ARTE & CULTURA
NOVEMBRE 2021
31
È di Santa Giuletta l’uomo che anticipò Walt Disney Quirino Cristiani è un nome che può sembrare anonimo a molti ma in realtà nonostante sia poco conosciuto in Italia basta spostarsi all’estero per scoprire che Cristiani, a 37 anni dalla sua morte, è tutt’ora una star. Infatti il 9 novembre, data in cui fu pubblicato “El Apostol” più di cent’anni fa, in Argentina è addirittura festa nazionale, sempre il governo nazionale ha dedicato un francobollo alla sua persona nel 1994 e ha speso circa 8 milioni di Pesos (nel 2019) per ristrutturare una villa con parco nella città in cui viveva e renderla un centro culturale. Suo nipote Hector Cristiani, scrittore, attore e regista teatrale, speaker e produttore radiofonico, gira per l’Argentina, narrando la vita di suo nonno, tra cinema, mostre e teatri attraverso un libro ed un docu-film unici al mondo. Quirino Cristiani nato e cresciuto nei suoi primi anni di vita a Santa Giuletta (la sua vecchia abitazione altro non è che l’attuale comune) dopo essere emigrato in Argentina con la famiglia diventerà il papà dei cartoni animati anticipando, con il lungometraggio “El Apostol”, di almeno vent’anni Walt Disney, che lo vorrà conoscere per ispirarsi ai suoi lavori. Di lui ci parla Massimo Rossi titolare di 949 Creative Studio che ne detiene i diritti per l’Italia dopo che la stessa famiglia Cristiani glieli ha donati in segno di riconoscimento all’impegno per far conoscere la sua figura proprio dove è meno noto: l’Oltrepò e l’Italia, la sua terra natale. Chi era Quirino Cristiani? «Ho avuto il piacere di conoscerlo casualmente quando ero bambino: lui ultra ottantenne era tornato a visitare Santa Giuletta e io me lo sono sempre ricordato come il “nonno dei cartoni animati”. Da adulto lavoravo come informatico finchè quasi casualmente conobbi una persona e mi ritrovai nel mondo della stampa 3D e col tempo lavorando su progetti e strani personaggi, ci venne in mente di inventare le statuette 3D di persone reali “cartoonizzate” e diventando quindi anche io un creativo e lavorando su internet mi venne voglia di informarmi di più riguardo a quel simpatico anziano che mi ha sempre accompagnato nei ricordi. Trovando gruppi Facebook esteri a lui dedicati decisi di raccontare il mio incontro. Dopo alcune settimane fu proprio la sua stessa famiglia a contattarmi, tramite il nipote Hector, e farmi un sacco di domande: cosa ricordavo, cosa mi disse, come era… fin quando diventati amici, un giorno mi disse che sarebbe venuto in Italia, a Padova, invitato dall’università per festeggiare il centenario di ‘’El Apostol’’ e per parlare del nonno. Per rispondere alla domanda su chi fosse Quirino Cristiani bisogna dire che la sua vita cambiò da bambino quando il
Quirino Cristiani nasce a Santa Giuletta il 2 luglio del 1896 Nel 1917 realizza il primo lungometraggio animato della storia
Masssimo Rossi consegna a Hector Cristiani un modellino in 3D di “El Apostol” il primo lungometraggio della storia del cinema
padre che lavorava come messo comunale fu licenziato per motivi politici e decise di trasferirsi verso quella che era una terra ricchissima all’epoca, ovvero l’Argentina. Durante la sua adolescenza aveva già dimostrato una personalità da artista e crescendo divenne un fumettista e grafico. La sua persona diventò l’inventore di cui vi parlo quando nel 1917 uscì nelle sale El Apostol ovvero il primo lungometraggio animato muto nella storia del cinema (composto da 14 fotogrammi al secondo). Il successo fu tale che la pellicola restò al botteghino per oltre sei mesi, ottenne cosi tanto successo da poter vivere ti rendita per generazioni (nonostante ciò creò numerose pellicole nella sua carriera) e lo stesso Walt Disney volle incontrarlo, raggiungendolo egli stesso per chiedergli consigli e pareri e tutt’oggi le feste e manifestazioni o semplicemente mostre si protraggono per giorni e mesi in più rispetto al previsto. Ad oggi rimane solo una delle sue pellicole ovvero “El Mono Relojero”, tutte le altre andarono distrutte durante un incendio negli anni sessanta». L’incontro con la famiglia Cristiani ha segnato il suo percorso professionale. Come è andata? «Quando Hector Cristiani mi contattò io gli proposi di visitare Santa Giuletta e alcune zone e cantine limitrofe, ricercai una interprete per rendere possibile un dialogo fluido. In un solo giorno il nostro rapportò diventò cosi amicale e intenso che mi propose di raggiungerlo subito a Padova con la mia famiglia per passare più tempo insieme. Prima del suo arrivo però avevo vagliato con il mio socio, Simone Rasetti, di creare una statuetta di Cristiani come omaggio: bocciammo però l’idea in quanto la sua figura è meno conosciuta rispetto ai suoi stessi personaggi dato che è sempre stato un uomo schivo rispetto alla fama.
