Rassegna dell'imballaggio n.8 - Novembre/Dicembre 2023

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Novembre/Dicembre |

8 | Anno 2023

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Acqua in bottiglia

prospettive di crescita Il mercato dell’acqua in bottiglia è cresciuto costantemente negli ultimi anni e, con il lancio delle nuove acque funzionali, la crescita dovrebbe proseguire ancora più rapidamente. Si prevede che il mercato italiano, in particolare, registrerà un CAGR del 2,18% nei prossimi cinque anni. pagina 4

L’industria cosmetica continua a sorridere

Come da tradizione, l’appuntamento semestrale con l’Indagine congiunturale del Centro Studi di Cosmetica Italia evidenzia le dinamiche che caratterizzano il settore. Secondo le stime, a fine anno il fatturato totale dell’industria cosmetica in Italia raggiungerà i 14,8 miliardi di euro, in crescita del 10,9% rispetto al 2022. pagina 10

L’imballaggio flessibile

riduce lo spreco alimentare Oltre 4 miliardi di euro: questo il fatturato del flessibile, un settore che cresce con resilienza e si dimostra capace di far fronte alle profonde e complesse trasformazioni del mercato. La tematica è stata approfondita durante l’evento autunnale del Gruppo Italiano Produttori Imballaggio Flessibile, che ha riunito a Milano oltre 180 rappresentanti della filiera. pagina 16

➧ INDUSTRIA DEL CAFFÈ Il mercato mondiale del caffè torrefatto nel 2022 è valutato intorno ai 120 miliardi di dollari (circa 111 miliardi di euro). Esso rappresenta consumi pari a 170,8 milioni di sacchi da 60 kg, equivalenti a 3,1 miliardi di tazzine bevute ogni giorno su scala globale. Si prevede un aumento regolare delle quantità nei prossimi anni, con tassi di crescita compresi tra l’1% e il 2%. pagina 26

➧ ALL4PACK EMBALLAGE 2024 Cambiamenti nelle normative, richieste di imballaggi più sostenibili, nuovi materiali e tecniche di produzione… il mondo del packaging è nel mezzo di una rivoluzione. Dal 4 al 7 novembre 2024, a Parigi, ALL4PACK EMBALLAGE sarà il palcoscenico ideale per scoprire l’innovazione e il futuro dell’industria dell’imballaggio e non solo. pagina 58


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Sommario PrimoPIANO 4 6 8

Acqua in bottiglia, prospettive di crescita Levissima fa luce sull’economia circolare Sanpellegrino entra nella comunità B Corp

FOCUS 10 L’industria cosmetica continua a sorridere 12 Cosmetica Italia e Aliplast, insieme per imballaggi sostenibili

FOCUS 16 Imballaggio flessibile, la leggerezza che riduce lo spreco alimentare 18 Materiali per imballaggi flessibili, le dinamiche dei prezzi 19 Gerosa Group, le ragioni di un successo dal cuore sostenibile 20 “Sistema Goglio”, packaging dalla A alla Z 22 Remac e Sun Chemical, insieme per soluzioni sostenibili di imballaggi flessibili 24 Bobst svela il futuro dell’imballaggio flessibile

28 GOGLlO avanguardia nel mondo del caffè 29 ACTEGA, novità per capsule più green

Aziende&STRATEGIE 30 Innova Group, un nuovo record di fatturato e importanti investimenti 32 Multi Import punta su eventi e digitalizzazione 34 Inaugurato il nuovo stabilimento di CMP Phar.ma 36 SACMI, un’anima “Green & Digital” 38 Per Laminati Cavanna un nuovo impianto di recupero solvente di alta ingegneria 39 Berlin Packaging | Spirits, esaltazione del brand e sostenibilità 40 Omnia Technologies cresce e investe

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42 Johnson-Fluiten, genesi e prospettive di un’azienda che cresce

Prodotti&TECNOLOGIE 44 Futuro prossimo flessibile 5.0 le nuove frontiere della tecnologia 46 Arca Etichette, sostenibilità in primo piano 48 P.E. Labellers, 50 anni di innovazione 49 Mettler-Toledo, integrazione di tecnologie di ispezione 50 igus Italia, 30 anni di evoluzione! 51 U.I.F.A.T., scelta ecologica per la marcatura 52 Interroll, tecnologie ed esperienza nel food & beverage 54 Cama Group, ultimate flexibility in top-loading secondary packaging

CONTEST 56 Challenge your Agency 2.0 con la tecnologia HP Indigo!

EVENTI 58 ALL4PACK EMBALLAGE, l’innovazione non si ferma! 60 Anuga FoodTec, parola chiave: responsabilità 62 Cosmoprof Worldwide Bologna, la nuova formula conquista gli espositori

DOSSIER 26 Caffè e cappuccino, colleghi ideali nelle pause in ufficio

Il network

Rassegna IMBALLAGGIO dell’

Rassegna dell’imballaggio

SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING

www.packagingspace.net Direttore Responsabile Stefano Legnani

Stampa e confezione Roto3 - Castano Primo (MI) Costo produzione copia € 2,40

Coordinamento editoriale Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu

Abbonamenti e diffusione customercare@innovativepress.eu 8 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 60 euro - Europa 100 euro

Marketing e Vendita Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu Redazione Silvia Ballabio Chiara Riccardi Grafica e impaginazione Amalia Pari

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FM Food Machines BM Beverage Machines Normativa UE 1169/2011

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PrimoPIANO

Acqua in bottiglia prospettive di crescita

Il mercato dell’acqua in bottiglia è cresciuto costantemente negli ultimi anni e, con il lancio delle nuove acque funzionali, la crescita dovrebbe proseguire ancora più rapidamente. Si prevede che il mercato italiano, in particolare, registrerà un CAGR del 2,18% nei prossimi cinque anni.

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n Italia, oltre 80 aziende operano nel settore dell’acqua in bottiglia, il che rende il nostro Paese un grande esportatore. Le preoccupazioni legate alla contaminazione dell’acqua proveniente dal rubinetto e la praticità offerta dalla bottiglia stanno rafforzando questo mercato in tutto il Paese. Si prevede che il settore dell’acqua frizzante crescerà più rapidamente man mano che i consumatori passeranno all’acqua frizzante arricchita con vitamine e minerali. La crescente diffusione di stili di vita sani e l’ampio uso di acqua in bottiglia per sport e attività all’aria aperta come l’escursionismo e il campeggio sono tra le principali cause della forte domanda di acqua in bottiglia in Italia. Si stanno aprendo nuovi scenari per il settore anche nell’ambito di un confezionamento più sostenibile dell’acqua in bottiglia. Inoltre, secondo Fine Waters, gli italiani sono i maggiori consumatori di acqua in bottiglia pro capite in Europa. Esistono oltre 600 marche nazionali di acqua in bottiglia italiana. Ogni famiglia italiana paga in media circa 318,43 dollari l’anno. La quantità media giornaliera di acqua per un italiano è di quasi mezzo litro e oltre la metà della popolazione preferisce l’acqua in bottiglia a quella del rubinetto.

La spinta di turismo e ristorazione

Il settore della ristorazione e del turismo è un driver di crescita importante per il mercato italiano dell’ac-

qua in bottiglia. Si prevede che il segmento dell’acqua naturale registrerà un’elevata crescita delle vendite in termini di volume, mentre si prevede che le acque frizzanti e funzionali registreranno un’elevata crescita delle vendite in termini di valore. In questo ambito, all’acqua in bottiglia viene solitamente applicato un prezzo molto più alto rispetto ad altri canali distributivi. Negli ultimi anni, l’aumento del turismo in Italia ha facilitato la crescita della spesa per i servizi di ristorazione, sostenendo lo sviluppo del mercato dell’acqua in bottiglia, che oggi offre una vasta gamma di prodotti con caratteristiche e costi diversi. Pertanto, le qualità estrinseche (marca, confezione, origine, ecc.) e le qualità intrinseche (la composizione minerale dell’acqua in bottiglia) ne influiscono sul prezzo. Il crescente canale dei servizi di ristorazione è anche uno dei principali fattori trainanti del valore delle vendite di acqua in bottiglia, poiché questi servizi occupano oltre il 60% della quota di mercato a causa degli elevati prezzi dei prodotti in questo canale. Inoltre, l’acqua in bottiglia nei ristoranti italiani è associata al concetto di premiumizzazione ed è nota per essere cinque volte più costosa che nei supermercati. Questo fattore sta influenzando in larga misura il suo valore di consumo. Si prevede che il settore turistico in forte espansione in Italia avrà un impatto positivo sul mercato delle bevande imbottigliate.

4 Rassegna dell’Imballaggio | n. 7 | Ottobre 2023


A cque minerali Una panoramica sull’Italia

I principali attori si stanno concentrando sullo sviluppo e sull’innovazione del prodotto per soddisfare le esigenze del consumatore offrendo una varietà di gusti e un’elevata qualità del prodotto. Le principali aziende nel mercato italiano dell’acqua in bottiglia si stanno concentrando su fusioni e acquisizioni, espansioni geografiche, innovazioni di prodotto e partnership per stabilire una base di consumatori più ampia e rafforzare le loro vendite. Ciò consentirà alle aziende di mantenere alto il livello di concorrenza con gli altri attori del mercato.

La segmentazione del mercato

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Il segmento dell’acqua naturale detiene una quota maggiore del mercato grazie alla sua disponibilità e alle preferenze dei consumatori. Tuttavia, l’acqua di sorgente rappresenta un altro segmento con potenzialità di crescita per il mercato italiano, anche se

è ancora molto piccolo. Inoltre, l’acqua minerale costituisce una parte importante del segmento dell’acqua naturale nel Paese. L’Italia è ricca di acque minerali e, considerata la sua costituzione orografica, può contare su acque minerali naturali di diversa origine e composizione grazie alle sue rocce granitiche, dolomitiche calcaree e vulcaniche. L’Italia è uno dei maggiori esportatori di acqua minerale verso gli Stati Uniti. Inoltre, ci sono molti attori sul mercato che offrono acqua di sorgente in bottiglia: ad esempio, l’acqua di sorgente naturale del marchio Acqua Panna proviene dal monte Gazzarro in Toscana. Il suo stabilimento dispone di impianti di imbottigliamento tra i più all’avanguardia d’Europa e, attualmente, l’acqua di sorgente naturale Acqua Panna è la più diffusa nei ristoranti raffinati degli Stati Uniti. Fonte: Mordor Intelligence

Bottled water, a growing market The bottled water market has grown steadily over the past years, but with the launch of various functional bottled water, it is anticipated to grow faster than earlier. The Italian bottled water market is projected to register a CAGR of 2.18% over the next five years.

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n Italy, more than 80 companies are operating in the bottled water industry, which makes the country one of the largest exporters. The concerns related to the contaminated water from tap water and the mobility and convenience that bottled water offers are benefiting the bottled water market across the country. The sparkling water sector is predicted to grow faster as consumers switch to sparkling water enhanced with vitamins and minerals. The growing popularity of healthy lifestyles and the widespread use of bottled water for sports and outdoor activities are the leading causes of the strong demand for Italy bottled water. Additionally, there are also lucrative prospects for both current producers and new entrants due to the rising demand for bottled water packaged in an environmentally sustainable manner. Moreover, according to Fine Waters, Italians consume the most bottled water per person in Europe. There are over 600 domestic Italian bottled water brands. Every Italian family pays roughly USD 318.43 a year on average. An Italian’s average amount of water is nearly half a liter, and over half of the population prefers bottled water to tap water.

Food service expenditure and tourism The Italian bottled market is expected to register steady growth from the food service and tourism industry. The still water segment is expected to register a high sales growth in volume, and the sparkling and functional features are expected to register a high sales growth in value. This can be attributed to the increasing consumer demand for high-quality premium sparkling and fortified drinking water, especially from the food service sector. Bottled water is usually charged much higher prices than off-trade retail distribution channels. In recent years, increasing tourism in Italy facilitated the growth in food service expenditure, propelling the development of the bottled water market. The market for bottled water currently offers a wide range of products with various features and costs. Thus, the extrinsic qualities (brand, packaging, origin, etc.) and intrinsic qualities (mineral composition) affect its pricing. The growing food service channel is also one of the major driving factors for the sales value of bottled water, as food service occupies more than 60% of the market share due to high product prices in this channel. Additionally, bottled water in Italian

restaurants is associated with premiumization, and it is known to be five times costlier in food service outlets than in supermarkets. This factor is impacting its consumption value to a large extent. The market segmentation The still water segment holds a larger share of the market owing to its availability, and consumer preference. Still, spring water is another potential segment in the Italian water industry, although it is still very small. Spring water is increasingly used in the water cooler segment. Moreover, mineral water is a major part of the still water segment in the country. Italy is a country rich in mineral waters and, considering its orographic constitution, it can rely on natural mineral waters of different origins and compositions as a result of its granite rocks, dolomites calcareous, and volcanic rocks. Also, Italy is one of the major exporters of mineral water to the United States. Moreover, there are many players in the market offering spring water in bottled formats, for instance, the Italian still natural spring water brand called Acqua Panna comes from Tuscany’s Gazzarro Mountain. The Panna factory has Europe’s most cutting-edge bottling facilities, and currently, one of the top imported still waters at fine dining establishments in the United States is Acqua Panna Natural Spring Water. Source: Mordor Intelligence

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PrimoPIANO

Levissima

fa luce sull’economia circolare Levissima, da sempre impegnata nell’economia circolare, condivide buone pratiche sostenibili per approfondire i falsi miti sul riciclo della plastica, con l’obiettivo di promuovere una cultura della sostenibilità che riconosce il valore di ogni bottiglia, che, se riciclata correttamente, può diventare una risorsa.

buone pratiche per educare e promuovere il corretto riciclo. Da quest’anno tutte le bottiglie di acqua minerale Levissima hanno plastica riciclata. In particolare, hanno almeno il 25% di R-PET, anticipando di 2 anni l’obbligo di legge previsto dalla comunità europea. Da sempre pioniera nell’uso della plastica riciclata, nel marzo 2021 Levissima ha lanciato la prima bottiglia in Italia realizzata con il 100% di PET riciclato (RPET), il formato 1L, seguito subito dal formato sport 75cl. Nel 2022 ha quindi allargato il portafoglio 100% R-PET con due nuove referenze, 50cl naturale e frizzante, dedicate al canale HoReCa. Da quest’anno, invece, Levissima ha raggiunto un nuovo traguardo: tutte le bottiglie d’acqua minerale Levissima hanno almeno il 25% di plastica riciclata (R-PET).Un risultato importante per l’azienda, che ha intrapreso da anni un percorso che abbraccia tutta la catena del valore dell’acqua, dal packaging alla logistica, fino alla produzione e alla valorizzazione del capitale naturale. Riciclare la plastica, infatti, comporta un reale ed effettivo beneficio per l’ambiente: Levissima ha stimato quanto i nuovi formati R-PET hanno effettivamente permesso di ridurre emissioni, ed è stato certificato che, dal 2018 al 2021, con la bottiglia da 1,5l (PET) naturale ha ridotto le emissioni di 5.034 tonnellate di C02, equivalente a 1 anno di CO2 evitata grazie a 14 turbine eoliche; la bottiglia da 1l (PET) naturale ha ridotto le emissioni di 1.086 tonnellate di C02, equivalente a 1 anno di CO2 generata da 200 abitazioni; mentre con la 50cl (PET) naturale ha ridotto le proprie emissioni di 7.673 tonnellate di C02, equivalente a 1 anno di CO2 catturata da 3674 ettari di foresta. Levissima ha condiviso alcuni approfondimenti dei principali falsi miti e dubbi degli italiani.

Riciclo vs. Riuso

Riciclare significa “utilizzare nuovamente materiali di scarto o di rifiuto di precedenti processi produttivi”, ovvero trasformare materiali di scarto e rifiuti recuperati grazie alla raccolta differenziata in nuovi beni (le cosiddette materie prime seconde) dando loro una seconda vita. Con riuso, invece, ci si riferisce alla possibilità di riutilizzare oggetti che non sono ancora diventati scarti o rifiuti: riutilizzando qualcosa si ha la possibilità di non far terminare il suo ciclo di vita, evitando che finisca in discarica.

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l corretto uso delle risorse e il riciclo rappresentano elementi fondamentali nella nostra società e costituiscono la base di uno stile di vita sostenibile, ma in Italia vi è ancora poca consapevolezza su questi temi, sia dal punto di vista della formazione che delle corrette pratiche da adottare, tanto che appena il 48,6% della plastica immessa al consumo nel Paese viene poi riciclata. Levissima, ambasciatrice dell’economia circolare grazie a Regeneration, il suo progetto per promuovere la sostenibilità e la valorizzazione delle risorse, condivide consigli e

Riciclato vs. Riciclabile

Con il termine “riciclato” si fa riferimento alla “materia prima seconda” ricavata da un processo di riciclo, ovvero scarti di produzione o di materie derivanti da processi di riciclo che possono essere reimmesse nella produzione come nuove materie prime, così da realizzare nuovi prodotti utilizzando meno materie prime vergini. Con “riciclabile”, invece, si fa riferimento alla materia prima che, grazie ad un processo di rici-

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Acque minerali clo, può essere reimmessa nella produzione per realizzare nuovi prodotti. In particolare, un imballaggio in plastica è considerato riciclabile (come il PET) se, fin dalla fase della progettazione, è pensato per esserlo e se, al tempo stesso, i suoi processi di raccolta e riciclo dimostrano di funzionare concretamente per la maggioranza dei contesti locali cui si fa riferimento.

IL NATALE È PIENO DI SORPRESE

PET vs. R-PET

Esistono diversi tipi di plastica, ognuna con caratteristiche diverse. L’R-PET (Recycled polietilene tereftalato) indica un polimero ottenuto attraverso processi di recupero e riciclo del comune PET post consumo utilizzato per contenere alimenti. Si tratta di un materiale identico per qualità, sicurezza e resistenza al PET tradizionale, che è uno dei materiali migliori in grado di mantenere inalterate le caratteristiche uniche di purezza originaria dell’acqua minerale, garantendo che arrivi sulle tavole dei consumatori così come sgorga alla fonte. L’R-PET, inoltre, come il PET vergine, può essere riciclato innumerevoli volte.

Bottiglia a fisarmonica o sottiletta?

Quando si butta via una bottiglia d’acqua, è sempre meglio appiattirla per il lungo, come una “sottiletta”, invece che accartocciarla dall’alto verso il basso, tipo fisarmonica. Ciò è importante per facilitare il lavoro dei macchinari per selezionare e dividere i rifiuti di plastica. Un accorgimento che può sembrare banale, ma che se applicato ai miliardi di bottiglie che l’Italia consuma ogni anno, può fare la differenza nella quantità (e qualità) di plastica riciclata.

Tappi no o tappi sì?

Nel gettare una bottiglia, è corretto riciclare anche il tappo di plastica, insieme alla bottiglia. Si tratta infatti di una questione al centro di molti dibattiti negli ultimi anni, per il fatto che i tappi venivano realizzati con diversi tipi di plastica rispetto a quelli usati per la produzione delle bottiglie. Tuttavia, esistono apparecchiature adibite al trattamento di tappi e bottiglie, che li dividono in flussi separati all’interno degli impianti di smistamento.

DIVERSE ESIGENZE, TANTE SOLUZIONI Scegliere la soluzione migliore vuole dire risparmiare su costi e spazio, garantire igiene e sicurezza e fare una scelta sostenibile per l’ambiente.

Sporca o pulita?

Infine, è opportuno che le bottiglie – o eventuali contenitori da buttare – siano privi di residui di cibo grossolani per poter essere differenziati, ma è bene sapere che gli impianti di selezione e riciclo prevedono anche una fase depurativa dei rifiuti e sono perfettamente in grado di smaltire piccole tracce di sporco.

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PrimoPIANO

Sanpellegrino

entra nella comunità B Corp Il Gruppo, azienda di riferimento nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche, ha ottenuto il riconoscimento dello status di B Corp, confermando il proprio impegno verso la sostenibilità e la responsabilità sociale.

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anpellegrino ha ottenuto il riconoscimento di B Corp, entrando a far parte di una comunità internazionale di oltre 7.500 aziende, che rispettano elevati standard di performance sociale e ambientale, trasparenza e responsabilità. Lo status di B Corp è stato assegnato dopo un rigoroso processo di verifica da parte del network no-profit B Lab, che sta trasformando l’economia globale a beneficio delle persone, delle comunità e del pianeta. Le B Corp sono aziende guidate da obiettivi che creano benefici per tutti gli stakeholder, non solo per gli azionisti. “Siamo orgogliosi di essere una Certified B Corp - ha dichiarato Michel Beneventi, Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino - un riconoscimento dell’impegno che portiamo avanti da anni come ‘force for good’. Essere B Corp non significa solo essere ‘una buona azienda’, ma anche impegnarsi costantemente a misurare e migliorare le nostre performance ambientali e sociali”. “Diventare una Certified B Corp è dimostrazione del fatto che un’azienda soddisfa standard elevati di impatto sociale, ambientale e trasparenza – dall’impronta di carbonio fino al coinvolgimento dei propri lavoratori nei processi decisionali – e agisce nell’interesse di tutti gli stakeholder”, ha affermato Anna Puccio, Managing Director di B Lab Italia. “Mi congratulo con il Gruppo Sanpellegrino per questo traguar-

do raggiunto e per il loro impegno volto a migliorare continuamente il proprio impatto, unendosi a una comunità di aziende che condividono gli stessi valori. Questo traguardo ispirerà altre aziende della filiera ad unirsi al Movimento delle B Corp e ad avanzare verso il cambiamento sistemico di cui tanto abbiamo bisogno”. Il B Impact Assessment (BIA) di B Lab misura l’impatto positivo di un’azienda su cinque aree chiave: la governance, i lavoratori, la comunità, l’ambiente e i clienti. Il Gruppo Sanpellegrino, a cui fanno riferimento i brand di acqua minerale S.Pellegrino, Acqua Panna e Levissima, le bibite Sanpellegrino e gli aperitivi, ha dimostrato di soddisfare gli elevati standard richiesti per diventare Certified B Corp con aree di forza come l’impegno per le persone e il pianeta.

Sostenibilità sociale

Il programma completo di benefit per i dipendenti mostra la determinazione a migliorare il benessere delle persone che lavorano in azienda, contribuendo a un’economia più inclusiva e sostenibile. L’attenzione del Gruppo Sanpellegrino per le politiche di diversity e inclusione e per le politiche incentrate sulla famiglia - come il congedo per i caregiver, l’offerta di programmi estivi per i figli dei dipendenti e il rimborso delle spese scolastiche - sono tra gli esempi tangibili dell’importanza dell’integrazione tra lavoro e vita privata e del sostegno alle esigenze familiari dei dipendenti.

Sostenibilità ambientale

B Lab ha anche positivamente riconosciuto le pratiche implementate dal Gruppo Sanpellegrino per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività quali l’utilizzo di carburanti a basse emissioni di carbonio come LNG e bio-LNG, le partnership con fornitori di servizi logistici per ridurre le emissioni di gas a effetto serra o l’utilizzo, insieme al PET vergine, di PET riciclato per le proprie bottiglie. L’investimento di Sanpellegrino nei biocarburanti ottenuti dai rifiuti è un esempio dell’approccio proattivo alla riduzione delle emissioni climalteranti della propria rete logistica. Inoltre, nel 2023 la flotta del Gruppo Sanpellegrino si è arricchita del primo truck elettrico: un mezzo che permette la distribuzione dei prodotti Levissima a zero emissioni. Sanpellegrino è tra le prime aziende a utilizzare in Italia un camion 100% elettrico per il trasporto pesante, un risultato importante che può influenzare anche altre aziende in tutti i settori.

8 Rassegna dell’Imballaggio | n. 8 | Novembre/Dicembre 2023


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L’industria cosmetica continua a sorridere

Come da tradizione, l’appuntamento semestrale con l’Indagine congiunturale del Centro Studi di Cosmetica Italia evidenzia le dinamiche che caratterizzano il settore. Secondo le stime, a fine anno il fatturato totale dell’industria cosmetica in Italia raggiungerà i 14,8 miliardi di euro, in crescita del 10,9% rispetto al 2022.

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Romy Matthijs

appuntamento semestrale con l’Indagine congiunturale del Centro Studi di Cosmetica Italia è stato ospitato all’interno del palinsesto di Milano Beauty Week 2023, l’iniziativa promossa da Cosmetica Italia in collaborazione con Cosmoprof ed Esxence che si è tenuta dal 26 settembre al 2 ottobre. Nel contesto delle numerose iniziative volte a diffondere la cultura della bellezza e del benessere, la rilevazione ha permesso di scattare un’istantanea sulle dinamiche in atto nel settore ed evidenziarne il valore economico.

Crescono fatturato ed export

“I numeri presentati oggi testimoniano la rilevanza del nostro comparto e la sua capacità di creare valore per l’intero Sistema Paese”, ha commentato Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia. “A fine anno stimiamo che il fatturato totale dell’industria cosmetica in Italia raggiungerà i 14,8 miliardi di euro, in crescita del 10,9% rispetto al 2022; le previsioni per il 2024 proiettano un ulteriore incremento che porterà il fatturato a 16 miliardi. Numeri che consentono al nostro Paese di classificarsi come terzo in Europa per fatturato, dopo Germania e Francia”. Da rilevare anche l’andamento della produzione in contoterzi, che ponendosi a monte della filiera, offre un’importante indicazione sull’andamento del settore: i dati preconsuntivi sul 2023 indicano un valore del fatturato generato dal contoterzismo di 2 miliardi di euro (9,1% rispetto al 2022). Continuano a crescere anche le esportazioni che, secondo le previsioni, a fine 2023 raggiungeranno i 6,7 miliardi di euro (+15% rispetto al 2022); le stime per il 2024 indicano un ulteriore +10% che farà salire il valore dell’export cosmetico italiano a 7,4 miliardi di euro. Sul fronte del mercato interno i preconsuntivi 2023 segnalano un valore dei consumi di 12,4 miliardi di euro (+8,2% nel confronto col 2022), con previsioni di crescita a 13,1 miliardi per il 2024. Da segnalare come l’industria cosmetica italiana si sia dimostrata in grado di assorbire le marginalità e contenere l’aumento dei prezzi; nella prima metà del 2023, infatti, il cosmetico ha registrato aumenti dei prezzi al di sotto della media generale delle principali categorie di acquisto (+7,5% contro poco più del 12% per la media dei beni di largo consumo). La fase espansiva della spesa da parte degli italiani è dettata sia dall’inflazione dei cosmetici, sia dal benessere a 360 gradi derivante dalla realizzazione e dalla soddisfazione di acquistare un prodotto cosmetico. Infatti, la ritualità del consumo di cosmetici, accompagnata a nuovi modelli di esperienzialità nei punti vendita, migliora l’ingaggio del consumatore nei confronti dei brand, oltre che una piena fiducia e identificazione nei valori narrati dalle aziende.

