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I tipi biblici della Chiesa

dire il giudaismo che si oppone al cristianesimo, perché non riconosce in Gesù il Messia atteso, è un anacronismo. Questa raffigurazione negativa farà la sua comparsa solo in epoca posteriore a quella dei due pannelli che abbiamo appena analizzato.

I tipi biblici della Chiesa

Molte figure femminili della Bibbia saranno considerate tipi della Chiesa. Per Tertulliano la prima donna, Eva, tratta dal fianco di Adamo, rappresenta la nascita della Chiesa, tratta dal costato di Cristo morente sulla croce. Analogamente, l’unione di Adamo ed Eva, che formano una sola carne, diviene il simbolo nuziale dell’unione di Cristo con la sua Chiesa2 . Più singolare la figura di Raab, la prostituta di Gerico che accolse e nascose presso di sé le spie ebree, e la cui casa fu risparmiata al momento della presa della città grazie a un segno di riconoscimento convenuto, una corda scarlatta appesa alla finestra. Molti Padri hanno visto in questa corda il tipo del sangue salvifico di Cristo. Il primo a farlo è Clemente di Roma (morto intorno all’anno 100) che, a proposito di questa corda di colore rosso, scrive: «Significava dichiarare che il sangue del Signore doveva riscattare tutti coloro che credono e sperano in Dio». E conclude: «Lo vedete, miei diletti: in questa donna non vi era soltanto la fede ma anche il dono della profezia»3 . Alcuni Padri hanno anche visto nella casa di Raab il tipo della Chiesa, all’interno della quale si trova la salvezza. Riguardo alla tipologia ecclesiale dell’episodio, Ireneo si spinge ancora più oltre. Prima di spiegare che l’azione della prostituta pagana di Gerico era profetica, accenna al matrimonio del profeta Osea con una prostituta, e a quello di Mosè con un’etiope, una pagana. In questi ma-

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1. Raab assiste alla presa di Gerico; in basso, il trasporto dell’arca, basilica di S. Maria Maggiore, Roma.

2. Giacobbe protesta con Labano per la sostituzione di Rachele con Lia; le due sorelle affiancano Labano. In basso, matrimonio di Giacobbe e Rachele, mosaico, basilica di S. Maria Maggiore, Roma.

3. Sara osserva Abramo che porta il cibo ai tre ospiti misteriosi, mosaico, basilica di S. Vitale, Ravenna.

trimoni fuori dalle regole è rivelata, scrive, la «Chiesa nata dai gentili», vale a dire dal paganesimo, e la Chiesa che accoglie i peccatori nel suo seno per offrirgli la salvezza. «Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori» diceva Gesù. Inoltre, analogamente ad alcuni Padri che hanno visto nei tre visitatori di Abramo alle Querce di Mamre una figura della Trinità, Ireneo non esita a dire: «La prostituta Raab, che confessava di essere una pagana colpevole di tutti i peccati, accolse le tre (sic) spie e nascose presso di sé il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo»4. E conclude la sua interpretazione citando Gesù stesso: «I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio». Questa tipologia ecclesiale è probabilmente tradizionale, dal momento che alcuni includono nell’elenco anche Maria di Magdala e la peccatrice che unse Gesù a Betania. Anche quest’ultima è per Girolamo «figura Ecclesiae de peccatoribus congregatae», «figura della Chiesa riunita partendo dai peccatori». Sulla scorta dell’allegoria di san Paolo, che vede nelle due donne di Abramo le due alleanze – l’antica con Agar e la nuova con Sara, e dunque in quest’ultima la figura della «Gerusalemme di lassù» (Galati 4,21-31) – i Padri hanno visto anche nelle due donne di Giacobbe il tipo della Sinagoga (Lia) e il tipo della Chiesa (Rachele); lo stesso vale per Anna, la madre di Samuele, un altro tipo della Chiesa. Come sacramento di salvezza, la Chiesa è simboleggiata dall’arca di Noè. Nella lettera 74 Cipriano scrive: «Chi non si trovava nell’arca non è stato salvato dall’acqua. Analogamente, non può essere salvato dal battesimo chi non si trova nella Chiesa, l’unica fondata dal Signore, secondo la figura (sacramentum) dell’unica arca» (→ Arca di Noè). La Chiesa è anche simboleggiata dalla colomba (→ Colomba) o paragonata a una «piantagione», a una vigna (→ Piantagione), a una nave (→ Nave) o ancora a una torre, a una città.

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FIGURE DELLA CHIESA 197

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