Decidemmo quindi di realizzare un busto del presidente argentino, protagonista del suo primo film, seguendo i suoi disegni. Hector fu commosso del regalo e tutt’ora esistendone solo una copia la porta sempre con se nei suoi tour fino ad essere esposta insieme al francobollo e baschetto del nonno nella villa, per la quale il governo ha speso 8 milioni di Pesos per renderla un centro culturale dedicata alla famiglia Cristiani. Dopo questo incontro ho realizzato una trentina di interviste in Sud America per raccontare la mia amicizia con Hector e il mio incontro con suo nonno. Anche la statuetta è diventata famosissima tanto è che grazie ad essa sono stato invitato ad una convention mondiale a Toronto e ho vinto due premi, proprio quest’anno, di arte moderna a Casale Monferrato e Firenze. Dopo il mio impegno, la famiglia Cristiani decise di regalarmi i diritti italiani sulla sua figura e promozione» Perché è cosi poco conosciuto in Italia e in Oltrepò? «Non lo so dire con certezza ma so solo che dovrebbe diventare il nostro fiore all’occhiello… quali altri paesi/zone possono affermare con vanto di aver dato i natali al papà dei cartoni animati? Come dicevo in tutto il mondo dall’Europa del Nord fino al Sud America ci sono manifestazioni che solo citandolo sono “costrette” a prolungare i giorni di permanenza per il flusso di appassionati. Dovremmo farlo conoscere e sponsorizzarlo nel nostro territorio. Sulla sua persona esistono due documentari e alcuni libri di cui uno realizzato dal nipote. Per la versione italiana del documentario di Hector ci siamo occupati noi stessi di 949 Creative Studio del montaggio mentre il libro, che a differenza della versione originale contiene una mia appendice dedicata al centenario, è quasi pronto. Purtroppo per il 9 novembre di quest’anno non so se riuscirò a dar vita ad un evento sia a causa
Quirino Cristiani
Covid che per altre problematiche ma se non dovesse essere nel 2021 sicuramente il prossimo anno sarà obbligatorio celebrare e creare un evento, non mi fermerò davanti a nessuna difficoltà. L’ appello che lancio anche grazie alla vostra intervista è che qualche istituzione locale si interessi a questa figura». Con quali proposte si potrebbe realizzare in Oltrepò una giornata dedicata a Quirino Cristiani? «Si può partire dalla sua figura per poi creare eventi laterali. Io ad esempio dopo il busto ho potuto conoscere il regista Marino Guarnieri, vincitore di due nastri d’argento per Gatta Cenerentola, consegnandogli il premio “Apostoli dell’animazione’’ che abbiamo progettato per lui e anche il più famoso storico dell’animazione Giannalberto Bendazzi si è occupato della figura di Quirino e lo abbiamo trasformato in puppet 3D. Molte persone del settore participerebbero, una grande occasione a livello di visibilità territoriale. Ripeto: spero di trovare supporto dalle istituzioni». di Riccardo Valle