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La moltiplicazione dei pani

1. Cristo e la Madonna davanti agli otri durante le nozze di Cana, arcosolio della tomba di Primenius e Severo, catacomba di S. Sebastiano, Roma.

2. Miracoli di Gesù: la guarigione del cieco, la moltiplicazione dei pani, le nozze di Cana, pannello del portale ligneo, basilica di S. Sabina, Roma.

3. Moltiplicazione dei pani, mosaico, basilica di S. Apollinare Nuovo, Ravenna.

4. Moltiplicazione dei pani, arcosolio della tomba di Primenius e Severo, catacomba di S. Sebastiano, Roma.

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ra»4. Le nozze di Cana sono la festa della salvezza messianica. Il vino, «che allieta il cuore dell’uomo» (Salmi 104,15), è presente in ogni banchetto. L’acqua miracolosamente mutata in vino manifesta la potenza creatrice del Logos. È ciò che pensa, tra gli altri, Ireneo: «Era già buono quel vino che era stato prodotto da Dio nella vigna attraverso la creazione e che fu bevuto per primo (...) Ma migliore fu il vino che, tramite il Verbo, con poche parole e semplicemente, fu fatto dall’acqua (...) Si mostrava in tal modo che il Dio che ha fatto la terra e le ha ordinato di dare frutti (...), questo stesso Dio concede anche al genere umano, alla fine dei tempi, per il tramite del Figlio, la benedizione del cibo e la grazia del bere, lui, l’Incomprensibile, per mezzo di Colui che può essere compreso, lui, l’Invisibile, per mezzo di Colui che può essere visto»5. Questa trasformazione dell’acqua in vino sarà anche la prefigurazione della transustanziazione eucaristica. È il motivo per cui questo episodio è spesso citato parallelamente a quello della moltiplicazione dei pani.

La moltiplicazione dei pani

La moltiplicazione dei pani fa parte dei miracoli di Gesù a forte valenza simbolica. A differenza di quello di Cana, che solo Giovanni riporta, l’episodio è riferito in ciascuno dei quattro Vangeli (Matteo 14,13-21 e paralleli). Matteo e Marco riferiscono anche di una seconda moltiplicazione in un altro momento, ma si

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tratta probabilmente di doppioni. In ogni caso, nella catechesi e nella predicazione si ricerca più la valenza spirituale dell’episodio che la sua ricostruzione storica. Per via del simbolo del pane eucaristico, l’interpretazione porrà l’accento sulla moltiplicazione dei pani, mentre nell’episodio si verifica anche una moltiplicazione dei pesci. Per le civiltà mediterranee il pane è l’alimento fondamentale (→ Pane). Nel Vangelo il pane simboleggia il nutrimento dell’intelletto e dello spirito. «Io sono il pane della vita», dichiara Gesù, «chi viene a me non avrà più fame» (Giovanni 6,35). Il Verbo apporta il pane della parola di Dio. È il primo significato della moltiplicazione dei pani, come spiega Ambrogio: «Il pane spezzato da Gesù è la parola di Dio e il discorso su Cristo in forma di mistero: distribuito, aumenta, perché, con le parole, egli ha fornito a tutte le genti un alimento sovrabbondante; ha donato le parole come i pani e, mentre li gustiamo, si moltiplicano nella nostra bocca»6. Dal pane della parola si passa con facilità al pane eucaristico, poiché entrambi sono fondamentalmente Cristo, «pane di vita». È evidente che il pasto offerto da Gesù alla folla di Galilea era per i cristiani evocatore del pasto eucaristico e, in definitiva, del banchetto celeste nel regno di Dio.

1. Miracolo di Cana, vetro colorato, IV secolo, Museo Pio Cristiano, Città del Vaticano.

2. Moltiplicazione dei pani e dei pesci: cesto di pani accanto a due pesci, mosaico, Tabgha, Palestina.

3. Gesù si rivolge all’emorroissa che lo ha toccato, lipsanoteca in avorio (particolare), Civici Musei d’Arte e di Storia, Brescia.

4. Miracolo dell’emorroissa, lunetta dell’arcosolio, catacomba dei Ss. Pietro e Marcellino, Roma.

5. Guarigione del paralitico proveniente da Dura Europos, III secolo, Yale University Museum, New Haven.

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