’incantevole Mjóifjörður, sede di un piccolissimo villaggio, Brekkuþorp. Oggi, solo 14 persone circa vivono a Brekkuþorp tutto l’anno e sono chiaramente delle persone che apprezzano la solitudine e il contatto con la natura: la strada che porta a Mjóifjörður è davvero mozzafiato, ma è aperta solo per circa quattro mesi all’anno (in base al tempo) e si consiglia di percorrerla a bordo di una 4x4. Il resto dell’anno, Mjóifjörður è accessibile solo tramite traghetto da Norðfjörður. L’impervia Route 1 scende verso il fiordo e lungo la costa settentrionale, regalandoti un viaggio on the road attraverso i punti salienti di Mjóifjörður, una serie di siti naturali e storici che insieme raccontano una gran bella storia. Uno dei luoghi più famosi è la splendida cascata a più livelli Klifbrekkufossar, che scende dal lato della montagna. La gola Prestagil (letteralmente «la gola del prete») prende il nome da una leggenda popolare che racconta di un’enorme troll che provò a sedurre un prete nella gola. La piccola insenatura di Smjörvogur fungeva un tempo da prigione poiché non c’era modo di entrarvi o uscirvi senza aiuto. Ad Asknes ammirerai i resti di un’antica stazione baleniera, la più grande del mondo all’epoca della sua costruzione, a opera dei norvegesi, verso il 1900, grazie al lavoro di circa 200 operai. Dirigendoti verso est raggiungerai i fari Dalatangi (uno vecchio, del 1895, e uno ‘nuovo’, del 1908), ammirando panorami magnifici in ogni direzione. 76

Egilsstaðir Anche se spesso indicata come la capitale dell’Est, Egilsstaðir è in realtà uno dei centri urbani più giovani d’Islanda. È stata infatti fondata nel 1947 con lo scopo principale di diventare la sede servizi, commerciale e educativo per i numerosi villaggi costieri dei fiordi orientali. Oggi la città ha un certo numero di imprese di servizi, comprese le filiali delle grandi aziende del paese, oltre a un vivace aeroporto che serve principalmente il traffico nazionale ma che ha tutti i requisiti per servire anche i voli internazionali. A differenza di molte altre città e villaggi d’Islanda, Egilsstaðir e zone limitrofe sono caratterizzate da una cintura verde di alberi e boschi. Con i programmi di rimboschimento e l’agricoltura in cima alla lista delle priorità, la zona è ricca di piacevoli passeggiate nei boschi e sentieri lungo le colline e le montagne che circondano la città. Assicurati di visitare il vicino paesino di Vallanes dove sorge la fattoria biologica Móðir Jörð, famosa per i deliziosi brunch e il negozio di souvenir. Vicino alla fattoria si trova anche una graziosa chiesa. Nel caso in cui ne non aveste avuto abbastanza dei nostri amici pennuti d’Islanda, qui nei dintorni di Egilsstaðir avrete anche maggiori opportunità di fare bird-watching.

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FAUNA FAVOLOSA Gli altopiani del nord-est sono la patria di circa 3.000 renne selvatiche, discendenti delle greggi portate in Islanda dalla Norvegia nel tardo XVIII secolo.

Fljótsdalur Valley Il fascino della valle del Fljótsdalur è dato da vari ingredienti: ricchi verdi boschi che costeggiano un lago leggendario e altri luoghi di bellezza e splendore. La valle è sovrastata a sudovest dagli altopiani del Fljótsdalsheiði, dove renne vagano liberamente, e incoronata in lontananza dallo spettacolare picco innevato del Snæfell, alto 1.833 m (6.013 piedi). Dopo aver percorso gli 84 km (52 miglia) della strada che gira attorno al lago, la Strada n. 931, avrete arricchito la vostra buona giornata con impressioni e memorie durevoli. Il Lögurinn è un profondo, stretto e lungo lago alimentato dalle acque glaciali del fiume Jökulsá í Fljótsdal. Il lago, che è anche denominato ‘Lagarfljót’, si espande tra il limite sud-ovest della vallata e il ponte tra Egilsstaðir e Fellabær, per procedere spedito come fiume nel suo tratto più a nord-est. Secondo le leggende locali, similmente a quelle di Loch Ness in Scozia, il lago è abitato da un serpente gigante chiamato Lagarfljótsormurinn. Questa storia è documentata già in alcuni annali del 1345. È considerato di cattivo auspicio se il mostro viene avvistato fuori dall’acqua. Il lago ha impressionante nelle sue dimensioni:

lungo circa 140 km (87 miglia), profondo 112 m (367 piedi) e ha una superficie di 53 km2 (33 m2). Nel suo punto più ampio il lago misura 2,5 km (1,5 miglia). COME IL MOSTRO DEL LAGO FU CREATO Secondo la tradizione una ragazza ricevette un anello d’oro dalla madre. Al fine di trarre maggior beneficio dall’anello la madre gli consigliò di metterlo sotto un’erica. Dopo alcuni giorni invece dell’anello vi trovò un il serpente così grande che la scrigno dove lo teneva stava scoppiando. Nel timore lanciò lo scrigno, con il serpente e tutto, nel lago, dove ha continuato a crescere! Sciamani lapponi lo hanno imprigionato sul fondo del lago, ma è detto che possa un giorno tornare a riva!

Se non sei un tipo superstizioso e non sogni di fare uno storico scatto del mostro del lago, allora dirigetevi alla bella spiaggia boscosa di Atlavík (letteralmente “la baia di Attila”), dove è possibile anche noleggiare una barca per esplorare il lago e immortalare qualche bella vista sul paesaggio. Le rive orientali del lago hanno molto fascino dovuto alla abbondante vegetazione con tanti bei sentieri nel Hallormsstaðaskógur, che è la più

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SKRIÐUKLAUSTUR | 65°2’27.0979“ N 14°57’6.7174“ W


grande foresta in Islanda forse una cosa che risulterà divertente per turisti provenienti da regioni ben ricoperte di boschi e foreste.

settimana il centro apre un’ora più tardi). vatnajokulsthjodgardur.is

Una fermata interessante a Hallormsstaður, stazione forestale governativa nella bella Hallormsstaðaskógur, dove crescono 80 specie diverse di alberi provenienti da varie parti del mondo. La foresta è posta a soli 26 km (16 miglia) da Egilsstaðir, ma se avete il tempo di fare un giro del lago si consiglia una sosta a Skriðuklaustur, a circa 20 km (12,5 miglia) da Hallormsstaður, sull’altra lato del lago. Skriðuklaustur è l’eccezionale casa di famiglia coperta da un tappeto erboso del famoso scrittore islandese Gunnar Gunnarsson. La villa a due piani è stata progettata dall’architetto tedesco Fritz Höger e costruita nel 1939 ed è uno degli edifici più conosciuti e uno delle attrazioni turistiche più importanti della regione. L’edificio è ora un museo didattico, dedicato alla vita e al lavoro dell’autore e anche un’ottimo posto per la sosta del pranzo. Aperto tutti i giorni in estate, tra le 10:00 e 18:00. Skriðuklaustur, 701 Egilsstaðir, skriduklaustur.is Se sei uno di quegli escursionisti seri tentati dai sentieri intorno allo Snæfell, la montagna più alta d’Islanda tra quelle non coperte da ghiacciaio, potresti visitare la Snæfellsstofa (il centro regionale visitatori del Parco Nazionale del Vatnajökull), anche esso situato nei pressi di Skriðuklaustur e aperto tutti i giorni in estate tra le 9:00 e le 18:00 (attenzione: durante il fine

Hengifoss. Con i suoi 118 m questa pittoresca cascata è la terza più alta d’Islanda. È piuttosto imponente, ma sono i pilastri di basalto con bande di argilla cremisi in cui è collocata che fanno di questa cascata una vera singolarità. Se il flusso non è troppo potente, è possibile raggiungerla a piedi e anche salirci dietro ed esplorare una piccola grotta. Dopo una giornata avventurosa, è fantastico rilassarsi nelle Vök Baths, una serie di piscine geotermali galleggianti uniche nel loro genere in un lago fuori città. La tisaneria di Vök offre deliziose miscele di erbe locali. vokbaths.is

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Seyðisfjörður 27 km (17 miglia) a est di Egilsstaðir lungo la Strada n. 93 ferve la pittoresca città di Seyðisfjörður, posta all’interno dell’omonimo fiordio (lungo 18 km, ovvero 11 miglia). La città, che ha un sacco di traffico, è stata fondata nel 1834, diventando nella seconda parte del XIX secolo una delle più grandi città d’Islanda. La città è particolarmente bella per la sua collezione di coloratissime case di legno in stile norvegese, ben conservate. Ogni settimana qui arriva il traghetto “Norræna” dall’Europa.

Wilderness center Wilderness Center è gestito da un regista e uno storico, che hanno utilizzato la loro abilità per far rivivere il passato islandese. Quando attraversi il vecchio ponte di legno in questo posto, entri in un’avventura del passato. Ogni dettaglio delle strutture è progettato per farti sentire parte di questa avventura. Le case, le decorazioni interne, il cibo, le attività e gli ospiti svolgono un ruolo fondamentale in questa esperienza indimenticabile. L’alloggio è in vecchi edifici straordinariamente rinnovati che hanno mantenuto il loro vecchio stile facendo sentire ai visitatori che soggiornano in un museo. I padroni di casa preparano tutti i pasti nella vecchia cucina usando ingredienti locali e cucinando di fronte ai visitatori. Puoi persino rilassarti in un’incantevole e rustica Wilderness Spa con vasche idromassaggio e sauna e panorami mozzafiato della natura selvaggia. wilderness.is 80

Borgarfjörður Eystri Se siete dei fan di Jóhannes Kjarval (l’artista paesaggista più famoso d’Islanda), allora starete dirigendovi a nord di Egilsstaðir sulla Strada n. 94, per visitare la sua terra d’origine e d’ispirazione nel Borgarfjörður Eystri, il più settentrionale dei fiordi orientali. Lungo la strada, ammirate la magnifica catena montuosa del Dyrfjöll, con al suo interno una singolare breccia. Ci sono molti sentieri da esplorare intorno alle insenature deserte di Borgarfjörður Eystri. Tra questi i mistici sentieri di montagna attraverso lo Stórurð, con il suo assortimento di colori fiammeggianti e panorami mozzafiato, o il bel sentiero di Brúnavík con la sua bella spiaggia di sabbia di riolite. Ma se state cercando qualcosa di veramente eccezionale per il vostro album di foto, visitate Hvítserkur, una montagna pittoresco che sembra curiosamente un’opera d’arte su tela, dove scure venature corrono a linee incrociate dal traccato fantasioso sulle pareti roccese di ignimbrite vivacemente colorata. LA REGINA DEGLI ELFI Secondo le incantevoli tradizioni popolari d’Islanda, Borgarfjörður Eystri è il nobile regno degli Elfi. Qui abita la Regina degli Elfi, che ha la residenza in una rocciosa collina regale chiamata Álfaborg (La roccia degli elfi).

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In giro per l’Islanda con Iceland Travel In giro per il Nord-Est Il nord-est dell’Islanda è una regione estesa con la propria serie incantevole di diversi paesaggi e superbi scenari, all’insegna della natura sovrana. Anche se priva di grandi gruppi vulcani o grosse aree glaciali, è sede di alcune attrazioni di grande bellezza e suggestione, dai molti fiumi famosi per la grande abbondanza di pesci ormai noti, diventati destinazione d’obbligo per ogni visitatore d’Islanda, come il lago Mývatn e Dettifoss, la cascata più potente d’Europa. Poi comunque anche questa regione vanta la presenza di un importante vulcano, il Krafla, che insieme alle sue attivissime aree geotermiche costituisce il cuore caldo di questa splendida regione. Questa regione fa parte dell’Arctic Coast Way, la prima strada panoramica islandese. Maggiori informazioni sono disponibili su arcticcoastway.is

Costa del Nord-Est I centri abitati e le principali attrazioni del Nord-Est sono sparse in lungo e in largo in tutta la regione, con varie possibilità di itinerari sia lungo costa che negli interni.

Per raggiungere la costa nord-est dirigersi da Egilsstaðir a Húsavík, abbandonando la Strada n. 1 in direzione Strada n. 917. Così entrerete in una delle zone meno frequentate dell’Islanda che vi offrirà paesaggi incontaminati di cui apprezzerete soprattutto il risuonare della sua pacifica e bella tranquillità. Con il suo isolamento nebbioso e la sua forte atmosfera di sacra solitudine, questa vasta regione può essere un magnete per coloro amano esplorare le strade meno percorse, e che potrebbe facilmente qualificarsi come la terra che il tempo ha dimenticato. Attenzione! Non tutte le strade di questa regione sono asfaltate ed è probabile quindi che incontrerete tratti di strada sterrata. Queste strade non asfaltate possono essere difficili e pericolose, se non affrontate con cautela.

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Vopnafjörður Fondata nel tardo XIX secolo, Vopnafjörður è un pittoresco villaggio sulla costa nord-orientale, con belle cascate, coste a scogliera e spiagge di sabbia nera. Non sorprende che la sua fondazione come centro commerciale e la sua prosperità siano entrambe legate alla pesca e all’industria di trasformazione del pesce. Tre valli lussureggianti, Selárdalur, Hosárdalur e Vesturárdalur, definiscono il paesaggio di questa zona. Le tre valli sono divise da due dei fiumi islandesi più abbondanti di salmone, il Hofsá e il Selá. Con una cattura annua complessiva di circa 2.500 salmoni questi due fiumi sono veramente una tentazione irresistibile per qualsiasi grande appassionato di pesca! Bustarfell è un bellissimo complesso contadino costruito in tipico stile tradizionale islandese risalente al XIX secolo, essendo composta da una serie di edifici ben conservati e dalla facciata color cremisi e ricoperti da un tappeto erboso. Ospita un interessante museo, una caffetteria (Croft Café) e occasionalmente concerti. La visita al museo vi porterà in viaggio attraverso la storia della società contadina islandese e dei cambiamenti negli stili di vita degli islandesi tra gli inizi del XVIII secolo alla metà del XX secolo. La maggior parte dei manufatti della collezione tra i quali spiccano pezzi per gli scacchi fatti a mano e una serie di stivaletti per bambino realizzati con capelli umani sono molto

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singolari e contribuiscono a dare un’idea abbastanza precisa della vita dei contadini islandesi nei difficili tempi passati. Aperto tutti i giorni da giugno al 20 settembre tra 10:00 e le 17:00. Bustarfell, 690 Vopnafjörður, bustarfell.is

Bakkaflói e Langanes Dirigendosi verso nord lungo la Strada n. 85 tagliate verso l’interno e uscite nel piccolo ma vivace villaggio di Bakkafjörður con le sue calette e scogliere, i suoi faraglioni affollati di un gran numero e varietà di uccelli. Nella vicina baia di Bakkaflói sorge l’antica fattoria, con annesa chiesa, di Skeggjastaðir, risalente al 1845. Il posto è molto ben tenuto e merita almeno una visita veloce. Nella zona merita anche Stapi, un po’ più a ovest di Skeggjastaðir, dove una strana formazione rocciosa fuoriesce bruscamente dal mare.

Langanes è una stretta penisola, dalla forma singolarmente simile ad una grande oca che stia per spiccare il volo dal corpo dell’Islanda. Non ci potrebbe essere somiglianza più azzeccata visto che questa penisola è popolata conda una varietà notevole di specie

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di uccelli interessanti. Nella penisola di Langanes troviamo, per esempio, colonie di oca zamperosee, re degli edredoni e uria di Brünnich. Per fare bird-watching si consiglia di andare a Lambanes (Strada n. 869), sulla costa settentrionale della penisola.

Se siete grandi appassionati di sule allora sarete molto contenti di apprendere che lo scoglio Karlinn, proprio di fronte a Skoruvíkurbjarg di Langanes c’è la più grande colonia di sule del nord-est. NON VI PIACE IL LEGNO SIBERIANO? Le coste del Nord-Est sono “imbiancate” dai tronchi dei fiumi… della Siberia. Si, avete letto bene: si stima che in circa cinque anni il legno portato al mare dai fiumi siberiani arrivi, dopo un lungo viaggio intorno al polo nord, in Islanda, dove viene portato dalla corrente della Groenlandia orientale. Con la mancanza di legname che ha sempre avuto l’Islanda, questi trenchi sono stati molto apprezzati e utilizzati per la costruzione di case, barche e mobili. Forse le uniche persone che non hanno visto in questo tipo di legno una manna dal cielo erano le streghe e gli stregoni bruciati nei secoli scorsi sulle pire fatte di tali legni. Non è quindi un caso che il Nord-Est, con la sua ricca offerta di questo tesoro di origine marina, abbia il terribile record del maggior numero di roghi.

Þórshöfn Annidato nella baia di Lónafjörður dell’ampio fiordo di Þistilfjörður, Þórshöfn è un piccolo ma vivace villaggio, centro servizi e punto di partenza per le escursioni nel Langanes. Prima di partire alla scoperta delle brughiere nebbiose e delle spiagge ricoperte di legni, fare una sosta al museo Sauðaneshúsið per informazioni sulla pesca, il birdwatching e le passeggiate a cavallo nella zona. Sauðanes, 681 Þórshöfn.

Melrakkaslétta Raufarhöfn, che si trova sulle rive inghiaiate della penisola di Melrakkaslétta, è il villaggio più settentrionale dell’Islanda almeno sulla terraferma. Un tempo era al centro del settore aringhe, dando lavoro a migliaia di lavoratori stagionali, ma dal momento in cui l’aringa è stata troppo sfruttata e quindi sparita anche la popolazione della cittadina e la prosperità economica sono sparite. Nei dintorni una lussuosa varietà di bei laghi e stagni ideali per la pesca e il bird-watching. Un gradevole sentiero conduce da Raufarhöfn al lago Ólafsvatn. Il villaggio offre anche una certa varietà di buoni servizio, come quello del centro turistico presso l’Hotel Norðurljós che fornisce informazioni e risorse su tutta la regione del Melrakkaslétta. Aðalbraut 2, hotelnordurljos.is

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“The Arctic Henge”: la Stonehange artica. Su una collina a nord della città è in costruzione una meridiana tipo Stonehenge di 54 m (177 piedi), ispirata al mitico mondo del Völuspá (“Profezia della Veggente”), componimento poetico che si trova nella raccolta di poesia epica altomedievale nordica denominata Edda. Una volta completata l’opera, un grande cristallo sarà posto sulla cima di una colonna di 8 m (26 ft) che getterà la luce del sole artico sulla meridiana e sulla sua serie di 72 pilastro “nani”, più piccoli di quello centrale, che segnano i vari momenti dell’ anno. Ad ogni pilastro “nano” sarà collegato un nome e un carattere e quindi i visitatori saranno in grado di individuare il “loro nano” corrispondente al periodo del loro compleanno!

ASBYRGI, IL BASTIONE DEGLI DEI Secondo la leggenda, le singolari caratteristiche di questa gola dalle alte pareti e dalla forma a ferro di cavallo sarebbero state opera di una creatura mitica chiamato Sleipnir, il cavallo gigante a otto zampe di Odino. Secondo la leggenda, una notte stellata, mentre il grande dio norreno Odino cavalcava il suo cavallo attraverso i cieli, scese un po’ troppo vicino alla terra, così vicino che Sleipnir toccò con uno zoccolo questo punto dell’isola, dove si creò la magnifica gola di Ásbyrgi. In alternativa, potrebbe essere stato creato da una massiccia inondazione d’epoca glaciale. A quanto pare però non ci fu nessun testimone, quindi non lo sapremo mai con certezza!

Rauðinúpur. Situato sulla punta nordovest della penisola, a pochi chilometri a sud del circolo polare artico, questo impressionante scoglio color cremisi, genera nel visitatore l’impressione di essere “al limite estremo della terra”. Tornati sulla Strada n. 85 per Húsavík, la strada sterrata curva per l’Öxarfjörður (“fiordo dell’ascia”), che assomiglia piuttosto ad una ampia baia che a un fiordo, e attraverso il piccolo borgo di Kópasker. Proseguendo verso sud (su una strada molto più agevole), attraverso i complessi laghi poco profondi di Bakkahlaup, la strada conduce a Ásbyrgi una grande gola a forma di “U” -, all’estremità settentrionale del magnifico canyon Jökulsárgljúfur.

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Parco Nazionale del Vatnajökull Jökulsárgljúfur (Strada n. 864 e Strada n. 862). Fare i gargarismi con l’acqua più pura che abbiate, anche con un tocco di limone, non vi aiuterà a pronunciare il nome di questo tesoro nazionale d’Islanda. Ma comunque conviene provare: è una sfida divertente e un’attività consigliabile! Questo scioglilingua significa “glaciale-fiume-canyon”,

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DETTIFOSS | 65°48’56.5344“ N 16°23’15.99“ W

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ovvero “canyon del fiume glaciale”, e in esso sono riassunte le caratteristiche di base di Jökulsárgljúfur, ma se vogliamo approfondire le sue qualità più distintive eccovi accontentati: è profondo 100 m (328 piedi), estendendosi a 30 km (18,5 miglie) a sud di Ásbyrgi, ed è diviso da un tratto di 35 km del possente fiume glaciale Jökulsá á Fjöllum. Situato all’interno della vasta regione del Parco Nazionale di Vatnajökull (Vatnajökull National Park), la zona è rinomata per le sue formazioni rocciose meravigliose e le fragorose cascate, come quella di Dettifoss propagandata regolarmente come la cascata più potente d’Europa. Dettifoss (Strade n. 864 e 862). Il fatto di sapere che questa è la cascata più potente d’Europa non basta per togliere forza all’impressione che si ha nel vederla. La colonna immensa di acqua bianco-schiuma che tuonando sale supra il salto di 44 metri (144 piedi) contiene 500 m3 di acqua al secondo, creando una visione magnifica e terrificante di pura forza della natura: anche le terra sotto di te trema. Si vada anche alle vicine cascate di Hafragilsfoss e Selfoss che perà, anche se accattivanti, sono notevolmente sminuite dalla forza di Dettifoss. Hljóðaklettar (o “dirupi dell’eco”) è un grande labirinto di falesie riverberanti e formazioni rocciose di basalto, che si trova sul lato ovest del canyon (Strada n. 862). Molte di queste strutture affascinanti sono modellati con una trama geometrica a “nido d’ape”, che agiscono come processori audio 86

e colorare il rumore del fiume con interessanti livelli di distorsione. Per un’altra sensazionale esperienza a piedi visitate la riserva naturale di Hólmatungur, accessibile dalla stessa strada, con formazioni rocciose colorate e ricca di flora.

Húsavík Ritornati sulla Strada n. 85 si prosegue verso ovest e si giro intorno alla penisola del Tjörnes, dove i fanatici di fossili possono fermarsi presso l’azienda agricola di Hallbjarnarstaðir e studiare la loro collezione di esemplari locali. Proseguendo, dopo circa 12 km, si raggiunge Húsavík, capitale islandese del whale watching. Questa ridente cittadina, caratterizzata da un accogliente profumo di pesce, è situata in un fiordo pittoresco circondato da maestose montagne sormontate da neve, anche d’estate! È anche un fiorente centro commerciale che serve le aree agricole circostanti, mentre il porto è molto attivo nell’industria della pesca. Oggi, la città è famosa per il celebre film del 2020 Eurovision Song Contest: la storia dei Fire Saga. Si può prenotare un tour direttamente dall’ applicazione o sul sito icelandtravel.is.