10 Rassegna dell’Imballaggio | n. 8 | Novembre/Dicembre 2023

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FOCUS


Confezionamento cosmetico TOP TEN EXPORT COSMETICO ITALIANO NEL PRIMO SEMESTRE 2023

EVOLUZIONE FATTURATO DELL’INDUSTRIA COSMETICA IN ITALIA

La stima di crescita dell’export a fine 2023 è pari al 15 % per un valore prossimo a 6,7 miliardi di euro

Elaborazione Centro Studi e Cultura d’Impresa. Valori in miliardi di euro e variazioni percentuali rispetto al periodo precedente.

Elaborazione Centro Studi e Cultura d’Impresa su base dati Istat. Valori in milioni di euro e variazioni percentuali nei primi sei mesi 2023-22.

anche per il 2024 (+9,8%). Seguono l’acconciatura professionale (circa 600 milioni di euro, secondo i preconsuntivi 2023) e l’erboristeria, prossima ai 400 milioni di euro. Si assestano su valori analoghi anche le vendite dirette, porta a porta e per corrispondenza (intorno ai 400 milioni di euro); infine, l’estetica professionale con un valore stimato a fine 2023 di quasi 200 milioni di euro.

CONSUMO DI COSMETICI DEGLI ITALIANI: EVOLUZIONE DEI CANALI

Strategia “green oriented”

Focus sui canali di vendita

Come consueto, l’Indagine congiunturale permette di entrare nel dettaglio dell’andamento dei canali distributivi, evidenziandone i principali trend. Mass market, profumeria e farmacia restano i tre canali più rappresentativi a valore; sono invece ecommerce e profumeria a registrare le dinamiche di crescita più importanti. Nello specifico, le stime sul secondo semestre del 2023 indicano un valore di 5,2 miliardi di euro per i cosmetici acquistati nella grande distribuzione; in seconda posizione i consumi cosmetici in profumeria con 2,5 miliardi di euro e una previsione di crescita per il prossimo anno dell’8,5%. La farmacia si conferma in terza posizione tra i canali di acquisto dei cosmetici con un valore preconsuntivo di 2 miliardi di euro nel 2023. L’e-commerce resta ormai saldo come quarto canale distributivo per i cosmetici nel nostro Paese e, secondo i dati preconsuntivi, rappresenterà 1,1 miliardi di euro di consumi a fine anno, con ritmi di crescita sostenuti

11 Rassegna dell’Imballaggio | n. 8 | Novembre/Dicembre 2023

Cosmoprof Worldwide Bologna

Elaborazione Centro Studi Cosmetica Italia. Variazioni % rispetto al periodo precedente e valori in milioni di euro.

Oltre alle consolidate analisi, l’Indagine congiunturale è sempre occasione per indagare temi di particolare rilevanza per l’industria. In questa edizione sono state approfondite le strategie aziendali orientate alla sostenibilità. “Analizzando gli orientamenti nelle strategie aziendali, in particolare per quanto riguarda il tema della sostenibilità, emerge come oltre 4 imprese su 5 si stiano indirizzando verso investimenti per l’efficientamento energetico attraverso l’integrazione o la sostituzione di impianti, strumenti o tecniche innovative”, ha segnalato Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi di Cosmetica Italia.


FOCUS

Cosmetica Italia e Aliplast insieme per imballaggi sostenibili Un white paper dell’Associazione confindustriale che rappresenta l’industria cosmetica nazionale e dell’azienda di riferimento per la plastica riciclata raccoglie le indicazioni pratiche per guidare il settore verso imballaggi in plastica pienamente riciclabili e, magari, già riciclati.

Indicazioni per l’ecoprogettazione delle confezioni

Il documento, coerente con gli indirizzi di Recyclass e SPICE (Sustainable, Packaging Initiative for CosmEtics), iniziative europee di riciclatori di plastica e industria cosmetica, fornisce indicazioni operative molto importanti per orientare le scelte di ecoprogettazione dei contenitori polimerici per la cosmetica. Sarà veicolato attraverso i siti di Cosmetica Italia e Aliplast, i canali social dei due partner e speciali iniziative con i media di settore. Innanzitutto, nel paper si chiariscono brevemente i passaggi dei processi di raccolta, selezione e riciclo dei materiali plastici. Si entra poi nel dettaglio dei contenitori realizzati con i diversi tipi di polimero: HDPE/PP, PET, PE/PP. Per ognuno vengono fornite indicazioni su come progettare ogni componente del packaging. Alcune indicazioni valgono per tutti i materiali (ad esempio, è sempre consigliabile concepire il corpo principale in unico materiale), altre sono specifiche. Per quanto riguarda HDPE o PP, sono accettati tutti i colori, tranne i pigmenti non rilevabili dai lettori degli impianti di selezione plastica, come il carbon black. In ogni caso, è sempre preferibile l’uso di colori chiari per il contenitore, perché di più facile impiego una volta trasformato in plastica riciclata. Per i sistemi di chiusura degli involucri in PET si raccomanda poi l’uso di materiali a base di poliolefine, per assicurare la loro separabilità dal contenitore in PET.

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n imballaggio ricercato esteticamente, ma anche riciclabile. Capace di esaltare le funzionalità del prodotto, e, al tempo stesso, utile ad azzerare gli sprechi. Se per lungo tempo il packaging dei prodotti cosmetici ha faticato a tenere assieme ragioni commerciali e ambientali, oggi i principi di economia circolare orientano buona parte dell’innovazione nel settore della bellezza. Nasce in questa cornice la partnership fra Cosmetica Italia - Associazione nazionale imprese cosmetiche e Aliplast, leader europeo della plastica riciclata, società del Gruppo Hera. In occasione della seconda edizione di Milano Beauty Week le due realtà hanno presentato il white paper “Imballaggi in plastica nel settore cosmetico”, una guida pratica per aiutare le aziende del settore nella progettazione di packaging plastici pienamente riciclabili, in linea con i più recenti orientamenti normativi dell’Unione Europea e con la sensibilità di un mercato sempre più attento alla protezione dell’ambiente e delle sue risorse. “Il white paper realizzato assieme a Cosmetica Italia”, spiega Carlo Andriolo, Amministratore Delegato Aliplast, “è un’opportunità per tutta la filiera del beauty. Non è la prima volta che Aliplast mette a disposizione il proprio know-how per questo mercato strategico del made in Italy. Siamo, infatti, da tempo accanto a diverse realtà del settore per sviluppare soluzioni di packaging innovative in plastica riciclata, anche grazie all’Aliplast Lab, in cui co-progettiamo assieme ai nostri clienti prodotti che per estetica e caratteristiche tecniche sono pari al vergine”. “La sostenibilità è una priorità e al contempo una responsabilità per il nostro settore”, commenta Benedetto Lavino, presidente Cosmetica Italia. “Si tratta infatti di un tema strettamente correlato all’innovazione e allo sviluppo dell’industria. Sono numerose le iniziative intraprese dalle aziende, ma di fondamentale importanza risulta anche il ruolo dell’Associazione nel favorire la diffusione, tra le proprie imprese associate, di una cultura e di una conoscenza dei temi legati allo sviluppo sostenibile”.

Focus su dimensioni e plastica riciclata

Una sezione del white paper è dedicata a due importanti focus. Uno riguarda il dimensionamento dei contenitori. Oggi, infatti, i piccoli oggetti (soprattutto quelli riguardanti il make-up), anche se pienamente conformi alle regole del design per il riciclo, sono per la maggior parte esclusi dal percorso di riciclaggio classico, perché troppo piccoli per essere intercettati da vagli e separatori balistici degli impianti di selezione. Per questi, quindi, si potrebbero prevedere raccolte dedicate presso i punti vendita o lasciare il tappo attaccato all’imballaggio. Un altro focus è invece sull’utilizzo di plastiche riciclate per la realizzazione dei packaging, che può avere significativi vantaggi ambientali in termini di risparmio risorse e di decarbonizzazione. Il documento, ad esempio, cita uno studio Life Cycle Assessment (LCA) di Aliplast che attesta come un granulo in PET da materiale vergine emette impatta sulle emissioni di CO2 circa il triplo rispetto allo stesso granulo derivante da PET riciclato. Si tratta di un beneficio ambientale che, se comunicato con trasparenza al consumatore, può aggiungere un effettivo valore al bene.

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Confezionamento cosmetico Berlin Packaging promuove il lusso sostenibile

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n linea con la mission di Berlin Packaging | Premi Industries “REspect the environment” che spinge l’azienda a creare soluzioni di packaging che rispettano al massimo l’ambiente e al passo con le specifiche esigenze del mercato beauty, Double Glass è una collezione sviluppata all’insegna del riutilizzo del packaging e del lusso sostenibile. Ideata per il segmento packaging prestige dedicato alle formule beauty di lusso, Double Glass valorizza le texture delle formule cosmetiche grazie ad un design innovativo ed accattivante, caratterizzato da un’ampolla in vetro tubolare che appare sospesa all’interno di un flacone in vetro trasparente. All’interno di questo concept anche la possibilità di decorazione del packaging raddoppia, permettendo combinazioni serigrafiche e di verniciature diverse di ampolla e flacone. Il prodotto consente un’agevole separazione delle componenti in plastica e in vetro per consentire un’ottimale differenziazione dei materiali. Inoltre, una volta esauritasi la formula al suo interno, l’ampolla può essere sostituita facilmente fino ad un massimo di 25

ricariche: aspetto fondamentale, che consente di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente, di migliorare la customer experience e di incentivare la fedeltà dei clienti. Disponibili in due formati da 15 e 30 ml, i flaconi della collezione Double Glass sono congeniati per formule di skincare e make-up di lusso, quali sieri, creme, lozioni, maschere, gel, fondotinta e illuminanti.

Reuse, reduce, recycle sono i principi attorno a cui Berlin Packaging | Premi Industries concepisce un design di soluzioni dal minor impatto ambientale possibile, riciclabili, che possano essere riutilizzate o che si prestino ad essere ricaricate, inscritte il più possibile in un processo di riciclo virtuoso. In risposta alle esigenze di un comparto dinamico e in continua evoluzione, Berlin Packaging si propone come un “one-stop shop”, un partner a 360° in grado di soddisfare le richieste dei clienti con un expertise di valore che garantisce proposte sempre all’avanguardia per il comparto beauty.

Marchesini Group Beauty e SEA Vision AI per il controllo dei rossetti

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archesini Group Beauty e SEA Vision hanno partecipato a Cosmopack Asia, dove hanno mostrato per la prima volta al mercato asiatico la tecnologia a-eye lipstick – un sistema di ispezione dei rossetti a 360° basato su algoritmi neurali, realizzato da SEA Vision e ARGO Vision – presentata in anteprima lo scorso marzo durante l’edizione italiana di Cosmopack. I rossetti presentano una serie di caratteristiche che li rendono molto sfidanti dal punto di vista dell’ispezione automatica con sistemi di visione artificiale. SEA Vision e ARGO Vision hanno dunque sviluppato un sistema di controllo basato su AI composto da telecamere e sistemi di illuminazione custom che si basa sulla segmentazione semantica delle aree del rossetto (corpo, punta, collo, contenitore, ecc.), con l’obiettivo di identificare pixel-by-pixel ogni possibile imperfezione. Il sistema apprende come discernere difetti sempre più vari e più complessi, caso dopo caso. L’apprendimento avviene sia sulla base di dataset proprietari – un mix di immagini reali e sintetiche generate con le tecniche più avanzate di Data Augmentation e Neural Generation – sia combinando i parametri e i diversi modelli osservati nel tempo. Queste tecniche di segmentazione semantica basata su Deep Learning, divenute oramai standard de facto nel campo dell’Intelligenza Artificiale, sono in grado di imprimere una forte accelerazione tecnologica alla capacità di analisi degli oggetti. In altre parole, la sempre più ricca gamma di

possibili scenari presi in esame dal sistema permette al sistema stesso di evolversi e diventare più preciso. Oltre che sullo stand condiviso da Marchesini Group Beauty e SEA Vision, in quanto finalista del premio Cosmopack Award a-eye lipstick è stato esposto nelle due zone celebrative del Cosmopack Award nel quartiere fieristico di Hong Kong. SEA Vision è solo uno dei brand Made in Italy che vanno a comporre l’ampio range di soluzioni che la divisione cosmetica di Marchesini Group è in grado di offrire. Fanno parte di Marchesini Group Beauty anche: Axomatic, specializzata nella

realizzazione di macchine automatiche per il settore cosmetico, oltre che per il farmaceutico e l’alimentare; Cosmatic, specializzata in macchine automatiche per colaggio rossetti basate sulla tecnologia a stampo di silicone; Dumek, specializzata in soluzioni di processo; Rejves Machinery, specializzata nella costruzione di macchine riempitrici e tappatrici; V2 engineering, specializzata nella realizzazione di una vasta gamma di soluzioni per il packaging secondario; Vibrotech, azienda toscana che realizza sistemi di alimentazione e orientamento impiegati nei processi industriali automatizzati.

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FOCUS Aptar Beauty’s airless dispenser goes monomaterial

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lobal leader in dispensing systems Aptar Beauty has launched Mono Micro, the first mono-material airless dispenser in its portfolio. Based on its brand-favorite Micro (30 ml) airless packaging solution, it is made entirely of polyethylene (PE) for enhanced circularity. Mono Micro boasts a 100% recyclability score from European evaluation institute cyclos-HTP. Furthermore, brands can take advantage of seamlessly matching full PE labels from leading European label company Autajon Labels, to create a branded pack that is fully compatible with PE recycling streams. Patrick Bousquel, Marketing Director Beauty EMEA at Aptar Beauty, commented: “At Aptar Beauty, we are always improving our existing offer and updating it with more Design for Recycling solutions. Being mono-material, Mono Micro as a whole is compatible with existing recycling streams. It makes it easy for brands by choosing Mono Micro to

anticipate future regulations with recyclable plastic packaging and meet their sustainable commitments.” Mono Micro is perfect for dermo-cosmetics and masstige brands concerned about the end of life of their packaging. The whole pack – including the

outer cap, container, actuator, interior piston mechanism and label, if used – is made only of PE. As with all Aptar Beauty airless products, the formula is kept safely shielded from external contamination. The top-fill piston system offers a high evacuation rate to minimize waste of the bulk. With 360° dispensing and exact dosage per stroke, Mono Micro is intuitive and easy to use for consumers. Aptar’s Mix & Match program allows a wide variety of personalization options, with different finishes, color matching and decoration, to customize the pack to any brand’s image. Mono Micro is designed and manufactured at Aptar Beauty’s airless technology specialist facility in Villigen, Germany. The Micro 30 ml and, step by step, the whole Micro range will be available beginning of 2024 and then extended to the Mezzo 50 ml. These will also be available in the future with PCR (post-consumer recycled) resin from mechanical or chemical recycling.

Baralan nuovi contenitori airless in vetro

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aralan, player consolidato nel packaging primario per l’industria cosmetica, ha partecipato a Cosmopack Asia 2023, dove ha esposto una selezione delle ultime soluzioni di packaging, che si concentrano principalmente sui suoi contenitori airless in vetro, la collezione di articoli standard in vetro e accessori orientati alla sostenibilità, in linea con gli ultimi trend del settore. Ispirazione per lo sviluppo di ciascun prodotto è il concetto di Beautytude, progetto attraverso il quale l’azienda intende raccontare la propria attitudine verso la bellezza e affrontare le tendenze più attuali e i temi di stile, clean beauty e sostenibilità in primis, così come colori vibranti per le unghie e precisione di applicazione per la skincare. L’approccio Beautytude di Baralan è soprattutto ispirazione per lo sviluppo di nuovi prodotti e l’uso di materiali attenti alla sostenibilità. Vediamo alcuni dei prodotti che sono stati in mostra a Cosmopack Asia: - La serie DEA di Baralan, acronimo di Developing the Evolution of

Airless: primo sistema airless dove il prodotto cosmetico è direttamente a contatto con il suo contenitore in vetro, DEA rappresenta una nuova filosofia di packaging primario in vetro: utilizza infatti meno componenti e riduce significativamente la quantità complessiva di materiali, offrendo un packaging più leggero e funzionale. - Una vasta gamma di flaconi standard in vetro, inclusa la nuova Serie Lilibet. Dal design moderno, la nuova serie fonde il fascino di una forma circolare con la forza di un profilo squadrato. Considerando l’ampia proposta di capacità, la serie Lilibet è adatta a una varietà di prodotti cosmetici, principalmente prodotti skincare, smalti per unghie, ma anche make up e fragranze. - Con un forte impegno per la sostenibilità, Baralan offre anche opzioni di packaging più sostenibili, includendo l’uso di materiali ecologici, coprendo una vasta gamma di prodotti standard solitamente realizzati in plastica. Con questa nuova collezione, Baralan sottolinea l’importanza del recupero dei rifiuti, promuovendo il riciclo attraverso l’uso di scarti organici, come bucce di caffè e riso. Gli scarti organici sono mescolati con plastica vergine, riducendo la quantità complessiva per creare una soluzione più sostenibile adatta alla produzione di un’ampia gamma di chiusure standard di Baralan. Gli articoli di questa collezione possono anche essere realizzati con percentuali variabili di plastica PCR - dal 30% al 100% - offrendo opportunità di riciclo a più livelli. Inoltre, per garantire la piena riciclabilità, si possono utilizzare materiali biobased, prodotti con un biopolimero derivato da risorse rinnovabili e materiali naturali non legati alla catena alimentare. - I nuovi prodotti esposti includono anche le nuove Inner Cups per il refill dei vasetti in vetro. Disponibili in due dimensioni, le nuove Inner Cups possono essere combinate con i Maria Jars in vetro di Baralan per creare un’opzione di packaging ricaricabile, fornendo al packaging skincare un approccio rispettoso dell’ambiente. Caratterizzate da un design completamente nuovo che bilancia il comfort con la responsabilità ambientale, le nuove Inner Cups promuovono la possibilità di ricaricare i vasetti in vetro e di utilizzare materiali alternativi, come PCR.

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FOCUS

Imballaggio flessibile la leggerezza che riduce lo spreco alimentare

L’evento autunnale del Gruppo Italiano Produttori Imballaggio Flessibile ha riunito, a Milano, oltre 180 rappresentanti della filiera. Economia e re-globalizzazione, cambiamento climatico, spreco alimentare e PPWR sono le parole chiave che si sono susseguite nel corso della giornata.

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ltre 4 miliardi di euro: questo il fatturato del flessibile, un settore che cresce con resilienza e si dimostra capace di far fronte alle profonde e complesse trasformazioni del mercato. “In un periodo di trasformazioni profonde e radicali, l’imballaggio flessibile si conferma un’industria resiliente, capace di far fronte a complesse condizioni di mercato, in un delicato equilibrio tra opportunità e difficoltà. Nel 2022 cresce il fatturato di settore superando i 4 miliardi di euro, aumentano anche gli occupati ma i costi di materie prime ed energia crescono di più. Nonostante ciò, la maggior parte delle imprese associate ha migliorato la propria sostenibilità finanziaria”, ha dichiarato Alberto Palaveri, Presidente di Giflex, nel suo discorso di apertura a commento dell’andamento di settore. Questo dato, che può essere considerato congiunturale, ci deve fare riflettere: le aziende dell’imballaggio flessibile non riescono a generare sufficiente redditività dagli investimenti fatti, sostenuti principalmente dal piano nazionale Industria 4.0 e dalla crescita di fatturato esponenziale generata durante la pandemia. Nei prossimi anni sarà fondamentale per il settore ottimizzare al massimo questi investimenti. Nel 2022 sono stati usati 4mila miliardi di prodotti confezionati a livello mondiale, entro il 2025 ci aspetta un aumento del 3,1% e di conseguenza anche una crescita della domanda di imballaggio flessibile. L’alimentare rappresenta un comparto

chiave, una confezione su due è un imballaggio flessibile. Inoltre, è importante cavalcare la tendenza verso un packaging più sostenibile, nonostante la mancanza di linee guida che indichino in che direzione agire. Fondamentale è raccontare ai consumatori i progressi e i traguardi raggiunti.

Il panorama macroeconomico

A seguire, è intervenuto Fadi Hassan, Research Associate presso il Centre for Economics Performance, The London School of Economics and Political Science (LSE) con una presentazione dal titolo “Le imprese italiane nella nuova fase di re-globalizzazione”. La presentazione ha analizzato gli andamenti della nuova fase di globalizzazione, la cosiddetta “slowbalization”, le sue cause e le implicazioni per le imprese italiane. Il relatore si è inoltre soffermato sulle strategie di internazionalizzazione delle imprese italiane date le recenti strozzature delle catene globali del valore e le tensioni geopolitiche in atto. Dal 2008 in poi è stato registrato un rallentamento delle catene globali del valore, che in passato sono state un importante driver della crescita del commercio globale grazie allo sviluppo tecnologico a livello ICT, alle liberalizzazioni commerciali e alla transizione verso un’economia capitalista. Negli ultimi anni questi fattori sono andati via via esaurendosi, ma ciò non significa che assisteremo a una de-globalizzazione. Infatti, dopo le varie fasi di

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Imballaggi flessibili lockdown i commerci globali sono ripresi molto velocemente, le catene mondiali del valore sono molto resilienti. Un rischio concreto è costituito dalla frammentazione geopolitica, che è oggetto di sempre maggiore preoccupazione per le imprese. Per questo motivo le aziende italiane stanno diversificando i fornitori sui mercati internazionali e aumentando le scorte, specialmente dei beni intermedi.

dibattito sul ruolo strategico del packaging contro lo spreco alimentare. L’imballaggio, infatti, è molto importante sia per conservare il cibo che per trasportarlo lungo le complicate catene di fornitura che si estendono in tutto il mondo. “A livello globale, si stima che il 13% del cibo mondiale venga perso nella catena di approvvigionamento dopo la raccolta e prima della vendita al dettaglio. Un ulteriore 17% del cibo viene sprecato nelle famiglie, nei servizi di ristorazione e nella vendita al dettaglio. Le perdite e gli sprechi alimentari rappresentano uno spreco di risorse – terra, lavoro, energia e acqua – utilizzate nella produzione alimentare e rappresentano l’8-10% delle emissioni globali di gas serra”, ha commentato la portavoce di FAO.

Clima, rischi e nuove opportunità

Tra i temi di stringente attualità non poteva mancare il focus su clima e ambiente. Sul palco Matteo Reale, esperto di Comunicazione ambientale, ha intervistato Serena Giacomin, Presidente di Italian Climate Network, meteorologa, climatologa, vincitrice del Premio DonnAmbiente 2021 e conduttrice Verso il nuovo regolamento europeo televisiva di rubriche meteo e di approfondimento ambientale. In sala, direttamente da Bruxelles, Roberta Colotta, Head of Public A partire dal racconto che “non tutto ciò che Affairs FPE, ha illustrato alla platea a che punto senti sul clima è vero”, Serena Giacomin ha siamo e quali saranno i prossimi passi per l’apFoto 1 Alberto Palaveri, messo in evidenza come “la giusta transiprovazione del regolamento europeo Packaging Presidente di Giflex zione si concentri sulla creazione di nuove and Packaging Waste Regulation. “Siamo a meno Foto 2 opportunità occupazionali, sulla formazione di un mese dal voto sulla PPWR in plenaria in Roberta Colotta, dei lavoratori per nuove competenze e sulla Parlamento Europeo. Questo nuovo regolaHead of Public Affairs FPE; costruzione di un futuro sostenibile che tenga mento rappresenta sfide e opportunità per Michele Guala, VP Flexible Packaging Europe; Silvia Sardone, conto delle preoccupazioni sociali ed econoil mondo degli imballaggi flessibili. Molte Eurodeputata e componente della miche. Tutto ciò appare tutt’altro che banale, parti sono migliorate rispetto al testo della Commissione Ambiente (ENVI) del Parlamento europeo ma non impossibile, grazie alla scienza, alle Commissione ma altre rimangono ancora da conoscenze in sinergia e alla tecnologia che affinare, come ad esempio le safety net per il Foto 3 corre veloce, senza dimenticarsi di mettere contenuto riciclato minimo. L’industria del Maria Chiara Gadda, Vice Presidente Commissione sempre le persone al centro”. In questo ambito flessibile mira ad essere il punto di riferiAgricoltura della Camera conoscenza, dati e tecnologia offrono ampi marmento per guidare il legislatore verso un testo dei Deputati

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gini di miglioramento. Azioni di mitigazione – volte a ridurre l’immissione di gas clima-alteranti nell’atmosfera – e di adattamento – la risposta del business e del territorio agli effetti già evidenti del cambiamento climatico – sono concetti chiave in ambito ambientale e nella gestione del rischio climatico fisico e, di conseguenza, finanziario. “Il mio consiglio è approcciare l’argomento per superare queste nuove sfide, anche con l’aiuto degli esperti, con un metodo scientifico rigoroso e molto pragmatico. Anche in questo caso la parola chiave è prevenzione”, ha concluso Serena Giacomin.

che abbia come obiettivo la riduzione delle risorse utilizzate nella produzione di imballaggi e più riciclo. Speriamo che l’Europa ci ascolti!”. FPE sta lavorando a stretto contatto con le altre associazioni europee per elaborare un messaggio unico e chiedere la revisione delle parti più delicate. Prestigiose le presenze istituzionali, a conferma del costante dialogo di Giflex con la politica. Sui temi più caldi della giornata sono intervenuti: Maria Chiara Gadda, Vice Presidente Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, autrice Legge 166 sugli sprechi alimentari; Diego Invernici, Consigliere regionale e componente della Commissione Attività produttive, istruzione, formazione e occupazione della Regione Lombardia; Francesca Siciliano Stevens, Managing Director EUROPEN; Silvia Sardone, Eurodeputata e componente della Commissione Ambiente (ENVI) del Parlamento europeo.

Contro lo spreco alimentare

Con il Keynotespeech di Rosa S. Rolle, Senior Enterprise Development Officer, Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite, si è entrati nel vivo del

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FOCUS Materiali per imballaggi flessibili

le dinamiche dei prezzi Secondo i dati pubblicati da FPE, i prezzi dei materiali per imballaggi flessibili non sono più alle stelle ma restano al di sopra delle loro tendenze a lungo termine. Nonostante la cautela del settore, si prevede un picco della domanda nel 2024.

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opo aver raggiunto il picco massimo nel corso del 2022, il paniere dei materiali per imballaggi flessibili che si utilizza per misurare i livelli dei prezzi ha continuato a scendere nel terzo trimestre 2023, proseguendo la tendenza vista nella prima metà dell’anno. Pur attestandosi ancora al di sopra del prezzo fissato come riferimento, quello del quarto trimestre 2020 (100%), la maggior parte dei prezzi ha registrato un calo compreso all’incirca tra il 10% e il 20% rispetto al trimestre precedente, stando alle cifre rese note di recente da Flexible Packaging Europe (FPE).

Focus sui materiali

tà globale, a seguito dei forti aumenti nella quantità di capacità produttiva degli ultimi anni. Guardando al futuro riteniamo che, mentre alcuni prezzi dei substrati continueranno a scendere nel quarto trimestre, esiste la possibilità di una maggiore stabilità per determinati prodotti”.

