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Battei
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La storica libreria di strada Cavour, presente nella città dal 1872, ha chiuso i battenti definitivamente nel 2013, ma “continua a vivere” grazie all’Associazione Culturale Luigi Battei. Il nome della famiglia è un riferimento significativo per la memoria storica e culturale della città e del suo territorio, col quale si è costituita una sorte di triplice alleanza: Parma, la tradizione libraria e la famiglia Battei. “La nostra storia culturale ha inizio nel lontano 1820, con Giovanni Battei, bibliotecario presso la corte della duchessa Maria Luigia e autore di pregiate rilegature ancora oggi conservate nella Biblioteca Palatina di Parma”, ci dice Antonio Battei che siamo andate a trovare nella sua casamuseo. Sulle orme paterne si muove il figlio, Antonio, che nel 1843, a soli 22 anni, svolge l’attività di stampatore, libraio, tipografo e rilegatore e, dopo l’Unità d’Italia apre la “bottega di cartolibreria”, un’impresa commerciale nei pressi della Chiesa dell’Annunziata. “Da Antonio, nasce Luigi, futuro fulcro della casa editrice, che dopo aver combattuto a fianco di Giuseppe Garibaldi, apre una propria libreria in Strada Santa Lucia (attualmente strada Cavour) grazie a un gesto di onestà – continua Battei -. Come testimonia la “Gazzetta di Parma” in un articolo del 1866, Battei trova casualmente un grosso quantitativo di denaro che restituisce al legittimo proprietario che l’aveva smarrito e quest’ultimo, per ringraziarlo gli offre un’ingente ricompensa che lo aiuta ad acquistare i locali di strada Cavour”. Apre così una bottega di libri e una nuova insegna campeggia su strada Cavour con la scritta: “Luigi Battei”. “Mio bisnonno, dopo poco tempo espande l’attività aprendo uno stabilimento tipografico-editoriale, mentre la libreria diventa un frequentato salotto letterario, luogo d’incontro degli intellettuali parmigiani di quel tempo tra cui Oreste Boni, Graziano Paolo Clerici, Carlo Pariset, Agostino Berenini, i poeti Alberto Rondani e Mansueto Tarchioni”. Luigi, come ci racconta Antonio Battei, fu il primo a essere sensibile alle problematiche sociali assicurando, a proprie spese, tutti i dipendenti contro l’infortunio e la malattia, riducendo l’orario di lavoro ma lasciando invariato il salario ed introducendo la mensa gratuita interna allo stabilimento, aperta anche ai giovani dell’orfanotrofio cittadino. La sua casa editrice, specializzata in libri scolastici, testi scientifici e universitari, forniva libri a tutto il territorio italiano e contribuì a dare un notevole aiuto all’incremento dell’alfabetizzazione della popolazione, che in quegli anni aveva un tasso di analfabetismo ancora molto elevato. Nel 1888 pubblica il Manuale tipografico di Luigi Battei considerato “per bellezza e varietà di caratteri” secondo solo al manuale del Bodoni, inoltre fondò il settimanale “Campane d’Italia” e il quotidiano di cultura e attualità “Il Corriere di Parma”, che uscirà puntualmente per cinque anni e cinque mesi. Era una pubblicazione d’ispirazione liberal-progressista, che era diversa dalla linea più conservatrice della Gazzetta di Parma”. L’alto impegno professionale e civico di Luigi fu premiato dalla città di Parma che intitolò una via a suo nome. Nei primi anni del Novecento gli succede il figlio Antonio, il cui percorso imprenditoriale sarà segnato da momenti di piccole crisi e immediate risalite. “Il rallentamento subito dalla diffusione nazionale dei volumi lo induce a ridimensionare l’attività editoriale e a cambiare strategia scegliendo di rafforzare il legame fra la casa editrice e la città di Parma”.
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L’editrice storica di Parma guarda al futuro trasformandosi in un’Associazione Culturale nel nome del suo fondatore, Luigi Battei
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A lui si devono raffinati libri come la “Storia di Parma” di Baffi - Benassi. La sua carriera editoriale fu brillante, ma purtroppo breve, a causa di una morte prematura a quarantaquattro anni. A fortificare ulteriormente il legame con la città sarà Angelo, che riesce a costruire una brillante impresa editoriale nel secondo dopoguerra, realizzando un ambizioso progetto culturale: rendere le pagine Battei il veicolo esclusivo della voce più autentica della città, quella dei poeti dialettali. “Nasce una collana di poesia in vernacolo parmigiano che non ha precedenti e, fin da subito, si rivela un evento. È una delle prime collane d’Italia riservate a questo linguaggio alternativo”, dice con orgoglio Antonio Battei. E proprio a lui, alla morte del padre Angelo, spetta la gestione dell’impresa di famiglia insieme alla madre Serena. Sotto la sua direzione l’attività della casa editrice cresce in una mirabile sintesi fra tradizione e innovazione. In campo editoriale promuove la pubblicazione d’importanti libri di storia e cultura del territorio di Parma. “Nel ’96 ho editato un prestigioso libro fotografico su Parma. Un’altra pubblicazione fu quella per il Teatro Regio, che ho tradotto anche in giapponese, inglese, francese e tedesco. Un libro che mi sta molto a cuore è quello per la principessa di Soragna prodotto nel 1977. Ma uno dei più impegnativi è
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25 Agosto: Valerio Cervetti, Novantotto. Un secolo di storie famigliari, Epica edizioni 2021; Alessandro Bosi, Gente di strada. Disagio nello spazio pubblico, Battei 2014.