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Il Museo dei cetacei di Húsavík (The Húsavík Whale Museum), è l’unico museo sui mammiferi marini d’Islanda e fornisce informazioni sulle specie di balene, la loro evoluzione e la loro biologia. Qui potrete conoscere un po’ tutti gli aspetti di questo affascinante mondo, da come le balene si incaglino nelle reti ad un po’ di storia della caccia alle balene. Aperto da aprile a ottobre (tutti i giorni tranne sabato e domenica). Hafnarstétt 1, whalemuseum.is Tra i bar e i ristoranti consigliati di Húsavík includiamo Gamli Baukur, che si trova proprio al molo in una caratteristica casa costruita principalmente di legno siberiano, e il ristorante Salka sulla Garðarsbraut. Da secoli, i residenti di Húsavík sfruttano l’acqua di mare ricca di minerali fornita dall’energia geotermica. Ora, anche tu puoi godere dei benefici di queste acque calde con una visita a GeoSea, un nuovissimo bagno termale all’aperto. Mentre ti godi il

bagno, assicurati di ammirare la vista spettacolare della catena montuosa a ovest e del circolo polare artico a nord. Orari di apertura e prezzi sono disponibili sul loro sito web. geosea.is A sud di Húsavík la Strada n. 85 si divide in due nuove strade, la Strada n. 245 e Strada n. 87, che conducono entrambe alla zona di Mývatn.

Da Egilsstaðir a Mývatn Da Egilsstaðir a Mývatn si percorre la Strada n. 1 per 167 km (104 miglia) attraverso la valle Fljótsdalur, le brughiere degli altopiani di Jökuldalsheiði, e un deserto freddo con pianure aride, coperto di cenere vulcanica e depositi glaciali. Resti di insediamenti risalenti al 18411946 si possono vedere in questa zona, abbandonata dopo l’eruzione del vulcano Askja nel 1875 dai suoi abitanti che andarono a cercar fortuna in America.

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In un giorno chiaro, la mancanza di vegtazione è compensato dalla bellezza dei paesaggi, con remoti laghi, passi rocciosi e torrenti impetuosi. Ma quando la pioggia inombra tutto, la nebbia scende oscurando la visibilità, l’atmosfera si carica di presenze inquietanti, creando quel paesaggio in cui nascono le storie di fantasmi! Sænautasel. Per spezzare il lungo viaggio verso ovest, vi consigliamo di visitare Sænautasel (Strada n. 901> Strada n. 907), una fattoria tradizionale islandese con coper-tura di erba, ristrutturata, sulle lande desolate del Jökuldalsheiði. Situata nei pressi di un lago circondato da aree verdi, all’apparire di fronte al visitatore dà subito una piacevole sensazione di benvenuto oltre che di viaggio indietro nel tempo. La fattoria risale al 1843 ed è stata attiva fino al 1943, con l’unica eccezione del periodo compreso tra 1875 e 1880, quando la cenere dal vulcano Askja rese il luogo inabitabile. La vita dei contadini su questi altipiani della brughiera era estremamente difficile e consisteva più o meno nel cercare di tenere in vita se stessi e le pecore di anno in anno. La fattoria è stata restaurata dalla comunità locale e viene mantenuta aperta durante l’estate. Espone i suoi oggetti d’antiquariato di altri tempi nella loro collocazione originaria. Möðrudalur, Strada n. 901. Ad un’altitudine di 469 m (1.539 piedi) sul livello del mare, con vista sul magnifico monte Herðubreið, questa fattoria di

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allevatori di pecore, che risale all’età delle saghe vichinghe, è la fattoria islandese posta a maggior altitudine. Fin dai tempi della colonizzazione vichinga questa fattoria è stata molto importante nelle vicende del paese. È più volte citata nelle saghe della letteratura medievale. È stata sicuramente per molto tempo punto di riferimento per gli islandesi di passaggio in questa regione. Con il suo caratteristico Café Fjalladýrð mantiene ancora oggi la sua tradizione ed offrire buon cibo e alloggio per i viaggiatori stanchi. Nota bene: la Strada n. 901 può essere chiusa al di fuori del periodo giugno-settembre. Möðrudalur, fjalladyrd.is Dettifoss. Strade n. 864/862. Le strade interne sterrate per Dettifoss sono aperte da metà giugno a metà settembre. Se chiuse, continuate fino a Húsavík sulla Strada n. 87> 85 e girando intorno alla penisola del Tjörnes accedete dall’altro lato. IL PARROCO MOLESTATO DAL FANTASMA DELLA EX MOGLIE L’ultimo parroco (luterano) di Möðrudalur, Bjarni Jónsson, si dice fosse perseguitato dal fantasma di ‘Manga’, Margrét, la sua prima moglie, tragicamente scomparsa durante la nascita del loro primo figlio. Prima di morire il pastore promise che non si sarebbe mai più risposato, ma quando poi ruppe tale sua promessa, il fantasma iniziò a creare continui subbugli, soprattutto alle successive mogli del pastore.

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L’area di Mývatn Mývatn è una zona straordinariamente ricca di meraviglie geologiche e brulicante di vita. Le caratteristiche uniche del lago e del suo ambiente insolito l’hanno resa una delle principali attrazioni del nord-est, in particolare per la sua combinazione di ricca varietà di uccelli, ecologia, e attività geotermica. Durante l’estate la popolazione della fauna aviaria esplode e il lago è letterarmente coperto di una moltitude impressionante di specie, che fanno buon uso della ricca fauna e flora del lago per nidificare. L’area è protetta secondo le leggi internazionali che riguardano i luoghi di nidificazione e quindi non è proprio il posto ideale per i cacciatori dal grilletto facile! Molto più consono è praticare il più innocuo bird-watching e osservare soprattutto anatre, anatre e ancora anatre: qui tutte le specie islandesi (eccetto l’edredone) sono rappresentante.

Supponendo che siate in grado di riconoscere i vari uccelli, potreste avvistare anche la strolaga maggiore, il falaropo dal collo rosso, lo svasso, la strolaga minore e lo smeriglio. Se si è fortunati si può anche individuare uno o due girofalchi.

I MOSCERINI DI MYVATN Quando si scopre che la traduzione di Mývatn è “lago dei moscerini” capite perché alcune persone che visitano la zona hanno in testa strane reti, mentre coloro che sono meno esperti e meno alla moda sono visti muovere disperatamente le braccia intorno alle loro teste. I moscerini non pungono, ma essendo attratti dall’anidride carbonica, tendono a dirigersi su verso il naso e la bocca.

Il vulcano centrale Krafla fa parte del Grande sistema vulcanico del Krafla (una serie di faglie e fessure larga 4-10 km (2,5-6 miglia) e lunga 80 km (50 miglia) da nord a sud) e non deve essere confuso con la dolce montagna vicina che si chiama anch’essa ‘Krafla’ che ha dato il nome a entrambe le aree. La caldera (non il cratere) del vulcano Krafla si trova al centro del sistema vulcanico e il suo limite di forma circolare (che ha un diametro di 10 km, ovvero 6 miglia), è difficile da osservare da terra. Il Krafla divenne molto famoso con i “Fuochi del Krafla”, ovvero quando negli anni ‘70 e ‘80 del secolo scorso enormi “cortine” di lava si formarono durante l’eruzione del sistema di fessure createsi nell’area dell’enorme caldera. L’Area geotermica del Kafla (Strada n. 863) si trova all’interno della caldera e include molte delle attrazioni per cui la regione è conosciuta: i fanghi gorgoglianti, i campi di fumarose di Hverir, i campi di lava fumanti di Leirhnjúkur (vedi sotto) e il cratere Víti. La parola “víti” è traducibile con “inferno”, nome legato all’antica credenza che i vulcani sarebbero le

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porte d’accesso al mondo sotterraneo della dannazione eterna.

bollente, i bordi delle pozze cedevoli e gli schizzi sono imprevedibili.

Se siete curiosi di sapere come il calore geotermico è abilmente convertito in energia elettrica, visitate la mostra alla centrale geotermica di Krafla, anch’essa sulla Strada n. 863.

I bagni “Natura” (Strada n. 1). Questo impianto termale è la risposta del Nord alla famosa Laguna Blu del Sud. Come la sua controparte meridionale, contiene una miscela unica di minerali, silicati e microrganismi geotermici che danno all’acqua un aspetto blu perlato. Questo relativamente nuovo

Leirhnjúkur (Strada n. 863). In questa zona si può visitare surreali campi di lava ancora fumanti dall’eruzione del 1975-1984. Sotto la zona c’è una grande camera magmatica che, in alcuni punti, è vicina alla superficie terrestre non più di 3 km (1,9 miglia). Dal parcheggio, un sentiero circolare si snoda intorno al vulcano e arriva fino alla sua cima, da cui si gode una bella vista di impressionanti paesaggi vulcanici. Non lasciate comunque che le incredibili bellezze che avrete intorno vi distragghino dall’essere vigili. Fate attenzione ai punti in cui il terreno è di color più chiaro quando attraversate le aree ad alta temperatura ed indossate buone scarpe da trekking, specialmente nei giorni di pioggia, quando c’è una notevole quantità di fango (che rende la zona molto scivolosa). Námafjall. Vicina alla Strada n. 1, a sud della regione di Krafla, questa catena montuosa è punteggiata da ribollenti vapori sulfurei. La zona è famosa per le sue colorate solfatare e fumarole, dove una raccolta di calde pozze di fango viscoso creano una colonna sonora dai ritmi gorgoglianti che accompagnano i favolosi colori e disegni che i minerali vulcanici creano sul terreno. Attenzione! Si prega di essere molto attenti nel visitare la zona: il fango è caldo 90

centro termale offre una vista notevole sul lago ed è il luogo perfetto, caldo e meraviglioso, per rilassarsi e assistere ad alcuni dei più sensazionali tramonti estivi islandesi. Jarðbaðshólar, 660 Mývatn, myvatnnaturebaths.is Lago Mývatn. Ad ogni stagione l’Islanda offre sempre una faccia diversa dei paesaggi. Ed è difficile non essere colpiti da questa grande diversità dell’Islanda, sia che si tratti delle varie e belle sfumature di verdi tipiche dell’estate sia che si tratti dei contrasti abbaglianti di roccia basaltica sui rossi di fuoco e gli arancioni delle boscaglie di betulle in autunno. Il lago Mývatn, per esempio, è lussureggiante e incantevole durante i mesi estivi. In inverno, invece, quando è poco visitato, può dar vita a scenari completamente diversi, con le alture

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ricoperte di neve, il fogliame coperto di ghiaccio che incorniciano l’immagine incantevole dei cigni del lago che scivolano via nella nebbia, permeata qua e là da raggi dorati di sole. Sì, contrariamente a quanto normalmente la gente crede, in inverno il sole brilla, anche se solo per poche ore. Il lago è poco profondo ma fra i più grandi d’Islanda, con una superficie di 36 km2. È situato sul Grande sistema vulcanico del Krafla, non lontano dallo stesso vulcano Krafla ed è stato creato da una grande eruzione di lava basaltica circa 2300 anni fa. Il paesaggio circostante è dominato da imponenti formazioni vulcaniche, come gli incredibili “castelli neri” di Dimmuborgir (vedere di seguito).

Hverfjall è un enorme rilievo di forma circolare, costituito da materiale vulcanico vario (tefra), che assomiglia ad un cratere lunare gigante. Si è formata circa 2.800 anni fa, durante un’eruzione esplosiva nei pressi di Mývatn. Il bacino misura di diametro 1.040-1.200 m (3,411-3,936 ft) e 150 m di altezza (492 piedi). È una salita abbastanza facile fino in cima.

Reykjahlíð. Arrivati nel piccolo villaggio di Reykjahlíð, sulla Strada n. 1, posto sulla riva nord-est del lago, potete da qui prendere un sentiero ben segnalato che collega alcune delle migliori attrazioni della regione, tra le quali Grjótagjá, Hverfjall e Dimmuborgir. Grjótagjá (Strada n. 860) è una voragine piena d’acqua all’interno di una grotta, e una volta era un luogo molto popolare per fare il bagno (fino ai “Fuochi del Krafla” citati sopra). L’acqua blu chiaro è molto attraente, ma è troppo calda per farci un tuffo. L’acqua comunque si sta lentamente raffreddando, quindi speriamo che tra qualche anno sempre più persone saranno in grado di godere di un bagno come una volta. Attenzione! I passaggi verso il basso per l’acqua possono essere difficili e rischi di crolli sempre possibili.

Dimmuborgir. Il nome significa “castelli neri” e si tratta di un magnifico paesaggio lavico, con un labirinto di grotte, rupi scoscese e strane formazioni di lava. Una delle sculture più impressionanti è un arco enorme, conosciuta come “Kirkjan” (“la Chiesa”). Ci sono tre diversi percorsi segnalati per passeggiate a piedi, ma non cercate la via del ritorno alla civiltà fuori da tali sentieri segnati! Höfði è un’area protetta con una ricca e impressionante flora, fauna e belle viste panoramiche sul lago.

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Gli pseudi crateri di Skútustaðargígar. Sul lato sud del lago Mývatn c’è un gruppo di pseudo crateri colorati e ben formatai ubicati vicino a Skútustaðir. Sono facilmente raggiungibili a piedi. Il Museo dell’avifauna (Fuglasafn Sigurgeirs) è un affascinante collezione privata di uccelli islandesi, ora aperto al pubblico. Ytri Neslöndum, 660 Mývatn, fuglasafn.is Se avete tempo libero e volete visitare la caldera di Askja, vi preghiamo di contattarci per informazioni.

cui è possibile osservare il processo di mungitura e provare il gusto del latte fresco crudo. Le mucche vengono munte due volte al giorno, ed anche i clienti sono incoraggiati a partecipare alla mungitura. L’enfasi è sui prodotti locali, come trota affumicata, mozzarella (fatta con il latte della fattoria), “pane di geyser” (cotto in modo unico nella terra calda). Gamli Bærinn è un piccolo bar e un ristorante informale vicino all’ Hotel Reynihlid, con una bella atmosfera.

Tra le caffetterie consigliate sul Mývatn troviamo Café Vogafjós (sulla Strada n. 1), ricavata all’interno di una stalla in

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In giro per l’Islanda con Iceland Travel In giro per il Nord Considerando che i punti più settentrionali dell’Islanda si protraggono fin quasi a toccare il Circolo Polare Artico e che il nord è bagnato dal Mar glaciale della Groenlandia, potrebbe risultare una piacevole sorpresa lo scoprire che il clima di questa regione è curiosamente più caldo, asciutto e assolato di quello meridionale. Se si guarda la forma della regione su una mappa, si noterà come la penisola di Tröllaskagi, in particolare, è contrassegnata da una densità di alte catene montuose dal tracciato irregolare, divise da profonde vallate e venate di numerosi corsi d’acqua. A parte il clima accogliente e la topografia interessante, essendo così a nord, la regione è illuminata con una diversa intensità di luce in tutte le stagioni, ed è particolarmente famosa per i suoi spettacolari tramonti, dove il sole d’estate non tramota mai completamente, bruciando all’ orizzonte fino all’alba in uno stato prolungato di gloria dorata.

Tra Mývatn & Akureyri Goðafoss. Comodamente situata appena fuori la Strada n. 1, Goðafoss è la cascata simbolo del nord, famosa non solo per la sua bellezza ma anche per la storia interessante del suo nome, che si traduce come ‘cascata degli dei’.

Goðafoss è una cascata a forma di ferro di cavallo con un design interessante dove punte rocciose interrompono il flusso e incanalandolo, in maniera quasi simmetrica, in una serie di potenti torrenti. È alimentata dalle acque gelide dello Skjálfandafljót, il fiume blu che scende giù dal ghiacciaio del Vatnajökull. Le acque cadono fragorosamente in un impressionante canyon lunga 3 km tagliato in un campo di lava di circa 7000 anni. LA CASCATA DEGLI DEI In base a quanto riferito dalle saghe e dalle cronache storiche medievali, nell’anno 1000, l’ “uomo della legge” nonché sacerdote pagano Þorgeir di Ljósavatn, ritornato dall’assemblea generale dell’Althingi che aveva deciso di dichiarare l’Islanda una terra ufficialmente cristiana, collocò con una cerimonia religiosa precristiana gli idoli pagani norreni dentro la cascata.

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Aldeyjarfoss. A ovest di Goðafoss, sulla Strada 842, si trova la cascata di Aldeyjarfoss con la sua potente portata di 90 tonnellate/secondo di acqua, che si immette in uno strano ampio spazio delimitato da pareti di basalto colonnare. Vale sicuramente fare una deviazione per andarla ad ammirare. Vaglaskógur nella valle di Fnjóskadalur, strada n. 836. Un bel bosco di betulle e una delle poche aree boschive originarie superstiti dell’Islanda. Infatti la stragrande maggioranza delle aree boschive naturali sono state nei secoli successivi alla colonizzazione smantellate dall’eccessivo sfruttamento o sono perite nella piccola glaciazione del 1400-1900. L’altezza degli alberi di questo bosco vanno dai 5 ai 10 metri e offrono un’oasi di verde e foglie in un territorio come quello islandese privo di alberi. 94

Laufás. Sulla Strada n. 85 a circa 30 km (19 miglia) da Akureyri, in direzione nord, c’è la fattoria di Laufás, risalente al XIX secolo e molto ben conservata, oggi adibita a museo. Costruita nel mezzo di un bel terreno erboso, sul lato est della penisola dell’Eyjafjörður, questa ben nota località di sosta sulla strada del nord è un altro esempio di come l’antica architettura popolare islandese abbia ispirato gli edifici ricoperti di erba di torbiera in cui abitano gli hobbit dello scrittore J.R.R.Tolkein. Nella vicina caffetteria in vecchio stile, puoi assaggiare varie delizie tradizionali, come il pane cotto con muschio di montagna (fjallagras) e la torta di rabarbaro. Laufás, 600 Akureyri, akmus.is

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Safnasafnið. Se sei interessato a vedere come i confini tra i diversi generi d’arte sono superati con successo, allora c’è una piccola e singolare casa d’arte, adatta anche per una fermata per il pranzo al sacco, comodamente posizionata sulla strada circolare n. 1, circa 11 km (7 miglia) da Akureyri. Tra le qualità della piccola collezione che affascinano di più ci sono l’enfasi sulla sincerità, la mancanza di ogni snobbismo artistico e il suo impegno a combinare arte popolare e l’arte d’avanguardia, fuori dai canoni usuali.

La città stessa è ricca di luoghi di interesse e di attività da fare, con una varietà di musei, gallerie d’arte e piscine all’aperto, senza che manchino sentieri per passeggiate a piedi o a cavallo, escursioni su imbarcazioni a vela, pesca in mare. La città vanta inoltre il giardino botanico più settentrionale del mondo, una stazione sciistica e un aeroporto internazionale.

I curatori del piccolo centro espositivo sono ben conosciuti per la loro abilità nel scandagliare il paese in cerca di nuove opere d’arte di qualità sia tra gli artistici noti che tra quelli meno noti o addirittura sconosciuti. Svalbarðsströnd, 601 Akureyri, safnasafnid.is

Akureyri Akureyri è la capitale del nord dell’Islanda ed è nota soprattutto per il suo pittoresco centro storico, nel cuore del fiordo dell’Eyjafjörður. Come la Strada n. 1 scende lungo il lato est del fiordo, cercate le aree di sosta panoramiche dalle quali si può ammirare la città oltre lo specchio d’acqua. I visitatori sono spesso piacevolmente sorpresi dal numero di affascinanti case tradizionali, spesso alternati a alberi e vegetazione. Fondata nel 1787, Akureyri è il centro commerciale principale e il centro servizi del Nord e una base popolare per i turisti che desiderano esplorare le numerose attrattive della regione.

Come sede della annuale compitizione di golf denominata Open Artic, la regione attira golfisti da tutto il mondo che vengono a giocare a golf in un periodo in cui il sole non tramonta mai (almeno non del tutto!). Le opzioni per l’alloggio a Akureyri sono diverse e vanno dai piccoli ostelli agli alberghi di qualità. C’è anche una scelta di ristoranti che tendono a usare ingredienti di produzione locale nei loro piatti e una modesta selezione di caffetterie molto carine, concentrate soprattutto nel centro della città e nella zona alla moda di Listagil (una strada esclusivamente dedicata alla cultura, all’arte e al buon cibo).

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IL NOTEVOLE CAVALLO ISLANDESE Anche se potrebbero sembrarvi dei pony, i cavalli che si trovano in Islanda sono ricercatissimi purosangue con caratteristiche uniche e cinque andature a parte le solite andature il cavallo islandese è in grado di eseguire l’andatura, confortevole e morbida, del ‘tölt’. Negli ultimi anni il cavallo islandese è diventato una razza estremamente preziosa e ricercata in tutto il mondo. Tredici di questi meravigliosi cavalli sono stati utilizzati anche nella produzione del film epico fantasy Lo Hobbit, adattamento di Peter Jackson dell’omonimo romanzo di J.R.R. Tolkien.

La vita notturna a Akureyri è piuttosto vivace per una città di soli 17.200 abitanti, con alcuni luoghi popolari per musica dal vivo e locali notturni come Græni Hatturinn. Græni Hatturinn, Hafnarstræti 96. Casa della Cultura “Hof”. Questo palazzo della cultura rivestito di basalto è un’aggiunta relativamente nuova alle viste da cartolina di Akureyri. Oltre alla sede del locale centro di informazioni turistiche, il Hof è progettato con una sala da concerti dall’acustica sofisticata e dispone di strutture di prima accoglienza per conferenze e altri eventi culturali. Mappe di Akureyri e delle zone circostanti sono disponibili presso il centro di informazioni turistiche. Aperto tutti i giorni in estate tra le 7:30 e le 19:00. Strandgata 12, visitakureyri.is Sjónlistamiðstöðin – Centro per le Arti Visive. Oltre ad esporre il talento di artisti islandesi come

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Erró, questa modesta galleria nel quarto settentrionale d’Islanda ha esposto opere di alcuni dei nomi più impressionanti del mondo dell’arte, tra i quali Matthew Barney, Louise Bourgeois, Henri Cartier-Bresson, Fang Lijun, Goya, Jenny Holzer, Per Kirkeby, Sally Mann, Yue Minjun, Orlan, Rembrandt, Carolee Schneemann, Andres Serrano, Laila Shawa, Bill Viola, Joel-Peter Witkin e Zhang Xiaogang. Kaupvangstræti 12, listak.is/en Nonnahús – Casa Nonni è un museo dedicato alla memoria di un autore per bambini di nome Jón Sveinsson e si trova nella sua casa d’infanzia in Aðalstræti 54. Nonni è anche il nome del più popolare (insieme al fratello Manni) di tutti i personaggi letterari creati da Jón Sveinsson. Le storie di Nonni e Manni sono ambientate in una fattoria isolata nel Nord dell’Islanda e là si svolge tutta una serie di avventure. I racconti sono stati tradotti in almeno 40 lingue tra cui , naturalmente, l’italiano e anche in esperanto! Aðalstræti 54, minjasafnid.is Minjasafn á Akureyri Museo regionale di Akureyri. Accanto alla Nonnahús è conservata la memoria storica di Akureyri che inizia con la colonizzazione vichinga dell’Eyjafjörður negli anni 874 1000. Il museo documenta anche la storia dello sviluppo della città di Akureyri nel corso del XIX secolo. Aperto tutti i giorni nel periodo giugnosettembre tra le 10:00 e le 17:00. Aðalstræti 58, akmus.is L’Orto Botanico in estate è un paradiso inaspettato di alberi, fiori e arbusti con una vista mozzafiato sul fiordo.

