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Nájera
1 IL CAMMINO CATALANO
1. Jaume Ferrer II, 1450 ca., San Giacomo pellegrino, tavola centrale del retablo della cappella di San Jaume della Seu Vella (cattedrale vecchia) di Lérida. Museo Diocesano y Comarcal de Lérida. Il Cammino catalano, detto anche Ruta Jacobea Catalana Septentrional, prende il nome dalla Catalogna, regione spagnola nella quale si trova la città di Barcellona, da cui parte il percorso, raccogliendo quanti provengono dall’Europa centromeridionale e dal mare Mediterraneo. Il percorso passa per Montserrat, poi si biforca due volte: una prima, a Vilagrassa, dove segue due tracciati, l’uno per Balaguer l’altro per Lérida; la seconda, all’altezza di Lérida, e prosegue con due tracciati. Quello più orientale si congiunge al Cammino europeo, dopo aver toccato Huesca, poco prima di Jaca, nei pressi di Puente la Reina de Jaca, mentre quello più occidentale tocca Saragozza e si immette nel cammino unificato a Logroño.
BARCELLONA Si prende questa città come il capotesta del percorso: capitale della Catalogna, seconda città della Spagna per numero di abitanti, Barcellona è città affascinate che unisce antico e moderno. Si affaccia sul Mediterraneo fra le foci dei fiumi Besòse Llobregat. Popolata dalle antiche genti di origine ibera, oppure fondata da Amilcare Barca, padre di Annibale, l’antica Barcino, fu fortificata dai Romani, che ne fecero un castrum sul Mons Taber, collina dove oggi si trova il centro della città. I Romani la chiamarono Colonia Iulia Augusta Faventia Paterna Barcino, e dell’organizzazione urbanistica romana la città porta il segno nella sua struttura: le mura romane sono ancora ben visibili. Fu successivamente conquistata dai Visigoti (V secolo), dagli Arabi (VIII secolo), dai Franchi(801); saccheggiata da al-Mansur nel 985, visse particolare prosperità dal X secolo. In seguito si unì al regno di Aragona nel 1137, e divenne uno dei porti più importanti del Mediterraneo. La città storica è ricca di edifici gotici, e due successive cinte murarie la protessero. Un periodo di declino iniziò nel XIV secolo, e, quando si unì al regno di Castiglia, per il matrimonio tra Ferdinando II di Aragona e Isabella di Castigliaalla fine del XV secolo, perse la sua indipendenza. Molti antichi edifici si persero per i 385 distruttivi bombardamenti della guerra civile, e oggi la città è divenuta laboratorio di modernità. Oltre alla bellissima cattedrale di Santa Eulalia, patrona di Barcellona, emblema della città è il Temple Expiatori de la Sagrada Familia (Tempio Espiatorio della Sacra Famiglia) di Antoni Gaudí, splendida interpretazione attuale del grande gotico e del suo spirito, che, iniziata nel 1882, e ancora in costruzione, il 7 novembre 2010 è stato eretto a basilica e consacrato da Benedetto XVI. Interamente finanziata dalle offerte dei fedeli, presenta una facciata dedicata alla Natività (completata prima della morte di Gaudí); è stata terminata anche la facciata della Passione e sono state compiute otto delle dodici torri previste, che ricordano gli apostoli. La facciata della navata maggiore deve essere completata e sarà dedicata alla rappresentazione della Gloria. Altri edifici opera di Antoni Gaudí sono ammirati come simboli di una modernità che accoglie la bellezza: ricordiamo il Park Güell, Casa Milà(detta La Pedrera), Casa Batlló, Palau Güelle Casa Vicens. Nel