Uno sguardo al futuro

Guido Aufdenkamp, direttore esecutivo di FPE, ritiene che le prospettive future restino incerte: “La riluttanza da parte dei consumatori finali all’acquisto di cibi confezionati e le scorte rimanenti lungo la catena del valore creano una combinazione che sta continuando a incidere sulla domanda di imballaggi flessibili a breve termine. L’inflazione generale sta scendendo, ma non con la rapidità che alcuni avevano prospettato. Occorre ricordare che, mentre questi cali, per lo più a due cifre, vanno visti come favorevoli per superare l’inflazione, il paniere dei prezzi dei materiali flessibili si colloca ancora a un livello molto più alto dei livelli pre-Covid e continua a essere volatile. Per tutte queste ragioni i nostri clienti si mantengono molto cauti, così come i fornitori di materiali, ma prevediamo che la domanda registrerà un picco nel corso del 2024”.

English TEXT

I prezzi di HDPE e LDPE sono diminuiti rispettivamente del 10% e del 14% rispetto al secondo trimestre 2023, per chiudere il terzo trimestre al 125% e al 131% rispetto al quarto trimestre 2020. La carta lucida monopatinata da sessanta grammi ha registrato un calo del 7% ed è ora al 140%, mentre la pellicola BOPA da 15 micron è calata dell’8% per attestarsi al 124% e la pellicola BOPP da 20 micron è scesa dell’11% ed è ora al 113%, attestandosi al livello più prossimo al prezzo di riferimento originale. La pellicola PET da 12 micron è scesa di appena il 4% nell’ultimo trimestre e si attesta ora al 136%. David Buckby, analista senior di Wood Mackenzie, ha aggiunto qualche commento per contestualizzare le più recenti cifre: “Tra le misure di pellicola, foglio di alluminio e carta che prendiamo in esame, i prezzi che si pagano in Europa per i materiali destinati alla produzione di imballaggi flessibili sono diminuiti nel terzo trimestre, com’era già successo nel secondo. Il calo dei prezzi è dovuto al perdurare della debolezza nei volume degli ordinativi, in funzione della scarsa richiesta da parte dei consumatori europei e dell’alleggerimento delle scorte. Inoltre, certi mercati di substrato versano in condizioni di sovracapaci-

EUROPEAN SUBSTRATE MARKET PRICE INDEX (Q 2023 UPDATE)

Wood Mackenzie Chemicals (paper, alufoil, BOPA film, BOPP film, PET film) Quarterly data provided by Wood Mackenzie follows the pattern of ending one month before the calendar quarter. ICIS (HDPE, LDPE - GP Film FD EU Assessment Domestic Full Market Range Weekly (Mid))

Lowering prices for flexible packaging materials

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aving peaked midway through 2022 the basket 131% compared to Q4 2020. Sixty gsm one sided value chain is still affecting the demand for flexible of flexible packaging materials used to measure coated paper fell 7% and is now at 140%, while packaging in the short-term. Overall inflation is price levels have continued to decline in Q3 2023, BOPA 15-micron film shed 8% to stand at 124% dropping, but not as quickly as some anticipated. following the trend seen in the first half of the year. and BOPP 20-micron film dropped 11% and is now It must be remembered that while these, mostly While they are all still above the benchmark price at 113%, the closest to the original benchmark double digit, declines are to be welcomed to outset in Q4 2020 (100%) most have dropped by price. PET 12-micron film fell just 4% in the last balance the inflation, the price basket of flexible about 10% to 20% since the previous quarter, quarter and now stands at 136%. materials is still much higher than pre-Covid levels according to figures recently released by Flexible Guido Aufdenkamp, Executive Director of FPE, beand continues being volatile. For all these reasons Packaging Europe (FPE). lieves the outlook remains our customers remain very cautious, as do the 18 uncertain: “The combiHDPE and LDPE prices declined 10% and 14% nation of end-consumers reluctance to purchase material suppliers, but we anticipate demand will respectively vs. Q2 2023 to end Q3 at 125%Rassegna and packaged foods and remaining stocks along the pick up through 2024.” dell’Imballaggio | n. 8 | Novembre/Dicembre 2023


Imballaggi flessibili

Gerosa Group le ragioni di un successo dal cuore sostenibile In questo articolo, Gerosa Group, realtà internazionale e punto di riferimento nel converting degli imballaggi flessibili, spiega le ragioni per cui questo tipo di prodotto è diventato così di successo.

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ate le sue vaste possibilità di applicazione, il packaging flessibile viene oggi scelto da sempre più aziende. Food e non food, settore medico e farmaceutico, cosmetica e igiene personale, pet food, bevande, e molti altri ambiti: il 50% dei pack che possiamo trovare sugli scaffali dei supermercati dell’unione europea sono packaging flessibili. Una diffusione capillare che negli ultimi anni ha subito una crescita ancora più accelerata anche grazie ai vantaggi offerti dal packaging flessibile in materia di sostenibilità. Ripercorriamo con Gerosa Group realtà internazionale riconosciuta come punto di riferimento nel converting degli imballaggi flessibili e nell’eco-design -le ragioni per cui questo tipo di prodotto è diventato così di successo.

con il mondo degli imballaggi, influenzandone gli sviluppi e indirizzando la ricerca verso soluzioni sempre più green. In quest’ottica, Gerosa Group ha focalizzato la propria attività di ricerca verso soluzioni innovative e sostenibili, in grado di offrire una risposta concreta alle necessità dei clienti. Tra le tante novità, negli ultimi anni, infatti, il Gruppo ha sviluppato una bustina monomateriale per il contenimento di cialde e filtri di caffè, completamente riciclabile nella carta e ad alta barriera, così come ha portato avanti diversi progetti in ottica di riduzione degli spessori, soluzioni riciclabili e monomateriali, compostabili, a base carta, con un occhio attento all’utilizzo di materie prime da fonti rinnovabili. Il Gruppo continua a impegnarsi nell’ambito dell’innovazione sostenibile e dell’ecodesign: il suo punto di forza risiede nel grande know-how in ricerca e sviluppo, che gli ha permesso di raggiungere elevati standard qualitativi.

Packaging del futuro l progetto G4R di Gerosa è Ibusta un’innovativa soluzione di per formaggi grattugia-

ti sviluppata in ottica di ecodesign secondo un modello di business aperto, vincitrice del Best Packaging Award. Dotato di un codice invisibile scansionabile con un dispositivo mobile per veicolare contenuti multimediali, il pack si avvale della tecnologia Cronogard® che ha attività protettiva e antibatterica estendendo la shelf-life e contrastando il food waste di prodotti delicati come quelli del settore dairy. L’incarto garantisce una barriera agli oli minerali e mantiene la freschezza del prodotto grazie allo zipsalvafreschezza. G4R si afferma, quindi, come un packaging responsabile, sicuro, accessibile, trasparente, informativo, lungimirante e sostenibile.

Scoprire tutti i vantaggi

Il packaging flessibile è nato con lo scopo di massimizzare la produttività, salvaguardando le caratteristiche qualitative e sensoriali del prodotto e allungandone la shelf-life. Aumentando la protezione dei prodotti, sia durante il trasporto sia a casa, il packaging flessibile riduce, di conseguenza, gli sprechi. Inoltre, essendo più leggero e compatto, è più facile da trasportare, e ciò riduce la quantità di CO2 consumata per la distribuzione. Nonostante ciò che si possa credere, il packaging flessibile è facile da riciclare, la sua produzione richiede meno acqua ed energia in fase manifatturiera, oltre a essere inferiore la quantità di rifiuti prodotti rispetto ad altri tipi di imballaggi.

Innovazione e sostenibilità

Negli ultimi anni, sono stati compiuti considerevoli passi in avanti in tema di sostenibilità legata a questo tipo di imballaggi. L’esigenza della sostenibilità è sempre più interconnessa

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FOCUS

“Sistema Goglio”

packaging dalla A alla Z Espositore storico di Cibus Tec sin dall’epoca di Tecnoconserve, Goglio ha portato all’edizione 2023 un pacchetto completo di novità, specialmente per il confezionamento di prodotti liquidi, che permetteranno ai propri clienti di migliorare le loro performance, sia in termini di produttività che di sostenibilità ambientale. ➤ Qual è il filo conduttore che unisce tutte le soluzioni presentate a Cibus Tec 2023? Mario Escoli, PM Machine Division: La nostra strategia principale è sempre quella di proporre un “sistema”, con un’offerta completa di materiali, macchinari e un servizio al cliente d’eccellenza. Nella sede di Daverio (Varese) vengono prodotti i materiali, sia buste che bobine. Nello stabilimento di Zeccone (Pavia) vengono, invece, prodotti tutti i macchinari che Goglio vende in tutto il mondo. In questo stabilimento ha sede anche il service di Goglio, un dipartimento che segue l’assistenza al cliente. Il service, in particolare, è ciò che contraddistingue Goglio nel panorama del packaging in quanto il nostro Gruppo, oltre a proporsi come fornitore unico per materiale e tecnologia, aggiunge alla propria offerta un servizio di assistenza a 360 gradi. Come tutti sappiamo, un impianto fermo comporta un danno economico per il cliente, quindi un servizio puntuale, veloce, attento e soprattutto risolutivo permette di mantenere le alte performance delle macchine. Si tratta di una vera partnership tra Goglio e il cliente, con l’obiettivo di accompagnarlo in tutte le fasi della sua scelta, sia del materiale che della tecnologia: questo servizio è ciò che fa la differenza. Nadia Pante, PM Aseptic Bags: Il nostro servizio di assistenza ini-

Mario Escoli, zia ancora prima della vendita, con un PM Machine Division servizio prevendita che fa parte della proposta del sistema Goglio. Nella sede di Daverio abbiamo un team dedicato ad assistere il cliente anche nella scelta e nello studio dell’imballaggio più adatto alle sue esigenze, dal punto di vista tecnico, dei materiali utilizzati e persino delle stampe che vorrebbe proporre alla propria clientela. Abbiamo la possibilità di condurre aging test e test di contatto per indirizzare il cliente sulla soluzione Nadia Pante, che, in base alla nostra esperienza e ai PM Aseptic Bags test condotti, è la più adatta alle sue aspettative.

➤ A livello di prodotto, quali novità avete presentato a Cibus Tec 2023? In che modo rendono il confezionamento più sostenibile? Nadia Pante, PM Aseptic Bags: Abbiamo presentato, in particolare, novità per il confezionamento di prodotti liquidi. Per quanto riguarda le confezioni per il food service e per il retail abbinate ai nostri sistemi di confezionamento, abbiamo realizzato un nuovo design della busta Pillow UP®. Questo prodotto è molto funzionale sia dal punto di vista dell’utilizzatore finale che durante l’intero processo di confezionamento, in quanto può essere utilizzato come una busta piatta: in questo modo i consumi energetici si riducono grazie allo spessore limitato della confezione, con una conseguente minore inerzia termica. Una volta riempite, queste buste possono essere posizionate verticalmente, con la tipica facilità di utilizzo delle stand-up pouches. A tutto questo si aggiungono i vantaggi dell’imballaggio flessibile nell’ambito della sicurezza alimentare e della praticità d’uso. Per quanto riguarda le confezioni industriali o per il food service della linea Fres-co Aseptic System®, offriamo una gamma molto ampia di soluzioni adatte a ogni esigenza di confezionamento. La novità che presentiamo a Cibus Tec è una confezione asettica riciclabile, che garantisce la conservazione del prodotto pur essendo costituita per oltre il 95% da politene; una soluzione monomateriale che risponde quindi ai requisiti richiesti per il possibile indirizzo a riciclo.

Focus sulla Gnova SK

è stato possibile vedere in funzione l’ultima versione della linea bile confezionare diversi formati nella stessa macchina (busta stand up, Ilarendifiera confezionamento GNova SK, caratterizzata da un nuovo design modubusta piatta e Pillow UP®). e prestazioni superiori ai modelli precedenti. Si tratta di una linea L’assortimento fino a 10 litri offre soluzioni mirate per ogni esigenza e automatica altamente avanzata dal punto di vista tecnologico, ideale per applicazione e l’ampia gamma di sistemi di dosaggio disponibili consenprodotti che richiedono sterilizzazione e un basso residuo di ossigeno in te di processare diversi tipi di prodotti: conduttivi o non conduttivi, ad confezione. Il sistema, adatto ad alimenti solidi con liquido di governo, 20 alta o bassa densità, con pezzi e pH differenti. È inoltre possibile persogarantisce una produzione continua grazie alla gestione agevole dell’innalizzare la dosatura sia per la parte solida che per quella liquida, cregresso buste, del cambio scatola e del cambio formato. È infatti possi-| n. 8 ando la combinazione ideale Rassegna dell’Imballaggio | Novembre/Dicembre 2023 per ogni necessità.



FOCUS

Remac e Sun Chemical

insieme per soluzioni sostenibili di imballaggi flessibili Con un interessante evento dal titolo “Proteggi il tuo packaging, salva il tuo futuro”, Remac Converting e Sun Chemical hanno presentato ai converter innovative soluzioni che forniscono una valida proposta alle esigenze di mercato in un’ottica di sviluppo di imballaggi sostenibili. Le soluzioni Sun Chemical di inchiostri solvente, coating e adesivi barriera sono state testate sulla nuova macchina Leg0 sviluppata da Remac.

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l progetto Leg0 nasce per soddisfare i nuovi trend che il mercato del packaging richiede a oggi. La sostenibilità ambientale unita a un risparmio sul costo degli imballi sono le maggiori richieste dei produttori di packaging. Per rispondere a queste esigenze, Remac Converting ha sviluppato una macchina estremamente flessibile e modulare in funzione delle infinite lavorazioni richieste dal cliente. Sergio Piga, titolare di Remac Converting, ha illustrato in breve la storia dell’azienda, che nasce nel 2001 come azienda specializzata nell’assistenza e manutenzione di macchinari del settore converting. Dopo pochi anni, inizia a produrre miscelatori di adesivi solventless per i maggiori costruttori mondiali. La continua ricerca di innovazioni ha portati Remac a studiare e sviluppare un nuovo sistema di miscelazione per adesivi base solvente che viene brevettato e commercializzato. La crescita è continuata nel 2009 con la produzione di macchine accoppiatrici “customer”, da lì il passo verso la realizzazione di macchine standard è stato breve. Grazie all’esperienza maturata, sono state trasportate sulla

produzione di serie molte innovazioni e soluzioni. Sergio Piga ha proseguito spiegando l’interessante e innovativo progetto Leg0: “La nostra vocazione di proporre soluzioni innovative ci ha portato a realizzare il progetto Leg0. È una macchina che può essere modulata sulle esigenze dei clienti, si può partire con un investimento in una solventless standard per poi ampliarla negli anni in base alle esigenze produttive fino alla versione duplex o triplex. La macchina è, infatti, implementabile con moduli aggiuntivi anche successivamente. Il sistema può lavorare come macchina solventless tradizionale, come spalmatrice rotocalco, oppure può effettuare una spalmatura di una lacca barriera abbinata a un adesivo solventless barriera. Questo permette di ridurre i tempi di fornitura del prodotto e di avere una gestione di magazzino più snella. Può diventare una versione triplex aggiungendo uno svolgitore abbinato anche a un avvolgitore, questo permette ulteriori lavorazioni come accoppiamento e mattatura a registro di una sovrastampa”.

Sun Chemical investe sul futuro

Partner dell’evento, Sun Chemical ha presentato la gamma di inchiostri solvente, coating e adesivi barriera per la realizzazione di laminati mono materiali e non. Attilio Borlenghi, Business Unit Manager – SAPICI Sun Chemical Group, ha spiegato: “Considerata la tendenza di decrescita in volume del 2-3% delle strutture multimateriale nei prossimi anni e la crescita del 5-6% dei monomateriali, Sun Chemical si è impegnata a rispondere alle richieste dei clienti sviluppando soluzioni destinate a packaging riciclabili. In ambito imballaggio flessibile per l’industria alimentare, vengono utilizzate oggi strutture complesse in grado di combinare i vantaggi e le proprietà dei diversi materiali. In questo momento, la richiesta del mercato è riuscire a replicare le proprietà e le caratteristiche di una struttura multimateriale con un monomateriale. La risposta, che in questo ambito oggi Sun Chemical può fornire ai converter, è la funzionalizzazione dei materiali

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Imballaggi flessibili attraverso l’utilizzo di inchiostri, coating, adesivi, lacche ecc. Per quanto riguarda i coating barriera, Sun Chemical ha cercato di massimizzare le prestazioni in base alle esigenze dei clienti. La novità è rappresentata dagli adesivi barriera, che permettono alla combinazione tra coating e adesivo di riparare quei micro difetti che costituiscono dei punti deboli nelle strutture e che fanno perdere prestazioni. Della gamma fanno parte sia adesivi a solventi sia un adesivo solventless che, in combinazione con i coating, consente ai converter di ottenere un sistema modulare e versatile e in grado di replicare strutture complesse. La nostra mission è supportare tutti i nostri clienti anche nello sviluppo di progetti futuri”.

Il progetto Leg0

Sulla Leg0 versione standard, presente presso la sede di Remac a Piacenza, è stata realizzata una dimostrazione della produzione di un imballaggio mono materiale con barriera all’ossigeno, applicazione ideale per il confezionamento di prodotti alimentari secchi. La dimostrazione di applicazione del coating e dell’adesivo barriera in linea ha mostrato come questo consenta un miglior controllo dei costi di produzione. Si è partiti dall’applicazione su un polipropilene da 25 micron di un coating barriera con grammatura di 0,6 g/mq, poi laminato con adesivo solventless barriera e accoppiato a un film di polipropilene coestruso da 30 micron. La dimostrazione ha attirato l’interesse dei presenti. Per entrare in dettaglio sulla nuova macchina All in One Leg0, essa è dotata di un doppio touch panel che consente la supervisione e

il controllo della macchina anche da remoto. Il moderno gruppo è stato sviluppato dalla collaudata tecnologia Remac, grazie alla ventennale esperienza maturata nell’accoppiamento solventless e include i più moderni sistemi per la pulizia automatica dei rulli. Il sistema di centratura automatica delle bobine è finalizzato a ridurre al minimo gli scarti durante l’avviamento. La Leg0 ha un design lineare a compatto che racchiude in sette metri varie combinazioni di lavorazione; è fornita con svolgitori e avvolgitore di tipo shaftless. Il gruppo di spalmatura primario consente l’alloggiamento di varie tipologie di carrelli per permettere la massima flessibilità. La velocità meccanica massima raggiunge i 450 m/min, con larghezza bobina fino a 1600 mm.

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FOCUS

Bobst

svela il futuro dell’imballaggio flessibile Con l’open house presso il proprio Training and Competence Center di Bielefeld in Germania, Bobst ha voluto dimostrare il livello di efficacia raggiunto nella produzione di imballaggi flessibili sostenibili. Illustrando le tecnologie avanzate e i flussi di lavoro integrati con Bobst Connect, la società ha presentato soluzioni sostenibili complete che consentono ai trasformatori di affrontare al meglio il mercato dinamico e imprevedibile del packaging. “È importante riconoscere che Bobst non può raggiungere autonomamente gli obiettivi di sostenibilità nel settore degli imballaggi flessibili - ha commentato Marco Carrara, Technology Sales Director, CI Flexo -. Le strette collaborazioni con aziende specializzate in aree specifiche del processo, come inchiostri e coating, composizione dei supporti e biadesivi, sono essenziali per promuovere l’innovazione nel nostro settore. Il nostro Competence Center a Bielefeld è ideale per presentare gli ultimi risultati delle collaborazioni sulla sostenibilità, inclusa la soluzione oneBarrier FiberCycle, e per mostrare il futuro della produzione di imballaggi con One complete solution, la soluzione completa Bobst e Bobst Connect”.

Collaborare per la sostenibilità

Tra i partner dell’evento l’azienda costruttrice delle macchine montacliché AV Flexologic, il cui responsabile tecnico delle vendite, Ash Clark, ha spiegato il concetto di montaggio di precisione con il sistema BOBST smartGPS integrato da BOBST Connect. Tra i partecipanti anche Miraclon, produttore di cliché e attrezzature per la produzione di lastre, tesa, fornitore di biadesivi e nastri ammortizzanti in schiuma, e Follmann, produttore di inchiostri all’acqua. Alla giornata hanno partecipato anche le multinazionali Reckitt e Unilever,

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produttori di imballaggi flessibili si trovano ad affrontare una crescente domanda di soluzioni innovative che soddisfino le esigenze dei proprietari dei marchi in termini di massima sostenibilità e siano conformi alle nuove direttive riguardanti i materiali di composizione degli imballaggi. In risposta, l’industria del packaging sta passando a soluzioni monomateriale riciclabili al 100%, ma anche sempre più verso applicazioni a base di carta e fibre che eliminino completamente la plastica dall’equazione. L’impatto ambientale del processo di produzione è anch’esso sotto attenta osservazione e vede i trasformatori ridurre al minimo gli sprechi di materiale, l’intervento degli operatori e il consumo di energia per diventare più sostenibili.

Uniti per il futuro dell’imballaggio flessibile

Bobst collabora con altri fornitori del settore per offrire prodotti e materiali sostenibili che soddisfino, e addirittura anticipino, le mutevoli esigenze dei clienti e delle normative. In questo scenario, Bobst ha aperto le porte del suo Training and Competence Center di Bielefeld ai principali fornitori del settore e brand owner che hanno aderito a un programma di innovazione nella stampa flessografica a tamburo centrale, nei materiali, negli inchiostri a base acqua e nei flussi di lavoro totalmente connessi.

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Imballaggi flessibili progettata per il futuro di questa industria. Rainer ha spiegato come applicazioni sostenibili su carta possano essere prodotte in modo efficiente con questa combinazione modulare di tecnologie, prodotti ausiliari e connettività in un flusso di lavoro completo collegato tramite Bobst Connect. Al centro di questa agile soluzione vi è la macchina da stampa flessografica Bobst Vision CI, una soluzione progettata per soddisfare le pressanti esigenze in materia di sostenibilità, che offre setup e cambi lavoro rapidi che riducono al minimo gli scarti e quindi il consumo di enegia.

Monomateriali ad alta barriera pronti per il riciclo

Con l’aumento delle richieste di riciclabilità, l’attenzione è focalizzata sui substrati e sulla loro funzionalità. L’innovazione nel campo dei monomateriali offre una valida alternativa per migliorare l’impatto ambientale degli imballaggi flessibili e soddisfare le richieste dei clienti per soluzioni più sostenibili. A questo proposito, Bobst ha sviluppato oneBarrier, una gamma di soluzioni integrate per la produzione di imballaggi ad alta barriera pronti per il riciclo. Xavier Bonamour, Application Manager for Flexible Packaging di Bobst, ha presentato oneBarrier FibreCycle, sviluppato insieme a Michelman e UPM. A lui si sono uniti nella discussione Mika Uusikartano, Senior Manager, Product Portfolio Management di UPM Specialty Papers, e Thierry Van Migem, Business Director Printing and Packaging, Coatings and Industrial Manufacturing di Michelman. Essendo una soluzione completamente cartacea e pronta per il riciclo, oneBarrier FiberCycle consente ai brand owner di passare dai film plastici agli imballaggi in carta. Compatibile con i sistemi di riciclo esistenti, FiberCycle è un monomateriale ad alta barriera prodotto utilizzando la linea di spalmatura oneBarrier Master Coater e il metallizzatore in vuoto Expert K5 che combinate consentono di ottenere una soluzione ad alte prestazioni. L’idoneità alla stampa e alla trasformazione di questo materiale sostenibile è stata dimostrata presso il Competence Center sulla macchina flessografica Bobst Vision CI, che ha stampato con tecnologia oneECG (Extended Color Gamut) utilizzando inchiostri all’acqua di Follmann.

che hanno condiviso la propria esperienza, il know-how e la visione sugli imballaggi flessibili. Di grande interesse sono state le discussioni sulle tendenze del mercato che guidano oggi gli sviluppi del packaging, con approfondimenti sia da parte dei fornitori che dei brand owners. Gianluca Balzamo, R&D Sr. Research Scientist in Packaging Sustainability Polymer Science - Hygiene presso Reckitt, ha parlato del piano d’azione dell’azienda in materia di sostenibilità dei materiali flessibili. “Reckitt è alla continua ricerca di soluzioni per un mondo più pulito e più sano, capaci al contempo di proteggere e curare l’ambiente che oggi ci circonda” ha spiegato Balzamo, illustrando come l’azienda lavori per potenziare le risorse tecniche disponibili e si impegni in attività che favoriscano un’economia circolare. Questo comporta la collaborazione con partner e fornitori mirata all’innovazione che porta a scoperte tecnologiche in grado di aiutare a ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi flessibili.

Hub di innovazione e One complete solution

A fine giornata, i partecipanti si sono spostati nell’area di produzione del Competence Center dove hanno potuto assistere a dimostrazioni di flussi di lavoro integrati con Bobst Connect, come One complete solution, la soluzione completa Bobst per l’imballaggio flessibile e dove sono stati stampati sulla macchina flessografica diversi lavori che hanno dimostrato come sia possibile produrre imballaggio flessibile sostenibile. All’interno dei flussi di lavoro integrati end-to-end di Bobst, ogni elemento della catena di produzione è perfettamente collegato attraverso la piattaforma digitale Bobst Connect: dalla gestione delle applicazioni e dalla prestampa alla stampa, all’accoppiamento e al controllo qualità. Una sessione della giornata è stata dedicata a questo tema. Grazie all’acquisizione di dati, Bobst Connect permette una migliore pianificazione aziendale semplificando e migliorando l’intero processo di produzione con analisi e reportistica approfonditi sulle prestazioni, con monitoraggio continuo dei progressi durante i cicli di produzione, con assistenza remota 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e persino una gestione ottimizzata dei turni. Rainer Rosenbusch, Product Manager, Vision CI ha presentato Bobst One complete solution, che sfrutta l’esperienza dell’azienda nelle applicazioni di imballaggio flessibile ed è stata

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DOSSIER

Caffè e cappuccino

colleghi ideali nelle pause in ufficio Da una ricerca GFK per EVA condotta in Italia, Francia, Spagna e Germania emergono le principali differenze tra i quattro Paesi: l’espresso si conferma re delle pause dei lavoratori italiani in ufficio ma è il cappuccino a mettere d’accordo tutti.

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a bevanda calda preferita dagli italiani, si sa, è il caffè, non sorprende quindi se l’84% dei lavoratori dichiara di berlo sul posto di lavoro. Quest’abitudine tutta nostrana è in realtà comune anche agli altri Paesi: in Spagna l’83% dei lavoratori beve caffè sul lavoro, in Germania e Francia il 76%. È quanto emerge da una ricerca di EVA (European Vending & Coffee Service Association) che ha investigato le abitudini sui consumi food & beverage di un campione di oltre 4.000 lavoratori di Italia, Germania, Francia e Spagna; in Italia, la ricerca è stata realizzata in collaborazione con CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica.