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È il giardino botanico più a nord del mondo ed è stato istituito da un gruppo di donne del luogo nel 1912 (la sezione botanica risale al 1957). Passeggiare per il giardino con la sua abbondanza di flora è un’esperienza piacevole e tranquilla e il luogo ideale per contemplare la diversità della vita. Nelle aiuole e nei vivai crescono migliaia di specie di piante, con circa 430 native dell’Islanda. Oltre ad essere un centro di ricerca e formazione, il giardino botanico funziona anche come una importante banca dei semi. Eyrarlandsholt, lystigardur.akureyri.is Il Museo dell’aviazione islandese (Flugsafn Íslands) ha deliziato gli appassionati di aviazione con la sua collezione di aerei d’epoca e alianti fin dalla sua apertura nel 1999. La collezione comprende 25 aerei e il relitto di un aereo da guerra britannico che nel 1941 si schiantò contro un ghiacciaio. Oltre agli aereoplani, il museo ha una collezione preziosa di informazioni interessanti sulla storia e lo sviluppo dei trasporti aerei in Islanda a partire dall’anno 1919. Aereoporto Domestico di Akureyri, flugsafn.is Il bosco di Kjarnaskógur. Data la sua notevole densità e la sua estensione (circa 600 ettari) è difficile credere che questa bellissima foresta, appena a sud della città, non esisteva prima del 1952. Dal momento che i primi alberi furono piantati, c’è stato uno sforzo sostenuto per piantare ancora e nel corso degli anni è stata raggiunta la cifra record di un milione di alberi, di varie specie, che sono stati piantati. La foresta è anche una splendida

area ricreativa, con parchi giochi, aree picnic e barbecue, e una rete di sentieri per passeggiate incantevoli o per fare un giro in mountain bike. Durante gli inverni nevosi, circa 10 km di piste illuminate sono predisposte per lo sci di fondo nella zona di Akureyri. Jólagarðurinn La Casa di Natale. Attenzione! A pochi chilometri a sud di Akureyri sulla Strada n. 821, c’è un negozio incantevole concepito come una casa da favola col tetto ricoperto di finte caramelle e dedicata alla magia del Natale. I visitatori passo-passo vengono trasportati in un paradiso natalizio dove una bellissima selezione di decorazioni di qualità provenienti da tutto il mondo arricchisce la mostra tematica di articoli natalizi tradizionali islandesi (artigianato locale). Il clima di festa è completato dagli aromi di cannella e quelli di menta piperita che si mescolano con l’odore di agnello affumicato e di brace di legna fumante. Il suono dello scoppiettante camino aggiunge un tocco in più alle familiari melodie dei canti di Natale che vengono suonate nel sottofondo. Nel grazioso giardinetto che circonda la casa, si affacciano un paio di delizie di Natale in più, tra cui una torretta con “il calendario d’avvento più grande del mondo”, un pozzo dei desideri e, probabilmente, il gabinetto più festoso del mondo! Slétta, 601 Akureyri.

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I RAGAZZI DI NATELE In Islanda 13 giorni prima di Natale le case dei bambini vengono visitate da 13 “ragazzi di Natale” dai nomi più singolari (quali ‘ruba candele’ e ‘scrocca salsicce’) che discendono dalle loro case di montagna per fare dispetti e portare regalini ai bambini “buoni”. Quelli disubbidienti tendono a svegliarsi prima per trovare una patata nelle loro calze!

Ci sono molte piscine a Akureyri, con la più grande e forse la più bella situata su Þingvallastræti, non lontano dal centro del paese. Þingvallastræti 21, sundlaug.is Per le attività nella regione di Akureyri e nei suoi dintorni, puoi visitare il nostro sito icelandtravel.is o recarti presso il centro informazioni di Hof. Puoi anche prenotare direttamente dalla tua applicazione.

Tröllaskagi, la penisola del Troll La maggior parte dei visitatori che lasciano Akureyri, rimangono sulla Strada n. 1 e proseguono dritti per il nord-ovest attraverso la valle dell’ Öxnadalur diretti allo Skagafjörður, anch’esso pieno di impressionanti scenari. Tuttavia, se si dispone di tempo per un nuovo capitolo epico di paesaggi impressionanti da fiaba, potreste prendere la deviazione sulla Strada n. 82 intorno alla spettacolare costa della penisola del Troll, dove le strade attraversano valli di verde smeraldo oscurate da mostri di montagne a cui spesso si lega una storia o una leggenda -, con le loro 98

vette che salgono con scogliere a strapiombo e, occasionalmente, scompaiono nel buio di strette gallerie. Hrísey è una piccola isola situata nel mezzo dell’Eyjafjörður e una meta indimenticabile, soprattutto per la straordinaria vista che si ha del sole di mezzanotte e del fiordo circostante. L’isola è conosciuto per essere stata abitato fin dal X secolo e ha una popolazione attuale di circa 200 persone, che ancora considerano importante conservare le loro vecchie abitudini e tradizioni contadine. L’isola è ben servita e comprende un albergo, un ristorante, un campeggio, una caffetteria, un negozio e una piscina termale. L’isola è famosa per la sua ricca avifauna, la sua raccolta di ostriche blu, e il suo popolare giro turistico dell’isola in trattore. Ospitato all’interno di edificio più antico dell’isola c’è una mostra interessante sullo squalo chiamata Casa dello squalo Jörundur. La casa serve anche come centro in-formazioni per i visitatori dell’isola. Hrísey Info Centre, hrisey.is/en Il viaggio in traghetto per Hrísey dura circa 15 minuti e parte dal porto di Árskógssandur. Contattare la linea del traghetto Hríseyjarferjan Sævar, hrisey. is/en Dalvík è una piccola città nascosta tra lo scintil lante Oceano Artico e le magnifiche montagne dell’ovest dell’ Eyjafjörður. Una volta l’anno questa piccola socievole comunità di circa 2.000 persone ambiziosamente invita tutta la nazione per una grande sagra

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del pesce chiama “Il grande giorno dei pescatori”. Nel corso degli anni la manifestazione ha attirato oltre 200.000 visitatori ed è diventata molto popolare in Islanda. Il cibo gratuito, che comprende la tradizionale grande grigliata di pesce e una minestra di pesce favolosa, è servito da alcuni dei migliori cuochi d’I-slanda, mentre musica, teatro e altre iniziative legate alle meraviglie della vita marina ti daranno altre occasioni di divertimento.

Nel caso in cui non fossi in città durante il festival, ci sono molte altre attività da fare, tra le quali: whale watching, passeggiate a cavallo nella bellissima Valle di Svarfaðardalur o andare a nuotare nella bella piscina locale. La città ha anche un museo di tradizioni popolari contadine con un orso polare imbalsamato e alcuni manufatti agricoli. Forse l’aspetto più intrigante del museo è la sezione dedicata ad un uomo conosciuto come “il gigante”: originario della cittadina, Jóhann Svarfdælingur era alto 2,34 metri (7 piedi e 8 pollici) e fu per diverso tempo l’uomo più alto del mondo. Dalvík ha una grande porto di pesca e di carattere commerciale che serve anche come punto di partenza per il traghetto Sæfari che serve l’isola di Grímsey (vedi sotto).

Grímsey è il vero nord dell’Islanda, ed è l’unica parte del paese che tocca e supera il Circolo Polare Artico. Inutile dire che i tramonti qui sono notevoli durante l’estate, mentre la vista dell’aurora boreale in inverno è spettacolare. La popolazione dell’isola è rimasta relativamente stabile nel corso degli anni con 90-100 abitanti.

Fjallabyggð Ólafsfjörður. Da Dalvík la Strada n. 82 si snoda su una montagna a picco, da far venire le vertigine a qualcuno sensibile, e poi scompare in una scura galleria di montagna. Accanto alla bocca del tunnel c’è una piattaforma panoramica sul bordo del promontorio con una vista mozzafiato sul fiordo si deve però superare la paura delle altezze per fare questa fermata veloce! Dopo 3,5 km (2 miglia) di viaggio attraverso il ventre della montagna, la strada esce alla luce e scende nel vivace villaggio di pescatori di Ólafsfjörður. Un altro tunnel da Ólafsfjörður conduce al vicino villaggio di Siglufjörður attraverso il fiordo disabitato di Héðinsfjörður. Prima che la galleria di Héðinsfjörður fosse completata nel 2010, i visitatori diretti a Siglufjörður avrebbero continuato sulla Strada n. 82 dell’interno e percorso 62 km (38,5 miglia) attraverso il passo dell’altopiano di Lágheiði. Quando fu chiuso il Lágheiði la gente doveva viaggiare più lontano (232 km) attraverso la valle dell’Öxnadalur.

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TUNNEL MONTANI Il primo incontro con uno degli stretti tunnel di montagna islandesi può essere un’esperienza un po’ allarmante, soprattutto quando ci si rende conto che alcuni sono progettati a una sola corsia. Che cosa succede quando si incontra una macchina proveniente in direzione opposta? Di tanto in tanto appaiono su un lato del tunnel delle aree di sosta, i veicoli con le aree di sosta situate alla loro destra devono dare la precedenza alle macchine in arrivo. Se viaggiate in una giornata di sole, è bene avere degli occhiali da sole a portata di mano per la luce abbagliante alla fine del tunnel.

Fljót. A questa regione scarsamente popolata si accede continuando sulla Strada n. 82 da Ólafsfjörður, e risalendo gli altipiani di Lágheiði, dove nebbiose montagne verdi dominano sempre di più la strada tortuosa. Il paesaggio, come si scende dall’altra parte, è semplicemente spettacolare, con la valle di Fljót caratterizzata da montagne innevate contorte e verdi pascoli. I fan di Keith Carradene, possono riconoscere alcuni dei paesaggi di questa regione che appaiono nel suo film Falcon. Dal Fljót è possibile dirigersi a nord e lungo la fascia costiera a Siglufjörður o ovest e nei luoghi più belli della regione dello Skagafjörður. 100

LA LEGGENDA DI BLÁKÁPA C’era una volta nel villaggio settentrionale di Fljót sulla penisola di Tröllaskagi una donna di nome Blákápa o “cappotto blu”, che nel tentativo di tenere fuori gli intrusi costruì un muro attorno a tutta la valle. Alla sua morte, tutti i suoi tesori compresa una misteriosa cintura d’argento furono sepolti nella vallata. Secondo la leggenda, chiunque riesca a superare il muro della vallata camminando all’indietro e senza guardare indietro o cadere potrò reclamare come suo il tesoro sepolto di Blákápa.

Siglufjörður è uno dei più famosi villaggi di pescatori d’Islanda, situato in un bel fiordo dalle ripide pareti e delimitato da una serie di alte e imponenti montagne. Per più di un secolo, questa città è stata una delle più attive nell’industria della pesca e nella caccia alle balene di tutta l’Islanda, in particolare durante la prima metà del XX secolo. Al culmine delle sue fortune economiche, la città ospitava più di 3000 persone ed era conosciuta anche come la capitale mondiale delle aringhe. Ma dopo il crollo della pesca, anche il numero degli abitanti è diminuito drasticamente. Funziona ancora come centro di pesca, ma ha anche una nuova vocazione turistica.

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A parte la solita offerta di negozi e servizi tipica delle piccole città islandesi, Siglufjörður o ‘Sigló’ come viene chiamata dalla gente del posto ha un paio di musei interessanti, un campo da golf a nove buche e un fantastico ristorante chiamat Hannes Boy Café, hannesboy.is La città è stata location cinematografica per la celebre serie islandese Trapped.

Sildarminjasafnið – Il Museo dell’aringa iè sorprendentemente interessante e offre uno comprensione completa della storia e delle caratteristiche di un settore che ha generato, in vari momenti, più di un quarto dei proventi di tutte le esportazioni del paese. Il musoo ha vinto il prestigioso Premio Internazionale per i musei storicotecnologici della Fondazione Micheletti (Brescia). Snorragata 15, sild.is

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In giro per l’Islanda con Iceland Travel In giro per il Nord-Ovest

Il Nord-Ovest dell’Islanda è costituito soprattutto dalle zone costiere intorno alla baia del Húnaflói e al fiordo di Skagafjörður. È possibile ignorare la maggior parte di questa zona rimanendo sulla strada circola n. 1 e, purtroppo, la maggior parte dei visitatori sceglie questa opzione. Tra le cose che comunque questi visitatori si perdono c’è l’avvistamento delle foche sulla penisola di Vatnsnes, la bella chiesa in pietra del XIX secolo a Þingeyrar e la fattoria del XIX secolo meglio conservata d’Islanda a Glaumbær, la sede del vescovato dell’Islanda settentrionale (in epoca cattolica) a Hólar e una serie di graziosi laghetti, cascate, fiumi e vette montagnose.

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PROVATE IL CAVALLO ISLANDESE La regione dello Skagafjörður è nota per l’alta qualità dei suoi allevamenti di cavalli. Qui numerose aziende agricole offrono escursioni a cavallo ed esibizioni equestri che vi faranno conoscere un capitolo fondamentale della cultura (contadina) islandese. Il cavallo islandese, risalente all’epoca vichinga, è rinomato per essere robusto, indipendente, amichevole, vivace e dal passo sicuro. Possiede cinque andature naturali: il passo, il trotto, il galoppo, il tolt e l’ambio. Il tolt è presente solo in pochissime razze equine ed è caratterizzata da un’andatura contemporaneamente veloce e “leggera”, quasi priva di sbalzi. Tanto è comoda tale andatura che si può cavalcare a tutta velocità tenendo in mano un vassoio di bicchieri pieni di bevande, senza versare una goccia!

Skagafjörður Lo Skagafjörður collega l’Oceano Artico con gli altopiani ed è una zona che è sempre stata al centro della storia e della cultura islandese. Fu infatti sede di eventi importanti, soprattutto durante la guerra civile che insanguinò l’Islanda nel XIII secolo, e ha dato importanti contributi alla storia culturale islandese dei secoli successivi. Nello Skagafjörður ci sono anche alcuni fiumi glaciali che sono l’ideale per il rafting. Se il vostro viaggio prevede

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l’arrivo nello Skagafjörður da est lungo la Strada allora uno dei paesaggi più suggestivi lo vedrete nella valle dell’Öxnadalur vicino alla località di Hraun. Tenete gli occhi sulle cime delle montagne sul lato settentrionale della valle e vedrete la splendida sagoma seghettata delle montagna, che ricorda il famoso monte di Catalogna detto giustamente Montserrat (‘montagna seghettata’). Il più alto pinnacolo si chiama Hraundrangi (1.075 m), sulla cui cima gli alpinisti hanno trovato un piccolo pianoro la cui ampiezza è inferiore al mezzo metro quadrato! Il paesino di pescatori di Hofsós, a metà della costa orientale del fiordo di Skagafjörður, raggiungibile deviando dalla Strada n. 76, era un importante centro commerciale fin al 1500 e in seguito divenne punto di partenza per molti degli emigranti islandesi diretti verso il Nord America. Molti discendenti di questi emigranti ancora oggi tornano a Hofsós per visitare il Museo dell’Emigrazione e il locale centro genealogico. Alcuni degli edifici del XVIII secolo della cittadina sono ben conservati e altri sono repliche in stile cosicchè Hofsós ha complessivamente un bell’aspetto antico. Si consiglia di visitare la locale piscina pubblica, che si trova sulla cima della scogliera con una vista spettacolare sul fiordo di Skagafjörður fino al Monte Tindastóll. L’esposizione permanente presso il Centro dell’emigrazione islandese (Vesturfarasetrið) racconta la storia dell’emigrazione islandese tra la fine del secolo XIX e gli inizi del XX e il

destino degli insediamenti islandesi nel Nuovo Mondo (dallo Utah al Brasile). Nel 1914, 15.000 islandesi (quasi il 20% della popolazione) aveva lasciato il paese per le Americhe. hofsos.is Appena a sud di Hofsós c’è Gröf, una bella chiesa risalente alla fine del 1600 con copertura di tappeto erboso (raggiungibile dalla Strada n. 76). Data l’età dei suo supporti di legno, Gröf è l’edificio ecclesiastica più antico d’Islanda ed è sotto la tutela del Museo Nazionale dal 1939.

Hólar è un centro storico, culturale ed educativo, nell’entroterra del fiordo dello Skagafjörður sulla Strada n. 767. La cattedrale (Hóladómkirkja) ci mostra forse la più ampia serie di opere d’arte ancora in loco di qualsiasi altra chiesa in Islanda. Hólar deve la sua esistenza agli islandesi del nord che nell’XI secolo insistettero per avere anche loro la loro sede vescovile, ritenendo che Skálholt la prima sede vescovile d’Islanda fosse troppo lontana per servire i loro bisogni spirituali. Oltre alla cattedrale, a Hólar c’è anche un piccolo centro universitario specializzato nel settore del turismo, dell’acquacoltura e delle scienze equine.

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Costruita nelle forme attuali nel 1763, la cattedrale di Hóladómkirkja è la chiesa in pietra più antica d’Islanda, costruito con locale arenaria rossa e basalto. In mostra presso la cattedrale c’è un esemplare della Bibbia islandese del 1584 e un dipinto di un vescovo di Hólar del 1620 (ritenuto il più antico ritratto conosciuto di un islandese). Altre opere degne di nota sono un crocifisso del XVI secolo, un fonte battesimale del XVII secolo in pietra saponaria e una impressionante pala d’altare di legno fatta intorno al 1500 raffigurante scene della passione di Cristo. I pannelli laterali dell’altare, mobili, recano altri interessanti dipinti.

sulla pista di Kjölur attraverso l’interno di Gullfoss e Geysir. Tra le escursioni c’è anche la possibilità di partecipara alla raccolta autunnale delle pecore (tarda estate / inizio autunno). La piccola chiesa in erba di torba di Víðimýri, raggiungibile dalla Strada n. 1 poco dopo aver lasciato Varmahlíð in direzione sud-ovest, ha la facciata in legno, tetto di erba e le pareti di zolle di erba di torba. La chiesa fu costruita nel 1834 e il suo fascino è solo rafforzato dai tranquilli prati che la circondano.

Altre strutture a Hólar sono la Nýibær, una casa contadina del XIX secolo con copertura in tappeto erboso, e la così detta Casa Audun (Auðunarstofa), la ricostruzione (con metodi dell’epoca) della residenza vescovile del XIV secolo. holar.is Flugumýri (Strada n. 76, 3 km fuori dalla Strada n. 1 in direzione nord) è un allevamento di cavalli islandese che organizza escursioni a cavallo e mostre di cavalli. Flugumýri fu nel XIII secolo sede di un capo clan della zona e i resti della sua fattoria fortificata sono ancora visibili su una collina a sud-est dell’attuale fattoria. Varmahlíð è un piccolo villaggio situato alla confluenza della Strada n. 1 e della Strada n. 75. Si tratta di un luogo comodo per fare una sosta e per organizzare escursioni quali gite a cavallo o in motoslitta. Hestasport, per esempio, offre escursioni a cavallo da Hofsós e nella zona di Hólar, così come 104

Il Museo di Glaumbær è una vecchia fattoria con edifici tradizionali in erba di torba che in parte risalgono al XVIII secolo. Glaumbær è stata però una fattoria anche molto prima. Guðríður Þorbjarnardóttir la prima donna ad andare in America (dove mise alla luce il primo bambino europeo) e che poi si recò anche a Roma visse a Glaumbær nell’XI secolo. Ci sono diversi edifici a Glaumbær tra i quali una chiesa. Gli edifici sono stati costruiti e ricostruiti in tempi diversi nel corso dei secoli, e la dimensione della fattoria ci fa capire quanto una volta fosse una florida azienda agricola. Ci sono alcuni

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manufatti affascinanti a Glaumbær, tra cui una scrivania fatta di legname giunto per mare dalla Siberia, una tabacchiera fatta con un dente di balena e un cestino di radici di salice che sarebbe stato fatto da FjallaEyvindur (‘Eyvindur delle montagne’), un leggendario fuorilegge del XVIII secolo molto amato che appare in molte storie, miti, giochi e canzoni islandesi. Glaumbær è a nord di Varmahlíð sulla Strada n. 75, e in una delle case del XIX secolo c’è l’Áskaffi, un’incantevole caffetteria che serve tipici dolcetti e altri piatti leggeri in stanze arredate in stile inizio ‘900. glaumbaer.is LE CASE DEL FUTURO CON TETTO DI ERBA DI TORBA In origine questo tipo di copertura era giustificato dalla mancanza sull’isola di alberi e dal fatto che i tetti di torba forniscono un ottimo isolamento contro il freddo, la neve, il bagnato. Le spesse radici dell’erba islandese assicura la durata delle strutture, come dimostrano le numerose case con secolari tetti erbosi che rimangono in uso ancora oggi. Ma non è affatto certo che i tetti in erba sono un ricordo del passato. Oggi, in tutto il mondo ci si sta lentamente rendendo conto dei vantaggi delle coperture a tappeto erboso e si sta cominciando a usarle concretamente. A Chicago, ad esempio, un progetto denominato “tetti verdi” (Greenroofs Project) ha dimostrato come tetti erbosi garantiscano un migliore isolamento, una miglior qualità dell’aria, una efficace gestione dell’acqua piovana e la integrità delle strutture, oltre a contribuire notevolmente all’abbellimento delle città.

