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MEDICINA DI GENERE
INDICATORI DI SALUTE GENERE-SPECIFICI: UN CONVEG NO AIDM A BARI
A novembre un convegno scientifico a cura di AIDM, con il patrocinio del Centro Italiano Femminile (CIF), ha approfondito lo studio delle differenze delle varie patologie nel genere femminile rispetto a quello maschile, in relazione a presentazione clinica, prognosi e risposte ai trattamenti.
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Il 30 novembre 2019 si è svolto a Bari presso la sede dell’Ordine dei Medici un convegno scientifico sulla Medicina di genere a cura dell’Associazione Italiana Donne Medico (AIDM) con il patrocinio del Centro Italiano Femminile (CIF). La Presidente della Sezione di Bari, Emanuella De Palma, ginecologa, ha introdotto un tema molto attuale e mai sufficientemente trattato, cioè lo studio delle differenze delle varie patologie nel genere femminile rispetto a quello maschile, in relazione a presentazione clinica, prognosi e risposte ai trattamenti.
Dopo una prima parte introduttiva dedicata agli aspetti storici ed epidemiologici, il convegno è proseguito con approfondimenti nelle varie discipline mediche. La Presidente Nazionale del Gruppo Italiano Salute e Genere (GISEG), Annamaria Moretti, pneumologa, ha avviato l’incontro scientifico sottolineando l’importanza degli indicatori di salute genere-specifici, Francesco Albergo, Docente di Economia presso l’Università LUM “Jean Monnet” con Angelamaria De Feo, dipendente della stessa facoltà universitaria, hanno presentato il rapporto tra ambiente socio-economico e Medicina di genere. A seguire, Cataldo Procacci, dirigente farmacista presso ASL BAT, è intervenuto sulla Farmacologia di genere, aspetto talora poco noto di questo campo della Medicina. Le più recenti iniziative di educazione alla Medicina genere specifica organizzate presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia e le varie attività dell’Ordine stesso sono state presentate da Franco Lavalle, Vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Bari. A seguire Pietro Iaffaldano, assistente professore di Neurologia presso l’Università di Bari, ha esposto le peculiarità delle principali malattie neurologiche nella donna rispetto all’uomo; una relazione molto completa ed esaustiva sulle infezioni da Papilloma Virus (HPV) che possono interessare sia il genere femminile sia quello maschile con presentazioni cliniche differenti è stata presentata da Acheropita Lepera, professore aggregato di Ginecologia ed Ostetricia presso il Policlinico di Bari. Ha suscitato grande interesse nell’uditorio anche l’argomento trattato da Mariateresa Ventura, allergologa e professore associato presso l’Università di Bari, che ha spiegato quanto le donne possano essere più colpite da malattie immunitarie ed allergiche rispetto all’uomo. Infine, la sottoscritta ha sottolineato come, proprio a partire dai primi studi nel 1991 sul diverso approccio in corso di infarto miocardico tra uomo e donna, sono nate le considerazioni scientifiche sulle modalità diverse di manifestazione clinica.
Una salute di seconda classe? Il libro di Bernadine Healy
“A New Prescription for Women’s Health: Getting the Best Medical Care in a Man’s World” Prima ed. 1995, NYC, Viking (ora Penguins Books) rivela lo stato di salute di seconda classe delle donne visto dalla professione medica. L’autrice separa la realtà dalla pubblicità e la scienza dal mito e discute dieci problemi di salute che accompagnano tutta la vita delle donne.
La Medicina di genere nacque, infatti, dalle attente riflessioni della cardiologa americana Bernardine Healy, che scrisse il primo famoso editoriale sul percorso diagnostico-terapeutico molto meno aggressivo ed efficace riservato alla donna infartuata rispetto all’uomo, esponendola ad una mortalità fino a tre volte maggiore. La scienziata, prima Presidente donna dell’Istituto Nazionale di Sanità statunitense, notò che solo quando, raramente, le donne venivano sottoposte all’indagine diagnostica coronarografica con riscontro di placche critiche, la direzione convergeva con quella più corretta usata per gli uomini. Da qui la Prof.ssa Healy attribuì al fenomeno il titolo di “Sindrome di Yentl” dal celebre racconto omonimo di Isaac Singer, Premio Nobel per la Letteratura, in cui la giovane ebrea Yentl, innamorata delle sacre scritture ebraiche vietate alle donne, per poterle studiare dovette tagliarsi i capelli e vestirsi da uomo.
Anche per il genere, dunque, è necessaria una Medicina “tailored”, cioè individualizzata alla singola persona; addirittura, è stata istituita presso l’Università di Padova l’unica cattedra italiana di Medicina di genere, già brillantemente diretta da Giovannella Baggio, internista e docente universitaria. In conclusione, il convegno organizzato dall’Associazione Italiana Donne Medico (AIDM) della sezione barese è stato molto rilevante al fine di arricchire il bagaglio culturale dei medici partecipanti con le più aggiornate pubblicazioni scientifiche su un tema delicato come la Medicina di genere.