Cappuccino, bevanda internazionale per eccellenza

Nel Bel Paese l’espresso si conferma il re delle pause in ufficio (78%) mentre i tedeschi consumano principalmente caffè filtro (44%). Gli spagnoli non possono fare a meno del famoso “cortado” (caffè e latte, 60%) e i francesi del caffè americano (51%). Ma è il cappuccino a mettere d’accordo tutti: ormai è la bevanda al caffè internazionale per eccellenza. Quest’ultimo è l’unico prodotto nella top 3 di tutti i Paesi: in Germania (40%) e in Francia (36%) è infatti il preferito dei lavoratori lungo il tragitto

casa-lavoro; ma anche il 26% degli spagnoli e il 27% degli italiani lo scelgono per affrontare l’imminente giornata lavorativa.

Caffè, un rito sociale

Il caffè, in qualsiasi sua forma e variazione, rimane la bevanda preferita di praticamente tutti i lavoratori e il distributore automatico si conferma “luogo di incontro” per la pausa caffè con i colleghi per il 37% degli italiani. Spagnoli e francesi scelgono rispettivamente le macchine per capsule (34%) e quelle per le cialde (48%). In Germania, invece, si tende a prediligere le macchine per il caffè americano o caffè filtro (62%). Anche l’orario e il luogo di consumo sono diversi: l’85% dei tedeschi beve il caffè in ufficio entro le 11.30 mentre nella stessa fascia oraria l’81% degli spagnoli lo consuma durante il tragitto casa-lavoro. Due le fasce orarie preferenziali per italiani e francesi: entro metà mattina e poi il pomeriggio sino alle 17.00. “È interessante notare come il cappuccino sia in realtà diventato una vera e propria passione che valica i confini nazionali. Un fenomeno che riesce a mettere d’accordo tutti, dal 32% dei tedeschi che non può farne a meno quando è al lavoro, sino al 17% degli italiani che, come anche francesi (26%) e spagnoli (24%), lo colloca nella top 3 dei consumi. Sarà per questo che si è deciso di stabilire una giornata internazionale dedicata alla bevanda, il Cappuccino Day, l’8 novembre”, commenta Paolo Ghidotti, Presidente di EVA. “Dalla ricerca emerge anche la centralità delle vending machine riguardo ai consumi sul luogo di lavoro”, continua Pio Lunel, Presidente Imprese di Gestione CONFIDA. “Nel corso della settimana lavorativa, infatti, il

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Industria del caffè I TOP 5 PRODUTTORI ITALIANI DI CAFFÈ PER FATTURATO

Sempre più cashless e touchless

Passando a tecnologia e innovazione, in Italia e in Germania il pagamento digitalizzato alle vending machine è scelto in media da 1 consumatore su due mentre in Francia e Spagna è il metodo preferito rispettivamente dal 65% e dal 57% dei lavoratori. Mentre i due terzi dei consumatori dei 4 Paesi apprezza molto anche gli schermi touch delle vending machine (62% spagnoli, 65% francesi, 52% italiani, 60% tedeschi). Inoltre, i dati emersi dalla ricerca confermano che il trend dei pagamenti digitali alle vending machine è destinato a continuare a crescere positivamente: i consumatori intervistati hanno dichiarato, infatti, di essere interessati soprattutto all’innovatività dei dispositivi (Italia e Francia), ai frigo intelligenti (Spagna) e ai negozi automatici h24 (Germania).

56% degli italiani, le utilizza almeno una volta alla settimana per l’acquisto di bevande calde, seguiti da spagnoli (44%), francesi (41%) e tedeschi (37%)”. Dallo studio emerge anche una differenza netta tra i 4 Paesi quando si parla del luogo di acquisto del caffè durante i trasferimenti casa-lavoro: il 43% dei tedeschi e il 40% dei Francesi preferisce acquistarlo alle macchine per il caffè o alle vending machine prima di arrivare in ufficio, mentre il 47% degli italiani e il 40% degli spagnoli predilige l’acquisto al bar.

L’espresso italiano, tra crescita e sostenibilità

mercato mondiale del caffè torrefatto nel 2022 è valutato Il Gruppo Lavazza ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 2,7 miliarIEssolintorno ai 120 miliardi di dollari (circa 111 miliardi di euro). di di euro e un fatturato in crescita del 17,6% rispetto al 2021 rappresenta consumi pari a 170,8 milioni di sacchi da 60 grazie all’aumento complessivo dei volumi e alla gestione dei kg, equivalenti a 3,1 miliardi di tazzine bevute ogni giorno su scala globale. È muovendo da questi numeri che un recente report di Mediobanca prevede un aumento regolare delle quantità nei prossimi anni, con tassi di crescita compresi tra l’1 e il 2 per cento. In questo quadro, l’Italia riveste un ruolo di primo piano, innanzitutto come Paese consumatore – è il settimo al mondo con circa 95 milioni di tazzine di caffè sorseggiate ogni giorno – ma soprattutto come torrefattore. Il fatturato non consolidato delle imprese italiane del comparto nel 2022 è stimato da Mediobanca in 4,5 miliardi di euro e l’incidenza Ebitda sul fatturato delle imprese italiane si attesta all’11,6 per cento. Stando a quanto riferiscono le aziende, il 2022 è stato un anno in crescita con percentuali interessanti nonostante la crisi energetica e l’inflazione. E i driver di crescita sono stati la monoporzione in GDO e le performance per l’export. Sul piano comunicativo, invece, è la sostenibilità ad attrarre le attenzioni maggiori.

costi, nonostante lo scenario macroeconomico particolarmente complesso che ha visto un forte rincaro del caffè verde, del costo degli imballi, di energia, gas e costi di logistica e noli, oltre all’apprezzamento del dollaro. Il 2022 è stato molto positivo anche per Illycaffè, nonostante il contesto macroeconomico, l’inflazione e l’aumento delle materie prime, infatti, i ricavi sono cresciuti del 13,6% rispetto all’anno precedente totalizzando 567,7 milioni di euro. Caffè Borbone ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 262,7 milioni di euro, confermando il monoporzionato come prodotto principale e con una crescita nel canale Gdo del +36,1% a valore, significativamente superiore alla media del canale (+9,6 per cento). Sempre a doppia cifra è continuata la crescita nell’e-commerce e in ultimo si è ulteriormente consolidata la presenza nel canale specializzato, rappresentato dai negozi che vendono cialde e capsule, dove Borbone resta il leader. L’estero ha registrato una crescita del 22%. Fonte: Pambianco

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DOSSIER GOGLlO

avanguardia nel mondo del caffè In occasione di Host, la fiera dedicata alla ristorazione e all’accoglienza, Goglio ha presentato gli ultimi aggiornamenti della piattaforma IIot Goglio MIND, l’innovativa linea di confezionamento G14 CK e recenti novità nei materiali.

fezionare immediatamente il caffè fresco senza dover attendere il processo di degasazione, riducendo così i tempi di stoccaggio e preservando tutti gli aromi del prodotto. La capsula è disponibile nella versione 100% compostabile per andare incontro ai regolamenti in fase di discussione in Italia e in Europa, ed è già certificata come compostabile a livello industriale. Ciò comporta un notevole risparmio di tempo e risorse per i clienti, rendendo queste capsule una soluzione valida sia per i grandi produttori che per quelli più piccoli. Inoltre, le capsule– adatte anche per tè, tisane in foglia e prodotti solubili– sono caratterizzate da un’elevata qualità di erogazione, ottenuta grazie a lid auto-perforanti che assicurano una perfetta compatibilità con le macchine erogatrici. Le capsule con valvola rappresentano un’evoluzione tecnologica della valvola di degasazione, ideata e brevettata da Goglio nel 1968, che raggiunge in questo modo anche il segmento del caffè porzionato, in forte crescita negli ultimi anni. La valvola viene impiegata per consentire il rilascio dei gas provenienti da prodotti confezionati, mentre al contempo impedisce l’ingresso dell’aria nel pack, preservando così la freschezza del contenuto. L’offerta di valvole è stata costantemente ampliata, arrivando all’attuale gamma di soluzioni adatte a diversi prodotti e tecnologie.

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ll’interno della propria area espositiva il Gruppo ha presentato alcune delle soluzioni chiave del proprio portafoglio prodotti e servizi. Tra le innovazioni principali presenti in fiera Goglio ha presentato l’ultima versione della piattaforma Industrial Internet of Things MIND, che integra la piattaforma di monitoraggio delle linee di confezionamento MIND e quella documentale e di training MIND Care. Disponibile da gennaio 2024, permetterà di controllare in tempo reale il consumo e l’usura dei componenti della macchina in relazione alle prestazioni, arrivando anche a gestire la manutenzione delle linee in un unico strumento, anche attraverso app mobile. Uno dei principali strumenti lato produttivo e manutentivo sarà il CMMS, ovvero il Sistema di Gestione Computerizzata della Manutenzione, dedicato all’analisi, alla verifica e al monitoraggio in tempo reale dell’expected lifetime dei vari componenti della linea; in più, consentirà di identificare le parti di ricambio direttamente dalla piattaforma. La piattaforma raccoglierà inoltre i dati degli interventi sulla linea e permetterà di certificarli in modo diretto. Sempre sul fronte della manutenzione, la seconda parte del 2024 sarà caratterizzata dall’implementazione di algoritmi di intelligenza artificiale, utili a valutare il funzionamento dell’impianto, così da poter intervenire prima del verificarsi di un guasto o di una rottura. Nel sistema sono stati integrati moduli 3D che permettono di visualizzare dati di produzione e processo, visualizzati direttamente da Goglio MIND e MIND +. Presso lo stand era presente anche l’innovativa G14 CK, una linea di confezionamento che parte da bobina, ottimale per l’imballaggio di prodotti secchi, in polvere o in pezzi. La macchina è dotata di connessione al sistema di servitizzazione Goglio MIND. Questa linea, che offre la possibilità di applicare valvole di degasazione monodirezionali alle confezioni, è in grado di confezionare pacchi da 1 kg di caffè in grani, nella versione monomateriale completamente riciclabile, composta al 100% da polietilene.

Focus sui materiali e integrazione

Un’altra importante innovazione all’insegna della sostenibilità è la nuova linea di confezioni per il caffè realizzate con materiali sostenibili. Queste confezioni poliolefiniche o mono-materiale a basepolietilene o polipropilene garantiscono le stesse performance di produttività dei laminati tradizionali ed elevate proprietà barriera, che vanno a preservare la qualità del prodotto. Ove previsto, i pack possono essere smaltiti nei moderni impianti di gestione dei rifiuti. Sono stati sviluppati con proprietà barriera elevata e anche alta macchinabilità. In ottica di tracciamento, l’intero Sistema di Goglio verrà implementato grazie al modulo fres-co System®+. Il fres-co System® rappresenta da sempre il cuore dell’offerta Goglio per il settore del caffè. Con questa evoluzione sarà possibile sfruttare al massimo la sinergia tra laminati e linee di confezionamento per ottenere i più alti livelli di efficienza possibili. Grazie a un nuovo modulo, che consente di tracciare le informazioni mediante la lettura di un codice datamatrix inciso sull'anima della bobina, è possibile visualizzare sulla macchina e su MIND tutte le informazioni riguardanti il materiale.

Dove l’innovazione è di casa!

Pioniere in questo ambito, Goglio ha presentato anche la prima capsula per caffè al mondo dotata di valvola. Grazie a questo sistema è possibile con-

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Industria del caffè

ACTEGA

novità per capsule più green Rivestimenti termosaldanti ACTEseal®, privi di PVC, sono la soluzione pensata da ACTEGA per il mondo del caffè, ideale per migliorare la riciclabilità delle capsule in alluminio.

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on le nostre vite che diventano ogni giorno più frenetiche, la comodità svolge un ruolo importante nel consumo di alimenti e bevande. Allo stesso tempo, agiamo con sempre maggiore consapevolezza per quanto concerne l’impatto delle nostre decisioni di acquisto sull’ambiente. Le capsule di caffè rappresentano una soluzione attraente poiché ci consentono di bere un caffè rapidamente permettendoci al contempo di controllare il nostro consumo di caffeina. Grazie alle loro eccellenti proprietà isolanti, le capsule di caffè in alluminio proteggono, inoltre, in modo ottimale la polvere di caffè da elementi esterni quali ossigeno, luce e umidità, garantendo così la conservazione del pieno aroma del caffè per un lungo periodo di tempo. Sebbene abbiano già consentito ai consumatori di preparare innumerevoli tazze di caffè da gustare velocemente, queste comode e piccole unità porzionate causano non pochi problemi all’ambiente. Considerato che nel 2022 in tutto il mondo sono state prodotti 27 miliardi di capsule di alluminio, il consumo di questi prodotti non fa altro che aumentare il flusso di rifiuti. Questa tendenza rende sempre più urgente la necessità da parte dei proprietari dei marchi di individuare nuove modalità per rendere gli imballaggi più sostenibili e rispettosi dell’ambiente. La capacità di riciclare il prodotto finale e di riutilizzarlo è fondamentale, tanto quanto l’adozione di processi produttivi sostenibili lungo tutta la filiera.

ha affermato Stefan Brandhoff, Vice President Sales for Flexible Packaging EMEA di ACTEGA. I nuovi rivestimenti termosaldanti ACTEseal® non solo migliorano la riciclabilità delle capsule di caffè in alluminio, ma contribuiscono anche ad aumentare l'uso di materiali di recupero negli imballaggi grazie al loro effetto isolante contro l'alluminio riciclato. La soluzione sviluppata da ACTEGA allevia alcune delle preoccupazioni riguardanti la sostenibilità proprie del settore delle capsule di caffè. Tuttavia, i vantaggi di questi nuovi rivestimenti termosaldanti privi di PVC vanno oltre la sostenibilità: si distinguono per l'eccellente resistenza dei cordoni di saldatura, l'elevata pressione di scoppio alla prova di stress nonché per la loro flessibilità e lavorabilità. Vengono utilizzate solo materie prime adatte al contatto diretto con gli alimenti e con comprovata conformità alle normative standard in materia di sicurezza alimentare del mercato (comprese le normative della FDA e dell’UE). In aggiunta ai rivestimenti termosaldanti per il rivestimento interno, ACTEGA offre anche un’ampia gamma di primer, mani di fondo e vernici per stampa e sovrastampa per l’esterno delle capsule di caffè. “L’introduzione di innovazioni nel settore degli imballaggi sostenibili sta avvenendo a un ritmo impressionante e ACTEGA sta spianando la strada allo sviluppo di soluzioni future. Grazie al successo ottenuto con il lancio dei nostri nuovi sistemi di rivestimento privi di PVC, ACTEGA offre un promettente passo avanti per l’industria delle capsule di caffè e per i marchi interessati a soddisfare la crescente domanda di imballaggi ecosostenibili dei consumatori”, ha affermato Thomas Sawitowski, Senior Vice President Flexible Packaging di ACTEGA.

La soluzione di ACTEGA

ACTEGA, azienda specializzata nello sviluppo e nella produzione di rivestimenti, inchiostri, adesivi, sigillanti e composti speciali per il settore della stampa e degli imballaggi a livello globale, ha recentemente raggiunto un importante traguardo nel mercato delle capsule di caffè. I nuovi rivestimenti termosaldanti ACTEseal® utilizzati per il rivestimento interno delle capsule di caffè in alluminio sono privi di PVC e contribuiscono notevolmente a migliorarne la riciclabilità. Le capsule rivestite con rivestimenti contenenti PVC rappresentano una sfida per i riciclatori poiché l’incenerimento del rivestimento contenente alogeni produce sostanze dannose per l’ambiente. Per riciclare le capsule contenenti PVC sono necessari sistemi di filtrazione aggiuntivi che rendono il processo complesso e costoso. Inoltre, si prospettano già restrizioni legali all’uso del PVC in Europa. “Dopo aver svolto attività di ricerca e sviluppo per numerosi anni, siamo orgogliosi di presentare i nostri nuovi rivestimenti termosaldanti privi di PVC. Siamo fermamente convinti che la nostra soluzione non solo diventerà lo standard del settore, ma stabilirà anche un punto di riferimento per l’imballaggio responsabile”,

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Aziende&Strategie Innova Group

un nuovo record di fatturato e importanti investimenti

In occasione della conferenza stampa annuale presso lo stabilimento di Caino di Innova Group SpA, è stato reso noto il bilancio consolidato del Gruppo nel 2022. Il fatturato record dell’anno ha superato la già ottima prestazione dell’anno precedente, raggiungendo 161 milioni di euro.

G

ianluca Pedrotti, insieme ai fratelli Stefano e Diego e alla madre Giulia, ha condiviso gli importanti risultati economici raggiunti. Il Gruppo ha realizzato un notevole incremento del fatturato, che si è attestato a oltre 161 milioni di euro, con un aumento di circa 52% rispetto all’esercizio precedente. Anche se una parte della crescita è dovuta all’aumento del costo delle materie prime e dell’energia, la vera ragione di un risultato così importante è da attribuirsi a un notevole aumento della domanda che si è tradotto nell’acquisizione di numerosi nuovi clienti e nella necessità di raddoppiare i turni di produzione. “Quest’ultima scelta aziendale – ha spiegato Gianluca Pedrotti – ha permesso di abbassare i costi fissi e di conseguenza di aumentare la marginalità (EBITDA oltre i 37

milioni di euro, con un aumento di circa 80%). Inoltre, la posizione finanziaria attiva del gruppo, ha permesso di raggiungere un utile netto di oltre 15 milioni di euro. Non ultimo, il gruppo per la prima volta nella sua cinquantennale storia, ha superato gli 80 milioni di euro di patrimonio netto consolidato. Possiamo concludere che è stato un anno particolarmente positivo e veramente eccezionale”.

Investimenti per crescere

Nel 2022 sono stati realizzati importanti investimenti che ammontano a 10 milioni di euro, dei quali 5,5 sono stati impiegati per il nuovo stabilimento di 10.000 metri quadri a Borgo San Giacomo (BS), nel quale è stato trasferito lo stabilimento che precedentemente era a Torbole Casaglia. Un’altra parte degli investimenti è stata utilizzata per l’acquisto di 160.000 mq di nuovi terreni tra Verona, Brescia e Bergamo, che saranno destinati all’ampliamento degli attuali stabilimenti, e di un nuovo impianto fotovoltaico da 360 kW nello stabilimento di Fontanella (BG). Infine, un’ultima tranche è stata destinata all’ammodernamento di macchinari e logistica interna con nuove attrezzature tecnologiche. Stefano Pedrotti ha fatto il

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Aziende&Strategie

punto anche sul 2023: “Nell’anno in corso sono già stati investiti 4,5 milioni di euro per nuovi uffici, attrezzature, macchinari, logistica e movimentazione interna nello stabilimento di Caino e per un nuovo impianto fotovoltaico nel nuovo stabilimento di Borgo San Giacomo, capace di erogare una potenza da 400 kW. Gli investimenti fatti nel corso degli anni ci hanno consentito di aumentare la capacità produttiva e di crescere in diversi ambiti. Il settore alimentare resta il nostro target principale. Per il

2024 siamo in attesa che si assesti l’onda speculativa delle materie prime, per questo non sono stati ancora definiti gli investimenti”. Diego Pedrotti ha commentato: “I costi delle materie prime sono ancora alti e non torneremo ai livelli precedenti, ma si sta tornando alla normalità. Anche dal punto di vista della domanda, attualmente il trend è più stabile. Per quanto riguarda l’anno in corso, i volumi nei primi 9 mesi non si sono discostati dall’andamento dell’anno precedente. Il fatturato è in leggero calo ma questo è dovuto alla diminuzione della materia prima”.

Il fattore sostenibilità

A destra Gianluca Pedrotti, con i fratelli Diego e Stefano e la madre Giulia

Dal punto di vista di un approccio sempre più sostenibile, oltre ai due nuovi impianti fotovoltaici installati, nel 2022 lo stabilimento di Fontanella ha ottenuto la certificazione Emissioni zero. Se non il primo, sicuramente è uno dei primi stabilimenti di questo tipo a raggiungere questo ambito traguardo. Rispetto al 2020, nel 2022 sono state certificate emissioni ridotte dell’82% nello stabilimento di Fontanella e il restante 18% è stato compensato con crediti certificati. Obiettivo 2023 del Gruppo è raggiungere anche per lo stabilimento di Borgo San Giacomo il medesimo risultato. I tempi saranno più veloci, in quanto lo stabilimento è di nuova costruzione ed è già stato progettato con un approccio sostenibile e impatto ambientale ridotto. Anche dal punto di vista della materia prima, la carta utilizzata è ormai riciclata per il 90% e i clienti nel 2022 hanno sentito l’esigenza di acquistare carta riciclata, anche a causa della difficoltà di reperire materie prime. Si è discusso, infine, della criticità di trovare manodopera specializzata e della capacità del nostro settore di attirare i giovani.

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Aziende&Strategie Multi Import

punta su eventi e digitalizzazione La strategia di Multi Import per il futuro prevede la partecipazione alle più importanti fiere di settore, l’organizzazione di open house e una sempre maggiore digitalizzazione, intesa sia come ammodernamento del sito Internet che come introduzione delle nuove tecnologie nel processo di vendita.

mo partiti dall’ammodernamento del nostro sito www.multi-import.it, che rappresenta la casa dell’azienda su Internet e che deve essere al passo con le esigenze di navigazione dell’utente di oggi. Non è facile perché avendo oltre 20 fornitori è difficile avere da tutti il materiale aggiornato per il sito ma ci stiamo lavorando. Piuttosto che aspettare di avere il materiale di tutti probabilmente inizieremo a lanciare il nuovo sito con una parte dei contenuti già esistenti e poi andremo ad aggiornarlo man mano. Il nostro desiderio è di rendere il sito maggiormente user friendly, più facile da consultare per tutti. Altro aspetto legato alla digitalizzazione è l’introduzione dei mezzi digitali all’interno del processo di vendita. Vogliamo imparare ad utilizzare meglio i social e i motori di ricerca per trovare nuovi potenziali clienti che ad oggi non abbiamo ancora contattato. Non si tratta di una rivoluzione ma di andare ad introdurre strumenti nuovi all’interno di un sistema più tradizionale e articolato, naturalmente istruendo la forza vendita all’utilizzo delle nuove tecnologie. Al giorno d’oggi paga sempre meno andare a ‘bussare porta a porta’ in cerca di clienti ed è invece fondamentale farsi trovare pronti con tutti gli strumenti e i contenuti aggiornati quando dei potenziali si rivolgono a te”.

A

Cibus Tec 2023 abbiamo intervistato Aaron Montingelli, Responsabile della comunicazione di Multi Import, che ci ha anticipato quali sono gli obiettiviper il futuro dell'azienda e quali risorse verranno messe in campo per raggiungerli.

Una strategia basata su tre punti

“La nostra strategia per il futuro ruota attorno a tre punti. Innanzitutto proseguiremo con la partecipazione alle fiere più importanti, sia nel settore grafico che in quello del confezionamento, e Cibus Tec rappresenta sicuramente un esempio degli eventi che ci interessano. Anche se il nostro core business è sempre stato quello delle aziende grafiche, intendiamo entrare maggiormente nel settore del confezionamento, alimentare e non, perché crediamo che sia un mercato dal potenziale molto elevato. La partecipazione alle fiere ha anche un altro risvolto per noi: essere presenti per contattare i costruttori di macchine, gli OEM, sfruttando un’opportunità che ci può aprire nuovi spiragli. In secondo luogo, intendiamo investire maggiori risorse negli open house, eventi organizzati nei nostri spazi dove potremo offrire ai clienti e ai potenziali un’esperienza più personalizzata di quella che si può proporre in fiera. Durante l’open house il cliente può provare una macchina con un suo lavoro e riesce così a capire se quella specifica tecnologia può effettivamente rispondere alle sue esigenze. In un contesto simile, inoltre, riusciamo a seguirlo più da vicino e a creare un legame più stretto. Ultimo punto della nostra strategia è la digitalizzazione. Sia-

Tecnologie in mostra a Parma

La partecipazione a Cibus Tec ha consentito a Multi Import di mettere in mostra una variegata gamma di soluzioni di confezionamento adatte a molteplici utilizzi. Una delle novità più apprezzate è stata la Cluster X1 Easy, clusteratrice mono braccio progettata per inserire vaschette o contenitori con pellicola termo sigillata in un cluster in cartoncino pre-incollato e cordonato. Tutti i modelli di clusteratrici della Bacciottini sono collegabili direttamente alle linee di produzione, si possono realizzare pertanto macchinari esattamente specifici per le esigenze del cliente. Altra proposta particolarmente rilevante è la fascettatrice US 2000 PIC-CB-TTP, una soluzione per la fascettatura in-line di prodotti alimentari configurabile con stampante per la stampa dei dati variabili, in grado di personalizzare le fascette, di carta o polipropilene. A questo proposito, in fiera è stata presentata anche la nuovissima bobina ecologica “True Paper”, conforme alla direttiva UE e smaltibile come carta comune grazie ad una percentuale di carta del 95,5%. L’offerta proposta sullo stand è stata arricchita dalle nastratrici anche a carta adesiva, dalle legatrici ad elastico e dai due alimentatori/sfogliatori firmati Kora-Packmat, feeders automatici e versatili per l’alimentazione di pieghevoli, astucci e cartoncini, sachets e collarini per l’industria alimentare e non.

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Aziende&Strategie CMP Phar.ma

inaugurato il nuovo stabilimento

È stato inaugurato il nuovo stabilimento di CMP Phar.ma, azienda di Costabissara (VI) parte di Marchesini Group e specializzata nella realizzazione di sistemi di ispezione per il mondo farmaceutico. Un’operazione da sette milioni di investimento che porterà a un raddoppio dei collaboratori in quattro anni. Maurizio Marchesini: “Investiamo in Veneto e apriamo le porte della produzione all’AI”.