Sauðárkrókur (Strada n. 75) è il più grande centro abitato dello Skagafjörður. Ultimamente però è conosciuta soprattutto per la sua vicinanza al luogo in cui due orsi polari provenienti dalla Groenlandia nella primavera del 2008 toccarono terra dopo settimane di navigazione su un piccolo lastrone di ghiaccio. I due animali erano esausti dopo il loro lungo viaggio attraverso l’Atlantico, e anche se non sembravano avere la forza di rappresentare un pericolo nel dubbio sono stati abbattuti. La pesca è stata l’industria dominante a Sauðárkrókur, ma oggi l’economia è basata soprattutto sull’industria, l’agricoltura e la fornitura di servizi a livello regionale. Il Minjahús è un museo e un centro di informazione, dove è possibile ammirare uno dei due orsi polari arrivati nel 2008. Il museo fa rivivere la vita e i lavori che si facevano una volta a Sauðárkrókur: il fabbro, l’orologiaio, il falegname o il sellaio. Aðalgata 16b, visitskagafjordur.is Sútarinn di Sauðárkrókur è l’unica conceria in Europa che lavora la pelle di pesce. Il Centro visitatori della Conceria (Gestastofa Sútarans) offre visite guidate alla fabbrica, dove viene trasformata la pelle di pesce per renderla pelle di alta qualità da usare per abbigliamento, portafogli, borse e gioielli. Borgarmýri 5. Ti interessa la guerra o la storia vichinga? 1238 The Battle of Iceland ti offre la possibilità di vivere questa battaglia cruciale usando la tecnologia della realtà virtuale. Aðalgata 21, 1238.is

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Drangey e Málmey sono isole pittoresche, disabitate e con una grande avifauna. Sono caratterizzate da suggestive scogliere e fiabesche formazioni rocciose. Un tempo si potevano vedere le pecore pascolare in cima a Drangey, che è circondata da scogliere a picco che arrivano anche a 180 m. Le pecore venivano portate su e giù con delle corde. Uno degli eroi più famosi delle saghe islandesi è Grettir il fuorilegge, che secondo la Saga di Grettis trascorse gli ultimi tre anni della sua vita a Drangey. Málmey è più grande ma ha meno le caratteristiche di una fortezza. Una fattoria con una famiglia di contadini ha prosperato qui fino al 1950, quando un incendio distrusse l’insediamento. Escursioni in barca a Drangey e Málmey possono essere organizzati, per esempio da Reykir, una pensione a 20 minuti da Sauðárkrókur sulla Strada n. 748. Dall’unico punto in cui ormeggio a Drangey, un sentiero ripido, con scale e una corda per corrimano, porta alla cima dell’isola. drangey.net Nella Saga di Grettis si dice che il fuorilegge Grettir abbia nuotato da Drangey alla sponda occidentale dello Skagafjörður, dove face il bagno in una sorgente geotermica e dove prese della brace da portare con sé sull’isola. La piscina di Grettislaug (accanto al Reykir, alla fine della Strada n. 748) è stata costruita con pietre naturali nel luogo dove il leggendario Grettir avrebbe fatto il bagno: un luogo ideale per rilassarsi dopo una passeggiata o dopo aver scalato Drangey (senza essere tenuti a nuotare sulla terraferma come fece Grettir!). 106

Baia di Húnaflói Dirigendosi verso Blönduós e Hvammstangi sulla Strada n. 1, attraversate alcuni dei migliori fiumi di salmone d’Islanda. La piccola città di Blönduós, che si trova a cavallo del fiume glaciale del Blanda, è una cittadina mercantile e di servizi di antica tradizione ed oggi è il centro amministrativo della regione. Il Museo del Tessuto di Blönduós presenta una singolare collezione di costumi nazionali islandesi di epoche diverse, attrezzature per la trasformazione della lana e attrezzature per fabbricare arazzi, secolari camicie da notte fatte all’uncinetto e indumenti intimi squisitamente ricamati provenienti da tutti gli angoli del paese. Gli islandesi ancora oggi fanno la maglia ed è comune vedere persone fare la maglia nelle caffetterie, nelle aule di scuola o sull’autobus. Una parte del museo è dedicata al lavoro di artisti contemporanei islandesi del tessuto. I visitatori sono invitati a cimentarsi nella tessitura di lana su un telaio. Forse l’elemento più curioso in mostra al Museo del Tessuto è un ritratto fatto con tessuto di cotone. Árbraut 29, 540 Blöndós, textile.is

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HVÍTSERKUR | 65°36'21.3624" N 20°38'13.5276" W

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Þingeyrarkirkja è una impressionante chiesa del 1877 (Strada 721) con vista sul lago Hóp, il quinto lago più grande in Islanda, a est della penisola di Vatnsnes. La chiesa è insolita per l’epoca in cui fu realizzata, poiché alla fine del XIX secolo le chiese erano costruite in legno e rivestite di lamiera ondulata. Invece, Þingeyrarkirkja è stata costruita in pietre scolpite di basalto e calcare: un impegno molto costoso. Anche l’interno è insolito, con una zona absidale profonda e ampio una grossa differenza rispetto alla norma delle chiese islandesi tutte rettangolari. All’interno la copertera della navata e della semicupola è dipinta di un fondo blu scuro su cui si stagliano un migliaio di stelle d’oro. Alcuni pezzi all’interno della chiesa sono storicamente significativi. Tra questi abbiamo l’interessante pala d’altare (originaria di Nottingham, in Inghilterra, e risalente al XV secolo). Al bivio della Strada n. 721 e la Strada n. 1, innumerevoli collinette riempiono il paesaggio tutto intorno: sono le colline ondulate di Vatnsdalshólar, che sono il risultato di una enorme frana. Sull’altro lato della Strada n. 1 si può fare il giro della bellissima valle di Vatnsdalur sulla strada circolare n. 722. Più a sud, la Strada n. 718 conduce alla spettacolare gola di Kolugljúfur e ad alcune belle cascate. Il canyon prende il nome da Kola, un troll che lo avrebbe scavato e che si dice ci viva ancora. Se siete disposti a rischiare di sconfinare nella casa di un troll, la gola di Kolugljúfur e il suo pittoresco fiume Víðidalsá sono lo sfondo ideale per un pic-nic.

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La penisola del Vatnsnes La deviazione di 82 km lungo la Strada n. 711 intorno alla penisola del Vatnsnes offre la migliore possibilità di vedere la popolazione di foche della baia di Húnaflói. Qui troviamo anche il singolarissimo scoglio basaltico di Hvítserkur (15 m), che posto lungo la riva ha una forma che sembra un incrocio tra un gigantesco bufalo e un Moomintroll (il protagonista di una famosa serie di storie per bambini scritte della svedese di Finlandia Tove Jansson) preso nel mentre sta bevendo un drink. Hvítserkur significa “cappuccio bianco” e il nome deriva probabilmente dal colore bianco degli escrementi di uccelli che lo ricoprono. Questa zona è molto tranquilla e a volte decine di foche possono essere avvistate. Le foche possono essere avvistate anche a Illugastaðir (a metà strada lungo la costa occidentale della Vatnsnes),

a Hindisvík (vicino alla punta della penisola) e Ósar (sulla costa orientale). Le foche tendono ad essere molto cordiali e anche seguire le persone a distanza, ma per favore non disturbare o dar loro da mangiare. Si noti che alcune zone di Vatnsnes sono chiuse durante la stagione di nidificazione, da fine aprile a fine giugno.

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Il Centro islandese delle foche a Hvammstangi (Strada n. 72) è un centro di ricerca e centro museale e didattico con informazioni sulle foche, le colonie di foche, la storia della caccia alle foche e altri modi in cui le foche sono state parte importante della cultura, delle tradizioni e del folklore islandesi. Il centro è anche una fonte di informazioni sugli uccelli della penisola di Vatnsnes, di cui c’è grande varietà. Strandgata 1, selasetur.is

Il crocevia di Staðarskáli I viaggiatori spesso si fermano a Staðarskáli (Strada n. 1 e Strada n. 68) prima di proseguire a sud (attraverso la brughiera di Holtavörðuheiði verso Borgarfjörður e la capitale), a nordovest (verso il Westfjords), a nord-est (in direzione di Akureyri) o addirittura a ovest (via Strada n. 68 e Strada n. 59, verso la penisola di Snæfellsnes). Per questo suo ruolo di crecevia importante Staðarskáli, nonostante abbia un’area servizi molto moderna, ha ancora una certa calda atmosfera fatta di frammenti di conversazione sia di locali che di turisti, diretti verso qualche avventure o più semplicemente verso casa.

Borðeyri Appena a nord di Staðarskáli, in direzione Fiordi Occidentali, c’è Borðeyri, il più piccolo paese d’Islanda. Borðeyri è un villaggio sulla riva sabbiosa, sul lato occidentale, del fiordo del Hrútafjörður. È centro servizi del distretto con un piccolo supermercato locale, una banca e una stazione di servizi, ovvero un posto ideale per fare una camminata lungo la spiaggia con una vista completa sul fiordo, fino alla sua apertura sulla baia di Húnaflói. Questa zona costiera, chiamata Strandir, si estende fin sopra la cittadina di Hólmavík, lungo il limite orientale dei Fiordi dell’Ovest. È caratterizzata da numerosi fiumi, ruscelli e laghetti. In molti luoghi il litorale è pieno di legni venuti dalla Siberia, un tempo risorsa molto apprezzata essendo l’isola rimasta priva di alberi non molto tempo dopo la colonizzazione vichinga. Ci sono anche molte importanti colonie di edredone lungo la costa e gli abitanti raccolgono le piume dai nidi. Anche le foche sono state viste giocare e pescare nelle acque vicino alla riva.

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FOX AT LÁTRABJARG | 65°30’9.5006“ N 24°31’33.8374“ W


In giro per l’Islanda con Iceland Travel In giro per i Fiordi dell’Ovest I fiordi dell’Ovest sono spettacolari. Essi tagliano montagne ripide dalle imponenti scogliere. I Fiordi dell’Ovest sono il rifugio per una ricca varietà di uccelli, e un tempo erano famosi per la stregoneria, gli stregoni e i maghi. Geologicamente parlando, i Fiordi dell’Ovest contengono alcune delle parti più antiche dell’Islanda, con formazioni rocciose che raggiungono un’età anche di 14 milioni di anni. Escludendo gli altopiani, i Fiordi Occidentali sono la parte più disabitata d’Islanda. Nel corso dei secoli, il popolo dei Fiordi Occidentali ha combattuto gli elementi per sfruttare le molte risorse dell’oceano. Ci sono molti piccoli villaggi di pescatori addossati alle montagne a picco, ma ci sono anche ampie zone dei fiordi completamente disabitate. I Fiordi Occidentali offrono ai visitatori l’opportunità di vedere gli uccelli marini nei loro nidi abbarbicati sulle scogliere a picco sul mare, le volpi arti-che nelle loro tane sui prati erbosi, e foche nel profondo blu del loro ambiente naturale d’acqua. Nel punto più occidentale dei Fiordi Occidentali c’è Látrabjarg, uno delle più grandi scogliere di uccelli d’Europa.

prudenza, pensando soprattutto alla sicura, soprattutto sulle strade sterrate. Alcuni tratti di strada sono a quota elevate e senza guard rail. LA LEGGE ISLANDESE SUI MIRTILLI I mirtilli selvatici islandesi non sono affatto una specialità dei Fiordi Occidentali, ma è qui che sembrano più accessibili. I viaggiatori che si fermano al lato della strada per controllare la mappa sono noti per guardare anche in giro in cerca di un gustoso spuntino (il miglior raccolto è a fine estate). E se qualcuno chiede loro che cosa stiano facendo nel muschio con le dita macchiate di blu, si potrà osservare che stanno semplicemente attenendosi alla legge. Esiste infatti una legge islandese che dichiara che su suolo pubblico chiunque può raccogliere mirtilli per uso privato. Buon appetito!

Attenzione però! Le condizioni delle strade in generale nei Fiordi Occidentali non sono buone come nel resto del paese, quindi per favore guidate con IN GIRO PER I FJORDI DELL’OVEST

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HORNSTRANDIR NATURE RESERVE | 66°20’12.0801“ N 22°57’28.7921“ W


La costa di Strandir La costa di Strandir, lungo il limite orientale dei Fiordi dell’Ovest, è rinomata per la sua ‘aspra bellezza’ un’espressione questa assai in voga ma in questo caso è più che appropriato. Spiagge piene di tronchi, foche che oziano in mare aperto, uccelli in abbondanza e una strada che, se percorsa tutta in direzione nord, termina semplicemente ai margini di un vasto deserto desolato, regno della volpe artica e dei più selvaggi mirtilli selvatici del paese. Alcune parti di questa zona sono accessibili solo durante l’estate e all’inizio dell’autunno. Anche gli spostamenti via mare in certi periodi possono essere impossibili, con questo lontano fiordo del nord chiuso dalla banchisa polare a volte fino a primavera inoltrata. Hornstrandir è la penisola più settentrionale dei Fiordi d’Ovest e una splendida riserva naturale che offre una natura selvaggia. Un tempo era popolata, ma ora è regno incontrastato della natura. Vari fattori sono alla base del diradamento della popolazione, che nel XX secolo scese ad una quarantina di persone: una manciata di famiglie contadine che tennero una riunione e decisero di comune accordo di abbandonare la loro terra. Questo territorio da volpe artica è ora caratterizzato in estate da idilliaci prati coperti di fiori, e maestose scogliere brulicanti di uccelli marini. La riserva naturale di Hornstrandir è un vero paradiso per tutti gli amanti della natura.

Una volta abbandonata dai contadini, la terra è stata liberata dall’azione distruttiva delle pecore e quindi piante e fauna selvatica prosperano in una maniera sconosciuta al resto del paese. In alcune aree, come ad esempio nella baia di Aðalvík, è possibile camminare a mezza gamba in prati di fiori selvatici fecondati dal guano degli innumerevoli uccelli marini. Qui nella tranquillità dei fiordi al tramonto è possibile ascoltare la musica della natura: il suono dell’acqua, gli uccelli marini e, se siete molto fortunati, l’ossessivo abbaiare della volpe artica. Questa ormai è una zona escursionistica sempre più popolare, ma offre ancora la possibilità di essere soli con la natura. Carte escursionistiche di Hornstrandir sono generalmente disponibili presso i centri di informazione turistica di Hólmavík e Ísafjörður. Info Centre di Hólmavík, holmavik.is/info Info Centre di Ísafjörður, westfjords.is

Hólmavík Hólmavík (Strada n. 61) è la città principale lungo la magica costa di Strandir. È un piccolo villaggio nel fiordo di Steingrímsfjörður e un luogo di pace, tranquillità e di spettacolare natura. Il villaggio dispone di tutti i principali servizi, tra cui negozi, banca, ambulatorio medico, diverse possibilità di alloggio e un centro di informazioni turistiche. Attività possibili sono, tra le altre cose, vari percorsi per camminate ed escursioni di trekking, una nuova piscina, un campo da golf e altro ancora. Hólmavík è spesso definita

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come la patria della stregoneria e della magia in Islanda, e quindi non c’è da sorprendersi che questa sia anche la sede del Museo islandese della magia e della stregoneria. Il museo illustra ai visitatori la storia della magia e della stregoneria nella zona di Strandir nel XVII secolo e il mondo della caccia alle streghe e della magia in Islanda più in generale. Höfðagata 8, galdrasyning.is L’alto passo della brughiera di Steingrímsfjarðarheiði (Strada n. 61) ci porta dalla regione di Strandir a quella spettacolare di Ísafjarðardjúp.

La città di Ísafjörður Il fiordo di Ísafjörður è il primo fiordo che si incontra dopo aver attraversato la brughiera di Steingrímsfjarðarheiði ed essere quindi sul tratto di mare denominato Ísafjarðardjúp. Ma attenzione, il fiordo di Ísafjörður non è il fiordo in cui si trova la città di Ísafjörður! Nell’ Ísafjarðardjúp vedrete un sacco di bellissima costa lungo vari fiordi prima di arrivare alla città di Ísafjörður. In realtà anche l’Ísafjarðardjúp (letteralmente “profondità del fiordo del ghiaccio”) può essere considerato un grande fiordo, il più grande dei Fiordi dell’Ovest. Sulla sua costa meridionale l’Ísafjarðardjúp è tagliato perpendicolarmente da otto insenature lunghe e strette, mentre sulla costa nord-orientale ha solo un’importante insenatura. Sulla sua costa settentrionale particolarmente magici sono i Jökulfirðir (‘fiordi glaciali “), chiamato così a causa del ghiacciaio

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di Drangjökull che sovrasta questo gruppo di fiordi. La bellissima città di Ísafjörður, il capoluogo della regione dei Fiordi Occidentali e il suo centro principale di cultura, commercio e servizi, si trova all’interno del fiordo di Skutulsfjörður, sulla costa meridionale dell’Ísafjarðardjúp. Ísafjörður vanta un bel centro storico con alcune delle più belle e meglio restaurate case di legno di tutta l’Islanda. Alcuni di questi edifici storici fanno ora parte della Neðstikaupstaður, il Museo del Patrimonio dei Fiordi Occidentali (Westfjords Heritage Museum). Ísafjörður è uno dei più antichi insediamenti in Islanda e il museo gioca un ruolo importante nel raccontare la storia della città. Neðstikaupstaður. La pesca è sempre stata la principale industria di Ísafjörður, che ha ancora oggi un ruolo primario in questo settore dell’economia islandese. La città deve la sua origine al settore della pesca e quindi è naturale che il museo si concentri principalmente sulla storia marittima. Quattro case del XVIII secolo sono state rinnovate a Ísafjörður e il museo si trova in una di quelle case. nedsti.is Nel museo e nell’area circostante è possibile trovare tutto ciò che riguarda i pesci, la pesca, la storia del settore, comprese vecchie attrezzature un tempo usate in ogni genere di lavoro e attività, dai più semplici ami da pesca fino ad una nave intera. C’è anche una discreta collezione di fisarmoniche.

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BUON GUSTO A BASE DI STORIA Il ristorante di pesce Tjöruhúsið, ospitato in un magazzino del pesce risalente al 1781, accanto al Museo del Patrimonio dei Fiordi Occidentali (vedi sopra), è sia un’esperienza culinaria che culturale. Con il bel tempo, i visitatori del museo possono vedere il baccalà steso a terra per essere essiccato un metodo di ‘essiccazione al sole’ che era particolarmente popolare a cavallo tra XIX e XX secolo, durante il periodo di boom dell’industria della salatura del merluzzo di Ísafjörður. Quale modo migliore per concludere la visita andando al ristorante del museo a degustare del baccalà sapientemente essiccato? Il ristorante supera ogni possibile barriera linguistica, fornendo un menù illustrato voi dovete solo puntare il dito alle specie di pesci che volete e dopo un po’ una porzione molto generosa di questo pesce si materializzerà di fronte a voi, sfrigolante in una padella insieme a condimenti deliziosi ... in una parola, anzi due: gnam gnam!

Ísafjörður offre tutti i servizi necessari per i viaggiatori e quindi la città con i suoi alberghi, ostelli e campeggi spesso serve come base di partenza per turisti che visitano i multiforme Fiordi dell’Est. Ísafjörður ha anche una vivace vita culturale e la città vanta diversi ristoranti e caffetterie, oltre al Tjöruhúsið (vedi riquadro). Ci sono molte attrazioni e attività da fare nei dintorni di Ísafjörður. Lo spettacolare paesaggio è perfetto per più o meno brevi escursioni. Il paesaggio è dominato da fiordi stretti e da ripide montagne. Molti viaggiatori scelgono di trascorrere giorni semplicemente a guidare attraverso i fiordi e ammirare sul tragitto le montagne, molte delle quali discendono direttamente e scenograficamente in mare. Anche fare gite in barca in giro per il fiordo, con possibilità di viste uniche sui dintorni e che spesso includono anche la visite alle isole vicine, è un’attività molto popolare. Centro informazioni di Ísafjörður, westfjords.is

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Vigur è un’isola nell’Ísafjarðardjúp, appena a est di Ísafjörður. È un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Vigur si è guadagnata una grande fama tanto da diventare “must” da vedere per i visitatori della zona, soprattutto durante la stagione di nidificazione. L’isola è la patria di migliaia di uccelli edredoni, anatre, sterne artiche, pulcinelle di mare e altro ancora. Una piacevole passeggiata intorno all’isola vi dà l’opportunità di vedere una grande varietà di uccelli nel loro ambiente naturale. Si può prenotare un tour in barca all’isola di Vigur direttamente dall’ applicazione o sul sito icelandtravel.is. Ísafjörður è anche una famosa località sciistica in inverno, mentre in estate i turisti visitano la città per il suo fascino e la sua splendida atmosfera, così come per effettuare i popolari viaggi alla Riserva naturale di Hornstrandir, ai fiordi della Jökulfirðir e all’isola di Vigur.

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Bolungarvík Bolungarvík (Strada n. 61) è il villaggio più settentrionale dei Fiordi Occidentali, sul limite sud dell’imboccatura dell’Ísafjarðardjúp. Il villaggio è un tradizionale porto di pesca: uno dei primi porti di pesca dell’Islanda, risalente addirittura ai tempi della colonizzazione vichinga. Bolungarvík è circondata da grandi montagne costiere, rendendo la vista dal villaggio veramente spettacolare. Il villaggio è una tappa abituale per il bird-watching, poiché qui le scogliere della montagna e l’isolamento del villaggio creano le condizioni ideali per osservare la ricca varietà di uccelli. La città vanta anche diversi ristoranti, bar, eccellenti piscine termali esterne e un campo da golf a 18 buche. Ci sono diversi musei a Bolungarvík, tra cui il Museo di Storia Naturale, che, quando ha aperto nel 1998, è stato il primo museo del suo genere nei Fiordi dell’Ovest. Il museo offre una

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panoramica completa sugli uccelli e i mammiferi presenti nella regione dei Fiordi dell’Ovest. La sua collezione tassidermica comprende uccelli, una foca, una volpe, un visone e un magnifico orso polare. C’è anche una significativa collezione di pietre e minerali, e una serie di pannelli didattici sulla geologia del territorio in relazione alla costruzione del tunnel di Bolungarvíkur, che è stato aperto nel 2010. Museo di Storia Naturale, Vitastígur 3, nabo.is TIl porto di Bolungarvík è spesso pieno di vita: le barche in arrivo, persone occupate a scaricare il pesce, mentre gabbiani e altri uccelli volano intorno. Il piccolo museo marittimo all’aperto di Ósvör, deviando un po’ dalla Strada n. 61, al margine orientale della cittadina di Bolungarvík, racconta la storia dei primi pescatori in Islanda. A Ósvör c’è una capanna di pescatori restaurata e un essiccatoio per il pesce. È uno dei posti migliori per guardare verso il mare e immaginarsi nei panni di un pescatore islandese dei secoli passati: si può essere colpiti da un senso di semplicità di vita che allora si faceva nella continua incertezza e nel continuo pericolo di vivere in balia di Poseidone e degli elementi della natura.

Flateyri Flateyri, Strada n. 64, è stato un posto di scambio nei Fiordi dell’Ovest dal 1792, anche se la sua importanza è diminuita nel corso degli anni. Il villaggio era prima di tutto una base per la caccia alle balene e la pesca allo squalo. La stragrande maggioranza della

popolazione continua ancora oggi a lavorare nel settore della pesca. Flateyri offre ai viaggiatori l’opportunità di sperimentare la tranquilla vita e l’atmosfera di un vero villaggio di pescatori e imparare magari un po’ della storia dell’attività di pesca nei musei della cittadina. Il Museo dello Stoccafisso è ospitato in un magazzino del XIX secolo trasferito sul lungomare nel 2011. Flateyri è la base ideale per escursioni in montagna e nei fiordi che circondano il paese.

Þingeyri Il villaggio di Þingeyri, Strada n. 60, è una vecchia stazione commerciale e la parola “thing” nel nome indica che in questa zona si riuniva l’assemblea di autogoverno primaverile dei contadini liberi di questo angolo d’Islanda. Appena ad est di Þingeyri c’è il Dýrafjarðarbotn, una bellissima zona con una catena montuosa maestosa e ricca di flora. La pesca è la principale fonte di reddito per Þingeyri, ma c’è anche qualche altro commercio e un po’ di agricoltura. La pittoresca area attorno a Þingeyri è caratterizzata da alte montagne e molte persone considerano il Dýrafjörður il fiordo più bello di tutti i Fiordi dell’Ovest infatti è stretto e lungo, accentuando la maestosità delle montagne circostanti. L’area montuosa tra i fiordi di Dýrafjörður e Arnarfjörður, a sud, è spesso indicata come le “Alpi dei Fiordi dell’Ovest”. Kaldbakur, la montagna più alta dei Fiordi Occidentali, è vicina a Þingeyri e una bella camminata alla sua vetta è relativamente facile anche

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per gli escursionisti meno esperti. Informazioni turistiche sono disponibili presso Simbahöllin, vicino al porto, dove è possibile anche organizzare passeggiate a cavallo, kayak o gite in bicicletta.

