TEST CADILLACXT SPORT AWD
Il lusso USA attacca il lusso germanico Simbolo di opulenza, negli Anni ‘50, le grandi americane come la Cadillac, erano andate un po’ in ombra. Ma ora, con nuovi prodotti dal cuore italiano, si ripresentano sul mercato Testo di Maurizio Gussoni
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ell’antica Roma Orazio sostenne che la Grecia, vinta con le armi, successivamente conquistò il selvaggio vincitore romano con le sue arti e con la sua cultura. E come tante altre volte, la storia si ripete anche nel campo dell’automobile. Per dimostrarlo basta dare un’occhiata e salire a bordo di un prodotto, americano di nascita, ma europeo nel DNA, come la Cadillac XT4 Sport AWD, un SUV di notevoli dimensioni (è lungo 4,6 m e largo 1,9 m) con un look per nulla Yankee, ma posizionato più dalle parti del Centro Europa. La linea è sicuramente di effetto, a partire dall’anteriore, contraddistinto da una grossa mascherina copri radiatore. Lo stesso vale per la fanaleria e per le prese d’aria poste ai lati del fascione anteriore che conferiscono l’immagine di un veicolo imponente e, per certi tratti,
anche aggressivo. Tutto questo Ben di Dio, pesante quasi 1.900 kg, è mosso da un motore turbodiesel di progettazione italiana, di due litri di cilindrata e che eroga 174 cavalli di potenza, accoppiato ad un cambio automatico che dispone di ben nove rapporti. L’insieme permette a
questa notevole massa - di accelerare da zero a 100 in 10,4 secondi e di raggiungere la bella velocità di 200 km/h. Dal punto di vista degli allestimenti c’è di tutto, ma davvero tutto. In buona parte di serie, ma anche parecchio come optional. Addirittura è previsto una sorta di “calcio
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