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Al via i lavori del nuovo Centro Oncologico Campagna di crowdfun ding per sostenere i pro getti di ALICe Parma

Al via i lavori del nuovo Centro Oncologico, un progetto di tutta la comunità

L’IDEA È DI REALIZZARE UN POLO UNICO PER I MALATI DI TUMORE, NATA DALL’ESIGENZA DI INTEGRARE I PERCORSI DI CURA. LA POSA DELLA PRIMA PIETRA È AVVENUTA CON UN PRIMO SCAVO SIMBOLICO ALLA PRESENZA DELLE ISTITUZIONI E DEL PERSONALE SANITARIO

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La pandemia non ferma i grandi progetti. Quelli che nascono dalla volontà di migliorare le cure tumorali, per una lotta senza sosta contro il cancro, e dalla condivisione di un’idea con la comunità. Un’idea che sta diventando realtà: è stata posata, infatti, la prima pietra del nuovo Centro oncologico di Parma. Ad accompagnare questo gesto i protagonisti che hanno reso possibile questo primo importante traguardo: costruire un’unica casa per i pazienti oncologici di Parma. “È un giorno importante, nasce quella che diventerà una casa per i malati di tumore di questa provincia collegata con le Case della Salute del territorio – ha dichiarato Massimo Fabi direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma- e concretizza un impegno corale e un lavoro di squadra, che nonostante l’intenso periodo di lavoro, consente di potare avanti molti degli impegni presi di cui il Centro oncologico è sicuramente uno più impegnativi”. Anna Maria Petrini, commissario straordinario Ausl di Parma, ha sottolineato l’importanza che il Centro oncologico avrà nell’integrazione dei percorsi di assistenza oncologica. La nuova struttura sorgerà all’ingresso di via Volturno

GIÀ 900.000 EURO DONATI

Un progetto che cresce con tanti mattoncini di cuore, quelli donati dalla comunità. Cittadini, aziende, associazioni del territorio. Il nuovo Centro Oncologico è un progetto concreto che ha già trovato il sostegno di importanti partner pubblici e privati: Stato, Regione Emilia Romagna, Azienda Ospedaliero-Universitaria e Fondazione Cariparma ne finanzieranno la struttura. Le donazione della città, imprese e privati cittadini completeranno le tecnologie e l’accoglienza. «Già prima dell’avvio dei lavori la Comunità parmense, in tutte le sue espressioni istituzionali, private e del Terzo Settore, ha già donato a questo progetto 900.000 euro – sottolinea Giorgio Delsante, presidente della Fondazione di Comunità Munus, garante di trasparenza e destinazione dei fondi raccolti. – Questo significa che la Comunità ha creduto nella sua realizzazione dando fiducia alle persone che hanno la responsabilità di portarlo a compimento. Ma il lavoro continua.» La raccolta fondi per il nuovo Centro Oncologico prosegue e chiunque può donare e firmare un mattoncino di cuore attraverso il conto corrente attivato dalla campagna “Insieme con te per il nuovo centro Oncologico”.

nuovo Centro Oncologico,

dell’Ospedale Maggiore, a fianco della Torre delle Medicine alla quale sarà collegata attraverso percorsi interni. Un totale di 9000 metri quadrati di superficie suddivisa in 5 piani fuori terra per ambulatori, degenza, studi medici e spazi comuni per sale d’attesa e associazioni e un piano interrato dedicato ai locali per gli acceleratori lineari e TAC. Nato dall’esigenza di integrare i percorsi di cura oncologici dell’Ospedale di Parma e dei servizi

PIANO 4. Degenza oncologica con camere doppie e servizi igienici. PIANO 3. Ambulatori con 26 postazioni per le terapie oncologiche e gli studi medici. PIANO 2. 12 ambulatori di oncologia (l’attuale day hospital), 1 chirurgico, gli ambulatori della Breast Unit, 1 punto prelievi e sala d’attesa. Accesso alla Galleria commerciale di via Volturno. PIANO 1. Ingresso con collegamento diretto al parcheggio. Spazi per accoglienza e Associazioni di volontariato in ambito oncologico. Fronte ovest gli studi medici di oncologia. PIANO 0. RADIOTERAPIA: aree ambulatoriali e studi medici. Oltre ai laboratori e gli spogliatoi del personale. PIANO –1. RADIOTERAPIA: locali per gli acceleratori lineari e spazi di supporto per la diagnosi e la preparazione dei pazienti.

sul territorio, il progetto diventa concreto, grazie ad un’intera comunità che gli ha dato fiato e gambe, alimentando un sostegno che si è diffuso tra la cittadinanza, le associazioni, le aziende. «Intorno a questo progetto – ha ribadito la direttrice della Radioterapia Nunziata D’Abbiero – si è formato un popolo animato dall’ambizione di offrire luoghi accoglienti e dignitosi con percorsi facilitati ai malati oncologici della provincia di Parma. Anche tra noi professionisti dell’Ospedale il progetto è vissuto come una grande ambizione di tutti e lo testimonia che, nonostante una pandemia in atto, le procedure non si sono fermate». «Una sfida che abbiamo lanciato a noi stessi e al territorio - la sintesi di Francesco Leonardi direttore dell’Oncologia medica -. Le scelte terapeutiche per i pazienti oncologici sono molto complesse, da decenni noi lavoriamo in team con altri professionisti, ma in posti diversi. Ora la sfida è mettere al centro il paziente in un’unica sede dove i professionisti possano lavorare in stretta collaborazione all’interno e con i servizi sul territorio».

LA CAMPAGNA DI ALICE-PARMA “NON FAR CADERE LA LINEA!”

L’Associazione per la lotta all’ictus cerebrale ha attivato la campagna “Il telefono di A.L.I.Ce- Non far cadere la linea!” per sostenere diversi progetti a favore delle persone colpite da ictus e delle loro famiglie, affinché non vengano lasciate sole nei momenti più difficili del post-malattia. In un periodo in cui molte attività dell’associazione sono state messe in pausa dalla pandemia, diventa ancora più rilevante supportare, anche a distanza, i pazienti e le famiglie la cui vita è stata sconvolta dall’ictus cerebrale. «Verrà attivata una linea telefonica regionale con un operatore disponibile quotidianamente, una specie di telefono amico- ha scritto il presidente di ALICe Parma Umberto Scoditti, in una lettera aperta ai cittadini- in grado di dare le prime risposte a chi si trova in difficoltà dopo un ictus, sia come informazioni che come sostegno psicologico. Inoltre alcune sezioni di ALICe mettono a disposizione dei video per esercizi sia motori che cognitivi (per stimolare linguaggio, memoria attenzione...) da utilizzare con un computer o un tablet. Sarà il nostro prossimo passo». Per poter realizzare i progetti, è attiva una raccolta fondi sulla piattaforma Idea Ginger, attraverso la quale chiunque può offrire il proprio contributo. Una mission di grande importanza, alla luce delle 9.000 persone colpite da ictus ogni anno in Emilia-Romagna. Per tutte le informazioni o per sostenere l’iniziativa, visita il sito www.aliceparma.org oppure www.emiliaromagna.aliceitalia.org

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