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Il labirinto

Il labirinto

Un’attenzione particolare merita la figura del labirinto, rappresentato sia all’interno di un cerchio che di un quadrato. È costituito da un groviglio di percorsi che conducono a un centro. Nel mondo greco-romano, esso evoca il mito dell’uccisione per mano di Teseo del Minotauro, che si trovava al centro del labirinto costruito da Dedalo sull’isola di Creta. Compiuta l’impresa, per ritrovare la via del ritorno, Teseo dovette utilizzare, com’è noto, il filo di Arianna. Il labirinto, che è in genere una decorazione pavimentale, ha un significato essenzialmente simbolico, variabile a seconda dei casi. Il labirinto del mosaico di Orleansville (la moderna Cheliff) in Algeria è di ispirazione esplicitamente cristiana, come indica l’iscrizione di forma quadrata posta al centro e costituita dalle parole SANCTA ECCLESIA, che si può leggere in tutti i sensi. L’interpretazione di questa iscrizione sembra essere la seguente: per l’uomo, la vera via della salvezza è quella che conduce alla Chiesa. Tutte le altre sono vie di perdizione, come lo scisma donatista che lacerava la cristianità d’Africa a quel tempo, dal momento che il mosaico è datato al 324.

1. Labirinto, mosaico, ca. 324, proveniente dalla basilica di Reparatus, Castellum Tingitanum (Orléansville), cattedrale del Sacré-Cœur, Algeri. Al centro del labirinto, l’iscrizione SANCTA ECCLESIA: il vero cammino di salvezza conduce alla Chiesa.

2. Due angeli portano il busto di Cristo, affresco proveniente da Bawit, Museo Copto del Cairo Vecchio.

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80 LETTERE, NUMERI E FIGURE GEOMETRICHE

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