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L’acqua
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1. La roccia colpita dal bastone di Mosè da cui zampilla una sorgente, III secolo, catacomba dei Ss. Pietro e Marcellino, Roma.
2. Il Giordano, che sta per sfociare nel Mar Morto, e la sua valle, «Mappa di Madaba» (particolare), mosaico pavimentale, chiesa nord di Madaba, Giordania. La carta, che nelle intenzioni del mosaicista doveva raffigurare la Terra Promessa vista da Mosè prima di morire sul Monte Nebo, è stata via via attualizzata alla realtà topografica fino al VI secolo. L’acqua
Secondo le antiche rappresentazioni del mondo fisico, l’acqua è uno dei quattro «elementi» tradizionali, assieme alla terra, l’aria e il fuoco. In tutte le culture essa gode di un grande valore simbolico, fondato su due caratteristiche fondamentali: il fatto di essere sorgente di vita e mezzo di purificazione. Qui ci limitiamo alla cultura biblica, cioè ebraica e cristiana. L’acqua che serve a lavare, purificare gli oggetti e le dimore degli uomini diviene anche, nelle abluzioni e nei bagni rituali, il grande segno simbolico della purificazione dei «cuori» dai peccati e dalle lordure morali in genere. Instaurando il rito del battesimo, Giovanni Battista accetta questa tradizione introducendovi un elemento nuovo. È un rito unico, dunque non ricorrente, di purificazione, per preparare l’imminente avvento del regno di Dio. Il battesimo cristiano farà certamente propria questa idea di purificazione dai peccati, trasformandola, tuttavia, radicalmente. Dal momento che Gesù ha effettivamente inaugurato il regno di Dio, il battesimo «nel nome di Gesù» non è più un segno profetico, ma l’ingresso effettivo nel regno di Dio attraverso il dono dello Spirito. Il battesimo cristiano non è solo un battesimo nell’acqua, un rito di purificazione, ma un battesimo nello Spirito vivificante. All’acqua come simbolo di purificazione interiore si aggiunge il simbolo dell’acqua sorgente di vita (vedi, più avanti, «il battesimo»).
SIMBOLI TRATTI DALLA NATURA 93