1 settembre: Marco Adorni, Sei libera Sii grande.Giuseppe Mazzini e il suo insegnamento, Rogas 2022; Marco Deriu, Rigenerazione. Per una democrazia capace di futuro, Castevecchi, 2022.
8 settembre: Marco Ingrosso, Sergio Manghi, Laboratorio fraternità, Associazione Culturale “Luigi Battei”, 2021; Ferruccio Andolfi, I 25 anni della rivista “La società degli individui”
15 settembre: Maura Franchi – Augusto Schianchi, Dopo la pandemia. Lavoro, città, democrazia, Diabasis, 2021; Alessandro Bosi, Storia e identità del Terzo settore. La presenza nel parmense, Associazione Culturale “Luigi Battei” 2022
22 settembre: Elisa Barbieri, A passo poetico. Praticare la poesia in cammino, Mimesis, Milano 2021; Maria Inglese – Maria Teresa Gaggiotti, Il dopo è ora. Una comunità incontra la sofferenza psichica in tempo di pandemia, Associazione Culturale “Luigi Battei” 2022.
29 settembre: Mauro Simonazzi, Thomas Casadei (a cura), Nuove e antiche forme di schiavitù, Editoriale Scientifica, Napoli 2018; Francesca Dosi (a cura), Il Dopofaber. Il nostro bisogno di De Andrè, Associazione Culturale “Luigi Battei” 2021.
ALESSANDRO BOSI SPIEGA COME NASCE L’ASSOCIAZIONE
Alessandro Bosi, vicepresidente, ci spiega com’è nata l’idea di creare un’Associazione culturale intestata a Luigi Battei. “L’idea nasce quando Antonio Battei, s’interrogò sul futuro della storica Casa editrice e formulò il proposito di fondare l’Associazione Culturale Luigi Battei. Nel dicembre del 2018 ci siamo costituiti come associazione no-profit impegnata a conservare e valorizzare il patrimonio storico della casa editrice e a produrre ricerca scientifica garantendo informazione e servizio pubblico. Presidente dell’Associazione è Antonio Battei. Ne sono soci fondatori Alessandra Battei, Luigi Notari, Roberto Tanzi, Francesco Gianola Bazzini e allo stesso Alessandro Bosi, responsabile di due collane editoriali: “Pensare la città, esperienze di democrazia partecipata” e “Scuola e scrittura”. Una terza collana, intitolata “Quaderni di Prospettiva”, raccoglie articoli a tema apparsi sul blog dell’Associazione è affidata a Marco Ingrosso. Dall’ultima settimana di agosto partirà l’iniziativa “Leggere insieme”, si tratta di sei incontri che si terranno al giovedì presso il “Garage Cultura” in Strada Langhirano, 331 in cui saranno proposti dei libri di letteratura e saggistica. “La finalità dell’iniziativa è di leggere insieme ai partecipanti richiamando antichi rituali del leggere ad alta voce lo stesso testo per riconoscersi in un comune credo come facevano i frati e i contadini. “Leggere insieme” rientra nelle iniziative del “Patto sulla lettura” promosse dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Parma.
quello che ho realizzato sul cimitero della Villetta di Parma, pubblicato nel 2000. La caratteristica particolare di questo libro è che, nonostante il tema, non si vede la morte, ma la vita. Un’altra mia passione è la cucina, poiché cibarsi e assaggiare è l’atto che più si avvicina al gesto amoroso.” Su questo tema ha pubblicato diversi libri tra i quali “Parma in tavola”, “Sua maestà l’anolino”, “Il Galateo a tavola (in cucina con Guerrino)”. A caratterizzare le edizioni Battei, oltre alla qualità e autorialità dei testi, è anche il pregio dei materiali e la particolare cura della veste grafica, ispirata a Giambattista Bodoni. “Il mio lavoro è di far dire ‘wow!’ altrimenti ho perso il mio scopo”, afferma Antonio Battei.
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Di Rebecca Talignani e Sofia Dallafiora