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GLIUCCELLI

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GLIUCCELLI

Nella cultura antica, l’uccello in genere assume un valore simbolico in rapporto alle cosmologie antiche che collocano la dimora degli dei o di Dio nei cieli o nelle sfere celesti. L’uccello che vola tra cielo e terra è considerato un messaggero tra la terra e il cielo. Questo perché gli esseri celesti, come gli angeli, messaggeri di Dio, sono rappresentati con le ali. Nell’arte romana antica, Victoria, la dea della vittoria, ha le ali per correre dal cielo in soccorso dei generali in battaglia. Nella pittura egizia, un uccello dalla testa d’uomo rappresenta l’anima del defunto che dopo la morte si leva in volo. Secondo l’antropologia dualista del platonismo, l’anima nel corpo è come in una tomba. Quest’idea ha ispirato la rappresentazione di un uccello chiuso in gabbia. È il simbolo dell’anima che, liberatasi attraverso la morte, sta per ritornare al mondo astrale da cui è caduta. È probabile che la frequente raffigurazione di colombe nell’arte funeraria cristiana non rappresenti soltanto la speranza della pace

1. Due vittorie alate che, secondo la tradizione romana, reggono il busto della personificazione diCostantinopoli divenuta capitale cristiana dell’Impero d’Oriente, dittico in avorio (parte superiore), VI secolo, Civiche Raccolte d’Arte Applicata, Castello Sforzesco, Milano.

2. Battesimo di Gesù: il Battista gli impone la mano destra sulla testa; proprio al di sopra della mano, la colomba dello Spirito Santo; negli angoli in alto, personificazioni della luna e del sole, placca d’avorio, Musée des Beaux-Arts, Lione.

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