Hrafnseyri Arnarfjörður è ancora un altro fiordo ricco di meraviglie naturali che sono molto divertenti da esplorare. Hrafnseyri, sulla Strada n. 60, è una fattoria con chiesa nell’Arnarfjörður e il luogo di nascita di Jón Sigurðsson, il leader del movimento secessionista islandese, con un museo dedicato alla sua memoria, il Museo del Patrimonio culturale di Hrafnseyri. Jón Sigurðsson è l’eroe nazionale in Islanda, spesso detto ‘il presidente’. Nacque a Hrafnseyri e l’anniversario della sua nascita, avvenuta il 17 giugno del 1811, è oggi festa nazionale dell’Islanda, ovvero il giorno in cui si commemora la proclamazione della Repubblica d’Islanda (avvenuta il 17 giugno del 1944). Il museo nella fattoria in cui è nato è diventato una popolare attrazione per i visitatori. Il Museo ricostruisce la casa d’infanzia di Jón Sigurðsson, mentre la vecchio chiesa di Hrafnseyri è ancora quella originale. hrafnseyri.is

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Cascata di Dynjandi La più famosa delle meraviglie naturali dei Fiordi dell’Ovest è probabilmente la cascata di Dynjandi (una cascata di 100 m di altezza di rara bellezza). La cascata di Dynjandi è, nella parte interna del fiordo di Arnarfjörður, raggiungibile deviando dalla strada principale n. 60. È la più grande cascata dei Fiordi dell’Ovest e una delle più impressionanti di tutta l’Islanda. Fedele al suo nome, che significa ‘tuono’, Dynjandi coniuga potenza tonante con naturale eleganza. Dynjandi in realtà consiste di sette cascate, ciascuna con il proprio nome. Le cascate diventano progressivamente più ampie e sono spesso paragonate a una torta nuziale a più livelli. Si noti che si può camminare dietro ad una delle cascate, la Göngufoss.

Selárdalur La valle di Selárdalur, Strada n. 619, è la più conosciuta delle valli del gruppo delle Ketildalir, sulla sponda sud del fiordo di Arnarfjörður. Qui infatti c’è la omonima località, con chiesa e canonica, dove un contadino di nome Samúel Jónsson visse fino al 1969, l’anno della sua morte. Artista autodidatta egli divenne noto per le sue singolari sculture e riproduzioni di edifici, realizzate in particolare durante l’ultimo decennio della sua vita. Tra l’altro realizzò una copia della Corte dei leoni del palazzo dell’Alhambra di Granada (Andalusia). Selárdalur è una

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destinazione popolare per le persone che desiderano vedere ciò che rimane di queste opere. CURIOSITÀ CINEMATOGRAFICA A SELÁRDALUR Una delle più grosse storie musicali di successo islandesi è quella della band dei Sigur Rós. Sia che tu sia un fan di questo gruppo, sia che tu non lo abbia mai sentito nominare, ti consigliamo di vedere il loro film Heima, che mostra sia l’Islanda che la loro musica. Se vedete il film, tenete gli occhi aperti in cerca di Selárdalur e di alcune delle opere di Samúel Jónsson.

Bíldudalur e Patreksfjörður I piccoli villaggi di pescatori di Bíldudalur e Tálknafjörður e il villaggio (più grande) di Patreksfjörður sono gli insediamenti principali della regione più occidentale dei Fiordi Occidentali, di fatto la regione più occidentale d’Europa! Bíldudalur (Strada n. 63) è un grazioso villaggio sulle rive dell’Arnarfjörður con un segreto oscuro e spaventoso: il Museo dei mostri marini in cui si rivelano i dettagli di tutti i casi di avvistamento di mostri marini e si descrive il ruolo dei mostri marini nella storia, cultura popolare e letteratura islandesi. Il fatto che un tale museo si trovi qui è dovuto al fatto che un numero sproporzionato di mostri marini sono stati avvistati in giro per l’Arnarfjörður quindi tenete d’occhio la superficie del fiordo non appena si lascerà la cittadina (ma siete sicuri che

fosse solo una foca che si immergeva sparendo alla vostra vista?). E se hai appena guidato tutta la strada da Dynjandi senza aver ancora preso il tè del pomeriggio, il caffè del museo è un bel posto dove fermarsi per un mostruoso spuntino. skrimsli.is Si dice che il Patreksfjörður (“fiordo di Patrizio”) debba questo suo nome ad un vescovo delle isole britanniche che era il padre putativo di Örlygur Hrappsson, il primo colono della zona. Patreksfjörður è il nome sia del fiordo che del villaggio (Strada n. 62). L’attività commerciale nel Patreksfjörður risale al 1570, ed è quindi uno dei centri dediti ai traffici mercantili tra i più antichi dei Fiordi Occidentali. Patreksfjörður è ora la più grande città nella parte meridionale dei Fiordi Occidentali e serve come centro per i commerci e i servizio di tutti coloro che abitano a ovest del distretto del Barðarstrandarsýsla. Come per molti altri villaggi dei Fiordi Occidentali, Patreksfjörður offre molte possibilità di interessanti escursioni. È un buon posto per chiunque sia interessato a provare la pace e il silenzio di un tipico villaggio di pescatori, così come le bellezze naturali che caratterizzano l’area. Dall’altra parte del fiordo di Patreksfjörður c’è un piccolo museo, il Museo di Egill Ólafsson a Hnjótur, a Örlygshöfn, che include alcuni pezzi notevoli della storia dell’aviazione dell’Islanda oltre ad altri oggetti di interesse storico. Qui vale la pena di fermarsi anche per la buona caffetteria. hnjoturtravel.is

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Godetevi questa questa indimenticabile sco-gliera di uccelli sul bordo del mondo, con spiagge di sabbia bianca sotto e il ghiacciaio dello Snæfellsjökull in lontananza. Nella vicina Baia di Breiðavík, possono essere spesso individuate tra le onde che si infrangono delle foche. Si prega di fare attenzione a Látrabjarg, dove non ci sono delimitazioni di sicurezza: il terreno può essere scivoloso vicino ai bordi e può essere anche difficile vedere dove finisce realmente l’instabile bordo della scogliera.

Látrabjarg Le scogliere di Látrabjarg, alla fine della Strada n. 612, segnano il punto più occidentale dell’Islanda e quindi (convenzionalmente) d’Europa. Látrabjarg è lunga 14 chilometri e ha un’altezza massima di 444 metri ed è ricca di diverse specie di uccelli marini che vi nidificano. Le colonie di urie nere e gazze marine a Látrabjarg sono tra le più grandi del mondo. Le scogliere sono occupate da milioni di pulcinelle di mare, sule, urie, gazze marine. Látrabjarg una volta era una delle principali fonti di cibo locale. Per secoli, generazioni e generazioni di contadini si sono recati qui per catturare gli uccelli e raccogliere le uova, rischiando la vita in quanto dovevano sporgersi pericolosamente dalla cima della scogliera. Le uova vengono ancora oggi raccolte sulla scogliera, in parte per mantenere viva questa tradizione e in parte a scopo di ricerca.

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COME UN SALVATAGGIO MOZZAFIATO DIVENNE UN FINALE MOZZAFIATO DI UN FILM Una delle operazioni di soccorso più coraggiose della storia dell’Islanda fu intrapresa sotto Látrabjarg, quando nel dicembre del 1947 il maltempo vi ci buttò il peschereccio britannico Dhoon. In quell’occasione i contadini locali salvarono la vita a 14 membri dell’equipaggio calandosi lungo i 200 m della scogliera di Bæjarbjarg in condizioni estreme di pericolo e gelo. Successivamente un membro della improvvisata squadra di soccorso, Þórður Jónsson, suggerì che venisse realizzato un documentario su quel drammatico salvataggio. Mentre il regista Óskar Gíslason stava filmando a Látrabjarg, un altro pescareccio britannico (il “Sargon”) si arenò nelle vicinanze di Patreksfjörður. Le persone coinvolte nelle riprese, tra cui Jónsson, accorsero sul posto, e il cameramen riuscì ad immortalare questo secondo salvataggio, così da migliorare il filmato sulla storia del Dhoon (Salvataggio a Látrabjarg, pubblicato 1949).

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Rauðisandur

Reykhólar

Rauðisandur (“sabbie rosse”) è una ampia e sabbiosa area costiera a sud est di Látrabjarg (deviazione dalla strada n. 614). È ideale per passeggiate lungo le sue splendide spiagge bianche, oro e rosso. I colori variano molto a seconda della stagione, l’ora del giorno, e il luogo da cui si osserva la riva. Rauðisandur offre anche una vista spettacolare sul ghiacciaio di Snæfellsjökull, che si trova a sud quasi in linea dritta.

Reykhólar (Strada n. 606, deviando dalla Strada n. 607) è un luogo di bellezze naturali e di interesse storico. Ci sono molte sorgenti calde nella zona, che è quindi molto fertile.

Il traghetto Baldur per Snæfellsnes Brjánslækur (Strada n. 62) è dove il traghetto Baldur parte per Snæfellsnes. Ci vogliono meno di tre ore per attraversare la baia di Breiðafjörður, fermandosi all’isola di Flatey prima di arrivare al villaggio di Stykkishólmur. Le vetture devono essere prenotate in anticipo presso Sæferðir, seatours.is

L’azienda agricola locale una delle più grandi e più ricche di storia dell’Islanda è stata forse così prospera grazie alla grande diversità delle ricchezze naturali della zona: abbondanza di foche, pesce e cozze, possibilità di raccogliere alghe e piume di edredone. La chiesa di Staður, nelle vicinanze (Strada n. 607), è sotto la protezione del Museo Nazionale d’Islanda. È stata costruita nel 1864 ed ha il primato di essere stata la prima chiesa di legno verniciano e non incatramato ed oggi è abbastanza ben conservata.

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Skarðsströnd e Fellsströnd A sud di Reykhólar, sul lato occidentale di quello che guardando una cartina risulta essere il ‘collo’ dell’Islanda, c’è un tratto di costa (Strada n. 590) assai poco trafficato, nonostante la sua pittoresca posizione e le magnifiche viste oltre il Breiðafjörður, verso le coste meridionali dei Fiordi Occidentali e le coste settentrionali della penisola Snæfellsnes, compreso in una giornata limpida il suo ghiacciaio. Questa zona non è considerata parte dei Fiordi Occidentali, ma la includiamo qui perché è più probabile che sia toccata dal vostro viaggio dopo aver esplorato i Fiordi Occidentali (o Snæfellsnes). In questa zona ci sono molte aziende agricole, tra le quali quella di Skarð, proprietà della medesima famiglia da quasi 1.000 anni. Skarð ha la sua chiesa e un suo porto che una volta era una stazione commerciale di piccole dimensioni.

Hvammur è una chiesa e un importante sito storico (raggiungibile dalla Strada n. 590, deviando a pochi chilometri a ovest dell’incrocio di tale strade con la Strada n. 60). Qui è dove Auður Ketilsdóttir, moglie di Ólafur re di Dublino, si stabilì dopo la morte in battaglia (in Scozia) del suo unico figlio. Hvammur è anche noto per aver dato i natali a Snorri Sturluson, grande figura della storia politica e culturale dell’Islanda medioevale e ritenuto autore di importanti saghe (vedi più avanti Reykholt). Se si decide di evitare la costa e si preferisce prendere la strada principale (Strada n. 60), si noti che la grande pietra nella Valle di Svínadalur è un altro punto di riferimento significativo legato alle saghe: è qui infatti che Kjartan Ólafsson, l’eroe della famosa Laxdæla Saga (“la saga degli uomini della valle del salmone”), fu ucciso dal fratello adottivo, Bolli Þorleiksson. Può darsi che tu venga in questa zona dopo aver esplorato i Fiordi dell’Ovest o come parte di una gita intorno alla penisola dello Snæfellnes, ma siccome non appartiene a nessuna delle dette regioni, l’abbiamo inserita qui.

Klofningsfjall – ‘montagna incrinata’ è alta solo 496 m, ma gli scalatori sono premiati da una splendida vista che raggiunge anche i punti più lontani. Proprio sotto la montagna è la chiesa di Dagverðarnes, abbarbicata precariamente al bordo delle rocce.

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In giro per l’Islanda con Iceland Travel In giro per lo Snæfellsnes Snæfellsnes è una penisola che punta a ovest come un braccio teso verso la Groenlandia. La perla della penisola è il ghiacciaio di Snæfellsjökull con la sua bella calotta di ghiaccio visibile a sud fino dalla penisola di Reykjanes e a nord dai Fiordi dell’Ovest. Nella parte occidentale dell’Islanda si trova ogni tipo di vulcano, ma questo cratere dalla forma perfetta, con il suo tappo glaciale, è il più chiaramente riconoscibile di tutta la regione. La bella e frastagliata costa della penisola offre riparo a migliaia di uccelli. Ci sono spiagge dorate e spiagge nere e campi di lava avvolti nel muschio verde scintillante. Al Breiðafjörður appartiene il 65% di tutta la costa rocciosa islandese e il 40% delle pianure fangose del paese (impressionante no?), con conseguente forte attrazione esercitata sia sugli uccelli che sugli appassionati di bird-watching. Spesso qui si vede una grande varietà di uccelli marini, trampolieri, oche e anche aquile di mare dalla coda bianca. Per avere un consiglio da esperti rivolgetevi a Seatours, che offre crociere naturalistiche nel Breiðafjörður. Durante le escursioni in mare, oltre a vedere l’avifauna, è molto probabile che vediate delle foche e potrà essere offerto un assaggio di frutti di mare appena tirati su dall’acqua. Seatours organizza anche specifici tour di pesca.

Oltre alla pesca, è bene ricordare come il Breiðafjörður con le sue numerose isole e le sue acque poco profonde è anche un paradiso per fare kayak in mare.

Flatey Se prendete il traghetto Baldur da Brjánslækur, l’isola di Flatey sarà la vostra prima fermata (di pochi minuti, giusto per far scendere chi vuol visitare l’isola) sulla rotta per Snæfellsnes. La baia del Breiðafjörður ha quasi 3.000 tra isole, isolotti e scogli, ma solo Flatey è popolata, anche se solo una manciata di residenti vi soggiorna tutto l’anno. È stato il centro commerciale e il centro di pesca del Breiðafjörður per la maggior parte della storia islandese, fino al XX secolo. I vecchi edifici di case, negozi e magazzini a Flatey riflettono la prosperità del periodo intorno al 1900. Le case dai colori vivaci ancora oggi infondono un senso di ottimismo.

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Nel XVI secolo la Lega Anseatica (delle libere città marinare del nord della Germania) utilizzavano questa isola per i loro scambi. Il primo commerciante islandese ricevette una licenza temporanea nel 1589 e, riflettendo la prosperità dell’isola, Flatey ricevutte la patente di città nel 1777 (nove anni prima di Reykjavík).

Il Flateyjarbók (“il libro di Flatey”) è uno dei più importanti e imponenti manoscritti islandesi di saghe antiche. Nel medioevo fu conservato a Flatey e da qui deriva il suo nome. Una riproduzione fotografica è in mostra presso la biblioteca dell’isola, dietro la chiesa. La biblioteca dell’isola è la più antica biblioteca pubblica di lettura di tutta l’Islanda. L’edificio risale al 1864, nel pieno del periodo d’oro di Flatey, ed è tra le biblioteche più piccole e più carine che abbiate mai visto. Ma le attrazioni principali di Flatey sono gli uccelli e il paesaggio. Nonostante il suo nome (Flatey significa ‘isola piatta’), Flatey si è formata quando la caldera di un vulcano sub-glaciale è crollata. Ci sono alcune interessanti colonne di basalto che sono popolari luoghi di nidificazione per gli uccelli e soggetti fotografici preferiti per i visitatori.

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Il tragitto sul traghetto Baldur tra Brjánslækur e Flatey dura circa un’ora, 90 minuti tra Flatey e Stykkisholmur. Si noti che è necessario prenotare in anticipo per le automobili. seatours.is

Stykkishólmur Stykkishólmur è la più grande cittadina, il centro commerciale e il centro principale di transito della penisola di Snæfellsnes. La località prende il nome dalla piccola isola chiamata Stykkið (che significa ‘il pezzo’), oggi collegata al porto della cittadina da una stretta strada rialzata. Il porto della cittadina è facilmente accessibile e ben protetto dai venti. Nel 1550 era già posto di scambio. Al giorno d’oggi, la gente di Stykkishólmur vive di pesca in particolare crostacei e turismo. L’ufficio turistico è proprio sul porto ed è in grado di dare indicazioni sulle varie attrazioni locali e dispone di mappe della città e della regione. UN CONSIGLIO PER IL PIC-NIC Se arrivate con il traghetto, vedrete nell’area del porto delle belle formazioni rocciose e una collina con sopra un vecchio faro di color rosso brillante e giallo. Questo è in realtà un isolotto a sé stante chiamato Súgandisey. Camminare fino alla cima è facile e da là su petrete avere una ottima visione di alcune delle case colorate della città, così come del mare e attraverso il Breiðafjörður sui Fiordi dell’Ovest. Guardando verso la città, la costruzione con grandi vetrate sulla collina che domina Stykkishólmur è la Vatnasafn, ovvero la Biblioteca d’acqua (vedi sotto).

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Stykkishólmur vanta anche la più antica stazione meteorologica d’Islanda. Fu iniziata nel 1845 da Árni Thorlacius, che nel 1832 aveva costruito la Norska Húsið (“casa norvegese”), un elegante edificio in legno che è stato ristrutturato con cura e ospita il locale museo popolare. Il legname è stato importato dalla Norvegia, da cui il nome, e per l’epoca la casa era un palazzo. Varie esposizioni nel museo raccontano la storia della cittadina, espongono vari manufatti antichi e ricreano l’atmosfera del XIX secolo. Anche il bel negozio dei souvenir della Casa norvegese è molto islandese e riflette questa atmosfera di una volta. Hafnargata 5, norskahusid.is Oltre alla Casa norvegese, molti altri edifici di Stykkishólmur sono ben conservati e dipinti con colori vivaci, aggiungendo grande fascino al luogo. Il caffè-ristorante di Narfeyrarstofa, attraversata l’area verde della Casa

norvegese, è in una delle case più antiche di Stykkishólmur ed è famosa sia per la sua atmosfera che per la sua grigliata di capesante (molluschi). Vatnasafn – Biblioteca d’acqua. Ospita una insolita, affascinante collezione di vari esemplari di acqua, ghiaccio sciolto proveniente da 24 ghiacciai islandesi. L’acqua è conservata, in modo che sia trasparente, in una costellazione di colonne di vetro che vanno dal pavimento al soffitto e che riflettono e rifrangono la luce esterna e illuminando l’interno quando diventa buio. Alcune colonne sono cristalline, altre più opache e torbide. La biblioteca, ovvero il museo o come volete chiamarla, è un luogo completamente diverso da qualsiasi altro in Islanda. È stata creata nel 2007 dall’artista americano Roni Horn (in collaborazione con Artangel) come un’istallazione a lungo termine

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e dal complesso significato ma intende essere anche un centro per la comunità. È situato nell’edificio dove era ospitata una volta la biblioteca comunale di Stykkishólmur. Situato in cima ad una collina, l’edificio attraverso splendide vetrate si affaccia sul fiordo (in realtà più una baia) di Breiðafjörður e sul porto. Sul pavimento della biblioteca sono stati scritti aggettivi associati al clima, sia in inglese che in islandese. Con i ghiacciai del mondo che si stanno riducendo rapidamente, la biblioteca d’acqua è quindi anche un luogo di riflessione sulle sorti del nostro pianeta e in futuro vorrebbe diventare un importante archivio ambientale. Il museo dispone di diverse stanze ed è stato utilizzato per concerti di musica per piccoli gruppi, proiezioni di film, lezioni di yoga e riunioni cittadine. C’è sempre una scacchiera pronta nel caso in cui arrivi qualche giocatore di scacchi (gli scacchi sono molto popolari in Islanda). Hafnargata 3, libraryofwater.is Eldfjallasafn Museo dei vulcani. Una singolare mostra di documenti e oggetti d’arte relativi alle eruzioni vulcaniche e il loro impatto nella cultura e nell’arte mondiale. Aðalgata 6, eldfjallasafn.is Appena a sud di Stykkishólmur sulla Strada n. 58 c’è il bivio per Helgafell, ‘la montagna sacra’, che è una collina di basalto colonnare, considerato sacro fin dai primi coloni. Il sito inoltre ha un ruolo importante in alcune saghe medioevali islandesi. Una ripida salita

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porta alla cima, ma ci vogliono solo 15 minuti o giù di lì per andar su. Arrivati in cima c’è il premio di una eccellente vista panoramica e, secondo la leggenda, tre desideri esauditi. La chiesa ai piedi della collina ha più di un secolo di vita. Sulla costa settentrionale della penisola c’è il museo dell’azienda agricola di Bjarnarhöfn in cui si lavora lo squalo (Strada n. 577). Bjarnarhöfn produce e vende la prelibatezza più potente d’Islanda: squalo (hákarl in islandese) essiccato e putrefatto. Al Museo dello squali di Bjarnarhöfn puoi imparare la storia del territorio, vedere i vecchi squali, le barche da pesca usate un tempo e avere un assaggio della “vera Islanda”, provando un po’ di hákarl (o del pesce secco, se si preferisce andare sul sicuro!). Bjarnarhöfn è sul bordo del campo lavico detto Berserkjahraun. Berserkjahraun, il campo della lava dei “berserkir”. Questo campo di lava surreale a metà strada tra Grundarfjörður e Stykkishólmur è stato creato solo qualche migliaio di anni fa. Per questa sua relativa giovinezza è ricco di forme strane, rese ancora più affascinanti dal colore e dal contrasto di superficie tra le rocce e gli spessi muschi. Il campo di lava di Berserkjahraun deve il suo nome ad un brutto episodio avvenuto secondo la Eyrbyggja Saga nel X secolo. Si dice che là un contadino proprietario abbia ucciso due “berserkir” che lavoravano per lui dopo aver loro promesso che avrebbe

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dato in sposa la figlia ad uno di loro in ricompensa della costruzione attraverso il campo di lava della strada dalla sua fattoria di Hraun a Bjarnarhöfn. Una volta però che questo lavoro sovrumano fu portato a termine, i due berserker furono chiusi dal contadino in una sauna bollente trafiggendoli mentre cercavano di fuggire. Il percorso attraverso il campo di lava è ancora evidente e là nel XIX secolo furono trovati due scheletri appartenuti ad altrettanti uomini di media statura ma robusti. I “berserkir” erano guerrieri che nell’epoca antica e medievale costituivano delle confraternite religiose sacre a Odino. Per raggiungere questo percorso, invece di lasciare la Strada n. 577 per raggiungere la fattoria di Bjarnarhöfn, proseguire fino a raggiungere l’indicazione per Berserkjagata, che significa “Via dei Berserkir”. Vi è un tumulo di pietra lungo il sentiero

che segna la buca in cui gli scheletri sono stati trovati. Si noti che, anche con percorsi pedonali, non è facile affrontare campi di lava.