S

ono numeri importanti quelli che hanno accompagnato l’inaugurazione del nuovo stabilimento di CMP Phar. ma, azienda di Costabissara, in provincia di Vicenza, specializzata nella realizzazione di sistemi di ispezione per il mondo farmaceutico. Sette milioni di investimento. 5.000 nuovi metri quadri di stabilimento, di cui oltre la metà dedicati alla produzione. Un raddoppio - dalle attuali 42 unità alle 80 - dei collaboratori in quattro anni. E, soprattutto, lo sguardo che mira al progetto volto all’introduzione dell’Intelligenza Artificiale di serie su tutte le macchine di ispezione. All’inaugurazione hanno

Luigino Pilastro, AD di CMP Phar.ma

partecipato Barbara Beltrame, vicepresidente di Confindustria per l’Internazionalizzazione, e Giovanni Maria Forte, Sindaco di Costabissara. Gli onori di casa sono spettati a Luigino Pilastro, AD di CMP Phar.ma, e a Maurizio Marchesini, presidente di Marchesini Group. A Don Roberto Xausa, Parroco di Costabissara, il compito di impartire la benedizione al nuovo stabilimento

Una società dinamica

Nata nel 1969, CMP Phar.ma produce macchine per l’ispezione farmaceutica e l’industria veterinaria. Nel 1982, a poco più di 10 anni dalla sua nascita, diventa la prima società al mondo a lanciare sul mercato una macchina automatica per l’ispezione di fiale con illuminazione laser; in breve tempo, grazie ad una costante attività di ricerca e sviluppo, si consolida sul mercato internazionale perfezionando l’offerta con una vasta gamma di ispezionatrici automatiche e semi-automatiche per il controllo non solo di fiale, ma anche di flaconi, siringhe pre-riempite, sacche infusionali e prodotti liofilizzati. Nel 2018 Marchesini Group - multinazionale bolognese tra i primi produttori al mondo di macchine per il confezionamento di prodotti per i settori farmaceutico e cosmetico - firma l’acquisizione della maggioranza di CMP Phar.ma, grazie alla quale arricchisce ulteriormente il suo già ampio portafoglio prodotti. L’obiettivo è di rispondere a 360 gradi alle più diversificate richieste della clientela anche nell’ambito dell’ispezione

Maurizio Marchesini, presidente di Marchesini Group

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Aziende&Strategie e del controllo e di consolidarsi come produttore di linee complete in grado di realizzare e monitorare tutto il processo di confezionamento dei farmaci. Allo stesso modo, l’ingresso nella galassia di aziende controllate da Marchesini Group sta permettendo a CMP Phar.ma di contribuire, con le proprie ispezionatrici, alla realizzazione di intere linee di produzione, tra cui quelle utilizzate da Big Pharma per confezionare i vaccini anti-Covid e gli antitumorali, farmaci biologici che necessitano di un elevatissimo controllo qualità.

Un luogo di idee, intuizioni e innovazione

“Il nuovo stabilimento diventerà il cuore della produzione, ospitando i nuovi ambienti per la progettazione e l’assemblaggio di macchine singole e linee, mentre nell’attuale sede, poco distante, resteranno il magazzino e il dipartimento di Ricerca e Sviluppo aziendale” ha spiegato Luigino Pilastro. “In entrambi gli spazi lavoreremo per ideare e realizzare nuovi modelli di macchine di ispezione a completamento della gamma, che ci permetteranno di entrare in mercati importanti come quello nordamericano e cinese. Di pari passo, continueremo a sviluppare il nostro programma basato sull’Intelligenza Artificiale”.

L’AI che migliora il lavoro e la qualità

Il riferimento è al progetto futuristico sviluppato da un team interno che collabora con Eyecan, innovativo spin-off collegato all’Università di Bologna e partecipato da Marchesini Group. L’obiettivo di questo ambizioso progetto - che già nel 2024 inizierà a produrre le prime demo - è l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale di serie su tutte le macchine di ispezione. “In CMP Phar.ma e in Marchesini Group noi ricorriamo agli algoritmi dell’AI sia per la manutenzione predittiva delle nostre macchine che per migliorare i sistemi di visione e ispezione utilizzati durante i cicli di confezionamento, oltreché per rendere più intelligente la robotica necessaria a movimentare i prodotti sulle nostre linee” ha spiegato Maurizio Marchesini. “I risultati - già apprezzabili - promettono di migliorare la qualità della produzione e liberare gli esseri umani da incarichi ripetitivi a favore di lavori, appunto, più

umani. Ecco perché quando mi si chiede - anche nella mia veste di vicepresidente di Confindustria - se il progresso tecnologico creerà disoccupazione la mia risposta è ponderata: si perderanno senz’altro posti di lavoro, ma altre professioni emergeranno. Il delta sarà, piuttosto, tra chi disporrà delle reti neurali e chi non sarà in grado di utilizzarle”. Dopo il taglio del nastro, le istituzioni e gli ospiti hanno visitato il nuovo stabilimento che - al termine delle celebrazioni – ha avviato subito la produzione, garantendo al vicentino un nuovo polo industriale e tecnologico.

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Aziende&Strategie SACMI

un’anima “Green & Digital” dei tappi e delle preforme. Macchine che consumano meno e meglio, operatori agevolati nell’utilizzo del sistema e nel governo del processo. Sono solo alcuni esempi degli obiettivi che SACMI ha tradotto in tecnologie, prodotti e servizi innovativi, come i nuovi sistemi di controllo avanzati SACMI Smart Pack e Smart Care, e che i clienti hanno potuto toccare con mano durante gli incontri, collegati in diretta con l’officina SACMI. Attraverso live demo e approfondimenti, sono state analizzate anche le presse idrauliche rotative CCM per la produzione di tappi in plastica per compressione, le presse IPS per la produzione di preforme con la tecnologia dell’iniezione e il sistema di computer vision CVs. Nel pomeriggio i clienti hanno visitato i reparti produttivi e in particolare i reparti di produzione e collaudo delle presse per tappi e preforme, le linee di sviluppo dei sistemi computer vision e il laboratorio tecnologico, sino alle macchine assemblatrici ad alta velocità.

Porte aperte in SACMI Imola per una full immersion di due giorni nella tecnologia, nel product design e nelle soluzioni sostenibili e digitali protagoniste dell’evoluzione del packaging in plastica rigida. Una preziosa occasione di approfondimento sulle nuove soluzioni firmate SACMI e di networking con esperti internazionali e protagonisti del settore provenienti da 60 Paesi.

La sostenibilità

L’ambiente – e le tecnologie utili per mettere a terra il concetto di sostenibilità nel packaging – è stato protagonista assoluto della giornata di giovedì 19. La giornata si è svolta interamente nell’Auditorium 1919 di SACMI Imola e sono state approfondite nel concreto le evoluzioni tecnologiche funzionali alla prospettiva 3Rs (reduce, reuse, recycle). Al centro da anni della strategia di SACMI, questo approccio si è tradotto nello sviluppo di capsule e preforme sempre più leggere e performanti – risparmiando energia e materia prima – in ricerche avanzate sui nuovi materiali (come i nuovi biopolimeri a base di cellulosa). Più in generale, in soluzioni capaci di accompagnare il cliente nella transizione, come le tecnologie per l’adeguamento degli impianti alla produzione dei tappi tethered.

Q

uello del packaging è un settore consolidato e forte, che si prevede in crescita fino al 2026, secondo i dati di GlobalData. Questa tendenza è evidente specialmente nel comparto Food & Beverage. I principali driver che guidano gli attori di questo settore sono: la riduzione dei costi, maggiore consapevolezza e normative più stringenti nell’ambito della sostenibilità ambientale, maggiore efficienza grazie alla digitalizzazione e all’integrazione della supply chain. In quest’ottica SACMI imposta la propria spinta verso l’innovazione, che punta i riflettori sul binomio digitalizzazione-sostenibilità, due concetti che oggi pervadono ogni ambito della vita. La due giorni organizzata nell’headquarters di Imola ha messo in luce proprio questa strategia, con particolare attenzione sul settore del rigid packaging. Così il 18 e 19 ottobre è andato in scena “Green & Digital”, evento di networking globale con oltre 250 iscritti da 60 Paesi, nel corso del quale sono intervenuti anche esperti e partner internazionali.

L’approccio alle sfide

La presenza di ospiti internazionali, tra cui brand owner, converter, rappresentanti di organizzazioni specializzate in market analysis, avvalora il carattere inclusivo dell’iniziativa, pensata da SACMI per agevolare un approccio comune alle nuove sfide che riguardano l’intera filiera, dai produttori di capsule e preforme agli imbottigliatori, fino alle autorità regolatorie. “Quelle che abbiamo di fronte – ha osservato il presidente di SACMI, Paolo Mongardi – sono trasformazioni epocali. Parliamo di ambiente, la nostra casa comune, ma anche di digitale, uno strumento che pervade le nostre vite e che possiamo sfruttare a nostro vantaggio, per migliorare l’efficienza dei processi, la qualità e sostenibilità dei prodotti. Come sempre il focus principale che proponiamo è sulle tecnologie e siamo fieri, anche in questo caso, della pronta ed ampia risposta da parte dei nostri clienti e partner internazionali. Il nostro obiettivo è fornire gli stimoli giusti per affrontare, insieme, sfide e progetti comuni”.

La digitalizzazione

Nella mattina di mercoledì 18 ottobre i visitatori hanno assistito alle conferenze nell’Auditorium 1919, nella sede di SACMI Imola, con focus sui principali trend di mercato e sui profondi cambiamenti che la digitalizzazione imprime a uomini e macchine coinvolti nella manifattura. Non sono mancate le dimostrazioni pratiche sui vantaggi della digitalizzazione nella manifattura

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Il futuro digitale della stampa di packaging flessibile La Jet Press FP790 è la prima macchina da stampa digitale adatta alla produzione mainstream del packaging flessibile, grazie a prestazioni uniche e all’adattabilità agli ambienti di produzione esistenti. Basata sulle comprovate tecnologie a getto di inchiostro di Fujifilm, leader di settore, questa rivoluzionaria nuova macchina consente di risparmiare tempo e denaro, definisce un nuovo standard per la produzione sostenibile, innalza il livello dell’attività e assicura un esclusivo vantaggio competitivo.. Scopri in che modo la nuova Jet Press FP790 può trasformare la tua produzione di packaging flessibile.


Aziende&Strategie Per Laminati Cavanna

un nuovo impianto di recupero solvente di alta ingegneria Il 28 ottobre scorso Laminati Cavanna ha inaugurato presso la sede di Calendasco, in provincia di Piacenza, il nuovo impianto di recupero solvente a carboni attivi e rigenerazione, progettato e installato in tempo record da DEC Impianti.

il solvente, con risparmio di costi considerevoli. Il CEO di DEC Impianti, Andrea Formigoni, ha raccontato le potenzialità di questo progetto: “In soli cinque mesi abbiamo installato e messo in opera questo impianto, che ha coinvolto diverse aziende e una cinquantina di operatori. Il nuovo impianto non solo cattura e tratta le emissioni di COV, ma recupera anche l’acetato di etile necessario durante i processi di lavorazione in modo efficiente, consentendo all’azienda di riutilizzare i materiali nel processo produttivo, che diventa così a ciclo chiuso. La capacità tecnica di questo impianto è il recupero di circa 1800 tonnellate di solvente all’anno ovvero un risparmio di circa 12000 tonnellate all’anno di anidride carbonica. Se lo rapportiamo in valore, è l’equivalente di piantumare in quest’area 480.000 piante, pari al 30% della superficie del Comune di Calendasco. Anche dal punto di vista del trasporto, ci sarà un grande risparmio economico e un notevole beneficio ambientale, infatti per 1800 tonnellate di solvente necessitano circa 120 autocisterne all’anno. L’approccio da parte di Laminati Cavanna rappresenta alla perfezione il concetto di sostenibilità. Forse è una delle poche tecnologie attualmente esistenti potenzialmente implementabili in quasi tutte le attività industriali ad alto consumo di solventi, che permette di trasferire un guadagno all’azienda. In questo caso, l’abbattimento è finalizzato al riutilizzo. Un investimento di questo tipo significa guardare al futuro, ma per farlo occorre avere certezze di crescita e stabilità per i prossimi anni. Per questo dal punto di vista della politica e delle norme dobbiamo chiedere certezze e, dal punto di vista aziendale, occorre credere in un futuro di crescita”. Il Sindaco di Calendasco, Filippo Zangrandi, ha sottolineato: “Oggi stare al passo coi tempi significa impegnarsi per dare un contributo nella transizione ecologica, ed è quello che è avvenuto qui. Continuiamo a lavorare insieme alle imprese del nostro territorio per raggiungere la neutralità carbonica”.

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anti i collaboratori, fornitori partner e le autorità locali che sono intervenuti alla cerimonia di inaugurazione del nuovo impianti di recupero solvente. La Presidente Anna Paola Cavanna, con l’entusiasmo e la grinta che da sempre la contraddistingue, ha fatto gli onori di casa, aprendo con orgoglio le porte di un’azienda, che negli anni ha visto una grande evoluzione dal punto di vista strategico e tecnologico. È importante sottolineare che l’impianto è stato fortemente voluto dal management dell’azienda senza che sussistessero vincoli alcuni, infatti l’azienda è in linea da tempo con tutte le normative ambientali imposte. Il nuovo progetto, tra i pochi nel territorio piacentino, dimostra la lungimiranza della direzione dell’azienda e l’attenzione tanto all’ambiente, quanto a chi in questo territorio ha costruito la propria vita. Anna Paola Cavanna ha affermato: “Da anni ci stiamo impegnando per assicurare un miglioramento continuo delle nostre prestazioni, coscienti dell’impatto delle attività produttive sull’ecosistema naturale. Per questo seguiamo un approccio di economia circolare e abbiamo deciso d’investire in questo tipo di tecnologia per poter riutilizzare un componente fondamentale per la nostra produzione di imballaggi flessibili. Ho ritenuto fosse l’investimento giusto al momento giusto, per fare un salto in termini di efficientamento, di minor impatto sull’ambiente e creazione di valore per l’azienda”. Il direttore generale dell’azienda Carlo Fornaroli, che ha gestito tutto il progetto, ha dichiarato: “Ogni giorno affrontiamo le sfide dell’innovazione con determinazione e coraggio; non ci sarebbe crescita, non ci sarebbe benessere, non ci sarebbe una società in grado di funzionare se mancassero imprenditori con questa propensione al cambiamento”.

Focus sull’impianto

Il nuovo investimento ha sicuramente enormi vantaggi dal punto di vista ecologico, anche nei confronti del territorio in cui l’azienda opera ed è socialmente attiva, ma anche per l’aspetto economico; consente infatti di poter recuperare e riutilizzare

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Aziende&Strategie Berlin Packaging | Spirits

esaltazione del brand e sostenibilità Abbiamo incontrato Alessandro Tonoli, CEO di Berlin Packaging Italy, il quale ci ha spiegato il processo aziendale di sviluppo prodotto per il mondo Spirits che consente di offrire soluzioni di packaging all'avanguardia e sostenibili.

“I

l concetto che Berlin Packaging propone è quello del "one-stop-shop", il che significa che possiamo offrire un servizio completo, dal design all’industrializzazione delle bottiglie sino a tutti i servizi logistici. Nello specifico, accompagniamo il cliente del mondo degli Spirits lungo tutti gli step necessari per la creazione del proprio prodotto, avendo ben in la cui produzione "Carbon Reduced and Compenmente i mercati di riferimento, ossia l’end marsated" è ottenuta attraverso l’utilizzo di energia ket come ad esempio Gin, Rum, Tequila, Cognac, elettrica proveniente da fonti rinnovabili, l’uso di Whiskey... Insomma, un’ampia varietà di liquidi biometano in sostituzione del gas naturale ed il Alessandro Tonoli, CEO Berlin Packaging Italy ognuno con le proprie caratteristiche uniche. In ricorso ad un programma dedicato di compenbase all’end market cui si fa riferimento, Berlin sazione delle emissioni di CO2 residue. Vi è poi Packaging realizza studi di Marketing Intelligence per comil caso di Argotier, azienda specializzata in cocktail “readyprendere, in quello specifico segment, quali siano le forme, to-drink”, che ha trovato nel catalogo Berlin Packaging un il trend, se sia meglio presentarsi con un aspetto premium prodotto già rispondente alle proprie esigenze. La bottiglia o medium, se sia consigliata una tipologia di bottiglia da Helium Mixology per spirits è infatti leggera, con un contebar-tendering, quindi funzionale, più facile da maneggiare, nuto di vetro riciclato fino al 75% e con un programma di o qualcosa di più adatto per il duty-free, quindi più bella compensazione delle emissioni generate nella sua produzioda vedere. Ponendo sempre al centro il prodotto spirits e ne, trasporto e smaltimento finale. Citerei inoltre il progetto combinando caratteristiche di design funzionale, studio del sviluppato assieme alle Cantine Ceci, con cui il nostro cliente mercato verticale e Marketing Intelligence, Berlin Packaging propone i propri vini Otello Nero di Lambrusco e Otello Brut ha la possibilità di accompagnare il cliente lungo un percorso in un’inedita bottiglia di alluminio denominata Next. Si tratta mirato ad esaltare l’identità del brand in concomitanza con di una bottiglia da 0,75 litri dotata di un collo e di un’imboccala storia e le peculiarità del distillato. Ogni progetto tura sagomati che riprendono le “linee tecniche” delle viene valutato attentamente e gestito con un approcbottiglie in vetro per vini frizzanti e spumanti, quindi cio completo: design e progettazione del prodotto, progettata con una chiusura che permette di ospitare prototipazione, decorazione, packaging secondario e il classico tappo di sughero, la gabbietta di metallo e branding. Tramite il nostro approccio riusciamo ad la capsula. Di fatto è una bottiglia identica a quella di offrire la soluzione di packaging ottimale per qualsivetro, ma con i vantaggi dell’alluminio, quindi riciasi esigenza: innovativa, sostenibile, all’avanguardia clabile al 100%, leggera, resistente e più sottile. Non e personalizzata. da ultimo, le caratteristiche di conduttività dell’alluminio consentono un più rapido raffreddamento del Spirits, vino e sostenibilità contenuto, con un conseguente risparmio di energia. È nostra consuetudine proporre packaging che, oltre Ultimo, ma non meno importante, Berlin Packaging ad essere belli ed efficienti, siano anche sostenibili. può fornire piccoli lotti di bottiglie già presenti a Aiutiamo i clienti a sviluppare appieno il loro potencatalogo che devono essere solo personalizzate con ziale in termini di sostenibilità, progettando soluzioni una decorazione o con un’etichetta. Questa soluzione pensate per ridurre al minimo l’impatto ambientale è ideale per tutte quelle piccole realtà che non hanno e aumentando l'impiego di materiali riciclati. la possibilità di fare investimenti in sostenibilità, ma Tra gli esempi di questo nostro impegno vi sono la che vogliono comunque contribuire al benessere del bottiglia per il vino Aurelia, della collezione Itinera, nostro pianeta”.

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Aziende&Strategie Omnia Technologies cresce e investe

Omnia Technologies, la piattaforma di riferimento nelle tecnologie di automazione, imbottigliamento e packaging per i settori del beverage e del farmaceutico-medicale, continua ad ampliare la propria presenza sul mercato con due nuove acquisizioni e progetti innovativi con un approccio sostenibile.

Andrea Stolfa, CEO di Omnia Technologies

O

mnia Technologies, il Gruppo creato dal fondo Investindustrial per proporsi come partner per soluzioni e tecnologie integrate nel settore del food and beverage e farmaceutico-medicale, prosegue nel proprio percorso di crescita.

Due nuove acquisizioni

TMCI Padovan è un’azienda storica, operante nelle tecnologie per l’industria alimentare e delle bevande da più di 100 anni. Ad oggi, TMCI Padovan può contare su 4 siti produttivi, 230 dipendenti e un fatturato di circa 65 milioni di Euro, conseguito in 90 Paesi attraverso cinque divisioni: Easybräu-Velo, specializzata in impianti per la produzione di birra industriale e artigianale; Chemtech, attiva nella produzione

di macchinari per la produzione di gelatina, margarina e prodotti alimentari; Padovan, attiva nella progettazione di soluzioni per il settore enologico; SAP-Blendtech, divisione dedicata alla progettazione di macchinari e impianti per la produzione di succhi di frutta e soft drink; e IFBTECH, dedicata al mondo dairy e alla produzione di bevande healthy e a base vegetale. Grazie alla sua presenza nel mercato e alle importanti sinergie con gli altri brand e divisioni di Omnia Technologies, TMCI Padovan completa l’offerta del Gruppo nel settore del food and beverage e ne amplia ulteriormente la presenza nei mercati internazionali. Omega, società di sales engineering focalizzata sul supporto tecnico e sull’assistenza e da tempo partner strategico di Omnia Technologies nel continente americano, è

Una distilleria a impatto zero Technologies sviluppa soluzioni avanzate, sostenibili, su Oclientimnia misura e altamente efficienti con elevati livelli di servizio per globali.

L’approccio innovativo del Gruppo, adottato per la costruzione della prima distilleria industriale con impronta CO2 neutrale di Single Malt Whisky, è stato illustrato nel corso del simposio “Carbon Neutral Distillery: towards a fully sustainable production”, tenutosi presso l’Università di Edimburgo. La nuova distilleria sarà in grado di produrre due milioni di alcol puro all’anno. Il case study è stato presentato da Frilli, brand di Omnia Technologies specializzato nelle soluzioni per la distillazione. In particolare emergono: - il track record di Omnia Technologies nel progettare e realizzare soluzioni ad elevata efficienza e con un elevato livello di personalizzazione; - le caratteristiche dell’impianto realizzato in Scozia, alimentato completamente da energia elettrica prodotta con fonti rinnovabili;

La presentazione di Filippo Cannoni, Business Unit Leader di Omnia Technologies e Direttore Generale di Frilli

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Aziende&Strategie

THE ART OF INNOVATION

La sede di TMCI Padovan

la prima società con sede fuori dall’Italia che entra a far parte del Gruppo. Le due nuove acquisizioni andranno ad arricchire ulteriormente il portafoglio di Omnia Technologies, caratterizzato da un elevato livello di specializzazione tecnologica e da una forte attenzione al servizio e alla sostenibilità. Il Gruppo può oggi contare su un fatturato consolidato di circa 400 milioni di euro, con 17 siti produttivi e 1.400 dipendenti. “Queste acquisizioni rappresentano un passo fondamentale nel nostro percorso di crescita”, sottolinea Andrea Stolfa, CEO di Omnia Technologies. “TMCI Padovan è un’azienda con oltre 100 anni di storia e un portafoglio di know-how e clienti unico, mentre Omega va a completare in modo sinergico la nostra offerta e a migliorare il nostro servizio. Grazie a questi nuovi ingressi, si rafforza la presenza di Technologies nei macchinari per l’industria del food and beverage e si amplia ulteriormente la nostra offerta nei segmenti del processo e dell’imbottigliamento”.

- le informazioni sul risparmio energetico, la riduzione delle emissioni di CO2 e del consumo di acqua (a confronto con una configurazione standard) della distilleria a CO2 neutrale. “Abbiamo nel nostro DNA il risparmio energetico e l’ottimizzazione dei processi. È quello che, insieme all’approccio bespoke, ci distingue dai nostri competitor”, ha sottolineato Filippo Cannoni, Business Unit Leader di Omnia Technologies e Direttore Generale di Frilli. “Siamo convinti che il futuro sia produrre distillati di qualità con impatto ambientale minimo, completamente neutrale per quanto concerne le emissioni climalteranti”. Omnia Technologies, oltre a servire direttamente e attraverso i propri brand una fitta rete di clienti sul mercato anglosassone, opera direttamente sul territorio con una filiale commerciale e di service in UK. Un team dedicato segue da vicino il mercato e anticipa le esigenze dei clienti, assicurando il massimo livello di personalizzazione e di servizio.

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Aziende&Strategie Johnson-Fluiten

genesi e prospettive di un’azienda che cresce In 20 anni di attività l’azienda, protagonista nel segmento dei giunti rotanti per l’industria, ha dimostrato ampiamente l’eccellenza delle sue soluzioni. JohnsonFluiten è il risultato di una joint venture fra due realtà storiche del settore, Fluiten Italia Spa e Kadant Johnson.

L

a storia, le opportunità, il marketing e l’innovazione, il passato e il futuro di Johnson-Fluiten Srl rivelano cosa ha portato questa joint venture a diventare un’azienda con un forte brand e un’offerta unica nel panorama dei giunti rotanti. Il progetto Johnson-Fluiten discende dalle identità e caratteristiche delle due aziende che l’hanno plasmata: Fluiten e Kadant Johnson. I 20 anni dalla fondazione di Johnson-Fluiten sono l’occasione ideale per parlare con i due principali rappresentanti delle aziende che hanno dato vita a questo progetto: Fulvio Colombo, figlio del fondatore Delfo Colombo e Direttore Generale di Fluiten Italia Spa, e Mark Strik, Vice Presidente per l’Europa del settore Flow Control di Kadant Johnson e da 19 anni anche Amministratore Delegato di Johnson-Fluiten Srl.

➤ Com’è iniziata la collaborazione fra Kadant e Fluiten? Fulvio Colombo: Circa 22 anni fa, alla fine di lungo viaggio di lavoro, aspettando il volo per tornare a casa, in un bar di Napoli, mio padre, Delfo Colombo si trovò a discutere insieme al suo direttore commerciale, Rino Campaniello, a proposito della gamma di prodotti che veniva proposta al mercato. Le tenute meccaniche rappresentavano il core business della Fluiten Spa, e la produzione dei giunti rotanti era una parte interessante e in crescita all’interno dell’azienda. La gestione commerciale di

questa gamma di prodotti rappresentava una sfida per l’azienda che non aveva una struttura di vendita e marketing dedicata a questo mercato. Riflettendo sulla situazione dei diversi player ci si è accorti che un nome spesso associato ai giunti rotanti era “Johnson”, ma lo stesso nome non era presente tra quelli dei competitor diretti presenti dai clienti. Mark Strik: La Johnson Corporation era già conosciuta come leader mondiale nella produzione di giunti rotanti per vapore, impiegati soprattutto nelle cartiere. Quello che mancava era però un know-how specifico e delle linee di prodotti per affrontare il mercato industriale.

➤ Nei primi anni ’90 abbiamo quindi nello stesso mercato due realtà aziendali con prodotti, culture, dimensioni e necessità diverse. Quanto è stato difficile giungere all’idea di un progetto comune? FC: Gli obiettivi di business erano complementari, ma l’aspetto che ha permesso a questa sinergia di crescere e prendere forma è stata sicuramente la comune mentalità. Le aziende hanno capito che la compatibilità era profonda: essendo entrambe realtà “famigliari” condividevano valori, ideali, etica e approccio al lavoro. MS: C’è stato subito “feeling” a livello personale e l’idea di un possibile progetto comune è piaciuta a tutti.

Delfo Colombo, le radici del futuro el 1962 Alberto Delfo Colombo, conoNte scomparso, sciuto da tutti come Delfo e recentemenfonda Fluiten. "Gli ottimi

risultati di Fluiten - amava sottolineare sono il frutto di oltre 60 anni di dedizione, passione e traguardi raggiunti. Per centrare questi traguardi sono stati necessari tre elementi: le tecnologie, gli investimenti ma soprattutto le persone”. Delfo Colombo ha sempre creduto fermamente che la capacità di affermarsi dipenda dalla coesione e dalla professionalità delle persone che compongono un'azienda e per questo Fluiten è sempre stata una realtà a misura d'uomo.

Delfo Colombo42 fondatore di Fluiten, recentemente scomparso

Come ricordava spesso il fondatore, “Un indice di cui vado fiero è il bassissimo turnover del nostro personale. Alcuni collaboratori lavorano con noi da molto più di trent’anni e, come in una grande famiglia, sono coinvolti quotidianamente nelle decisioni che riguardano le nostre strategie di mercato.” Il testimone è ora passato al figlio, Fulvio Colombo, determinato a far sì che la storia dei successi di Fluiten e Johnson-Fluiten possa rinnovarsi e continuare ad essere raccontata ancora per molto tempo.

