Cosa visitare a Vasto e a San Salvo Il Complesso Termale. Con la loro estensione fino a 250 m² il complesso termale di Vasto, l’antica Histonium, è il più grande dell’intera fascia Adriatica dell’Italia centro-meridionale. Risalente al II secolo d.C, il complesso fu scoperto grazie ad alcuni saggi di scavo eseguiti nel 1973-1974 necessari a seguito della frana del 1956 che interessò il versante nord orientale della città. La sua estensione fa supporre che il complesso fosse aperto a tutti indistintamente dalla classe sociale di appartenenza. Fu nel 1997 che gli scavi vennero completati grazie ad un lungo e minuzioso lavoro volto alla valorizzazione del sito archeologico. Molta parte del sito è però ancora sepolto sotto la vicina strada Adriatica e la chiesa di Sant’Antonio. Le Terme Romane sono formate da tredici ambienti divisi in origine probabilmente da un colonnato e seguono il naturale declivio del terreno distribuito su tre livelli che si estendono dalla chiesa di Sant’Antonio fino alla chiesa della Madonna delle Grazie. Interessanti da visitare sono i due pregevoli mosaici: quello del Nettuno e quello del Mare rinvenuti proprio dagli scavi
114
che si conclusero nel 1997. Ciò che li accomuna è la tecnica del bicromatismo, l’uso cioè di tessere di fondo di colore bianco e avorio unite a tessere nere che mettono in rilievo i particolari anatomici delle figure. Il più esteso delle terme con i suoi 170 m² è il Mosaico del Nettuno.
Viene così chiamato perché nella zona centrale spicca la figura del Nettuno che regge un tridente nella mano sinistra e un delfino nell’altra. È caratterizzato da una decorazione molto articolata che si basa su raffinati intrecci di elementi vegetali stilizzati che definiscono tredici zone a forma di quadrifoglio all’interno del quale spicca proprio la figura del nettuno. Il Mosaico Marino si estende invece per circa 38 m² e fu portato alla luce nel 1974.