Grundarfjörður Il villaggio di Grundarfjörður (Strada n. 54) si trova in un bellissimo fiordo, circondato da montagne spettacolari che danno alla zona un aspetto leggermente alpino. Il maestoso Monte Kirkjufell è il simbolo della città. Sembra un vulcano, ma in realtà è solo un pezzo di massa rocciosa isolata. Nel 1786 Grundarfjörður ricevette il diritto di commercio e poco dopo un gruppo di mercanti francesi si installò nell’abitato. La città divenne così ricca grazie alla sua industria del pesce che vi fu presto costruita una chiesa e un ospedale. La ricchezza della città è evidente nello stile lussuoso delle case più antiche.

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Grundarfjörður è sede del Centro del Patrimonio culturale dell’Eyrbyggja dove varie mostre illustrano la storia della pesca e i vari aspetti della vita dei contadini della penisola nei secoli scorsi.

Ólafsvík, Hellissandur e Rif Il villaggio di pescatori di Ólafsvík è vicino al ghiacciaio di Snæfellsjökull. Le zone di pesca vicino a Ólafsvík sono molto ricche, e la cittadina è stata il centro di pescatori più produttivo della penisola dello Snæfellsnes dal 1950 in poi. Nel XVII secolo Ólafsvík divenne la prima località d’Islanda a ricevere una licenza di commercio dal re danese. La sua posizione all’ingresso sud del Breiðarfjörður la rende ideale per i commerci. Ólafsvík è sede del Museo Regionale di Snæfellsbær, dove al piano superiore di un magazzino del 1841 (Pakkhúsið) sono messi in mostra attrezzi e oggetti tipici della vita dei contadini islandesi della regione. A Ólafsvík c’è anche il museo marittimo denominato Sjávarsafnið Ólafsvík, vicino al porto. Ólafsbraut 12. Hellissandur è un villaggio di pescatori posto subito a ridosso del mare, su un tratto pianeggiante della costa sulla punta più esterna della penisola dello Snæfellsnes, accanto a un altro villaggio di pescatori, Rif, che si affaccia sul mare aperto. In epoca medievale, Rif era un importante porto commerciale. Il Centro visitatori del Parco Nazionale di Snæfellsjökull è a Hellissandur in Klettsbúð 7, snaefellsnes. is/english

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Ólafsvík, Rif, Hellissandur, Hellnar e Arnarstapi sono tutte comunità che si sono recentemente fuse a formare la municipalità di Snæfellsbær.

La montagna, il ghiacciaio e il Parco Nazionale di Snæfellsjökull Snæfellsjökull è un stratovulcano che si trova nella parte più occidentale della penisola di Snæfellsnes. Un ghiacciaio ne copre la cima, che ha un’altezza di 1.446 metri. Il vulcano ha eruttato l’ultima volta nel 250 d.C. Il nome della montagna è in realtà Snæfell, ma è generalmente chiamato Snæfellsjökull, per distinguerlo da altre due montagne che in Islanda hanno lo stesso nome. Snæfellsjökull può essere visto da Reykjavík e anche dalla costa del Reykjanes, a 120 km di distanza, oltre la baia di Faxaflói. Per questo è stato anche paragonato al monte Fuji, visibile da Tokyo, che dista dalla cima giapponese 100 km.

Il Parco Nazionale dello Snæfellsjökull è stato fondato il 28 giugno 2001. Il parco si estende per oltre 170 km2 e comprende lo Snæfellsjökull e tutta la punta occidentale della penisola. Il Parco Nazionale dello Snæfellsjökull è

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il primo parco nazionale in Islanda che comprende anche un tratto di mare. Il ghiacciaio nella bella stagione è facilmente accessibile (Strada n. 570). Quando però la montagna è avvolta dalla nebbia, la guida può essere molto lenta e può essere difficile anche vedere dove fermarsi per mettere un piede sul ghiacciaio e scattare la fatidica foto “Guardate, sono su un ghiacciaio!”. In caso di dubbi sulle attività offerte, contattaci. Se vuoi fare un tour in motoslitta, puoi prenotare dalla tua applicazione o sul sito icelandtravel.is In ogni caso, fate attenzione: se avete intenzione di fare escursioni sul ghiacciaio procedete con prudenza, considerate che le condizioni stanno diventando sempre meno stabili, a causa del progressivo scioglimento del ghiacciaio, e variano di anno in anno. Anche da lontano, Snæfellsjökull è considerato uno dei più bei ghiacciai in Islanda, e molti credono che possegga poteri soprannaturali. Snæfellsjökull divenne famoso nel mondo dopo la pubblicazione nel 1864 del libro di Jules Verne Viaggio al centro della Terra. Molte persone orientate sullo spirituale parlano di poteri terapeutici e energetici che il ghiacciaio avrebbe. Nel romanzo Cristianesimo sotto il ghiacciaio del Premio Nobel islandese Halldór Laxness il ghiacciaio sembra causare trasformazione di carattere religioso nella comunità locale. Sönghellir, ‘la grotta che canta’ (Strada n. 570), è famosa per l’eco e per i graffiti antichi che vi si vedono. Molte persone

hanno scritto i loro nomi sulle pareti della grotta, alcune delle quali molto note in Islanda. Tra loro ci sono Eggert Ólafsson e Bjarni Pálsson che nel tardo XVIII secolo per finalità scientifiche fecero un giro completo dell’isola (piuttosto un’impresa, all’epoca). Nella grotta si possono riconoscere anche alcune rune e segni di stregoneria. Si noti che la miglior eco si ottiene se si parla o canta davanti all’ingresso della grotta piuttosto che al suo interno. Alla punta della penisola di Snæfellsnes, vicino a Dritvík (Strada n. 574), c’è il cartello per Djúpalónssandur, un’insenatura usata nei secoli passati come approdo per piccole imbarcazioni da pesca. Allora i salari ai pescatori venivano assegnati in base alla loro forza, misurata sul peso delle pietre che riuscivano a sollevare (le pietro sono ancora visibili sul posto). Qui neppure il ruggito del mare è in grado di coprire il suono dei gabbiani costantemente in movimento!

Hellnar and Arnarstapi I romantici piccoli villaggi di pescatori di Arnarstapi e Hellnar (Strada n. 574) sono entrambi noti per le loro singolari formazioni rocciose nelle forme di archi, grotte e faraglioni, così come per le loro scogliere, brulicante di enormi colonie di uccelli. Hellnar è sede del Centro Visitatori del Parco Nazionale dello Snæfellsjökull, dove varie esposizioni spiegato la storia sociale, economica, la geologia, la geografia di questa zona e anche le caratteri-stiche della fauna e flora locali.

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Per secoli, Hellnar era uno dei villaggi di pescatori più grandi sotto la calotta di ghiaccio dello Snæfellsjökull. A Hellnar c’è a disposizione una caffetteria molto piccola, Fjöruhúsið, posta proprio in riva al mare e che merita una visita sia per le sue minestre fresche che per i dolci, così come per la sua posizione che domina alcune formazioni rocciose mozzafiato. Valasnös, una roccia indipendente che si estende ad est della baia, contiene una delle grotte più peculiari d’Islanda, la Baðstofa. Questa grotta è conosciuta per il modo insolito con cui la luce viene riflessa al suo interno colorato, e per la cacofonia del richiamo degli uccelli che stesso è molto forte. La località è anche famosa per una sorgente di acqua fredda, detta Maríulind, al limite di una colota di lava. È dedicata alla Vergine Maria perché lì nel medioevo sarebbe apparsa la Madonna. Le scogliere tra Arnarstapi e Hellnar sono state dichiarate riserva naturale nel 1979. Il percorso di 2,5 km ArnarstapiHellnar che collega i due insediamenti rientra in questa riserva naturale protetta ed è il percorso lungo costa più popolare della penisola. Una delle forme particolarmente suggestive di lava erosa visibili dal sentiero è quella di Gatklettur, un arco che si estende nel mare splendido in tutte le stagioni. Vale la pena guardare verso il mare regolarmente mentre si cammina lungo tutto questo tratto di costa, nel caso in cui magari riusciate a vedere una foca o addirittura una balena. Se decidete di fare la camminata, fare attenzione di rimanere sul sentieri, altrimenti si rischia facilmente di cadere nei burroni. 130

Arnarstapi una volta era un importante centro commerciale e aveva una popolazione molto più grande di quella che ha ora (meno di una dozzina di persone oggi vivono qui stabilmente). La popolazione di elfi qui si dice che sia molto più numerosa. La montagna di Stapafell, appena fuori Arnarstapi, è conosciuta come una importante residenza di elfi, quindi non stupitevi se vedete delle piccole porte dipinte sulla rocce. Ma gli elfi sono notoriamente sfuggenti, quindi in una passeggiata lungo la costa si consiglia vivamente di concentrarvi più sugli uccelli, specialmente gabbiani, così come sulle superbe formazioni di lava. E poi occhio costante alle sterne artiche (che hanno una grossa colonia nel villaggio), che posso sempre aggredirvi con attacchi a bomba! I pescatori locali a Arnarstapi possone essere spesso visti intenti alla pesca ovvero allo sbarco del pescato del giorno.

Búðir La pittoresca Búðir (dalla strada n. 574 deviare poco prima si arrivi alla Strada n. 54) si trova lungo la costa e ospita una chiesa del 1848 e un elegante hotel, circondato dal campo di lava di Búðahraun. Questo è un luogo unico per passeggiare nei campi di sabbia di lava, vedere l’ affascinante

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BÚÐIR CHURCH | 64°49’18.9546“ N 23°22’58.6691“ W

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chiesa nera e passeggiare su una delle poche spiagge dorate d’Islanda. La fotocamera può essere facilmente tenuta occupato qui! Un percorso 2 km si trova tra Búðir e Frambúðir, dove ci sono resti di capanne di pescatori e mercanti. Da Frambúðir c’è anche un sentiero che si dirige verso l’interno e attraverso un campo di lava arriva al cratere vulcanico Búðaklettur. La lava è stata depositata qui ben 8000 anni fa ed oggi ospita una ricca varietà di muschi, felci e fiori di campo. È facilmente raggiungibile a piedi, ma se si arriva fin là e poi si ritornare a Búðir calcolate 3 ore tra l’andata e il ritorno. L’Islanda è una nazione che va pazza per le piscine e senza dubbio ha il maggior numero di piscine pubbliche pro capite nel mondo ed è quindi comprensibile per questo che non tutte le piscine sono citate in questa guida. La piscina di Lýsuhóll (Strada n. 54, a est di Búðir) è però speciale, unica, anche per l’Islanda. A Lýsuhóll, infatti, l’acqua viene convogliata direttamente dalla sua fonte di sali minerali della sorgente calda senza rimuovere le alghe naturali e la silica. Il risultato è ... viscido, ma nel fare il bagno qui hai l’impressione che tu stia facendo la cosa più naturale del mondo: l’unico rischio che corri e di avere la sensazione di avere la pelle rivitalizzata. lysuholl.is Al bivio tra la Strada n. 54 e la Strada n. 56 c’è un piccolo negozio e una caffetteria un buon posto per una sosta. Gerðuberg è una interessante scarpata di alte colonne di basalto esagonali. 132

Si tratta di uno dei muri rocciosi più lunghi del paese e colpisce per la sua uniformità (a 1 km dalla Strada n. 54, seguendo le indicazioni per Ytri-Rauðamelur). Non lontano da qui, ma sulla Strada n. 567, lasciando la Strada n. 54 dall’altro lato, c’è Eldborg, un cratere perfettamente simmetrico oblungo di circa 200 metri di lunghezza. Questo vulcano ha prodotto i campi di lava che lo circondano circa 5.000 8.000 anni fa. Un sentiero segna tutto il cammino verso la cima del cratere dalla fattoria di Snorrastaðir. La passeggiata può essere fatta con relativa facilità nel giro di un’ora o giù di lì. CONSIGLI PER VEDERE LE AURORE BOREALI Era un fantasma? Forse un velo di luce che indugia vorticoso in alto nel cielo notturno? Improvvisamente si muove, cambia forma, in strisce di luce verde e rossa? Scintillano intense e poi scompaiono improvvisamente? La maggior parte delle persone che visitano l’Islanda hanno già sentito parlare di aurora boreale, ma se non sei un esperto osservatore di auroere, devi sapere che occorre un luogo freddo e un cielo notturno per riconoscerle. Questo significa che i mesi invernali sono i migliori, ma l’aurora boreale sono note per essere abituate ad abbellire i cieli dell’Islanda anche maggio, ovvero anche già nel mese di agosto. Sono più difficili da individuare nelle aree urbane a causa dell’inquinamento luminoso. La penisola di Snæfellsnes è un luogo ideale per impostare la fotocamera sulla funzione ‘manuale’ (in modo da poter lasciare l’otturatore aperto per 30 secondi), puntarlo verso il cielo e poi… incrociare le dita!

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In giro per l’Islanda con Iceland Travel In giro per l’Islanda dell’Ovest L’Occidente dell’Islanda è caratterizzato da fiordi, valli, vulcani e crateri. Nell’Occidente l’acqua scorre dalla terra in ogni sua forma: dai fiumi di acqua minerale fresca alla sorgente calda più potenti d’Europa (Deildartunguhver). Anche la penisola di Snæfellsnes si protende verso ovest, mentre anche i Fiordi dell’Ovest si allungano in direzione nord-ovest. Ma siccome ci sono così tante cose da vedere e da fare sia nello Snæfellsnes che nei Fiordi dell’Ovest, a entrambe queste regione abbiamo dedicato ciascuno un capitolo a se (se siete interessati quindi ai Fiordi dell’Ovest o a qualsiasi cosa ad ovest della Strada n. 55 allora cercate sopra nei rispettivi capitoli). Nei tempi antichi, l’Ovest dell’Islanda era una regione fiorente per agricola e abbondante di risorse alimentari. La sua posizione geografica l’ha infatti sempre resa un luogo partricolarmente adatto per gli scambi, gli incontri (e anche gli scontri!) tra gli islandesi del nord e quelli del sud. Molti personaggi delle saghe hanno infatti vissuto o sono passati attraverso l’Islanda dell’ovest, come prova anche l’alto numero di musei, servizi turistici, siti archeologici e storici legate alle saghe medievali islandesi.

La sorgente calda di Deildartunguhver Deildartunguhver iè la sorgente calda più potente d’Europa e si trova appena a nord dell’incrocio tra la Strada n. 50 e la Strada n. 518. La sua portata è una delle più alte del mondo: 180 litri di acqua calda a 98°C (208 gradi Fahrenheit) al secondo. L’acqua utilizzata per il riscaldamento centrale nelle vicine città di Borgarnes e Akranes proviene in gran parte dalla sorgente di Deildartunguhver. Il condotto dell’acqua calda per Akranes è di 64 km di lunghezza (il più lungo in Islanda) e l’acqua raggiunge Akranes ad una temperatura di circa 80 gradi. Al parcheggio di Deildartunguhver è possibile acquistare pomodori freschi, coltivati nelle serre locali, e confezionati soprattutto per i viaggiatori di passaggio.

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Bagni termali di Krauma Sperimenta la natura nella sua essenza attraverso un bagno nelle acque geotermiche di Krauma. L’acqua calda che raggiunge Krauma arriva dalla più potente sorgente termale in Europa, Deildartunguhver, ad una temperatura di 100 ° C. Per ottenere la temperatura ideale, l’acqua calda viene miscelata con acqua fredda proveniente da Rauðsgil. Krauma offre cinque rilassanti bagni geotermali naturali ed uno con acqua fredda per aiutare la circolazione sanguigna, due saune e una sala relax, dove è possibile riposarsi accanto al caminetto mentre si ascolta musica soft. Il ristorante Krauma offre cucina islandese con freschissimi ingredienti locali. Il bar-lounge offre una vasta selezione di bevande e snack ed è l’ideale per rilassarsi e distendersi alla fine della giornata. Puoi prenotare il tuo biglietto per Krauma dalla tua applicazione o sul sito icelandtravel.is.

L’insediamento di Reykholt si trova all’interno del Reykholtsdalur, una valle boscosa e molto geotermicamente attiva. La valle è sede di un importante progetto di rimboschimento: nel 2000 ben 281.000 alberi sono stati piantati a Reykholt (uno per ogni membro della popolazione in quell’anno). Oggi Reykholt è soprattutto un centro culturale e sede del Snorrastofa, il centro di studi medievali intitolato alla memoria di Snorri Sturluson. Snorrastofa è sede di varie mostre, tra le quali una permanente intitolata Snorri Sturluson e il suo tempo e incentrata sulla vita di questa importante figura storica e la sua opera. Il centro gestisce anche diversi progetti di ricerca e funge da ufficio di informazioni turistiche e vendita di libri e souvenir (molti dei quali correlati alla storia dell’isola). snorrastofa.is

Reykholt Reykholt (Strada n. 518) è un centro scolastico e uno dei luoghi più ricchi di storia di tutta l’Islanda. Snorri Sturluson (1178-1241), il più celebre scrittore di saghe islandesi, nonché studioso e capo politico, visse a Reykholt, dove avrebbe scritto i tre suoi capolavori: la Heimskringla (una raccolta di saghe con le biografie dei re di Norvegia), la Snorra Edda (un manuale per poeti) e, molto probabilmente, la Saga di Egill.

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A Reykholt c’è una chiesa del 1887 ben restaurata. I servizi religiosi però sono svolti nella più moderna chiesa che si trova davanti. Considerate che a luglio qui si svolge un importante festival di musica classica. reykholtshatid.is Snorri Sturluson si dice che abbia speso un sacco di tempo nella sua piscina, pensando e tenendovi incontri politici.

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Anche se la posizione esatta della piscina non è mai stata confermata, la ricostruzione del 1959 della Snorralaug (‘piscina di Snorri’) è oggi il più popolare sito di Reykholt. Dietro la piscina c’è una porta che conduce ad un passaggio sotterraneo, forse un tempo usato per collegare la piscina ai locali del seminterrato in cui Snorri fu ucciso.

anni fa scomparvero dalla fattoria vicina a Hraunsás. Secondo tale storia i bambini sarebbero caduti nel fiume in quel punto. La madre addolorata fece distruggere l’arco e fece una maledizione contro chi avrebbe attraversato il fiume su un ponte di roccia come quello che c’era prima! (quindi attenzione!)

Le grotte di Víðgelmir e Surtshellir

Le cascate delle Hraunfossar e di Barnafoss A meno di 20 km da Reykholt, le pittoresche cascate di Hraunfossar (Strada n. 518) riversano nel fiume Hvítá acqua che fuorisce da una serie di cascatelle lunga un chilometro. L’acqua delle cascate di Hraunfossar è prodotta de sorgenti fredde che si trovano in zona: un fenomeno naturale bello e insolito. La cascata di Barnafoss, appena a monte delle Hraunfossar, è sito protetto dal 1987. In quel punto il fiume, nel corso del tempo, ha scavato verso il basso attraverso la lava e ora attraversa una gola profonda e stretta. Una volta c’era anche un arco naturale di pietra che attraversava il fiume a mo’ di ponte. Il nome Barnafoss (‘cascata dei bambini’) deriva dalla storia di due bambini che durante la notte di Natale di molti

Con i suoi 148.000 m3 di volume Víðgelmir è la grotta di lava più grande d’Islanda e uno delle più grandi al mondo. Ci sono formazioni rocciose molto singolari e dalle forme meravigliose, ghiacci e formazioni minerali. La grotta si trova vicino a Surtshellir, ma è possibile accedervi solo con visite guidate (durata da 1 a 4 ore) che partono dalla Fattoria di Fljótstunga sulla Strada n. 518. Il giro della grotta di Víðgelmir non è adatta ai bambini. Nel 1993 sono stati trovati all’interno della grotta di Víðgelmir dei reperti di epoca vichinga, tra i quali dei gioielli che ora sono in mostra presso il Museo Nazionale di Reykjavík. thecave.is La caverna lavica di Surtshellir non è lontana da Víðgelmir e vi si può accedere in modo indipendente (Strada n. F578, dalla Strada n. 518). Il condotto principale della grotta si estende per quasi 2 km, ma può essere più divertente esplorare i suoi stretti passaggi laterali. Procedere con estrema cautela poiché il pavimento della caverna può essere scivoloso e il buio può essere disorientante. Avrete

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bisogno di scarpe adatte, vestiti caldi e una potente torcia elettrica e preferibilmente anche un casco e dei guanti. Il parcheggio si trova a cinque minuti a piedi dall’ingresso della grotta.

pittoresco fiordo di Borgarfjörður, vicino a Borg, dove il poeta e guerriero vichingo, Egill Skallagrímsson, l’eroe eponimo della Egils Saga (la Saga di Egill, appunto), una delle saghe più famose d’Islanda, visse nel X secolo.