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Aziende&Strategie ➤ Parlando di business e di mercato, cosa distingue le ➤ Quali sono le prospettive e i prossimi obiettivi? soluzioni Johnson-Fluiten dalla concorrenza? MS: Vogliamo continuare a crescere, incrementando il portafoglio MS: Innanzitutto la vastità della gamma di prodotti poiché con dei prodotti e il livello qualitativo medio. i nostri giunti possiamo coprire le esigenze di gestione di tutFC: Ci sono ancora diverse zone del mondo che hanno molto ti i tipi di fluido: acqua, olio (diatermico ma anche idraulico), margine di sviluppo (penso alle economie emergenti, dal Sud refrigerante, aria e vapore. Grazie al nostro know-how, inoltre, America all’Asia) e alcuni settori che si stanno dimostrando abbiamo sviluppato una soluzione unica: il “Quick Replasempre più interessanti e che desideriamo esplorare. cement Design”(QRD). I giunti della serie R-RH sono stati progettati per consentire una rapida sostituzione della tenuta meccanica senza dover rimuovere il componente dalla macchina. La cura della tua Linea FC: Un altro fattore di è l’unico disegno successo risiede nel DNA di Johnson-Fluiten: essenche abbiamo in mente. do molto simile a quello di Fluiten, una percentuale molto importante dell’attuale produzione è rappresentata da prodotti custom e personalizzati. Inoltre, la serie G di giunti rotanti può vantarsi dell’ePER LINEE SEMPRE PIÙ EFFICIENTI sclusiva tecnologia LASER E INTEGRATE LIFT con la quale è realizzata la tenuta meccanica.

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➤ Qual è oggi il messaggio fondamentale di questo brand? FC: La base di partenza per i nostri giunti è la qualità produttiva, la cura con cui i componenti vengono realizzati, poi assemblati ed infine testati ma il vero ago della bilancia oggi è il servizio. Aspetti quali la velocità di risposta e di assistenza per riparazioni, la ricerca di soluzioni personalizzate e l’attenzione costante verso il cliente sono per noi i veri obiettivi. MS: Vogliamo diventare un vero “partner” per il cliente, fornendo soluzioni in modo efficace e veloce. Anche i temi della sostenibilità e dell’efficienza per noi sono di vitale importanza.

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Prodotti&Tecnologie Futuro prossimo flessibile 5.0 le nuove frontiere della tecnologia La due giorni organizzata da Digital Flex, in collaborazione con I&C-GAMA Group ed Esko, dedicata al mondo della prestampa e della stampa flessografica ha generato una piattaforma d’incontro e di condivisione delle tendenze emergenti nel settore contribuendo a definire il futuro del packaging.

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dee innovative, tecnologie all’avanguardia e collaborazione tra professionisti: queste le basi che hanno permesso di costruire un evento che è stato anche condivisione di esperienze e formazione. “Il faro della situazione nella prestampa flessografica è sempre stato qui”: queste le parole che Renato Vergnano, fondatore di Digital Flex – Nuova Roveco Group, aveva pronunciato preannunciando un grande sviluppo nella tecnologia e così è stato. Il figlio Andrea Vergnano, Senior Executive Vice President della società, ha spiegato che in questi anni l’azienda ha fatto proprio questo concetto e il percorso di evoluzione è proseguito: “A dieci anni di distanza dal primo evento, dove anticipammo le tendenze del settore che poi diventarono un must, oggi ci proponiamo di fare lo stesso. Abbiamo deciso di riproporre questo incontro tra professionisti della stampa e prestampa per presentare le novità più avanzate del settore. La nostra azienda negli anni ha dimostrato un costante impegno nell’adozione di tecnologie all’avanguardia, nuovi macchinari e soluzioni laser innovative. Tra le innovazioni più importanti, nuovi CtP laser, due linee completamente automatiche per le incisione delle lastre e, in arrivo, una nuova linea di incisione automatica. Nel reparto per la produzione di sleeve in elastomero con tecnologia di incisione diretta è stato installato il secondo sistema laser. Ultimo, ma non meno importante, è stata creata una nuova infrastruttura informatica ed è quasi terminato un nuovo archivio aziendale”.

L’importanza della gestione dei dati

Sante Conselvan, Managing Director di I&CGAMA Group, si è detto entusiasta di aver collaborato alla realizzazione di questo evento. L’azienda nel suo intervento si è concentrata sull’importanza dei dati e su come ottenere le massime performance grazie ad una gestione efficiente di questi. La parola è poi passata ad Andrea Zanatto di Zanatto Informatica e fondatore della start up Markplate, rappresentata da Esagrafica Service

Solutions, che ha presentato un sistema brevettato per la marcatura delle lastre flessografiche, di cui è ideatore. Tale sistema permette la condivisione di tutte le informazioni legate alle commesse, semplificando la gestione del lavoro dall’inizio alla fine. Markplate è una tecnologia che consente di marcare la lastra foto polimerica con un codice QR leggibile da normali lettori di barcode 2D. È possibile marcare qualsiasi punto della lastra senza intaccare lo spessore o danneggiare la superficie del fotopolimero. Anche nei casi più estremi, il codice rimane sempre leggibile e non è intaccabile da solventi. Questa soluzione non è solo un sistema di marcatura, ma una piattaforma flessibile per la condivisione di dati che mette in relazione il produttore di cliché con lo stampatore in un modo completamente nuovo. La chiave per accedere alle informazioni è il codice della lastra e quindi queste informazioni sono potenzialmente disponibili fino al fine vita della lastra stessa. L’inserimento dei dati è una fase importante e una volta raccolte le informazioni si creano delle chiavi univoche. La tecnologia è in via di sviluppo, ma già implementata presso Digital Flex, che sta supportando l’azienda nel testare un prototipo in produzione. La soluzione sarà disponibile nel primo semestre del 2024. Esko ha presentato il suo ecosistema di software e tecnologie che ottimizzano e automatizzano l’intera filiera produttiva, Andrea Vergnano dalla grafica all’incisione della lastra. QueSenior Executive Vice President Digital sta piattaforma di soluzioni risolve le sfide Flex – Nuova Roveco Group relative alla gestione dell’informazione tra

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Prodotti&Tecnologie cliente, fornitore e azienda, migliorando e automatizzando la comunicazione, gestendo le cadenze e determinando in maniera automatica competenze e tempi. I&C-Gama Group, partner dell’evento, ha evidenziato l’importanza dei dati, oggi essenziale per la qualità nella produzione. In particolare, Dario Cavalcoli di I&C-Gama Group ha esordito sottolineando la necessità della gestione e del controllo dei dati: “I dati stanno entrando nel quotidiano e devono essere quindi in grado di produrre informazioni. I dati se non vengono ‘governati’ sono dati inutili. I dati devono essere tradotti in informazioni”. In questo senso sono stati presentati dei prodotti, come le soluzioni ERP di SisTrade, in grado di fare ciò. Davide Pesenti ha inoltre presentato il nuovo monta cliché Camis, un macchinario completamente automatico, semplice, veloce e di facile utilizzo, che ottimizza la qualità del registro di stampa e i tempi d’avviamento. La macchina non necessita della presenza costante dell’operatore, che può dedicarsi ad altre operazioni, consentendo un’ottimizzazione delle risorse. Grazie all’automazione si possono ottenere standard di qualità, ma anche di tempistiche, ad esempio preventivando le fasi di montaggio. La macchina è in grado di essere connessa in rete e in questo modo consente una gestione di tutto i dati in maniera efficiente. Stefano De Paolis di I&C-GAMA Group si è soffermato in particolar modo sul controllo del consumo di inchiostro che oggi può essere certificato con precisione, tramite il sistema CCSone. Il sistema mostra proprio il suo punto di forza nel colmare la lacuna finora presente nei controlli del processo di stampa. Quello che fino ad oggi era fatto in modo empirico, ora con CCSone si può misurare. Il sistema raccoglie, infatti, i dati sul consumo dell’inchiostro, consente di fare aggiunte calcolate di inchiostro, rileva il livello minimo di inchiostro e lo segnala con un allarme. I dati rilevati in tempo reale sui consumi di inchiostro possono essere inviati al sistema gestionale aziendale e rivelarsi utili sia per la comparazione col preventivo sia per ristampe future.

Innovazione in prestampa

Altra novità presentata è stata Reflex colour proofing, una soluzione di Mutoh e CGS-ORIS, rappresentata in Italia da Join: si tratta di un innovativo sistema per la realizzazione di prove colore e mockup direttamente sul supporto del cliente, quindi sul materiale definitivo di stampa. La soluzione si compone del plotter ValueJet di Mutoh, disponibile in diversi formati, di inchiostri speciali e del software ORIS Flexpack per la gestione del colore e delle funzionalità specifiche per il mondo flexo. Questa tecnologia consente un color management completamente integrato e una qualità ottimale del prodotto fornito grazie all’utilizzo della quadricromia più orange, green, blue e bianco. Il risultato è quindi estremamente fedele. Il nome “Reflex” è stato scelto in modo evocativo perché l’output prodotto riflette il risultato finale di stampa, creando un prototipo completo a tutti gli effetti. Grazie a questo sistema innovativo di proofing, in grado di stampare su qualsiasi materiale, il cliente potrà avere una visione più realistica del suo packaging. Ci sono differenti installazioni in diversi campi di applicazioni, dal termoretraibile al metallo, dall’in-mould a film sottili. Le due giornate dell’evento “Futuro prossimo Flessibile 5.0” si sono concluse con una visita allo stabilimento, che ha permesso ai partecipanti di osservare da vicino le caratteristiche di questi prodotti capaci di tracciare il futuro del packaging.


Prodotti&Tecnologie Arca Etichette sostenibilità in primo piano La grande protagonista allo stand di Arca Etichette a Cibus Tec 2023 è stata la soluzione completa Striped Linerless: fascette avvolgenti ecologiche da applicare automaticamente alle vaschette alimentari grazie all’apposito efficiente sistema di applicazione.

e quindi una maggiore autonomia di funzionamento, riducendo i fermi linea per cambio del rotolo, aumentando la produttività. La sostituzione dei rotoli è velocissima, grazie al giro carta brevissimo ed all’assenza del supporto da rimuovere. La fascetta – prosegue Martina Stea - presenta strisce adesive solo dove strettamente necessario per vincolarla al vassoio. Rispetto alla classica etichetta completamente adesiva, abbiamo quindi un risparmio di materiale adesivo e questo rappresenta sicuramente un altro plus di questa soluzione, permettendo di avere definite zone di adesione sulla vaschetta. Infine, si può stampare fronte-retro, offrendo quindi uno spazio maggiore per la comunicazione delle informazioni relative al prodotto”. Le etichette Striped linerless sono perfette per confezioni skin-pack con superficie irregolare perché l’adesivo a strisce, spalmato in zone definite in sede progettuale e predeterminate dell’etichetta, evita le fastidiose grinze delle tradizionali etichette autoadesive che deformano immagini e testi. Sono inoltre realizzabili anche nella versione removibile “slider”, ideali per vaschette che devono essere scaldate nel forno a micro-onde, per permettere la completa rimozione della fascetta, senza lasciare residui di adesivo e cartone. Già tante importanti realtà del mondo alimentare hanno dimostrato forte interesse e soddisfazione sia per le proprietà di questa etichetta ecologica sia sull’efficienza della macchina etichettatrice.

A

rca Etichette ha partecipato a Cibus Tec 2023 esponendo le proprie tecnologie e competenze specializzate in ambito food and beverage, a cominciare dall’ampio portafoglio di etichette autoadesive e sleeve fino ad arrivare alla soluzione completa Striped Linerless.

Fascette avvolgenti ecologiche

La soluzione Striped Linerless si compone, come anticipato, di sistema di applicazione e di fascette avvolgenti ecologiche da applicare alle vaschette alimentari utilizzate per diversi settori: dalla carne al pesce, dai dessert ai cibi pronti, dalle insalate alla frutta e verdura. Come ci ha raccontato Martina Stea, Marketing & Business Development Specialist di Arca Etichette, “Si tratta di fascette in cartoncino FSC o materiale sintetico che si presentano come un rotolo continuo di materiale adesivo privo di liner di supporto. L’assenza di questo materiale che andrebbe smaltito in discarica la rende una soluzione perfettamente ecologica e sostenibile. In abbinamento alla fascetta, proponiamo l’apposita macchina etichettatrice che si occupa della sua applicazione, a 100-140 pezzi al minuto, “da sopra”, a “C”, a “U” o completamente avvolgente, anche con sovrapposizione dei lembi. Un codificatore digitale a trasferimento termico permette la personalizzazione delle etichette con dati variabili, anche in collegamento con una bilancia. Il limitato spessore del materiale, in quanto privo del supporto siliconato, e l’avanzamento del rotolo a passo corto consentono una grande capacità dei rotoli di etichette

Eccellenza nelle etichette e nella sostenibilità

“Oltre alle fascette Striped Linerless, a Parma presentiamo la nostra ampissima gamma di etichette autoadesive e sleeve per qualsiasi scopo, promozione, decoro, logistica, sicurezza. Arca Etichette è, da sempre, molto attenta all’innovazione di prodotto e processo, detiene numerosi brevetti sulle etichette di sicurezza, sigilli ed etichette anticontraffazione; svariati progetti riguardano le etichette serializzate che aiutano a tracciare la produzione e la distribuzione dei prodotti su cui esse sono applicate, per consentire ai nostri Clienti di rendere i prodotti univoci e combattere le fuoriuscite di canale ed il mercato parallelo” conclude Martina Stea. Una parola che non manca mai nel vocabolario di Arca Etichette è sostenibilità, e spazia dalla proposta di prodotti adesivi eco-friendly a processi produttivi più green, dallo sviluppo di una filiera sempre più sostenibile alla generazione di iniziative positive a favore delle persone e della comunità locale. Inoltre, dal 2021 l’azienda si è evoluta in Società Benefit e dal 2022 fa parte della Community delle aziende certificate B Corp, un elevato standard internazionale che certifica il suo business come forza positiva, misurando le performance ambientali, sociali ed economiche dell’attività. L’impegno verso il green è confermato dalla Relazione di Impatto, resa pubblica ogni anno da tutte le società del Gruppo verso tutti i propri stakeholder. In maniera trasparente e concreta, Arca rendiconta tutte le sue azioni per ridurre ogni impatto durante le lavorazioni aziendali. Riorganizzare e innovare, senza perdere di vista l’ambiente, è ormai obbligatorio. Sul sito, www.arcaetichette.it, nella sezione Sostenibilità/B Corp, è disponibile la loro Relazione di Impatto.

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Prodotti&Tecnologie P.E. Labellers

50 anni di innovazione concepita con un corpo centrale che può avere varie In occasione di Cibus Tec 2023 abbiadimensioni, fino a 7 diametri per soddisfare tutte mo incontrato Cristiana Rondini, le esigenze di produzione, a cui possono essere Marketing & Communication Direcagganciate unità di etichettatura completamente tor di P.E. Labellers, che ha illuinterscambiabili tra loro: questo è un enorme strato i punti di forza della nuova vantaggio per un’azienda che ha la necessietichettatrice lineare SkyLine e tà di etichettare i propri prodotti con diverse l’estrema modularità dell’etichettecnologie e velocità e lo può fare con un’unica tatrice Modular SL. Infine, una pamacchina. E, infine, l’essere multi-applicazione noramica sulla strategia adottata da rappresenta la massima espressione della flessibilità e, quindi, della capacità di soddisfare i bisogni Cristiana Rondini, P.E. Labellers per rafforzarsi sul merMarketing & di etichettatura di moltissime aziende operanti cato a livello globale. Communication Director praticamente in tutti i settori. Per questo Modular SL è riconosciuta dai nostri clienti dislocati in tutto il mondo come un’icona di design ispirata al concetto di ergonomia e modularità totale. Soluzione ideale per molti differenti mercati, anche molto lontani tra di loro, che operano nella dimensione del packaging.

di P.E. Labellers

➤ I fari sono puntati sulla nuova etichettatrice lineare SkyLine. Quali sono le peculiarità di questa macchina? SkyLine è l’ultima nata in casa P.E. Labellers. Questa nuova macchina lineare adesiva ha avuto da subito un grandissimo successo. È stata presentata in anteprima mondiale a Pack Expo Las Vegas e finalmente adesso abbiamo la possibilità di dimostrarla nel Bel Paese. Siamo molto orgogliosi di questa ennesima creazione di successo del dipartimento di Ricerca & Sviluppo di P.E. Labellers, che ha vinto l’Innovation Award del Cibus Tec 2023. È una macchina che si differenzia in modo significativo da tutte le altre soluzioni lineari sul mercato, è sorprendente perché unisce estetica e compattezza con una serie di funzionalità che non sono assolutamente scontate, soprattutto per una macchina lineare. SkyLine è una macchina vocata all’ergonomia, concetto che fa rima con la sicurezza dell’operatore. È una macchina pensata per l’operatore. Offriamo la possibilità di avere l’assistenza remota di serie standard su ogni modello. Infine, dal pannello di controllo e dall’HMI, con un semplice touch è possibile attivare moltissime funzionalità, di grande supporto sia al cliente che al Service, che rendono SkyLine una macchina davvero smart.

➤ P.E. Labellers sta adottando una strategia che la sta portando a rafforzarsi sul mercato a livello globale, ce ne parli? P.E. Labellers è un’azienda che in quasi 50 anni ha dimostrato di credere profondamente nell’innovazione, e i mercati di tutto il mondo ci hanno dato ragione. La spinta all’altissima qualità con cui è realizzato ogni singolo componente di ciascuna macchina, è qualcosa che effettivamente ci differenzia sul mercato e che continua ad esserci riconosciuto dai nostri clienti. L’attenzione a quella che noi chiamiamo produzione verticale ed il processo produttivo smart in linea vanno in questa direzione. In ogni sito produttivo di P.E. Labellers nel mondo si segue una filosofia di produzione votata all’automazione di ogni singolo processo, per standardizzare ogni componente che poi verrà utilizzato per realizzare soluzioni assolutamente customizzabili. P.E. Labellers in questi anni ha saputo crescere in modo organico, ma anche capillare. Abbiamo siti produttivi in Italia, Nord America, Brasile (solamente nel mantovano contiamo su 5 divisioni Diverse) e Centri Service negli Stati Uniti e in Cina. Mi fa piacere chiudere parlando della prossima celebrazione del cinquantesimo anniversario dell’azienda, che si terrà nel 2024: P.E. Labellers è un’azienda storica con 50 anni sulle spalle, che non smette di innovare e fare da traino nel campo delle soluzioni di etichettatura oggi presenti sul mercato.

➤ Modularità è la parola chiave per l’etichettatrice Modular SL. Quali sono i vantaggi di questa soluzione? Modular SL, come dice il nome stesso, è una soluzione di etichettatura che si ispira completamente al concetto di flessibilità. È una macchina super flessibile, multi-configurazione e multi-tecnologia. I punti di forza della Modular SL stanno nella sua capacità di poter assecondare tantissime esigenze produttive proprio in virtù della sua versatilità. La Modular SL è stata

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Prodotti&Tecnologie Mettler-Toledo integrazione di tecnologie di ispezione X2, a prescindere dal modello, è caratterizzata dallo Roberto Scanu, Responsabile Divisione stesso tipo di meccanica con accesso frontale, che Ispezione Prodotti di Mettler-Toledo permette una rapida manutenzione: apriamo il siItalia, intervistato in occasione di Cistema, smontiamo le parti da pulire, igienizziamo, bus Tec 2023, presenta la nuova richiudiamo il sistema e la macchina è pronta per gamma di soluzioni di ispezione proripartire. Un’altra peculiarità è il software, che è gettate per il controllo di un’ampia la parte centrale dei sistemi a raggi X: qui abbiamo gamma di prodotti alimentari e beun’interfaccia umana di grosse dimensioni, dove vande, e la Serie X2 progettata per l’operatore in modo molto semplice programma un l’ispezione di confezioni di piccole e menuovo prodotto, lo acquisisce ed in cinque minuti Roberto Scanu, è pronto per la produzione con il massimo della die dimensioni. Responsabile Divisione Ispezione Prodotti di Mettler-Toledo Italia

➤ In questa fiera presentate una nuova gamma di soluzioni di ispezione progettate per il controllo su un’ampia gamma di prodotti alimentari e bevande. Ci illustri le principali novità introdotte? A Cibus Tec 2023 presentiamo tutte le nostre soluzioni per l’ispezione prodotti, che si articolano intorno ai quattro pilastri fondanti la nostra produzione: controlli peso, metal detector, sistemi a raggi X e sistemi di visione. Queste tecnologie possono essere combinate fra loro per permettere ai nostri clienti di avere soluzioni ottimizzate 2 in 1 o 3 in 1. ➤ Qual è il filo conduttore che contraddistingue la vostra offerta? Sicuramente il risparmio e l’ottimizzazione dei processi per i nostri clienti. Il nostro dipartimento di Ricerca & Sviluppo concentra i propri investimenti nel trovare e implementare soluzioni che possano aiutare i nostri clienti a ridurre i costi di esercizio delle nostre apparecchiature tramite la riduzione dell’ingombro delle macchine, l’ottimizzazione delle interfacce umane con display facili da utilizzare, software intuitivi, sistemi automatici di acquisizione del prodotto con configurazione in tempi ridottissimi, se non zero, e una rapida manutenzione grazie all’ingegnerizzazione delle parti meccaniche che permette un downtime di pochi minuti per pulire e igienizzare la macchina e rimetterla in produzione.

sensibilità. Quindi abbiamo anche in questo caso risposto alla necessità di ridurre i costi ottimizzando l’investimento.

➤ Mettler-Toledo mira a soddisfare le esigenze dei clienti proponendo la possibilità di combinare e integrare diverse tecnologie di ispezione in un’unica soluzione. Quali sono i vantaggi per i clienti? Mettler-Toledo offre quattro tecnologie fondamentali per l’ispezione prodotti: il controllo peso, il metal detector, i raggi X e la visione. A seconda delle esigenze dei clienti possiamo integrare in un’unica macchina queste tecnologie di ispezione. Spesso troviamo un checkweigher integrato con un sistema a raggi X o un checkweigher con un metal detector e un sistema di visione a tre telecamere in ingresso, come quello che esponiamo qui in fiera. Questo permette di avere un footprint, cioè un ingombro in linea, ridotto: le tre tecnologie occupano due metri lineari. I clienti spesso cercano di avere compattezza perché gli spazi rappresentano un costo, quindi offrire una linea compatta è il nostro primo obiettivo. In secondo luogo, l’operatore lavora con una sola interfaccia, tutto è collegato nella stessa ricetta quindi selezionando un prodotto si seleziona automaticamente anche l’etichetta, la sensibilità e il peso. Ancora una volta rispondiamo, quindi, alle esigenze dei nostri clienti che spesso chiedono di ottimizzare questi processi.

➤ Proprio in questi giorni debutta in Italia la serie X2 per l’ispezione di confezioni di piccole e medie dimensioni. Quali sono le peculiarità di questa serie? La serie X2 è una serie di sistemi a raggi X innovativa, completamente modulare e scalabile. Proponiamo soluzioni entry level per applicazioni semplici fino a soluzioni per applicazioni molto più complesse per molti tipi di packaging. Infatti la macchina è a raggio verticale, quindi adatta per tutto il confezionato, che sia in flowpack, in scatola o in qualsiasi altro tipo di confezione. La linea

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Prodotti&Tecnologie igus Italia

30 anni di evoluzione! igus festeggia il 30esimo anniversario dell’apertura della filiale italiana, che in questi anni è cresciuta esponenzialmente, consolidando come punto di forza l’attenzione al cliente e la spinta innovativa.

È

un’evoluzione continua la storia della filiale italiana di igus, azienda tedesca nata a Colonia negli anni Sessanta specializzata nella produzione di motion plastics, ovvero componenti tecnici in polimeri ad alte prestazioni per ogni tipo di applicazione in movimento.

La storia di igus Italia

Nell’immagine i tre Country Manager di igus Italia: Marcello Mandelli responsabile della divisione catene portacavi, Giulio Ferrante responsabile della divisione cuscinetti dry-tech e Luca Bonfanti responsabile amministrazione, risorse umane e finanza

Le soluzioni motion plastics in mostra a CibusTec

alimentare e del confezionamento, l’igiene è un requisito Nrigideell’industria fondamentale e i produttori di macchine devono rispettare regole molto per prevenire ogni rischio di contaminazione. igus dispone di una

gamma in costante ampliamento che comprende soluzioni conformi alle normative FDA ed EU 10/2011 in materia di contatto diretto con gli alimenti e quindi ideali per macchinari destinati all’industria del food & beverage e del confezionamento. L’azienda, inoltre, ha recentemente aderito all’EHEDG, nota associazione tedesca che riunisce importanti fornitori del settore alimentare, università, autorità sanitarie e istituti di ricerca. Tante le soluzioni motion plastics firmate igus che sono state in mostra a CibusTec 2023. Tra le novità in anteprima italiana: la prima guida lineare drylin W con slitta Hygienic Design; la gamma di snodi sferici igubal Food Contact; le lastre iglidur A160; il nuovo modulo lineare con cinghia dentata ZLW-1050-ES in acciaio inossidabile; il bestseller TH3, la prima catena portacavi in tecnopolimero progettata secondo le direttive Hygienic Design.

Era il 1993 quando igus aprì in Italia una sede commerciale, che negli anni è cresciuta esponenzialmente. “Quella italiana è stata tra le prime filiali di igus nel mondo, che oggi annovera complessivamente 4.600 dipendenti”, racconta Marcello Mandelli, country manager alla guida della realtà italiana insieme a Giulio Ferrante, responsabile della divisione cuscinetti dry-tech, e a Luca Bonfanti, responsabile amministrazione, risorse umane e finanza. “Siamo partiti con una decina di dipendenti da un piccolo magazzino sito a Lomagna, in provincia di Lecco, per arrivare alla realtà attuale di Robbiate, sempre in Brianza, che oggi conta 105 collaboratori e un fatturato di 65 milioni di euro”. Se la produzione è saldamente tedesca, in igus Italia si lavora alla personalizzazione del prodotto. “La nostra forza è l’occhio di riguardo nei confronti del cliente, oltre alla forte spinta innovativa della Casa Madre, che investe importanti risorse in ricerca & sviluppo per mettere a punto sempre nuovi materiali e nuove soluzioni”, spiega Mandelli. Un’attività che si traduce in un vastissimo catalogo che ogni anno viene arricchito con 150/200 novità che ampliano gli ambiti applicativi e i mercati di riferimento. Si tratta di inediti prodotti, ma anche di servizi digitali per l’industria 4.0 come, ad esempio, le piattaforme online per la configurazione e la customizzazione dei componenti o l’iguverse, il metaverso igus dove ingegneri e progettisti si possono incontrare nella realtà virtuale per sviluppare nuove soluzioni.

