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Rivolti a Oriente
nascita di Gesù, che esprime al meglio la simbologia solare cristianizzata. Poiché si ignorava il giorno esatto della nascita di Gesù, fu scelta una data simbolica, il 25 dicembre, in corrispondenza del solstizio d’inverno, nel momento in cui i giorni cominciano ad allungarsi e il «Sole invitto» riprende il suo corso. Questa pratica è già attestata nel 336. L’anniversario di Mitra, così come «la nascita del Sole invitto» (Natalis Solis invicti), si celebravano il 25 dicembre. Il Natale cristiano li sostituisce: è la festa di Cristo, il Verbo incarnato, che illumina il mondo.
2. Il dio Helios-Sol (Cristo-Helios) sul carro celeste circondato da tralci di vite (mosaico della volta); scene della vita di Giona (registro inferiore), inizio IV secolo, mausoleo degli Iulii, necropoli vaticane, Città del Vaticano. Prime testimonianze iconografiche cristiane nella necropoli pagana. Rivolti a Oriente
A questa simbologia solare va associato un gesto la cui pratica è antica. Si tratta dell’atteggiamento del fedele che, nell’atto di pregare, sta in piedi rivolto a Oriente, verso il luogo dove sorge il sole, simbolo di Cristo. «L’Oriente, è figura di Cristo», diceva Tertulliano. Era pratica comune per la preghiera privata, come per quella pubblica. Agostino, tra numerosi altri, ne dà testimonianza: «Quando stiamo in piedi e preghiamo» afferma, «ci volgiamo a Oriente». L’importanza di questa pratica simbolica è tale, che essa modificherà l’architettura delle chiese. Dal momento che, nel corso delle celebrazioni, i fedeli pregano rivolti a Oriente, le chiese saranno edificate sull’asse ovest-est, così che l’abside si trovi sul lato del sole che sorge, e l’entrata principale a Ovest. Questa pratica si diffonde nel corso del IV-V secolo per divenire generale a partire dall’VIII. In origine, l’entrata principale si trovava a Est, come nei templi. L’inversione è
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SIMBOLI TRATTI DALLA NATURA 87