Un assaggio degli altipiani degli interni

Borgarnes è conosciuta come la capitale della contea del Borgarbyggð. Borgarnes divenne ufficialmente un centro commerciale nel 1867, quando le navi mercantili navigavano fino al Borgarfjörður, che ben presto divenne un importante centro per il commercio tra le diverse regioni dell’Islanda. La prima menzione di Borgarnes si trova nella Saga di Egill, dove è scritto che quando il nonno di Egill, Kveld-Úlfur, in viaggio verso l’Islanda con tutta la famiglia, si rese conto che sarebbe morto in mare, questi ordinò che alla sua morte la sua bara venisse gettata in mare e che si stabilisse la nuova dimora islandese della famiglia nel punto in cui la bara avrebbe toccato terra. La bara, dice la storia, arrivò a Borgarnes. Il Centro della colonizzazione vichinga di Borgarnes, inaugurato nel 2006, merita una visita. Esso fornisce maggiori dettagli sulla Saga di Egill e su altre saghe legate al territorio. Il museo è ospitato in tre edifici. Una mostra permanente si occupa esclusivamente della Saga di Egill, mentre un’altra si concentra sul fenomeno storico della colonizzazione contadina vichinga dell’Islanda. Il Centro della colonizzazione organizza anche tour nella zona, soprattutto attraverso i luoghi particolarmente legati alla Saga di Egill. Brákarbraut 13, landnam.is/eng

La maggior parte dei viaggiatori percorrono la Strada n. 518 in cerchio e poi tornano verso la costa. Ma se l’esplorazione delle grotte di Víðgelmir e Surtshellir (sopra) ti ha fatto aumentare la voglia di avventura, considerate che seguendo la Strada n. 550 vi ritroverete ad attraverso la pista di Kaldidalur (‘valle fredda’) tra il ghiacciaio Ok a ovest e i ghiacciai Langjökull, Geitlandsjökull e Þórisjökull a est. Questa opzione è particolarmente consigliata se non avete intenzione di visitare altrove l’Islanda degli altopiani interni. La strada va bene per le auto normali in estate, ma quando c’è vento, la guida è a volte rallentata dalle tempeste di sabbia. Se deviate lungo la Strada n. 551 arrivate vicinissimi all’imponente ghiacciaio del Langjökull. Into the Glacier offre escursioni in tunnel e grotte scavate dall’uomo nel ghiacciaio. Partenze da Reykjavík e Húsafell oppure dal parcheggio ai piedi del ghiacciaio. intotheglacier.is

Borgarnes Borgarnes (Strada n. 1) è la più grande comunità costiera in Islanda che non dipende dalla pesca. La città è costruita su un promontorio panoramico che si protende nel 136

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Akranes Akranes (Strada n. 51) fu fondata da pescatori con barche a remi nel lontano XVII secolo, ma è solo nel corso del XIX secolo che la borgata si è sviluppata. La pesca rimane l’attività principale, ma Akranes ha anche un cementificio (attivo dagli anni ‘50) e una fonderia di alluminio che ha iniziato ad operare nel 1998. Il paesaggio è dominato dal Monte Akrafjall, sede di migliaia di gabbiani. A Garðar, alla periferia di Akranes, c’è il Centro museale di Akranes. Il Centro è composto dal Museo popolare di Akranes, il Museo dello Sport islandese e la collezione mineralogica “Regno dei minerali”, così come una collezione di vecchie barche, esposte all’esterno. Il “Regno dei minerali” è altamente raccomandato per chiunque sia interessato a un tour petrologico dell’Islanda: ha una delle più grandi collezioni di rocce islandese e spiega la geologia che si trova dietro a tutti quegli incredibili colori che hanno le varie formazioni rocciose islandesi. Garðar, museum.is

Fiordo del Hvalfjörður Viaggiando fra Reykjanes e Borgarnes si ha la possibilità di scegliere se prendere il tunnel del Hvalfjarðargöng (Strada n. 1) sotto l’imboccatura del fiordo di Hvalfjörður o esplorare la bellissima costa di uno dei fiordi più lunghi d’Islanda (30 km), sulla Strada n. 47. Durante la seconda guerra mondiale il Hvalfjörður fu una delle basi navali degli Alleati più importanti nel

Nord Atlantico. Qui faceva rifornimento la flotta alleata. I numerosi enormi serbatoi di olio intorno al centro di Miðsandur sono i resti di questa stazione di rifornimento. Hvalfjörður si traduce come ‘fiordo della balena’, un nome che deriva dall’abbondanza di balene che veninvano trovate qui. Fino al 1986 il Hvalfjörður era sede di una delle più grandi stazioni baleniere islandesi. Nella parte più interna del fiordo c’è il bivio per la cascata di Glymur, al secondo la cascata più alta dell’Islanda (198 m). Se si ha familiarità con la cascata di Gullfoss, ben più conosciuta, tenete presente che Glymur è cinque volte più alta di Gullfoss! Il sentiero per Glymur è difficile in alcuni punti, quindi fate attenzione. Ad un certo punto bisogna attraversare uno stretto ponte sospeso sul fiume, per cui non è consigliabile questo viaggio per i bambini. Calcolate 3 ore per l’escursione di andata e ritorno dal parcheggio sul lato est del fiume. Anche sul lato ovest c’è un sentiero che porta alla cascata: è un po’ più facile e più breve, ma la vista sulla cascata non regge il paragone con quella sull’altro lato. Glymur significa ‘tuono’ o ‘rimbombo’ e deriva dal suono naturale dell’acqua che cade più in basso, in uno stretto baratro, creando un’ottima acustica. Sul bordo meridionale del Hvalfjörður c’è poi una zona chiamata Hvammur. Questa è una bella zona boschiva con molti percorsi da percorrere a piedi.

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In giro per l’Islanda con Iceland Travel In giro per l’interno In profondo contrasto con le regioni esterne più ospitali, l’interno dell’Islanda è un deserto di vedute ultraterrene spazzato da ululanti venti, in cui deserti primordiali di sabbia e cenere ospitano di tanto in tanto aliene, eroiche piante fiorite, tremanti fiumi, calotte scintillanti e montagne frastagliate. A causa dell’imprevedibile tempo estremo e per la mancanza di vegetazione, nei secoli passati pochissime persone ebbero il coraggio di re-carsi nel cuore desolato d’Islanda e la maggior parte dei fuorilegge che banditi dalle loro comunità venivano mandati lì per punizione rapidamente perivano. Anche oggi l’interno dell’Islanda rimane disabitato e chiuso al turismo per la maggior parte dell’anno. Kjalvegur (o Kjölur) e Sprengisandur le due principali strade che attraversano l’interno sono state originariamente costruire dai contadini dell’epoca vichinga per recarsi a cavallo alle annuali riunioni estive dell’assemblea generale a Þingvellir. Con il suo fascino selvaggio estremo, questa ultima vera landa selvaggia d’Europa attrae molte persone che la visitano durante la limitata stagione turistica. Le piste dell’interno sono aperte tra giugno e agosto (le date variano a seconda del clima), ma

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anche in questo periodo i viaggiatori devono essere vigili e pronti ad affrontare improvvise condizioni estreme di clime (comprese tempeste di neve). I FANTASMI DI KJÖLUR Ci sono molte storie di fuorilegge e altra gente che ha trovato dimora finale nei desertici altipiani. Uno dei racconti più noti narra di due fratelli di nome Bjarni e Einar Halldórsson, che nell’autunno del 1780, insieme con i loro compagni di viaggio, stavano attraversando gli altopiani di ritorno da un soggiorno al Sud, dove si erano recati per comprare un po’ di pecore e cavalli. Intrappolati da una bufera di neve a nord est di Kjalfell, perirono tragicamente, insieme al loro bestiame, e le loro ossa furono trovate 65 anni dopo in un luogo successivamente definito “collina delle ossa” (Beinahóll). I visitatori che campeggiano nella zona hanno più volte raccontato di aver visto ombre misteriose, mentre regolarmente vengono trovate in giro ossa di animale.

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Il percorso della Kjalvegur Viaggiando per la Kjalvegur (Strada n. 35), sia procedendo da sud che da nord, è bene sapere che il suo tratto di 165 km (103 miglia) di pista di montagna va affrontato con un’appropriato mezzo 4X4 e buone sospensioni. Per chi scende da nord, l’accesso alla Kjalvegur è attraverso una strada secondaria a metà strada tra Varmahlíð e Blönduós sulla Strada n. 731 e si arriva nella regione del sudovest nei pressi di Gullfoss.

Hveravellir (Le piagge delle sorgenti calde) A circa 650 m (2.133 piedi) sopra il livello del mare è una delle più note aree geotermiche ad alta temperatura dell’Islanda. Ad una profondità di 1.000 m sotto terra la temperatura dell’acqua raggiunge i 150 ° C. Questo punto di maggior interesse sulla strada del Kjalvegur dispone di un’area per campeggiatori, rifugi di montagna per pernottamento in sacco a pelo, un modesto centro servizi, oltre ad una vasca termale per farsi un bel bagno caldo all’aperto. Attenzione: procedere sulle passerelle mentre esplorate le sorgenti d’acqua calda incrostate di zolfo.

I FUORILEGGE In passato in Islanda i criminali erano spesso banditi dalla comunita e cacciati sugli altopiani dell’interno come condanna per i loro crimini. Si dice che se fossero sopravvissuti nel deserto estremo per 20 anni, i loro crimini sarebbero stati perdonati e avrebbero potuto tornare a casa. I due abitanti più famosi degli altipiani furono i leggendari Eyvindur e sua moglie Halla, che sarebbero riusciti a vivere per un periodo di tempo in Hveravellir, dove utilizzavano le sorgenti di acqua calda per cucinare i pasti a base di carne di pecora rubata.

Il Kerlingarfjöll Il massiccio è una delle parti dell’Islanda più belle e più amate dai fotografi. Il paesaggio è caratterizzato da ghiacciai scintillanti, sergenti di acqua calda e vapori di origine geotermica, un continuo di bellissimi pendii montani di riolite che brillano in tonalità di giallo, rosso e verde. I pendii sono sormontati da una serie di bei picchi, il più alto dei quali sale fino ai 1477 m (4.846 piedi) sopra il livello del mare. La zona è anche molto amata dagli escursionisti che apprezzano i numerosi sentieri di varia lunghezza e difficoltà. Per coloro che desiderano trascorrere più tempo ad esplorare i vari luoghi, le belle gole finemente cesellate dalla natura e farsi un bagno in tutta pace in un laghetto termale naturale, sono disponibili dei rifugi. Per ulteriori informazioni sulla zona e l’alloggio, contattare il centro assistenza di Ásgarður, kerlingarfjoll.is

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LE MONTAGNE DELLA GIGANTESSA TIl nome Kerlingarfjöll si traduce in ‘le montagne della donna’ e deriva da un racconto popolare antico in cui si narra di una donna troll che non essendo riuscita a tornare al riparo della montagna in tempo prima che il sole sorgesse era quindi stata trasformata in pietra. Oggi rimane la pietra, alta circa 25 metri: era una donna piuttosto di grandi dimensioni (o è solo una gigantesca torre di pietra?)

Hvítárvatn (Il lago del fiume bianco) All’estremità meridionale del percorso di Kjölur, a circa 45 km (27 miglia) da Gullfoss, una sbocco di ghiacciaio dalla calotta del Langjökull si immette nel lago Hvítárvatn. Questa oasi ben popolata da vegetazione, con le sue pianure paludose crea una scena accattivante, e vi si accede tramite una strada secondaria che parte dalla Strada n. 35.

Sprengisandur Viaggiando da sud a nord, la pista di Sprengisandur (Strada n. 26) con i suoi 196 km (122 miglia) dalla valle del Þjórsárdalur, nel Centro Sud (vedi pag. 44), conduce fino agli altopiani di Hrauneyjar e termina alla cascata di Aldeyjarfoss (vedi pag. 81) nel Nord. A differenza della pista di Kjalvegur, Sprengisandur ha ancora molti fiumi senza ponte e può essere attraversato solo con un adeguato mezzo di trasporto 4X4 con una buona distanza dal suolo e buone sospensioni. Il

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percorso è accessibile in genere dalla fine di giugno fino ai primi di settembre a seconda del clima. Attraversare Sprengisandur a cavallo è un’avventura alternativa sempre più popolare e dura in totale circa otto giorni.

La Riserva Naturale di Fjallabak Fjallabak è stata fondata nel 1979 e si estende su circa 47.000 ettari di terreno situati nell’interno della regione meridionale del paese. La riserva prende il nome dalle selvagge e aspre montagne modellate dalle eruzioni vulcaniche e dall’attività geotermica e in cui sono incise valli profonde. La riserva è accessibile tramite la strada di Sprengisandur (Strada n. 26).

Landmannalaugar Landmannalaugar (Strada n. 26 > 208) è una vasta area di eccezionale valore escursionistico. È caratterizzato da un assortimento variopinto di montagne di riolite, canyon, valli glaciali, e campi di lava ricoperti di muschio. È rinomata anche per le sue piscine calde naturali, formate dai flussi d’acqua geotermica che si mescolano con quelli freddi dell’acqua di sorgente e ragiungono una temperatura giusta per farci il bagno. Questa località è nota anche per lo spettacolare percorso escursionistico di ‘Laugavegurinn’, che con una lunghezza di 55 km (34 miglia) collega Landmannalaugar a Þórsmörk (vedi

IN GIRO PER L´INTERNO


sotto) attraverso un paesaggio epico e infinitamente vario. Anche se qui l’altitudine è superiore ai 600 metri sul livello del mare, le rive del fiume sono eccezionalmente coperte da morbida erba e bellissima flora. Poco prima di giungere a Landmannalaugar c’è una piccola deviazione verso un impressionante cratere con lago chiamato Ljótipollur (“brutto stagno”). Con i suoi ghiaioni cremisi mozzafiato che scompaiono nelle acque blu-verdi, questo lago non è “all’altezza” del suo nome!

metri (1.968 piedi) di larghezza e una profondità di 200 metri (656 piedi). Sul lato occidentale dell’Eldgjá si trova la meravigliosa cascata dell’Ófærufoss, formata dal fiume Nyrðri-Ófæra e divisa in due tratti. Fino al 1993 c’era un arco di pietra vulcanica perfettamente posizionata sopra il tratto inferiore della cascata a formare un ponte naturale che faceva la gioia dei fotografi.

Veiðivötn (Strada n. 228) è un gruppo di crateri vulcanici con lago posti a nord-est di Landmannalaugar. I laghi qui, che sono ricchi di trote, sono popolari tra i pescatori che qui sono attratti anche dall’ambiente tranquillo e idilliaco. Le autorizzazioni a recarsi nella zona dei laghi e i permesso di pesca sono gestite da veidivotn.is

Þórsmörk

Eldgjá L’ Eldgjá (Strada n. 208) o “canyon di fuoco” è una voragine vulcanica lunga 40 km che si estende dal ghiacciaio Mýrdalsjökull al Monte Gjátindur. Le sue proporzioni più imponenti si possono ammirare all’estremità settentrionale di Fjallabaksleið, dove in alcuni punti raggiunge anche i 600

Þórsmörk (Strada n. 249), ovvero “Foresta di Thor”, è una straordinaria vallata racchiusa tra i ghiacciai del Mýrdalsjökull e dell’Eyjafjallajökull. La valle è un oasi di vegetazione, in cui il muschio, le betulle e gli abeti crescono in abbondanza, creando un vivace contrasto con le montagne innevate circostanti. Grazie alla protezione delle montagne intorno, la valle ha un clima insolitamente caldo ed è una destinazione turistica attraente, in particolare per gli islandesi. La valle è anche molto popolare tra gli appassionati di trekking per il suo eccellente sistema di sentieri escursionistici. Da qui poi partono

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(e arrivano, naturalmenti) i famosi sentieri trekking del Fimmvörðuháls (vedi p. 51) e il percorso escursionistico di Laugavegurinn. La zona è un gioiello della natura, con un sacco di sorprese paesaggistiche e varie vette da scalare, come il facile Valahnjúkur o il più difficile Útigönguhöfði. Ci sono anche una varietà di canyon meravigliosi come il Stakkholtsgjá, formatosi per opera di ampi fiumi, ma ora esplorabile a piedi. Þórsmörk è accessibile solo tramite sentieri escursionistici o a bordo di veicoli 4WD e autobus adatti a guadare i corsi d’acqua. Si consiglia di spostarsi da Hella a Þórsmörk a bordo di un bus di montagna. Iceland Travel può prenotarlo per te. Snorraríki (“il regno di Snorri”) è una grotta situata in alto, sul pendio di una rupe basaltica sul sentiero tra Húsadalur e Langidalur. Secondo la 142

leggenda questa grotta era una volta il nascondiglio di un fuorilegge di nome Snorri che vinse di astuzia i suoi nemici ed evitò la cattura.

Gli interni dell’Est C’è un gruppo di meravigliose attrazioni sulla strada degli interni dell’Est (Strada n. 88) con Askja e Kverkfjöll le maggiori attrazioni, poste all’estremità meridionale della strada. Anche se le attrazioni sono numerose, il viaggio può essere fatto facilmente in un giorno, come itinerario alternativo alla tratta Egilsstaðir a Mývatn, o come escursione giornaliera da una località del nord come Akureyri o il lago Mývatn. NB: le strade qui sono adatte solo per veicoli 4X4. Se volete visitare la zona ma non avete l’auto giusta. Si può prenotare un tour direttamente dall’ applicazione o sul sito icelandtravel.is.

IN GIRO PER L´INTERNO


Hrossaborg (“città del cavallo”). Un piccolo sentiero conduce a questo cratere vecchio di 10.000 anni sulla Strada n. 88. Il nome deriva dal fatto che in caso di maltempo gruppi di cavalli si rifugiano in questo anfiteatro naturale protetto. Herðubreið (Strada n. 88). Se questa montagna vi sembra familiare è perché essa è onnipresente sulle cartoline dell’Islanda. Con la sua forma simetrica, l’altezza di 1.682 m (5.518 piedi), in primo piano il fiume Lindaá e intorno la lussureggiante vegetazione floreale di Herðubreiðarlindir. Dal vivo è ancora meglio! Drekagil o “Gola del Drago” è un canyon irregolare e uno delle maggiori attrazioni del massiccio montagnoso del distorto Dyngjufjöll circonda la caldera Askja. Askja. Questo vulcano è classificato come uno “stratovulcano” a causa degli strati di lava creati da varie eruzioni che si sono ripetute nel tempo di migliaia di anni. L’ultima si è verificata nel 1961. CAMMINARE SULLA LUNA Il paesaggio intorno alla caldera di Askja venne ritenuto essere molto simile a quello della luna ed è stato quindi usato dagli astronauti americani per prepararsi alla loro incredibile spedizione lunare.

del cratere è il lago termale chiamato Víti (“inferno”), dove può succedere che esperti islandesi mostrino ai turisti più titubanti come correre velocemente giù per il sentiero e immergersi nell’acqua calda perlata. NB: il sentiero che scende giù al lago può essere molto scivoloso. Kverkfjöll. Il bordo settentrionale del vulcano Kverkfjöll fuoriesce dal ghiacciaio Vatnajökull, e si erge tra due delle sue lingue di ghiaccio. La vetta più alta sopra la superficie, lo Skarphéðinstindur, raggiunge i 1.929 m (6.328 piedi). Sotto la bianca massa congelata, dove sono le caldere, una battaglia tra elementi è in corso con estrema rabbia. I sentieri intorno alla zona collegano insieme una serie di attrazioni mozzafiato, caratterizzati da gole fluviali, sorgenti termali, fessure vulcaniche, grotte di ghiaccio, pozze d’acqua e piscine alimentate da cascate. Per ulteriori informazioni sulla gamma di sentieri e alloggi contattare il guardiano del rifugio di Sigurðarskáli sulla Strada n. 902.

Testo principale scritto e compilato da Jane Appleton e Lisa Shannen, che hanno entrambe vissuto e viaggiato a lungo in Islanda per molti anni. Aggiornato nell'anno 2022.

L’Öskjuvatn è stato formato nella devastante eruzione del 1875, quando una parte della caldera dell’Askja cedette e formò un lago di cratere di una profondità incredibile di 217 m (712 piedi), il più profondo in Islanda. A nord IN GIRO PER L´INTERNO

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Calendario Feste, festival ed eventi vari Ci sono festival, carnevali ed eventi culturali organizzati da qualche parte in Islanda quasi tutti i giorni dell’anno. Ecco una sintesi di alcuni degli appuntamenti più prestigiosi e rinomati. Oltre a tali eventi qui si segnalano alcuni appuntamenti che non sono ancora così noti, ma pensiamo che dovrebbero esserlo! Abbiamo incluso anche alcune date collegate ad importanti eventi culturali, come ad esempio quelli relativi alle tradizioni natalizie degli islandesi.

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Quando

Cosa

Dove

6 Gennaio

Þrettándinn, “la tredicesima notte” (dopo Natale), quando elfi e troll vengono fuori dalle loro abitazioni e tutti si riuniscono intorno ai falò accesi vicino ai centri abitati.

Ovunque in Islanda Chiedere agli uffici informazioni per gli indirizzi precisi delle località degli eventi.

Da fine Gennaio a fine Febbraio

Þorrablót è un festival invernale ormai diventato tradizionale a cui è stato dato l’antico nome del mese islandese vichingo di “Þorri”. Ad esso sono legati vari piatti tradizionali islandesi. Quindi non stupitevi se nei menù dei ristoranti durante questo periodo dell’anno si propongono strani piatti come testicoli di montone (súrsaðir hrútspungar), testa di pecora abbrustolita (svið) o sanguinaccio di fegato e grasso (lifrar-pylsa).

Ovunque in Islanda In alcune case e ristoranti

Metà Febbraio

Il festival delle luci invernali di Reykjavík (Reykjavík winter Lights Festival) offre escursioni per avvistare le aurore boreali, danze, mostre, sport invernali e una notte bianca dei museo durante la quale molti musei restano aperti fino a tardi e un servizio di bus navetta gratuito viene messo a disposizione delle persone per andare da un museo all’altro.

Febbraio/ Marzo

Il Festival Food & Fun (“Cibo e divertimento”) attira i migliori chef provenienti da tutto il paese e da tutto il mondo. Un’ottima occasione per andare a mangiare fuori!

Reykjavík foodandfun.is

Marzo

Reykjavík Folk Festival

Reykjavík visitreykjavik.is

FESTE, FESTIVAL ED EVENTI VARI

Reykjavík

vetrarhatid.is


Quando

Cosa

Dove

Marzo

Design march - Hönnunarmars (Marzo del design). La mostra di design più importante d’Islanda. Annuale, espone il meglio del design islandese nel settore della progettazione, dalla moda ai mobili, dall’architettura al design del cibo (food design). Importanti ospiti internazionali.

Reykjavík designmarch.is

Lunedi Grasso

Bolludagur o ‘giorno del bignè’, è il giorno per mangiare i grossi bignè islandesi.

Ovunque in Islanda

Martedì Grasso

Sprengidagur, ‘giorno dello scoppiare’, è per mangiare carne salata e zuppa di piselli, fino a scoppiare appunto. Un sollievo dopo tutti i bignè del giorno prima.

Ovunque in Islanda

Mercoledì delle Ceneri

Mercoledì delle Ceneri (Öskudagur). Il Mercoledì delle Ceneri è in origine una festa romano-pagana e romanocattolica, ma al giorno d’oggi è un misto di carnevale e Halloween. I bambini si vestono con costumi di fantasia, e visitano negozi e aziende in cui cantano in cambio di caramelle.

Ovunque in Islanda

Settimana Santa

Aldrei fór ég suður (‘Non sono mai stato al sud”), festival di musica contemporanea con musicisti affermati e in erba.

Ísafjörður aldrei.is

Giovedì tra 19 e 25 Aprile

Ufficialmente il “primo giorno dell’estate” (islandese).

Ovunque in Islanda Festa nazionale

Da metà Maggio ai primi di Giugno

Il Reykjavík Arts Festival promuove la cultura islandese e internazionali in tutti i campi delle arti.

Reykjavík artfest.is

Primo weekend di Giugno

Sjómannadagur, “il giorno dei marinai”, in cui si celebra la vita e il lavoro dei pescatori e di chiunque lavori in mare. Sfilate, eventi culturali, concorsi e un sacco di gustosi frutti di mare.

Ovunque in Islanda

FESTE, FESTIVAL ED EVENTI VARI

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Quando

Cosa

Dove

Giugno, Luglio e Agosto: Domeniche, ore 16

Eventi musicali a Gljúfrasteinn (la casa-museo dello scrittore Laxness). Concerti settimanali in ambiente intimo. Dai canti popolari al violino classico.

Gljúfrasteinn Laxness Museum gljufrasteinn.is

Da Giugno a Agosto

Concerti alla Cattedrale di Hólar (Hóladómkirkja) NB: Il programma è pubblicato sul sito qui segnalato, ma non sempre in inglese.

Hólar kirkjan.is/holar

Da Giugno a Agosto

Summer Arts Festival è un evento stagionale di Akureyri dedicato alla cultura e alle arti, con concerti, mostre, danza, teatro, letteratura e tanto altro ancora.

Akureyri listak.is

Metà Giugno

“Il mercato vichingo”, un festival di cultura vichinga che attira gli appassionati di vichinghi da tutto il mondo, alcuni in costume vichingo. Gli eventi includono mercatini, danze, musica e dimostrazioni di lotta libera.

Hafnarfjörður fjorukrain.is

17 Giugno

La Festa Nazionale dell’Islanda (Þjóðhátíðardagurinn). Giorno della Repubblica, spesso impropriamento detto “giorno dell’indipendenza”. In questo giorno, nel 1944, la Repubblica d’Islanda fu proclamata. Il 17 giugno era il compleanno di Jón Sigurðsson, una figura importante nel movimento secessionista islandese del XIX secolo. Festa nella maggior parte delle città. Sfilate a Akureyri e Reykjavík, più teatri di strada, danze e altri spettacoli.