Uno sguardo al futuro

Oggi igus Italia guarda al futuro con l’ambizione di continuare a portare sul mercato tante innovazioni. I settori in cui i componenti igus trovano impiego, infatti, sono numerosissimi: dalle catene portacavi per la costruzione di macchine e impianti ai cuscinetti utilizzati nell’industria del mobile, in quella alimentare e del confezionamento. Ma anche componenti per macchine agricole, per il settore edile e l’automotive. “Diamo risposte mirate alle esigenze dei nostri clienti – ha spiegato Giulio Ferrante – perché abbiamo la possibilità di fare tante personalizzazioni sui prodotti. E il nostro magazzino automatizzato ci permette di gestire l’immensa mole di componenti direttamente nella sede italiana”. I risultati conseguiti confermano la bontà della strada intrapresa, che guarda al futuro puntando su automazione e digitalizzazione.

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Prodotti&Tecnologie U.I.F.A.T. scelta ecologica per la marcatura U.I.F.A.T. mette a confronto l’impatto ambientale della stampa a getto d’inchiostro diretto rispetto alla stampa di etichette, facendo emergere molti fattori a vantaggio della prima tecnologia. Eccone alcuni...

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el mondo di oggi, in cui l’attenzione per l’ambiente è diventata fondamentale, è essenziale analizzare l’impatto ambientale delle diverse tecnologie di stampa utilizzate nei vari settori industriali. Una delle domande che spesso ci si pone è quale sia il metodo di stampa più rispettoso del pianeta. In questo articolo, U.I.F.A.T., fornitore di soluzioni per la stampa, la codifica e la marcatura industriale, analizza da vicino l’impatto ambientale di due metodi comuni: la stampa a getto d’inchiostro diretto e la stampa e applicazione di etichette.

Stampa a getto d’inchiostro diretto

La stampa a getto d’inchiostro diretto è una tecnologia che sta crescendo in popolarità per il suo potenziale di riduzione dell’impatto ambientale. Ecco perché: 1. Meno rifiuti Una delle caratteristiche principali della stampa a getto d’inchiostro diretto è che elimina la necessità di etichette adesive. A differenza della stampa e dell’applicazione, in cui le etichette vengono stampate separatamente e poi applicate, la stampa a getto d’inchiostro diretto consente di stampare direttamente sul prodotto. Di conseguenza, si riducono gli sprechi di carta e supporti, contribuendo a ridurre i rifiuti nella catena di fornitura. 2. Riduzione delle emissioni di CO2 Meno rifiuti significa anche meno emissioni di anidride carbonica associate alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti. Inoltre, eliminando la produzione e l’applicazione di etichette autoadesive, la stampa a getto d’inchiostro diretto riduce la necessità di trasportare materiali aggiuntivi, con un impatto positivo sull’impronta di carbonio. 3. Inchiostri ecologici Anche gli inchiostri utilizzati nella stampa a getto d’inchiostro diretto si stanno evolvendo verso formulazioni più ecologiche. Molte aziende stanno adottando inchiostri a base d’acqua, meno dannosi per il pianeta rispetto ai tradizionali inchiostri a base di solventi. Ciò contribuisce a ridurre l’inquinamento dell’aria e dell’acqua.

rifiuti solidi. 2. Emissioni aggiuntive di CO2 L’intero processo di produzione, trasporto e applicazione delle etichette autoadesive comporta ulteriori emissioni di gas serra. Ciò include il trasporto dei rotoli di etichette, il funzionamento delle macchine da stampa e l’applicazione ai prodotti finiti. Queste emissioni contribuiscono al cambiamento climatico. 3. Consumo di risorse La produzione di etichette autoadesive richiede risorse come carta, inchiostri ed energia. Questo consumo di risorse naturali è generalmente superiore a quello della stampa a getto d’inchiostro diretto, il che aggrava l’impronta ambientale.

In conclusione

U.I.F.A.T. sottolinea come la stampa a getto d’inchiostro diretto offra un vantaggio significativo in termini di impatto ambientale rispetto alla stampa e all’applicazione di etichette. Meno rifiuti, minori emissioni di CO2 e l’uso di inchiostri ecologici rendono questo metodo un’opzione più sostenibile. “Le aziende che si preoccupano del proprio impatto ambientale dovrebbero prendere in seria considerazione l’adozione della tecnologia di stampa a getto d’inchiostro diretto. Non solo offre vantaggi ecologici, ma contribuisce anche a migliorare la reputazione ambientale di un’azienda”, spiega Marco De Piccoli, co-titolare di U.I.F.A.T. “In definitiva, l’impatto ambientale delle nostre scelte tecnologiche è un fattore chiave per affrontare le sfide ambientali che abbiamo di fronte. Scegliendo soluzioni di stampa più ecologiche, possiamo contribuire a preservare il nostro pianeta per le generazioni future”.

Stampa e applicazione di etichette

Rispetto alla stampa a getto d’inchiostro diretto, la stampa e l’applicazione di etichette presentano una serie di svantaggi in termini di impatto ambientale: 1. Produzione di rifiuti di etichette L’uso di etichette adesive nel processo di stampa e applicazione genera un volume considerevole di rifiuti. Una volta utilizzate, queste etichette diventano spesso rifiuti difficili da riciclare a causa della loro complessa composizione, contribuendo all’accumulo di

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Prodotti&Tecnologie Interroll

tecnologie ed esperienza nel food & beverage Il settore del food & beverage richiede impianti produttivi di grande sicurezza, precisione, velocità e affidabilità. Interroll non solo ha le tecnologie e le soluzioni adeguate ma vanta anche importanti esperienze di movimentazione in quel settore produttivo.

Hygienic Transfer (UHT). Si tratta di una soluzione innovativa tesa a rendere più igienica una fase del processo chiave nel taglio della carne di pollo e che può quindi contribuire a prolungare la durata di conservazione dei prodotti avicoli.

Mototamburi per il food & beverage

L’Università degli Studi di Parma, in una ricerca, ha confermato i concreti vantaggi di soluzioni di movimentazione quali i mototamburi, negli impianti di produzione alimentare. Queste soluzioni, nelle quali Interroll vanta una riconosciuta leadership, oltre che più igieniche sono anche più veloci e facili da installare rispetto ai tradizionali motoriduttori. Nel mototamburo, infatti, i componenti (motore, ingranaggi, albero e cuscinetti) sono integrati internamente, dunque qualunque impianto sarà più semplice per la presenza di un minor numero di componenti e l’installazione risulterà meno ingombrante e più veloce. I mototamburi Interroll, altamente avanzati e compatti, soddisfano i più severi requisiti igienici e sono utilizzati da aziende leader del settore in tutto il mondo. Così le soluzioni di movimentazione automatizzate non solo funzionano in modo estremamente efficiente e risparmiano energia, ma soddisfano anche i massimi requisiti igienici stabiliti dalla Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti, dall’Unione Europea (UE) e dall’European Hygienic Engineering and Design Group (EHEDG). Proprio i mototamburi Interroll, e per la precisione l’asincrono DM0138 con gommatura NBR in classe IP69K, per cui iperigienico, sono stati selezionati dalla società BMB di Molina di Malo (VI) che ha sviluppato un’innovativa e rivoluzionaria tecnologia per il confezionamento sottovuoto o ad atmosfera modificata di alimenti. BMB ha presentato recentemente al mercato la sua nuova macchina Conveyor Map, che grazie a questa innovazione e alla tecnologia di movimentazione Interroll, è in grado di operare in modalità automatica, triplicando la produttività media di confezionamento sottovuoto.

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a movimentazione igienica, puntuale, precisa, efficiente e veloce degli alimenti all’interno degli stabilimenti produttivi è un elemento chiave per il successo dei produttori del mondo alimentare.

Il nuovo SHC

Interroll, con il recentissimo Convogliatore Igienico Speciale (Special Hygienic Conveyor - SHC), che permette agli integratori di sistemi e agli utenti che devono soddisfare requisiti igienici particolarmente esigenti, aumenta il valore aggiunto offerto dalla ben nota Interroll Modular Conveyor Platform (Piattaforma di Convogliatori Modulari - MCP). Nei processi di lavorazione degli alimenti, con questa nuova soluzione si possono implementare flussi di materiale in modo altamente efficiente, ad accumulo zero, come finora possibile solo in moderni centri di smistamento o in altre strutture di distribuzione. Il concetto di azionamento decentralizzato, utilizzato nello Special Hygienic Conveyor, consente di risparmiare fino al 50% di energia nel solo funzionamento start-stop rispetto alle soluzioni di azionamento centralizzate che funzionano in modo continuo. Allo stesso tempo, questo si traduce in un livello di rumorosità che migliora l’ambiente di lavoro e riduce l’usura durante il trasporto di casse standard E2, dove non possono esserci compromessi in fatto di igiene. Oltre all’SHC, Interroll ha recentemente presentato anche una specifica soluzione dedicata alla lavorazione del pollo, l’Ultra

Esperienze nel mondo del food

Si va dalle macchine per il confezionamento del burro della Ing. Vezzadini di Reggio Emilia, ai sistemi di trasporto ad alta igiene della tailandese Chiarone Pokphand Foods (CPF), tra i più grandi produttori mondiali di mangime e di gamberetti e tra i primissimi produttori al mondo di carne avicola e suina, oltre che di altri prodotti agricoli. È a tecnologia Interroll anche la movimentazione tra le linee produttive e i magazzini automatici per l’avvio alla spedizione dei prodotti di un famoso produttore di pet food. Sempre a firma Interroll è l’efficientamento con innovative ed igieniche curve a nastro dell’impianto di produzione dell’Agrícola San Clemente, produttore cileno di frutta fresca e succhi di frutta di alta qualità. Interroll ha contribuito inoltre in modo sostanziale al successo delle linee e macchine per il confezionamento alimentare della G.Mondini Spa e a quelle della Velati di Tribiano (Mi), storica società che realizza macchine e linee complete per il trattamento della carne.

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Prodotti&Tecnologie Vision il fusore di adesivo diventa ancora più performante in dalla sua introduzione sul mercato nel di fusione da 5 a 18 kg/h. Il serbatoio Sapplicazione 2021, il fusore Vision è stato sinonimo di è disponibile nella versione classica per di adesivi dagli standard molto portate elevate ed è adatto a fondere elevati. Smart e sostenibile, il suo design all’avanguardia ha convinto immediatamente, per poi arricchirsi di funzioni ed opzioni, che lo rendono oggi ancora più performante. Il primo fusore Vision è stato integrato su una macchina per il confezionamento secondario, progettata dal costruttore italiano IMACH per l’utilizzatore finale Caffè IZZO, risultato da subito affascinato dall’innovatività progettuale del prodotto, che prometteva facilità d’uso, risparmio energetico e sostenibilità. La semplicità di manutenzione si è dimostrata un fattore decisivo nella scelta dell’allora recentissimo fusore. Tutti i componenti oggetto di manutenzione sono facilmente accessibili tramite un unico sportello mentre lo SmartTerminal permette di verificare lo stato di funzionamento del fusore attraverso un intuitivo display a LED. Con un semplice sguardo a distanza, il personale operativo può riconoscere se il processo di incollaggio procede correttamente o se,ad esempio,è necessario ricaricare il serbatoio. Negli ultimi due anni la famiglia Vision è cresciuta. Il fusore è ora disponibile in diverse varianti e i modelli più recenti hanno capacità

l’adesivo in panetti e blocchi, oltre che in granuli. La versione cosiddetta “Tankless” (o “melt on demand”), si distingue per una maggiore capacità di fusione data dalla caratteristica di processare piccole quantità di adesivo in granuli alimentati da un sistema di caricamento automatico. Grazie al serbatoio dal volume ridotto, l’adesivo si riscalda rapidamente, consumando meno energia mentre i tempi ridotti di stazionamento nella vasca contribuiscono a prevenirne la carbonizzazione. Tra le principali opzioni troviamo disponibili vari protocolli di comunicazione per l’integrazione del sistema, pannelli touch e trasformatori per il mercato americano. L’apprezzatissimo programmatore integrato AS40 è disponibile nelle versioni Pro e consente di programmare fino a 32 tratti colla per canale, in punti o in cordoli, con lunghezza fissa o regolazione automatica. Inoltre, le impostazioni specifiche del formato e i pattern di applicazione possono essere memorizzati in più di 1.000 ricette e successivamente recuperate manualmente o tramite PLC. Robatech aveva promesso un consumo

energetico inferiore del 20% rispetto al modello precedente Concept. La filiale svizzera della JTI (Japan Tobacco International) voleva averne la certezza e per questo ha testato sul campo il Vision con il tubo Performa. Parallelamente al sistema utilizzato fino a quel momento, ha messo in pista su applicazione analoga un fusore Vision S, equipaggiato con due tubi Performa e due pistole AX Diamond per applicazione di adesivo in cordoli. Il risultato ha sorpreso tutti: rispetto al sistema della concorrenza, la soluzione proposta da Robatech consumava il 48% di energia in meno!

Pilz sistema di Burner Management certificato UL dispositivo base PNOZ m B1 Burner del combustione si riducono notevolmente. Il sistema I2lsistema di sicurezza compatto PNOZmulti di Burner Management dispone di certificazione permette di gestire il monitoraggio di UL per il dispositivo base PNOZ m B1 Burner sicurezza e, contemporaneamente, il controllo di sicurezza degli impianti di combustione con un’unica soluzione. PNOZmulti 2, infatti, controlla e monitora sia il bruciatore sia l’impianto di combustione completo. Si possono configurare numerose applicazioni “burner” grazie all’elemento “burner” (modulo funzionale) che riproduce la funzionalità avanzata di un sistema automatico elettronico configurabile di controllo per bruciatori. Tra queste rientrano varie tipologie di bruciatori, quali, ad esempio, bruciatori con e senza unità di controllo fiamma, con accensione diretta o indiretta, funzionamento a bassa e alta temperatura e molto altro ancora. Inoltre, è disponibile il modulo di espansione PNOZ m EF 4DI4DORD con quattro uscite a relè diversitarie di sicurezza secondo EN 50156-1 per il controllo delle valvole di sicurezza di un bruciatore. La c e r t i fi c a z i o n e secondo UL 60730-1 e UL 60730-2-5, rilasciata da Underwriters Laboratories (UL), attesta che il dispositivo base e i moduli prescelti del sistema di controllo compatto sono conformi alle norme di sicurezza di USA e Canada per gli impianti di combustione. Tale certificazione è un importante valore aggiunto per gli utilizzatori in loco poiché i tempi per la messa in servizio degli impianti di

così come i moduli di espansione PNOZ m EF 16DI e PNOZ EF 8DI4DO e i moduli fieldbus PNOZ m ES PROFINET e PNOZ ES PROFIBUS. Altri moduli si aggiungeranno in futuro. Le norme UL 60730-1 e UL 60730-2-5 hanno per oggetto i sistemi automatici per il controllo e la sicurezza dei bruciatori con gasolio, gas, carbone o altre sostanze combustibili. La certificazione UL consente alle aziende e agli utilizzatori l’ingresso nel mercato nordamericano. Il dispositivo base PNOZ m B1 Burner soddisfa inoltre i requisiti secondo NFPA 85 e NFPA 86. La NFPA 85 si prefigge l’obiettivo di aumentare la sicurezza operativa delle caldaie. La NFPA 86, invece, intende ridurre il pericolo di incendio ed esplosione nei forni. PNOZmulti 2 Burner è omologato TÜV secondo gli standard europei EN 298, EN 50156-1 ed EN 50156-2. I vantaggi sono: - Configurazione flessibile e sicura dell’impianto di combustione; - Tempi considerevolmente ridotti di pianificazione ed engineering grazie alla rapidità e semplicità di implementazione anche di applicazioni di sicurezza complesse con un solo modulo compatto; - Possibilità di collegamento a numerosi ambienti di automazione e sistemi di comunicazione; - Massima sicurezza mediante elementi hardware e software collaudati e certificati.

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Prodotti&Tecnologie Cama Group

ultimate flexibility in top-loading secondary packaging Fully digital control and packaging-industry-specific robotic technology define best practice in secondary packaging.

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ollowing enhancements to their existing highly digital infrastructure – including improvements to class-leading digital twin and virtualisation solutions – Cama Group’s top-loading secondary packaging technology is now even more capable of addressing the high-flexibility packaging requirements of a wider selection of industries. These advances in digitalisation, coupled to Cama’s in-house-developed robotic pick-and-place technology and advanced vision systems, mean that end users can maximise the total cost of ownership.

Flexibility and adaptability

The top-loading range – with its wide-ranging flexibility and adaptability – is capable of fulfilling packaging routines and processes that would, in the past, have required multiple separate installations. “The machines have been designed from the ground up with agility and flexibility in mind,” explains Alessandro Rocca, Group Sales Director at Cama Group. “Long ago we recognised that market demands and consumer-driven product variation were going to place immense strain on our customers, as they race to adapt to the latest

market forces. Our Breakthrough Generation underpins our answer to these needs,” Rocca continues, “with its modular, hygienic and highly customisable design. As technology has evolved, so have our machines’ designs, as we leverage contemporary automation technology and advanced mechanical designs. This early decision to go as ‘digital as possible’ has certainly paid off for both us and our customers as we both realise the benefits of a fully interconnected and easily reprogrammable automation infrastructure. Clearer data pathways and data exchange have also bolstered our in-house developed robotic solution, which is a unique offering on the market.” Rocca adds. “This technology has been developed over a number of years by our in-house packaging technology experts specifically for the packaging industry. This is not an adaptation of typical off-the-shelf technology; this has been developed bespoke to the unique needs of this sector.” In operation, the robot-equipped top-loading packaging lines can accept a wide array of in-feed formats, while delivering multiple out-feed options, either in parallel, concurrently or batch-specific. The modular design of the BTG solutions means that additional modules can be added easily, to increase the robot count, to boost throughput. This flexibility is compounded by changeover routines that often take a fraction of the time compared to industry norms. “By using HMI re-programmable servo systems, digital twins/virtualisation and RFID technology, we have significantly reduced changeovers in terms of both time and effort. Users get it right first time, every time in no time at all!” Rocca explains.

Vision systems

Vision systems also play a critical role in the efficiency and flexibility of the packaging cycle. Cameras and vision solutions can be deployed in numerous roles including robot guidance, in-feed and out-feed quality control and traceability. The level of deployment and integration is balanced in relation to customer demands and the level of

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Prodotti&Tecnologie sophistication, capability and data capture required. According to Massimo Monguzzi, R&D Manager, at Cama: “Our in-house robotic solution has been fine tuned over the years to work in perfect harmony with vision systems; and this tight integration is illustrated by the pick speeds and accuracies we can achieve. In addition to robotic guidance, quality control is another major beneficiary of the contemporary vision solutions we deploy. Product appearance is everything,” he exclaims, “either in its naked state or when presented in shelf-ready packaging, which is why we offer solutions on both the infeed and outfeed of our machines. On the infeed we can identify non-conforming products, while on the outfeed we can spot package damage and incomplete closures and – in applications where weighing solutions are not feasible – incorrect product counts too.” Alessandro Rocca explains why quality should never be considered as a fixed off-the-shelf concept: “Quality control is a per-application ethos that we develop with the customer. It’s not a fixed concept, it has to be designed and fine-tuned to the product and the application. The definition on each machine and the level to which it is measured is determined by what the customer wants. We always develop our on-machine QC solutions in co-operation with our customers. They know their products better than we do; it is essential that we really listen and take their needs on board. With one customer we spent in excess of six weeks just discussing and developing the QC system... It really was that important to them!” Tightly integrated vision systems are also an essential facet of any traceability system, such as those deployed in the pharmaceutical sector. “Traceability practices demand the reading of codes, text strings and other OCR routines,” Monguzzi explains. “In addition to accurately identifying and reading the individual product codes you need a means to apply code to secondary packaging either using a printer + label or a print direct to package. Then, once applied, the efficacy of the print needs to be confirmed (legibil-

ity and orientation) before passing the data to robust storage and dissemination systems capable of liaising with MIS and enterprise systems. Unlike other machine builders that rely heavily on third parties, this is all managed by us internally. We have partners, but we also have the knowledge and competence in house to design, manage and install these systems, giving our customers a single point of contact.” “We can offer this technology across all categories and markets,” explains Rocca. “The technology is not tied to a specific sector. One area that is really evolving in term of vision deployment is naked products i.e., unwrapped individual confectionary, frozen or baked goods. These must be examined on the in-feed to ensure accurate pass/fail criteria are met, so that the customer is not disappointed with the product when they open our carefully applied secondary packaging.” “We can also scale vision system solutions, from simple cameras up to complex multi-faceted PC-based approach,” Monguzzi adds. “We have used 3D scanner systems in the past and the further deployment of this technology is a major element of our future roadmap and will add a new dimension to our customer’s QC capabilities, especially for uneven, non-uniform naked products.” “Our experience of vision technology is very wide in terms of sectors and it is a vital part of our contemporary-technology offering,” Rocca adds, “which also includes easy & toolless changeovers, RFID coded components and immersive digital capabilities all underpinned by an Industry 4.0 framework. This digital approach also fosters far greater modularity. You can haveone, two, three or even 20 robots… it all depends on the speed you need based on your infeeds or the throughput you require for your outfeeds. 100 to 2,000 products per minute… it really is up to you. And you don’t have to decide now!Our modular approach means our machines can be upgraded, extended and enhanced much later in their life to matchyour market’s demands.”

Quality and complete technologies

From initial design, through simulation and testing and onto optimum in-field operation, Cama Group’s top-loading machines and all of their associated technology will deliver better, faster, more focussed packaging solutions that enable end users to increase throughput, boost quality, shorten times to market, slash downtime and quickly and easily undertake format changes. End users should never settle for second best or opt for solutions that just ‘nearly do’ what they want! Cama Group has created packaging solutions that can precisely match a customer’s brief and deliver all the requested features, using technology – and knowhow – transfer from the other markets Cama so successfully serves.

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CONTEST

Challenge your Agency 2.0 con la tecnologia HP Indigo! In occasione del vernissage del 6 ottobre scorso, presso l’accademia Mohole di Milano, sono stati annunciati i vincitori della seconda edizione di “Challenge your Agency”, il contest organizzato da HP, che torna a mettere a confronto progetti di stampa esclusivi, realizzati grazie al connubio perfetto tra immaginazione e tecnologia.

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n un periodo storico in cui sembrano venuti a mancare i riferimenti, HP invita a pensare fuori dagli schemi per immaginare e creare qualcosa di unico. In questa prospettiva, è stato ideato anche il tema del contest che quest’anno è “utopia”. Considerato il successo della passata edizione, dedicata solo al mondo delle etichette, la nuova edizione ha preso in considerazione ben quattro categorie: General Commercial Printing, Etichette, Imballaggio Flessibile e Cartotecnica. Tutti i progetti partecipanti sono stampati con tecnologia HP Indigo. Ogni progetto prevede il coinvolgimento di uno studente dell’università Mohole, che deve essere coinvolto durante le fasi di progettazione, realizzazione grafica e prestampa.

General Commercial Print Category WPAP

Label Category Double Soul Stampatore: Etiadesiv Agenzia e/o brand: Siuje Studio di Viola Cafuli Studente: Valeria Simonazzi Tecnologia HP Indigo & effetto WOW - Vari motivi geometrici che si ripetono all’infinito grazie ad HP Collage - Per ogni etichetta ci sono 4 frasi diverse che raccontano i 4 diritti fondamentali scelti: amare, decidere, pensare e studiare - L’inchiostro HP Indigo ElectroInk Fluorescent Pink sottolinea il chiaro e forte messaggio di libertà - Dati variabili (effetti di HP Mosaic) Motivazione: Il progetto ha rispettato a pieno il tema proposto, Utopia, declinandolo su temi che hanno molto colpito la giuria, come la liberà, ancora utopica nel 2023, di poter amare, decidere, pensare e studiare. L’utilizzo della tecnologia HP Indigo sia nelle sue dimensioni più creative, come HP SmartStream Designer, che nelle dimensioni più grafiche, come HP Indigo ElectroInk Fluorescent Pink, ha reso questo progetto vivo, donandogli, appunto, un anima. Anzi.. una doppia anima!

Stampatore: AGF Agenzia e/o brand: Open Financial Communication Studente: Olivia Maria Piredda Tecnologia HP Indigo & effetto WOW: - Mosaic HP: ogni illustrazione vettoriale è stata utilizzata come seme per la personalizzazione grafica verticale di ogni singolo prodotto presente nel kit - Personalizzazione: tale grafica è stata poi “incrociata” con la tabella dei valori che sono le parole chiave che rappresentano in modo unico ogni area lavorativa, creando un mood che caratterizza trasversalmente l’intera gamma - HP Indigo ElectroInk con rosa fluorescente con stampa digitale in quadricromia (HP Indigo 15k) creano brillantezza e contrasti unici ed accattivanti Motivazione: Il progetto ha interpretato il tema proposto in modo originale, guidandoci un una dimensione ricca di contraddizioni e di significato, ossia rendere uniche le esigenze che tutti abbiamo in comune. Come quando i bambini si trovano davanti a un disegno che ha solo i contorni e al suo interno è bianco. Ciascun bambino ha l’esigenza di colorarlo, ma ognuno lo farà usando colori, toni e sfumature differenti. Dal punto di vista tecnico, l’utilizzo della tecnologia HP Indigo, attraverso sia elementi di personalizzazione che l’inserimenti di colori speciali e la declinazione di essi nei diversi elementi che compongono il kit, hanno reso questo progetto unico, forse un po’ come le diverse esigenze che tutti abbiamo in comune.


Folding Carton Category Clessio Lab

Flexible Packaging Category MU-LAC Stampatore: ACM - Flexie Agenzia e/o brand: HUD Studente: Sofia Ghezzi Tecnologia HP Indigo & effetto WOW: - Nella parte anteriore della busta si trovano due soggetti fotografici trattati digitalmente e sovrapposti da una texture composta da lettere, stampate utilizzando HP Mosaic e HP Indigo ElectroInk Premium White - Sul retro della busta si trova una griglia di lettere contenente il claim e alcuni messaggi della campagna che sono visibili solo quando il pacco viene spostato poiché evidenziati attraverso speciali effetti laminati e colori diversi, realizzati grazie a HP Indigo ElectroInk Premium White Motivazione: Il progetto ha interpretato il tema Utopia attraverso il brand MULAC, che sfidando il mondo della cosmetica, propone un nuovo modello fatto di libertà di espressione e unicità dell’individuo, andando contro stereotipi o regole. In questo progetto, anche il packaging stesso diventa espressione di individualità, simbolo di libertà e creatività. Grazie all’utilizzo della tecnologia HP Indigo per l’imballaggio flessibile, infatti, è stata possibile la creazione di packaging sostenibile, riutilizzabile ed unico, come ognuno di noi.