Ovunque in Islanda Festa nazionale

Fine Giugno

Arctic Open, torneo internazionale di golf organizzato dal Golf Club di Akureyri nel Nord dell’Islanda, dove i golfisti vengono per poter giocare sotto il sole di mezzanotte.

Akureyri arcticopen.is

Da Giugno a Agosto: Martedì 20:30

I concerti estiti al Museo Sigurjón Ólafsson con artisti classici e jazz.

Reykjavík lso.is

FESTE, FESTIVAL ED EVENTI VARI


Quando

Cosa

Dove

Luglio

Folk Festival di Siglufjörður, un evento per celebrare e conoscere il meglio della musica tradizionale islandese

Siglufjörður folkmusik.is

Metà Luglio

LungA Arts Festival, una festa di arte, con workshop, concerti e sfilate di moda a Seyðisfjörður.

Seyðisfjörður lunga.is

Da Luglio ai primi di Agosto

Skálholt Summer Concerts Festival, festival estivo di musica classica (ingresso libero).

Skálholt Church sumartonleikar.is

Secondo Sabato e Domenica di Luglio

Giorni irlandesi al festival di Akranes. Balli, musica irlandese e concorsi vari (tra cui il “concorso della testa rossa più rossa”) per celebrare le origini celtico-irlandesi della città.

Akranes irskirdagar.is

Fine Giugno

Festival Musicale di Reykholtshátíð. Festival internazionale di musica (soprattutto classica), con una crescente reputazione. Ambiente unico nella storica Reykholt.

Reykholt reykholtshatid.is

Primo Sabato e Domenica di Agosto

Verslunarmannahelgi (Bank Holiday Weekend). Grande varietà di appuntamenti (concerti, raduni musicali giovanili, feste varie) per la “Festa dei commercianti”.

Ovunque in Islanda Festa nazionale al lunedì

Prima settimana di Agosto

Il Festival dell’aringa per ricordare con nostalgia l’età dell’oro di Siglufjörður. Lavorazione del pesce come una volta; cultura, storia, musica e intrattenimenti per tutta la famiglia.

Siglufjörður fjallabyggd.is

Da Giovedì a Lunedi, prima settimana di Agosto

Ein med öllu (“Uno con tutto”) è una festa per tutta la famiglia a Akureyri e anche un tipo di hot-dog popolare in Islanda.

Akureyri, visitakureyri.is

FESTE, FESTIVAL ED EVENTI VARI

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Quando

Cosa

Dove

Secondo Sabato e Domenica di Agosto

Gay Pride Festival è una festa molto popolare caratterizzata da musica, colori e gioia. Diversamente da analoghi festival nel resto del mondo, il Gay Pride di Reykjavík è prima di tutto un evento per le famiglie. Più di 100.000 persone vi partecipano.

Reykjavík gaypride.is

Terzo o Quarto Sabato di Agosto

“Notte della Cultura” (Menningarnótt) di Reykjavík. Probabilmente il più grande evento culturale di Reykjavík di tutto l’anno. Concerti, mostre, happenings ovunque, anche nelle case dei privati del centro che si aprono per offrire cialde islandesi e caffè. Maratona di Reykjavík. Sempre lo stesso giorno, con oltre diecimila partecipanti che affollano Reykjavík per competere nelle varie corse.

Reykjavík menningarnott.is marathon.is

Agosto / Settembre

Reykjavík Jazz Festival

Reykjavík, reykjavikjazz.is

Primo sabato e domenica di Settembre

Festival Ljósanótt, notte delle luci, con artisti locali, eventi per la famiglia, mercati di strada e illuminazioni artistiche delle scogliere del Reykjanesbær.

Reykjanesbær ljosanott.is

Settembre/ Ottobre

Reykjavík International Film Festival (festiva internazionale del cinema di Reykjavík)

Reykjavík riff.is

Da Settembre a inizi Ottobre

Il “réttir” è la raccolta e cernita autunnale delle pecore, che dopo un’estate passata a scorrazzare in libertà per l’isola vengono radonate dagli allevatori, a piedi e a cavallo, in luoghi apposta. Una volta raccolte, con il “réttir”, vengono recuperate dai proprietari. Un sacco di divertimento (i volontari sono benvenuti!).

Ovunque in Islanda - Rivolgersi ai centri di informazione turistica locali per dettagli sui tour organizzati e altre opportunità per partecipare agli eventi.

FESTE, FESTIVAL ED EVENTI VARI


Quando

Cosa

Dove

Ottobre/ Inizi Novembre

Iceland Airwaves. Il più grande festival di musica del paese e uno dei più "cool" del mondo. Guadagnandosi crescente popolarità e reputazione ogni anno, Airwaves attira una eccellente scelta di musicisti locali e internazionali e tiene la città in uno stato di beatitudine musicale per cinque giorni (e cinque notti).

Reykjavík icelandairwaves.is

Dal 9 Ottobre all’8 Dicembre.

L’istallazione Imagine Peace Tower sull’isola di Viðey è accesa, in ricordo della nascita e della morte di John Lennon. Il fascio di luce può essere visto da tutta Reykjavík.

Isola di Viðey (Reykjavík)

12 Decembre

Il Natale islandese (Jól) comincia. Dalle montagne scende il primo dei 13 “ragazzi di jól”, per la gioia dei bambini che da questo giorno, fino a Natale, riceveranno ogni notte qualche dono nella scarpa messa alla finestra. Immaginate un paese con 13 babbi Natale! Una incantevole periodo dell’anno per visitare il paese.

Ovunque in Islanda

23 Decembre

San Torlacio, Þorláksmessa (letteralmente “la Messa di San Torlacio”, il patrono dell´Islanda). I negozi sono aperti fino a tardi, ristoranti e odore di ammoniaca dovuto al piatto tipico legato alla festa (a base di razza fermentata).

Ovunque in Islanda

24 Decembre

Vigilia di Natale, il giorno principale del Natale per gli islandesi cristiani.

Ovunque in Islanda

31 Decembre

Capodanno, evento principe dell’inverno islandese, quando i cittadini della capitale salutano il nuovo anno con un incredibile spettacolo pirotecnico. L’evento attira migliaia di visitatori provenienti dall’estero che si uniscono al divertimento, ,con i residenti della città che fanno scoppiare circa 500 tonnellate di fuochi d’artificio in poche ore.

Reykjavík inspiredbyiceland. com

FESTE, FESTIVAL ED EVENTI VARI

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Informazioni sul noleggio auto Iceland Travel offre una grande varietà di pacchetti di noleggio auto, che sono la scelta perfetta per viaggi individuali, famiglie e piccoli gruppi che preferiscono viaggiare in modo indipendente. Godetevi la libertà e la flessibilità di esplorare luoghi diversi al vostro ritmo preferito, rilassato e piacevole.

“Self-Drive” organizzato Iceland Travel offre una serie di programmi per persone che vogliono godere il meglio dell’Islanda con un’auto a noleggio. All’arrivo all’aeroporto internazionale di Keflavik consigliamo ai nostri clienti di usufruire del servizio navetta di trasferimento da e per l’aeroporto a/da Reykjavík (trasferimento in aeroporto non è incluso nei pacchetti base) denominato Flybus. 150

Al check-in all’hotel i viaggiatori riceveranno tutti i documenti di viaggio necessari. La vettura dovrà essere ritirati la mattina dopo l’arrivo e essere riconsegnata la sera prima della partenza. Offriamo pacchetti che includono alloggio in camere, sia con servizi privati che in comune. Le sistemazioni sono una combinazione di hotel, alberghi, pensioni estive e fattorie. Notti supplementari a Reykjavík e ulteriori giorni di noleggio auto possono essere prenotati con tutti i programmi. Iceland Travel offre un servizio di alta qualità e fornisce un numero telefonico di emergenza, aperto 24 ore su 24.

INFORMAZIONI SUL NOLEGGIO AUTO


La viabilità in Islanda La Strada circolare Per fare il giro dell’isola c’è la “Strada circolare” (“Ring Road” in inglese) dell’Islanda che è di 1400 km (906 miglia). Le maggiori attrazioni e possibilità di alloggio sono su questa strada o facilmente raggiungibili da essa. La “Ring Road” quindi è una scelta ideale per chi è alla sua prima visita sull’isola. Il percorso circolare può essere coperto in una settimana, ma in dieci giorni o più si avrà più tempo per godersi i luoghi di interesse lungo il percorso.

Deviazioni dalla strada circolare Le strade in zone abitate di solito sono di un livello ragionevole, anche se più strette. Molte sono asfaltate ma alcune sono ancora sterrate e si deve fare attenzione quando si guida su queste strade. Quando si pianifica il percorso, calcolate tempi più lunghi per la guida su strade secondarie, dove la velocità media non supera i 70 km/h.

Guida in bassa stagione Le condizioni di guida in inverno sono molto diverse da quelle dell’estate. Le condizioni meteo cambiano rapidamente e il clima può svolgere un ruolo decisivo. Le strade potrebbero essere ghiacciate o coperte di neve e la frequenza con cui le strade vengono ripulite varia. È importante verificare le condizioni stradali e meteorologiche prima di partire, telefonando al numero 1777 o 902-0600 o visitando road.is o vedur.is.

Si prega di rispettare la segnaletica stradale e gli avvisi sulla circolazione. Non avventuratevi su strade chiuse agli autoveicoli. Iceland Travel non raccomanda i pacchetti “self drive” intorno all’isola in inverno. Sottolineiamo che tutti i percorsi al di fuori della Strada circolare n. 1 possone essere chiusi in inverno e tutti i nostri itinerari che interessano altre strade possono e devono essere variate a seconda delle condizioni delle strade. Le piste degli altopiani islandesi normalmente non sono aperte fino alla metà di giugno e a volte anche ino a periodi più inoltrati. Per il “self drive” fuori dalla principale stagione estiva si consiglia comunque un 4X4.

Auto noleggio Le auto possono essere consegnate a tutti gli aeroporti più importanti del paese. Si prega di notare che i tipi di vetture possono variare da un’agenzia di noleggio all’altra. “Airport Service Charge”. Un addebito per servizi aereoportuali (in inglese “Airport Service Charge”) è applicato a tutti i noleggi con “pick-up” (prelievo) all’aereoporto internazio-nale di Keflavik. Noleggio “One-Way”. Sono detti “oneway” (“solo andata”) i noleggi in cui l’autovettura è prelevata in una località e riconsegnata in un’altra. Il prezzo per il noleggio “solo antata” è soggetto alla disponibilità e alle località interessate. Secondo guidatore. La persona indicata nella prenotazione deve essere il guidatore principale, presente al

INFORMAZIONI SUL NOLEGGIO AUTO

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momento del noleggio e responsabile del pagamento di eventuali canoni di locazione. Altri guidatori sono possibili. Apparecchiature addizionali, come i seggiolini per bambini sono disponibili su richiesta e da pagare al momento dell’arrivo. Deposito Un’autorizzazione su una carta di credito sarà richiesta all’inizio del noleggio come deposito, anche quando il costo del noleggio sia coperto da un voucher. La cauzione potrà essere utilizzata per coprire eventuali eccessi sull’assicurazione e gli eventuali costi aggiuntivi legati al carburante o a eventuali multe. Carta di credito richiesta Nessun noleggio può avvenire senza il guidatore principale presente e senza una carta di credito. Servizio navetta Le auto non vengono consegnate all’hotel. Su richiesta, un servizio navetta prenderà il guidatore direttamente presso tutti i principali alberghi e pensioni di Reykjavík e lo porterà agli uffici di noleggio auto, dove le procedure di noleggio saranno espletate. Si prega di notare che questa operazione potrebbe richiedere un certo tempo. Ogni mattina la navetta seguirà un percorso specifico tra le 8:15 e le 10:00. Si prega di notare che la navetta deve rispettare un programma e pertanto non potrà aspettare i clienti che non sono pronti. Se il cliente perde la navetta questi potrà richiedere di venir prelevato dopo le 10:00. Solo una 152

persona per noleggio auto può essere portata alla stazione di noleggio. Consegna auto Le società di noleggio auto faranno del loro meglio per consegnare il veicolo nei tempi concordati e con i requisiti richiesti. Tuttavia, la società di noleggio non può fornire alcun risarcimento se la consegna della vettura è in ritardo rispetto alla prenotazione. Riconsegna auto a Reykjavík Si prega di notare che la riconsegna dell’auto presso gli uffici di noleggio a Reykjavík deve avvenire entro gli orari di apertura dello stesso ufficio di noleggio. Incidente / danni In caso di guasto dell’auto, furto o incidente, dovete contattare immediatamente il numero di emergenza del noleggio auto (disponibile 24 ore su 24, 7 giorni alla settimana). In caso di incidente, dovete chiamato sul luogo dell’incidente la polizia in modo che venga effettuato un sopralluogo ufficiale e venga redatta una relazione corretta da parte della polizia. Se si verificano danni al veicolo mentre questo è fermo e il guidatore è assente (ad esempio l’auto è parcheggiata), il conducente deve andare alla più vicina stazione di polizia per denunciare il danno. La stessa procedura si applica qualora il veicolo venisse rubato.

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Patente Il conducente deve presentare una patente di guida valida che sia stata conseguita da non meno di un anno (al momento del noleggio). In caso la patente non sia in caratteri latini è necessario un permesso di guida internazionale (abbreviazione inglese: “IDP”) ovvero una Patente Internazionale (“IDL”). Veicoli a 9 o più posti richiedono una patente di guida “D” o una patente “B” che sia stato rilasciata prima del marzo 1988. Restrizioni di guida Veicoli a 2 ruote motrici non possono essere guidati su strade segnate dalla lettera F sulle mappe ufficiali ovvero su Kjölur (Strada n. 35) e Kaldidalur (Strada n. 550). Se queste restrizioni sono ignorate, tutte le assicurazioni (come responsabilità civile, limitazione di responsabilità per danni al veicolo, ecc…) previste dall’accordo di noleggio saranno considerate nulle. Il guidatore si prenderà la piena responsabilità in caso di incidenti o di collisione, compreso il costo della riparazione del veicolo danneggiato e il costo del traino. Rifornimento a pagamento Se l’auto non viene restituita con il serbatoio pieno, viene applicato un costo di rifornimento carburante, equivalente ad un aumento del 70% sui prezzi praticati dalle stazioni di servizio.

Assicurazione Con la firma della “limitazione di responsabilità per danni al veicolo” (in

inglese “Collision Damage Waiver”, CDW), l’affittuario accetta o rifiuta di pagare, in base alle tariffe vigenti, un costo aggiuntivo che riduce la responsabilità in caso di danni al veicolo noleggiato o di un terzo. Tutti i noleggi sono soggetti ad una eccedenza non limitabile (vedi listino prezzi di noleggio auto per ulteriori dettagli), per la quale il cliente è comunque responsabile in caso di danni al veicolo durante il noleggio. Se il cliente sceglie di fare affidamento su una carta di credito per la copertura, si consiglia vivamente che egli comprenda pienamente i termini e le condizioni di qualsiasi copertura fornita dalla società emittente della carta di credito prima di rifiutare gli eventuali servizi opzionali.

Importante Incidenti accaduti attraversando torrenti e fiumi sono esenti da copertura assicurativa. Guidare fuori strada è vietato. La limitazione di responsabilità per danni al veicolo (CDW) non copre i danni alle autovetture appartenenti ai gruppi 1, 2, 3 e 4 avvenuti sulle strade contrassegnate con F sulle mappe ufficiali. L’affittuario sarà ritenuto responsabile per qualsiasi spesa causata dal traino e trasporto di un veicolo danneggiato nelle sopradette condizioni di guida.

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Incidenti e danni Guidare in Islanda non è come guidare sulle strade degli Stati Uniti o sulle autostrade d’Europa. Tutti gli impiegati alla reception del noleggio sono preparati a comunicare al cliente, al momento dell’inizio del suo affitto, ciò a cui deve prestare maggior attenzione, come guidare in Islanda e a fare una rapida panoramica di quelle cose importanti che sono diverse nel guidare in Islanda. In più informazioni importanti sono distribuite con il contratto di noleggio e vengono fornite da vari segnali di sicurezza nell’autovettura stessa. Gli affittuari sono tenuti a leggere le condizioni di assicurazione e di guida con attenzione. Se il cliente ha un piccolo danno alla vettura è tenuto a segnalarlo immediatamente alla ditta del noleggio auto. Segnalare un incidente In caso di incidente, la polizia deve essere chiamato sulla scena in modo che un preciso rapporto ufficiale di polizia venga fatto. Inoltre, il l’incidente deve essere subito comunicato anche al numero di emergenza del noleggio auto. Trasporto di una vettura danneggiata L’affittuario dovrà sempre coprire le spese per il trasporto del veicolo danneggiato. Il costo è per km, con un minimo in base al listino prezzi dell’auto-noleggio vigente in quel dato momento. Sostituzione auto Si prega di notare che la sostituzione di una vettura danneggiata con una nuova vettura è soggetto a 154

disponibilità. Talvolta la macchina in sostituzione non sarà dello stesso tipo di quella ricevuta in precedenza. Tale differenza non costituisce una violazione del contratto e non dà diritto a nessun rimborso a favore del locatario. Anche in caso di non disonibilità di un veicolo sostituitivo, il noleggio auto non ha nessun obbligo di rimborsare i costi sostenuti dall’affittuario. Pneumatici I pneumatici sono sempre sotto la responsabilità del locatario. Se i pneumatici si rovinano il cliente è responsabile della sostituzione del pneumatico con uno dello stesso modello e con le stesse dimensioni alla più vicina officina pneumatici. Se non è disponibile il pneumatico dello stesso modello, l’affittuario è tenuto a chiamare il numero di emergenza del noleggio auto per le necessarie istruzioni. Con ogni vettura è fornita una ruota di scorta. Il noleggio auto non offre un servizio di pronto intervento per la sostituzione gomme a terra. Parabrezza Anche il parabrezza è sempre sotto la responsabilità del locatario. Consultare i termini e le condizioni di assicurazione. Sottoscocca e danni causati dall’acqua L’affittuario non può in nessun caso essere assicurato contro i danni al sottoscocca della vettura. Tutti i danni devono essere segnalati immediatamente al numero di emergenza noleggio auto. L’affittuario è sempre responsabile anche per tutti i danni causati dall’acqua.

INFORMAZIONI SUL NOLEGGIO AUTO


Costi per danni Tutti i danni sono pagabili alla fine del noleggio. L’affittuario è responsabile di informare il noleggio auto su eventuali danni alla macchina che si siano verificati durante il periodo di noleggio. La ditta di noleggio auto può addebitare sulla carta di debito o la carta di credito del locatore per il canone d’affitto e le altre spese a carico del Locatario, come i pagamenti per quanto riguarda danni al veicolo accaduti mentre in possesso del Locatario. La decisione del momento e delle modalità (tempi, eventuali rate) del pagamento sarà ad esclusiva discrezione del servizio di noleggio auto. Tale diritto rimane inalterati per 6 mesi dalla data di restituzione del veicolo al noleggio auto. Il costo dei danni è determinato da un listino prezzi disponibile presso tutte le sedi di noleggio auto e vengono organizzati in base al listino prezzi. In caso di danni gravi non coperti da assicurazione, ad esempio danni causati dall’acqua, il costo sarà valutato da un’officina autorizzata. Rapporto sulla condizione del veicolo (VCR) Ad ogni noleggio al cliente viene consegnato tra i vari documenti anche una relazione sullo stato del veicolo (qui abbreviato con la sigla “VCR”). Tutti i graffi e ammaccature sono contrassegnati sul VCR. Il cliente è invitato a firmare il VCR ed una copia della relazione è consegnata al cliente stesso. Si consiglia all’ospite affittuario di controllare la macchina e chiedere degli emendamenti/

modifiche al VCR nel caso in cui egli veda qualcosa che ritiene sia necessario aggiungere. Questa operazione va fatta prima di lasciare gli uffici dell’autonoleggio in modo da aggiungere l’eventuali modifiche sul VCR. Una copia del VCR è posta in macchina e un’altra copia è allegata al contratto di locazione. Tutte queste operazioni servono a previnire il rischio che al cliente vengano addebitati danni per i quali non è responsabile. Guasti alla macchina Nel caso in cui si verifichino dei guasti al veicolo a causa di usura o altri motivi per i quali il locatario non è responsabile, il servizio noleggio auto fornirà un altro veicolo il più presto possibile o garantirà che la riparazione venga completata nel più breve tempo possibile nell’autofficina specificata dalla ditta del servizio di noleggio auto. Quanto sopra non influenza i costi di locazione o di altre spese a carico del locatario qui nominato. Il noleggio auto non paga i danni nei casi già indicati sopra, comprese le spese di alloggio né altre cose. Se si verificano danni al veicolo mentre è fermo e il guidatore è assente (ad esempio l’auto è parcheggiata) il conducente deve contattare la più vicina stazione di polizia per denunciare il danno. La stessa procedura si applica se il veicolo viene rubato. Emergenza In casi di emergenza (polizia, ambulanza, pompieri…) chiamare il 112 immediatamente.

INFORMAZIONI SUL NOLEGGIO AUTO

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Ci teniamo all’Islanda Caro ospite, Iceland Travel è un’azienda eco-friendly che prende molto seriamente le questioni ambientali e la protezione della natura. È importante rispettare l’ambiente e cercare di limitare il nostro impatto durante viaggi ed escursioni, in modo che l’Islanda continui ad essere una meta unica per tutti noi. La maggior parte dei visitatori in Islanda sono qui per la prima volta e, in molti casi, non si rendono conto di quanto la natura islandese possa essere fragile e vulnerabile. Pertanto, vi chiediamo di aiutarci a proteggere il nostro ambiente e comportarvi in maniera responsabile in modo da servire come modello per altri viaggiatori che incontrerete intorno al nostro bellissimo paese. Per questo motivo, vorremmo chiedervi di seguire queste semplici linee guida quando si viaggia: • Lasciate i luoghi visitati nello stesso stato in cui li avete trovati •N on abbandonate rifiuti e, per favore, non cercate nemmeno di seppellirli nel terreno • Assicuratevi di camminare solo su sentieri / percorsi segnalati • Non causate danni alla fragile vegetazione locale (inclusi muschi e licheni) • Assicuratevi di non disturbare o influenzare la fauna selvatica •N on disturbate l’ambiente, ad esempio, non spostate o accumulate pietre e non cercate di erigere piramidi di ciottoli o altri sassi • L ’ecosistema intorno alle sorgenti d’acqua è molto delicato e va assolutamente rispettato. Vi preghiamo quindi di mantenere pulite e in ordine fonti d’acqua, polle, e piscine • Non guidate MAI fuori strada •R ispettate le norme di conservazione ambientale stabilite dalle autorità e ranger locali •N on interrompete o danneggiate mai lo sviluppo geografico o formazione del paese • Rispettate la pace e la tranquillità della vita rurale Il rispetto di questi punti farà sì che non solo voi possiate godere dei più bei paesaggi islandesi, ma che anche le persone che verranno dopo di voi, potranno fare altrettanto. Il team di Iceland Travel 158


We hope you're enjoying your stay in Iceland. When you get home, be sure to share your Iceland Travel experience on TripAdvisor.

"Traveling — it leaves you speechless, then turns you into a storyteller." - Ibn Battuta

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icelandtravel.is bookings@icelandtravel.is +354 585 4300

JÖKULSÁRLÓN | 64°2’53.052“ N 16°10’51.168“ W


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