Stampatore: Simeoni Arti Grafiche Agenzia e/o brand: HUD Studente: Alessandro Guerra e Riccardo Simaniotto Tecnologia HP Indigo & effetto WOW: - Utilizzo della realtà aumentata, una tecnologia che unisce l’esperienza dell’unboxing fisico con il mondo digitale e introduce il trend crescente dei contenuti NFT e del metaverso legati al mondo della moda - Con la tecnologia di stampa multisoggetto di HP, è stato possibile produrre, in un’unica sessione di stampa, diversi soggetti grafici (5 versioning) - Con HP Mosaic è stato possibile personalizzare ogni scatola in modo originale e unico, progettando un packaging in cartone unico composto da due scatole, ciascuna contenente una scarpa Motivazione: Clessio Lab ha trasformato l’iconica Air Force 1 in un capolavoro unico. In linea con il tema del contest, questo progetto ha applicato lo stesso principio alla confezione, con l’obiettivo di creare non solo una scatola ma un oggetto di design, unico e irripetibile. Grazie alla tecnologia HP Indigo, attraverso HP Mosaic, infatti, il team è stato in grado di personalizzare ogni scatola in modo originale, esaltando l’esclusività del prodotto e rendendo l’utopia realtà.

Honorem Vote Non Luogo

Social Vote Oltre Stampatore: Eurolabel Agenzia e/o brand: Durante Associati di Durante Eros Studente : Lorenzo Olivieri Tecnologia HP Indigo & effetto WOW: - Sistema NFC - Codici QR - Progettato e sviluppato un tappo con luce UV integrata per consentire a tutti di accedere all’esperienza - HP Indigo Silver Electroink è stato utilizzato per evidenziare due elementi dell’etichetta: l’esperienza digitale (tag NFC) e la sua unicità dovuta alla numerazione variabile di ogni singola bottiglia - HP Indigo ElectroInk Invisible Blue è stato utilizzato per creare messaggi segreti ed elementi sulla bottiglia, leggibili solo utilizzando il tappo della bottiglia sotto la luce UV - HP Collage per uccelli di design - HP Mosaic per sfondi di design Motivazione: Con una declinazione molto profonda del tema Utopia, l’utilizzo della tecnologia HP Indigo, in particolare HP Indigo ElectroInk Invisible e l’inserimento di elementi particolari come il tappo/luce UV, Oltre vince il premio come miglior progetto social grazie all’enorme intreccio fra tradizione, innovazione e comunicazione. Riprendendo figure della storia e facendole entrare in un mondo “digitale” come quello degli NFC, insegna ad andare oltre le apparenze, ispirando a spingersi più in la dei propri limiti.

Stampatore: Grafical Agenzia e/o brand: Advision Studente: Christian D’Aprile Tecnologia HP Indigo & effetto WOW: - HP Indigo Mosaic ha permesso di effettuare il versioning sulle etichette Eutopia - HP Indigo Silver Electroink ha aiutato a stampare e nobilitare la serie di etichette su un supporto difficile come la carta cotone bianca, dalla texture molto accentuata - La versatilità e flessibilità di HP Indigo, sia in bobina che in fogli, è stata la tecnologia ideale con cui stampare tutti i supporti, in breve tempo e con la garanzia di ripetere lo stesso risultato qualitativo e cromatico Motivazione: Oltre che per una significativa declinazione della stessa parola utopia nella grafica, il progetto è sviluppato utilizzando la tecnologia HP Indigo a 360° con la realizzazione di un prodotto che comprende etichette, stampa a foglio, elementi di packaging e le peculiarità “WOW” quali HP Mosaic e HP Indigo ElectroInk Silver. Quindi, il progetto Non Luogo guida attraverso le immense possibilità della stampa, con tutte le sue sfaccettature, declinazioni e possibilità utopiche.


EVENTI ALL4PACK EMBALLAGE l’innovazione non si ferma!

Cambiamenti nelle normative, richieste di imballaggi più sostenibili, nuovi materiali e tecniche di produzione… il mondo del packaging è nel mezzo di una rivoluzione. Dal 4 al 7 novembre 2024, a Parigi, ALL4PACK EMBALLAGE sarà il palcoscenico ideale per scoprire l’innovazione e il futuro dell’industria dell’imballaggio e non solo.

Guillaume Schaeffer, Direttore di ALL4PACK EMBALLAGE PARIS

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bbiamo incontrato Guillaume Schaeffer, Direttore di ALL4PACK EMBALLAGE PARIS, che ci ha svelato le novità della prossima edizione.

➤ Qual è il concetto che sta dietro al motto scelto per questa edizione: “Innovation never stops”? Con questo concetto intendiamo promuovere l’innovazione. Per noi l’innovazione è sempre stata in prima linea e nel mondo del packaging tutti gli attori sono coinvolti e impegnati costantemente a innovare. Per questo, per la prossima edizione, abbiamo scelto questo motto come concetto chiave in grado di ispirare tutta la filiera. ➤ ALL4PACK EMBALLAGE si pone ora su una visione rinnovata: il vostro nuovo posizionamento è radicato in un’ottica di sostenibilità e innovazione. Può spiegarci questo concetto? Quando si guarda a quali sfide deve far fronte l’industria del packaging, oltre naturalmente all’innovazione, si deve tener conto della questione sostenibilità. Non si può prescindere uno dall’altra: se si intende innovare, è necessario considerare

un approccio sostenibile. Per questo, stiamo promuovendo un’offerta espositiva dell’intera filiera dal processo, al printing, al packaging fino alla logistica che sia più sostenibile. E, in particolare, ciò che osserviamo da parte degli attori del settore dell’imballaggio è il loro continuo impegno nella riduzione dei materiali e nello sviluppo di un’offerta di soluzioni per il riuso o il riciclo. Allo stesso tempo, se guardiamo a settori come il processo o il printing, per quanto riguarda le macchine, i costruttori si stanno impegnando sempre di più a ridurre i materiali che utilizzano, come ad esempio gli inchiostri, e anche i consumi energetici. Nella logistica, ad esempio in ambito e-commerce, si punta a utilizzare imballaggi meno ingombranti. Dal punto di vista dei consumatori, osserviamo come il cartone stia diventando sempre più una scelta consapevole di chi guarda alla sostenibilità. Noi riteniamo che non ci sia invece un materiale migliore dell’altro, ma bisogna guardare al tipo di applicazione e funzionalità che si vogliono ottenere. Uno dei punti di forza di ALL4PACK EMBALLAGE è che abbiamo guardato ai beni di consumo ma anche ai beni industriali, che è forse il settore principale nel quale si utilizzano imballaggi.

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EVENTI ➤ La fiera è ormai riconosciuta come un hub essenziale per i professionisti del packaging, della stampa, del processo e della logistica, settori dinamici e in rapida evoluzione. In questi quattro ambiti, quali sono le principali tendenze e cambiamenti? Ciò che abbiamo visto nel 2023 è stata un’accelerazione nei costi dell’energia e delle materie prime. Questo ha portato, per esempio, i costruttori di macchine ad avere un approccio progettuale e costruttivo più sostenibile, mantenendo però le performance. Durante l’ultima edizione, eventi collaterali e convegni hanno riscosso un grande successo. Qual è la vostra proposta per la prossima edizione in termini di eventi collaterali? Da sempre ci focalizziamo per offrire ai nostri visitatori momenti di formazione e di networking attraverso conferenze ed eventi collaterali. Anche per il 2024 non mancheremo di proporre incontri con la partecipazione di speaker internazionali ed esperti. Dobbiamo avere una visione globale con argomenti di interesse internazionale, ma allo stesso tempo guardare a tutti i cambiamenti, anche a livello legislativo e di direttive, che stanno influenzando le dinamiche produttive europee. Abbiamo il dovere di dare risposte ai visitatori sulle questioni più importanti e attuali in questo momento. Per questo, stiamo lavorando su un importante programma di conferenze e abbiamo costituito un nuovo comitato di esperti di packaging, provenienti da società end-user di grande rilevanza internazionale. Ci stiamo confrontando su temi che sono molto sfidanti.

2 0 2 4 FIERA MILANO New section

#protech

INNOVATION FOR

PROTEIN FOODS MANUFACTURING

➤ ALL4PACK Innovations Awards è sempre più importante. Può parlarci di questo progetto? Lo scorso anno l’area ALL4PACK Innovations ha delineato le tendenze e ha permesso ai visitatori di scoprire, attraverso i vincitori del concorso, cosa significa fare innovazione. Nel 2022 sono stati presentati al concorso quasi 100 prodotti. Quest’anno avremo 5 categorie in gara: sostenibile e responsabile; design ed ergonomia; tecnologia innovativa; materiale del futuro e performance logistiche. È importante celebrare i vincitori e lo faremo anche quest’anno con un grande evento di gala, che darà una grande visibilità internazionale ai partecipanti. ➤ Quali sono le ragioni principali che dovrebbero indurre gli operatori a visitare ALL4PACK EMBALLAGE? ALL4PACK EMBALLAGE è la fiera più grande in Francia dove è possibile trovare il meglio dell’innovazione in tutti i settori target. Il valore aggiunto, oltre che dai materiali e dai prodotti, è dato anche dalle tecnologie e dalle macchine che saranno esposte. Quindi oltre alle soluzioni più innovative, il visitatore può trovare risposte alle questioni e ai trend più attuali del momento. I visitatori potranno sfruttare anche la proposta di tour guidati che gli consentiranno di scoprire un panel di soluzioni innovative, pre-selezionate da esperti tra l’ampia offerta espositiva. Come organizzatori, intendiamo rendere questo evento sempre più grande e rilevante e soprattutto utile per sviluppare il business delle industrie che operano nel packaging, processo, printing e logistica. Per questo riteniamo che i leader debbano essere presenti a questo show. A PROJECT BY:

A JOINT VENTURE BETWEEN:

meat-tech.it #meattech


EVENTI Anuga FoodTec

parola chiave: responsabilità I protagonisti dell’industria globale del food & beverage si danno appuntamento a Colonia dal 19 al 22 marzo 2024 per la prossima edizione di Anuga FoodTec. Ce ne ha parlato Matthias Schlüter, direttore della manifestazione. ➤ Quali tendenze di mercato faranno da fil rouge ad Anuga FoodTec 2024? Il nostro settore sta affrontando alcune sfide cruciali. L’industria alimentare e delle bevande è responsabile del 20% del consumo mondiale di energia e del 20% del consumo mondiale di acqua dolce. Ci troviamo di fronte a una situazione in cui circa 80 miliardi di persone sono in sovrappeso e 80 miliardi soffrono la fame ogni giorno. Bisogna parlare di cibi a prezzi accessibili e di corretta alimentazione. Sugli scaffali troviamo prodotti che contengono quantità eccessive di sale, zucchero, proteine e calorie. Visto il suo impatto a livello globale, il nostro settore ha le potenzialità di cambiare il mondo mettendo in atto alcuni accorgimenti, come il risparmio di acqua ed energia e un nuovo approccio di lavoro con i dipendenti. Per questo il tema di Anuga FoodTec 2024 sarà la responsabilità. Ogni azienda potrà presentare ai visitatori le proprie soluzioni di sostenibilità economica, ambientale e sociale, con la possibilità di raggiungere persone provenienti da tutto il mondo. Nell’ambito dell’ecologia, l’imballaggio green è un tema importante che, però, non riguarda solo il materiale utilizzato bensì anche la tecnologia e i processi. Tutti gli attori del food & beverage devono lavorare insieme per identificare nuove soluzioni. Inoltre, le aziende riscontrano un’importante carenza di lavoratori specializzati: ciò fa sì che le aziende abbiano bisogno di soluzioni sempre più

digitalizzate e automatizzate. Anuga FoodTec offre il suo contributo con l’iniziativa Careers Day, attraverso la quale studenti e giovani professionisti provenienti da 8 Paesi europei potranno visitare la fiera per un giorno ed entrare in contatto con gli espositori.

➤ Quali sono i numeri della prossima edizione di Anuga FoodTec? Ci aspettiamo 1.600 espositori, che occuperanno una superficie di 140.000 mq, circa 20 campi da calcio. Abbiamo quasi raddoppiato le dimensioni della scorsa edizione, la fiera post-Covid che si è tenuta ad aprile 2022, durante la quale abbiamo ricevuto solo 7 visitatori dalla Cina, ad esempio. Quest’anno invece siamo certi che i visitatori torneranno a viaggiare e ci aspettiamo un’edizione veramente internazionale. ➤ Un ricco programma di eventi completa l’offerta di Anuga FoodTec. Ce ne parla? Il programma di eventi di Anuga FoodTec 2024 è molto ampio e coprirà tutti i comparti dell’industria del food & beverage e tutta la catena di fornitura: processo, imballaggio, automazione, digitalizzazione, intralogistica, energia, ambiente e sicurezza alimentare. Il nostro palinsesto offre appuntamenti interessanti per tutti gli attori del settore. ➤ Perché, secondo voi, le manifestazioni fieristiche sono occasioni di incontro imprescindibili? Le fiere sono fondamentali per il nostro settore. Durante la pandemia abbiamo visto quanto siano importanti gli incontri personali perché senza di essi non è possibile creare un rapporto di fiducia tra clienti e fornitori. Gli incontri reali dicono molto rispetto all’affidabilità del proprio interlocutore, elemento di cui è fondamentale accertarsi prima di effettuare investimenti importanti, anche in relazione al supporto post-vendita. Senza le fiere, le aziende si sono rese conto di poter mantenere i propri clienti, mentre acquisirne di nuovi è risultato molto più difficile. Un altro punto di forza delle fiere è la possibilità di esporre il proprio portafoglio di soluzioni e macchinari per mostrarli in funzione ai propri clienti e prospect in un unico luogo. Anuga FoodTec rappresenta una piattaforma che offre agli espositori una ricca platea internazionale. Si stima che gli espositori di Anuga FoodTec espongano in media 3,4 macchine al proprio stand. È un’occasione unica, sia per gli espositori che per i visitatori.

60 Rassegna dell’Imballaggio | n. 8 | Novembre/Dicembre 2023


EVENTI Espositori in forte crescita a Fruit Logistica ervono i preparativi per la prossima edizione di Fruit Logistica, il salone di riferimento, a livello mondiale, per il commercio dei prodotti ortofrutticoli freschi che nel 2023 wha registrato la presenza di oltre 2.600 espositori provenienti da 92 Paesi, con la partecipazione di circa 63.500 acquirenti e operatori/operatrici del settore. Numeri molto positivi che saranno presumibilmente superati da quelli della prossima edizione, in programma dal 7 al 9 febbraio 2024 a Berlino. Gli organizzatori hanno infatti segnalato un forte aumento delle richieste di spazi espositivi, a cominciare da quelle pervenute dai fornitori di prodotti freschi in Africa e Asia: le aziende keniote, ad esempio, hanno prenotato il doppio dello spazio espositivo rispetto al 2023, mentre la Cina ha aumentato la sua presenza di oltre 93 mq. A livello mondiale, l’industria di prodotti ortofrutticoli freschi continua a far fronte alle pressioni sui costi e alle sfide legate alla distribuzione. Per Kai Mangelberger, direttore di progetto di Fruit Logistica, questo spiega perché l’interesse per le soluzioni tecnologiche e logistiche risulta essere ancora

© Messe Berlin GmbH

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più elevato. “Ciò si riflette nelle nostre crescenti registrazioni di espositori nei segmenti Logistica, Macchinari e Tecnologia”, commenta. “In particolare, il segmento logistico nel padiglione 26 ha assistito ad un incremento degli espositori internazionali”. Nel segmento del Salone dedicato a Macchinari e Tecnologia, il tema dell’agricoltura in ambiente controllato (CEA) sta assumendo crescente importanza, aggiunge Mangelberger: “Ed è per tale motivo che nel padiglione 3.1, le aree Greenhouse e SmartAgri prevedono uno spazio per queste tecnologie innovative ed entusiasmanti”.

Hanno avuto grande riscontro anche le candidature al tradizionale premio annuale per l’innovazione Fruit Logistica Innovation Award (FLIA) e alla prima edizione del Fruit Logistica Innovation Award Technology, riservato alle innovazioni nel campo dei macchinari e della tecnologia. In quasi due decenni, il FLIA si è affermato come il premio numero uno dell’industria dei prodotti freschi. Votato esclusivamente dai visitatori della fiera, ogni anno i prodotti, i servizi o le tecnologie vincenti beneficiano di un ampio riconoscimento su quello che è il più grande palcoscenico internazionale del settore. Nei mesi scorsi le aziende con nuove tecnologie per il settore dei prodotti freschi hanno potuto candidarsi per partecipare al Tech Stage di Fruit logistica, un forum aperto a tutti i visitatori del settore. Qui gli espositori possono presentare le loro idee e soluzioni innovative nel corso di slot di presentazione di 20 minuti. Un'opportunità unica per spiegare con precisione il funzionamento delle nuove soluzioni tecniche e per sottolineare il valore aggiunto che possono apportare.

Cibus Tec 2023 chiude con oltre 40.000 visitatori

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i chiude con numeri più che positivi l’edizione 2023 di Cibus Tec: 1.200 aziende provenienti da oltre 30 Paesi hanno scelto questo palcoscenico di eccellenza per presentare le loro soluzioni all’avanguardia a 40.000 professionisti del settore food & beverage, desiderosi di esplorare i trend e le migliori novità. Successo anche per il Top Buyers Program, sviluppato con ICE-Agenzia e con il supporto di Regione Emilia-Romagna che ha consentito di accogliere a Parma oltre 3.000 top buyer da 80 Paesi con 10.000 richieste di appuntamenti programmate già prima dell’avvio di Cibus Tec. Thomas Rosolia, Presidente di Koeln Parma Exhibitions, commenta così i dati: “Siamo molto contenti per i numeri raggiunti in questa edizione; Cibus Tec 2023 ha interessato una vasta comunità internazionale che riconosce questo territorio come l’eccellenza delle risorse e delle tecnologie legate all’agroalimentare. Grazie al network generato dal portfolio di 20 eventi Food&Foodtec già affermati di Koelnmesse, posso oggi inoltre affermare che le presenze attese sono ampiamente raggiunte, con migliaia di visitatori provenienti dall’Italia e da oltre 100 nazioni estere. Quest’anno siamo riusciti inoltre ad incrementare anche il numero di espositori italiani e esteri e la qualità dell’offerta espositiva”. Numeri che per Antonio Cellie - CEO di Koeln Parma Exhibitions - sono la riconferma che le collaborazioni a livello internazionale fanno crescere anche il Made in Italy: “Cibus Tec è sempre più un modello di fiera che piace perché porta con sé un heritage di marca apprezzato e, a conti fatti, inimitabile. In questo senso, poter ambientare a Parma un salone che porta 40.000 operatori a confrontarsi con il meglio della tecnologia applicata al settore degli alimenti e delle bevande significa offrire alle aziende partecipanti molto più che uno spazio in fiera, ma un solido sistema di relazioni globali; un sistema che la partnership con Koelnmesse sta incrementando notevolmente”. Sono più di 50 i convegni e gli eventi speciali che hanno approfondito

i temi di maggior richiamo del settore, dal packaging innovativo alla sicurezza alimentare, dal ruolo di Intelligenza Artificiale e IoT alle nuove figure professionali, passando per la sostenibilità. Un totale di oltre 80 ore di programmazione che rendono Cibus Tec una piattaforma di networking e formazione unica nel suo genere. Cibus Tec dà appuntamento alla prossima edizione programmata dal 27 al 30 ottobre 2026; preceduta nel 2025 - il 28 e 29 ottobre – dalla seconda edizione di Cibus Tec Forum, la mostra convegno sulle tendenze delle tecnologie alimentari e delle bevande.

61 Rassegna dell’Imballaggio | n. 8 | Novembre/Dicembre 2023


EVENTI Cosmoprof Worldwide Bologna

la nuova formula conquista gli espositori Dalla prossima edizione tutti i saloni che compongono l’evento apriranno lo stesso giorno, per ottimizzare il networking tra gli addetti ai lavori. La nuova formula ha trovato ampio consenso: si prevede il sold-out degli spazi espositivi, con aziende da 58 paesi già confermate.

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osmoprof Worldwide Bologna si appresta a celebrare il prossimo marzo la sua 55a edizione con importanti novità, dimostrando ancora una volta la capacità di adattarsi alle esigenze del mercato. La manifestazione di riferimento mondiale per aziende e operatori dell’industria cosmetica si svolgerà da giovedì 21 a domenica 24 marzo, con l’apertura in contemporanea di tutti i saloni, in linea con la crescente multi-canalità del settore. Cosmopack, dedicato alla supply chain, e Cosmo Perfumery & Cosmetics, salone che ospita aziende ed operatori retail per il comparto Profumeria e Cosmesi, saranno operativi per tre giorni fino a sabato 23 marzo mentre il canale professionale di Cosmo Hair, Nail & Beauty Salon chiuderà i battenti domenica 24. Il salone dedicato alla supply chain, in particolare, è in costante crescita: per la prossima edizione il padiglione 28 ospiterà gli espositori di Cosmopack, garantendo agli operatori della supply chain un’offerta ancora più ampia. La nuova formula ha ottenuto rapido consenso tra aziende e operatori da tutto il mondo: anche per il 2024 si prevede il sold out degli spazi espositivi, con aziende da 58 paesi già confermate. A favorire lo sviluppo della manifestazione a livello globale, il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Attività di promozione sono inoltre previste con Cosmetica Italia e con associazioni di categoria nazionali.

della Bellezza” che celebrano l’eccellenza dell’industria cosmetica mondiale. Progetto consolidato in tutti gli eventi Cosmoprof nel mondo, gli Awards rappresentano un riconoscimento prestigioso e ambito dall’intero settore, grazie al contributo di un panel indipendente di esperti internazionali incaricato di selezionare le formulazioni più sostenibili, le soluzioni di design più userfriendly e le tecnologie digitali più innovative. I vincitori saranno annunciati nel corso della Grande Soirée di Cosmoprof Worldwide Bologna 2024, in programma venerdì 22 marzo.

Aree speciali per target specifici

Per una migliore promozione di segmenti emergenti dell’industria e di nuove realtà produttive, i saloni di Cosmoprof Worldwide Bologna presentano aree speciali dedicate a target specifici di operatori. All’interno di Cosmopack, Ingredients Zone ospiterà per la seconda volta fornitori di materie prime, ingredienti, oli essenziali e fragranze per il bulk cosmetico, consentendo loro di entrare in contatto con i clienti chiave per il loro business: da un lato, i produttori conto terzi che espongono a Cosmopack; dall’altro, i brand di prodotto finito, siano essi visitatori o espositori negli attigui padiglioni di Cosmoprof. All’interno del Padiglione 20, Cosmopack ospiterà Cosmopack Stage, un palcoscenico riservato agli espositori per presentare nuovi prodotti e servizi ad un pubblico di operatori altamente qualificato. All’interno dell’area troveranno spazio anche nuove iniziative promozionali per raccontare l’universo Cosmopack agli addetti ai lavori di tutto il mondo. A Cosmoprof Worldwide Bologna 2024 l’innovazione giocherà un ruolo chiave. Dalla Beauty Tech Area, dedicata ai nuovi servizi di AI, realtà aumentata e virtuale a servizio dei brand e dei consumatori, all’area Start-Up, che con la collaborazione di ICE porterà in fiera le nuove realtà emergenti, gli operatori potranno scoprire prodotti, tool e strumenti di marketing e vendita all’avanguardia.

Le iniziative da segnare in agenda

L’edizione 2024 di Cosmoprof si preannuncia ricca di contenuti e approfondimenti, che saranno studiati appositamente per rispondere alle esigenze di tutti gli operatori. Pilastri fondamentali saranno le iniziative consolidate del network: CosmoTalks, CosmoTrend e Cosmoprof & Cosmopack Awards. CosmoTalks è un’occasione di condivisione “dall’industria per l’industria”. Da giovedì 21 a sabato 23, CosmoTalks offrirà agli stakeholder tre giorni ricchi di approfondimenti, ispirazioni e strategie future per affrontare le problematiche più attuali per l’industria cosmetica. COSMOTRENDS, il report progettato da BEAUTYSTREAMS, presenta le tendenze più attuali sulla base delle nuove proposte degli espositori. Il rapporto fornisce una prospettiva fondamentale sulla direzione del settore: packaging rivoluzionario, formule e soluzioni futuristiche che guideranno il mercato. Appuntamento da non perdere per chi è interessato ai lanci più strabilianti sono i Cosmopack & Cosmoprof Awards, gli “Oscar

62 Rassegna dell’Imballaggio | n. 8 | Novembre/Dicembre 2023


15/18MAGGIO2024 Fieramilano Rho, PAD. 8-12

TheVendingExpo

Venditalia 2024: il mondo del Vending si incontra a Milano Venditalia, il più importante Salone del Vending, rappresenta un’opportunità unica per scoprire le ultime novità del settore e un’occasione concreta per incontrare i protagonisti del Vending internazionale. Vi aspettiamo a Fieramilano Rho, un quartiere fieristico all’avanguardia, in grado di soddisfare ogni esigenza degli espositori grazie ai numerosi servizi a disposizione. La location ideale dove fare business.

32.000 mq

300

Superficie Espositiva

Espositori (26% internazionali)

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15.000

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tel +39 02 33105685 • email: venditalia@venditalia.com • www.venditalia.com

100

Paesi Partecipanti


Agenda FIERE del packaging e converting MECSPE

Norimberga 28-30 novembre 2023 Salone internazionale per il settore del beverage www.braubeviale.de

MARCA

Bologna 16-17 gennaio 2024 Fiera dedicata alla marca commerciale www.marca-bolognafiere.it

Bologna 6-8 marzo 2024 Fiera internazionale per l'industria manifatturiera www.mecspe.com

Barcellona 7-10 maggio 2024 Fiera internazionale per il packaging, il processo e la logistica www.hispack.com Colonia 19-22 marzo 2024 Fiera internazionale delle tecnologie per il food & beverage www.anugafoodtec.com

SIGEP

Rimini 20-24 gennaio 2024 Salone internazionale di gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè www.sigep.it

PROSWEETS

Colonia 28-31 gennaio 2024 Fiera internazionale dei fornitori per l'industria dei dolci e degli snack www.prosweets.com

Milano 15-18 maggio 2024 Fiera internazionale della distribuzione automatica www.venditalia.com

Bologna 21-23 marzo 2024 Salone internazionale della filiera produttiva della cosmetica www.cosmoprof.com

Milano 21-23 maggio 2024 Esposizione per il packaging di lusso www.packagingpremiere.it

VINITALY

Verona 14-17 aprile 2024 Salone internazionale dei vini e distillati www.vinitaly.com

Berlino 7-9 febbraio 2024 Salone internazionale del settore ortofrutticolo www.fruitlogistica.com

Milano-Rho 28-30 maggio 2024 Fiera dedicata alle tecnologie di processo e confezionamento per il mondo delle proteine www.meat-tech.it

Algeri 22-25 aprile 2024 Salone professionale per la produzione agroalimentare www.djazagro.com Düsseldorf 28 maggio-7 giugno 2024 Fiera internazionale dei media stampati, editoria e converting www.drupa.com

Rimini 18-21 febbraio 2024 Fiera professionale delle tecnologie per birre e bevande www.bbtechexpo.com

64 Rassegna dell’Imballaggio | n. 8 | Novembre/Dicembre 2023


18 — 20 FEBBRAIO 2024 FIERA DI RIMINI

THE

BEER & BEVERAGE TECHNOLOGIES SHOW

bbtechexpo.com

ORGANIZZATO DA

IN CONTEMPORANEA CON



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